
(Adnkronos) - La Giuria del Premio Giornalistico Paolo Graldi, sotto la presidenza di Gianni Letta, ha scelto i vincitori della Seconda Edizione, che quest'anno si articola nelle sezioni “Giornalismo Politico”, “Giornalismo d'Inchiesta”, “Giornalismo Giudiziario”, “Giornalismo Radiotelevisivo”, “Giornalista Under 35”, “Giornalista Scientifico”, “Autore Tv” e “Comunicatore”.
L'autorevolezza e la competenza, unite all'impegno costante nella ricerca dei dettagli utili alla comprensione di ogni avvenimento, dalla cronaca locale ai grandi eventi internazionali, sono i requisiti fondamentali che questo Premio vuole esaltare, e che hanno caratterizzato il percorso professionale di Paolo Graldi. Con questi principi ispiratori, la giuria coordinata da Massimo Martinelli e composta da Emilio Albertario, Stefania Battistini, Giovanni Bianconi, Maurizio Caprara, Paolo Conti, Luigi Contu, Alessandro De Angelis, Margherita De Bac, Ferruccio De Bortoli, Franco Ferraro, Stefano Folli, Massimo Franco, Giovanni Grasso, Bruno Manfellotto, Silvana Mazzocchi, Clemente Mimun, Antonio Padellaro, Barbara Palombelli, Vittorio Sabadin, Cecilia Sala, Fiorenza Sarzanini, Nello Scavo e Antonello Valentini ha scelto i vincitori del premio Paolo Graldi 2025.
Nella sezione “Giornalismo Politico” il riconoscimento va ad Alessandro Barbera, giornalista de La Stampa e autore di saggi politico-economici. Il premio Paolo Graldi per il “Giornalismo d'Inchiesta” va a Giuliano Foschini, inviato de La Repubblica, esperto di criminalità organizzata e autore di numerosi libri che trattano del fenomeno della mafie e della corruzione. Per il “Giornalismo Giudiziario” si aggiudica il premio Luigi Ferrarella, inviato del Corriere della Sera, decano dei cronisti giudiziari milanesi e autore di saggi sul sistema giudiziario italiano e sul fenomeno della corruzione.
Vince il premio Paolo Graldi per il “Giornalismo radiotelevisivo” Alessandra Sardoni, inviata de La7, conduttrice di trasmissioni di approfondimento e autrice di saggi sulla politica italiana. Nella sezione “Autore Tv” la giuria ha assegnato il premio a Giorgio Zanchini, giornalista Rai, autore e saggista, conduttore di “Radio Anch'io” e di altre innumerevoli trasmissioni.
Il riconoscimento “Giornalismo Under 35” va invece a Francesco Bechis, cronista de Il Messaggero, esperto di politica italiana e internazionale e autore di saggi di geopolitica. Il premio per il miglior “Comunicatore” è assegnato a Nicola Cerbino, direttore Relazioni Media e Stampa dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione policlinico Universitario Agostino Gemelli. Infine, il riconoscimento per il “Giornalismo Scientifico” va a Marta Meli, giornalista di Sky TG24 esperta di tecnologia e autrice di documentari e saggi sullo spazio e sulla scienza.
La consegna dei riconoscimenti avverrà nel corso di un evento condotto dalla giornalista di Sky TG24 Tonia Cartolano il prossimo 28 novembre, alle ore 15.30, presso la Sala della Regina a Palazzo Montecitorio.
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(Adnkronos) - "Sono 3 anni che minacci di morte me e Simona". Così Giovanni Terzi in un post su Instagram racconta di aver denunciato l’uomo che da tempo perseguita lui e la moglie e conduttrice Simona Ventura. "Denunciato. Adesso grazie alle fantastiche professionalità della Polizia Postale sapremo chi sei e conosceremo la tua faccia. Tre anni in cui hai detto (mandandomi messaggi in privato) le peggio cose", ha spiegato sui social.
Il giornalista e scrittore ha anche condiviso alcuni degli audio ricevuti, pieni di odio, rivolti alla coppia. "Adesso basta. Che la giustizia faccia il suo corso e, ad ognuno di voi che subisce messaggi e minacce simili, denunciate. Non abbiate mai paura".

(Adnkronos) - Vittoria di Rai1 nel prime time di ieri sera con la 'Il Commissario Montalbano', in replica, che ha ottenuto 2.705.000 telespettatori e il 16,7% di share. Secondo gradino del podio per Canale 5 con 'Buongiorno, Mamma! 3' che ha interessato 2.282.000 telespettatori (share del 15%). Terzo posto per la partita di Coppa Italia trasmessa da Italia1 seguita da 2.194.000 telespettatori pari all'11,5% di share.
Fuori dal podio su La7 'DiMartedì' è stato seguito da 1.315.000 telespettatori (share dell'8,5%), mentre su Tv8 'X Factor' è stato visto da 857.000 telespettatori raggiungendo uno share del 5,6%. Su Retequattro 'È Sempre Cartabianca' ha interessato, invece, 716.000 telespettatori (share del 5,7%). Su Rai2 'Freeze – Chi Sta Fermo Vince!' ha realizzato 701.000 telespettatori e il 4,5% di share mentre sul Nove 'Giustizia privata' è stato visto da 411.000 telespettatori pari al 2,5%. Su Rai3 'Quaranta anni senza Giancarlo Siani' ha interessato 361.000 telespettatori (share del 2%).
Nell'access prime time 'La Ruota della Fortuna' ha registrato 4.958.000 telespettatori pari al 23,8% mentre su Rai1 'Affari Tuoi' ha ottenuto 4.163.000 telespettatori (share del 20%).

(Adnkronos) - La certificazione è ormai un prerequisito fondamentale per la competitività. Questo è quanto emerge dall’indagine condotta da Prometeia e Conforma, l'associazione di organismi di certificazione, ispezione, prova e taratura che ha raccolto l’82% di adesioni tra i propri soci in rappresentanza di 50.000 imprese. Il 63% degli intervistati ritiene che le aziende certificate abbiano un accesso più agevolato ai mercati internazionali, mentre un ulteriore 26% segnala un impatto positivo in settori chiave come agroalimentare, medicale e automotive. Le certificazioni più richieste dalle imprese per competere all’estero restano gli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001 le certificazioni di prodotto. Nei bandi pubblici le certificazioni risultano determinanti: il 71% degli intervistati dichiara che vengono richieste 'frequentemente' o 'quasi sempre' come requisito di partecipazione o criterio premiale.
L’indagine evidenzia inoltre come i servizi Tic offrano vantaggi differenziati in base alla dimensione aziendale: per le pmi significano una migliore gestione della qualità e dei processi interni, un maggiore accesso a mercati e clienti, oltre che a finanziamenti e bandi pubblici; per le grandi imprese, invece, si traducono soprattutto in una riduzione dei rischi legali e delle sanzioni, nella conformità alle normative internazionali e di filiera e in un più rapido accesso ai mercati globali. Il legame tra certificazione e credito è ancora in fase di consolidamento: sebbene oggi le banche attribuiscano un peso limitato alle certificazioni nelle proprie valutazioni, queste possono rappresentare un indicatore importante di continuità e resilienza aziendale, aprendo la strada a un dialogo più strutturato tra mondo finanziario e imprese certificate.
Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario di Abi, sottolinea: “Il giudizio del merito creditizio di una impresa è un processo complesso e di rilevante importanza per le banche. In questo contesto le certificazioni dei processi organizzativi delle imprese possono aggiungere un importante contenuto informativo sulla qualità organizzativa dell’impresa, sui suoi meccanismi di funzionamento, di pianificazione e di controllo e, quindi, rappresentare un ulteriore elemento a supporto del processo creditizio”. Il 73% degli operatori prevede una crescita della domanda di certificazioni in ambito Esg, soprattutto ambientale.
“La sostenibilità - afferma Enrico Giovannini, direttore scientifico e cofondatore di Asvis - è un investimento strategico che rafforza imprese ed economia. Rinviare la transizione significherebbe compromettere il futuro. Proprio per questo le certificazioni posso rivestire un ruolo decisivo come leve di crescita e innovazione. Il vero salto culturale sta nel non concepirle solo come mero adempimento formale o requisito minimo ma come investimento strategico per resilienza, sviluppo e internazionalizzazione”.
Sul piano tecnologico, i soci di Conforma individuano intelligenza artificiale (32%) e cybersecurity (31%) come i principali driver della futura domanda di servizi Tic. “La certificazione - sottolinea Nicola Privato, presidente di Conforma - si conferma uno strumento decisivo per la competitività delle imprese italiane. Non è un semplice adempimento, ma un passaporto per l’innovazione e l’accesso ai mercati nonché un requisito di ammissione o criterio premiale. Allo stesso tempo, le certificazioni rappresentano un segnale di solidità e continuità, che dovrebbe essere meglio valorizzato anche dal sistema finanziario. Oggi solo un’impresa su quattro riscontra un impatto significativo sul credito, ma è evidente che standard come quelli di business continuity o in ambito Esg possano contribuire a rafforzare il profilo di rischio e sostenere la resilienza delle imprese. Per questo Conforma continuerà a impegnarsi per promuovere la cultura della certificazione non solo come garanzia di conformità, ma come leva strategica per lo sviluppo, l’internazionalizzazione e la sostenibilità del nostro sistema produttivo”.

(Adnkronos) - Se Ilaria Salis venisse riconsegnata all'Ungheria verrebbe sottoposta ad una "persecuzione spietata" da parte del goveno ungherese, che prosegue anche oggi ad opera del primo ministro Viktor Orban, che continua a "diffamarmi, chiamandomi terrorista". Lo sottolinea la stessa eurodeputata di Avs, in conferenza stampa a Bruxelles, dopo il voto di ieri nella commissione Juri, che ha votato a stretta maggioranza contro la rimozione della sua immunità.
Per Salis, "senza un presupposto democratico condiviso, ogni procedura inevitabilmente perde significato e validità. La commissione" Juri del Parlamento "ha riconosciuto ciò che è evidente a chiunque osservi senza pregiudizi: in Ungheria lo Stato di diritto è gravemente compromesso e la magistratura non è più indipendente, come anche lo stesso Parlamento Europeo ha più volte rilevato".
E "io, in un simile contesto, sarei sottoposta ad una persecuzione certa e spietata. Questa persecuzione - sottolinea - non è un'ipotesi: ne sono già stata vittima nei 15 mesi di detenzione preventiva, trascorsi in condizioni disumane, sulla base di accuse pretestuose e mai verificate".
Per Salis, "l'accanimento, motivato da ragioni ideologiche, non è mai cessato. Anzi, continua tuttora: il governo ungherese, per bocca dello stesso Orban, non smette di diffamarmi, chiamandomi terrorista e minacciando di sbattermi in galera. Tutto questo senza nemmeno la decenza di attendere un verdetto, violando così il principio elementare della presunzione di innocenza, che è alla base di ogni Stato di diritto degno di questo nome".
Stato di diritto che, "evidentemente", continua, non è "alla base di una democrazia illiberale, come la definisce compiaciuto Orban. Non è alla base di una democratura, come la definiscono invece gli scienziati politici. Da quando sono stata eletta al Parlamento Europeo - nota - l'odio del regime nei miei confronti si è ulteriormente intensificato".
Per l'eurodeputata, "non è un caso che la richiesta di revoca della mia immunità sia stata trasmessa il giorno successivo al mio intervento in plenaria, proprio di fronte a Orban. Non è un caso che, quando prendo parola in Aula, vengo aggredita con insulti e diffamazioni dal gruppo dei Patrioti, soprattutto dai deputati ungheresi di Fidesz. E non è un caso che il portavoce di Orban", Zoltan Kovacs, "abbia ripetuto più e più volte che il mio posto sarebbe la prigione, non il Parlamento. Tutto ciò dimostra una volontà precisa di screditarmi in quanto eurodeputata, attraverso il metodo della diffamazione e della minaccia", conclude.
Leggi tutto: Ilaria Salis: "Orban mi diffama, persecuzione spietata"
Articolo completo a cura dell'Ansa... 
(Adnkronos) - "La Russia non è una tigre. Il Paese è piuttosto associato a un orso. E non esistono 'orsi di carta'. La Russia è un vero orso". Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto a Donald Trump che ieri aveva parlato della Russia come di una tigre di carta. "La Russia mantiene la sua resilienza e la sua stabilità macroeconomica", ha aggiunto senza negare i problemi dell'economia del Paese che attribuisce alle sanzioni e alle turbolenze economiche globali.
Il processo di riavvicinamento fra Russia e Stati Uniti "è lento, molto lento", ha poi detto Peskov, sottolineando che i tentativi di Trump di rilanciare le relazioni "hanno avuto una efficacia vicina allo zero".
Quanto alla guerra in Ucraina, Peskov ha spiegato che "perseguiamo la nostra operazione militare speciale per garantire i nostri interessi e arrivare ai nostri obiettivi che il Presidente del nostro Paese ha stabilito dall'inizio. Noi agiamo per il presente e per l'avvenire del nostro Paese, per le prossime generazioni a venire. Non abbiamo quindi altra alternativa", ha spiegato .
Da canto suo il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto a Fox News di essere rimasto "un po' sorpreso" di fronte alle affermazioni di Trump, secondo il quale l'Ucraina può riconquistare tutto il territorio sottratto dalla Russia. "Sono sicuro della mia popolazione, del mio Esercito, certo del rafforzamento del sostegno degli Stati Uniti, ma il presidente Trump è stato più positivo (nel post su Truth) e ha dimostrato di voler sostenere l'Ucraina per la fine della guerra", ha affermato, ripetendo che "siamo pronti a porre fine a questa guerra il prima possibile".
"Penso i nostri rapporti siano migliorati rispetto al passato", ha detto Zelensky, convinto sia "positivo il fatto che abbiamo spesso colloqui telefonici e incontri". "E penso che il fatto che (il leader russo Vladimir) Putin abbia mentito molte volte al presidente Trump abbia fatto la differenza", ha aggiunto.
E c'è attesta per l'incontro di oggi fra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato Usa Marco Rubio a margine dei lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha confermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Fonti americane
Leggi tutto: Ucraina, Russia avverte Trump: "Non siamo tigri di carta ma orsi veri"

(Adnkronos) - L'Italvolley maschile supera in tre set il Belgio nei quarti di finale dei Mondiali in corso nelle Filippine e vola in semifinale sabato contro la vincente tra Polonia e Turchia, in campo oggi alle 14 italiane. I ragazzi di De Giorgi si prendono la rivincita dopo la sconfitta contro i Red Dragons nella fase a gironi, 3-2, e chiudono con un netto 3-0 la sfida di oggi (25-13, 25-18 25-18).
Leggi tutto: Mondiali pallavolo, Italia batte Belgio e va in semifinale

(Adnkronos) - Protesta di Pd, M5S e Avs alla Camera dopo gli attacchi di questa notte alla Flotilla. "I deputati e le deputate di Avs insieme alle altre opposizioni hanno occupato i banchi del governo nell’aula della Camera chiedendo la convocazione della conferenza dei capigruppo, iniziative immediate del ministro Crosetto a difesa della Flottiglia sotto attacco dei droni israeliani e le comunicazioni di Giorgia Meloni", ha reso noto il vicecapogruppo di Avs, Marco Grimaldi.
"Continuare i lavori in questa situazione è davvero complicato, noi come Avs, e io come presidente di questo gruppo chiediamo che venga convocata subito la Conferenza dei capigruppo per verificare la disponibilità del ministro Crosetto e del governo di venire in aula perché la situazione, prima che diventi drammatica e ingestibile, deve essere assolutamente affrontata. Qui parliamo di uno Stato che non ha esitato ad attaccare civili, bambini, giornalisti, insegnanti, pensate che esiterà a usare tutti gli strumenti per bloccare la Flotilla? Io credo di no, sono preoccupata. Sono convinta che sia necessario prendere provvedimenti prima che sia troppo tardi", sono state le parole di Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, intervenendo in aula.
Alla richiesta di Zanella, si sono uniti anche la capogruppo del Partito democratico Chiara Braga e quello del Movimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi. Per la deputata dem, "quanto avvenuto questa notte credo che necessiti un momento di assunzione di responsabilità da parte del Parlamento. Noi sappiamo che quello che è avvenuto non è una semplice opera di intimidazione, lo consideriamo un attacco ai rappresentanti anche istituzionali. Chiediamo la convocazione della capigruppo per una iniziativa che veda protagonista il parlamento, non possiamo essere silenti".
"Il Movimento 5 stelle - ha detto Ricciardi - non solo non parteciperà ai lavori d'aula e di commissione fin quando non verrà Crosetto e fin quando non sarà garantita la protezione ai 'patrioti' occidentali che sono sulla Flotilla, ma farà in modo di bloccare i lavori con tutto ciò che ne consegue perché è un attacco all'Italia anche".
"Il governo ha dato immediata disponibilità per venire a comunicare alla Camera. Il ministro Crosetto, che oggi si trova in Lettonia, domani mattina verrà alla Camera dei deputati per riferire" sugli attacchi, ha detto il presidente di turno della Camera, Giorgio Mulè, riprendendo i lavori in aula.
"Abbiamo già contattato il ministro Crosetto che è all'estero e ci ha assicurato che rientra in giornata", ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervendo in Aula.
"Prima della fine della seduta stabiliamo l'ora di domani che rende quindi inutile un clima di drammatizzazione - ha aggiunto, sottolineando come sia "inutile alzare i toni di fronte a una richiesta legittima di chiedere informazioni".
Leggi tutto: Attacco Flotilla, proteste Pd-M5S-Avs alla Camera: occupati banchi governo

(Adnkronos) - Protesta di Pd, M5S e Avs alla Camera dopo gli attacchi di questa notte alla Flotilla. "I deputati e le deputate di Avs insieme alle altre opposizioni hanno occupato i banchi del governo nell’aula della Camera chiedendo la convocazione della conferenza dei capigruppo, iniziative immediate del ministro Crosetto a difesa della Flottiglia sotto attacco dei droni israeliani e le comunicazioni di Giorgia Meloni", ha reso noto il vicecapogruppo di Avs, Marco Grimaldi.
"Continuare i lavori in questa situazione è davvero complicato, noi come Avs, e io come presidente di questo gruppo chiediamo che venga convocata subito la Conferenza dei capigruppo per verificare la disponibilità del ministro Crosetto e del governo di venire in aula perché la situazione, prima che diventi drammatica e ingestibile, deve essere assolutamente affrontata. Qui parliamo di uno Stato che non ha esitato ad attaccare civili, bambini, giornalisti, insegnanti, pensate che esiterà a usare tutti gli strumenti per bloccare la Flotilla? Io credo di no, sono preoccupata. Sono convinta che sia necessario prendere provvedimenti prima che sia troppo tardi", sono state le parole di Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, intervenendo in aula.
Alla richiesta di Zanella, si sono uniti anche la capogruppo del Partito democratico Chiara Braga e quello del Movimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi. Per la deputata dem, "quanto avvenuto questa notte credo che necessiti un momento di assunzione di responsabilità da parte del Parlamento. Noi sappiamo che quello che è avvenuto non è una semplice opera di intimidazione, lo consideriamo un attacco ai rappresentanti anche istituzionali. Chiediamo la convocazione della capigruppo per una iniziativa che veda protagonista il parlamento, non possiamo essere silenti".
"Il Movimento 5 stelle - ha detto Ricciardi - non solo non parteciperà ai lavori d'aula e di commissione fin quando non verrà Crosetto e fin quando non sarà garantita la protezione ai 'patrioti' occidentali che sono sulla Flotilla, ma farà in modo di bloccare i lavori con tutto ciò che ne consegue perché è un attacco all'Italia anche".
"Il governo ha dato immediata disponibilità per venire a comunicare alla Camera. Il ministro Crosetto, che oggi si trova in Lettonia, domani mattina verrà alla Camera dei deputati per riferire" sugli attacchi, ha detto il presidente di turno della Camera, Giorgio Mulè, riprendendo i lavori in aula.
"Abbiamo già contattato il ministro Crosetto che è all'estero e ci ha assicurato che rientra in giornata", ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervendo in Aula.
"Prima della fine della seduta stabiliamo l'ora di domani che rende quindi inutile un clima di drammatizzazione - ha aggiunto, sottolineando come sia "inutile alzare i toni di fronte a una richiesta legittima di chiedere informazioni".
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Ai domiciliari 19enne già finito in manette per lo stesso reato... 
(Adnkronos) - Da domani prenderà il via un nuovo servizio dedicato al benessere psicologico promosso da Codere Italia, operatore internazionale di gioco legale, in collaborazione con la Asl di Caserta. Nella Sala Royal di Maddaloni, sarà attivo uno sportello di supporto psicologico gratuito e riservato, pensato per accogliere e accompagnare tutte le persone che stanno vivendo un momento di difficoltà emotiva, relazionale o sociale. Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire un punto di riferimento accessibile e professionale a chi spesso si trova solo ad affrontare situazioni complesse, senza sapere a chi rivolgersi. Lo sportello offrirà ascolto attivo, orientamento e supporto psicologico, grazie alla presenza di specialisti della Uoc Dipendenze Comportamentali della Asl di Caserta.
“L’iniziativa rientra in un percorso più ampio di responsabilità sociale promosso da Codere Italia – dichiara Imma Romano, direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia – e mira a promuovere una cultura della prevenzione e del benessere psicologico, contrastando lo stigma e favorendo una maggiore consapevolezza nella comunità”. Il servizio sarà attivo a partire dal 25 settembre 2025, ogni secondo e quarto giovedì del mese, dalle 15.30 alle 18.30, in uno spazio riservato all’interno della Sala Royal di Maddaloni (Via Napoli, 463). Lo sportello sarà gestito da professionisti esperti nel trattamento del disagio psicologico e delle dipendenze comportamentali, pronti ad accogliere chiunque senta il bisogno di un confronto, un supporto o un orientamento verso servizi specialistici.
Leggi tutto: Codere Italia e Asl Caserta insieme per il benessere psicologico

(Adnkronos) - Matteo Berrettini inizia col piede giusto l'Atp 500 di Tokyo. L'azzurro ha battuto al primo turno lo spagnolo Jaume Munar per 6-4 6-2 in un'ora e 36 minuti di gioco. E' la prima partita vinta per Berrettini dagli Internazionali d'Italia e dal successo all'esordio su Jacob Fearnley del maggio scorso.
Leggi tutto: Atp Tokyo, Berrettini ritrova la vittoria: Munar battuto 6-4 6-2
Indagini dei carabinieri sulle cause del rogo...
Emanuele Ragnedda l'ultimo ad aver visto Cinzia Pinna... 
(Adnkronos) - Dopo l'appello del settore automotive lanciato dall'assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, alla Commissione Europea dalla cornice del vertice Ara (Automotive Region Alliance), fanno eco le parole di tre rappresentanti dei lander tedeschi: Markus Söder, Ministro Presidente della Baviera; Winfried Kretschmann, Ministro Presidente del Baden-Württemberg e Olaf Lies, Ministro Presidente della Bassa Sassonia. Guidesi aveva ribadito come l'Ara fosse riuscita a "a proporre alla Commissione europea documenti con idee e suggerimenti per raggiungere l’obiettivo di una mobilità sostenibile senza distruggere la competitività" senza però che la Commissione avesse concretizzato le richieste. "Per ora quasi nulla delle nostre proposte è stata messa in campo” aveva detto l'assessore.
I tre rappresentanti tedeschi, in una lettera indirizzata alla presidente Ursula von der Leyen, sottolineano come "il nostro settore leader sta soffrendo una crescente pressione competitiva da parte di Cina e Stati Uniti, dovuta a incertezze, sovracapacità sovvenzionata dallo Stato, tariffe ingiustificate e vendite deboli. Inoltre, l’accelerazione della mobilità elettrica in Europa non sta procedendo come previsto, anche a causa della mancanza di condizioni quadro adeguate, che porta a una certa riluttanza all’acquisto". Per questo motivo "è fondamentale che la Commissione Europea coinvolga anche gli Stati produttori di automobili, che sono massicciamente colpiti dalla trasformazione in atto, nel processo delle prossime decisioni".
L’incremento della mobilità elettrica "rischia di fallire a causa della mancanza di infrastrutture di ricarica - secondo i tre ministri -. La costruzione di nuovi collegamenti a media o alta tensione, necessari per l’elevata potenza di ricarica, richiederà fino a 10 anni per essere pianificata e realizzata. Anche se tutti gli Stati membri iniziassero subito, l’obiettivo del 2030 sarebbe irraggiungibile. I produttori del Baden-Württemberg, della Baviera e della Bassa Sassonia hanno già fatto grandi investimenti e sono pronti alla produzione in serie di camion e autobus elettrici a batteria. Tuttavia, spedizionieri e altri clienti sono riluttanti ad acquistare questi veicoli, soprattutto per i lunghi tragitti, perché non possono essere ricaricati facilmente e non sono ancora convenienti rispetto ai veicoli diesel, considerando il costo totale di proprietà".
Inoltre, la tassa per il mancato raggiungimento degli obiettivi di flotta fissati dal regolamento (UE) 2019/1242, attualmente pari a 4.250 € o 6.800 € per gco2/tkm dal 2030 "è sproporzionata rispetto a un prezzo adeguato della co2 e potrebbe avere un impatto esistenziale sui produttori. Si rischia la perdita di posti di lavoro in Germania e in Europa, mentre i concorrenti cinesi cercano di conquistare il mercato europeo".
Söder, Kretschmann e Lies sono fermi sulle loro posizioni: "Non dobbiamo permettere che la nostra industria automobilistica paghi sanzioni per qualcosa di cui non è responsabile, portando a un indebolimento della base industriale europea". Cinque le richieste avanzate dai rappresentanti: maggiore concentrazione anche sui veicoli commerciali pesanti "poiché il trasporto merci su strada rappresenta il 78% del totale in Europa e garantisce l’approvvigionamento di beni alimentari e industriali"; espansione dell’infrastruttura di ricarica in tutta Europa, non solo sulle autostrade ma anche nelle località turistiche; richiesta di anticipare la revisione del regolamento per stabilire standard sulle emissioni di co2 per i veicoli pesanti (previsto per il 2027) e di esaminare dove sia necessaria maggiore flessibilità per garantire il raggiungimento degli obiettivi; trasformazione degli annunci del piano d’azione in misure concrete, "come la creazione di una produzione europea di batterie e lo sviluppo di tecnologie chiave (batterie, celle a idrogeno/combustibile, guida autonoma, chip)"; maggiori investimenti "per resistere alla concorrenza internazionale e mantenere il futuro tecnologico in Europa".
"Come Länder con una forte industria automobilistica, siamo pronti a collaborare con l’Unione Europea, la Commissione e altri partner, e chiediamo di essere inclusi nel programma della Commissione europea per il dialogo strategico" si chiude la lettera alla presidente della Commissione.
(Adnkronos) - Un'insegnante è stata accoltellata in classe da un allievo di 14 anni nella scuola media Robert Schuman a Benfeld, a sud di Strasburgo, nel dipartimento francese del Basso Reno. L'autore dell'aggressione è in fuga e l'istituto scolastico è stato evacuato. L'insegnante è stata ricoverata.
Leggi tutto: Francia, insegnante accoltellata in classe da 14enne

(Adnkronos) - Circa un centinaio di persone, per lo più studenti pendolari, sono rimaste ferite nello scontro tra due autobus, avvenuto questa mattina sulla Ss 106, nel Comune di Simeri Crichi (Catanzaro).
I passeggeri a bordo dei due mezzi hanno riportato, fortunatamente, solo ferite lievi e contusioni e sono stati soccorsi tempestivamente dai sanitari del 118 giunti sul posto. Solo tanta paura per quella che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia.
Sul posto, oltre alle ambulanze, i vigili del fuoco del Comando di Catanzaro e i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica e le cause dell'incidente. Il traffico veicolare sulla Ss 106, nel tratto interessato dall'accaduto, sarà limitato a un'unica corsia a senso alternato fino al termine delle operazioni di soccorso.
Leggi tutto: Scontro tra due autobus a Catanzaro, feriti un centinaio di studenti

(Adnkronos) - "A partire dall’una e fino alle quattro del mattino abbiamo ricevuto attacchi costanti, prima con materiale urticante e poi con bombe sonore, ossia esplosioni che possono anche fare danni materiali". Così l’eurodeputata Benedetta Scuderi da una delle barche della Global Sumud Flotilla, che in alcune storie su Instagram ha denunciato il nuovo attacco di oggi.
"La nostra imbarcazione ne ha ricevute tre e una ha colpito l’albero, rompendo la vela principale - ha aggiunto - Eravamo in acque internazionali, ci potevamo fare anche molto male se ci fossimo trovate fisicamente nel punto in cui questi dispositivi sono caduti. Fortunatamente al momento stiamo tutti e tutte bene".
"Quelle prese di mira sono imbarcazioni che battono bandiera italiana, colpirle è come colpire il territorio italiano. Serve una risposta seria e immediata dal nostro governo", affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni insieme a Scuderi in una nota. "Il governo ed in particolare l’intelligence devono dire da dove vengono questi attacchi e tutelare le persone che si trovano a bordo. Una simile violazione del diritto marittimo e internazionale, in acque internazionali, è inaccettabile. Questi si possono considerare attacchi militari a tutti gli effetti e il governo italiano deve prendere urgentemente una posizione. Non bastano richiami generici alla cautela del governo, occorrono iniziative concrete per garantire la sicurezza di parlamentari e cittadini italiani da questi atti di pirateria e terrorismo", concludono.
Leggi tutto: Attacco a Flotilla, la testimonianza di Benedetta Scuderi: "Vari danni ma stiamo bene"
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