(Adnkronos) - I concerti si confermano anche nel 2024 il 'traino economico' del comparto Spettacolo. Con un totale di 65.515 spettacoli (+6,3% sul 2023), pur rappresentando il 2% degli eventi, hanno coinvolto 29 milioni di spettatori (+2,9), producendo il 25% della spesa, primo settore in assoluto. A certificarlo è il Rapporto Siae 2024 sullo Spettacolo in Italia, realizzato in collaborazione con Ptsclas, presentato oggi a Roma.
A farla da padrone sono i concerti pop-rock che raccolgono l’83% del pubblico. Come lo scorso anno si registra il predominio degli artisti internazionali nei concerti di musica pop, rock e leggera in Italia, con eventi che attraggono decine di migliaia di spettatori e incassi milionari, anche grazie ai grandi spazi all’aperto disponibili nel periodo estivo. In cima alle due classifiche - spesa al botteghino e spettatori per singolo evento - troviamo il rock degli AC/DC con oltre 102.000 presenze nell’unica serata emiliana. Milano e Roma si confermano capitali dei grandi eventi, ospitando le esibizioni di star mondiali come Coldplay, Taylor Swift, Metallica e Travis Scott. L’unico artista italiano in grado di inserirsi tra i giganti internazionali è Max Pezzali, con il suo pop nostalgico e transgenerazionale.
Il 2024 è stato un anno di conferme e trasformazioni per il settore dello Spettacolo in Italia: con oltre 3,3 milioni di eventi, 253,5 milioni di spettatori e una spesa superiore a 4 miliardi di euro confermano la vitalità del comparto. A trainare l’economia dello spettacolo restano i concerti ma è il teatro a registrare l’incremento di pubblico più alto, mentre si registra un vero boom di spettatori nel Jazz. Nel dettaglio: sono stati 3,37 milioni gli spettacoli realizzati lo scorso anno (+6,15% rispetto al 2023), 253,5 milioni gli spettatori (+2,25%) e una spesa complessiva che ha superato i 4,02 miliardi di euro (+1,94%). A fronte di un lieve calo della spesa media per spettatore (15,83 euro, -0,3%), il dato complessivo indica una crescita fondata sull’aumento della partecipazione. Lo scenario 2024 conferma il superamento della fase post-pandemica e l’ingresso in una nuova normalità. Tuttavia il pubblico medio per spettacolo si è ridotto (75,2 spettatori, -3,7%), segnale di un sistema che privilegia eventi di scala più contenuta e diffusa, a scapito delle iniziative di massa. Un nuovo equilibrio, dunque - secondo il Report - fra quantità e densità della fruizione.
L’offerta resta fortemente concentrata nel settore cinematografico, che rappresenta l’81% degli spettacoli totali (2,7 milioni), ma raccoglie solo il 29% del pubblico e il 13% della spesa. All’opposto, lo sport, con appena il 2% degli eventi, attrae il 15% degli spettatori (38,1 milioni) e genera il 21% della spesa. Ma è la musica dal vivo a trainare l’intero sistema economico: i concerti rappresentano il 2% degli eventi, ma coinvolgono 29 milioni di spettatori (11% del totale) e producono il 25% della spesa, primo settore in assoluto. Nel dettaglio, i concerti pop-rock raccolgono l’83% del pubblico, ma crescono anche generi come il jazz (+18,6%) e la musica classica, che si distingue per una distribuzione stagionale più uniforme.
Il teatro si conferma un pilastro importante: registra un +4,5% di spettacoli e l’incremento di pubblico più alto del macrosettore (+7,2% e 28,3 milioni di presenze), mentre discoteche e sale da ballo, con il 6% dell’offerta, attirano il 13% degli spettatori. Il 2024 ha visto una forte ripresa del cinema tra i giovani: grazie anche al successo dei film d’animazione e a iniziative come 'Cinema Revolution', attive durante i mesi estivi.
La Lombardia guida la classifica regionale con 620.000 eventi (18% del totale nazionale), 53,6 milioni di spettatori (21%) e 1 miliardo di euro di spesa (oltre il 25%). Seguono Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna, che insieme rappresentano quasi il 60% della spesa complessiva. Tuttavia, emergono segnali positivi anche da aree meno centrali. In termini di crescita percentuale di spettacoli, si distinguono il Friuli-Venezia Giulia (+9,5%), l’Abruzzo (+10,4%) e la Basilicata (+7,5%). Per aumento di partecipazione svettano Molise (+10,1%), Abruzzo (+7,8%) e Valle d’Aosta (+5,9%). Il Nord-Est mostra le performance migliori (+9% eventi, +4,5% pubblico), mentre il Centro Italia, pur crescendo nell’offerta (+7,9%), registra un aumento più contenuto della partecipazione (+1,3%).
Si consolida la destagionalizzazione con eventi diffusi durante tutto l’anno, anche in settori stagionali come la musica leggera, i festival o i parchi divertimento. Nel 2024 oltre 3,3 milioni di eventi, 253,5 milioni di spettatori e una spesa superiore a 4 miliardi di euro confermano la vitalità del comparto. I concerti trainano l’economia dello spettacolo, ma è il teatro a registrare l’incremento di pubblico più alto. Boom di spettatori nel Jazz.
In sostanza - evidenzia il Rapporto Siae - lo Spettacolo in Italia ha dimostrato capacità di adattamento, ma restano sfide strutturali. È necessario intervenire per ridurre i divari territoriali, garantire la sostenibilità economica degli operatori in un contesto di inflazione e margini compressi, e affrontare l’evoluzione del pubblico, sempre più selettivo e alla ricerca di esperienze di valore.
"Da oltre 140 anni Siae è impegnata nella tutela e promozione del diritto d’autore, a salvaguardia degli interessi dei creatori. Nel 2024 - sottolinea il presidente Siae Salvatore Nastasi - celebriamo un anniversario importante: 100 anni dalle prime rilevazioni sistematiche sullo spettacolo in Italia. Un secolo di dati che fotografano l’evoluzione del panorama culturale nazionale, ma anche il ruolo della Società nell’attività di documentazione, volta ad offrire informazioni di contesto ad uso di cittadini, operatori e decisori politici”.
"I dati del 2024 - afferma Matteo Fedeli, Direttore Generale Siae -restituiscono un’immagine complessa dello spettacolo dal vivo in Italia. Gli incrementi registrati nell’ultimo anno (+6% di spettacoli, +2% di spettatori, +2% di spesa) sono segnali positivi, ma ancora parziali. Ci troviamo davanti ad una fase di transizione - sottolinea - in cui il settore sta cercando nuovi equilibri, ridefinendo linguaggi, formati e abitudini. Ed è proprio nei momenti di trasformazione profonda che diventa essenziale leggere con lucidità i segnali deboli, senza forzare interpretazioni rassicuranti. In uno scenario sempre più articolato e competitivo, la tutela del diritto d’autore richiede strumenti all’altezza delle sfide. Per questo, Siae ha avviato un percorso profondo di trasformazione, che mette al centro l’innovazione tecnologica come leva strategica, non come fine”, conclude.
(Adnkronos) - Sono fonti affidabili d'informazione per il sistema salute e, attraverso la comunicazione, danno concretezza alla partecipazione dei pazienti portando il loro punto di vista nei tavoli decisionali, contribuendo alla crescita della sanità italiana. Sono le associazioni, protagoniste del Manifesto 'Comunicare è - La comunicazione delle associazioni pazienti cambia il sistema salute', lanciato oggi a Roma. Il documento, messo a punto da 16 associazioni nazionali che rappresentano circa 20 milioni di pazienti, coinvolte nel progetto 'Relazioni' - un percorso di confronto e dialogo tra Lilly Italia e associazioni dei pazienti attive in diverse aree (neuroscienze, oncologia e onco-ematologia, diabete e obesità, e patologie autoimmuni) - nasce per condividere spunti e riflessioni sulle principali sfide in sanità e valorizzare le competenze offerte da chi rappresenta i pazienti. La seconda edizione di Relazioni, che si è svolta a Roma a fine maggio, ha avuto come focus proprio il ruolo strategico della comunicazione delle associazioni nei confronti di tutti gli attori del sistema salute. Il manifesto rappresenta quindi il punto di arrivo di un percorso costruito nel tempo, attraverso dibattiti e momenti di confronto tra rappresentanti delle associazioni, istituzioni sanitarie, politici ed esperti di management sanitario, comunicazione e advocacy.
"Per Lilly, Relazioni non è solo un progetto, ma un impegno concreto e a lungo termine a supporto del valore delle associazioni dei pazienti nell’ecosistema salute - dichiara Federico Villa, Associate Vp Corporate Affairs & Patient Access di Lilly Italia - Il lancio del manifesto rappresenta oggi un momento cruciale in questo percorso avviato oltre un anno fa. Auspichiamo che questo documento diventi un impegno concreto per la comunità scientifica, i decisori pubblici e i rappresentanti delle istituzioni affinché riconoscano l'autorevolezza, la rappresentatività e la competenza delle associazioni dei pazienti nei processi decisionali, garantendo un dialogo aperto e un ascolto attivo".
Le associazioni di pazienti sono emerse a metà del secolo scorso, principalmente negli Stati Uniti e in Europa - ripercorre una nota - con l'obiettivo di promuovere i diritti dei pazienti all'interno dei sistemi sanitari. Per molti anni si sono concentrate soprattutto nel fornire informazioni e supporto ai malati e alle loro famiglie. Il loro ruolo si è ampliato dalla fine degli anni '80, quando i movimenti dei malati hanno acquisito rilevanza globale grazie alle battaglie per l'accesso alle cure nella lotta all'Aids. Da allora sono diventate uno stakeholder sempre più rilevante e ascoltato nei processi decisionali, favorendo l'evoluzione della sanità italiana verso una maggiore equità, partecipazione e sostenibilità, e agendo quindi come vero e proprio 'fattore di cambiamento'. Di recente in Italia il loro ruolo è stato sancito dalla legge di Bilancio 2025/2027, dove viene prevista la definizione di criteri, da parte del ministro della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco, per la loro partecipazione ai principali processi decisionali in materia di salute.
Ma qual è in concreto il valore aggiunto della comunicazione promossa dalle associazioni dei pazienti? Il manifesto individua 4 aree, riporta la nota. La prima è quella dell'informazione, ovvero l'insieme delle attività svolte dalle associazioni per aiutare i pazienti a conoscere il loro percorso di cura e informare cittadini e istituzioni sui loro bisogni. In questo ambito è cruciale il confronto con le istituzioni per orientarle nelle scelte di politica sanitaria, con le società scientifiche e professionisti sanitari per costruire i percorsi di cura, con i cittadini per costruire vicinanza ed empatia con l'esperienza dei pazienti. Il secondo ambito è quello della rappresentanza di bisogni, diritti e aspirazioni dei pazienti, che ha come aspetto centrale la comunicazione basata sull'ascolto. E' proprio attraverso questo tipo di comunicazione che danno voce a chi non la ha, con azioni di advocacy per portare le istanze e i diritti dei pazienti all'attenzione delle istituzioni e promuovere l'equità nell'accesso alle cure. Fondamentali in questo ambito sono, oltre all'ascolto, anche il coinvolgimento per sensibilizzare tutte le figure che partecipano ai percorsi di cura, la collaborazione tra le associazioni per dare più forza ai diritti dei pazienti,la formazione per offrire un punto di vista approfondito e consapevole.
La partecipazione è la terza area in cui si specifica la comunicazione promossa dalle associazioni ed è fondamentale per aiutare i pazienti a essere protagonisti dei propri percorsi di cura, consapevoli dei propri diritti e coinvolti nelle scelte sulla propria salute. La comunicazione in questo ambito è rivolta alla proattività, per cercare nuove soluzioni insieme a tutti gli stakeholder, alla progettazione che includa il punto di vista dei pazienti e alle connessioni tra pazienti, strutture sanitarie, clinici e risorse del territorio. Quarta area è quella della condivisione che aiuta a far conoscere storie ed esperienze dei pazienti e a far comprendere tutte le ricadute delle malattie, comprese quelle psicologiche e sociali. Elementi chiave, in questo tipo di comunicazione, sono le narrazioni, che fanno conoscere in presa diretta i bisogni dei pazienti, la partecipazione emotiva, per dare spazio a tutti i vissuti e le emozioni legate alla malattia, e l'accuratezza, per raccontare esperienze di malattia senza nascondere e senza enfatizzare.
I valori e le potenzialità della comunicazione delle associazioni dei pazienti sono promossi anche attraverso un video emozionale, un'opera collettiva girata nel corso dell'evento, che ha come interpreti tutti i rappresentanti delle associazioni pazienti ripresi mentre 'costruiscono' insieme la parola 'comunicazione', per simboleggiare la costruzione di una comunicazione efficace cross-patologia, e testimoniare il valore della comunicazione come strumento di connessione, espressione e inclusione.
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(Adnkronos) - Matteo Renzi come... Luka Modric. Il senatore e segretario di Italia Viva ha partecipato ieri sera, martedì 15 luglio, alla 'Partita del Cuore' tra Nazionali cantanti e politici a L'Aquila, in uno Stadio Gran Sasso d’Italia tutto esaurito per l'occasione. La serata, all'insegna del valore della solidarietà e con lo scopo di sostenere la raccolta fondi destinata al 'Progetto Accoglienza' della Fondazione Bambino Gesù e della Caritas Italiana, ha visto brillare la stella di Renzi, a suo agio anche in pantaloncini e scarpini.
Il senatore ha guidato il centrocampo della Nazionale politici, che in panchina aveva il presidente del Senato Ignazio La Russa, distribuendo palloni con eleganza ed esibendosi in tocchi degni della Serie A. Immediato, nei video diventati virali sui social, il paragone con Luka Modrid, centrocampista croato neo acquisto del Milan dopo essersi svincolato dal Real Madrid.
Nei video si vede Renzi resistere alla pressione di un avversario, superarlo con un dribbling prima di servire l'inserimento in area di un compagno con un bell'esterno destro. Poi il senatore conduce palla a centrocampo e passa il pallone con una 'trivela', usando quindi l'esterno come faceva Ricardo Quaresma, attaccante portoghese transitato, non con molta fortuna, anche all'Inter. E ancora, arrivato fino all'area di rigore, Renzi cerca di premiare un sfornare un assist con un delicatissimo pallonetto, prima di disperarsi per un controllo sbagliato di un compagno.
Leggi tutto: È Renzi ma sembra Modric, lo show del senatore alla Partita del Cuore
(Adnkronos) - Cinque mandati di arresto internazionali sono stati emessi nei confronti di altrettanti russi, due dei quali ritenuti al vertice dell'organizzazione "NoName057", il gruppo hacker filorusso che, da marzo 2022 ad oggi, ha portato migliaia di attacchi verso siti governativi, della pubblica amministrazione, di infrastrutture di trasporto pubblico, istituti bancari, sanità e telecomunicazioni in diversi Paesi europei. Più di 600 server in vari Paesi sono stati disattivati, e in parte sottoposti a sequestro, costituenti l'infrastruttura criminale da cui partivano gli attacchi. L'operazione "Eastwood", eseguita dalla Polizia Postale, è il risultato ottenuto nell'ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, contemporaneamente ad analoghe attività in Germania, Stati Uniti, Olanda, Svizzera, Svezia, Francia e Spagna.
Le indagini, coordinate a livello internazionale da Eurojust ed Europol, hanno consentito di identificare numerosi aderenti al gruppo, disvelando chi si celava dietro ai server remoti, agli account Telegram e ai pagamenti in criptovaluta riconducibili alla crew hacker. "NoName" reclutava simpatizzanti, distribuendo gli elenchi dei target occidentali da colpire e rivendicando poi gli attacchi attraverso i propri canali anonimi Telegram. Con il canale DDosia Project, "NoName" metteva a disposizione un software per entrare e operare nel gruppo. L'infrastruttura criminale è risultata articolata su un livello centrale di comando e controllo nella Federazione russa, server intermedi dedicati alla anonimizzazione del segnale e alla dispersione delle tracce e, quindi, in migliaia di computer messi a disposizione del gruppo dai membri per gli attacchi.
"NoName" ha coordinato gli attacchi dal territorio russo, remunerando in criptovalute gli aderenti. Gli attacchi "Ddos" (Distributed Denial of Service), con ingenti quantità di connessioni simultanee dai computer verso i siti da colpire, sono stati mirati a provocarne il collasso e la temporanea inservibilità, con ripercussioni anche rilevanti sull'erogazione dei servizi pubblici. In Italia, le indagini del Cnaipic, con i Centri operativi della Polizia Postale di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-VG, Emilia-Romagna e Calabria, hanno portato alla identificazione di 5 persone, ritenute aderenti al gruppo avendo effettuato attacchi a infrastrutture nazionali ed europee. Nei confronti degli stessi la Procura della Repubblica di Roma ha emesso decreti di perquisizione, mentre sono al vaglio altre posizioni.
(Adnkronos) - Stefano De Martino potrebbe aver trovato l’amore. Dopo mesi di indiscrezioni su presunti flirt, il conduttore di 'Affari Tuoi' sarebbe stato più volte avvistato in compagnia di Caroline Tronelli. Secondo quanto riportato dal settimanale Chi, tra i due ci sarebbe un’intesa evidente e “la relazione si sta facendo seria”.
Caroline e Stefano stanno trascorrendo le vacanze insieme, e a rafforzare l’idea che non si tratti di una semplice amicizia c’è anche un dettaglio importante: la giovane 22enne avrebbe già conosciuto Santiago, il figlio che Stefano ha avuto con Belen Rodriguez, che è stato avvistato a bordo della barca insieme alla coppia. Con loro anche Biagio Izzo, amico e collega del conduttore.
Stefano e Caroline si sono conosciuti grazie al padre di lei, un imprenditore napoletano che da tempo conosce lo showman. Un legame nato come una semplice amicizia, che col tempo si sarebbe trasformato in qualcosa di più.
Negli ultimi mesi, il nome di De Martino è stato accostato a diverse donne, tra cui Angela Nasti, Gilda Ambrosio e Gabriella Spagnuolo. Tuttavia, nessuna di queste voci è mai stata confermata o smentita ufficialmente. Al momento, Stefano De Martino mantiene il massimo riserbo sulla sua vita privata. Resta il dubbio se si tratti davvero dell’inizio di una nuova relazione stabile o dell’ennesimo gossip su un flirt estivo.
Leggi tutto: Stefano De Martino, l'estate con Caroline Tronelli: è nato un amore?
(Adnkronos) - Si infittisce il mistero dei resti di centinaia di neonati e bambini trovati sepolti in una fossa comune in Irlanda, nel sito di un istituto religioso per madri nubili nei pressi della costa occidentale. La St Mary's Home è stata attiva a Tuam, nella contea di Galway, dal 1925 al 1961, in un'epoca di tabù morali e di stigma sociale nei confronti delle gravidanze al di fuori del matrimonio. Undici anni fa, uno storico del luogo ha scoperto le prove dello scandalo e ieri sono iniziati gli scavi che saranno condotti dall'Office of the Director of Authorised Intervention (Odait).
"Erano spazzatura perché nati fuori dal matrimonio", racconta alla Bbc PJ Haverty, un uomo che sostiene di essere stato uno dei 3.349 bambini che visse in quella che chiamavano semplicemente 'La casa'. "Eravamo chiusi lì. Era una prigione per noi. Ci emarginavano in quanto nati fuori dal matrimonio", spiega Haverty, che aggiunge: "Correvo a casa e piangevo fino ad addormentarmi. A un certo punto ho pensato anche di togliermi la vita".
Dal racconto choc del testimone, che sostiene di aver trascorso lì i suoi primi 6 anni di vita, emerge un quadro agghiacciante nella gestione dell'intero istituto. I bambini 'accolti' nella struttura avrebbero subito violenze fisiche e psicologiche, vivendo costantemente in uno stato di emarginazione e prevaricazione in quanto nati fuori dal matrimonio. Haverty, adottato poi da una zia all'età di 7 anni, oggi si considera un sopravvissuto.
L'istituto ormai non esiste più, demolito quasi totalmente 50 anni fa. Della parte principale dell'edificio rimane solo un muro alto sei metri della ex cappella e sala da pranzo. Sugli oltre sei acri del sito di St Mary's oggi sorge un complesso residenziale dotato di scivoli e altalene per i bambini. Con l'inizio degli scavi, molti visitatori hanno affollato l'area portando scarpine, giochi e peluche sul luogo dello straziante rinvenimento per commemorare i resti dei bimbi che saranno riesumati.
Leggi tutto: Irlanda, mistero bimbi sepolti. Testimone choc: "Gettati via come spazzatura"
(Adnkronos) - Marina Nalesso è stata nominata nuova vicedirettrice del Tg1. A quanto apprende l'Adnkronos, la giornalista assume l'incarico per 18 mesi, eventualmente prorogabili, andando a sostituire Incoronata Boccia che dallo scorso 5 giugno ha assunto l'incarico di Direttrice dell'Ufficio Stampa della Rai. Volto noto del telegiornale della Rai, prima al Tg1 e poi al Tg2, Nalesso, 53 anni, ha ricoperto nel 2022 l'incarico di portavoce dell'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Nel 2018 era finita nel mirino di critiche social per aver condotto alcune edizioni del telegiornale con il crocifisso al collo: osservazioni alle quali la cronista aveva risposto direttamente, rivendicando la sua scelta.
Leggi tutto: Rai, Marina Nalesso nuova vicedirettrice Tg1: sostituisce Incoronata Boccia
(Adnkronos) - Alexander Zverev punta su Carlos Alcaraz e 'snobba' Jannik Sinner. A pochi giorni dal trionfo di Wimbledon del tennista azzurro, che ha battuto in finale proprio lo spagnolo, riscattando così la delusione del Roland Garros e allungando al primo posto del ranking Atp. Tra i due però Zverev punta su Alcaraz: "Al momento, Carlos la vera stella del tennis", ha detto a Tennis365 a margine di un evento Adidas a Londra, "porta grande energia in campo".
"Alcaraz è un ragazzo fantastico. È divertente stare con lui e ha sempre il sorriso stampato in faccia. Se riuscirà a evitare le polemiche, sarà amato tantissimo dagli appassionati di tennis", ha continuato Zverev, "sicuramente lui e Sinner sono i giocatori da battere. Io spero solo di rovinargli la festa e penso di poterci riuscire".
Il numero tre del mondo, eliminato al primo turno del francese Arthur Rinderknech a Wimbledon, ha vissuto una prima parte di 2025 complicata, dopo essere arrivato in finale agli Australian Open lo scorso gennaio ed essere battuto da Sinner: "Forse non è stato il mio anno migliore, ma non credo di essere così lontano come alcuni potrebbero pensare".
Leggi tutto: Zverev, nessun dubbio: "Sinner uomo da battere, ma Alcaraz è la vera stella"
(Adnkronos) - Le piattaforme 'X' e Meta, compreso WhatsApp, usate per anni per vendere armi. Così i trafficanti di armi legati ai miliziani yemeniti Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno creato delle vere e proprie armerie violando le regole delle aziende dei social media. Lo rende noto un rapporto del Tech Transparency Project (Ttp) di Washington che ha identificato 130 account 'X' con sede in Yemen e 67 account WhatsApp aziendali che offrivano in vendita fucili ad alta potenza, lanciagranate e altre attrezzature militari. Molti dei trafficanti d'armi vendevano armi apparentemente prodotte negli Stati Uniti, alcune delle quali recavano la dicitura "Proprietà del governo statunitense", oltre ad altre armi militari occidentali con il marchio 'Nato'.
Il rapporto non indica quali siano i clienti dei trafficanti d'armi, ma dato l'alto prezzo delle armi (alcuni fucili vengono venduti anche a 10mila dollari), è probabile che gli acquirenti possano essere altri militanti. 'X' e Meta vietano il traffico di armi sulle loro piattaforme. Molti dei trafficanti d'armi erano abbonati a X Premium e utenti di WhatsApp Business.
Citata dal Guardian, Katie Paul, direttrice di Ttp, ha dichiarato: "X e WhatsApp hanno entrambe politiche contro la vendita di armi, ma consentono ai commercianti di armi legati a un gruppo terroristico designato dagli Stati Uniti di trafficare armi sulle loro piattaforme. In alcuni casi queste aziende potrebbero trarre profitto da violazioni delle proprie politiche, che mettono a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti". Più della metà degli account X indicava Sana'a, la capitale dello Yemen controllata dagli Houthi, come propria ubicazione, e molti condividevano regolarmente contenuti pro-Houthi. Altri vendevano armi in contenitori contrassegnati con il logo degli Houthi, che recita "Dio è grande, morte all'America, morte a Israele, maledizione agli ebrei, vittoria all'Islam".
Diversi account identificati da Ttp erano abbonati a X Premium, che consentiva loro di pubblicare video estesi. Un account presentava un video di "unboxing" di una M249 SAW americana, una mitragliatrice leggera utilizzata dall'esercito statunitense. Altri account utilizzavano la funzione "tip", che consente agli utenti di X di inviare donazioni direttamente a loro. X proibisce l'uso delle sue piattaforme da parte di individui che "promuovono le attività illecite'' delle organizzazioni terroristiche" e afferma di non consentire ai gruppi terroristici di utilizzare i suoi servizi premium.
Molti trafficanti d'armi utilizzavano anche account WhatsApp aziendali con la funzione "catalogo", che consente di visualizzare una presentazione dei prodotti per presentare un catalogo di armi. Uno di questi account offriva decine di armi, tra cui una pistola Glock rivestita con una custodia personalizzata raffigurante il Lincoln Memorial, la Casa Bianca e un soldato americano dell'era coloniale con le parole "Preservare, Proteggere, Difendere" scritte sopra. Un portavoce di WhatsApp citato dal Guardian ha dichiarato: "Se identifichiamo o veniamo a conoscenza di organizzazioni terroristiche designate dagli Stati Uniti che tentano di utilizzare il nostro servizio, adottiamo misure appropriate, tra cui la sospensione degli account, per ottemperare ai nostri obblighi legali".
WhatsApp ha bloccato due account segnalati dal Guardian e ha chiarito di non aver tratto profitto dal tipo di account in questione. Meta ha licenziato migliaia di dipendenti negli ultimi due anni, molti dei quali impegnati nella sicurezza. Ttp ha scoperto che la stragrande maggioranza degli account X e WhatsApp dei trafficanti di armi affiliati agli Houthi sono stati creati dopo i licenziamenti in entrambe le aziende.
Leggi tutto: Yemen, i trafficanti legati agli Houthi vendono armi su X e WhatsApp
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