
(Adnkronos) - Jurgen Klopp non allenerà più. Il tecnico tedesco, dopo l'addio al Liverpool del 2024, ha accettato il ruolo di Global Head of Soccer del gruppo Red Bull e non sembra avere alcuna intenzione di tornare in panchina. "Non mi manca assolutamente niente della vita da allenatore. Sono stato in tanti Paesi ma non ne ho visto nessuno, solo hotel, stadi e campi d'allenamento. A un certo punto ho capito che non volevo più fare il tecnico. Se non lo farò mai più? Per ora mi sembra l'opzione più probabile", ha detto Klopp in un'intervista a The Athletic.
"In vita mia sono stato soltanto a due matrimoni: uno era il mio, il secondo due mesi fa. Al cinema invece ci sono stato quattro volte e tutte negli ultimi due mesi. Non penso che tornerò a fare l'allenatore", ha ribadito Klopp, "ma non si sa mai. Ho ancora 58 anni, se a 65 mi venisse voglia di riprendere tutti direbbero: 'avevi detto che non avresti mai più allenato'. Al momento però la penso così".
"Dopo il mio addio al Liverpool ci siamo goduti la vita, ho trascorso del tempo con i nipoti, ho fatto cose normali, sapendo che un giorno sarei tornato al lavoro. Ma sapevo anche che non volevo più fare l'allenatore", ha sveltato l'ex tecnico dei Reds e del Borussia Dortmund, "penso ci siano state carriere molto più fortunate e trionfali della mia. Ma io ho avuto tutto. Ho perso più finali di Champions League di quante ne abbia giocate la maggior parte delle persone".
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(Adnkronos) - I robot stanno imparando a far nascere i bambini. E il primo passo di questa rivoluzione scientifica si sta concretizzando in Messico, dove la fecondazione in vitro 2.0 è realtà. Dalla fine degli anni '70, spiega il Washington Post, si calcola che circa 13 milioni di bambini siano nati grazie alla Fivet, con procedure interamente gestite da medici e scienziati in una catena 'umana' articolata in diversi passaggi: dall'aspirazione degli ovuli dai follicoli fino alla selezione degli spermatozoi per procedere alla fecondazione. L'utilizzo di strumenti sempre più moderni e precisi non cancella il ruolo centrale della componente umana. Almeno, non ovunque.
In Messico, infatti, negli ultimi 3 anni sono stati concepiti bambini – e almeno 20 sono nati – attraverso procedimenti quasi totalmente affidati ai robot, con un intervento praticamente nullo dell'uomo. Ci si affida ad un software simile a quello che gestisce la guida autonoma nei veicoli o che individua segnali di cancro al seno in una mammografia.
La stessa tecnologia, spiega il WP, è in grado di selezionare il 'migliore' tra centinaia di migliaia di spermatozoi, con una precisione che difficilmente - o mai - può appartenere ad un essere umano. Lo spermatozoo viene raccolto da un braccio robotico, che esegue le successive procedure fino alla fecondazione dell'ovulo, che non viene danneggiato.
L'iter - denominato 'Aura' - è ancora sperimentale, sottolinea il quotidiano, e per questo viene garantito gratuitamente a coppie che non potrebbero permettersi una procedura 'normale' di fecondazione in vitro. Il procedimento - che non sarebbe autorizzato negli Usa - è stato elaborato da una start-up, la Conceivable Life Sciences, ed è affidato a Alejandro Chávez-Badiola, uno dei primi medici a esplorare l'uso dell'intelligenza artificiale nel trattamento dell'infertilità.
Al momento, osserva il Washington Post, non ci sono elementi per affermare che il procedimento 'Aura' offra risultati nettamente superiori ai protocolli tradizionali, sebbene l'impiego di software possa garantire una precisione standard superiore in alcuni passaggi specifici, come la selezione degli spermatozoi. L'adozione di sistemi 'robot-centrici' su larga scala potrebbe inizialmente portare ad un ulteriore aumento dei costi da sostenere per le coppie.
Sull'altro piatto della bilancia, le considerazioni espresse da David Sable, ostetrico e consulente di Conceivable. Il nuovo sistema potrebbe consentire ai laboratori di gestire più casi, ridurre lo stress e la fatica del personale e portare, in prospettiva, ad un potenziale calo i costi nel tempo: "Si tratta di sostituire l'incoerenza a cui sono inclini gli esseri umani con la coerenza delle macchine", ha affermato. Secondo Sable, almeno 20 milioni di bambini in più nascerebbero ogni anno se il settore riuscisse a soddisfare la domanda globale.
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(Adnkronos) - Nel campo del trattamento delle infezioni fungine invasive (Ifi), Mundipharma ha annunciato oggi - nel corso di una conferenza stampa a Milano - che rezafungin, un farmaco antifungino appartenente al gruppo delle echinocandine, è ora disponibile in Italia per il trattamento della candidemia e della candidosi invasiva nei pazienti adulti.
Un rapporto dell'Oms - è stato ricordato durante l'incontro - ha evidenziato che le malattie fungine invasive (Ifd), che colpiscono oltre 150 milioni di persone in tutto il mondo, sono in aumento. In Italia circa 29 milioni di persone sono colpite ogni anno da infezioni fungine, il 6,6% delle quali sono invasive. Queste infezioni sono tra le principali cause di mortalità e di disabilità in tutto il mondo e si stima che causino la morte di 1,6 milioni di persone, con un tasso di mortalità 3 volte superiore a quello della malaria. Oltre il 90% delle infezioni fungine invasive è causato da diverse specie di Candida: C. albicans, C. glabrata, C. tropicalis, C. parapsilosis e C. krusei. L'infezione da Candida nel sangue (candidemia) può portare alla candidosi invasiva, conosciuta con nomi diversi a seconda dell'organo infetto. I pazienti più a rischio di sviluppare infezioni fungine gravi come la candidosi invasiva e la candidemia sono quelli immuno-compromessi per molteplici ragioni (anziani, persone ricoverate in ospedale per lunghi periodi).
"Anche i pazienti con malattie polmonari croniche, malattie epatiche o renali, infezioni virali delle vie respiratorie, Hiv e diabete mellito sono a rischio più elevato - ha spiegato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'Irccs Policlinico San Martino di Genova e professore di Malattie infettive all'università di Genova - Purtroppo negli ultimi anni stiamo assistendo a un fenomeno preoccupante: la resistenza antimicotica, che si verifica quando i funghi responsabili delle infezioni fungine sviluppano la capacità di resistere a molti dei farmaci utilizzati per il trattamento, rendendo questi ultimi inefficaci. Questo fenomeno, insieme alla resistenza agli antibiotici, rappresenta una delle maggiori minacce per la salute pubblica globale".
"La maggior parte delle infezioni fungine invasive è causata da diversi tipi di funghi, tra cui la Candida. L'infezione più comune è la candidemia, per la quale i dati sulla sensibilità agli antimicotici hanno mostrato tassi di resistenza intorno al 40% con picchi del 90% per alcuni trattamenti - ha detto Marco Falcone, docente di Malattie infettive all'università di Pisa e direttore dell'Unità di Malattie infettive dell'Aou di Pisa - Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sulla sperimentazione di farmaci che potrebbero essere efficaci contro i ceppi più resistenti. Oggi è disponibile anche in Italia la rezafungina, un nuovo farmaco appartenente al gruppo delle echinocandine. Si tratta di un passo fondamentale nella lotta contro questo fenomeno".
Il fenomeno della resistenza antimicotica ha anche ripercussioni significative sul Ssn, riporta una nota. Le infezioni fungine aumentano la durata delle degenze ospedaliere dei pazienti; solo per la candidemia, la degenza media di un paziente si prolunga di 5 giorni, con un aumento dei costi sanitari (10.000-37.000 dollari per paziente).
"Il significativo impegno nella ricerca e nello sviluppo ha permesso di soddisfare un'esigenza clinica non ancora soddisfatta nel trattamento dei pazienti affetti da candidosi invasiva. E' fondamentale poter offrire agli operatori sanitari e ai loro pazienti, compresi quelli in Italia, l'accesso a una nuova alternativa terapeutica in grado di fornire un valido supporto nel contrasto al fenomeno della resistenza antimicotica", ha concluso Ida Pancaldo, direttore medico di Mundipharma Italia.
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(Adnkronos) - In Danimarca il governo ha sicuramente un "mandato" per abbattere droni che sorvolino il territorio senza autorizzazione, ma gli abbattimenti vanno effettuati in modo "appropriato", per evitare danni alla popolazione. Lo ha detto la premier danese Mette Fredriksen, a Copenaghen a margine del Consiglio Europeo informale. "In generale - ha affermato - sono favorevole al fatto che in Danimarca ci sia un mandato per cercare di abbatterli. Ovviamente deve essere fatto nel modo giusto, perché c'è una società civile che deve essere in grado di funzionare". Comunque, "in Danimarca c'è un mandato per farlo".
Leggi tutto: Vertice di Copenaghen, premier danese: "Abbiamo il mandato di abbattere i droni"

(Adnkronos) - "Siamo a 75 miglia" da Gaza. Arturo Scotto, deputato Pd, a bordo di una delle navi della Global Sumud Flotilla, ha risposto così interpellato al telefono. "Mai nessuno è arrivato così vicino", ha aggiunto, spiegando che, per il momento, la "situazione è tranquilla".
''Li ho sentiti prima di iniziare la conferenza stampa e la situazione era molto tranquilla. E' chiaro che questo scenario è una conseguenza di tutta la pressione che c'è, altrimenti sarebbe già accaduto e anche pesantemente. Ma è certo che prima o poi li fermeranno, forse già oggi'', ha detto Maria Elena Delia, la portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla, a margine di una conferenza stampa alla Camera.
"La cosa più importante è il sostegno europeo a un piano di pace sul quale c'è stata una adesione amplissima dai paesi arabi ai paesi europei. Aspettiamo la risposta di Hamas. In questa fase, in un equilibrio estremamente delicato e di fronte a una possibilità che sarebbe storica, insistere in una iniziativa che ha margini di pericolosità e irresponsabilità, continuo a non capirlo", ha affermato la premier Giorgia Meloni a proposito della Flotilla, al suo arrivo a Palazzo Christiansborg, sede del Consiglio europeo informale di Copenaghen.
"Penso che dopo gli appelli che sono stati fatti dal Presidente Mattarella e da altri leader europei, il rischio di una iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria - e poi si è scoperto che era per forzare un blocco navale - assume dei contorni che sono incredibili", ha detto Meloni.
Quella di queste ore "è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare la responsabilità e attendere mentre c'è un negoziato di pace è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze del popolo palestinese. Ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità...", ha dichiarato la premier.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha sottolineato che ''anche la Spagna ha chiesto di non proseguire'' la missione della Global Sumud Flotilla, affermando che ''da ogni parte chiedono che questa provocazione di Hamas-Sumud cessi''. Rilanciando l'appello diffuso dal ministero degli Esteri italiano e greco, di ''accettare l'offerta del Patriarcato Latino di Gerusalemme di consegnare in sicurezza gli aiuti destinati alla solidarietà con i bambini, le donne e gli uomini di Gaza", Sa'ar ha detto che come israeliani ''ci uniamo a questi appelli e ribadiamo: non è troppo tardi''.
''Vi preghiamo di trasferire pacificamente a Gaza tutti gli aiuti di cui disponete attraverso il porto di Cipro, il porto turistico di Ashkelon o qualsiasi altro porto della regione'', ha aggiunto Sa'ar.

(Adnkronos) - Pippo Ganna conquista uno splendido argento oggi, mercoledì 1 ottobre, agli Europei di ciclismo in corso in Francia, dietro un imprendibile Remco Evenepoel, fresco di secondo posto alle spalle dello sloveno Tadej Pogacar ai Mondiali in Ruanda e dominatore della specialità anche nel Vecchio Continente. L'azzurro ha pagato 43" di ritardo al belga, che ha chiuso la prova in 28'26'', alla media di 50,63 chilometri orari. Bronzo al danese Niklas Larsen.
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(Adnkronos) - Il ministro della Difesa Guido Crosetto si rivolge agli attivisti della Flotilla in un post su X. "Mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi" scrive, riferendo di aver letto di "alcuni 'attivisti', a Palermo, davanti al teatro Politeama", che si sentono "'offesi' dal solo fatto di vedere uno stand dell'Esercito italiano 'mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza'".
"L'equazione è illogica, totalmente priva di senso e anche offensiva - aggiunge Crosetto -. Non si può che rigettarla cercando di spiegare al mittente che l'Esercito Italiano, tutte le forze armate italiane, esistono proprio perché la nostra amata Italia non sia mai più teatro per quella violenza e per concorrere, ovunque sia possibile, a ripristinare la pace. Voglio ribadirlo perché sia chiaro, i soldati italiani, come tutti i membri delle Forze Armate, dal soldato semplice al generale più alto in grado, svolgono, ogni giorno, con spirito di sacrificio, abnegazione, senso del dovere, fedeltà al loro giuramento, alla bandiera e alla Costituzione, un solo, e preciso, compito: proteggere e difendere la Repubblica, le sue Istituzioni, i suoi cittadini. Sono certo che la stragrande maggioranza degli italiani conosce, apprezza e si sente più sicura, grazie alle nostre forze armate".

(Adnkronos) - C'è una petroliera misteriosa dietro i voli dei droni nello spazio aereo dei paesi Nato? Il legame tra gli sconfinamenti dei velivoli e la Russia al momento è soprattutto un sospetto, in particolare se si pensa agli avvistamenti in Danimarca e Norvegia. Ora, però, arrivano anche dati che potrebbero definire il quadro in maniera più chiara.
Una petroliera della 'flotta fantasma' russa, sospettata di essere coinvolta in particolare nei sorvoli dei droni in Danimarca, ha navigato al largo delle coste danesi tra il 22 e il 25 settembre, nei giorni in cui la presenza di velivoli senza pilota ha costretto le autorità danesi a chiudere per diverse ore alcuni aeroporti.
La presenza della nave nell'area è stata evidenziata da un'analisi dell'agenzia di stampa Afp basata sui dati del sito web specializzato VesselFinder. Denominata 'Pushpa' o 'Boracay', la nave batte bandiera del Benin e soggetta a sanzioni dell'Unione Europea per la sua appartenenza alla 'flotta fantasma' russa. Nel corso della navigazione, nell'ultimo periodo, è anche rimasta ferma per diversi giorni al largo delle coste francesi.
Anche Parigi ha acceso i riflettori sulla vicenda: la Francia si sta ufficialmente occupando della petroliera fantasma, come ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron, senza però confermare le segnalazioni di un collegamento con misteriosi voli di droni in Danimarca. "L'equipaggio ha commesso reati molto gravi, che giustificano l'attuale procedura giudiziaria", ha dichiarato Macron ai giornalisti durante il vertice dei leader dell'Ue a Copenaghen.
"Resterò molto cauto", ha affermato quando gli è stato chiesto di un possibile collegamento tra la nave e i voli dei droni sulla Danimarca, sottolineando che l'operazione ha evidenziato l'importanza degli sforzi europei per fermare la "flotta ombra" di imbarcazioni che aiuta la Russia a eludere le sanzioni occidentali.
Leggi tutto: Droni in Europa, il 'mistero' della petroliera russa: spuntano i dati sospetti




(Adnkronos) - "Noi dobbiamo difendere il sistema sanitario nazionale e consentire ai cittadini di avere un'equa risposta in termini di accesso ai farmaci. Il fatto che alcune informazioni siano disponibili in sede centrale, quindi Aifa ed Ema, e non siano esattamente utilizzabili dalle Regioni mina un po' questa traiettoria. Quindi il lavoro che abbiamo fatto oggi è quello di cercare di mettere in connessione le istituzioni, regionali e nazionali, per aumentare il valore competitivo del sistema Paese per poter rispondere in modo omogeneo ai bisogni dei cittadini, anche grazie alle informazioni che ci consentono di gestire al meglio i nuovi farmaci che arriveranno sul mercato, a quale popolazione target saranno riferiti, e anche programmare il costo per le Regioni, e quindi rendere il sistema anche sostenibile". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Mattia Altini, presidente Simm (Società italiana di leadership e management in medicina), in occasione del convegno nazionale 'Dati da Aifa a Regioni: flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra Aifa e Regioni', durante il quale è stato presentato uno studio dell'Università del Piemonte Orientale per migliorare il flusso informativo tra Aifa e Regioni per un accesso al farmaco veloce ed efficace.

(Adnkronos) - Francis Kaufmann, accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili, è rimasto in silenzio davanti ai pm di Roma che questo pomeriggio sono tornati nel carcere di Rebibbia dove è detenuto dopo essere stato estradato dalla Grecia per l’omicidio della figlia Andromeda trovata senza vita il 7 giugno scorso insieme alla madre Anastasia Trofimova.
Nei confronti dell’americano nelle scorse settimane è stata emessa dal gip, che ha accolto la richiesta dei pm coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, una nuova ordinanza di custodia cautelare anche per l’omicidio aggravato della compagna. Gli accertamenti seguiti all’autopsia hanno evidenziato, infatti, per la donna la morte per soffocamento.
Leggi tutto: Omicidi Villa Pamphili, Kaufmann non risponde ai pm

(Adnkronos) - "Oggi è stata fatta un'importante rassegna di tutte le metodologie, delle differenze che esistono per l'accesso al farmaco, per la messa a disposizione di nuove terapie ai cittadini nelle varie regioni. Lo scambio di dati e informazioni preziose che ha Aifa sui nuovi farmaci sarebbe per le Regioni estremamente importante in termini di velocità, di efficienza, ma soprattutto, la cosa più importante, di utilizzo ancora più razionale delle risorse". Da questa rassegna "sono emersi gli strumenti che possono migliorare ulteriormente questa efficienza e questa allocazione di risorse ed è stato anche messo alla luce di qual è lo scenario futuro". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Guido Rasi, consulente del ministro della Salute, in occasione del convegno nazionale 'Dati da Aifa a Regioni: flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra Aifa e Regioni', durante il quale è stato presentato uno studio dell'università del Piemonte Orientale per migliorare il flusso informativo tra Aifa e Regioni per un accesso al farmaco veloce ed efficace.
"La spesa farmaceutica complessiva nel 2024 a livello nazionale si è attestata a 23 miliardi, il che è una buona notizia - sottolinea Rasi - ma vediamo come negli ultimi anni la spesa, il budget, insegua in realtà la richiesta in aumento di salute. Perché la scienza oggi ci offre effettivamente continue e possibili soluzioni e non potremo permettercele tutti, quindi questa razionalizzazione, questo uso molto preciso delle risorse, sta diventando fondamentale. Quello di oggi è un passo che va nella direzione giusta".
Leggi tutto: Farmaci, Rasi: "Con maggiori dati da Aifa a Regioni utilizzo più razionale risorse"

(Adnkronos) - Sabato 4 ottobre dalle 9.30 a Orvieto presso il Palazzo del Capitano del Popolo - Sala dei 400 si svolgerà XXII Congresso Associazione Luca Coscioni. Si tratta del punto sui nuovi obiettivi e le azioni politiche del 2026 di Filomena Gallo e Marco Cappato: “Non stiamo ad aspettare che vengano tempi migliori per i diritti civili, altrimenti si rischia di tornare indietro come negli USA”. Nonostante l'ostilità o l’inerzia dei vertici della politica ufficiale e dei partiti, si legge in una nota, il 2025 è stato un anno di conquiste e azioni concrete per la libertà di scelta, l’autodeterminazione e il diritto alla salute. Dall’approvazione di due leggi regionali per tempi certi di erogazione delle prestazioni sul 'suicidio assistito' in Toscana e Sardegna, con proposte analoghe depositate in tutte le Regioni fino alla proposta di legge nazionale in Parlamento per legalizzare l’eutanasia.
E poi, quattro sentenze della Corte costituzionale ottenute tramite procedimenti giudiziari accanto alle persone: due sul fine vita che interpretano come deve essere considerato il requisito del trattamento di sostegno vitale; una sull’accesso alla procreazione medicalmente assistita per donne singole che evidenzia che la cancellazione del divieto non incontra ostacoli costituzionali; una sentenza che ammette con sentenza di incostituzionalità, la firma certificata per le persone che non possono firmare manualmente le liste elettorali, attuando piena partecipazione politica alla vita del paese senza discriminazioni. La richiesta di garantire l’aborto farmacologico senza obbligo di ricovero e la possibilità alle persone con disabilità di viaggiare in aereo con la propria carrozzina; la pressione sulle Asl per il diritto alla salute in carcere; liste di attesa azioni per garanzie nell’ accesso alle prestazioni. L’Associazione Luca Coscioni ha trasformato nell’ultimo anno le battaglie civili in conquiste di libertà.
Il XXII Congresso, in programma il 4 e 5 ottobre a Orvieto porrà le basi per le azioni future nella Regione dove sono nati Luca Coscioni, pioniere della libertà di ricerca scientifica, e Laura Santi, leader e volto della campagna sul fine vita, che dopo un calvario giudiziario di tre anni ha ottenuto il diritto ad accedere al 'suicidio assistito' nel suo Paese, sostenuta dall’Associazione. “Non rassegnatevi mai”, le sue ultime parole, insieme alla memoria di Luca, saranno il filo conduttore del Congresso e delle strategie future dell’Associazione. Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale dell’Associazione e Tesoriere dell’Associazione, hanno dichiarato: “La nostra missione è quella di dare voce e volto alle persone rese invisibili dalla ottusità e dalla violenza delle istituzioni ancora di più che dalla malattia o dalla disabilità e di consentire loro di battersi in prima persona. Non aspettiamo che “vengano tempi migliori” per le libertà civili, perché rischierebbero di non arrivare mai. Infatti, in assenza di lotte sociali nonviolente, in grado di imporsi nell’agenda della politica ufficiale, si rischia anche nel nostro Paese, come sta avvenendo negli Usa e in altri Paesi formalmente democratici, un arretramento sul piano dei diritti civili”.
Nell’ultimo anno l’Associazione Luca Coscioni ha raccolto le firme di oltre 170 mila persone in tutta Italia sui temi principali delle sue ventennali battaglie: eutanasia e fine vita, procreazione medicalmente assistita, gravidanza per altri, Aborto senza ricovero, per garantire la possibilità di deospedalizzare l’aborto farmacologico, disabilità, terapie assistite da psichedelici, cannabis legale e firma digitale. A queste si aggiungono le firme 65.000, raccolte in questi anni su Liberi Subito, la proposta di legge regionale che garantisce il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi e adeguati..
In merito al 'fine vita' sono 24 procedimenti di cui 18 civili e 6 penali, riguardo l’accesso al “suicidio assistito” in Italia e le disobbedienze civili per l’accompagnamento in Svizzera. Di questi 10 sono attualmente in tribunale e gli altri in fase stragiudiziale. Mentre per i procedimenti penali: un procedimento con tre persone sulle quali pende una imputazione coatta (Felicetta Maltese, Chiara Lalli e Marco Cappato) e altre nove indagate nei cinque procedimenti in cui sono in corso le indagini. E su Pma sono 15 casi sul tema della fecondazione assistita nei tribunali, di cui oltre 10 sul tema della gravidanza per altri (Gpa). Di questi 10, almeno 7 anche sul fronte penale. Sono oltre 50 i casi su cui sono stati forniti pareri in fase stragiudiziale. Sul tema della Pma, è stata ottenuta una sentenza della Corte costituzionale in merito all’accesso alla Pma per donne singole a partire del caso di Evita, 40enne torinese, cui è stata negato l’accesso in Italia alla Pma. Sono state effettuate 93 richieste di accesso agli atti tra Regioni e Asl per conoscere il numero di richieste di accesso al “suicidio assistito” effettuate in Italia dalla sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019 sul caso Cappato-Dj Fabo che ha di fatto legalizzato l’accesso alla morte volontaria assisita in Italia a determinate condizioni. Sempre in tema di fine vita, oltre 16.000 cittadini hanno ricevuto informazioni tramite il Numero Bianco su diritti legati a fine vita. Le iniziative popolari hanno portato all’approvazione di 2 leggi regionali sul suicidio assistito, al deposito in tutte le Regioni (discussa in 6), mentre sono state ottenute 2 udienze in Corte costituzionale sul fine vita. A livello nazionale, è stata depositata una proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia. Sono 16.000, inoltre, i testamenti biologici scaricati dal sito dell’Associazione
E ancora, sulla salute in carcere, a seguito delle diffide per verificare le condizioni igienico-sanitarie negli istituti penitenziari, sono state effettuate 102 richieste di accesso agli atti a tutte le Asl italiane per ottenere le relazioni delle visite in carcere in modo da monitorare le condizioni degli istituti. L’Associazione sta conducendo anche una attività di ricognizione dei Piani di Eliminazione delle barriere architettoniche nei comuni capoluoghi italiani. A fronte delle informazioni reperite sui siti di 60 capoluoghi, sono state promosse 46 richieste di accessi agli atti nelle restanti città. All’accesso, per il momento, hanno risposto 17 capoluoghi. Oltre 585 eventi pubblici in tutta Italia hanno portato nelle piazze e nelle città temi sociali e scientifici spesso ignorati dalla politica, coinvolgendo 45.000 persone in campagne, petizioni e azioni politiche. Sono state inoltre depositate 2 proposte di legge in Parlamento, una sul fine vita e una sulla legalizzazione della gravidanza per altri.
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(Adnkronos) - Via libera definitivo del Senato al provvedimento che stabilisce il 4 ottobre la festa nazionale di San Francesco, di cui nel 2026 ricorrerà l'ottavo centenario della morte. Il voto in commissione Affari costituzionali in sede deliberante. "Accolgo con gioia e soddisfazione la notizia dell'approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge parlamentare che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d'Italia", dichiara la premier Giorgia Meloni, in una nota. "Il Governo - prosegue Meloni - ha appoggiato convintamente l'iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l'appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l'ottavo centenario della morte del Poverello d'Assisi. Il sostegno bipartisan e pressoché unanime alla proposta è un segnale importante dell'unità che si ritrova in politica attorno a una delle figure più rappresentative e distintive dell'identità nazionale. Un Santo amato da tutto il popolo italiano e in cui tutto il popolo italiano si riconosce. La Festa nazionale sarà l'occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo".
Con il provvedimento quindi viene introdotto un nuovo giorno festivo, il 4 ottobre, che si aggiunge ai dodici già previsti oltre le domeniche, con l'applicazione del relativo orario nei luoghi di lavoro e il divieto di compiere determinati atti giuridici e la corresponsione di trattamenti retributivi aggiuntivi e di specifiche maggiorazioni dei compensi previsti per il lavoro svolto nelle festività.
Leggi tutto: San Francesco, via libera definitivo in Senato: il 4 ottobre è festa nazionale
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