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Belve, domani 20 maggio: Michele Morrone, Floriana, Raz Degan e Benedetta Rossi

19 Maggio 2025
Francesca Fagnani - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Domani, martedì 20 maggio, un nuovo appuntamento di 'Belve', il programma cult ideato e condotto da Francesca Fagnani in onda su Rai 2 alle 21.20. Ecco gli ospiti della nuova puntata.  

Sono l'attore Michele Morrone, Floriana, ex vincitrice del Grande Fratello, l'attore Raz Degan e la cuoca Benedetta Rossi gli ospiti del nuovo appuntamento di Belve.  

Tornano gli iconici faccia a faccia di Francesca Fagnani in cui la giornalista si confronta, senza sconti, con personaggi del mondo dello spettacolo, dei social, del costume e della cronaca. Ospiti disposti a mettersi in gioco e a rispondere alle domande chiare, dirette e spesso irriverenti della conduttrice. Una formula vincente con tre ospiti a puntata. Non manca, come di consueto, la sigla di chiusura con tutti i fuori onda degli ospiti, diventato ormai negli anni uno dei momenti più attesi dal pubblico di Belve. 

Belve è prodotto da Rai-Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Fremantle Italia. Ideato e condotto da Francesca Fagnani. Scritto con Giorgio Cappozzo, Francesca Filiasi, Antonio Pascale, Andrea Punzo e Giovanni Todescan, con la consulenza autoriale di Giancarlo De Andreis. Regia di Mauro Stancati. 

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Inizio di settimana con caldo e sole, poi torna la pioggia: le previsioni meteo

19 Maggio 2025
Meteo, le previsioni di oggi - 123RF

(Adnkronos) - Inizio di settimana con il caldo e all'insegna della stabilità meteorologica, ma la svolta in peggioramento è già dietro l'angolo. Se ad essere protagonista questa mattina è il sole, con temperature che supereranno i 25-27°C su molte regioni e picchi anche di 30°C su Sardegna e Puglia, già dalla sera arriveranno però le primi nubi da Ovest, preludio di un netto cambiamento. Queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, lunedì 19 maggio, e per i giorni a venire.  

Federico Brescia, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma una breve parentesi di caldo e di bel tempo grazie a una rimonta dell’anticiclone africano, fino ad oggi molto timido, ma avvisa anche di non farci troppo l’abitudine perché già da martedì arriverà un fronte perturbato con diffusa instabilità, specie al Centro-Nord. 

Nel dettaglio, la massa d'aria di origine subtropicale, permetterà un inizio di settimana caldo e soleggiato, facendo impennare ulteriormente le temperature oltre i 26-28°C, soprattutto sulle pianure del Nord, al Centro e sulle due Isole Maggiori, massime fino a 30°C su Sardegna e Puglia. 

Durante le ore pomeridiane avremo i soliti acquazzoni sulle aree di montagna ma senza particolari problemi. Da segnalare un graduale aumento della nuvolosità a partire dal Nord-Ovest a causa dell’avvicinamento di un nuovo fronte perturbato che condizionerà il resto della settimana. 

Questa fase anticiclonica può far pensare che l’estate sia arrivata. Tutt’altro. La settimana che ci aspetta sarà tutto tranne che stabile e tipicamente estiva su gran parte dello stivale.  

Le correnti fresche e instabili non mollano l’Italia e il tempo continua a fare i capricci anche quando dovrebbe iniziare a trovare una quadra. Cosa accadrà? 

A partire da martedì 20 maggio, l'Italia sarà interessata dall'arrivo di una nuova perturbazione atlantica. Le regioni del Centro-Nord saranno le più colpite, con piogge che localmente potranno essere anche intense. L'elevata umidità nei bassi strati dell'atmosfera e il contrasto tra masse d'aria differenti potrebbero favorire grandinate e forti rovesci, una situazione che potrebbe persistere almeno fino a venerdì. Al Sud e nelle isole maggiori andrà meglio, l'alta pressione africana riuscirà in parte a proteggere queste aree garantendo condizioni di maggiore stabilità, con più sole e temperature estive. 

Lunedì 19. Al Nord: sole e velature, rovesci sulle Alpi occidentali. Al Centro: soleggiato, salvo acquazzoni su zone interne. Al Sud: caldo e soleggiato. 

Martedì 20. Al Nord: piogge e locali temporali sparsi. Al Centro: piogge e temporali sul versante tirrenico. Al Sud: velature e caldo. 

Mercoledì 21. Al Nord: instabile, specie al Nord-Est. Al Centro: rovesci e temporali sparsi sui settori adriatici. Al Sud: nubi e schiarite, qualche rovescio in Campania e Nord Puglia, caldo. 

Tendenza: ancora piogge e temporali specie al Nord, poi rimonta l’alta pressione. 

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Assalto al portavalori, gli arresti tra Ogliastra e Barbagia

19 Maggio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Sgominata banda sarda composta da 11 persone
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Un pilota sviene mentre l'altro è in bagno, aereo senza nessuno al comando per 10 minuti

19 Maggio 2025
Un pilota sviene mentre l

(Adnkronos) - Un volo Lufthansa con 205 persone a bordo è rimasto senza pilota per 10 minuti dopo che il copilota è svenuto mentre era da solo nella cabina di pilotaggio. Lo svela un nuovo rapporto della CIAIAC, l'autorità spagnola per le indagini sugli incidenti aerei. 

Il capitano aveva lasciato brevemente la cabina di pilotaggio per andare in bagno quando il copilota è svenuto mentre viaggiava da Francoforte a Siviglia, in Spagna, il 17 febbraio 2024. Secondo il rapporto, in quel momento a bordo dell'Airbus A321 si trovavano in totale 199 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. 

Il velivolo ha continuato a volare in modo stabile grazie al pilota automatico attivo, ma il copilota ha azionato i comandi involontariamente, secondo il rapporto. Il rapporto aggiunge che durante questo periodo sono stati registrati sul registratore vocale suoni coerenti con "l'improvvisa e grave incapacità" del copilota. 

Un controllore del traffico aereo ha tentato di contattare il copilota fino a tre volte, ma non ha risposto. 

Il rapporto dice che il capitano è tornato dal bagno e ha cercato di aprire la porta della cabina di pilotaggio con un codice di apertura regolare, che fa suonare la cabina di pilotaggio. Il comandante ha fatto cinque tentativi e un membro dell'equipaggio della cabina di pilotaggio ha anche effettuato una chiamata intercomunicante alla cabina di pilotaggio. In assenza di risposta, il capitano ha utilizzato un codice di emergenza per accedere e prendere il controllo dell'aeromobile. 

 

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Vance in Vaticano per incontrare Papa Leone XIV

19 Maggio 2025
JD Vance - Afp

(Adnkronos) - Il vicepresidente Usa J.D. Vance è in Vaticano per incontrare il Papa. Vance e il Segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto ieri il loro primo incontro formale con Leone XIV, alla cerimonia per l'inaugurazione del pontificato. 

E il Washington Post sottolinea i tentativi della leadership americana di ''riallacciare i rapporti con il Vaticano'' e ''rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice'' nel nome degli obiettivi comuni come ''costruttori di pace''. L'incontro si è svolto un mese dopo quello tra il vicepresidente americano e Papa Francesco, che in passato aveva messo in dubbio la cristianità del presidente Donald Trump e aveva accusato Vance di aver interpretato erroneamente un concetto cattolico medievale per difendere la repressione dei migranti. Il giorno dopo l'incontro, Papa Bergoglio è morto. 

I funzionari statunitensi vedono ora l'opportunità di rafforzare i rapporti con Papa Leone, il primo pontefice americano, il cui obiettivo di porre fine ai conflitti più distruttivi del mondo coincide con la visione che Trump ha delineato per se stesso come "costruttore di pace" durante la visita della scorsa settimana in Medio Oriente. 

I funzionari statunitensi affermano che diverse iniziative statunitensi sono in armonia con l'appello alla pace che arriva dal Vaticano, tra cui il pressing degli Stati Uniti affinché Hamas e Israele accettino una proposta di cessate il fuoco che scongiurerebbe una massiccia operazione militare israeliana a Gaza e gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra in Ucraina. 

Il punto di divergenza più grande tra Papa Leone e l'amministrazione Trump sarà quasi certamente l'immigrazione e la giustizia sociale, scrive il Washington Post ricordando gli interventi di Prevost sui social media che criticavano le campagne anti-migranti. Contattati dal Washington Post, funzionari statunitensi affermano in privato che il grande divario tra Trump e il Vaticano in materia di politica migratoria è in gran parte incolmabile, ma Rubio ha dichiarato al giornale che le due posizioni non sono incoerenti e che è utile arginare il flusso migratorio di massa. 

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Usa-Vaticano, Vance ha incontrato Papa Leone XIV

19 Maggio 2025
JD Vance - Afp

(Adnkronos) - Il vicepresidente Usa J.D. Vance si è recato oggi in Vaticano per incontrare il Papa. L'udienza è terminata verso le 8.40 del mattino, ha reso noto un portavoce del vicepresidente americano spiegando che Vance era arrivato attorno alle 7.56.  

Vance e il Segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto ieri il loro primo incontro formale con Leone XIV, alla cerimonia per l'inaugurazione del pontificato. 

E il Washington Post sottolinea i tentativi della leadership americana di ''riallacciare i rapporti con il Vaticano'' e ''rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice'' nel nome degli obiettivi comuni come ''costruttori di pace''. L'incontro si è svolto un mese dopo quello tra il vicepresidente americano e Papa Francesco, che in passato aveva messo in dubbio la cristianità del presidente Donald Trump e aveva accusato Vance di aver interpretato erroneamente un concetto cattolico medievale per difendere la repressione dei migranti. Il giorno dopo l'incontro, Papa Bergoglio è morto. 

I funzionari statunitensi vedono ora l'opportunità di rafforzare i rapporti con Papa Leone, il primo pontefice americano, il cui obiettivo di porre fine ai conflitti più distruttivi del mondo coincide con la visione che Trump ha delineato per se stesso come "costruttore di pace" durante la visita della scorsa settimana in Medio Oriente. 

I funzionari statunitensi affermano che diverse iniziative statunitensi sono in armonia con l'appello alla pace che arriva dal Vaticano, tra cui il pressing degli Stati Uniti affinché Hamas e Israele accettino una proposta di cessate il fuoco che scongiurerebbe una massiccia operazione militare israeliana a Gaza e gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra in Ucraina. 

Il punto di divergenza più grande tra Papa Leone e l'amministrazione Trump sarà quasi certamente l'immigrazione e la giustizia sociale, scrive il Washington Post ricordando gli interventi di Prevost sui social media che criticavano le campagne anti-migranti. Contattati dal Washington Post, funzionari statunitensi affermano in privato che il grande divario tra Trump e il Vaticano in materia di politica migratoria è in gran parte incolmabile, ma Rubio ha dichiarato al giornale che le due posizioni non sono incoerenti e che è utile arginare il flusso migratorio di massa. 

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Vance ha incontrato Papa Leone XIV: "Scambio di vedute su guerre e rispetto diritti umanitari"

19 Maggio 2025
Il vicepresidente Usa JD Vance e Papa Leone XIV - Vatican Media

(Adnkronos) - Il vicepresidente Usa J.D. Vance si è recato oggi in Vaticano per incontrare il Papa. L'udienza è terminata verso le 8.40 del mattino, ha reso noto un portavoce del vicepresidente americano, spiegando che Vance era arrivato poco prima delle 8. Il vice di Trump in seguito si è incontrato con mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, per poi lasciare il Vaticano. 

“Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato - fa sapere il Vaticano in una nota - si è rinnovato il compiacimento per le buone relazioni bilaterali e ci si è soffermati sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, come pure su alcune questioni di speciale rilevanza per la vita ecclesiale e la libertà religiosa. Infine, si è avuto uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all’attualità internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte”. 

Vance e il Segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto ieri il loro primo incontro formale con Leone XIV, alla cerimonia per l'inaugurazione del pontificato. E il Washington Post sottolinea i tentativi della leadership americana di ''riallacciare i rapporti con il Vaticano'' e ''rafforzare le relazioni con il nuovo Pontefice'' nel nome degli obiettivi comuni come ''costruttori di pace''. L'incontro si è svolto un mese dopo quello tra il vicepresidente americano e Papa Francesco, che in passato aveva messo in dubbio la cristianità del presidente Donald Trump e aveva accusato Vance di aver interpretato erroneamente un concetto cattolico medievale per difendere la repressione dei migranti. Il giorno dopo l'incontro, Papa Bergoglio è morto. 

I funzionari statunitensi vedono ora l'opportunità di rafforzare i rapporti con Papa Leone, il primo pontefice americano, il cui obiettivo di porre fine ai conflitti più distruttivi del mondo coincide con la visione che Trump ha delineato per se stesso come "costruttore di pace" durante la visita della scorsa settimana in Medio Oriente. 

I funzionari statunitensi affermano che diverse iniziative statunitensi sono in armonia con l'appello alla pace che arriva dal Vaticano, tra cui il pressing degli Stati Uniti affinché Hamas e Israele accettino una proposta di cessate il fuoco che scongiurerebbe una massiccia operazione militare israeliana a Gaza e gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra in Ucraina. 

Il punto di divergenza più grande tra Papa Leone e l'amministrazione Trump sarà quasi certamente l'immigrazione e la giustizia sociale, scrive il Washington Post ricordando gli interventi di Prevost sui social media che criticavano le campagne anti-migranti. Contattati dal Washington Post, funzionari statunitensi affermano in privato che il grande divario tra Trump e il Vaticano in materia di politica migratoria è in gran parte incolmabile, ma Rubio ha dichiarato al giornale che le due posizioni non sono incoerenti e che è utile arginare il flusso migratorio di massa. 

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Assalto a portavalori, undici arresti, disarticolata banda

19 Maggio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Operazione CC Comando provinciale di Livorno con Ros e Gis
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Regioni, sarà in Toscana il Festival 2026

19 Maggio 2025
Regioni, sarà in Toscana il Festival 2026

(Adnkronos) - Si svolgerà in Toscana la quinta edizione del Festival delle Regioni e delle Province Autonome. Il passaggio di consegne è avvenuto dal presidente del Veneto Luca Zaia al presidente Eugenio Giani, alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia dove è stata inaugurata oggi la quarta edizione del Festival. 

“Siamo pronti a raccogliere il testimone dal Veneto, che adesso ospita la quarta edizione del Festival delle Regioni dal 18 al 20 maggio – ha dichiarato il presidente Eugenio Giani -. Lo facciamo con orgoglio, consapevoli dell’impegno che rappresenta organizzare un evento come ‘L’Italia delle Regioni’ nato per celebrare la ricchezza e le diversità del nostro Paese. Nel 2026 avremo l’onore di diventare il cuore pulsante di questa manifestazione e il nostro sforzo sarà quello di farne un grande occasione di confronto e condivisione su tanti temi che mai come adesso sono cruciali per il futuro del Paese”. 

“La Toscana – ha aggiunto il presidente Giani - è culla del Rinascimento e terra di straordinaria bellezza e nel segno di questi suoi tratti distintivi ci prepareremo a ospitare l’edizione 2026 del Festival, con entusiasmo e creatività. Coinvolgeremo le comunità locali, le istituzioni e gli operatori culturali, i protagonisti della della nostra realtà sociale ed economica per offrire un programma che sappia coniugare tradizione e innovazione. Sarà anche un’opportunità preziosa per rafforzare ulteriormente il legame tra le Regioni, promuovendo il dialogo e la cooperazione in nome della crescita sociale e culturale delle nostre comunità e di uno sviluppo che deve essere sempre più sostenibile. Ringrazio la Regione Veneto che ha ospitato ed organizzato questa quinta edizione, così come le altre Regioni che hanno curato le precedenti edizioni. Assicuro che faremo tutto il possibile perché il Festival del 2026 contribuisca a rafforzare lo spirito unitario che questo evento rappresenta”. 

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Regioni, Zaia: " Cambieremo il nome del festival in summit, questo lo è davvero"

19 Maggio 2025
Luca Zaia

(Adnkronos) - “Un evento importantissimo che dal prossimo anno cambierà nome e diventerà un summit, perché di questo si tratta, con la presenza di tutti i governatori, la presenza di ministri e di tutti gli stakeholder, domani il Capo dello Stato a Palazzo Ducale e dopodomani la presidente del consiglio Giorgia Meloni, e rappresentanti della politica nazionale. Noi siamo propositivi e collaborativi quindi non si fanno esami come questo che viene fatto una volta all’anno per mettersi contro il governo di turno, ma lo facciamo per fare questo percorso assieme al governo, portando delle proposte che migliorino la vita ai cittadini. Una di queste ad esempio è l’autonomia e tutto il processo di autonomia sul quale noi vogliamo continuare a investire e di questo parleremo”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, inaugurando il Villaggio delle Regioni del 4° Festival delle Regioni e delle Province autonome in corso a Venezia.  

 

 

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Gaza, Idf uccidono leader Jihad islamica: "Irruzione in casa vestiti da donne"

19 Maggio 2025
Gaza, Khan Younis - Afp

(Adnkronos) - Nove soldati israeliani vestiti in abiti femminili avrebbero fatto irruzione nella casa di Ahmed Sarhan, comandante delle brigate Nasser Saladin braccio armato della Jihad islamica palestinese, a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, per poi ucciderlo. Lo scrivono i media palestinesi aggiungendo che la moglie e i figli di Sarhan sarebbero stati arrestati. Secondo la ricostruzione, i soldati israeliani avrebbero voluto catturare Sarhan, ma lo hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco dopo che il miliziano ha opposto resistenza. 

Un funzionario della sicurezza israeliana citato a condizione di anonimato da Haaretz ha affermato che l'operazione a Khan Younis non era collegata ai piani di liberazione degli ostaggi, ma ha rifiutato di rilasciare ulteriori dichiarazioni. 

L'esercito israeliano ha intanto annunciato l'inizio di un'offensiva di terra su ampia scala nella parte settentrionale e in quella meridionale della Striscia di Gaza. A riferirne è Ha'aretz. 

In un video diffuso sul suo account X, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lodato ieri l'avvio dell'offensiva, sottolineando come l’operazione abbia un duplice obiettivo: sconfiggere Hamas e assicurare la liberazione degli ostaggi. "Abbiamo lanciato una campagna massiccia contro Hamas… le forze Idf stanno avanzando con forza nella Striscia di Gaza con un duplice scopo: la sconfitta di Hamas e il rilascio dei nostri ostaggi - due obiettivi intrecciati, che raggiungeremo entrambi", ha dichiarato Netanyahu. 

Il premier ha risposto anche alle critiche mediatiche che metterebbero in dubbio la possibilità di una vittoria, invitando a superare queste narrazioni: "Ho sentito ancora i media ripetere la loro vecchia linea - ‘Non si può vincere’. Devono smettere. Non abbiamo forse ottenuto vittorie contro Hezbollah? Non abbiamo sconfitto Assad in altri teatri di guerra?". Ha però riconosciuto che le sfide rimangono "grandi", con la presenza di Iran e Hamas ancora da affrontare, ma ha assicurato che la vittoria sarà completa, compresa la liberazione di tutti gli ostaggi. 

Sarebbero almeno 23 i palestinesi uccisi dall'alba nei raid aerei condotti dalle forze armate israeliane sulla Striscia, riferisce l'emittente al-Jazeera, spiegando che nei raid dell'Idf sarebbe stato colpito anche l'ospedale Nasser a Khan Younis. Cinque sono le persone che avrebbero perso la vita in un raid aereo dell'Idf che avrebbe colpito sfollati vicino al mercato di Al-Faluja, nel campo profughi di Jabalia. 

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Biden e il cancro, Obama: "Lo affronterà con determinazione"

19 Maggio 2025
Obama e Biden - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Forma "aggressiva" di cancro alla prostata con metastasi ossee diagnosticata all'ex presidente americano Joe Biden. Ma, assicura l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama che ha commentato su 'X' la notizia, ''sono certo che affronterà questa sfida con la determinazione e la grazia che lo contraddistinguono. Preghiamo per una guarigione rapida e completa''.  

''Michelle ed io siamo vicini a tutta la famiglia Biden. Nessuno ha fatto più di Joe per trovare trattamenti innovativi contro il cancro in tutte le sue forme'', ha ricordato. 

Biden, 82 anni, ha ricevuto la diagnosi venerdì. L'ex presidente sta attualmente valutando insieme ai medici le opzioni di trattamento più adatte. "Venerdì gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata, caratterizzato da un valore di Gleason di 9 (Grado Gruppo 5) con metastasi ossee", si legge nel comunicato del suo ufficio stampa. La scala di Gleason, con valori da 2 a 10, definisce l'aggressività del tumore. Nei giorni scorsi, un portavoce dell'ex presidente aveva fatto riferimento ad esami dopo l'individuazione di un "piccolo nodulo". 

Secondo il comunicato, nonostante la gravità della malattia, il tumore sembra essere sensibile agli ormoni, il che permette una gestione efficace della condizione. 

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Ucraina, i volenterosi sentono Trump: partecipa anche Meloni

19 Maggio 2025
Macron, Starmer e Merz in Albania - Afp

(Adnkronos) - Alla vigilia della conversazione telefonica tra Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin, il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la premier italiana Giorgia Meloni hanno avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti. A renderlo noto è Downing Street.  

I capi di Stato e di governo "hanno discusso della situazione in Ucraina e del costo catastrofico che la guerra per le due parti", ha spiegato in un comunicato la portavoce di Starmer. 

"I dirigenti si sono confrontati sulla necessità di un cessate il fuoco incondizionato", ha aggiunto. Dopo i colloqui tra Kiev e Mosca in Turchia, i capi di Stato e di governo "hanno anche discusso del ricorso alle sanzioni se la Russia non si impegna seriamente in una cessazione del fuoco", riporta Downing Street. 

Meloni, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, ha innanzitutto ribadito il sostegno dell’Italia, insieme ai partner europei e occidentali, agli sforzi del presidente Trump per una pace giusta e duratura in Ucraina, sottolineando l’importanza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato. 

La presidente del Consiglio "ha infine espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata ancora una volta da parte ucraina a favore del dialogo e ha reiterato l’auspicio che Mosca si impegni seriamente attraverso contatti diretti tra leader in un negoziato che conduca alla pace". 

Si apre una settimana cruciale per le sorti della guerra tra Ucraina e Russia. E c'è grande attesa per la telefonata tra Trump e il presidente russo Putin. L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, si è detto fiducioso riguardo all'esito della conversazione, auspicando che questa contribuisca a promuovere i negoziati tra Mosca e Kiev. 

"Credo che il presidente avrà successo, ci conoscono, è determinato a fare le cose, se non ci riesce lui nessuno può farlo", ha detto Witkoff esprimendo la convinzione che la telefonata potrà "chiarire parte dell'impasse" che sta bloccando i negoziati. "Il presidente ha una forza di personalità che non ha pari - ha aggiunto intervistato da Abcnews - il suo istinto gli dice che deve parlare al telefono con il presidente Putin e questo chiarirà parte dell'impasse e ci permetterà di raggiungere il punto che dobbiamo raggiungere. Credo - ha concluso - che la telefonata avrà molto successo". 

Trump ha annunciato sabato su Truth che telefonerà a Putin per "fermare il bagno di sangue" e poi parlerà con Volodymyr Zelensky e con "diversi membri della Nato". La precedente conversazione telefonica tra Putin e Trump si è svolta nel mese di marzo. 

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