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Sanzioni alla Russia, hanno funzionato? Cosa dicono i numeri e lo scenario in Ucraina

18 Luglio 2025
Un mega yacht russo sequestrato

(Adnkronos) - Le sanzioni alla Russia sono arrivate al diciottesimo pacchetto, con una cadenza che ha seguito l'evoluzione della guerra in Ucraina. Tre tranches nel 2025, inclusa l'ultima; tre nel 2024 con un allineamento per la Bielorussia; tre nel 2023 con integrazione sempre per la Bielorussia e per l'Iran; nove più alcune integrazioni dal febbraio alla fine del 2022. La cronistoria aiuta a ricostruire l'azione dell'Europa contro Mosca, a sostegno di Kiev. La base teorica delle sanzioni economiche è sempre la stessa: ridurre il più possibile le fonti di approvvigionamento, sia per quanto riguarda il denaro sia per le materie prime, per indebolire la macchina bellica russa. E la domanda che ha accompagnato ogni nuovo rilascio è stata sempre la stessa: le sanzioni contro la Russia funzionano o non funzionano?  

Per cercare risposte che non siano troppo viziate dalla propaganda, su cui il Cremlino continua a investire con tutti i canali a disposizione, è indispensabile leggere i dati disponibili, anche questi in parte 'corretti' dalla macchina della disinformazione, e approfondire lo stato reale dell'economia russa dopo tre anni e mezzo di sanzioni. Da questo punto di vista, le sanzioni occidentali hanno sicuramente contribuito a complicare la gestione della macchina produttiva russa, a indebolire i fondamentali e a limitare le possibilità di un'economia ormai completamente convertita in un'economia di guerra.  

E' però importante valutare i risultati raggiunti senza omettere gli errori e i passi falsi che sono stati fatti. Nel mirino dell'Europa sono finite persone, entità, beni e tecnologie. Prima di tutto, per colpire l'industria militare, le restrizioni sui prodotti chimici e i ricambi, e poi, per impedire lo spostamento delle merci, i servizi portuali e le flotte ombra e, per impedire lo spostamento di denaro, le banche e il sistema finanziario.  

Una prima, sostanziale, presa d'atto riguarda i canali con cui la Russia è riuscita ad aggirare sistematicamente una parte delle sanzioni, grazie alla complicità di Stati amici, o comunque, non nemici (Cina, Iran, Corea del Nord ma anche India in alcuni passaggi). Ne è una prova inconfutabile la stessa composizione dei nuovi pacchetti che si sono avvicendati nel tempo, sempre più orientati a colpire proprio la rete di connivenze e interessi che ha depotenziato le sanzioni dirette. 

Ci sono stati poi i compromessi che gli stessi stati membri dell'Unione europea hanno scelto o sono stati costretti a fare. Per i veti che sono arrivati da Paesi progressivamente più vicini a Mosca che a Bruxelles, dall'Ungheria alla Slovacchia, ma anche per evitare che le sanzioni avessero un effetto negativo insostenibile per l'economia europea. E' il caso del gas e del petrolio, che non sono mai stati sanzionati completamente, lasciando che le forniture in parte continuassero a transitare anche verso l'Europa. 

Le sanzioni hanno anche cercato di arginare la disinformazione e la propaganda. Su questo fronte, c'è da registrare un sostanziale fallimento, che dipende essenzialmente dall'impossibilità di presidiare canali di comunicazione capaci di rinnovarsi continuamente e da una infiltrazione sempre più capillare delle fake news, alimentate dagli algoritmi e dai bot dell'intelligenza artificiale. 

Sicuramente, provando a fare un bilancio di tre anni e mezzo di sanzioni alla Russia, si può arrivare a una conclusione. E' fallito l'obiettivo dichiarato all'inizio, subito dopo l'invasione russa, di far implodere la Russia a colpi di sanzioni, portando la società russa, dalla popolazione alla rete degli oligarchi, a ribellarsi al Cremlino. Questo perché il regime di Vladimir Putin è ancora solido e perché, se è vero che sarà difficilissimo riportare la Russia sul sentiero di un'economia di pace, è anche vero che è lontano quel default che in tanti avevano ipotizzato. Quello che si può dire con sufficiente certezza, però, è che senza le sanzioni economiche la forza militare russa avrebbe piegato già da tempo quello che resta della resistenza ucraina. (Di Fabio Insenga)  

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Medicina, Vittorio Miele presidente federazione società radiologiche: "Aggiornare i macchinari"

18 Luglio 2025
Vittorio Miele

(Adnkronos) - Vittorio Miele è il nuovo presidente della Fidesmar, la Federazione italiana delle società mediche dell'area radiologica. Professore all'università di Firenze, direttore della Scuola di specializzazione in Radiodiagnostica dell'ateneo e a capo del Dipartimento di Radiologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi, Miele sarà in carica per i prossimi 2 anni. Tra gli obiettivi del suo mandato, riporta una nota: "La modernizzazione dei dispositivi tecnologici e l'ottimizzazione dell'utilizzo degli stessi, con particolare riguardo alle macchine ibride, su cui coesistono le competenze e l'attività di più specialisti". 

"Questo settore medico beneficia in modo eccezionale dell'innovazione tecnologica, oggi più fiorente che mai, che offre enormi opportunità di diagnosi e terapia - dichiara il neo presidente Fidesmar - Però, per lo stesso motivo, soffre anche molto dell'invecchiamento dei macchinari che dopo 7-10 anni diventano obsoleti e andrebbero sostituiti. In Italia questo non avviene con le tempistiche necessarie, spesso i presidi vengono utilizzati fino a 15 anni prima di venire rimpiazzati. Il rischio è di continuare a utilizzare device con minore qualità diagnostica e più alta emissione di radiazioni rispetto a quanto sarebbe possibile se, nell'interesse dei pazienti e di tutto il sistema sanitario nazionale, ne venissero acquisiti di nuovi più spesso. Oggi abbiamo apparecchi di tomografia computerizzata, risonanza magnetica, mammografia, Pet scan, acceleratori lineari che andrebbero rinnovati tempestivamente: uno degli obiettivi di questo biennio sarà proprio aprire un dialogo su questo tema con le istituzioni". 

Un argomento che interessa diverse specialità mediche. "Oggi - sottolinea Miele - ci sono apparecchiature trasversali per medici radiologi, medici nucleari, radioterapisti oncologi. Fidesmar, racchiudendo tutte queste società e associazioni, ha il mandato di esplorare questo campo di applicazione. Si tratta molto spesso di nuove tecnologie per cui i protocolli non sono sempre già ben codificati: per questa ragione diventa per noi campo di esplorazione e di redazione di documenti condivisi. Come federazione, infatti, proponiamo documenti congiunti su questi argomenti di interesse comune e promuoviamo l'integrazione tra le varie realtà, che grazie a un approccio sempre più multidisciplinare si trovano spesso a dialogare, a tutto beneficio dei pazienti". 

Con 5 società e associazioni scientifiche confederate - Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica; Airb, Associazione italiana di radiobiologia; Airo, Associazione italiana di radioterapia oncologica; Aimn, Associazione italiana di medicina nucleare; Ainr, Associazione italiana di neuroradiologia - la Fidesmar si presenta come una delle maggiori federazioni medico-scientifiche in Europa. Fondata nel 2016, grazie a uno scambio costante e collaborativo fra le realtà rappresentate, la federazione è diventata un punto di riferimento per l'area radiologica anche nei rapporti con gli interlocutori istituzionali, ricorda la nota. 

"Anche il tema della esposizione alle radiazioni interessa tutti i professionisti dell'area radiologica", evidenzia il presidente. Ed "è un tema centrale per i pazienti che si sottopongono alle indagini diagnostiche - rimarca - su cui è necessario che anche le istituzioni siano chiamate a vigilare. Sia nel senso di un rapido aggiornamento delle tecnologie, affinché siano disponibili sempre macchine aggiornate, sia nel senso del rispetto delle regole stabilite dalle istituzioni. E' importante garantire la massima sicurezza durante ogni procedura medica", precisa Miele: "Esistono leggi che governano la radioesposizione medica e pongono regole che vanno rispettate e tutelate, nell'interesse della salute dei cittadini".  

"Come federazione - conclude - vogliamo promuovere la ricerca per migliorare le conoscenze scientifiche, il dialogo con l'industria per ottenere attenzione allo sviluppo di tecnologie sostenibili e l'informazione corretta e puntuale per i pazienti e i decisori istituzionali. Nell'area radiologica c'è grande bisogno di interazione tra le varie società, perché il confronto costante facilita la crescita comune e rafforza le competenze. Come presidente vorrei favorire al massimo lo sviluppo dei temi indicati, sfruttando le grandi potenzialità delle realtà che fanno parte di Fidesmar. I progetti per questi 2 anni sono molti e siamo fiduciosi di poterli realizzare al meglio".  

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Juventus, tutto su Hjulmand: sì del centrocampista, ostacolo Sporting

18 Luglio 2025
Morten Hjulmand - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - La Juventus vuole Morten Hjulmand, secondo le ultime news di calciomercato di oggi, venerdì 18 luglio. Il centrocampista danese dello Sporting Lisbona, sbocciato nel Lecce dopo essere stato scoperto da Pantaleo Corvino, è il primo obiettivo per la regia bianconera. Tudor ha chiesto alla dirigenza un innesto di qualità a centrocampo, un giocatore che sappia dettare i ritmi ma che abbia la personalità per portare il pallone e guidare i compagni, pur rimanendo attento alla fase difensiva. 

Caratteristiche che la Juventus ha individuato proprio in Hjulmand, giocatore che lo scorso anno ha vinto la Liga portoghese con lo Sporting, di cui è diventato capitano dopo essersi trasferito a Lisbona nell'estate del 2023 per circa 20 milioni di euro. I contatti con il giocatore sono iniziati nei giorni scorsi e continuati nelle ultime ore, fino al sì di Hjulmand, che ha trovato un principio di accordo con il club bianconero. 

Il vero ostacolo nella trattativa è rappresentato dalle, altissime, richieste dello Sporting Lisbona. Per cedere il suo regista il club portoghese chiede infatti circa 50 milioni di euro, una cifra monstre che la Juventus, in questa fase, non può permettersi di spendere. Le cose potrebbero cambiare in caso di cessione, con giocatori come Mbangula, ma anche Dusan Vlahovic, nella lista dei cedibili. Da loro potrebbe arrivare il tesoretto per lanciare l'assalto a Hjulmand. 

 

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Dalla Regione 59 milioni per lavori sulle strade nel Sassarese

18 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAssessore Piu, 'restituire sicurezza alle nostre strade'...

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Mondiali nuoto Singapore, Paltrinieri e Taddeucci d'argento anche nella 5 km

18 Luglio 2025
Gregorio Parltrinieri e Ginevra Taddeucci - (Afp)

(Adnkronos) - Altre due medaglie d'argento per l'Italia nei Mondiali di nuoto di Singapore. Gregorio Parltrinieri e Ginevra Taddeucci hanno conquistato il secondo argento nelle 5 km in acque libere, dopo quello della 10 km 

L'azurro, nonostante la frattura al dito della mano sinistra rimediata nel corso della prima gara della kermesse iridata, ha chiuso a 57'29"30, dietro di 2"90 al tedesco Florian Wellbrock (57'26"40). Bronzo al francese Marc Antoine Olivier (57'30"40). Mentre tra le donne oro per l'australiana Johnson e bronzo per la giapponese Kajimoto. 

 

"Avevo un taping leggero stamattina però l'ho perso dopo il primo giro. E' stata una gara durissima, più della dieci chilometri. Ero stanco, il caldo influisce. Il dito fa male ma ero incurante del dolore. La gara è stata perfetta, potevo anche rientrare per la vittoria finale", racconta Greg. Il carpigiano, compirà 31 anni il 5 settembre. "Ultimamente la cinque chilometri mi viene meglio della dieci: però era dura perché c'era molta competitività e bisognava combattere con tanta gente insieme - continua il vincitore di tutto allenato da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia e tesserato per Coopernuoto e Fiamme Oro-. L'anno scorso non avrei mai conquistato una medaglia in una gara così: prima le volevo risolvere di forza; adesso c'è molta più tattica nel mio nuoto e infatti sono riuscito a gestirla bene. Le gare stagionali mi hanno dato tanti feedback e ho affinato la mia strategia. Ci sono state tante situazioni in cui ero in difficoltà per questo è stupenda questa medaglia", ha spiegato Paltrinieri.  

"A malincuore torno in Italia dopo il fondo. Dopo il Settecolli si era aperto uno spiraglio per il 1500, perché il 14'58 nuotato bello carico mi induceva a pensare che avrei potuto essere da 14'3 basso, però è avvenuto l'incidente al dito che si aggiunge ai fastidi che ancora provo al gomito. Ho bisogno di una revisione prima di ricominciare", ha concluso SuperGreg, alla nona medaglia iridata nel fondo, la 18esima ai mondiali e l'ottava edizione consecutiva sul podio, che già a Budapest nel 2022 aveva vinto due medaglie con l'oro nella 10 chilometri e l'argento nella 5 km.  

 

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Cassano attacca Leao: "Gioca per le ragazze". Lui risponde: "Mi ama molto"

18 Luglio 2025
Antonio Cassano e Rafa Leao - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Nuovo botta e risposta tra Antonio Cassano e Rafa Leao. L'ex attaccante, da sempre uno dei più grandi detrattori dell'esterno offensivo del Milan, ha rincarato la dose durante la nuova puntata di Viva El Futbol, non risparmiando le, solite, critiche al talento portoghese, che sarà uno dei punti fermi del nuovo corso rossonero targato Massimiliano Allegri, dopo la stagione discontinua vissuta con Paulo Fonseca prima e con Sergio Conceicao poi. 

"Sembra che a lui piaccia giocare a calcio per impressionare le ragazze", ha detto Cassano, "non lo fa per squadra e compagni, non gli interessa vincere le partite". Un commento che ha provocato l'ennesima reazione dello stesso Leao: "Lui mi ama molto", ha scritto sul suo profilo X, aggiungendo al messaggio tre emoticon che piangono. Un modo ironico per rispondere alle critiche. 

Non è comunque il primo siparietto polemico tra i due. Dopo aver vinto la Supercoppa Italiana contro l'Inter lo scorso gennaio, Leao ha ripreso su X un video di Cassano, critico nei suoi confronti dopo la bella prestazione nel derby. Il commento è stato laconico: "Che pagliaccio". Nel video in questione, Cassano dice in diretta su Twitch ai colleghi Ventola e Adani, durante "Viva el futbol": "A lungo andare se ne accorgerà pure Conceicao che Leao è un giocatore farlocco, da 0-0, alla Martial. Né carne, né pesce. Non sa giocare con la squadra, non sa fare l'ultimo passaggio, non vede la porta, è poca roba".  

E ancora: "Leao deve dire grazie a Fonseca, se al suo posto trovava Spalletti o Capello rischiava che lo attaccava al muro. Fonseca si è comportato fin troppo bene, facendolo sedere solo 3 o 4 volte in panchina. Leao si deve vergognare per il comportamento avuto con Fonseca. Dopo una vittoria dice che Conceicao gli dà energia, doveva avere i cogl… di dire che pensa, non adesso o quando va in nazionale. Io sarò sempre con Fonseca, un grandissimo allenatore e uomo, a differenza sua che è senza personalità". 

 

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Ichnusa omaggia il muralismo sardo con un'etichetta d'autore

18 Luglio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATADisegno sulla Cruda firmato dall'artista Maurizio Brocca...

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Rottamazione-quater, nona rata in scadenza: versamento entro 31 luglio

18 Luglio 2025
Rottamazione-quater, nona rata in scadenza: versamento entro 31 luglio

(Adnkronos) - Si avvicina la prossima scadenza per i pagamenti della Rottamazione-quater delle cartelle. Il 31 luglio 2025 è il termine di versamento sia della nona rata per i contribuenti in regola con i precedenti versamenti, sia della prima o unica rata per i riammessi alla definizione agevolata che hanno presentato domanda entro lo scorso 30 aprile. E' quanto si legge in una nota dell'Agenzia delle entrate-Riscossione 

I moduli di pagamento sono contenuti nella comunicazione delle somme dovute inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione, disponibile in copia anche sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. In caso di mancato pagamento, oppure effettuato oltre il termine ultimo o per importi parziali, la legge prevede la perdita dei benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. In considerazione dei cinque giorni di tolleranza concessi dalla legge, saranno comunque ritenuti tempestivi i pagamenti effettuati entro il 5 agosto 2025. 

È possibile pagare in banca, agli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati, utilizzando i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPa, sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App Equiclick. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento.  

La comunicazione delle somme dovute e i moduli di pagamento possono essere recuperati nell’area riservata del sito di Agenzia delle entrate-Riscossione a cui si accede tramite Spid, Cie, Cns e, per gli intermediari fiscali, con le credenziali Entratel. In alternativa, è possibile ottenere una copia via e-mail compilando l’apposito form disponibile nell’area pubblica del sito allegando un documento di riconoscimento. Il servizio ContiTu, disponibile nell’area pubblica del sito di Agenzia delle entrate-Riscossione, senza quindi necessità di credenziali di accesso, consente di pagare in forma agevolata soltanto alcune delle cartelle/avvisi contenuti nella comunicazione delle somme dovute e di richiedere i nuovi moduli di pagamento delle rate con gli importi aggiornati. Per i restanti debiti riportati nella comunicazione, la definizione agevolata non produrrà effetti e l'Agente della riscossione dovrà riprendere, come prevede la legge, le azioni di recupero.  

La definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, la cosiddetta Rottamazione-quater, è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 e consente di versare solo gli importi dovuti a titolo di capitale e di rimborso spese per i diritti di notifica e le eventuali procedure esecutive. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o degli obblighi contributivi) non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi (comunque denominati, comprese pertanto le c.d. maggiorazioni), nonché quelle dovute a titolo di aggio.  

Successivamente, la Legge n. 15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024) ha previsto una nuova opportunità per chi non è riuscito a rimanere in regola con i pagamenti. Il provvedimento ha stabilito che, limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni a suo tempo effettuate per aderire alla Rottamazione-quater, i contribuenti che alla data del 31 dicembre 2024 risultavano “decaduti” a seguito del mancato, insufficiente o tardivo versamento di quanto dovuto, potevano presentare, entro il 30 aprile 2025, domanda di riammissione ai benefici previsti e scegliere se pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in un numero massimo di 10 rate. 

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Hiv, il 90% dei pazienti sceglie terapia long acting

18 Luglio 2025
 - (Fotogramma)

(Adnkronos) - La terapia anti-Hiv long acting convince i pazienti. I risultati dello studio di fase IIIb Volition, resi noti da ViiV Healthcare in occasione della Conferenza 2025 dell'International Aids Society (Ias) che si è svolta a Kigali, in Ruanda, indicano che l'89% delle persone con Hiv naïve ed eleggibili al trattamento hanno scelto di passare al regime iniettivo long acting cabotegravir + rilpivirina (Cab/Rpv La) dopo aver ottenuto una rapida soppressione virologica con il regime orale quotidiano dolutegravir/lamivudina (Dtg/3Tc). 

"I dati dello studio Volition evidenziano come offrire una scelta nel trattamento consenta alle persone con Hiv di optare per farmaci che soddisfino le loro necessità quotidiane, che sono in continua evoluzione", dichiara Jean van Wyk, Chief Medical Officer di ViiV Healthcare. ViiV, azienda globale specializzata nell'Hiv a maggioranza GlaxoSmithKline, in partecipazione con Pfizer e Shionogi, "è stata pioniera nel proporre in Hiv farmaci iniettabili long acting e nell'offrire opzioni che consentono una elevata efficacia e tollerabilità, una migliore aderenza e uno schema posologico preferito rispetto all'assunzione di pillole orali quotidiane - sottolinea - Riteniamo che le formulazioni long acting siano una componente fondamentale del trattamento e della prevenzione dell'Hiv, e che svolgeranno un ruolo cruciale nel raggiungimento del nostro obiettivo di porre fine all'Hiv e all'Aids". 

"Lo studio Volition propone per la prima volta una strategia comprendente soli 2 farmaci antiretrovirali sin dall'inizio del percorso terapeutico della persona con Hiv - commenta a margine della presentazione Cristina Mussini, direttore Clinica Malattie infettive, Azienda ospedaliera-universitaria Policlinico di Modena e vice-presidente Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) - Dai risultati emerge come, dopo aver ottenuto una rapida soppressione virologica con il regime orale dolutegravir + lamivudina, siano gli stessi pazienti, consapevoli dell'importanza dell'aderenza, a preferire l'opzione terapeutica long acting, che consente loro più libertà nella quotidianità, allontanando così anche il ricordo stigmatizzante di malattia". 

Questi nuovi dati dello studio di fase IIIb Volition - spiega ViiV Healthcare in una nota - valutano l'esperienza di individui naïve che hanno iniziato il trattamento quotidiano con Dtg/3Tc e a cui è stata successivamente offerta la possibilità di passare a Cab+Rpv La dopo aver ottenuto la soppressione virologica.  

I partecipanti hanno ottenuto una rapida soppressione virologica con Dtg/3Tc (tempo mediano alla soppressione 4,14 settimane), quindi è stata offerta loro la possibilità di cambiare terapia. Alla visita di studio immediatamente successiva, giorno della scelta, l'89% (129 su 145) dei partecipanti eleggibili ha scelto di cambiare regime a favore di Cab+Rpv La, mentre l'11% (16) ha scelto di continuare Dtg/3Tc. I motivi più comuni citati per la scelta di Cab+Rpv La sono stati il non doversi preoccupare di saltare una dose ogni giorno (80%) e il non dover portare con sé i farmaci (68%). Questi risultati sottolineano l'efficacia e la tollerabilità di Dtg/3Tc come opzione di rapida soppressione virologica e dimostrano il valore di offrire Cab+Rpv La come opzione di trattamento per soddisfare esigenze e preferenze individuali. 

L'iniezione di cabotegravir - ricorda ViiV - è indicata, in combinazione con l'iniezione di rilpivirina, per il trattamento dell'infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 (Hiv-1) in adulti e adolescenti (di almeno 12 anni di età e con peso corporeo di almeno 35 kg) virologicamente soppressi (Hiv-1 Rna inferiore a 50 copie/ml) con un regime antiretrovirale stabile senza evidenza presente o passata di resistenza virale e senza precedente fallimento virologico con agenti della classe degli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (Nnrti) e degli inibitori dell'integrasi (Ini).  

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Istituto naz. tributaristi partecipa a consultazione pubblica Commissione Ue

18 Luglio 2025
Istituto naz. tributaristi partecipa a consultazione pubblica Commissione Ue

(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha partecipato alla consultazione pubblica promossa dalla Commissione europea, in merito alla revisione delle norme procedurali antitrust dell’Unione europea. La Commissione afferma che l'applicazione rigorosa ed efficace delle norme dell'Ue in materia di concorrenza protegge le imprese (professionisti) e i consumatori in tutta l'Ue, stimolando la competitività.  

I regolamenti attuativi di tale procedura di tutela sono in vigore da oltre 20 anni, nel frattempo l'economia ha conosciuto alcuni cambiamenti, tra cui la digitalizzazione delle imprese e delle professioni, che hanno messo alla prova gli strumenti e le procedure esistenti, progettati per le indagini su documenti cartacei. Inoltre, l'esperienza dell'applicazione delle norme dell'Ue in materia di concorrenza in parallelo con le autorità nazionali garanti della concorrenza, pur essendo estremamente positiva, può essere migliorata.  

Un obiettivo condiviso dall’Int il cui presidente, Riccardo Alemanno, ha dichiarato: “E’ sicuramente condivisibile una revisione delle norme procedurali collegate all’antitrust dell‘Ue che possano favorire la Commissione europea nelle indagini volte a tutelare la concorrenza e a intervenire sui casi di posizione dominante da parte di soggetti produttivi di beni e/o servizi ai sensi degli articoli 101 e 102 del Tfue. La limitazione della concorrenza e/o posizioni dominanti sul mercato da parte di soggetti produttivi, siano essi imprese o professionisti, danneggiano fortemente non solo gli operatori economici, ma soprattutto il cittadino consumatore che è sempre il soggetto penalizzato dalla mancanza di concorrenza che si traduce in regimi monopolistici per la cessione di beni e/o le prestazioni di servizi. E’ poi altrettanto importante che vi sia una armonizzazione delle normative antitrust dei Paesi membri e che la Commissione svolga controlli e verifiche anche in tal senso sulle attività delle autorità antitrust nazionali". 

Ma per l’Int è stata anche l’occasione per ribadire a livello europeo, l’importanza delle norme antitrust a supporto alla direttiva 2018/958 relativa a un test di proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni o di modifiche di quelle già esistenti, direttiva recepita integralmente dallo Stato italiano con il decreto legislativo 16 ottobre 2020, n. 142. 

“Da mesi - ha evidenziato Alemanno - si parla di riforma di vari settori professionali. Non entriamo ovviamente nel merito della gestione di altre categorie e sulla necessità di modernizzare talune professioni, ma ricordiamo che così come saranno tutelate le professioni del settore ordinistico altresì devono essere salvaguardate le professioni di cui alla legge 4/2013. Le richieste delle categorie professionali organizzate in Ordini devono pertanto essere compatibili con le prerogative delle professioni organizzate in associazioni professionali ai sensi della normativa vigente”. Dallo scorso mese di maggio, ad esempio, ricorda l'Int, circola una bozza di legge delega al governo che fornisce le indicazioni di massima per la riforma del decreto istitutivo dell’albo unico dottori commercialisti ed esperti contabili; nelle premesse viene indicata la salvaguardia delle altre professionalità organizzate nei singoli settori, ma non viene fatto cenno alla salvaguardia di quelle organizzate in associazioni ai sensi della legge 4/2013. 

Su questo Alemanno scriverà al presidente del Consiglio e ai ministri competenti per richiedere già nel testo della Legge delega l’inserimento della tutela delle prerogative delle professioni organizzate ai sensi della legge 4/2013. “Ricordo - ha precisato il numero uno dell’Int e vicepresidente vicario di Confassociazioni - che i professionisti associativi sono coloro che, oltre a lavorare e dare lavoro, versano i loro contributi previdenziali alla Gestione separata dell’Inps, cassa di previdenza dei professionisti privi di cassa autonoma privata, il cui saldo estremamente positivo, sostenuto dai versamenti dei 450mila soggetti iscritti, contribuisce a garantire la sostenibilità dei conti dell’Ente previdenziale pubblico. Chiedere di poter continuare a svolgere il proprio lavoro nelle materie libere per legge, che tali devono restare, e nelle funzioni attribuite da specifiche leggi dello Stato, è un diritto che governo e Parlamento non ignoreranno". 

 

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Agricoltura, MartinoRossi in campo per innovazione sostenibile con progetti sperimentali

18 Luglio 2025
Agricoltura, MartinoRossi in campo per innovazione sostenibile con progetti sperimentali

(Adnkronos) - Agrifuture, l’azienda agricola sperimentale di MartinoRossi Spa interamente dedicata alla ricerca e al test in campo di tecniche agronomiche e soluzioni innovative finalizzate a una agricoltura sostenibile di alta qualità, si conferma sede di importanti progetti condivisi con partner dell’industria alimentare. In alcune porzioni dei 30 ettari di Agrifuture situati a ridosso della sede centrale di MartinoRossi a Malagnino, infatti, sono in corso sperimentazioni di tecniche di precision farming, agricoltura rigenerativa e agricoltura consociativa condotte per conto e in stretta collaborazione con nomi eccellenti dell’agroalimentare nazionale come Gruppo Amadori e Galbusera, che riconfermano così nuovamente il concreto impegno in ambito di sostenibilità, diretto a contribuire alla creazione di modelli agricoli più resilienti, efficienti e rispettosi dell’ambiente. 

In particolare, MartinoRossi, fornitore del Gruppo Amadori con materie prime e ingredienti destinati alla produzione della linea di prodotti finiti plant-based, sta portando avanti un progetto sperimentale in uno dei campi di Agrifuture, in collaborazione con l’azienda romagnola. L’attività si concentra sulla consociazione colturale e sulla tecnica di precision farming, con l’obiettivo di applicare pratiche agricole rigenerative e ridurre l’uso di acqua e fertilizzanti.  

Il progetto si basa sulla consociazione del mais vitreo con leguminose, coltivate in file alternate secondo lo schema del 'corridoio solare'. Questa tecnica mira a trarre vantaggio dalla naturale complementarità tra le colture: il mais, che ha un elevato fabbisogno di azoto, può trarre beneficio dalla presenza delle leguminose, che grazie a batteri del genere Rhizobium fissano l’azoto atmosferico direttamente nel terreno, riducendo l’impiego di fertilizzanti sintetici. Le leguminose, a loro volta, ricevono un vantaggio dall’ombreggiamento fornito dallo sviluppo verticale del mais, che può proteggerle dalle alte temperature favorendone lo sviluppo.  

Il campo è suddiviso in due parcelle con differenti combinazioni: una con fagiolo cannellino, l’altra con pisello giallo, una leguminosa scelta in funzione delle esigenze del Gruppo Amadori, che la impiegherà nello sviluppo dei propri prodotti plant-based. Per questa seconda parcella, MartinoRossi ha selezionato una varietà particolarmente tollerante al caldo, con l’obiettivo di verificare in condizioni reali se il mais possa contribuire a mitigare lo stress termico della leguminosa durante i periodi più caldi.  

Il progetto si propone dunque di verificare in che misura la consociazione sia in grado di rendere più sostenibile la produzione di mais riducendo l’utilizzo di concimi chimici e di acqua. A supporto di questo obiettivo, vengono applicate anche tecniche di sub-irrigazione di precisione e la somministrazione di bioinduttori per via radicale, entrambe realizzate attraverso il sistema Underdrip®. 

"Abbiamo aderito con entusiasmo - commenta Tommaso Chiappa, direttore Consumer Marketing Amadori - a questo progetto. La scelta di collaborare con MartinoRossi per la fornitura delle proteine vegetali destinate alla nostra linea plant-based è motivata principalmente dalla profonda attenzione che l’azienda dedica alla ricerca e sviluppo, anche sul campo, alla sostenibilità e alla gestione integrata della propria filiera, dalla coltivazione alla raccolta e produzione. L'adozione di una filiera 100% italiana per le proteine vegetali nella nostra gamma Veggy, introdotta da pochi mesi, ha rappresentato un tassello cruciale della strategia di sviluppo della linea. Questa scelta continua a giocare un ruolo fondamentale nell'affermare il Gruppo Amadori come la Protein Company Italiana più sostenibile e innovativa". 

MartinoRossi, punto di riferimento dell’industria alimentare nella fornitura di farine, granelle e ingredienti funzionali senza glutine, allergeni e Ogm da cereali e legumi coltivati in filiera controllata, ha avviato inoltre insieme a Galbusera un progetto di studio volto a misurare la produttività del mais bianco coltivato con apporti minimi sia di concimi azotati sia di acqua. La sperimentazione ha avuto inizio a metà maggio con la semina del mais su un campo gestito in agricoltura conservativa dove Ersaf Lombardia monitora nell’evolversi nel tempo la quantità di sostanza organica. 

La porzione seminata, inoltre, è servita dal sistema di sub-irrigazione di precisione Underdrip, che rilascia quantità ottimizzate di acqua e bioinduttori a diretto contatto con l’apparato radicale, evitando in questo modo gli sprechi d’acqua per evaporazione e riducendo i prelievi di risorsa idrica. 

MartinoRossi, nell’ambito di questa sperimentazione, ha utilizzato droni per somministrare biostimolanti fogliari, ovvero microrganismi che entrano in simbiosi con le colture favorendone lo sviluppo radicale e la capacità di assunzione di nutrienti. L’impiego dei droni da un lato ha migliorato la qualità della nebulizzazione grazie alla forte turbolenza generata dalle eliche; dall’altro, i limiti di carico dei droni hanno condotto a sperimentare, con esito positivo, l’efficacia di un quantitativo sensibilmente inferiore (circa il 70% in meno) di soluzione irrorata.  

Inoltre, sempre allo scopo di utilizzare solo l’acqua necessaria, MartinoRossi sta testando in campo da qualche anno delle particolari microsonde, che monitorano sia la temperatura sia il flusso della linfa all’interno della pianta, rilevando in tempo reale eventuali situazioni di stress idrico. 

“Per noi di Galbusera questa sperimentazione è un esempio concreto di come qualità eccellente, innovazione e sostenibilità possano intrecciarsi in un progetto condiviso lungo tutta la filiera. Con MartinoRossi stiamo lavorando sul mais bianco, uno degli ingredienti dei nostri biscotti senza glutine, contribuendo a ridurre i fertilizzanti, consumi idrici ed emissioni. È un modello virtuoso, che ci vede non solo come acquirenti ma come parte attiva di una filiera che genera impatto reale”, dichiara Giovanna Solito, direttore Marketing di Galbusera. 

Parallelamente alle sperimentazioni in partnership con Galbusera e Amadori, MartinoRossi sta conducendo presso Agrifuture altri progetti in collaborazione con Campi d’Italia, Underdrip, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Milano, Lilas4Soild (relativamente al Carbon Farming) ed Ersaf. In particolare, con UniMi è in corso lo sviluppo di un modello Ai per la gestione automatizzata dell’irrigazione.  

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Open Arms, Procura Palermo impugna sentenza assoluzione Salvini

18 Luglio 2025
Nave Open Arms - Afp

(Adnkronos) - La Procura di Palermo ha impugnato la sentenza di assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini, assolto lo scorso dicembre dall'accusa di sequestro di persone e rifiuto di atti d'ufficio nel processo Open Arms.  

I magistrati hanno depositato il ricorso in Corte di Cassazione contro la sentenza. Con questo tipo di ricorso, direttamente alla Cassazione, si può evitare il giudizio di appello. 

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Open Arms, procura impugna sentenza assoluzione Salvini: ricorso in Cassazione

18 Luglio 2025
Matteo Salvini durante il processo Open Arms a Palermo - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - La procura di Palermo ha impugnato la sentenza di assoluzione per il vicepremier Matteo Salvini, assolto lo scorso dicembre dall'accusa di sequestro di persone e rifiuto di atti d'ufficio nel processo Open Arms. I magistrati hanno depositato il ricorso in Corte di Cassazione contro la sentenza. La Procura ha deciso di fare il "ricorso per saltum" per evitare il giudizio di appello e ottenere direttamente una pronuncia della Suprema Corte.  

Matteo Salvini è stato assolto nel processo Open Arms "perché il fatto non sussiste" il 20 dicembre 2024 scorso dai giudici a Palermo al termine del processo di primo grado. Il Tribunale, dopo otto ore di camera di Consiglio, ha assolto il ministro dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Secondo i giudici, "l’assegnazione del Pos (place of safety) non spettava all’Italia", e di conseguenza a Matteo Salvini, mentre Open Arms sbagliò a restare in “ostinata attesa” di un porto sicuro nel nostro Paese.  

Per questo i giudici hanno assolto il leader della Lega, non senza intervenire su alcuni argomenti: il divieto di ingresso in acque italiane era illegittimo, strumentale e basato su “mere congetture”. Non solo, la logica del concedere il Pos solo dopo aver ottenuto dagli altri paesi europei un accordo per la redistribuzione adottata dal governo Conte Uno e quindi anche da Salvini, non si basa su nessuna normativa e per questo “quanto meno opinabile”. 

Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per i fatti accaduti nel 2019: da ministro dell'Interno aveva infatti negato lo sbarco per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla ong spagnola Open Arms. L'accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere. 

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