
Ha scoperto che il terreno e il capanno di sua proprietà che non usava da tantissimo tempo erano stati trasformati in un'area per la coltivazione e la preparazione di marijuana.
E' accaduto ieri sera a Villacidro in località "Funtana Stadi". Sequestrate 400 piante di marijuana in fase di essicazione e 20 chili di droga già pronta.
A fare scattare l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Villacidro è stato il proprietario del terreno. Da tempo non andava nell'area e ieri ha deciso di controllarla. Arrivato sul posto ha notato che il suo capanno per gli attrezzi era stato chiuso da qualcuno con un m lucchetto. Insospettivo ha deciso di chiamare il 112.
Sequestrate 400 piante e 20 chili di droga...
"Definisci Calloni": la risposta sarda alla frase choc su Gaza
Cagliari – "Definisci bambino". Una domanda che ha fatto infuriare Enzo Iacchetti e l'opinione pubblica italiana durante un recente dibattito televisivo, pronunciata dal rappresentante della federazione Amici d’Israele, Eyal Mizrahi, in riferimento alle vittime minorenni di Gaza. A quella frase choc, la Sardegna ha risposto oggi a modo suo, con un cartello diventato immediatamente virale: "Definisci Calloni".
Il cartello, esposto da un manifestante durante l'imponente corteo di oggi a Cagliari, è apparso come una risposta secca e ironicamente provocatoria. Un modo per ribaltare il dibattito, rivendicando un'identità forte e una precisa presa di posizione.
La protesta: una marea umana per Gaza nel giorno di sciopero
Il cartello è comparso stamane in una Cagliari gremita come non si vedeva da decenni. Migliaia di persone hanno infatti risposto alla chiamata dello sciopero generale indetto dalle sigle sindacali di base, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla.
Il lungo corteo è partito da piazza del Carmine con destinazione il palazzo del Consiglio regionale. Una partecipazione massiccia e imponente che ha creato non pochi problemi alla viabilità cittadina, soprattutto nella zona del porto, segno tangibile di un'adesione popolare che ha superato ogni aspettativa..
Il dibattito televisivo: le origini della polemica
La scintilla che ha portato alla creazione del cartello risale al dibattito televisivo in cui Eyal Mizrahi, intervenuto sui morti di Gaza, ha chiesto all'interlocutore di definire il termine "bambino", in una frase percepita come cinica e destabilizzante. Una dichiarazione che ha suscitato l'immediata reazione di sdegno del conduttore Enzo Iacchetti e di migliaia di spettatori, alimentando il dibattito pubblico sulla crisi umanitaria.
Oggi, nelle strade di Cagliari, quella stessa indignazione si è trasformata in una manifestazione di piazza e in un'icona: un cartello che, con l'orgoglio sardo, ha dato una lezione di comunicazione diretta e potentemente umana. "Definisci Calloni" non è solo uno slogan, ma il simbolo di una protesta che chiede, prima di tutto, chiarezza e umanità.

(Adnkronos) - Il tema della navigabilità del Tevere e del collegamento con il porto di Fiumicino è "un progetto interessante che viene da lontano e sul quale però insistono talmente tante competenze che ci si trova in una situazione in cui, o tutti i soggetti coinvolti fanno quanto di loro competenza – anche compiendo un passo indietro per farne tutti insieme due in avanti – per realizzare gli obiettivi del progetto, oppure si rimarrà al punto di partenza". Ad affermarlo è il Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa, è intervenuto alla tavola rotonda organizzata dal Propeller Club Port of Roma e dalla Rettoria di San Gregorio Nazianzeno dal titolo “Giubileo 2025: Roma e Fiumicino tra Reti Ten-T e navigabilità del Tevere”, svoltasi presso la Camera dei Deputati, a Palazzo Theodoli.
Latrofa ha sottolineato come l’Autorità di Sistema Portuale sia “presente su un progetto vero, su cui ci sia unità di intenti”, ricordando che l’Ente “ha già dimostrato la propria concretezza adempiendo alla prescrizione relativa alla realizzazione del porto commerciale di Fiumicino, predisponendo lo studio che ci era stato richiesto”.
Riguardo alla navigabilità del Tevere, il Commissario ha precisato che: “l’AdSP ha competenze soltanto sul tratto di partenza, giocando un ruolo piuttosto marginale a un tavolo a cui partecipiamo costruttivamente ma in cui si devono esprimere tutti positivamente sul progetto, agendo poi di conseguenza ciascuno per le proprie responsabilità”. L’intervento di Latrofa ha confermato la disponibilità dell’Autorità Portuale a proseguire un lavoro condiviso e operativo, condizione indispensabile per trasformare un’idea strategica in un’infrastruttura capace di connettere porto, città e fiume anche in vista degli obiettivi del Giubileo 2025 che si avvia alla conclusione e dello sviluppo della rete Ten-T.
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(Adnkronos) - "Abbiamo bisogno di essere umani e di risorse per poter gestire il futuro di questo settore che è cresciuto tantissimo. Con ITS Academy abbiamo ottenuto dei risultati e cominciamo ad avere persone di livello 5 e con le università di livello 6, ma dal livello 1 al 4 abbiamo bisogno di un cambiamento creando un qualcosa di comune con le aziende”. Sono le dichiarazioni di Vincenzo Poerio, vicepresidente di Confindustria Nautica, nel corso dell’evento 'Nautica da Diporto: le istituzioni in sinergia con le imprese: lavoro, formazione, apprendistato, orientamento scolastico' all’interno del 65° Salone Nautico di Genova.
“Serve trovare persone sul territorio italiano. E se non è possibile, dobbiamo approcciare il mondo extracomunitario o comunitario e poi formarli per l'inserimento utilizzando sistemi agli stessi Academy, cioè portare persone che vengono dal mondo dell'industria a insegnare ai ragazzi giovani e portare innovazioni tecnologiche dalle scuole all'università per creare, formare degli operai, capaci di lavorare utilizzando la tecnologia che oggi il mercato ci offre” ha concluso Poerio.
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Tutti nell'Oristanese, ultimo contagiato un ultrasettantenne...
Dalla denuncia della ragazza al rinvio a giudizio dei quattro... 
(Adnkronos) - Un terremoto, di magnitudo 4.3, è stato registrato oggi nell'area della Baia di San Francisco. Il sisma, avvenuto alle 2.56 locali, è stato forte abbastanza da svegliare le persone nella zona colpita. L'epicentro è stato localizzato a Berkeley, la cittadina della Baia dove ha sede la famosa università californiana, secondo quanto si legge sul sito del Los Angeles Times.
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(Adnkronos) - "E' una grande festa perchè nell'epoca del digitale gli incontri dal vivo sono le cose più preziose, la comunità dei generativi si incontra e mette al tema il problema delle crisi che stiamo vivendo sottolineando il fatto che l'intelligenza relazionale, il titolo del Festival, è la chiave per risolvere tutti questi problemi". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Leonardo Becchetti, ordinario di economia politica all'università Tor Vergata, e direttore del Festival nazionale dell'economia civile presenta la settima edizione della manifestazione che si terrà dal 2 al 5 ottobre prossimi a Firenze con al centro i temi della democrazia partecipata e delle intelligenze relazionali.
Tanti i temi 'caldi' al centro dell'evento. "La lotta alla povertà, ce lo racconterà il premio Nobel Abhijit Banerjee che l'ha studiata in tutto il mondo, può essere risolta quando assieme al trasferimento monetario c'è una relazione di accompagnamento che è ciò che davvero guardisce e risolve il problema. E ancora il problema della stagnazione dei salari nel nostro Paese e del declino della classe media si risolve attraverso una migliore relazione tra capitale e e lavoro nelle aziende. E ancora la legge sulla partecipazione, la partecipazione degli utili nella contrattazione di secondo livello", sottolinea il direttore della manifestazione promossa da Federcasse-Bcc, Confcooperative e NeXt Economia, in collaborazione con Muse Firenze e Sec.
Centrale, secondo Becchetti, il tema ambientale. "La transizione diventa socialmente sostenibile -spiega- se facciamo partecipi aziende e cittadini dei benefici, ad esempio con sconti in bolletta e altro, e quindi se con le comunità energetiche condividiamo questa rivoluzione trasformando tutti in produttori e consumatori come sta già accadendo", sottolinea.
E l'intelligenza artificiale è fondamentale, a patto che la si usi per fini positivi. "Una vecchia pubblicità diceva: 'la potenza è nulla senza controllo'. Oggi potremmo -sottolinea- dire l'intelligenza artificiale è nulla senza intelligenza relazionale. Nel festival presenteremo i risultati di un lavoro straordinario dove abbiamo fatto vedere come l'intelligenza artificiale usata bene può favorire la creazione di consenso politico. Il consenso su temi divisivi come quello ambientale, come quello delle diseguaglianze, come quello delle migrazioni. Quindi non dobbiamo avere paura. l'intelligenza artificiale ci porterà dei livelli di produttività straordinari ma sta a noi, alla nostra civiltà usare quel guadagno di produttività per aumentare la qualità della vita di relazioni e del tempo libero".
Secondo Becchetti infatti le cose che "resteranno fuori dall'intelligenza artificiale saranno quelle più preziose: la cura interpersonale, le relazioni tra le persone e tutto questo dovremo coltivarlo, e già oggi si vede quanto i settori fuori dall'intelligenza artificiale stanno crescendo. Proprio quello dei festival, quello del tempo libero, quello del turismo, certe volte anche troppo. Questo perché la gente avrà una quantità enorme di tempo che dovrà essere utilizzato in maniera produttiva", sottolinea.
Ma in questi giorni il mondo è funestato da guerre e conflitti. "Inutile negare -spiega Becchetti- che oggi il grande tema che ci affligge tutti quanti è quello delle guerre e di come ritrovare la pace. Anche qui -spiega- l'economia civile e l'intelligenza relazionale hanno molto da dire. La cooperazione uno con uno fa sempre più di due, il conflitto uno contro uno distrugge valore. Dobbiamo essere orgogliosi della storia dell'Europa, che ha un esempio straordinario: quello della fine della seconda guerra mondiale. Quando si passa dalla logica del conflitto, del gioco a somma zero, della lotta per le risorse e il carbone, al condividere le risorse, quindi l'uno con uno più di due, nasce la comunità europea del carbone e dell'acciaio che sarà la base per anni di pace e di prosperità tra Paesi dell'Europa", sottolinea.
E in conclusione per Becchetti "l'Europa deve essere orgogliosa di questo e deve riproporlo oggi facendo un nuovo salto di qualità di intelligenza relazionale, che è quello della messa in comune del debito e della nascita di un'Europa federale con un gruppo ristretto di Stati che inizia questo percorso. Questo è quello che noi porteremo avanti al Festival e anche con un documento che è stato scritto, redatto, a Camaldoli da un gruppo importante di studiosi, di professori che propone proprio queste novità", conclude.
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(Adnkronos) - "Sarà sicuramente un'edizione originale rispetto alle 6 precedenti, siamo infatti arrivati alla settima. Innanzitutto perchè ci soffermiamo sul tema della democrazia, dando un aggettivo per accompagnarla che è 'partecipata'. Sappiamo che la democrazia non è una condizione irreversibile, un conto è quella sulla carta un conto è quella sostanziale, come ci ricorda spesso il presidente Mattarella. E la partecipazione insieme alla capacità di ridurre le diseguaglianze, di speranza, di reddito, e alla possibilità di prendere l'ascensore sociale sono i due elementi cardine. Da una parte la mancata partecipazione, dall'altra l'incapacità di ridurre le disuguaglianze, come forse ci si aspetta da una democrazia evoluta, quindi possono in qualche modo minare le fondamenta in maniera quasi impalpabile e ci si ritrova in qualche cosa di diverso. In Italia non siamo a questo livello, ma dobbiamo proprio prevenire". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse-Bcc, presentando la settima edizione del Festival nazionale dell'economia civile che si terrà dal 2 al 5 ottobre prossimi a Firenze con al centro i temi della democrazia partecipata e delle intelligenze relazionali. Federcasse-Bcc è promotore dell'evento con Confcooperative e NeXt Economia, e in collaborazione con Muse Firenze e Sec.
Secondo Gatti da qui "l'importanza di trattare della democrazia economica, della democrazia finanziaria, che sono quelle che aiutano poi a dare sostanza non soltanto alle istituzioni democratiche, ma alla vita quotidiana, che poi non può che essere fondata sul lavoro. Non a caso il lavoro è al centro del primo articolo della nostra Costituzione, l'anno prossimo saranno 80 anni della Repubblica, e il lavoro è la dimensione quotidiana, la dimensione feriale della democrazia, cioè della partecipazione alla costruzione di benessere, di ricchezza, di risultati", sottolinea.
E per Gatti l'intelligenza artificiale, sempre più al centro delle discussioni sul futuro del lavoro e dell'economia, "è già una realtà, occorre conoscerla. Noi riteniamo che non abbia molto senso vietarla, ma che occorre conoscere i meccanismi, i benefici immensi ancora da scoprire in parte, ma anche bisogna stare attenti agli utilizzi manipolatori, perché l'intelligenza artificiale è, come ha denunciato proprio pochi giorni fa il più grande esperto, uno degli inventori dell'intelligenza artificiale, il professor Yoshua Bengio, che insegna all'università di Montreal, rischia di diventare incontrollabile da parte dell'uomo, quindi non più un supporto straordinario, ma un rischio alla democrazia perché va ad esaltare gli egoismi, che è esattamente il contrario della filosofia dell'economia civile", sottolinea Gatti.
E il direttore generale di Federcasse Bcc ricorda che "la felicità pubblica è condizione necessaria, ma non sufficiente naturalmente, per la felicità anche individuale, per quella personale, privata. Ma se non c'è il contesto, una buona scuola, un buon mercato del lavoro, una informazione libera ed equilibrata, buoni trasporti, buone cure, la felicità pubblica non c'è e di conseguenza è più difficile avere la felicità privata. C'è poi l'ingrediente della relazione, per questo l'intelligenza relazionale, per questo il vedersi per quattro giorni, cominciamo significativamente all'università di Firenze, facoltà di Economia, a Novoli e poi passiamo tre giorni molto intensi a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento. Il vedersi è proprio il messaggio che si può fare tanto col digitale, tanto a distanza, ma poi occorre che le relazioni si nutrano anche del linguaggio del corpo, anche della possibilità di scambiare emozioni e non soltanto riflessioni", sottolinea Gatti.
In conclusione secondo Gatti "il Festival è un po' tutto questo, siamo ormai al settimo anno e questo ci aiuta a far sì che il paradigma dell'economia civile possa essere sempre più compreso e possa anche valorizzare il tantissimo di economia civile che c'è, ma che non sempre viene valorizzata", conclude.

(Adnkronos) - Sono ufficialmente aperte le candidature per la quinta edizione dei Rare Diseases Award, il riconoscimento promosso da Uniamo, Federazione italiana malattie rare, in collaborazione con Koncept, che celebra i progetti più significativi nel campo delle malattie rare. Negli anni - spiegano gli organizzatori in una nota - i Rare Diseases Award si sono affermati come un punto di riferimento per chi, a vario titolo, si impegna nel mondo delle malattie rare: soltanto nell'ultima edizione sono stati presentati oltre 30 progetti.
"Con la quinta edizione del Rare Diseases Award si conferma la volontà di riconoscere e premiare i progetti che hanno un reale impatto sul benessere delle persone con malattia rara - commenta Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo - Crediamo che sia importante valorizzare le iniziative che contribuiscono a far conoscere il nostro mondo all'esterno e migliorano la vita delle nostre persone. I servizi di supporto e le idee innovative di inclusione nella vita sociale, crescita individuale e in generale di progresso di tutta la comunità sono per noi fondamentali".
Il premio sarà assegnato durante il Forum Leopolda Salute, in programma il 22 ottobre a Firenze, e vedrà ancora una volta protagonista la comunità delle persone con malattia rara: a decretare i vincitori sarà infatti la giuria composta da rappresentanti delle associazioni federate a Uniamo. "Quando un paziente premia qualcuno, non sta semplicemente assegnando un riconoscimento: sta testimoniando un cambiamento concreto nella propria esistenza - afferma l'amministratore di Koncept, Giuseppe Orzati - Questo è ciò che rende il premio assolutamente unico. Non siamo di fronte a valutazioni teoriche, ma al giudizio di chi ha vissuto sulla propria pelle l'impatto di un progetto, di una dedizione particolare. Le associazioni di pazienti - sottolinea - rappresentano la voce più autorevole possibile: quella di chi sa distinguere tra chi si limita a fare il proprio dovere e chi invece riesce a trasformare un momento di fragilità in un'esperienza di speranza e dignità. E' un riconoscimento che non si può comprare o ottenere attraverso strategie di comunicazione: si può solo meritare, con l'autenticità del proprio impegno verso chi soffre". Il termine per l'invio delle candidature è il 2 ottobre. Tutte le informazioni, il bando e la scheda di partecipazione sono disponibili su uniamo.org.
Leggi tutto: Rare Diseases Award 2025, al via candidature premio promosso da Uniamo
Procuratore Capasso ha chiesto 9 anni, le difese l'assoluzione...
'La persona offesa non è credibile, il fatto non sussiste'... 
(Adnkronos) - “Alis è nata come associazione logistica dell’intermodalità sostenibile e negli anni si è allargata a porti, interporti, università, centri di ricerca e operatori di servizi. La nostra associazione non si occupa solo più di trasporto e di logistica ma soprattutto di mobilità sostenibile. L’ingresso di Ita Airways non è una conclusione, ma un ulteriore allargamento di una compagine associativa che cresce a favore del sistema Paese.” Così Guido Grimaldi, presidente Alis - Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile - durante la Cerimonia di firma dell'adesione di Ita Airways ad Alis a Fiumicino.
Alis rappresenta mezzo milione di lavoratori e aziende con un fatturato globale aggregato di 150 miliardi di euro, quindi Grimaldi ha sottolineando il peso del comparto: “Trasporto e logistica valgono circa il 12% del PIL nazionale. Per far crescere il Paese serve una logistica sostenibile e competitiva, capace di abbattere monopoli e barriere di mercato. È così che si favoriscono importazioni ed esportazioni, come dimostra la nuova linea Italia-Turchia che ha aperto a maggiori scambi con l’Anatolia e l’area orientale”.

(Adnkronos) - "Noi entriamo a far parte di questa straordinaria realtà che è Alis. Tante cose ci vedono lavorare insieme, ci hanno visto collaborare anche in passato, e da oggi si apre una nuova parentesi che sarà un punto di svolta per concretizzare progetti veri. Siamo tutti anelli di un sistema Paese Italia che funziona e abbiamo il dovere, ogni giorno, di migliorare le condizioni della nostra nazione". Ad affermarlo è Sandro Pappalardo, presidente di Ita Airways, in occasione della cerimonia di firma per l’adesione della compagnia ad Alis, a Fiumicino.
Il numero uno di Ita Airways ha sottolineato come la partnership possa svilupparsi in più ambiti, dai collegamenti con le isole alla valorizzazione del Made in Italy, fino alla promozione turistica internazionale. “Ogni giorno trasportiamo migliaia di persone, il nostro cliente, ovunque salga a bordo – fosse a Tokyo, New York o Dubai – deve già sentirsi in Italia, grazie all’accoglienza del personale e alla nostra enogastronomia”, ha aggiunto Pappalardo.
Sul fronte economico, il presidente ha confermato che “il 2025 sarà l’anno del break-even, per poi avviare dal 2026 nuovi investimenti, compreso l’acquisto di aeromobili di nuova generazione”. Guardando al futuro, ha concluso: “Non vediamo rischi, ma grandi opportunità: rispetto agli attuali 67-68% di aeromobili nuova generazione, entro il 2030 vogliamo arrivare al 97-98% di flotta nuova, per un trasporto aereo sempre più moderno ed efficiente”.
Leggi tutto: Trasporti, Pappalardo (Ita Airways): "Con Alis parte nuova fase di collaborazione"

(Adnkronos) - "Nella terza stagione tutto cambia. Blanca incontrerà un po' di oscurità emotiva. L'abbiamo sempre vista a colori, nei nuovi episodi la vedrete in bianco è nero". A parlare è l'attrice Maria Chiara Giannetta, che torna nei panni dell'amata consulente ipovedente di un commissariato di polizia genovese in 'Blanca 3', la serie prodotta da Lux Vide (società del gruppo Fremantle) in collaborazione con Rai Fiction in onda da lunedì 29 settembre per sei serate in prima visione su Rai 1.
"La serie inizia con Blanca che affronta il lutto del suo cane guida Linneo", spiega Giannetta. "Una perdita che rifiuta come qualsiasi forma di aiuto. Ma dovrà ritrovare la sua leggerezza". Per l'attrice sarà un momento di riflessione per il pubblico: "Quando c'è un momento buio non va rifiutato, ma metabolizzato per poi passare a vita nuova". Al posto di Linneo - che nella realtà si chiama Fiona - ci sarà 'Cane 3' "perché Blanca fa fatica a dargli un nome". Rispetto a Linneo "ha un carattere differente, ha degli occhi simpaticissimi e molto profondi. Sarà interessante scoprire come cresce ed evolve il rapporto con Blanca: molto spesso, nella realtà, chi perde un cane tende a non riprenderlo più per il forte dolore provato. Per questioni anagrafiche di Linneo, nella seconda stagione era meno centrale nella trama".
"Il nuovo cane faceva veri disastri sul set e noi ne abbiamo lasciati alcuni anche nel montaggio. Avrà un ruolo fondamentale anche nella trama, e non molla mai in quanto a fedeltà", aggiunge il regista Nicola Abbatangelo, new entry dietro la macchina da presa. Tra le novità, anche una parte inedita della personalità dell'ispettore Liguori, che torna ad essere interpretato da Giuseppe Zeno: "Il rapporto fra Liguori e Blanca arriverà ad uno step successivo. Inizialmente ha approcciato Blanca con un atteggiamento un po' supponente perché convinto di doverle insegnare qualcosa" poi "si è accorto che è lui che sta imparando qualcosa da lei: stare vicino a Blanca lo costringe ad esporsi emotivamente". Nei nuovi episodi "Liguori proverà la gelosia, che lo porta ad intraprendere una strada che non aveva mai esplorato", anticipa l'attore.
Nel finale della seconda stagione, Liguori ha scelto un’altra donna, anche se i sentimenti che prova per Blanca sono tutt’altro che svaniti. E anche Blanca non riesce a ignorare gli stessi sentimenti fino a quando, a sparigliare le carte nel loro rapporto, non arriva Domenico Falena (la new entry Domenico Diele), un contractor che si occupa di sicurezza navale in zone marittime pericolose. Domenico lavora per un’agenzia diretta dall’affascinante manager Eva Faraldi (la new entry Matilde Gioli), che lo considera il suo agente migliore. Al fianco di Blanca, torneranno anche la giovane Lucia (Sara Ciocca), la fidata amica Stella (Federica Cacciola), il padre Leone (Ugo Dighero), amorevole e premuroso, e il vicequestore Bacigalupo (Enzo Paci).
Leggi tutto: Maria Chiara Giannetta: "Blanca in lutto, dovrà ritrovare la sua leggerezza"

(Adnkronos) - "Il Tar del Lazio, annullando il nuovo tariffario nazionale per le prestazioni assistenziali ambulatoriali (decreto ministeriale 272 del 2024), accogliendo i ricorsi presentati dall'Uap, insieme ad Anmed, Aiop Sicilia, dà ragione a Uap: abbattuto il nuovo tariffario. Una vittoria per la sanità e per i pazienti". Così in una nota Mariastella Giorlandino, presidente Uap (Unione ambulatori, poliambulatori enti e ospedalità privata), che esprime "grande soddisfazione" per la decisione del Tar, che "rappresenta un risultato storico e conferma il ruolo di apripista svolto da Uap nella battaglia per un nomenclatore tariffario più equo, a tutela della sanità pubblica e privata, ma soprattutto dei pazienti, primi destinatari del diritto a cure di qualità".
"Il collegio giudicante ha mostrato sensibilità e ineccepibile perizia giuridica, censurando un provvedimento ministeriale che difettava di trasparenza, rigore e aggiornamento - precisa Giorlandino - I punti critici rilevati dal Tar: difetto di istruttoria, mancata motivazione sulle scelte tariffarie, con tariffe mediamente inferiori del 25% rispetto al nomenclatore Balduzzi (2012), nonostante i tariffari regionali di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia risultino più alti; campione di strutture non rappresentativo, nessuna chiarezza sui criteri di selezione, sulla natura pubblica/privata né sui dati di costo raccolti; dati obsoleti, utilizzo di dati vecchi di oltre 5 anni, in violazione della previsione normativa di aggiornamento triennale; mancato rispetto delle linee guida Agenas (2022 e 2024); nessuna verifica della validità tecnico-economica dei tariffari regionali di riferimento".
"Questa vittoria non appartiene solo alle strutture sanitarie, ma soprattutto ai cittadini e ai pazienti, che hanno diritto a un servizio di qualità fondato su criteri trasparenti e scientifici - conclude la presidente Uap - Non ci siamo limitati a contestare: Uap ha già consegnato al ministero della Salute e al Tar una proposta di revisione del nomenclatore, fondata su solidi elementi tecnici, o in alternativa, chiede di prendere in considerazione il nomenclatore della Lombardia, già in vigore dall'1 dicembre 2025 e quindi già ben collaudato".
Leggi tutto: Nuovo tariffario, Uap: "Tar Lazio lo abbatte, vittoria per Ssn e pazienti"

(Adnkronos) - Un mito che si confronta con un altro mito, che questo concetto lo porta nel nome. Lo scultore polacco Igor Mitoraj, protagonista con le sue sculture di una mostra straordinaria allestita a Siracusa tra la Neapolis e Ortigia, e sull'Etna, affascina e fa riflettere sull'uomo e la sua ricerca della libertà. "Mitoraj con i miti si doveva confrontare - commenta Luca Pizzi, direttore dell’Atelier Mitoraj e curatore della mostra -, credo che Mitoraj abbia accompagnato il mito della Sicilia. Da dieci anni, forse anche di più, realizziamo mostre, esposizioni in luoghi spettacolari, ma mai eravamo riusciti a fare una cosa come questa. Una mostra che si differenzia molto da tutte le altre, soprattutto per i luoghi. Ci sono i quattro elementi che ho voluto richiamare partendo dall'Etna, tre luoghi simboli della Sicilia. Etna, Ortigia e il parco archeologico della Neapolis, non so nemmeno io come sia successo".
"Credevo che si fosse chiuso un capitolo con questa regione - aggiunge - e, invece, dopo che mi hanno fatto questa proposta e dopo aver effettuato un sopralluogo nel parco, ho capito che si poteva fare qualcosa di veramente differente. Credo di esserci riuscito. La differenza l'hanno fatta i luoghi. Ho costruito la mostra sui quattro elementi, Fuoco, Aria, Acqua e Terra: li ho messi nell'ordine più idoneo per il percorso culturale e narrativo che ho voluto creare. Questo parco è differente dagli altri. C'è la natura, c'è la Physis, c'è l'humanitas, ci sono tante cose. E poi ci sono le Latomie, che è l'aspetto che mi ha colpito molto: queste grotte, queste cave dalle quali sono stati estratti i materiali con cui hanno realizzato i vari templi e monumenti. Ma chi è che ha realizzato tutto questo? L'ha fatto l'uomo: quindi i prigionieri, gli schiavi, che lavoravano all'interno e che vivevano questi posti. E tutto questo pathos mi ha convinto".
Per sei mesi Pizzi ha effettuato sopralluoghi per individuare quelli più adatti a ciascuna delle 29 opere monumentali del maestro Mitoraj, che collocate tra il Parco Archeologico Neapolis, il Castello Maniace a Ortigia e nel territorio di Ragalna, sull'Etna, hanno dato vita alla mostra 'Lo sguardo – Humanitas Physis', che si chiuderà il 31 ottobre prossimo.
Leggi tutto: Mostre, Pizzi (direttore Atelier Mitoraj): "La differenza l'hanno fatta i luoghi"

(Adnkronos) - Il direttore d'orchestra Beatrice Venezi sarà il nuovo direttore musicale stabile del Teatro La Fenice di Venezia. L'annuncio è stato dato oggi dalla Fondazione lirico-sinfonica veneziana. La decisione, "maturata a seguito di proficui colloqui e della disponibilità manifestata dal Maestro", è stata approvata all'unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Il Maestro Venezi assumerà ufficialmente l'incarico a partire dall'ottobre 2026, con un mandato che si estenderà fino a marzo 2030.
"Accolgo con emozione e gratitudine la scelta del mio nome come nuovo direttore musicale del Gran Teatro La Fenice, una istituzione a cui ho sempre guardato con grande rispetto e ammirazione per la qualità e il prestigio che esprime". Così Beatrice Venezi in una dichiarazione consegnata all'Adnkronos e diffusa da Bangkok, dove domani dirigerà un concerto con Placido Domingo.
"Desidero innanzitutto ringraziare di cuore la Fondazione del Teatro e le istituzioni rappresentate all’interno del Consiglio per la fiducia accordatami - ha aggiunto Venezi - Sono profondamente onorata di ricevere questo prestigioso incarico, che mi impegnerò a onorare sia a livello nazionale che internazionale, con l’obiettivo di condurre tutti i corpi stabili del Teatro verso successi sempre maggiori. Non vedo l'ora di iniziare questo dialogo umano, artistico e musicale con il Teatro, la città di Venezia e il suo pubblico".
Il presidente Brugnaro e il Consiglio di indirizzo, si legge in un comunicato, "hanno espresso grande soddisfazione per la scelta, sottolineando come la nomina del Maestro Venezi rappresenti un significativo valore aggiunto per l'attività del Teatro in termini di professionalità, visibilità internazionale, energia e rinnovamento". È stato inoltre evidenziato "il rilievo di questa designazione, che vede una delle poche figure femminili assumere un ruolo apicale nel panorama dei grandi teatri lirici internazionali, confermando la vocazione globale e innovatrice della Fenice". A breve, Venezi incontrerà il sovrintendente Nicola Colabianchi e i lavoratori del Teatro per iniziare a definire le linee programmatiche della sua direzione musicale.
"Ho approfondito con cura e attenzione tutti i profili possibili per il ruolo di direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia - ha dichiarato il sovrintendente Nicola Colabianchi - e ho deciso di puntare su Beatrice Venezi in quanto è un ottimo direttore d'orchestra e perché è una donna che a soli trentacinque anni si è già affermata a livello internazionale. Ho avuto modo di apprezzare in più occasioni le sue qualità musicali ed umane e non posso che fare mie anche le parole di autorevoli critici musicali italiani come Angelo Foletto, che ha scritto a proposito del ruolo alla Fenice che 'lo merita' definendola 'artista gentile e pragmatica' o di Enrico Stinchelli che l'ha definita 'seria e preparata. Buon lavoro, Beatrice! Lavoreremo insieme per il bene della Fenice, di Venezia e della grande musica italiana nel mondo".
Nata a Lucca 35 anni fa, Beatrice Venezi ha studiato Pianoforte, Composizione e Direzione d'orchestra diplomandosi con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio di Milano. Attualmente Direttore Principale Ospite del Teatro Colón di Buenos Aires, ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra della Toscana, Direttore Principale Ospite del Festival Puccini di Torre del Lago e Direttore Artistico della Fondazione Taormina Arte presso il Teatro Antico di Taormina; inoltre è stata membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura dal 2019 al 2022 e Consigliere per la Musica del Ministro per la Cultura della Repubblica Italiana nel biennio 2022-2024.
Ha collaborato con interpreti di fama internazionale come Placido Domingo, Ramon Vargas, Vittorio Grigolo, Marcelo Alvarez, Maria José Siri, Kristine Opolais, Aida Garifullina, Bruno Canino, Stefan Milenkovich, Giuseppe Gibboni, Valentina Lisitsa, Andrea Griminelli, Eleonora Abbagnato, Marianela Nuñez, Carla Fracci, e con istituzioni prestigiose quali la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, la Fondazione Arena di Verona, New Japan Philharmonic, National Theatre of Korea, Sofia Philharmonic, Nagoya Philharmonic, Shenzhen Symphony Orchestra, Opera Holland Park di Londra, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Bellini di Catania, Opéra de Nice, Opéra Grand Avignon, Opéra-Théâtre de Metz Métropole, l'Orchestra Haydn, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali, Symphony Orchestra of the National Television and Radio Company of Belarus, State Orchestra of Armenia, Georgian Philharmonic, Georgian National Opera Theatre, National Opera House of Azerbaijan, National Theatre Ivan Zajc di Rijeka, Sofia National Opera and Ballet, per oltre 300 concerti sinfonici e oltre 200 recite di opere liriche.
Diversi i riconoscimenti ottenuti, in particolare per le sue capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni, tra cui lo storico premio Scala d'Oro, il Premio Pegaso della Regione Toscana, il Premio America, il Premio Kinéo e il Premio Nazionale Gentile da Fabriano. Il Corriere della Sera la segnala tra le 50 donne dell’anno 2017, nel 2018 Forbes la inserisce tra i 100 giovani leader del futuro sotto i 30 anni e Fortune tra i 40 under 40 del 2023 e del 2024. Accanto all’attività professionale porta avanti un’intensa attività divulgativa, collaborando con istituzioni riconosciute quali Universität Wien, Università Bocconi di Milano, Politecnico di Milano, Iulm, Polimoda di Firenze, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Università Federico II di Napoli, Università Cattolica di Milano per la quale ha tenuto il concerto di inaugurazione dell’anno accademico nell’anno del centenario (2021), Luiss per la quale ha tenuto una lectio magistralis in occasione del trentennale della scomparsa di Guido Carli e Università di Sassari per la quale ha tenuto la lectio magistralis per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/19.
Per la casa editrice Utet ha pubblicato 'Allegro con fuoco' e 'Le sorelle di Mozart', tradotto in francese da Payot et Rivages con il titolo 'Fortissima' e in spagnolo per MRA Ediciones con il titolo 'Las hermanas de Mozart' , 'L'ora di musica' e 'Puccini contro tutti'; per DeAgostini Scuola ha curato il manuale di educazione musicale per le scuole secondarie di primo grado 'Armonie'. Nel 2022 ha inoltre pubblicato il saggio 'Ciclicità, staticità e atemporalità - Il viaggio del Wanderer attraverso l'estetica schubertiana' all’interno di 'Verbum Caro', miscellanea dedicata all’80esimo genetliaco del cardinale Ravasi (Edizioni San Paolo).
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(Adnkronos) - L'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' si apre sempre più al territorio e guarda con grande attenzione ai giovani. Durante la Settimana della scienza, l'istituto romano ha organizzato due cineforum per parlare agli studenti di malattie infettive, Hiv e infezioni sessualmente trasmissibili. Domani, martedì 23 settembre, presso la sede dell'Irccs, verrà proiettato il film del 2013 'Dallas buyers club', diretto da Jean-Marc Vallée, che racconta la storia vera di Ron Woodroof, un elettricista texano a cui venne diagnosticato l'Hiv negli anni '80, quando la malattia era ancora poco conosciuta e stigmatizzata e non erano disponibili, come oggi, terapie efficaci. Mercoledì 24 settembre sarà la volta del film del 2011 'Contagion', diretto da Steven Soderbergh, thriller che racconta la diffusione di un virus letale e la corsa contro il tempo della scienza per fermarlo. Entrambi gli eventi saranno seguiti da un dibattito con medici ed esperti, durante il quale interverranno anche persone che porteranno la propria testimonianza e si affronteranno temi sociali e sanitari attuali, come la crescente diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili.
Le infezioni sessualmente trasmissibili continuano a rappresentare un problema di sanità pubblica e i casi sono in aumento anche tra giovani e giovanissimi, ricordano gli esperti dello Spallanzani. "I ragazzi - spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell'Ambulatorio Counseling Test e Profilassi Hiv e Ist - oggi si avvicinano presto al sesso, anche grazie ai social, ma senza ricevere un'adeguata educazione sessuale. Molti non conoscono le infezioni sessualmente trasmissibili, le loro conseguenze o gli strumenti di prevenzione, e la consapevolezza è ancora bassa. A scuola si parla poco di questi temi e le campagne non sempre raggiungono i più giovani nel modo giusto. Nel Lazio oltre il 10% delle nuove diagnosi di Hiv nel 2023 ha riguardato ragazzi sotto i 25 anni. Un dato che conferma la necessità di intervenire su informazione e prevenzione tra i giovani. Ed è quello che stiamo facendo. In generale, la fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni".
Nei primi sei mesi del 2025 - riporta una nota - allo Spallanzani sono stati effettuati 3.378 test per l'Hiv, con 82 nuove diagnosi, pari al 2,4% delle persone testate. Un dato in aumento rispetto al 2024 quando i test erano stati 1.379 con 22 positivi (1,6% dei soggetti testati). Anche per sifilide, gonorrea e clamidia sono stati intensificati i controlli: oltre 1.500 test per la sifilide e più di 1.300 per le altre malattie sessualmente trasmissibili nei primi 6 mesi del 2025 con una crescita dei test esponenziale, +500% dal 2023 al 2025, a testimoniare il potenziamento dell'azione dello Spallanzani che è centro di riferimento regionale. "Ma i dati - precisa Mazzotta - vanno contestualizzati. Stiamo facendo più test e quindi emergono più infezioni. Parte dell'incremento è legata all'aumento delle persone che usano la PrEP", profilassi pre-esposizone, "e che si sottopongono a controlli regolari". La Settimana della scienza è organizzata dallo Spallanzani con il patrocinio del ministero dell'Università e della Ricerca, della Regione Lazio e del Comune di Roma.
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