
(Adnkronos) - Sarà un inedito secondo turno a decidere chi sarà il prossimo presidente della Bolivia dopo quasi 20 anni di governo della sinistra del Movimento al Socialismo (Mas). Secondo i risultati preliminari del Tribunale Supremo Elettorale, il senatore il senatore di centro destra Rodrigo Paz Pereira - candidato del Partido Demócrata Cristiano che aveva iniziato la campagna elettorale con il 3% - ha ottenuto a sorpresa il 32% dei voti, seguito, con il 27% dall'ex presidente di destra Jorge Tuto Quiroga, candidato di Alianza Libre. Dal momento che nessuno ha superato il 50% i due si sfideranno in un ballottaggio il 19 ottobre
L'imprenditore Samuel Doria Medina, candidato di Alianza Unidad, che ha ottenuto poco più del 20% delle preferenze, ha annunciato che al secondo turno previsto per il 19 ottobre sosterrà Paz Pereira. Andrónico Rodríguez di Alianza Popular, ex delfino di Evo Morales che aveva invitato i boliviani ad annullare la scheda, si è fermato all'8%. E al 3% si è fermato Eduardo del Castillo, ex ministro appoggiato dal presidente Luis Arce.
Da parte sua l'ex presidente Evo Morales, intervistato da Ermol, esprime soddisfazione per la percentuale, poco più del 19%, degli elettori che hanno seguito la sua indicazione di annullare la scheda e boicottare le elezioni presidenziali. "Mi congratulo per il trionfo del popolo boliviano, con il voto nullo che si è imposto nelle elezioni nazionali", ha detto.
Nelle scorse settimane l'ex presidente 'indio' ha fatto campagna elettorale per il voto nulla in segno di protesta contro le sentenze dei tribunali e della corte costituzionale che gli hanno vietato di correre per un quarto mandato presidenziale. In effetti aveva fissato un paletto più alto per la vittoria: "Se domenica il voto nullo raggiunge il 25%, Evo avrà vinto, compagne e compagni". Morales, che è sotto processo con l'accusa di aver avuto un figlio con una 15enne, accusa che lui denuncia come una manovra dell'attuale governo per distruggerlo politicamente, oggi ha affermato che "la lotta continua".
(Adnkronos) - Nel secondo episodio di “State sicuri. Dentro la sicurezza che cambia”, il confronto guidato da Giorgio Rutelli mette insieme scelte di difesa, continuità operativa delle infrastrutture e ruolo del settore privato. In studio Stefania Craxi (presidente commissione esteri e difesa del Senato), Marco Mignucci (ad Italpol Vigilanza e vicepresidente Assiv) e, in chiusura, l’analisi storica di Matteo Mazziotti di Celso, ricercatore dell’Università di Genova e autore di un libro in uscita sull’impiego di militari per compiti di polizia. Ne esce una trama unica: la sicurezza oggi è multidominio – militare, economica, tecnologica e sociale – e richiede cooperazione stabile tra istituzioni e imprese.
Craxi parte da una constatazione: “Adesso è ovvio e evidente che nessun paese si può difendere da solo”, dunque l’Italia si muove nel quadro dell’alleanza atlantica, con un contributo specifico alla “road map della Nato 2030”, specie sulla sponda sud (Mediterraneo e Africa). La presidente richiama anche lo sforzo di bilancio: “Abbiamo alzato la nostra spesa per la difesa per arrivare al 5% sull’arco di 10 anni”, con attenzione a interoperabilità e resilienza delle infrastrutture. Ma il punto politico è la governance: non “collaborazione”, dice, bensì “un rapporto strategico di sinergie” con il privato, perché “le aziende detengono il know-how, i dati sensibili, gli strumenti per la vita dei cittadini” e possono garantire “velocità di risposta e continuità” dove lo Stato non sempre riesce.
Dal campo operativo arriva la prospettiva di Mignucci: la protezione non è più solo fisica. “La sicurezza deve essere una sicurezza integrata”, quindi fisico + digitale. Italpol – spiega – ha sviluppato un proprio “Siam”, un sistema di monitoraggio continuo gestito da operatori certificati, primo passo verso un centro capace non solo di osservare ma di intervenire sulle minacce, a beneficio dei clienti e dell’affidabilità dei servizi. L’idea si lega alla sussidiarietà: nei presìdi statici, l’impiego di guardie particolari giurate potrebbe liberare risorse di militari e forze di polizia per addestramento e missioni ad alto valore, a condizione di alzare ulteriormente gli standard formativi delle gpg con protocolli condivisi tra istituti di vigilanza, forze dell’ordine e forze armate.
Mazziotti di Celso ricostruisce la lunga storia dell’impiego dei militari in compiti di polizia: non nasce nel 2008 con “Strade sicure” né nel 1992 con “Vespri siciliani”, ma affonda nel dopoguerra, quando l’esercito sostenne forze di polizia fragili in un Paese da ricostruire. Oggi, nel confronto europeo, l’uso “massiccio” – “migliaia di uomini per compiti di polizia” – “si vede davvero soltanto in Italia”, mentre in Francia, Belgio e Regno Unito esperienze analoghe sono state limitate e temporanee. Se dopo l’invasione russa dell’Ucraina l’obiettivo è avere forze pronte a uno scontro convenzionale, avverte, “bisognerebbe limitare l’impiego di militari in queste operazioni” perché sottraggono tempo all’addestramento. Tuttavia, rimodulare queste missioni è "complicato" per ragioni culturali e politiche: "Gli italiani sono favorevoli, e le forze di polizia sanno che possono contare su migliaia di militari a supporto".
Il filo che unisce le tre voci è la richiesta di un salto di qualità: definire una cabina di regia nazionale che allochi in modo efficiente militari, forze di polizia e vigilanza privata; fissare standard formativi comuni e certificazioni spendibili; integrare davvero protezione fisica e cyber; accompagnare la difesa europea con una filiera industriale-tecnologica capace di garantire continuità ai servizi essenziali. È la cornice di una sicurezza “di sistema” che coinvolge istituzioni, imprese e comunità locali.
Ricevuto ed elogiato dal comandante del 9° Battaglione... 
(Adnkronos) - Jannik Sinner ha una grande passione per gli animali. Il fuoriclasse azzurro ama in particolare i cani e poche ore prima della finale del Masters 1000 di Cincinnati si è emozionato per una notizia relativa a un cucciolo incontrato pochi giorni fa. Una delle guardie di sicurezza del torneo americano ha adottato il cagnolino e lo ha chiamato 'Jannik'. In onore del numero uno del ranking Atp.
"It's so good" risponde Jannik quando gli viene data la notizia dell'adozione del cucciolo da parte di una delle guardie di sicurezza. "Oh mio dio, fantastico" aggiunge poi Sinner con un sorriso, quando gli viene detto che il cucciolo è stato ribattezzato 'Jannik' in suo onore. Prima dell'adozione, il cane si chiamava Adrin: Sinner se la ride e poi scatta una foto allo schermo del tablet per avere con sé un ricordo. Un nuovo portafortuna verso la finale del Masters 1000 di Cincinnati.
Leggi tutto: A Cincinnati adottano un cane e lo chiamano 'Jannik'. La reazione di Sinner

(Adnkronos) - Sabato 13 settembre Mirabilandia ha in programma una serata ricca di divertimento e tante risate in compagnia di Paolo Cevoli, il comico e attore italiano nato a Riccione. Dalle 21.30 il parco divertimenti più grande d’Italia, in collaborazione con Comedy Central Live, presenta sul palco di Piazza della Fama un imperdibile show per tutta la famiglia che chiude il calendario degli eventi estivi.
Famoso per il suo stile umoristico che spesso prende spunto dalla vita quotidiana e dai personaggi tipici del suo territorio di origine, la Romagna, Paolo Cevoli ha partecipato a numerosi programmi televisivi e spettacoli teatrali, distinguendosi per la sua capacità di far ridere con battute semplici ed efficaci, raccontando storie divertenti e coinvolgendo il pubblico in un modo unico. "Sono molto felice di portare risate e divertimento a Mirabilandia, un luogo dove regna la leggerezza e l'allegria proprio come il mio Paolo Cevoli Show”, commenta Paolo Cevoli.
"Chiudiamo la stagione degli eventi estivi con grandi risate – dice Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia – dando spazio a un comico romagnolo che ci sta particolarmente a cuore e che siamo certi coinvolgerà il nostro pubblico con uno spettacolo da non mancare. Grazie alla partnership con Comedy Central Live riusciamo a portare sul nostro palco degli artisti sempre molto amati e di grande talento. Un’offerta davvero in grande stile che si aggiunge alle tante attrazioni, alla nuova area Nickelodeon Land e all’inesauribile voglia di regalare divertimento". "Condividere con Mirabilandia la serata che segna la chiusura della stagione estiva è per noi un onore e una grande soddisfazione. Questo evento rappresenta l’occasione ideale per salutare insieme l’estate, offrendo al pubblico uno spettacolo capace di unire il divertimento del parco all’irresistibile comicità di Paolo Cevoli. La sua capacità di raccontare, con ironia e autenticità, storie e personaggi rispecchia pienamente i valori di allegria, intrattenimento e vicinanza al pubblico che ci accomunano e lo fa in pieno stile Comedy Central", dichiara Manuela Vagnetti, AdSales Director in Paramount.
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(Adnkronos) - E' morta in ospedale la ragazza di 28 anni, rimasta ferita ieri nell'incendio, divampato in un edificio residenziale a Rivalta di Torino. Con la ragazza, che era stata trasferita al Cto in codice rosso, dove è deceduta, è rimasto ferito anche il padre, ricoverato ma non in gravi condizioni all'ospedale di Rivoli. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri.
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(Adnkronos) - La Procura di Tempio Pausania, guidata da Gregorio Capasso, ha disposto, come si apprende, l'autopsia sul corpo dell'uomo di 57 anni morto nella notte tra sabato e domenica durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale di Olbia, dopo aver accusato un malore. Poco prima i carabinieri, intervenuti in seguito a diverse richieste di cittadini, avevano usato il taser per bloccarlo dopo che l'uomo aveva dato in escandescenze contro i passanti e i militari aggredendoli. Sul caso la procura di Tempio Pausania ha avviato un'inchiesta delegando le indagini alla Polizia. Sarà l'ìesame autoptico ad accertare le cause della morte.
L'autopsia sarà eseguita "nella tarda mattinata di giovedì, 21 agosto, per individuare con esattezza le cause del decesso", spiega il Procuratore Capasso. Che aggiunge: "Sono già stati effettuati e sono tutt’ora in corso specifici accertamenti per l'esatta ricostruzione della dinamica della vicenda". La vicenda è seguita personalmente dal Procuratore Capasso.
"Siamo di fronte all’ennesima polemica pretestuosa che rischia di oscurare i fatti e rovesciare la realtà: a Olbia i carabinieri hanno affrontato un uomo in piena alterazione psicofisica, violento, che ha aggredito cittadini e militari, mandando perfino un carabiniere in ospedale. Con queste premesse il ricorso al taser non è stata una scelta arbitraria, ma una decisione razionale e proporzionata per neutralizzare la minaccia senza ricorrere a strumenti ben più letali", dice all'Adnkronos Domenico Pianese, segretario generale del Coisp.
"Il taser è uno strumento che ha dimostrato la sua efficacia in centinaia di casi - spiega il sindacalista - impedendo che delinquenti, spesso sotto effetto di droghe o alcol, potessero aggredire cittadini inermi o operatori di Polizia accorsi per proteggerli. Il tragico decesso avvenuto in seguito, che è ora al vaglio della magistratura, è giusto che venga chiarito in ogni passaggio. Ma ciò che non può essere messo in discussione è che i militari abbiano operato secondo la legge e nel pieno rispetto delle procedure tecnico-operative, assumendosi la responsabilità di tutelare la sicurezza pubblica in una condizione di massima emergenza. Questo episodio riporta al centro del dibattito un tema cruciale: l’affidamento a misure alternative al carcere per soggetti con elevata pericolosità sociale si traduce spesso nella possibilità di continuare a delinquere; tali misure dovrebbero essere riservate a chi non ha commesso reati violenti o associativi, perché altrimenti diventano un lasciapassare per chi ha già dimostrato una chiara inclinazione criminale. Difendiamo con forza la professionalità e la lucidità di chi indossa la divisa: non si può continuare a criminalizzare le forze dell’ordine ogni volta che, di fronte a violenza estrema, sono costrette a intervenire con gli strumenti che lo Stato stesso ha previsto per salvaguardare tutti”.
Leggi tutto: Olbia, 57enne morto dopo fermo con il taser: disposta autopsia

(Adnkronos) - Un'importante scoperta archeologica è emersa nel piccolo villaggio croato di Mohovo, non lontano dalle rive del Danubio: una squadra di archeologi guidata da Marko Dizdar ha identificato i resti di una torre di guardia romana, risalente con ogni probabilità al regno dell'imperatore Marco Aurelio (161-180 d.C.). I resti della struttura sono stati rinvenuti tra frammenti di ceramica e fibule antiche, sparsi sul terreno. Secondo le prime analisi, la torre era parte di un sistema difensivo più ampio, pensato per sorvegliare uno dei passaggi strategici lungo il Danubio, confine naturale e militare dell’Impero romano. "La torre è stata costruita in un punto strategico, con una vista eccellente su un'ampia area. Era protetta naturalmente da profondi burroni su tre lati", ha spiegato Dizdar.
La fondazione misura 40 metri di lunghezza per 30 di larghezza. La struttura originaria, probabilmente in legno, si elevava fino a sei metri di altezza e risultava circondata da fossati profondi e da una palizzata difensiva. Non si trattava di un avamposto isolato: la torre comunicava con altri presidi militari della zona, come quelli di Ilok e Sotin, distanti circa 12 chilometri. "È verosimile che fosse presidiata da diversi soldati, pronti ad avvertire in caso di pericolo le torri e le guarnigioni vicine", ha aggiunto l’archeologo. La costruzione della torre si inserisce nel contesto delle guerre marcomanniche, combattute da Marco Aurelio contro le popolazioni germaniche dei Marcomanni e dei Sarmati Iazigi, che minacciavano i confini danubiani dell’Impero. Questi conflitti, durati dal 166 al 180 d.C., spinsero Roma a rafforzare in maniera significativa i propri limes, ovvero le linee di confine fortificate.
La torre di Mohovo sarebbe stata oggetto di almeno tre fasi costruttive, a testimonianza del continuo adattamento delle difese romane in risposta alle minacce esterne. Secondo gli studiosi, la struttura potrebbe essere stata trasformata in un piccolo forte nel IV secolo d.C., durante una nuova fase di instabilità politica e militare. I lavori di scavo, iniziati lo scorso aprile, hanno rivelato che l’area fu abitata in modo continuativo dall’età del rame fino al Medioevo. La campagna archeologica ha già restituito importanti reperti, ma il team conta di proseguire le indagini l'anno prossimo, focalizzandosi sui resti del presunto forte tardoantico. La scoperta aggiunge un tassello prezioso alla conoscenza delle strategie difensive dell’Impero romano lungo il Danubio, una zona di frizione costante tra Roma e i popoli barbari dell’Europa centrale. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Una 'super torre' romana sul Danubio, l'ultima scoperta sulle guerre di Marco Aurelio

(Adnkronos) - Greta Thunberg alla guida di circa 200 attivisti per il clima per bloccare la più grande raffineria di petrolio norvegese. L'azione mira a chiedere lo stop dell'industria petrolifera del Paese. Gli attivisti di Extinction Rebellion si sono piazzati sulla strada, bloccando l'ingresso della raffineria di Mongstad a Bergen, sulla costa sud-occidentale della Norvegia, mentre kayak e barche a vela ostruivano l'ingresso del porto. "Siamo qui perché è chiarissimo che non c'è futuro nel petrolio. I combustibili fossili portano morte e distruzione", ha dichiarato Thunberg aggiungendo che i produttori di petrolio come la Norvegia "hanno le mani sporche di sangue".
Gli attivisti hanno dichiarato che intendono proseguire con una serie di proteste in Norvegia per tutta la settimana. La raffineria di Mongstad è di proprietà del colosso petrolifero norvegese Equinor, la cui maggioranza è detenuta dallo Stato. Gli attivisti hanno chiesto ai politici norvegesi di presentare "un piano per eliminare gradualmente petrolio e gas".
La Norvegia, il maggiore produttore di petrolio e gas dell'Europa occidentale, viene regolarmente criticata per la sua produzione di petrolio e gas. Oslo insiste sul fatto che la sua industria crea posti di lavoro e sviluppa know-how, e sottolinea l'importanza di garantire forniture energetiche stabili all'Europa. Equinor ha dichiarato che intende mantenere stabile la sua produzione di petrolio nel Paese a 1,2 milioni di barili al giorno fino al 2035 e prevede di produrre 40 miliardi di metri cubi (52 miliardi di iarde cubiche) di gas all'anno entro il 2035.
Leggi tutto: Greta Thunberg blocca raffineria in Norvegia: "Il petrolio è morte"
Da gestore di locali notturni al tunnel della droga... 
(Adnkronos) - Inizierà domani, martedì 19 agosto, il doppio misto agli Us Open. Il torneo di Flushing Meadows prevede per questa edizione tante novità. Si giocherà intanto in due giorni (prima dell'inizio dei match del singolare) e con 16 coppie: 8 saranno in base al ranking di singolare, 8 saranno invece wild card. Diversi gli azzurri impegnati, dal numero uno del ranking Atp Jannik Sinner a Lorenzo Musetti, passando per Sara Errani e Andrea Vavassori, pronti a difendere il titolo conquistato lo scorso anno.
Ma come funziona il torneo? Le partite, che si svolgeranno all'Arthur Ashe Stadium e al Louis Armstrong Stadium, saranno al meglio dei tre set da quattro giochi. In caso di parità si deciderà al tiebreak, mentre al posto del terzo set si avrà un super tiebreak a 10 punti. Diverse le cose in finale: qui il match sarà al meglio dei tre set da sei giochi, con il tiebreak al sei pari. Il terzo set è sostituito anche qui da un tiebreak a 10 punti.
Questo il tabellone completo del torneo:
Pegula/Draper vs Raducanu/Alcaraz
Danilovic/Djokovic vs Andreeva/Medvedev
Swiatek/Ruud vs Keys/Tiafoe
Osaka/Monfils vs McNally/Musetti
Siniakova/Sinner vs Bencic/Zverev
Townsend/Shelton vs Anisimova/Rune
Williams/Opelka vs Muchova/Rublev
Errani/Vavassori vs Rybakina/Fritz
Ecco invece il programma del torneo di doppio misto agli Us Open, con relativi orari:
Si comincia martedì 19 agosto con i primi due turni. Alle 17 ci sono Musetti ed Errani/Vavassori. Sinner invece potrebbe giocare verso le 20.30/21 ora italiana.
Le partite degli Us Open 2025 sono trasmesse in diretta tv in Italia in chiaro su Supertennis e via satellite sui canali di Sky Sport. I match saranno visibili anche in streaming sulle piattaforme Sky Go, Now Tv e SuperTenniX.
Leggi tutto: Us Open, come funziona il doppio misto: il tabellone e quando giocano Sinner e Musetti
Dal 23 agosto gli altri numeri telefonici cessano di funzionare... 
(Adnkronos) - Arriva una sconfitta per Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti nella finale del torneo di doppio a Cincinnati. Gli azzurri hanno ceduto al super tie break (4-6 6-3 10-5) contro Rajeev Ram e Nikola Mektic, due dei migliori interpreti della specialità ed ex numeri uno nel doppio. "È difficile parlare dopo una dura sconfitta - ha detto Musetti a fine match -. Anche se giochiamo in singolare, volevamo tanto questo trofeo. La cosa più importante è stata condividere il campo con Lorenzo, che è il mio migliore amico nel tour. Quindi grazie Lorenzo per aver giocato con me. Voglio congratularmi con i ragazzi, hanno giocato meglio di noi soprattutto alla fine. Vanno applauditi".
Complimenti agli avversari anche da parte di Sonego: "Complimenti a voi ragazzi per questa settimana fantastica e in bocca al lupo per gli Us Open. Voglio ringraziare il mio compagno, è un grande amico ed è speciale condividere il campo quando ne abbiamo l'opportunità. Ora sono triste, ma sono felice di essere stato con te questa settimana e anche nella vita. Grazie anche al team, ci siamo divertiti molto".
Leggi tutto: Cincinnati, Sonego e Musetti cedono in finale: "Difficile parlare dopo una sconfitta"
In corso accertamenti per ricostruire la dinamica della vicenda...
Avevano raggiunto le coste del Sud dell'Isola nei giorni scorsi...
'Niente coinvolgimento e confronto e indifferenza vertici'... 
(Adnkronos) - Jannik Sinner farà coppia con la campionessa olimpica Katarina Siniakova nel doppio misto agli Us Open. Dopo il forfait di Emma Navarro, che avrebbe dovuto affrontare il torneo insieme all'azzurro, il numero uno del ranking è riuscito a trovare una sostituta. C'è ora grande attesa per vedere Jannik in questa inedita versione del torneo, con una fuoriclasse del doppio: insieme a Barbora Krejcikova, Katarina Siniakova ha vinto tutti e quattro i tornei del Grande Slam, l'edizione 2021 delle Wta Finals e l'oro olimpico a Tokyo 2020.
Non solo. Un anno fa la ceca ha conquistato anche l'oro olimpico a Parigi con il connazionale (e fidanzato) Tomas Machac, mentre poche settimane fa ha vinto a Wimbledon in coppia con Sem Verbeek.
Sinner e Siniakova se la vedranno subito con la coppia formata da Bencic e Zverev. Ecco il tabellone completo del torneo, che si giocherà nella settimana solitamente riservata alle qualificazioni:
Pegula/Draper vs Raducanu/Alcaraz
Danilovic/Djokovic vs Andreeva/Medvedev
Swiatek/Ruud vs Keys/Tiafoe
Osaka/Monfils vs McNally/Musetti
Siniakova/Sinner vs Bencic/Zverev
Townsend/Shelton vs Anisimova/Rune
Williams/Opelka vs Muchova/Rublev
Errani/Vavassori vs Rybakina/Fritz
Leggi tutto: Sinner, colpo di scena verso gli Us Open: in doppio misto con l'oro olimpico Siniakova

(Adnkronos) - Non si fermano gli attacchi della Russia sull'Ucraina. Lo denunciano oggi, 18 agosto 2025, le autorità ucraine che, a poche ore dagli attesi colloqui di Washington, parlano di almeno 9 morti, compresi tre minori, nei bombardamenti delle forze russe.
A Kharkiv, secondo il governatore della regione Oleh Syniehubov, l'ultimo bilancio parla di almeno cinque morti e una ventina di feriti a seguito di un attacco che ha colpito un edificio residenziale. Fra le cinque vittime vi sono una bambina che aveva solo un anno e mezzo e un ragazzo di 16 anni. Cinque persone risultano disperse. Danneggiati una decina di palazzi.
Ieri sera un ragazzo di 15 anni è morto in un attacco russo che ha colpito una casa nella località di Novoyakovlivka, nella regione di Zaporizhzhia, come confermato dal governatore Ivan Fedorov. Feriti il fratello, la sorella e i genitori del ragazzo. Nel Donetsk sono state uccise tre persone, ha denunciato Vadym Filashkin, capo dell'amministrazione militare regionale.
Il servizio di intelligence russo Fsb ha reso noto di aver sventato un "attacco terroristico" sul Ponte di Crimea che era "in preparazione da parte dei servizi segreti ucraini". Stando a una nota diffusa dall'Fsb e rilanciata dall'agenzia di stampa Tass, le forze russe "hanno sventato l'ennesimo tentativo dei servizi segreti ucraini di compiere un attacco terroristico sul Ponte di Crimea utilizzando un'auto carica di esplosivo". Secondo i servizi russi, "è stato accertato che l'auto con un ordigno esplosivo artigianale ad alta potenza è arrivata in Russia dall'Ucraina, transitando attraverso diversi Paesi". Diverse persone coinvolte nel presunto attacco sono state arrestate.
Leggi tutto: Ucraina, Russia non ferma attacchi: 9 morti in 24 ore, anche tre minori

(Adnkronos) - Non si fermano gli attacchi della Russia sull'Ucraina. Lo denunciano oggi, 18 agosto 2025, le autorità ucraine, a poche ore dagli attesi colloqui di Washington, parlano di almeno 11 morti, compresi tre minori, nei bombardamenti delle forze russe.
A Kharkiv,sindaco della città, Ihor Terekhov, riferisce via Telegram di almeno sette morti e una ventina di feriti a seguito di un attacco che ha colpito un edificio residenziale. Fra le vittime vi sono una bambina che aveva solo un anno e mezzo e un ragazzo di 16 anni. Cinque persone risultano disperse. Danneggiati una decina di palazzi.
Ieri sera un ragazzo di 15 anni è morto in un attacco russo che ha colpito una casa nella località di Novoyakovlivka, nella regione di Zaporizhzhia, come confermato dal governatore Ivan Fedorov. Feriti il fratello, la sorella e i genitori del ragazzo. Nel Donetsk sono state uccise tre persone, ha denunciato Vadym Filashkin, capo dell'amministrazione militare regionale.
"La Russia è una macchina da guerra omicida che l'Ucraina sta contenendo. E deve essere fermata attraverso l'unità e la pressione transatlantica", ha dichiarato in un post su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha. "Nonostante tutti gli sforzi diplomatici e di pace, la Russia continua a uccidere civili", ha proseguito il capo della diplomazia ucraino, pubblicando la foto di un palazzo bombardato di Kharkiv, dove secondo il governatore locale Oleh Syniehubov almeno cinque persone sono morte e una ventina sono rimaste ferite. "Mosca deve fermare le uccisioni per far progredire la diplomazia", ha aggiunto Sybiha nel giorno del vertice a Washington.
"La Russia continua a uccidere in modo deliberato i civili", l'accusa che arriva da Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, oggi a Washington. "Questo è esattamente il motivo per cui Putin non vuole un cessate il fuoco - scrive Yermak - Gli piace bombardare città pacifiche mentre parla di un presunto desiderio di porre fine alla guerra. Finora, non vediamo una simile volontà".
Condanna gli attacchi anche la premier ucraina, Yulia Svyrydenko: "I russi continuano solo a commettere omicidi di massa tra la popolazione civile ucraina. La scorsa notte a Kharkiv hanno preso di mira edifici residenziali, uccidendo altre cinque persone, compresa una bambina. La Russia agisce nell'impunità, è per questo che continuano le uccisioni", scrive su X. "Questa guerra non è mai stata provocata, continua solo perché a Mosca è consentito continuare", incalza. "Solo una risposta forte, unita da parte del mondo civile può fermare l'aggressore. Non distogliete lo sguardo - aggiunge - Se questo terrorismo non viene fermato ora, si intensificherà soltanto
Il servizio di intelligence russo Fsb ha reso noto di aver sventato un "attacco terroristico" sul Ponte di Crimea che era "in preparazione da parte dei servizi segreti ucraini". Stando a una nota diffusa dall'Fsb e rilanciata dall'agenzia di stampa Tass, le forze russe "hanno sventato l'ennesimo tentativo dei servizi segreti ucraini di compiere un attacco terroristico sul Ponte di Crimea utilizzando un'auto carica di esplosivo". Secondo i servizi russi, "è stato accertato che l'auto con un ordigno esplosivo artigianale ad alta potenza è arrivata in Russia dall'Ucraina, transitando attraverso diversi Paesi". Diverse persone coinvolte nel presunto attacco sono state arrestate.
'Hanno difeso sé stessi e dei cittadini aggrediti'... 
(Adnkronos) - Attore dalla carriera lunga oltre sei decenni, dallo sguardo tagliente e dalla presenza scenica magnetica, Terence Stamp, una delle figure più enigmatiche, intense e anticonformiste del cinema britannico e internazionale, è morto all'età di 87 anni, come ha annunciato la sua famiglia. Stamp è stato molto più di un interprete di talento: è stato un simbolo, una presenza fuori dal tempo, capace di attraversare mode, generi e continenti senza mai perdere la sua cifra stilistica personale. Con la sua scomparsa si chiude un'epoca: quella di un cinema europeo e mondiale che cercava negli attori non solo interpreti, ma portatori di un'aura, di un mistero, di un'idea. La sua filmografia di 97 titoli è segnata da continui ritorni e da sperimentazioni. Collaborò con registi del calibro di William Wyler, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Nelo Risi, Giuseppe Patroni Griffi, Steven Soderbergh, George Lucas, Oliver Stone, Joan Schlesinger, Ken Loach, Stephen Frears.
Nato a Stepney, quartiere popolare dell'East End londinese, il 22 luglio 1938, Terence Henry Stamp era il primogenito di una famiglia modesta. Figlio di un marinaio mercantile spesso lontano da casa, cresciuto tra donne - la madre, la nonna, le zie - sviluppò fin da giovane una sensibilità fuori dal comune, affilata come un bisturi. Era un ragazzo bello, inquieto, coltissimo, appassionato di cinema e teatro, destinato - sembrava - a rimanere ai margini. Ma fu la Webber Douglas Academy of Dramatic Art di Londra a cambiarne il destino: lì, dove apprese i rudimenti del mestiere, cominciò a formarsi il futuro attore capace di portare sullo schermo una recitazione distante dal metodo americano e più vicina a un'espressività europea, fredda, lucida, quasi brechtiana.
Il debutto nel cinema fu immediato e straordinario. "Billy Budd" (1962) di Peter Ustinov lo impose all'attenzione del mondo come uno dei volti più promettenti della sua generazione: il marinaio puro, giustiziato ingiustamente, fu interpretato da Stamp con una forza tragica che gli valse una nomination all'Oscar e il Golden Globe come miglior attore debuttante. Da lì, un'ascesa travolgente: accanto a Simone Signoret e Laurence Olivier in "L'anno crudele" (1962), e poi nel ruolo che gli diede consacrazione definitiva, Freddie Clegg, il maniaco solitario di "Il collezionista" (1965) di William Wyler, che gli fece vincere la Palma d'Oro come miglior attore a Cannes. Stamp, con quegli occhi glaciali, fece di un personaggio disturbante un emblema dell'alienazione moderna.
Negli anni successivi, Stamp incarnò la trasformazione culturale e sessuale dell'Europa. Fu il dandy postmoderno in "Modesty Blaise - La bellissima che uccide" (1966) di Joseph Losey, accanto a Monica Vitti, l'angelo distruttore di famiglie borghesi in "Teorema" (1968) di Pier Paolo Pasolini, e il maledetto attore alcolizzato in "Toby Dammit", episodio diretto da Federico Fellini in "Tre passi nel delirio" (1968), film collettivo del 1968, suddiviso ispirato a racconti di Edgar Allan Poe e diretto anche da Louis Malle e Roger Vadim.
In Italia, dove vive alcuni anni, Stamp trovò terreno fertile per la sua sensibilità: il suo corpo, la sua bellezza, la sua androgina ambiguità vennero usati come strumenti di rottura sociale e simbolica, specchi di un tempo in fermento. Nel "Teorema" pasoliniano accanto a Silvana Mangano, la sua muta presenza, fatta di sguardi e gesti, scardinò l'ordine borghese meglio di mille monologhi. Alla fine degli anni Sessanta, quando sembrava destinato a una carriera inarrestabile, Stamp diradò la sua presenza sulle scene, intervallata da alcuni lavori come "Una stagione all'inferno" (1971) di Nelo Risi e "Divina creatura" (1975) di Giuseppe Patroni Griffi. Nel corso della sua carriera, perse il ruolo di James Bond contro Sean Connery e fu sostituito nel ruolo principale di "Blow-Up" di Michelangelo Antonioni da David Hemmings.
Una lunga pausa mistica lo portò in India, lontano dai riflettori e dalle produzioni hollywoodiane, in un viaggio esistenziale che rafforzò la sua immagine di artista solitario e refrattario alle regole del sistema. Il ritorno avvenne sul grande schermo nel 1978, nei panni del malvagio criptoniano Generale Zod in "Superman" di Richard Donner. Il suo "Kneel before Zod!" divenne una delle frasi cult della cultura pop. Ha recitato anche in "Superman II" (1980). Ma nonostante il successo del film, Stamp rimase un attore di culto, fuori dalle logiche del grande business: "Vendetta" (1984) di Stephen Frears; "Pericolosamente insieme" (1986) di Ivan Reitman; "Il Siciliano" (1987) di Michael Cimino e, nello stesso anno, anche "Wall Street" di Oliver Stone.
Il film "Beltenebros" (1991), in cui Stamp recita per la regia di Pilar Mirò, vince l'Orso d'Argento al Festival di Berlino. Alla fine degli anni '80, complice anche una delusione amorosa, Stamp si concede un lungo periodo di riposo dal cinema e si dedica alla scrittura: pubblica tre libri di memorie, un romanzo e più tardi un libro di cucina. La vera resurrezione artistica di Stamp arrivò negli anni Novanta. Nel 1994, a 56 anni, fu protagonista di una delle sue prove più celebrate: Bernadette, cantante transessuale in "Priscilla - La regina del deserto" di Stephan Elliott. Il ruolo di drag queen, delicato, ironico, malinconico, fu accolto con entusiasmo da critica e pubblico e gli valse una candidatura al Golden Globe e ai Bafta.
In quegli anni, Terence Stamp diventa un comprimario di lusso, prestando il suo volto e la sua voce a ruoli memorabili: fu Finis Valorum in "Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma" (1999) di George Lucas, un truffatore dolente in "L'inglese" (1998) di Steven Soderbergh, maggiordomo gotico in "La casa dei fantasmi" (2003), mentore cieco in "Elektra" (2005), e anziano rivoluzionario in "Wanted - Scegli il tuo destino" e "Operazione Valchiria", coprotagonista con Tom Cruise, entrambi del 2008. E' apparso anche in "Bowfinger" (1999) di Frank Oz con Steve Martin e Eddie Murphy; "Full Frontal" (2002) con Julia Roberts e in tv in "Smallville" nel ruolo di Jor-El. Ha poi recitato in "I guardiani del destino" (2010), una pellicola tratta da un breve racconto di Philip K. Dick, assieme a Matt Damon ed Emily Blunt. Nel 2012 è protagonista della commedia "Una canzone per Marion", in cui interpreta il burbero settantenne Arthur che grazie all'esperienza del canto è costretto a fare i conti con se stesso, riuscendo infine a superare i suoi limiti. L'anno successivo è, invece, nel cast di "The Art of the Steal - L'arte del furto" (2013) che racconta le vicende di un gruppo di ladri intenti a rubare uno dei libri più famosi al mondo. Tra il 2014 e il 2016 recita con il regista Tim Burton in "Big Eyes" e "Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali". Successivamente interpreta "Raccolto amaro" di George Mendeluk e "Mistero a Crooked House" di Gilles Paquet-Brenner (2017), "Viking Destiny" di David L.G. Hughes (2018), "Murder Mystery" di Kyle Newacheck (2019) e "Ultima notte a Soho" di Edgar Wright (2021).
Nella vita privata Stamp aveva fama di playboy e ha conquistato attrici come Brigitte Bardot e Julie Christie (con la quale recitò in "Via dalla pazza folla" nel 1967 diretta da John Schlesinger) e modelle come Jean Shrimpton. Aveva fatto la corte a Silvana Mangano e si era sposato nel 2002 con Elizabeth O'Rourke ma il matrimonio ebbe vita breve, divorziando nel 2008. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Addio a Terence Stamp, ritratto dell'attore che recitò con Fellini e Pasolini

(Adnkronos) - Mentre l'uragano Erin passeggia per l'Atlantico, sull'Italia l'estate si prepara a crollare. L'inizio di settimana sarà ancora all'insegna del caldo e del sole, con qualche temporale pomeridiano tipico del periodo. Ma non bisogna farsi ingannare: la svolta è dietro l'angolo, e porterà con sé un brusco peggioramento delle condizioni meteo.
Federico Brescia, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma una svolta imminente nella nuova settimana, in particolare da mercoledì 20, quando un’intensa perturbazione farà ingresso sul nostro Paese portando un generale calo termico. Ma andiamo in ordine e vediamo cosa accadrà.
Nella giornata di lunedì 18 il tempo risulterà piuttosto instabile al Sud dove correnti più fresche da Nord-Est continueranno a favorire la formazione di numerosi nuclei temporaleschi, specie nelle ore pomeridiane sui rilievi. Andrà meglio invece al Centro-Nord, sebbene con locale instabilità sui monti.
Da martedì 19 ecco i primi segnali di un netto cambiamento alle porte. Già dal pomeriggio scoppieranno i primi temporali sulle Alpi, mentre dalla sera-notte potrebbero entrare in gioco anche le aree del Centro-Ponente ligure, con le classiche precipitazioni prefrontali.
La vera svolta però arriverà tra mercoledì 20 e giovedì 21. L’ingresso di un fronte perturbato colmo di aria decisamente più fresca provocherà una forte ondata di maltempo su tutto il Centro-Nord. Le regioni più colpite saranno la Liguria, la Lombardia, il Veneto, il Friuli e la Toscana. Attenzione perché dopo tanti giorni così caldi e con tutto questo calore accumulato al suolo i fenomeni risulteranno piuttosto violenti.
Potrebbero verificarsi grandinate o, ancora peggio, le famigerate alluvioni lampo. Come ci dimostra anche la cronaca recente, queste temibili macchine atmosferiche possono scaricare fino a 150 mm di pioggia in pochissime ore. Si tratta di una quantità d'acqua che, in molte città del Centro Nord, di solito scende in quasi due mesi alla fine dell'estate. Infine, un fattore da considerare nelle prossime settimane e mesi è la temperatura già fin troppo elevata dei nostri mari. Il calore accumulato può fornire l'energia necessaria a sviluppare celle temporalesche particolarmente violente.
E’ possibile che in seguito a questo intenso peggioramento l’alta pressione provi a rialzare la testa ma molte dinamiche nel medio-lungo termine saranno determinate dall’evoluzione dell’uragano Erin, un mostro che dopo aver fatto l’inchino a tutta la costa Est degli USA si dirigerà verso l’Europa, influenzando le dinamiche meteorologiche del Vecchio Continente.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 18. Al Nord: sole prevalente, qualche temporale sulle Alpi piemontesi, meno caldo. Al Centro: temporali su zone interne; sole altrove. Al Sud: temporali sulle zone montuose; soleggiato altrove.
Martedì 19. Al Nord: sole; temporali più presenti sulle Alpi, in pianura al Nordovest entro sera. Al Centro: sole; occasionali temporali sulle zone montuose. Al Sud: prevalenza di sole ovunque.
Mercoledì 20. Al Nord: forti temporali e calo termico, specie a ovest. Al Centro: peggiora un po’ in Toscana con temporali. Al Sud: caldo e cielo poco nuvoloso.
TENDENZA: ancora maltempo giovedì, migliora venerdì. Temperature in graduale diminuzione.
Leggi tutto: Ultimi giorni di caldo e sole, ma la svolta è dietro l'angolo: le previsioni meteo
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