
(Adnkronos) - Un documento di 38 pagine dell'amministrazione Trump che delinea la ricostruzione postbellica della Striscia di Gaza prevede il trasferimento di tutti i palestinesi dall'enclave e la creazione di un polo tecnologico statunitense. Lo riporta il Washington Post, che scrive che ai palestinesi proprietari di terreni verrà offerto un token digitale in cambio dei diritti di sviluppo. Il token potrà essere utilizzato per finanziare la propria vita fuori dalla Striscia di Gaza o per riscattare un appartamento nelle nuove "città intelligenti e basate sull'intelligenza artificiale" della Striscia di Gaza.
Gli Stati Uniti manterranno il pieno controllo dell'enclave per almeno un decennio, trasferendo gradualmente i compiti di controllo alla polizia locale da quelle che il documento descrive come "Pmc occidentali", ovvero società militari private. Il documento parla anche del coinvolgimento di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, menzionando infrastrutture come l'autostrada ad anello e il tram Mbs e l'autostrada Mbz. Mbs è l'acronimo di Mohammed bin Salman, principe ereditario dell'Arabia Saudita, mentre Mbz sta per Mohammed bin Zayed, sovrano degli Emirati Arabi Uniti.
Secondo il documento rivelato dal Post, la Striscia di Gaza, spopolata e ricostruita, è designata come centro per l'industria privata, con aziende come Tesla e Amazon Web Services. Chiamata 'Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust', o 'Great Trust', la proposta è stata elaborata da alcuni degli stessi israeliani che hanno creato e avviato la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta da Stati Uniti e Israele, che ora distribuisce cibo all'interno dell'enclave.
La promessa fatta a febbraio dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump di assumere il controllo e riqualificare Gaza ha offerto sia il via libera che una tabella di marcia al gruppo di imprenditori israeliani, guidati dagli imprenditori Michael Eisenberg, un israeliano americano, e Liran Tancman, un ex ufficiale dell'intelligence militare israeliana.
Secondo fonti a conoscenza della pianificazione, avevano già affidato il progetto Ghf agli esecutori e si erano concentrati sul problema del dopoguerra, consultandosi con esperti finanziari e umanitari internazionali, potenziali investitori governativi e privati e alcuni palestinesi.
Leggi tutto: Washington Post pubblica "piano di Trump per la Riviera di Gaza"

(Adnkronos) - Oscar Piastri domina anche il Gp d'Olanda ed è sempre più leader del Mondiale piloti di Formula 1. Oggi, domenica 31 agosto, il pilota australiano ha dominato con la sua McLaren sul circuito di Zandvoort, davanti al campione del mondo Max Verstappen e a un incredibile Isack Hadjar, al primo podio in carriera con la sua Racing Bulls.
Colpo di scena a una manciata di giri dal termine, con il ritiro di Lando Norris per un problema alla McLaren. Prima, anche i ritiri delle Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerc.
Ecco l'ordine di arrivo del Gp d'Olanda:
1. Oscar Piastri (McLaren)
2. Max Verstappen (Red Bull)
3. Isack Hadjar (Racing Bulls)
4. George Russell (Mercedes)
5. Alexander Albon (Williams)
6. Oliver Bearman (Haas)
7. Lance Stroll (Aston Martin)
8. Fernando Alonso (Aston Martin)
9. Yuki Tsunoda (Red Bull)
10. Esteban Ocon (Haas)
11. Franco Colapinto (Alpine)
12. Liam Lawson (Racing Bull)
13. Carlos Sainz (Williams)
14. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
15. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
16. Kimi Antonelli (Mercedes)
17. Pierre Gasly (Alpine)
Rit. Lando Norris (McLaren)
Rit. Charles Leclerc (Ferrari)
Rit. Lewis Hamilton (Ferrari)
1. Oscar Piastri (McLaren) – 310 punti
2. Lando Norris (McLaren) – 275 punti
3. Max Verstappen (Red Bull) – 205 punti
4. George Russell (Mercedes) – 184 punti
5 .Charles Leclerc (Ferrari) – 151 punti
6. Lewis Hamilton (Ferrari) – 109 punti
7. Kimi Antonelli (Mercedes) – 72 punti
8. Alex Albon (Williams) – 64 punti
9. Nico Hulkenberg (Kick Sauber) – 37 punti
10. Isack Hadjar (Racing Bulls) – 37 punti
11. Lance Stroll (Aston Martin) – 30 punti
12. Fernando Alonso (Aston Martin) – 28 punti
13. Esteban Ocon (Haas) – 27 punti
14. Pierre Gasly (Alpine) – 20 punti
15. Liam Lawson (Racing Bulls) – 20 punti
16. Carlos Sainz (Williams) – 16 punti
17. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) – 14 punti
18. Oliver Bearman (Haas) – 14 punti
19. Yuki Tsunoda (Red Bull) – 10 punti
20. Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti


(Adnkronos) - Furto per un valore di circa 200mila euro al negozio Dior in pieno centro a Firenze. Intorno alle 3 di notte i ladri si sarebbero introdotti all’interno del negozio attraverso un passaggio da un condominio adiacente portando via borse e capi di abbigliamento. Sul posto sono intervenuti poco dopo i vigili del fuoco per la segnalazione di fumo che si era propagato nel negozio, causato molto probabilmente dall’allarme antirapina nebbiogeno. Sul caso indagano i poliziotti della Mobile della Questura.
Leggi tutto: Firenze, furto nel negozio Dior: colpo da 200mila euro

(Adnkronos) - Oscar Piastri vince anche il (folle) Gp d'Olanda. Oggi, domenica 31 agosto, il pilota australiano ha dominato con la sua McLaren sul circuito di Zandvoort, davanti al campione del mondo Max Verstappen e a un incredibile Isack Hadjar, al primo podio in carriera con la sua Racing Bulls.
Colpo di scena a una manciata di giri dal termine, con il ritiro di Lando Norris per un problema alla McLaren. Prima, anche i ritiri delle Ferrari di Lewis Hamilton e Leclerc.
La McLaren vince il Gp d'Olanda con Oscar Piastri ma per il team sfuma la possibilità di fare cinque doppiette in stagione per il ritiro, a sorpresa, di Lando Norris, a sette giri dalla fine. Piastri, partito dalla pole, vince la gara olandese davanti alla Red Bull di Max Verstappen, allungando decisamente in classifica mondiale su Norris. Il pilota olandese in avvio aveva cercato di mettersi dietro a Piastri, beffando Norris in partenza, per poi subire il sorpasso del britannico, accodandosi e puntando alla terza posizione, fino a sette giri dalla fine. L'idolo di casa nei tre giri finali dopo la safety car cerca anche di puntare Piastri per una incredibile vittoria ma la McLaren dell'australiano è più veloce e non si fa impensierire. Sul terzo gradino del podio ci va un ottimo Isack Hadjar, al primo podio in carriera, con la Racing Bulls.
Disastrosa e sfortunata la gara della Ferrari con Lewis Hamilton finito a muro al 23esimo giro e con Charles Leclerc costretto anche lui al ritiro al 53esimo giro dopo un contatto con la Mercedes di Kimi Antonelli, che lo tocca in curva e lo manda sulle barriere, rimediando 10 secondi di penalizzazione, ma fa finire la gara del monegasco. Antonelli si giocava la chance di passare l'avversario, con Leclerc che stava mantenendo la posizione dopo il suo pit stop.
Ai piedi del podio si piazza la Mercedes di George Russell seguito dalla Williams di Albon. Sesto Bearman con la Haas seguito dalle due Aston Martin di Stroll e Alonso. Nona l'altra Red Bull di Tsunoda e decimo Ocon.
Ecco l'ordine di arrivo del Gp d'Olanda:
1. Oscar Piastri (McLaren)
2. Max Verstappen (Red Bull)
3. Isack Hadjar (Racing Bulls)
4. George Russell (Mercedes)
5. Alexander Albon (Williams)
6. Oliver Bearman (Haas)
7. Lance Stroll (Aston Martin)
8. Fernando Alonso (Aston Martin)
9. Yuki Tsunoda (Red Bull)
10. Esteban Ocon (Haas)
11. Franco Colapinto (Alpine)
12. Liam Lawson (Racing Bull)
13. Carlos Sainz (Williams)
14. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
15. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
16. Kimi Antonelli (Mercedes)
17. Pierre Gasly (Alpine)
Rit. Lando Norris (McLaren)
Rit. Charles Leclerc (Ferrari)
Rit. Lewis Hamilton (Ferrari)
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(Adnkronos) - Continua il momento nero, anzi nerissimo, di Lewis Hamilton alla Ferrari. Nel Gp d'Olanda di oggi, domenica 31 agosto, il sette volte campione del mondo è stato costretto al ritiro (il suo primo con la Rossa) dopo un incidente in curva 3. Lewis, in quel momento settimo, è andato a muro. Proprio in una curva che aveva dato già problemi nelle libere.
Poi, beffa nella beffa: safety car in pista poco dopo la sosta di Leclerc, che era andato ai box per il cambio gomme da quarto. Record negativo per Hamilton in Ferrari: in 16 Gp, nessun podio in gara lunga. Alla Rossa non era mai successo.
Leggi tutto: Gp d'Olanda, disastro Hamilton: Lewis si schianta e si ritira. Cos'è successo

(Adnkronos) - Continua il momento nero, anzi nerissimo, della Ferrari.Nel Gp d'Olanda di oggi, domenica 31 agosto, si sono ritirati Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Il sette volte campione del mondo è stato costretto al ritiro (il suo primo con la Rossa) dopo un incidente in curva 3. Lewis, in quel momento settimo, è andato a muro. Proprio in una curva che aveva dato già problemi nelle libere. Poi, beffa nella beffa: safety car in pista poco dopo la sosta di Leclerc, che era andato ai box per il cambio gomme da quarto. Record negativo per Hamilton in Ferrari: in 16 Gp, nessun podio in gara lunga. Alla Rossa non era mai successo.
Giornata sfortunata anche per Leclerc. Il ferrarista è stato toccato in curva da Kimi Antonelli al 53esimo giro èd è stato costretto ad abbandonare la gara. Una doppia sfortuna per la Ferrari, proprio alla vigilia del Gp di casa a Monza.

(Adnkronos) - Nicolò Zaniolo è sempre più vicino al ritorno in Serie A. L'ex fantasista della Roma, oggi di proprietà del Galatasaray, è stato avvistato in mattinata nel noto ristorante 10_11 dell'Hotel Portrait a Milano, a due passi dal centro della città. Cappellino nero, per non dare nell'occhio, e polo bianca: questo l'outfit scelto da Zaniolo per uno dei giorni più caldi del calciomercato, in chiusura domani lunedì 1 settembre alle 20. Il fantasista classe '99 ha scelto di muoversi in prima persona per 'spingere' il suo ritorno in Italia, accanto al fidato procuratore Claudio Vigorelli.
Curiosità: Zaniolo ieri sera è sceso in campo per una manciata di minuti con il suo Galatasaray nel successo per 3-1 contro il Rizespor, in Super Lig, accanto a Mauro Icardi e Victor Osimhen. Poi, bagagli in fretta e furia e primo volo per Milano. La trattativa con l'Udinese è ai dettagli: Nicolò gradirebbe la destinazione per rilanciarsi in un campionato che conosce, con il sogno di una chiamata del ct della Nazionale Gennaro Gattuso per i Mondiali 2026. Il tempo stringe.

(Adnkronos) - Paura ieri sera a Montecorice, nel salernitano, durante il concerto di Raphael Gualazzi, quando una pesante impalcatura con luci montate ha ceduto improvvisamente, crollando a pochi centimetri dall'artista che si trovava sul palco. La scena è stata ripresa da diversi spettatori che stavano filmando l'esibizione di Gualazzi.
La vicenda è stata commentata sui social anche dal deputato Francesco Emilio Borrelli. "Gli spettacoli devono essere momenti di divertimento e di condivisione, non devono trasformarsi in tragedie. La sicurezza deve venire prima di tutto, non si può continuare a tollerare che strutture improvvisate e allestimenti precari mettano in pericolo la vita di chi sta sul palco e del pubblico presente. È necessario un piano di controlli rigorosi e continui, per estirpare gli abusivi dal settore e garantire che chi organizza eventi rispetti regole e standard di sicurezza. Non possiamo aspettare il morto per intervenire” sottolinea il deputato di Alleanza Verdi–Sinistra.
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(Adnkronos) - “Le parole del ministro Musumeci sono gravi e offensive. Definire i magistrati ‘killer’ non è solo un insulto gratuito, ma un tentativo di delegittimare chi ogni giorno applica la legge nell’interesse dei cittadini". Lo afferma in una nota la giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm), in merito alle dichiarazioni del ministro per la Protezione civile.
"Chi ricopre incarichi di governo dovrebbe misurare le parole, invece di alimentare sospetti e propaganda contro chi ha il solo compito - costituzionale - di rendere giustizia. I killer sono quelli che la magistratura italiana, in collaborazione con le forze dell'ordine, assicura alla giustizia rendendo l'Italia il Paese con il tasso di omicidi più basso dell'Unione europea - conclude l'Anm - La magistratura non è né braccio armato né strumento politico: chi la descrive così dimostra di non avere rispetto né per le istituzioni né per la verità”.
Ieri, intervenendo a Etna Forum a Ragalna (Catania), Musumeci ha detto che “la magistratura è politicizzata. E’ sotto gli occhi di tutti. E anche la stampa svolge un ruolo importante. Il magistrato ha il compito di fare il 'killer' e la stampa ha il compito di darne notizia. Ci sono decine di casi di uomini e donne della politica incriminati e sbattuti in prima pagina come mostri, accusati di infamie e poi un anno o prosciolti o assolti perché il fatto non è mai stato commesso, intanto la carriera è stata distrutta”.
“Non c’è dubbio che in questa filiera una componente essenziale sia stata certa stampa - dice - e ancora oggi quando si pubblicano estratti di atti riservati mi chiedo chi trasmette dal Palazzo di giustizia alla redazione quel documento riservato? E poi l’uso strumentale che si fa di quel documento non ha bisogno di commenti. Da cittadino l’augurio che mi faccio è che magistratura e politica ritrovino le ragioni del loro equilibrio".
Leggi tutto: Musumeci: "Spesso magistrato fa il 'killer' e la stampa ne dà notizia". Ira Anm

(Adnkronos) - Maria José Siri è caduta poco prima dell'ultimo atto di Manon Lescaut, ma non ha lasciato il palcoscenico. Il soprano uruguaiano, protagonista dell'opera pucciniana andata in scena sabato sera al Gran Teatro all'aperto di Torre del Lago a Viareggio per il 71° Festival Puccini, ha scelto di proseguire la recita da seduta, trasformando un imprevisto in un gesto di straordinaria tenacia artistica. Il pubblico l'ha sostenuta con un lungo applauso, visibilmente colpito dalla sua determinazione.
L'incidente è avvenuto durante un cambio scena, nei pressi del grande torso bronzeo che domina l'imponente scenografia firmata da Igor Mitoraj. A pochi minuti dall'inizio del quarto atto, Siri è inciampata e ha riportato una contusione che ha richiesto l'intervento dei sanitari e una pausa non prevista di circa quindici minuti. Malgrado il dolore e le difficoltà motorie, l'artista ha scelto di restare in scena, adattando insieme al regista Daniele De Plano il finale dell'opera per poterla concludere in sicurezza.
Seduta, ma pienamente padrona della scena, Siri ha dato voce a un ultimo atto intensissimo accanto a Luciano Ganci (Des Grieux), culminato nella struggente aria "Sola, perduta, abbandonata". Una Manon ferita e stremata anche fuori dalla finzione scenica, che ha reso ancora più autentica e drammatica la morte della protagonista nel deserto americano.
A spettacolo concluso, la Fondazione Festival Pucciniano ha espresso pubblicamente la propria gratitudine a Maria José Siri, definendo il suo gesto "un atto di generosità e amore per il teatro" che ha lasciato un segno indelebile in questa edizione del Festival. Un finale non previsto, ma forse per questo ancora più potente.
La serata di sabato 30 agosto aveva preso il via in un'atmosfera suggestiva, con un arcobaleno che, poco dopo le 19, aveva attraversato il cielo sopra il lago di Massaciuccoli, offrendo un'inaspettata scenografia naturale. Il pubblico ha accolto con calore il ritorno della storica produzione del 2002, firmata da Igor Mitoraj, e ha tributato applausi sin dal primo atto al direttore Valerio Galli e al cast internazionale: Claudio Sgura (Lescaut), Giacomo Prestia (Geronte), Paolo Antognetti (Edmondo), Matteo Mollica (L’oste), Alessandra Della Croce (Un musico), Nicola Pamio (Il maestro di ballo), Manuel Pierattelli (Un lampionaio), Roberto Rabasco (Sergente) e Omar Cepparolli (Comandante di marina). (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Festival Puccini, soprano cade in scena ma conclude la 'Manon' da seduta

(Adnkronos) - "Sto bene, sono serena, sono tranquilla. Perché, non si vede?" Così ha risposto Rocío Muñoz Morales all'Adnkronos al termine della conferenza stampa del Filming Italy Venice Award, evento collaterale della 82esima Mostra del Cinema di Venezia. Un'apparizione elegante e composta, la sua, mentre ha ricevuto da Tiziana Rocca, promotrice del premio, un riconoscimento per l'intenso lavoro teatrale svolto nella scorsa stagione. Nessun riferimento, tuttavia, da parte dell'attrice alla vicenda che l'ha travolta in uno dei casi più discussi dell'estate italiana.
L'ex compagna dell'attore Raoul Bova, madre delle sue due figlie, si è trovata, suo malgrado, invischiata in uno scandalo che, da semplice gossip, rischia di approdare nelle aule di tribunale. Una storia di ricatti, audio rubati e intimità violata, che ha riportato la coppia sotto i riflettori per motivi ben lontani dal lavoro artistico. Tutto è iniziato con un messaggio anonimo, arrivato sul cellulare di Raoul Bova. Un avvertimento: alcuni audio compromettenti, relativi a conversazioni intime con Martina Ceretti, modella e influencer di 23 anni, potrebbero essere diffusi. Nessuna richiesta esplicita, ma un'intenzione chiara. Bova sceglie il silenzio. Il 21 luglio, però, le conversazioni vengono rese pubbliche da Fabrizio Corona nel suo podcast Falsissimo. La Procura di Roma apre un'inchiesta per tentata estorsione. Quello che fino a poco prima sembrava solo un gossip su una crisi sentimentale si è trasformato in qualcosa di molto più complesso.
Nonostante il turbine mediatico, Rocío Muñoz Morales ha scelto la via della discrezione. Nessuna dichiarazione diretta, nessuna replica fuori posto. Solo qualche parola, densa di significato, lasciata oggi ai microfoni del Filming Italy Venice Award, prima sua apparizione dopo la vicenda che ha coinvolto Bova: "Il teatro mi ha consentito di vivere una realtà più bella di quella che stavo vivendo io". Poi ai giornalisti, che l'hanno raggiunta sulla Terrazza Campari del Lido di Venezia, ha aggiunto parlando di sè: "Mi sono convinta che bellezza e giustizia non vadano mai separate. Quando ti senti più fragile scopri di avere una forza incredibile, una forza che non credevi di avere. Sono una donna coraggiosa". (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Rocio Munoz Morales a Venezia: "Sto bene, non si vede?"

(Adnkronos) - Torna in pista la Formula 1. Oggi, domenica 31 agosto, si corre il Gp d'Olanda. In pole position c'è il solito Oscar Piastri, fin qui dominatore del Mondiale, davanti al compagno di squadra della McLaren Lando Norris. Terza piazza per il campione del mondo Max Verstappen, sesto Charles Leclerc, settimo Lewis Hamilton. Alle 15 il semaforo verde.
SEGUI LA GARA IN DIRETTA
La gara è trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Sky Sport e sarà visibile anche in chiaro, ma in differita alle 18, su TV8. La Ferrari si potrà seguire anche in streaming sull'app Sky Go e su NOW.
Leggi tutto: Formula 1, oggi il Gp d'Olanda - La gara in diretta

(Adnkronos) - Un film che va oltre Putin. Olivier Assays, regista del film con Paul Dano e Jude Law parla e ‘Il Mago del Cremlino', di tratto dall'omonimo libro di Giuliano da Empoli, in concorso alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia. “Non ho pensato a ripercussioni”, ha detto dal canto suo Jude Law che nel film interpreta il leader russo.
'Il Mago del Cremlino' "è un film su ciò che è diventata la politica e della situazione pericolosa in cui ci sentiamo tutti. Non è la situazione di Putin nello specifico ma riguarda anche tanti altri leader", ha detto Assays. Per il regista francese, classe 1955, è "un film che parla molto genericamente della trasformazione della politica durante l’arco delle nostre vite, specialmente per la nostra generazione. E' ancora più terrificante perché non abbiamo ancora trovato la risposta". E a chi gli chiede, citando il film, se la Russia comanda il mondo, il regista risponde negativamente.
Jude Law, dal canto suo, ha riflettuto su "cos’è il potere ma non ho una risposta finale. Credo sia qualcosa di amorfo”. Nell’interpretazione, spiega l’attore, “la parte più complessa è stato il volto pubblico che noi vediamo e che lascia trapelare poco. E come attore ero in un conflitto, tra il cercare di rivelare poco e sentire molto. Per me è stato tutto una rivelazione perché sapevo bene poco di lui".
Nella costruzione del personaggio, spiega l'attore, "abbiamo cercato di trovare dei tratti familiari su di me. È straordinario cosa può fare una parrucca", scherza. Elementi positivi? "Ho imparato il judo", conclude.
Leggi tutto: Mostra Venezia, Jude Law: "Interpretare Putin? Non ho pensato a ripercussioni"

(Adnkronos) - Hanno bloccato una giornalista insieme ai colleghi della troupe di Mediaset, venerdì scorso al Quarticciolo a Roma, tentando di portarle via il cellulare. Sul posto è intervenuta la polizia che ha poi arrestato due persone e che continua ad indagare sull'accaduto.
Da quanto ricostruito, la giornalista si trovava insieme ai colleghi in auto, in via Ostuni, dopo un servizio al Parco di Tor Tre Teste dove aveva fatto anche dei filmati con il cellulare. La vettura è stata seguita in auto e costretta a fermarsi, dal mezzo sono poi scesi quattro giovani: due hanno distratto i colleghi della donna, gli altri hanno cercato di strappare il cellulare dalle mani della cronista.
Non essendoci riusciti, sono poi scappati. Sul posto sono arrivati i falchi e le volanti della Polizia che sono riusciti a rintracciare due dei presunti responsabili: un marocchino di 23 anni e un tunisino di 24 anni arrestati. Proseguono gli accertamenti per risalire ai complici.

(Adnkronos) - Per il ministro dell'Economia Eric Lombard, la Francia "non è sotto la minaccia di alcun intervento, né da parte del FMI, né della Bce" ma "non posso dire che il rischio non esiste". Per Andrew Sentance, già membro del board della Bank of England, con la manovra che prepara il governo Starmer, il Regno Unito "è sulla strada per una crisi come quella del 1976" quando il primo ministro laburista James Callaghan fu costretto a chiedere al Fondo Monetario Internazionale un prestito da quasi 4 miliardi di sterline per mantenere in piedi i conti pubblici.
Sono davvero 'inediti' i protagonisti del dibattito sull'Fmi che si è acceso nei giorni scorsi: niente Pigs, niente Paesi spreconi del Sud Europa e neppure democrazie latinoamericane o paesi emergenti africani. Questa volta a suscitare spettri di salvataggi internazionali sono la quarta e la quinta economia del G7, Francia e Regno Unito, alle prese con esecutivi diversi ma stessi problemi di antica data. Parigi va - verosimilmente - verso una nuova crisi di governo e nuove elezioni nel momento in cui andrebbe definita e varata la Finanziaria 2026 mentre a Londra la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves è accusata di preparare un bilancio 'tax-and-spend' in un momento in cui il debito pubblico (ma soprattutto la spesa per gestirlo) è a livelli preoccupanti.
Le cifre parlano chiaro: la Francia ha registrato nel 2024 un deficit pubblico del 5,8% con un debito salito a fine marzo a 3.345 miliardi di euro (ovvero il 114% del Pil). Quanto al Regno Unito per l'esercizio 2024-25 il deficit dovrebbe attestarsi al 5,1% con un debito salito a 2.537 miliardi di sterline (2.950 miliardi di euro), il 96% del Pil. Per l'Italia, per capirci, le cifre sono deficit al 3,4% e debito a 3.070 miliardi (134% del Pil).
Di tutte le cifre è soprattutto quella del disavanzo che suscita i maggiori timori, perché impone a Londra e Parigi di ricorrere sempre più ai mercati per finanziare il deficit. E i mercati non sembrano tranquilli: se la Grecia registra uno spread di 71 punti sul titolo decennale rispetto al Bund tedesco (pagando quindi interessi al 3,43%), la Francia è a 79 punti mentre il Regno Unito addirittura a quota 200. Il risultato sono risorse pubbliche sottratte a welfare e interventi per la crescita e destinati invece a pagare il servizio del debito. L'Italia è a 89 punti di spread ma il ministro francese ha riconosciuto che "secondo i mercati fra due settimane pagheremo per il nostro debito più dell'Italia, che fino a poco tempo fa era considerata la peggiore nell'Unione Europea".
Ma se Parigi prova a minimizzare, a Londra il dibattito sul ricorso al Fondo Monetario è più di un esercizio accademico fra economisti: per Nigel Farage, il leader populista di Reform UK in testa ai sondaggi "la situazione economica è tornata agli anni Settanta" mentre la leader conservatrice Kemi Badenoch al Telegraph ha detto: "Ci siamo già trovati in questa situazione. Dopo il salvataggio del FMI e l'inverno del malcontento degli anni '70 e dopo la crisi finanziaria del 2008" entrambi dopo periodi di governo laburista e "toccherà a noi di nuovo" salvare l'economia britannica.
Un portavoce del Tesoro ha replicato definendo "infondate" le affermazioni secondo cui Londra sarebbe sull'orlo di una crisi del debito simile a quella degli anni '70 ma un economista noto, Jagjit Chadha, già direttore del National Institute for Economic and Social Research, non ha esistato a parlare di una economia a rischio "collasso". D'altronde, con lo spread che vola, quest'anno la spesa per interessi nel Regno Unito dovrebbe toccare i 128 miliardi di euro contro gli 85 miliardi pagati dal nostro Tesoro.
L'ombra del Fondo monetario insomma incombe sull'autunno di Londra e Parigi. Anche se dal Wall Street Journal si getta acqua sul fuoco e non per eccesso di ottimismo. In una analisi, il giornale americano ricorda che "Gran Bretagna e Francia, la sesta e la settima economia mondiale, sono troppo grandi perché il FMI o chiunque altro possa salvarle". Il Fondo infatti ha "una capacità di prestito totale di circa 1.000 miliardi di dollari, più che sufficiente per offrire una modesta stabilizzazione a paesi come lo Sri Lanka o il Pakistan. La Grecia, il più grande progetto di salvataggio finora in Europa, ha ricevuto circa 32 miliardi di euro per un totale di 326 miliardi di euro in cinque anni".
Ma con un debito complessivo di Londra e Parigi vicino a 8 mila miliardi di dollari, è evidente che non si tratta di "un problema economico per il quale l'aiuto finanziario dell'Fmi sarebbe la soluzione". Fossero banche, si direbbe che Londra e Parigi sono 'too big to fail'. Ma sono grandi economie occidentali. E i loro problemi rischiano di essere i problemi di tutti.
Leggi tutto: Vola il debito di Gb e Francia, lo spettro del Fondo monetario sulle manovre future

(Adnkronos) - Seth Rogen a sorpresa all'82esima Mostra del Cinema di Venezia. L'attore e regista, a quanto apprende l'Adnkronos, è stato avvistato nella sala stampa, allestita nel Palazzo del Casinò. La sua presenza non era prevista nel programma della kermesse. Resta da capire se si tratti di una semplice visita o se sia sbarcato al Lido per i sopralluoghi 'The Studio', come sperano i fan. L'annuncio della seconda stagione - che tornerà a raccontare il dietro le quinte di Hollywood - è arrivato lo scorso maggio, quindi le tempistiche potrebbero coincidere.
Nella serie comedy Apple Tv+- la cui prima stagione ha avuto un grande successo - Seth Rogen - in veste sia di attore che di creatore e regista - interpreta Matt Remick, il nuovo direttore della Continental Studios, una storica casa di produzione in crisi. In un settore in cui i film faticano a rimanere vivi, Matt e il suo team di dirigenti in lotta combattono le proprie insicurezze, mentre si scontrano con artisti narcisisti e con dirigenti aziendali spietati, alla disperata ricerca di film che lascino il segno. Tra party esclusivi, visite sui set, riunioni marketing e premiazioni, ogni occasione può trasformarsi in un successo clamoroso o in un disastro totale. Per Matt, che vive e respira cinema, è il lavoro dei suoi sogni, ma sa che potrebbe anche distruggerlo.
Leggi tutto: Seth Rogen a Venezia, sopralluoghi per 'The Studio 2?

(Adnkronos) - Incidente mortale sulla Ss16 'Adriatica'. Come fa sapere Anas la strada è stata temporaneamente interdetta al traffico, all’altezza di Vasto (Chieti) al km 516,200, a causa di uno scontro sulle cui cause sono in corso accertamenti. Sono rimasti coinvolti due veicoli e una persona è deceduta.
Il traffico è stato deviato su viabilità locale. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e delle forze dell’ordine per la gestione della viabilità, al fine di consentire il ripristino della normale viabilità nel più breve tempo possibile.
Leggi tutto: Incidente sulla Statale 16, scontro nel Chietino: un morto

(Adnkronos) - "Mi hanno multato ma stavo insultando me stesso, non è giusto". Le parolacce in campo agli US Open costano 3000 dollari a Andrei Rublev. Il russo, testa di serie numero 15 qualificata per gli ottavi di finale, dovrà pagare la sanzione per le 'oscenità' pronunciate nel match del secondo turno vinto in 4 set contro lo statunitense Tristan Boyer. Per Rublev, che in carriera ha guadagnato quasi 30 milioni di soli premi, ovviamente non è un problema di soldi. Per il russo, che in passato ha faticato a controllare i nervi in campo, è più una 'questione di principio'.
"Credo fosse un episodio nel secondo turno. Io ce l'avevo con me stesso. Quando parlo da solo e mi insulto, posso farlo nel modo che preferisco", dice dopo la maratona vinta in 5 set al terzo turno contro Coleman Wong. "Decido io, non credo si possa punire qualcuno per questo. Se insulto il giudice di sedia, è giusto multarmi. Se urlo in campo o dico qualcosa a qualcuno, è giusto. Ma se sto parlando con me stesso, decido io cosa dire e non conta se l'arbitro mi sente", afferma il 27enne di Mosca.
"Non dovrebbero esserci sanzioni pesanti, è normale nello sport: nei momenti cruciali succede, capita anche al di fuori dello sport a qualsiasi persona in un momento stressante. Non credo che tutti siano dei santi nelle circostanze più stressanti, sono cose che capitano. Capisco la multa se si tratta di qualcosa di plateale, ma alla fine decido io come parlare con me stesso", ripete. Resta da vedere (e sentire) cosa succederà nella sfida degli ottavi di finale contro il canadese Felix Augier-Aliassime.
Leggi tutto: Rublev multato per parolacce agli US Open: "Mi insultavo da solo, posso farlo"

(Adnkronos) - Emozione alle stelle sabato sera alla Mostra del Cinema di Venezia, dove 'Frankenstein', l'attesissimo adattamento gotico firmato Guillermo del Toro, ha conquistato il pubblico con una standing ovation da ben 13 minuti, la più lunga di questa edizione del festival.
Sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema, visibilmente commossi, Oscar Isaac e Jacob Elordi non sono riusciti a trattenere le lacrime. I due protagonisti, rispettivamente nei panni del tormentato dottor Victor Frankenstein e della sua inquietante Creatura, si sono abbracciati più volte tra gli applausi ininterrotti, culminati in un tenero bacio sulla guancia di Isaac a Elordi, che ha poggiato il mento sulla testa del collega in un momento di autentica commozione.
Del Toro, premiato regista messicano e autore visionario, ha salutato il pubblico con sorrisi e abbracci, condividendo l'entusiasmo per quello che si preannuncia come uno dei film più discussi e apprezzati della stagione. La pellicola - una produzione Netflix da 120 milioni di dollari, della durata di 149 minuti - rivisita in chiave gotico-fantascientifica il capolavoro di Mary Shelley del 1818, esplorando le conseguenze della creazione artificiale e la fragilità del genio umano.
Accanto ai due protagonisti, sul tappeto rosso sono apparsi anche Mia Goth (nei panni dell'amata Elizabeth Lavenza), Christoph Waltz (che interpreta un misterioso mercante d'armi), e Felix Kammerer, che dà volto al fratello minore di Frankenstein. Tra gli ospiti vip avvistati prima della proiezione: Aaron Taylor-Johnson, Sofia Carson, Jessica Williams e Jesse Williams.
Elordi e Isaac si sono dimostrati generosi anche fuori dalla Sala Grande, fermandosi sul red carpet per selfie e autografi con i fan in delirio. All'interno, l'entusiasmo non è stato da meno: “We love you, Jacob!”, ha gridato qualcuno dalla platea. “Love you too!”, ha risposto l'attore con un sorriso.
In corsa per il Leone d’Oro, Frankenstein sembra già destinato a lasciare un segno profondo, non solo a Venezia ma anche nella corsa agli Oscar.
Leggi tutto: Mostra Venezia, Guillermo del Toro incanta: per 'Frankenstein' 13 minuti di applausi

(Adnkronos) - La Russia ha attaccato nella notte quattro strutture dell'azienda energetica ucraina (Dtek) nella regione di Odessa, danneggiando le infrastrutture energetiche di Chornomorsk e lasciando più di 25.000 persone senza elettricità. Lo ha reso noto l'ufficio stampa della Dtek. "Il nemico continua a terrorizzare la regione di Odessa.
Durante l'attacco notturno, sono stati attaccati quattro impianti energetici della Dtek", si legge nel comunicato dell'azienda, che inizierà a ispezionare le apparecchiature danneggiate e a svolgere i lavori di ripristino di emergenza non appena ne riceverà l'autorizzazione dai militari e dai soccorritori.
Le forze di difesa aerea russe hanno intercettato e distrutto 21 droni ucraini sulle regioni russe durante la notte, ha riferito dal canto suo il ministero della Difesa di Mosca, precisando che 11 droni sono stati abbattuti sul territorio della regione di Volgograd, 8 su quello della regione di Rostov e 1 drone ciascuno sulle regioni di Belgorod e Bryansk.
La Russia potrebbe aumentare significativamente l'intensità dei suoi attacchi contro l'Ucraina nelle prossime settimane e avrebbe sfruttato la pausa temporanea seguita al vertice in Alaska per accumulare munizioni, ha riferito l'Institute for the Study of War (Isw). "È probabile che la Russia intensificherà i suoi attacchi contro l'Ucraina nelle prossime settimane per utilizzare le sue scorte di missili e droni, e per peggiorare la situazione delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina in vista del prossimo inverno", si legge nel rapporto del think tank americano.
Leggi tutto: Ucraina, attacco Russia a Odessa: in 25mila senza elettricità

(Adnkronos) - La Russia ha attaccato nella notte quattro strutture dell'azienda energetica ucraina (Dtek) nella regione di Odessa, danneggiando le infrastrutture energetiche di Chornomorsk e lasciando più di 25.000 persone senza elettricità. Lo ha reso noto l'ufficio stampa della Dtek. "Il nemico continua a terrorizzare la regione di Odessa.
Durante l'attacco notturno, sono stati attaccati quattro impianti energetici della Dtek", si legge nel comunicato dell'azienda, che inizierà a ispezionare le apparecchiature danneggiate e a svolgere i lavori di ripristino di emergenza non appena ne riceverà l'autorizzazione dai militari e dai soccorritori.
Le forze di difesa aerea russe hanno intercettato e distrutto 21 droni ucraini sulle regioni russe durante la notte, ha riferito dal canto suo il ministero della Difesa di Mosca, precisando che 11 droni sono stati abbattuti sul territorio della regione di Volgograd, 8 su quello della regione di Rostov e 1 drone ciascuno sulle regioni di Belgorod e Bryansk.
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