
E' di almeno 19 morti e 16 feriti il bilancio del crollo di due edifici a Fes, nel nord est del Marocco. Lo rende noto l'agenzia di stampa Map spiegando che i soccorritori continuano a scavare a mani nude tra le macerie dei due edifici di quattro piani ciascuno per estrarre i sopravvissuti, tra cui bambini.
Le autorità marocchine hanno avviato un'indagine giudiziaria per determinare le cause del crollo e valutare se abbiano avuto un ruolo negligenze strutturali, violazioni edilizie o carenze amministrative.
Sequestrati in un anno di indagini 12 chili di marijuana...
Direzione regionale dem, 'urgente stagione riorganizzazione sistema
sanitario'... 
In Brasile la Camera bassa del Congresso ha approvato un disegno di legge a favore della riduzione della pena carceraria per l'ex presidente Jair Bolsonaro, condannato a 27 anni per aver tentato un colpo di Stato. Il testo passa ora al Senato che, se dovesse pronunciarsi favorevolmente, ridurrebbe la pena detentiva porterebbe a poco più di due anni.
L'ex leader di estrema destra sta attualmente scontando una condanna di 27 anni[1] per cospirazione volta a impedire l'insediamento del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva a seguito delle elezioni del 2022. Il suddetto disegno di legge mira a diminuire sostanzialmente le pene per una serie di reati, inclusi quelli relativi ai tentativi di colpo di stato, aprendo la concreta possibilità che la pena di Bolsonaro venga ridotta a poco più di due anni.
I sostenitori di Bolsonaro all'interno del Congresso hanno esplorato diverse strategie per mitigare la sua condanna. Martedì, i tentativi di procedere alla votazione del disegno di legge hanno generato disordini nella Camera dei Deputati, culminando nell'allontanamento forzato di un deputato da parte delle forze di polizia.
Qualora il disegno di legge venisse promulgato, Bolsonaro vedrebbe la sua pena detentiva ridotta a circa due anni e quattro mesi. La normativa concederebbe inoltre la libertà condizionale a circa 100 sostenitori di Bolsonaro incarcerati in relazione all'assalto agli edifici governativi di Brasilia verificatosi l'8 gennaio 2023. La riformulazione delle sentenze spetterà all'autorità giudiziaria.
Nel frattempo il team legale di Bolsonaro ha presentato istanza alla Corte Suprema per ottenere il rilascio del suo assistito[2] al fine di sottoporlo a un intervento chirurgico, motivando la richiesta con il deterioramento delle sue condizioni di salute e invocando la possibilità di scontare la pena domiciliare per ragioni umanitarie. Bolsonaro soffre di patologie addominali pregresse, conseguenti a un accoltellamento subito nel 2018, e ha richiesto diversi interventi chirurgici.

Il cantante lirico statunitense Jubilant Sykes, protagonista sui palchi più prestigiosi del mondo, che vantava anche una nomination ai Grammy, è stato ucciso a coltellate nella serata di lunedì 8 dicembre nella sua abitazione di Santa Monica, in California. Aveva 71 anni. In custodia si trova il figlio, Micah Sykes, 31 anni, individuato sul posto dagli agenti della polizia e arrestato come principale sospettato.
Cosa è successo
Secondo quanto comunicato dal Dipartimento di Polizia di Santa Monica, come riportano i media Usa, gli agenti sono intervenuti intorno alle ore 21:20, dopo una chiamata al 911 che segnalava un'aggressione in corso all'interno dell'abitazione. "Gli agenti sono arrivati rapidamente e sono stati condotti dal segnalante all'interno della casa", recita la nota ufficiale. "All'interno hanno trovato un uomo di 71 anni, identificato come Jubilant Sykes, con ferite gravi compatibili con un accoltellamento". Il figlio della vittima si trovava ancora nell'abitazione ed è stato arrestato senza incidenti. Sykes è stato dichiarato morto sul posto dal personale dei vigili del fuoco. Il figlio sarà formalmente incriminato per omicidio, in attesa delle valutazioni della Procura della Contea di Los Angeles.
Jubilant Sykes, la carriera
Nato e cresciuto a Los Angeles, Jubilant Sykes aveva iniziato la carriera lirica distinguendosi per una voce duttile che lo aveva portato in luoghi simbolo della musica mondiale: il Metropolitan Opera, il Carnegie Hall, il Kennedy Center, l'Apollo Theater e l'Hollywood Bowl. Nel corso della sua lunga carriera, il tenore aveva collaborato con artisti di primo piano come Julie Andrews, Renée Fleming, Josh Groban, Carlos Santana, Brian Wilson, Patrice Rushen e Terence Blanchard, costruendo un repertorio che spaziava dalla musica classica al gospel, dal jazz al contemporaneo. La nomination ai Grammy Awards era arrivata nel 2010, grazie al suo contributo nella registrazione di Mass di Leonard Bernstein. Sykes aveva inoltre esplorato il mondo del cinema e della televisione, apparendo in produzioni come "Freedom" (2014) di Peter Cousens e "The Descent" (2023) di Matt Green. La morte improvvisa dell'artista ha suscitato profonda commozione nella comunità musicale e tra i colleghi che ne ricordano la voce unica, la sensibilità artistica e la presenza scenica capace di unire generi e pubblici diversi. (di Paolo Martini)

Lo scherzo pre-Sanremo che fa tremare Arisa. La cantante, appena annunciata da Carlo Conti tra i 30 big in gara al Festival di Sanremo 2025, è stata vittima di uno scherzo di 'cattivo gusto' orchestrato da Sebastian Gazzarrini e l'imitatore ufficiale di Carlo Conti, David Pratelli, a Le Iene. L'imitatore, noto per la sua perfetta voce alla 'Carlo Conti', ha contatto alcuni dei 270 artisti esclusi dal cast, mettendo in scena chiamate surreali da Tiziano Ferro a Checco, da Rovazzi a Povia. Tra questi anche Arisa.
"Se sei mia amica ti chiedo cortesemente di fare un passo indietro, la Rai vuole per forza Annalisa", dice l'imitatore del direttore artistico presentando la proposta come un favore personale. La cantante, visibilmente toccata, risponde con grande disponibilità: "Guarda non so che dirti, se per te è un problema non ti preoccupare, per me l'amicizia viene prima".
Poi, la proposta che smaschera tutto. L'imitatore chiede alla cantante di fare coppia con Annalisa su una "tarantella lucana". A quel punto lo scherzo viene svelato. Immediata la reazione di Arisa: "Ma siete scemi ragazzi?", ha urlato la cantante incredula ma sollevata.

Trump parla con i giornalisti a bordo dell'Air Force One e (inavvertitamente) blocca una persona all'interno del bagno dell'aereo presidenziale. L'insolito siparietto è avvenuto mentre volava in Pennsylvania, per il suo primo comizio pubblico dopo mesi.
Il presidente era diretto a Mount Pocono per tenere un discorso sull'economia. Durante il volo, ha risposto alle domande dei giornalisti riuniti. Ma durante la diretta streaming si sente un oggetto sbattere ripetutamente contro l'Air Force One e Trump rimproverare un giornalista: "Dovrai andarci piano con quella cosa. È un aereo del governo, ma ci tengo a tenerlo in buone condizioni".
Pochi secondi dopo, è stato colpito accidentalmente dalla porta del bagno mentre qualcuno usciva. Trump inizialmente è sembrato confuso, ma poi ha ironizzato: "Oh, salve. Qualcuno è lì dentro", ha detto facendo scoppiare a ridere gli altri sull’aereo. "Vieni fuori", ha aggiunto dopo aver bussato.
Il video è diventato presto virale sui social, con meme e commenti sul gran senso dell'umorismo del presidente.
In 40 coi sindacati per l'incontro al Mimit con il ministro Urso...
Venerdì 12 dicembre il cantautore siciliano al BFlat Jazz Club... 
Accordo sulla revisione della legge europea sul clima (Ecl, European Climate Law) tra la presidenza del Consiglio Ue e i rappresentanti del Parlamento Europeo. Il testo introduce un nuovo obiettivo vincolante per il 2040: ridurre del 90% le emissioni nette di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Un traguardo considerato dal Consiglio un passo "fondamentale" verso la neutralità climatica che l’Unione punta a raggiungere entro il 2050.
L'intesa, arrivata durante il trilogo notturno, definisce inoltre alcuni ambiti di flessibilità a sostegno del raggiungimento dell'obiettivo del 2040 e diversi elementi che dovrebbero riflettersi nel quadro climatico post-2030. Questi principi guideranno le future proposte legislative della Commissione, per consentire all'Ue di raggiungere l'obiettivo del 2040, supportando nel contempo l'industria e i cittadini europei durante la transizione.
L'accordo conferma inoltre che entrambi i colegislatori sostengono il rinvio di un anno dell'entrata in vigore del sistema di scambio di quote di emissione dell'Ue per l'edilizia e il trasporto stradale (Ets 2), il cui avvio potrebbe innescare un aumento dei costi del riscaldamento domestico e dei carburanti (secondo il primo ministro polacco Donald Tusk, quando entrerà in vigore tutti i governi democratici in Europa cadranno).

Il Napoli torna in campo in Champions League. Oggi, mercoledì 10 dicembre, i campioni d'Italia affrontano il Benfica al'Estadio Da Luz (match visibile in tv e streaming) per la sesta giornata della fase campionato. Gli azzurri, reduci dal successo in A contro la Juve, hanno collezionato 7 punti nelle prime 5 giornate e vanno a caccia di tre punti pesantissimi in ottica qualificazione. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv e streaming.
Benfica-Napoli, orario e probabili formazioni
Ecco le probabili formazioni di Benfica-Napoli, in campo stasera alle 21:
Benfica (4-2-3-1) Trubin; Dedic, Otamendi, Antonio Silva, Dahl; Barrenechea, Rios; Sudakov, Barreiro, Aursnes; Pavlidis. All. Mourinho.
Napoli (3-4-3) Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera; Neres, Hojlund, Lang. All. Conte.
Benfica-Napoli, dove vederla
Benfica-Napoli, in programma oggi mercoledì 10 dicembre 2025 alle 21, sarà visibile in esclusiva streaming su Prime Video.

''Non faremo la guerra all'Europa, non abbiamo nessuna intenzione di farlo''. Ad affermarlo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, sottolineando che ''lo ha detto anche il presidente Vladimir Putin''. Allo stesso tempo Lavrov ha detto che ''Mosca risponderà a qualsiasi azione ostile, tra cui lo schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e l'espropriazione di beni russi''.
Il ministro degli Esteri russo ha poi detto che ''l'Europa ha l'illusione di pensare di poter sconfiggere la Russia''. Citato dalla Ria Novosti, ha quindi detto che "avendo investito tutto il loro capitale politico nella guerra contro la Russia, usando le mani e i corpi dei cittadini ucraini, continuano, in una cecità politica senza speranza, a illudersi di poter in qualche modo sconfiggere il nostro Paese''.
Ultimatum di Trump a Zelensky
Volodymyr Zelensky ha "giorni" per rispondere al piano di pace per l'Ucraina. E' l'ultimatum al presidente ucraino che Donald Trump ha fatto consegnare dai suoi negoziatori, secondo quanto rivela il Financial Times. Secondo una delle persone coinvolte, il presidente americano spera in un accordo "entro Natale".
Secondo il quotidiano britannico, il presidente ucraino ha raccontato alle sue controparti europee del pressing arrivato dagli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, durante la telefonata di due ore che ha avuto sabato, pressing al quale Zelensky avrebbe risposto affermando di avere bisogno di tempo per consultare gli alleati europei sulla proposta americana.
La mossa di Zelensky sulle elezioni in Ucraina
Il presidente ucraino ha nel frattempo dichiarato di essere pronto a indire elezioni entro 60-90 giorni[1], nonostante la guerra con la Russia, a condizione che gli Stati Uniti e l'Europa garantiscano la sicurezza per tale voto. In una conferenza stampa Zelensky ha espresso la sua volontà di procedere con le elezioni, sottolineando che sarebbero necessarie modifiche alla legge elettorale ucraina.
La legge marziale vigente in Ucraina vieta le elezioni presidenziali, parlamentari e locali. Tuttavia, Zelensky ha chiesto ai parlamentari della sua fazione di preparare le modifiche necessarie per consentire lo svolgimento delle elezioni. La Costituzione ucraina prevede che le elezioni parlamentari possano essere svolte solo dopo la revoca della legge marziale, mentre le modifiche costituzionali sono proibite durante il periodo di guerra.
Kiev teme la possibilità di manipolazione delle elezioni da parte della Russia e l'installazione di un governo fantoccio nel Paese. Inoltre, resta irrisolto il problema di come garantire la partecipazione di tutti gli elettori ucraini aventi diritto: oltre 5,8 milioni di persone sono fuggite all'estero e diverse milioni vivono in territori occupati dalla Russia. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che molti ucraini non possono partecipare al voto a causa dello spostamento forzato o dell'occupazione russa dei loro territori. Nonostante queste sfide, Zelensky sembra determinato a procedere con le elezioni se le condizioni di sicurezza saranno garantite

''Non faremo la guerra all'Europa, non abbiamo nessuna intenzione di farlo''. Ad affermarlo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, sottolineando che ''lo ha detto anche il presidente Vladimir Putin''. Allo stesso tempo Lavrov ha detto che ''Mosca risponderà a qualsiasi azione ostile, tra cui lo schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e l'espropriazione di beni russi''.
Il ministro degli Esteri russo ha poi detto che ''l'Europa ha l'illusione di pensare di poter sconfiggere la Russia''. Citato dalla Ria Novosti, ha quindi detto che "avendo investito tutto il loro capitale politico nella guerra contro la Russia, usando le mani e i corpi dei cittadini ucraini, continuano, in una cecità politica senza speranza, a illudersi di poter in qualche modo sconfiggere il nostro Paese''.
Intanto Mosca e Washington proseguiranno il loro impegno per mettere fine alla guerra in Ucraina, ha dichiarato ancora. "La cosa principale è che si sia compreso che una soluzione sostenibile è impossibile senza sradicare le cause profonde della crisi", ha detto Lavrov. ''La Russia apprezza la volontà di Donald Trump di risolvere il conflitto attraverso mezzi politici e diplomatici'', ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.
Trump, ha detto ancora Lavrov, ''non ha alcuna fretta di revocare le sanzioni'' imposte dagli Stati Uniti alla Russia, ''ma sta addirittura intensificandole''.
Ultimatum di Trump a Zelensky
Volodymyr Zelensky ha "giorni" per rispondere al piano di pace per l'Ucraina. E' l'ultimatum al presidente ucraino che Donald Trump ha fatto consegnare dai suoi negoziatori, secondo quanto rivela il Financial Times. Secondo una delle persone coinvolte, il presidente americano spera in un accordo "entro Natale".
Secondo il quotidiano britannico, il presidente ucraino ha raccontato alle sue controparti europee del pressing arrivato dagli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, durante la telefonata di due ore che ha avuto sabato, pressing al quale Zelensky avrebbe risposto affermando di avere bisogno di tempo per consultare gli alleati europei sulla proposta americana.
La mossa di Zelensky sulle elezioni in Ucraina
Il presidente ucraino ha nel frattempo dichiarato di essere pronto a indire elezioni entro 60-90 giorni[1], nonostante la guerra con la Russia, a condizione che gli Stati Uniti e l'Europa garantiscano la sicurezza per tale voto. In una conferenza stampa Zelensky ha espresso la sua volontà di procedere con le elezioni, sottolineando che sarebbero necessarie modifiche alla legge elettorale ucraina.
La legge marziale vigente in Ucraina vieta le elezioni presidenziali, parlamentari e locali. Tuttavia, Zelensky ha chiesto ai parlamentari della sua fazione di preparare le modifiche necessarie per consentire lo svolgimento delle elezioni. La Costituzione ucraina prevede che le elezioni parlamentari possano essere svolte solo dopo la revoca della legge marziale, mentre le modifiche costituzionali sono proibite durante il periodo di guerra.
Kiev teme la possibilità di manipolazione delle elezioni da parte della Russia e l'installazione di un governo fantoccio nel Paese. Inoltre, resta irrisolto il problema di come garantire la partecipazione di tutti gli elettori ucraini aventi diritto: oltre 5,8 milioni di persone sono fuggite all'estero e diverse milioni vivono in territori occupati dalla Russia. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che molti ucraini non possono partecipare al voto a causa dello spostamento forzato o dell'occupazione russa dei loro territori. Nonostante queste sfide, Zelensky sembra determinato a procedere con le elezioni se le condizioni di sicurezza saranno garantite

'Pietro - Un uomo nel vento' di Roberto Benigni andrà in onda stasera, mercoledì 10 dicembre, alle 21.30 su Rai 1, Rai Radio 3 e RaiPlay. Un monologo sorprendente e un evento tv, per la prima volta dal cuore di Città del Vaticano: l'attore premio Oscar racconterà la vita dell’uomo al quale Gesù Cristo affidò la sua Chiesa. Un luogo unico, un artista e autore straordinario, amato dal pubblico, per far rivivere una vita misteriosa ed epica.
Una serata unica, una prima mondiale, per celebrare nel nome di Pietro, il Giubileo che sta per terminare. "Non potreste mai immaginare cosa mi sia successo mentre preparavo questo lavoro su Pietro. Mi sono innamorato. Mi sono innamorato di Pietro. Completamente. E quanto mi sono affezionato a lui!" dice Roberto Benigni. "Perché Pietro è proprio come noi. Lo sento così vicino! Leggendo la sua storia continuavo a pensare: ma quello sono io, avrei fatto la stessa cosa! Pietro ci somiglia profondamente. È proprio come noi. La sua umanità è l’umanità di tutti noi: si arrabbia, agisce d’impulso, sbaglia, fraintende, piange, ride, si addormenta, soffre, gioisce e si lascia commuovere... proprio come facciamo noi. Ed a lui è stato affidato il compito più grande mai dato a un essere umano: aprire o chiudere le porte del Paradiso. Incredibile!".

Le sue opere sono state esposte al MoMA, al Centre Pompidou, al The Sphere di Las Vegas. Ora Refik Anadol, tra i più influenti artisti al mondo nell’ambito della digital art, ha realizzato per l'Italia uno dei suoi progetti più ambiziosi: sarà il suo 'Data Tunnel' a inaugurare, il prossimo 16 dicembre, la DAG –Digital Art Gallery, la nuova galleria d’arte digitale immersiva di Gorizia.
Classe 1985, Refik Anadol è un pioniere dell'arte digitale e da dieci anni lavora su dati e intelligenza artificiale. "Penso che gli artisti siano lo specchio della società e riflettano il tempo in cui stanno vivendo. Io sono nato nell'era digitale e sono stato fortunato a vedere ogni cosa, dall'inizio di Internet all'arrivo dell'intelligenza artificiale. Tutti gli artisti del passato hanno provato a vedere oltre e io faccio lo stesso. I dati sono diventati parte della nostra vita, sono la lingua che usiamo tutti attraverso gli smartphone e i computer, sono qualcosa che non vediamo ma che esiste, sono le nostre informazioni, la nostra identità e la nostra memoria. Per me non sono solo numeri, al loro interno c'è poesia", ha spiegato in un incontro stampa a cui ha partecipato Adnkronos.
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A Gorizia l'artista ha utilizzato l'architettura come una tela per creare il suo 'Data Tunnel', un’installazione immersiva site-specific che sfrutta l’intera estensione del nuovo LEDwall della rinnovata Galleria Bombi: un flusso visivo continuo su mille metri quadrati di superficie digitale. L'installazione nasce dalla ricerca di Anadol sul 'Large Nature Model', un modello di Intelligenza artificiale addestrato su milioni di immagini ambientali e dataset provenienti da musei e archivi scientifici internazionali. I dati diventano pigmento, memoria e materia visiva, generando forme organiche in trasformazione. "Utilizziamo l'intelligenza artificiale come un pennello e con quello creiamo l'opera. Amo la cultura italiana e abbiamo tenuto a mente i grandi artisti del passato, come Michelangelo e Donatello: il Rinascimento è la mia più grande fonte di ispirazione. Il mio motto è 'Non dimenticare il passato, ma immagina sempre il futuro', così il nostro lavoro rispetta la storia dell'arte mentre punta all'innovazione", ha detto l'artista.
Dietro c'è oltre un anno di lavoro e un team di 20 persone che vengono da tutto il mondo. "Bisogna provare e riprovare, non c'è nessuna scorciatoia, non esiste un pulsante magico che fa l'arte. Bisogna trovare le connessioni giuste, cerchiamo l'umano in quello che non è umano. Siamo andati a raccogliere dati in natura, per esempio nelle foreste pluviali e nei ghiacciai, e poi abbiamo utilizzati dati open source. A quel punto - ha spoegato -abbiamo creato l'algoritmo e allenato l'Ia sul progetto, che è un processo molto difficile per uno studio artistico rispetto a una grande azienda tecnologica, perché le nostre risorse sono limitate. Nel tunnel vedrete milioni di immagini che prendono forma, accompagnate da una bellissima colonna sonora, e le persone avranno una prospettiva unica da ogni punto della galleria. E tutto questo sarà possibile grazie ad energia sostenibile".
Lascito alla città di 'GO! 2025'(Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025), la DAG diventa un importante luogo d'incontro delle pratiche artistiche contemporanee e sarà accessibile gratuitamente. "È molto raro che ci siano luoghi come questo - ha detto Anadol - dobbiamo celebrarlo. Credo che l'arte sia di maggiore ispirazione quando non si trova solo in un museo, è pubblica e alla portata di tutti. Credo che questo progetto unisca le persone e porti l'arte pubblica a un altro livello. Luoghi come questo permettono all'arte digitale di diventare parte della società. Immaginate le domande che si porrà il pubblico, le persone andranno a casa e si informeranno su Internet, l'opera potrebbe ispirare altri artisti. L'arte digitale ci ricorda che il mondo sta cambiando e ci porta a chiederci cosa accadrà nel futuro. Spero che l'opera tocchi anime e menti, che le persone siano intellettualmente e spiritualmente stimolate dal nostro lavoro".
E sul futuro dell'intelligenza artificiale, che Refik Anadol utilizza prestando molta attenzione all'etica dei dati e alla sostenibilità ambientale, non ha dubbi. "Credo che il futuro sarà umano, ma ci sarà una collaborazione con le macchine. E dal momento che le macchine - ha sottolineato - ci rispecchiano è importante utilizzare l'Ia in maniera responsabile. Dobbiamo avere buone intenzioni". (di Corinna Spirito)
La presidente Todde: 'si chiude una vertenza durata anni, un ottimo
risultato per i sardi'... 
Eileen Higgins è stata eletta sindaca di Miami con il 59% delle preferenze, prima democratica a ottenere questo incarico in circa tre decenni. E' anche la prima donna a ricoprire questa carica e la prima candidata non ispanica dagli anni '90. Un successo elettorale ottenuto sconfiggendo il candidato repubblicano sostenuto dal presidente americano Donald Trump, Emilio Gonzalez che si è fermato al 41% dei voti, e dando al suo partito democratico uno slancio in vista delle elezioni di medio termine del 2026, come sottolinea il Wall Street Journal. Anche perché, nota il giornale, sebbene i poteri del sindaco di Miami siano limitati e la competizione fosse ufficialmente apartitica, nel ballottaggio tra i due sono stati affrontati temi ampi, come l'accessibilità economica e le politiche dell'amministrazione Trump in materia di immigrazione ed economia.
Ex commissaria della contea di Miami-Dade, Higgins, 61 anni, diventerà anche la prima sindaca donna di Miami. La sua campagna elettorale si è basata su un programma volto a costruire alloggi più accessibili, migliorare i trasporti e ripristinare la fiducia nelle istituzioni locali. Ma la campagna elettorale per Miami è stata rapidamente nazionalizzata da Trump e da altri repubblicani di alto profilo, come il governatore della Florida Ron DeSantis che hanno appoggiato l'ex city manager Gonzelez. Anche il Comitato Nazionale Democratico ha organizzato un'iniziativa per invogliare gli elettori a votare Higgins e personaggi come l'ex sindaco di Chicago Rahm Emanuel hanno fatto campagna elettorale con lei.
La corsa si è trasformata in parte in un referendum sui partiti nazionali e su Trump e il suo programma. Higgins ha criticato le politiche di Trump sull'immigrazione, che hanno avuto effetti di vasta portata a Miami dove vive una significativa popolazione di immigrati. I democratici hanno cercato di legare Gonzalez al presidente Usa, chiedendo agli elettori di "mandare un messaggio chiaro: l'endorsement di Trump verrà respinto a Miami!". Ne è emersa l'importanza dell'area di Miami per i partiti.
La contea di Miami-Dade un tempo era una roccaforte democratica, che candidati presidenziali come Barack Obama hanno vinto con ampi margini. Ma le cose sono cambiate quando DeSantis ha conquistato la contea nel 2022 e Trump ha fatto lo stesso nel 2024. I democratici sperano che ora il partito recuperi terreno.

Le accuse sono associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio delle medesime
Imponente operazione antimafia ed antidroga della Polizia a Palermo. Cinquanta le persone arrestate, ritenute a vario titolo responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio delle medesime.

New York - Donald Trump torna in Pennsylvania, uno degli Stati fondamentali per la sua vittoria nel 2024, in un momento difficile della sua presidenza: il costo della vita continua ad aumentare e sempre più americani, tre su quattro secondo un recente sondaggio di Fox News, incolpano il presidente per il cattivo andamento dell’economia, mostrando segni di stanchezza e mettendo a rischio la vittoria dei repubblicani nelle elezioni di Midterm dell’anno prossimo.
''I dazi vi renderanno ricchi. Il re dell’Arabia Saudita sapete cosa mi ha detto? Un anno fa eravate un Paese morto. Oggi siamo il Paese più bello del mondo. Dovete aspettare due anni. Ci sarà un miracolo'', ha detto parlando davanti a migliaia di sostenitori, in un discorso molto simile a quelli della campagna elettorale.
A quasi un anno dal suo insediamento, il presidente è ripartito da Mount Pocono per il suo tour sull’economia: si trova a due ore di auto da New York ed è stata una delle aree di villeggiatura più importanti d’America. Oggi è decaduta e ha una disoccupazione più alta della media nazionale. Ha parlato di come la sua agenda, i dazi e il ritorno della produzione negli Stati Uniti, riporteranno il Paese a crescere. ''Avete sentito quello che dice l'Europa? Vogliono iniziare a fare quello che sto facendo. A mettere tariffe", ha detto.
Mount Pocono è un luogo simbolico: non si trova solo in uno degli swing state più importanti, ma è anche un distretto che è passato da democratico a repubblicano, ed è solo a pochi chilometri da Scranton, la città in cui è nato Joe Biden e dove per anni l’ex presidente ha mantenuto il suo feudo, prendendo i voti della classe operaia bianca, che poi ha preferito Trump. Ma nello stesso giorno del suo discorso, il governatore dello Stato, il democratico Josh Shapiro, lo ha attaccato: ''Le sue parole sull’economia non riflettono la realtà del Paese'', ha detto.
Energia e acciaio tra i punti principali: "Obamacare una fregatura"
Uno dei punti principali toccati da Trump in un discorso durato più di un’ora e mezza è stata la questione dell’energia, soprattutto perché in Pennsylvania migliaia di elettori che lo hanno sostenuto lavorano nel settore del carbone e del gas naturale, da anni in crisi. “La nostra politica è molto semplice: drill, baby, drill”, ha detto Trump, facendo riferimento all’aumento delle estrazioni di petrolio e di gas naturale. ''Ho salvato l’industria dell’acciaio. Ho detto che la mia parola preferita è tariffe e che avrebbero portato miliardi di dollari. E stanno iniziando ad arrivare. Questi soldi li abbiamo dati agli agricoltori. Abbiamo dato loro 12 miliardi di dollari: sono felici. Vedrete cosa succederà nei prossimi anni”, ha continuato.
Trump ha anche sostenuto che in 22 Stati il costo della benzina è sceso sotto i due dollari al gallone, anche se i dati per ora non lo confermano. Trump infine ha attaccato le auto elettriche: “Ho detto a Elon che non tutti amano le auto elettriche. E per questo ho tolto i sussidi”. Nel corso del discorso ha anche ripetuto che i cambiamenti climatici non esistono.
Il presidente americano ha quindi detto che “l’Obamacare è una fregatura. Si tratta di uno schema per pagare le assicurazioni. I democratici sono sostenuti dalle assicurazioni, io voglio dare il denaro direttamente alle persone. Siete voi che potete comprare l’assicurazione che volete”. Questo nonostante il Congresso stia accordandosi per prolungare l’Affordable Care Act voluto da Barack Obama, visto che l’estensione raggiunta a novembre terminerà alla fine dell’anno. I repubblicani moderati alla Camera stanno lavorando per prolungare Obamacare per altri due anni.
‘Affordability’ ed economia
Lunedì in un'intervista a Politico Trump aveva detto che in economia si dava una A con cinque più, ricordando che nell’ultimo anno gli Stati Uniti sono tornati al centro dell’interesse globale. “Sono focalizzato sull’America”, ha detto. Poi ha attaccato la parola ‘affordability’, ovvero la possibilità delle persone di garantirsi uno stile di vita dignitoso. “Tutti parlano di affordability, sono stato io il primo a parlare del fatto che i prezzi stanno salendo”, ha continuato Trump, aggiungendo: “Il problema è che non vi dicono che sono stati i democratici e Biden a farli salire”. Trump ha detto che da quando è arrivato alla Casa Bianca il costo della vita è sceso. “Anche le uova sono scese. Il costo dei tacchini è sceso del 33%”, ha aggiunto. "E i Democratici che parlano di affordability sono come Bonnie e Clyde che predicano sulla sicurezza pubblica. E in effetti sono davvero i nemici della classe lavoratrice", ha detto. "Vi hanno dato prezzi alti. Vi hanno dato l’inflazione più alta della storia e noi stiamo facendo scendere quei prezzi rapidamente. Prezzi più bassi, stipendi più alti".
Trump ha po lanciato un nuovo attacco ai somali e al traffico di droga. “Biden ha trasformato la Pennsylvania in una discarica per migranti. Ha fatto entrare tutti, anche i somali. Noi in soli dieci mesi abbiamo fermato l’immigrazione. E questo significa più lavoro per tutti”, ha sostenuto Trump per poi attaccare la deputata del Minnesota Ilhan Omar, definendo il suo hijab un “piccolo turbante”. “Arriva qui e non fa altro che lamentarsi - ha detto Trump -. Si lamenta sempre. Viene dal suo Paese dove, voglio dire, è considerato uno dei peggiori al mondo”.
Trump è poi tornato a parlare di traffico di droga: “Il 94% arriva dal mare. Non vogliamo colpire queste barche ma dobbiamo farlo”, ha detto Trump facendo riferimento alla campagna di bombardamenti con i quali il Pentagono ha ucciso quasi 100 presunti trafficanti di droga al largo delle coste del Venezuela. Infine un attacco a Jerome Powell, il presidente della Fed, che proprio oggi dovrebbe annunciare un nuovo taglio dei tassi. “È troppo tardi Jerome, troppo tardi”. In serata, mentre Trump parlava in Pennsylvania, sono arrivati i risultati delle elezioni del sindaco di Miami. Dopo oltre trent'anni ha vinto una candidata democratica, Eileen Higgins. Secondo gli analisti un altro segnale, dopo New York, New Jersey e Virginia, che per Trump le elezioni dell’anno prossimo saranno un test difficile. (di Angelo Paura)

La Juve torna in campo in Champions League. Oggi, mercoledì 10 dicembre, i bianconeri affrontano il Pafos nella sesta giornata della fase campionato. I bianconeri hanno vinto l'ultima sfida di campionato contro il Bodo Glimt e contro la squadra cipriota dovranno agguantare tre punti fondamentali per la qualificazione ai playoff. Ecco orario, probabili formazioni e dove vederla in tv e streaming.
Juve-Pafos, orario e probabili formazioni
Ecco le probabili formazioni di Juve-Pafos, in campo stasera alle 21:
Juventus (3-4-2-1) Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Miretti, Cambiaso; Zhegrova, Yildiz; David. All. Spalletti
Pafos (3-4-1-2) Michail; Luckassen, David Luiz, Goldar; Bruno, Šunjić, Pepe, Dragomir; Oršić; Quina, Anderson Silva. All. Carcedo
Juve-Pafos, dove vederla
Juventus-Pafos sarà visibile in diretta tv su Sky ai canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport 252. Partita disponibile anche in streaming su Sky Go e Now.

E' stata firmata, nella notte, l’ipotesi di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2026-2028 del settore gomma-plastica, il quarto comparto manifatturiero in Italia, in cui operano circa 165mila addetti in 3680 imprese. Lo riferiscono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, al tavolo insieme alle rappresentanze datoriali della Federazione Gomma-Plastica-Cavi Elettrici Confindustria, definendolo uno "rinnovo importante che restituisce potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori e aumenta il contributo aziendale alla previdenza complementare fermo da diversi anni. Un’intesa siglata prima della scadenza naturale del contratto vigente e in tempi celeri, che innova i contenuti normativi ed è frutto di relazioni industriali avanzate in un settore che sta affrontando le sfide delle transizioni”.
L’intesa prevede un aumento complessivo (tec) di 204 euro nel triennio. Sui minimi (tem) l’aumento sarà di 195 euro al livello di riferimento F e diviso in 4 tranches: 60 euro a gennaio 2026; 60 euro ad aprile 2027; 60 euro ad aprile 2028; 15 euro a dicembre 2028. Il montante nel periodo di vigenza sarà di 4350 euro. Per quanto riguarda il welfare contrattuale previsti 9 euro (+0,44%) sul contributo previdenziale del Fondo Gomma Plastica a carico delle imprese.
Il rinnovo del Ccnl del settore gomma-plastica "rafforza le relazioni industriali, con il potenziamento dell’osservatorio nazionale, impegnato anche sull’impatto dell’intelligenza artificiale sull’occupazione e sulla salute e sicurezza e delle transizioni", spiegano i sindacati di categoria, evidenziando che sul fronte della formazione "si è ottenuto il rafforzamento dell’Organismo Bilaterale Nazionale, che avrà il compito di valorizzare le buone pratiche formative aziendali e promuovere sinergie tra imprese, scuola, università e istituzioni" oltre alle "12 ore di formazione individuale a carico delle aziende per la vigenza contrattuale".
Rispetto alle politiche di genere, "verrà analizzata la normativa comunitaria e nazionale della direttiva UE 2023/970 sulla parità retributiva fra uomo e donna, monitorando i sistemi di valutazione sulla trasparenza salariale. Anche a seguito della dichiarazione congiunta del 25 novembre scorso, sul contrasto alle violenze di genere il testo introduce nuove misure per le lavoratrici vittime di violenza inserite in percorsi di protezione certificata: aumento di tre mesi, oltre a quanto previsto dalla legge, del periodo di astensione retribuita dal lavoro nel percorso di protezione, il mantenimento della contribuzione aziendale al Fondo sanitario per 12 mesi, l’accesso facilitato al lavoro agile, percorsi formativi di reinserimento. Su queste tematiche vengono confermate 4 ore annuali retribuite di formazione specifica per tutti". Per quanto riguarda il capitolo sull’inclusione, "si rafforzano le tutele per le gravi malattie e la disabilità certificata con il prolungamento del periodo di comporto", mentre "salute, sicurezza e ambiente assumono maggiore centralità con la costituzione della commissione paritetica e l’istituzione della giornata nazionale di settore".

La leader dell'opposizione venezuelana Maria Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace, non parteciperà alla cerimonia di premiazione prevista per oggi a Oslo. Lo ha annunciato l'Istituto Nobel.
Machado, che ieri ha annullato la conferenza stampa che aveva in programma, sarà rappresentata dalla figlia Ana Corina Sosa Machado alla cerimonia di premiazione.
"Sarà sua figlia Ana Corina Machado a ritirare il premio a nome della madre", ha dichiarato all'emittente radiofonica norvegese Nrk il direttore dell'Istituto Nobel, Kristian Berg Harpviken, aggiungendo:. "Sarà la figlia a pronunciare il discorso scritto da Maria Corina stessa".
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