(Adnkronos) - Quinto vertice intergovernativo Italia-Algeria. A Villa Doria Pamphili è in corso la cerimonia di scambio delle intese, a cui prendono parte la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.
"Sono molto soddisfatta dei risultati di questo vertice e della qualità delle intese che abbiamo raggiunto", ha detto la premier. "Al termine di questa parte del nostro vertice intergovernativo, ci recheremo insieme alla conclusione del business forum, per il quale ringrazio particolarmente il ministro Tajani e tutti i ministri che si sono adoperati. Al business forum tra Italia e Algeria sono presenti oltre 300 imprese, a dimostrazione di una sempre maggiore interconnessione tra le nostre economie".
"Nella giornata di oggi, complessivamente, - ha spiegato Meloni - si firmeranno circa 40 intese tra le nostre due Nazioni e i nostri sistemi produttivi. Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che non è solo un dato numerico, ma racconta anche dei molti obiettivi che Italia e Algeria continuano a condividere". Gli accordi firmati oggi "ci permettono di affermare che l'amicizia tra le nostre Nazioni - un'amicizia antica e solida - non è mai stata così speciale, e che i nostri rapporti bilaterali hanno raggiunto un livello di intensità e solidità mai toccato in passato".
"Per l'Italia, - ha continuato la presidente del Consiglio - l'Algeria è un partner assolutamente strategico. Questo non dipende solo dalla consuetudine storica degli scambi tra due Nazioni che condividono l'affaccio sul Mediterraneo, ma anche dal modello di cooperazione costruito nel tempo".
Parlando a fianco della premier Giorgia Meloni al Vertice a Villa Pamphilj, anche il Presidente Abdelmadjid Tebboune ha celebrato la solidità delle relazioni bilaterali con Roma, definite "esemplari" e rafforzate da nuovi accordi in materia energetica, agricola e di sicurezza. "Abbiamo portato a compimento passi operativi per costruire relazioni bilaterali storiche", ha affermato Tebboune, "e costruire ulteriori ponti di cooperazione anche in settori pionieristici come l’agricoltura".
Al centro dell’incontro con Meloni, il consolidamento del partenariato strategico, soprattutto in ambito energetico, con l’Italia "partner di fiducia" per Algeri in Europa. Il vertice ha inoltre incluso un confronto sulla sicurezza nel Sahel e sul contrasto al terrorismo, aree in cui i due Paesi mirano a intensificare la collaborazione. "Ciò che abbiamo raggiunto oggi apre degli orizzonti per la partnership tra Italia e Algeria - ha concluso Tebboune - un modello che rifletta la profondità e le interconnessioni di amicizia tra i nostri due Paesi".
(Adnkronos) - "Tra i manager prevale un senso diffuso di incertezza, alimentato dalla campagna di Trump e dalla complessità dei negoziati in corso, che si preannunciano lunghi e incerti. Anche nel caso si raggiungessero accordi temporanei, lo scenario rimarrebbe instabile e imprevedibile. Ritengo che proprio questa incertezza rappresenti il fattore più dannoso, con potenziali ricadute significative sull’economia. Un altro elemento che emerge chiaramente dal sondaggio è la richiesta, da parte dei manager, di una risposta forte e compatta da parte dell’Europa. In questo contesto, il governo italiano dovrebbe adottare una posizione più decisa a livello europeo, tenendo conto delle istanze espresse dalle imprese. Un atteggiamento ambiguo, volto a mantenere una posizione di equidistanza, rischia infatti di indebolire l’azione europea nel suo complesso". Così l'economista Tito Boeri commenta, con Adnkronos/Labitalia, l'indagine condotta da AstraRicerche per conto di Manageritalia (la Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato), che ha intervistato oltre 1.000 manager italiani sul tema dei dazi.
"Credo che una Europa unita e determinata possa spingere Trump a rivedere le proprie posizioni, specialmente se si ricorre a contromisure efficaci come i contro dazi. In caso contrario, l’Italia potrebbe subire un calo nelle esportazioni, mentre una reazione europea compatta potrebbe portare a un aumento dei costi anche per i consumatori americani, rendendo meno sostenibile l’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti", avverte.
"In questo scenario, non si può escludere il rischio concreto di un’escalation verso vere e proprie guerre commerciali, poiché è plausibile che altri Paesi rispondano a loro volta aumentando tariffe e dazi. È dunque essenziale reagire con prontezza e determinazione, evitando di rimanere inerti di fronte a una simile offensiva", conclude.
(Adnkronos) - A Brindisi una sostanza bituminosa, probabilmente guaina liquida, è caduta da un terrazzo colpendo alcuni passanti che sono rimasti feriti. Tra questi anche una donna e il suo bambino di sei mesi che era nel passeggino. È accaduto questa mattina in corso Umberto I: la sostanza è caduta dal terrazzo di un immobile sul quale erano in corso lavori edili. Le circostanze dell'accaduto sono al centro di accertamenti della Polizia.
Secondo una prima ricostruzione, il materiale era contenuto in un secchio e si è disperso cadendo dall'alto e colpendo le persone che erano per strada o sul marciapiede. Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118. I feriti sono stati trasportati all'ospedale Perrino, con ustioni. Sono sei le persone che hanno richiesto le cure. Le condizioni sono in fase di valutazione da parte del personale sanitario.
Leggi tutto: Brindisi, bitume cade da terrazzo: sei passanti ustionati, anche bambino di 6 mesi
(Adnkronos) - In Italia vivono più di un milione e 250mila cittadini portatori di sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori. Ma si stima che almeno l’85% non sia consapevole della propria condizione di rischio perché non è stato sottoposto ai test genetici necessari per identificarla. L’innovazione ha reso disponibili tecnologie come Ngs (Next Generation Sequencing), test in grado di ridurre i costi e i tempi di esecuzione delle analisi genetiche e di ampie porzioni del Dna. Nonostante questi progressi, la situazione è ancora frammentata nel nostro Paese perché solo alcune Regioni hanno approvato Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) per le persone ad alto rischio eredo-familiare. Per informare e sensibilizzare tutta la popolazione su queste forme di cancro e sulla necessità di ampliare i controlli medici per monitorarle - informa una nota - Fondazione Aiom, Associazione italiana oncologia medica, ha lanciato il progetto ‘I tumori eredo-familiari’: un opuscolo, webinar, talk show, sondaggi e altre attività. La campagna è realizzata con il contributo non condizionante di AstraZeneca.
"Nel 2024, in Italia, sono state stimate 390.100 nuove diagnosi di cancro, circa il 10% è riconducibile a una sindrome ereditaria - afferma Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom - Gli organi più colpiti sono costituiti dalla mammella, ovaio, prostata, pancreas, colon-retto ed endometrio. Queste sindromi si trasmettono all’interno delle famiglie, pertanto è possibile identificarle partendo dal ‘caso indice’ della persona già colpita dal tumore, per poi eseguire ‘a cascata’ i test genetici nei familiari sani. Ai membri portatori della variante patogenetica possono essere offerti percorsi di prevenzione primaria, costituiti ad esempio dalla chirurgia profilattica della mammella e dell’ovaio, la cui validità è dimostrata da studi scientifici in termini di miglioramento della sopravvivenza e riduzione di mortalità".
"Il carcinoma ovarico – continua Cinieri - ha rappresentato il modello per l’implementazione dei test genetici a scopo terapeutico, permettendo di definire la sensibilità individuale alla terapia mirata con gli inibitori di Parp. Oggi le analisi genetico-molecolari sono parte integrante del percorso di cura di neoplasie non solo dell’ovaio, ma anche della mammella e della prostata. Un’importante conseguenza dei test genetici predittivi di risposta alla terapia è rappresentata dalla possibilità di intercettare i familiari con varianti genetiche germinali, le cosiddette varianti patogenetiche, presenti fin dalla nascita, e causa di aumentata predisposizione allo sviluppo di tumori. L’espansione dell’offerta dei test genetici va vista positivamente, poiché si riesce, in teoria, a raggiungere un maggior numero di persone a rischio che possono trarre beneficio da strategie di prevenzione personalizzate. Però, oggi, sono ancora presenti diversi ostacoli, soprattutto di natura organizzativa. Infatti i Pdta per i cittadini ad alto rischio eredo-familiare non sono presenti in tutte le Regioni".
Si stima che in Italia - dettaglia la nota - siano 387mila i cittadini portatori di varianti patogenetiche nei geni Brca1-Brca2, 625mila con varianti in altri geni del sistema di ricombinazione omologa (Hr), 215 mila con difetti nei geni del mismatch repair (Mmrd), 25mila con altre sindromi più rare (Li Fraumeni, Cowden, Fap, Vhl, Peutz-Jeghers, ecc.).
"Il Piano oncologico nazionale 2023-2027 include un capitolo specifico sullo screening e la presa in carico personalizzata per i cittadini ad alto rischio eredo-familiare – spiega Adriana Bonifacino, fondatrice di Fondazione IncontraDonna - Inoltre, lo scorso aprile il ministero della Salute ha pubblicato le bozze del Decreto ministeriale e del Dpcm per l’aggiornamento dei Lea. Tra le innovazioni più significative - osserva - l’introduzione della sorveglianza attiva per le donne a rischio genetico ereditario di tumore alla mammella e all’ovaio rappresenta un passaggio fondamentale, che apre la strada a nuove evoluzioni nella prevenzione oncologica su base genetica". La Fondazione IncontraDonna, al fianco delle Istituzioni, Aiom e Fondazione Aiom, auspica "ulteriori progressi, a partire dall’introduzione di un codice nazionale di esenzione che riconosca anche agli uomini portatori di mutazioni Brca1 e 2 il diritto alla sorveglianza per i tumori correlati, come pancreas, prostata e stomaco. Allo stesso modo, sarà prioritario garantire un percorso specifico dedicato alle donne ad alto rischio per famigliarità con evidenza e seno denso, superando le attuali disomogeneità territoriali. Infine, auspichiamo – continua Bonifacino – che i programmi di sorveglianza organizzati vengano estesi anche agli uomini portatori di mutazioni genetiche, alla luce dei casi documentati di carcinoma mammario maschile e delle evidenze crescenti relative ai tumori correlati di prostata, pancreas e stomaco".
"La presenza di professionisti con competenze integrate, in gruppi di lavoro multidisciplinari, è indispensabile in tutte le fasi del percorso diagnostico, preventivo ed eventualmente terapeutico della persona portatrice di una sindrome ereditaria – conclude Cinieri - La presa in carico di questi cittadini inizia con l’invio alla consulenza genetica oncologica, per valutare il profilo di rischio e l’eleggibilità al test genetico. Il risultato dell’esame consente di stimare la probabilità di sviluppare il tumore e di avviare la presa in carico della persona in un programma di gestione del rischio personalizzato. La consulenza genetica oncologica, pertanto, è un processo multifasico, all’interno di un contesto multidisciplinare".
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(Adnkronos) - Da Gianna Nannini ad Alessandra Amoroso, da Bruce Springsteen ad Axl Rose: tantissime le star 'tradite' dal palco e costrette a fermare o sospendere concerti a causa di infortuni, lancio di oggetti e persino aggressioni fisiche da parte di fan scatenati.
Tra i più recenti incidenti che hanno coinvolto i cantanti, quello a Gianna Nannini mentre si esibiva al Rheingau Musik Festival di Wiesbaden, dove la Rocker di Siena, nel pieno della sua esibizione, ha urtato violentemente il braccio procurandosi una frattura al radio. Ma non c’è gesso che tenga, il 'Sei nell'anima - Festival European Leg 2025' andrà avanti e la Nannini continuerà a dominare la scena indossando un tutore e contenendo movimenti e acrobazie.
Di tut'altro tipo l'incidente che ha costretto ad una pausa durante un concerto Alessandra Amoroso, in dolce attesa. La cantante pugliese, nei giorni scorsi, ha dovuto interrompere per qualche minuto il suo concerto ad Asti a causa dei calci della piccola Penelope, la bimba che porta in grembo. Un video, diventato virale sui social, mostra il momento in cui la cantante si siede al centro del palco e sorridendo spiega al suo pubblico il motivo della pausa.
Ma questi sono solo due degli ultimi episodi in cui il palco si è rivelato 'traditore' per gli artisti. La lista è lunghissima e variegata. Nell'estate del 2022 Tananai cadde dal palco del programma 'Battiti Live' nel corso dell’esibizione dell'allora tormentone estivo 'La Dolce Vita' con Fedez e Mara Sattei. Alcuni minuti dopo l’incidente, il cantante pubblicò un video su Instagram mostrando alcuni operatori intenti a fasciargli la caviglia.
Sempre nell'estate dello stesso anno fu la volta di Piero Pelù durante il suo live show all'Alcatraz di Milano. Il frontman fiorentino perse l'equilibrio cadendo all’indietro e impattando con la schiena sulla passerella e con la nuca sullo scalino del palco principale. L'infortunio gli causò una protrusione alla colonna vertebrale. Grande spavento anche per Baby K che, durante un concerto al parco fluviale di Teramo nel luglio del 2023, scese dal palco in mezzo alla folla e fu colpita violentemente da una donna che le provocò un trauma al seno. Trasportata in ospedale la regina pop di tante estati fu costretta a cancellare alcune date del suo tour.
Non è andata meglio a tante star internazionali. Nel maggio delo 2023, durante il suo concerto ad Amsterdam alla Johan Cruijff Arena, Bruce Springsteen inciampò su un gradino del palco mentre stava raggiungendo i suoi musicisti e rimase a terra per qualche istante. Immediatamente soccorso dai membri dello staff si rialzò rassicurando i suoi fan e qualche attimo dopo riprese la chitarra e ricominciò a suonare. Stessa sorte per il frontman dei Guns N'Roses, Axl Rose, che cadde accidentalmente durante l’ultimo concerto del gruppo organizzato il 30 giugno al BTS Hyde Park di Londra in occasione del 'World Tour 2023'. L'incidente avvenne mentre la rockstar stava eseguendo 'Bad Obsession', brano tratto dall'album del 1991 'Use Your Illusion I', ma fortunatamente qualche minuto dopo il cantante si rialzò in piedi e proseguì la sua performance.
Scivolone anche per Bono degli U2 nel maggio del 2018 durante il suo show all'United Center di Chicago. Il frontman della band irlandese stava camminando all'indietro sulla passerella che si allungava nella platea quando non si accorse che dietro di lui c'era il vuoto e cadde di fronte al pubblico esterrefatto per poi rialzarsi e continuare il concerto. Nel 2018 la 'maledizione del palco' colpì anche Madonna che scivolò durante la sua performance live ai 'Brit Awards' del 2015, presso la O2 Arena di Londra. La caduta avvenne mentre si esibiva con il brano 'Living for Love'. Questa volta a causare la caduta fu il mantello che la star indossava. La regina del pop mondiale si rialzò subito e continuò la sua esibizione, dichiarando successivamente di aver riportato un colpo di frusta. Insomma, la via del successo si rivela a volte lastricata di pericoli. (Alisa Toaff)
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(Adnkronos) - "Comprendo la preoccupazione dei manager, però io confido ancora che ci possa essere una conclusione simile a quella raggiunta col Giappone oggi. È ovvio che se si andasse su livelli più elevati sarebbe difficile non perdere quote di mercato e tuttavia ce ne dovremmo fare una ragione". Così l'economista Carlo Cottarelli commenta, con Adnkronos/Labitalia, l'indagine condotta da AstraRicerche per conto di Manageritalia (la Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato), che ha intervistato oltre 1.000 manager italiani sul tema dei dazi.
"Le nostre esportazioni verso gli Stati Uniti sono l'11% delle esportazioni complessive. È un mercato importante, ma non è il più importante e quindi potremmo perdere una quota, direi intorno alla metà delle nostre esportazioni in America, non nell'immediato, ma nel medio periodo. Questo vorrebbe dire recuperare da qualche altra parte un 5% delle nostre esportazioni nel resto del mondo", spiega.
"Noi siamo un paese esportatore, quindi è chiaro che i mercati esteri sono fondamentali. Se gli Stati Uniti, dovessero proseguire su questa strada, cosa che mi auspico non avvenga, noi dovremmo cercare di espandere il nostro commercio, in altre aree", conclude.
(Adnkronos) - Polo Strategico Nazionale annuncia il lancio dell’Innovation Hub, iniziativa che costituisce una tappa significativa nel percorso evolutivo, promosso da Psn, per l’erogazione verso le pubbliche amministrazioni di servizi sempre più innovativi nell’ambito della Strategia Cloud Italia. L’Innovation Hub di Psn rappresenta una nuova fase del percorso intrapreso da Psn, nel rispetto della Convenzione sottoscritta con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, e in linea con le normative dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
In questo spazio digitale istituzioni, università, centri di ricerca, partner tecnologici e startup possono collaborare per sviluppare soluzioni digitali sicure, interoperabili e ad alto valore aggiunto secondo un modello di open innovation. Un ecosistema di innovazione che integra know-how, competenze e tecnologie con l’obiettivo di sviluppare servizi innovativi che arricchiranno le future integrazioni nel catalogo di soluzioni messe a disposizione della Pa italiana. Le iniziative che confluiranno nell’Innovation Hub saranno valorizzate e trasformate in progetti operativi, contribuendo concretamente allo sviluppo dei servizi digitali rivolti alla PA per l’intera durata della Convenzione, rafforzando al contempo la rete di collaborazione tra Psn e le amministrazioni italiane.
"La creazione dell’Innovation Hub apre una nuova era per le infrastrutture digitali del nostro Paese. Oltre 200 amministrazioni centrali e strutture sanitarie hanno già migrato i propri dati e servizi sull’infrastruttura ad alta affidabilità di Polo Strategico Nazionale grazie agli Avvisi pubblici promossi dal Dipartimento per la trasformazione digitale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con l’Innovation Hub guardiamo oltre agli obiettivi europei e inauguriamo un punto di riferimento fondamentale per l’evoluzione dell’ecosistema tecnologico italiano al servizio di cittadini e imprese” ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti.
"La nascita dell’Innovation Hub rafforza il nostro impegno condiviso con il Dipar-timento per la trasformazione digitale, volto a traguardare l’obiettivo di creare un luogo dove le idee, discusse tra esperti del settore in un laboratorio dedicato, si tra-sformano in progetti concreti e l’innovazione si traduce nella creazione di servizi pubblici al cittadino più efficaci e sostenibili", ha dichiarato Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale. "È un passo che rafforza il nostro impegno per la creazione di valore, in termini di innovazione, a supporto dell’evoluzione dei servizi della pubblica amministrazione, capace di valorizzare ogni contributo, anche quello che nasce dalle realtà più giovani e dinamiche".
Questo ambiente progettuale e dinamico si fonda su quattro driver strategici – Sicurezza e Sovranità, Crescita e Sviluppo, Talento e Competenza, Efficacia e Sostenibilità – che guideranno le attività e le progettualità future, con l’obiettivo di rendere la Pa sempre più digitale, resiliente e orientata al cittadino. Il Dipartimento, in quanto Concedente e promotore dell’infrastruttura ad alta affidabilità di Psn, è naturalmente compreso in questo ecosistema collaborativo.
Le pubbliche amministrazioni saranno protagoniste attive di questo ecosistema: non solo beneficiarie, ma anche partecipando alla co-progettazione di soluzioni innovative, attraverso un dialogo costante con Psn, i soci industriali ed i partner coinvolti. L’Innovation Hub nasce per ascoltare i bisogni reali delle Pa, valorizzare le esperienze territoriali e costruire insieme un’infrastruttura digitale solida, scalabile e sostenibile.
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(Adnkronos) - Un team internazionale di ricercatori ha compiuto un passo importante nella comprensione della leucemia linfatica cronica (Cll), una delle forme più diffuse di tumore del sangue. La scoperta riguarda alcuni Rna circolari, molecole speciali di Rna ancora poco conosciute, che si sono rivelate indicatori chiave per marcare le forme più aggressive della malattia, con alterazioni cromosomiche che aumentano la produzione della proteina Bcl3. I risultati dello studio, coordinato dall'università di Padova in collaborazione con ricercatori del Centro nazionale di terapia genica e farmaci a Rna, sono stati pubblicati sul 'Journal of Hematology & Oncology'. Secondo gli autori possono contribuire a migliorare la diagnosi della Cll e, poiché vanno nella direzione di trovare nuovi bersagli per terapie a Rna, anche aiutare a rendere più efficace la cura della malattia in futuro.
Grazie a metodologie avanzate di sequenziamento e raffinati algoritmi informatici - informa una nota - i ricercatori hanno analizzato per la prima volta il trascrittoma circolare, l'insieme degli Rna che invece di presentarsi nella solita forma 'a filo' sono chiusi a cerchio, in pazienti affetti da una rara forma aggressiva di leucemia linfatica cronica (circa l'1% dei casi diagnosticati). Hanno identificato così alcuni Rna circolari molto abbondanti nelle cellule maligne e nello specifico le due molecole circCoro1C e circClec2D, presenti in quantità elevate nei casi più gravi della malattia.
"Queste molecole possono diventare veri e propri marcatori di aggressività tumorale. La loro scoperta ci permette di prevedere con maggiore precisione l'evoluzione della malattia e, in futuro, potrebbero diventare nuovi bersagli per lo sviluppo di farmaci a Rna", spiega Stefania Bortoluzzi, professoressa del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell'università di Padova, co-coordinatrice dello studio insieme ad Andrea Visentin, del Dipartimento di Medicina UniPd, che ha raccolto i campioni dalla Svezia alla Grecia, agli Stati Uniti e alla Cina. Tra i protagonisti dello studio, spiccano i giovani ricercatori Eleonora Roncaglia ed Enrico Gaffo del Centro nazionale di ricerca sviluppo di terapia genica e farmaci a Rna, finanziato dal programma NextGeneration Eu (Pnrr Missione 4 - Istruzione e Ricerca), che hanno condotto un'analisi pionieristica sugli Rna circolari nelle cellule leucemiche.
Lo studio - si sottolinea nella nota - ha richiesto un grande sforzo internazionale che ha coinvolto 28 centri di ricerca e ospedali in 12 Paesi, ma il coordinamento scientifico è stato curato dall'università di Padova, con un ruolo centrale svolto dai laboratori di Medicina computazionale, Ematologia e Biologia molecolare. I ricercatori padovani hanno guidato la raccolta e l'analisi dei campioni, confrontando cellule tumorali aggressive, forme comuni della leucemia e cellule sane del sistema immunitario.
"Studiare una forma così rara e aggressiva della leucemia ha richiesto una collaborazione internazionale - commenta Visentin - ma è grazie all'impegno e all'innovazione dei nostri giovani ricercatori che siamo riusciti a compiere questo importante passo avanti".
La ricerca è stata condotta nei laboratori di Medicina computazionale del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell'università di Padova, e dell'Unità di Ematologia del Dipartimento di Medicina dello stesso ateneo, diretta da Livio Trentin. La ricerca è stata resa possibile grazie al supporto dell'università di Padova (con il progetto Stars), della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, dei fondi Pnrr del Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci a Rna e del Centro nazionale di ricerca in Hpc, Big Data e Quantum Computing, e dell'associazione 'Ricerca per credere nella vita', fondata da una paziente affetta da leucemia per sostenere la ricerca e il reparto di Ematologia dell'Azienda ospedale - università di Padova.
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(Adnkronos) - Insulti per Giulia Mazzoni dopo l'articolo in cui commentava l'annullamento del concerto di Valery Gergiev. "L'arte, sì, deve restare libera. Ma non può essere completamente separata dal mondo in cui viene agita", ha detto la compositrice e pianista, presidente di Musica Italiae, in un articolo per l'Adnkronos. Parole che hanno generato un acceso dibattito online tra chi condivide lo stesso pensiero e chi la pensa diversamente. Ma tanti sono caduti anche nell'odio social, con tanto di offese verso l'artista.
"Una massa di banalità e fesserie", scrive Franco B. "La stupidità senza fine sta aumentando", dice Paola D; mentre Ilaria C. invita la pianista a rassegnare le dimissioni: "Lei non capisce che l'arte è libertà e inclusione. Si vergogni e rassegni le dimissioni. E cambi mestiere". "Ma stia zitta! Ma chi la conosce? Taccia e pensi a studiare seriamente invece di dire bubbole!", è il messaggio di Laura A. E Mario A.: "Fuori dal contesto pianistico è un'ignorante coi fiocchi".
C'è chi cade nella volgarità, chi accusa Mazzoni di far propaganda russa e chi tira in ballo il fascismo. "Chi è questa sciacquetta qui per sentenziare simili stupidate?", scrive Alessandro P; "Dedica più tempo allo studio invece di fare la cagnolina di riporto da regime di stampo fascista", è il messaggio di Gonzalo S.; "La libertà è solo la libertà. Tutto il resto è un tentativo per nascondere il fascismo, quello vero, che nega l'espressione artistica a meno di non condividere le medesime idee mortifere!", scrive Nerio F.; mentre Robert S. dice: "Non condivido una sillaba. La censura è figlia della dittatura. In democrazia si dà voce a tutti".
"È possibile amare profondamente la musica di Tchaikovsky, Musorgskij o Shostakovich — e insieme prendere le distanze da chi utilizza la cultura per legittimare un regime che calpesta i diritti fondamentali. Condannare una posizione pubblica e istituzionale non significa attaccare un popolo", aveva scritto Mazzoni. E ancora: "Valery Gergiev è un musicista straordinario, ma anche una figura fortemente legata al potere russo, con incarichi ufficiali, presenze simboliche e un sostegno esplicito a Vladimir Putin. Non ha mai preso le distanze, neppure in forma minima, dall’invasione dell’Ucraina o dalla morte di chi si è opposto a quel regime".
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(Adnkronos) - È un valore universale, celebrato da sempre in ogni forma d’arte e presente in tutte le età della vita. Parliamo dell’amicizia, un legame basato su fiducia, affetto reciproco, stima e sostegno che riveste un ruolo ancor più forte per i più piccoli: per oltre 9 bambini su 10 (95,6%) avere amici è molto/abbastanza importante, a qualsiasi età. Gli amici sono essenziali per diverse ragioni: per 3 bambini su 4 (73,4%) rendono il tempo più allegro e gioioso e per il 40,4% permettono di condividere passioni e interessi. E infine, per 1 su 4, gli amici sono importanti perché ci conoscono bene, sanno cosa ci piace e pensiamo (25%) e perché ci stanno vicini nei momenti di difficoltà o tristezza (24,2%).
Lo rivela l’indagine 'La posta del Mulino: letterine dell’amicizia', commissionata da Mulino Bianco ad AstraRicerche, che indaga l’importanza e il significato dell’amicizia per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, le attività preferite con gli amici, i desideri, le aspettative, i modi per tenersi in contatto.
E in occasione della Giornata internazionale dell’Amicizia (30 luglio) Mulino Bianco entra in 100 centri estivi di 19 città italiane e dona 20mila kit di Animabili (la collezione di Sorpresine Mulino Bianco del 2024) per invitare i più piccoli a celebrare il valore dell’amicizia attraverso la riscoperta di un gesto semplice, ma significativo: scrivere una lettera all’amico o all’amica del cuore. In un’epoca in cui il digitale è sempre più forte e si comunica attraverso messaggi vocali e chat, Mulino Bianco propone la scrittura e i giochi a mano come forma autentica di espressione creativa e affettiva. Contestualmente, Mulino Bianco presenta in anteprima una selezione della nuova edizione delle Sorpresine, disponibile da fine agosto nei supermercati: raccogliendo 6 codici su altrettante confezioni dei prodotti coinvolti, sarà possibile ricevere le carte da gioco firmate Clementoni, un tributo alle primissime Sorpresine anni ’80.
I bambini, guidati dagli educatori, nel mese di luglio hanno partecipato a laboratori dedicati alla riflessione sul valore dell’amicizia attraverso il gioco, hanno condiviso il momento della merenda con Mulino Bianco e, infine, hanno realizzato le loro letterine grazie all’utilizzo degli oggetti di cancelleria Animabili: Bee l’Apina, Shelly la Lumachina, Stampy il Coniglietto, Polly la Paperella, Birba la Volpina, Otto il Gufetto, Mu la Mucchina, Nella la Gallinella. Otto simpatici animaletti in plastica riciclata tutti da collezionare, ognuno con una funzionalità diversa tra matite, scotch, evidenziatori, temperini.
Strumenti pensati per stimolare la creatività dei più piccoli e accompagnarli in un’esperienza emotiva fatta di parole, colori e fantasia. Insieme ai kit Animabili, ogni centro estivo ha ricevuto anche uno speciale messaggio di amicizia dal Piccolo Mugnaio Bianco, uno dei personaggi più iconici di Mulino Bianco, tornato quest’anno in veste di testimonial d’eccezione della campagna “50 anni di ricordi buoni”, per festeggiare il 50esimo compleanno del brand. In questa occasione il Piccolo Mugnaio Bianco non è solo un simbolo iconico della marca, ma anche un portavoce dei valori più sinceri dell’infanzia: il gioco, la condivisione e il piacere di creare ricordi buoni insieme. Proprio per questo, ogni bambino che ha partecipato al laboratorio ha ricevuto un messaggio sull’amicizia, un legame speciale da coltivare e proteggere, firmato dal Piccolo Mugnaio Bianco.
Quasi tutti i bambini intervistati nell’ambito dell’indagine AstraRicerche (il 92,8%) hanno detto di aver già avuto occasione di scrivere una letterina a qualcuno nella vita e quasi il 90% si sentirebbe stimolato a scrivere di più con un kit pieno di oggetti colorati come penne dalle forme strane, sticker, timbri, evidenziatori. E se la maggioranza ha scritto a Babbo Natale (60,2%), seguono anche altri destinatari: familiari (36,3%), amici (28,9%), insegnanti o educatori (14,3%).
Quando si chiede cosa significhi "amicizia", le risposte rivelano una comprensione profonda a dispetto della giovanissima età degli intervistati (5-11 anni): "avere qualcuno che mi accetti così come sono" (42,8%) e "avere qualcuno che mi fa ridere anche quando sono triste" (42,2%). La possibilità di confidarsi (32,4%) e il sostegno in situazioni di difficoltà (22,3%) rafforzano ulteriormente questa visione dell'amicizia. Seguono il giocare all'aperto (39,1%), il fare merenda insieme e scambiarsi i giochi (26,7%) e il condividere i videogiochi (15,2%).
A conferma del significato attribuito all’amicizia, le qualità più ricercate in un amico sono la capacità di far sorridere (57,4%), seguita da generosità, bontà, altruismo (49,7%), gentilezza (42,3%) e il supporto nei momenti di difficoltà (37,2%). È significativo che quasi un quarto (23,6%) dei piccoli intervistati associ l'amicizia alla voglia di imparare/fare cose, quindi uno stimolo alla crescita e all'esplorazione.
È tanto il tempo trascorso con gli amici: la maggioranza dei bambini (54,9%) passa un po’ di ore in loro compagnia tutti i giorni. I luoghi e i momenti per il divertimento mostrano una chiara preferenza per l'attività fisica e il gioco all'aperto (49,6%), accompagnata dallo sport fatto insieme o la frequenza del centro estivo (26,1%); seguono a ruota i momenti di socializzazione scolastica durante l'intervallo (32,8%), incontri a casa o alle feste di compleanno (30,5%). A dispetto dei tempi che corrono, i videogiochi (21,8%) e le chat/videochiamate (16,3%) sono presenti, ma con percentuali decisamente inferiori rispetto alle attività più tradizionali o all'aperto.
La volontà di condividere con l'amico del cuore spazia dai sogni o desideri (37,0%) e i segreti (33,8%,) ai giocattoli preferiti (36,5%), le collezioni (33,6%) e le merende (33,1%). Il momento della merenda è chiaramente un'occasione sociale: il 41,2% apprezza mangiare insieme con gli amici e il 34,8% raccontarsi
storie buffe e ridere insieme. La condivisione, anche della merenda stessa (condividerla con il miglior amico 30,5% e scambiare la merenda e provare quella di altri 25,7%), è un aspetto centrale. Per quanto riguarda le preferenze alimentari, merendine e brioches dominano in questo contesto (48,7%), seguono il panino (23,1%) i biscotti (10,6%), pane e marmellata (8,5%) e yogurt (6,1%).
Le nuove amicizie nascono principalmente attraverso il gioco in gruppo o facendo sport insieme (24,7%), parlando a scuola (21,7%) e durante i corsi e le attività durante l'anno (20,5%). Anche i campi estivi (15,7%) e le vacanze con i genitori (12,8%) rappresentano momenti che facilitano il nascere di amicizie. L'estate, in particolare, non interrompe il contatto con gli amici: il 90,4% dei bambini si mantiene in contatto, vedendosi al centro estivo (38,3%) o tramite lo scambio di messaggi (37,9%) e telefonate (33,4%) o, in misura minore, con videochiamate (26,2%).
Secondo l’indagine AstraRicerche, quasi tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni conoscono Mulino Bianco (97,2%). Tra questi, la maggior parte è a conoscenza dei premi proposti dal brand (73,5%) e della collezione “Sorpresine”, che permette di ricevere a casa giochi e oggettini divertenti (62,9%), come gli Animabili.
La Consumer Promo, è attiva ogni anno in occasione del rientro a scuola. Nell’edizione 2024, sono stati oltre 1 milione i partecipanti all’iniziativa, ricevendo i simpatici oggetti da collezione direttamente a casa, attraverso l’acquisto di prodotti selezionati. Anche per il “back to school” 2025 la promozione sarà attiva con un nuovo premio: le carte da gioco Clementoni che celebrano i 50 anni di ricordi buoni con un tributo al premio della prima edizione Sorpresine degli anni ’80, a cui si aggiungono anche altre proposte ludiche dei giorni nostri (ad esempio Dubito, Vedo Doppio, Nomi cose città, Sasso carta forbici, 11 famiglie, ecc).
Per partecipare alla Consumer Promo, basterà acquistare 6 prodotti che partecipano alla promozione, tra cui Pan Goccioli, Pane + Cioccolato, la gamma Flauti e la gamma PlumCake, e inserire il codice presente sulle vaschette o sui separatori direttamente sul sito Mulino Bianco per richiedere il set composto da 2 mazzi di carte da gioco Sorpresine preferito a scelta tra i 4 set disponili. I premi saranno recapitati all’interno di un’iconica confezione che celebra il 50° anniversario di Mulino Bianco con il Piccolo Mugnaio. Ogni kit conterrà inoltre un leaflet illustrativo, con la storia e le caratteristiche degli oggetti da collezione.
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