
(Adnkronos) - Precipitazioni diffuse su gran parte della Toscana, soprattutto nelle province di Pisa, Pistoia, Livorno, Firenze e Prato dove sono in corso interventi del sistema regionale di Protezione Civile.
Situazione in costante monitoraggio lungo i corsi d’acqua della piana pistoiese e pratese, dove il Consorzio di Bonifica ha attivato in queste ore l’impianto idrovoro Senice-Quadrelli per garantire il deflusso delle acque e prevenire eventuali criticità. Le ultime rilevazioni idrometriche mostrano un quadro complessivamente in miglioramento, con alcuni livelli in calo e un’attenzione particolare ai punti più sensibili.
Il Brana ad Agliana resta al terzo livello, stabile, con il sistema di Protezione Civile impegnato nei presidi lungo il tratto più esposto. L’Ombrone Pistoiese presenta un quadro in attenuazione: in calo al primo livello a Pontelungo, mentre resta al secondo livello nei punti di Ponte alle Vanne e Poggio a Caiano.
Anche il torrente Stella a Quarrata è in diminuzione, pur mantenendosi al secondo livello, così come il Reno a Pracchia, che si trova poco sopra il primo livello ma in calo. Sotto controllo il Bisenzio a Gamberame e il Fosso Reale a Campi Bisenzio, entrambi al primo livello di guardia. Non si segnalano al momento criticità lungo l’asta dell’Arno, dove i livelli restano nei limiti della normalità. Le squadre del Consorzio e della Protezione Civile continuano comunque il monitoraggio continuo per garantire la sicurezza idraulica del territorio.
Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha fatto sapere che la scuola di Badia è stata evacuata a causa del maltempo. "Con la Protezione civile - scrive sui social - stiamo intervendo sul territorio. Al momento il livello dell'Ombrone a Pontelungo ha superato il terzo livello ma è in decrescita (3.34). Il livello della Brana invece è ancora in salita - misurazione a Ponte dei Gelli, Agliana, 3 metri e 26- col superamento del secondo livello e la tracimazione in via dei Campisanti - che abbiamo chiuso - e a Badia dove stiamo evacuando la locale scuola". L
Intanto i vigili del Fuoco hanno tratto in salvo due persone sono rimaste intrappolate nelle loro auto sotto due cavalcavia dell’autostrada Firenze-Mare, a Montecatini Terme e a Buggiano, nel Pistoiese, a causa dell’acqua alta. Poi hanno messo in sicurezza le zone interessate.
Fenomeni di infiltrazioni d'acqua a causa della pioggia si sono verificati anche in alcuni reparti dei due ospedali di Pisa. Lo ha reso noto l'Azienda ospedaliero universitaria pisana. Le infiltrazioni hanno riguardato gli Edifici 3 (Ortopedia) e 6 (terapia intensiva Centro trapianti) di Cisanello e gli Edifici 2 (Dipartimento materno-infantile) e 19 (Radioterapia) di Santa Chiara: "gli uffici tecnici sono prontamente intervenuti predisponendo tutte le misure necessarie e, al di là di alcuni temporanei rallentamenti delle attività, le criticità sono già tutte in via di risoluzione", spiega una nota.
Anche in alcune strutture universitarie si sono verificate delle infiltrazioni d’acqua, legate anche al momentaneo sovraccarico della rete fognaria cittadina. Lo rende noto l'Ateneo, precisando inoltre che nel Polo B della Scuola di Ingegneria non si è verificato alcun incendio: durante un test successivo all’installazione del nuovo sistema antincendio nel locale server, il dispositivo si è attivato in modo imprevisto. Per consentire le verifiche del caso, l’edificio è stato comunque evacuato.
La Protezione Civile del Comune e la Polizia Municipale sono in campo per fronteggiare gli allagamenti che si sono verificati in vari punti di Livorno a seguito delle piogge che si sono abbattute in queste ultime ore.
La parte intensa della perturbazione sta interessando l'area del territorio comunale. Chiuso in entrambi i sensi di marcia il sottopasso di via Firenze. Allagamenti si sono registrati in via Cimarosa, via Mondolfi, zona Tre Ponti. La Protezione Civile ha aperto il Centro Operativo Comunale.

(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss.
"L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".

(Adnkronos) - "La Luiss è impegnata da anni nello studio e nella formazione per migliorare le competenze nella gestione energetica, per accompagnare lo sviluppo delle imprese e di tutti gli attori alla transizione energetica. Abbiamo lavorato con grande interesse al tema della povertà energetica perché, un'altra delle caratteristiche della nostra università è quella di impegnarsi anche per miglioramento dei risultati delle condizioni ambientali e sociali. Per noi contribuire a un argomento di così grande rilievo è stato molto significativo.” Lo ha detto Matteo Caroli, professore di gestione sostenibile delle imprese dell’università Luiss, intervenuto alla presentazione del primo volume sulla povertà energetica, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss, nel Campus dell’Ateneo.
Leggi tutto: Energia, Caroli (Luiss): "Povertà energetica, serve unire competenze e visione sociale"
Su disposizione della Procura di Tempio Pausania... 
(Adnkronos) - "Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi". Lo afferma la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, commentando il via libera definitivo della riforma della Giustizia in Senato. "Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese".

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, giovedì 30 ottobre, il fuoriclasse azzurro sfida Francisco Cerundolo al terzo turno del Masters 1000 di Parigi. Il numero due del ranking Atp arriva dall'agile vittoria contro Bergs, mentre l'argentino arriva dal successo contro Kecmanovic. Il match inizierà intorno alle 19.
Dove vedere la partita? Sinner-Cerundolo sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Sono cinque i precedenti tra i due: Jannik è avanti 3-2 e ha vinto l'ultima sfida, agli ottavi di finale degli Internazionali di Roma.
Leggi tutto: Parigi, oggi Sinner-Cerundolo al terzo turno - Il match in diretta

(Adnkronos) - "Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi". E' quanto ha detto la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, commentando il via libera definitivo della riforma della Giustizia in Senato. "Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese" conclude.

(Adnkronos) - “Il libro nasce dall’esigenza di raccontare e condividere le esperienze maturate in quasi dieci anni di attività del Banco dell’Energia. Non si tratta solo di un intervento immediato a sostegno delle famiglie in difficoltà, ma di un impegno strutturato che spazia dal ricambio degli elettrodomestici all’educazione al risparmio energetico, fino alla creazione di comunità energetiche rinnovabili solidali”. Lo ha dichiarato Roberto Tasca, presidente Banco dell’energia e A2A, intervenuto alla presentazione del volume "Povertà energetica e accesso equo all'energia: una riflessione sulla società contemporanea" presso l’Università Luiss.
“In questi anni abbiamo distribuito oltre 13 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, raggiungendo più di 17 mila persone e attivando quasi 10 comunità energetiche solidali" ha continuato Tasca che ha ricordato come il Banco dell’Energia lavori a stretto contatto con le associazioni del Terzo Settore per promuovere progetti concreti di inclusione e sostenibilità energetica in tutto il Paese.

(Adnkronos) - Cresce in Italia il numero delle famiglie colpite dalla povertà energetica: sono oggi 2,36 milioni, pari al 9% del totale, con un aumento significativo soprattutto nelle Isole e nel Nord Ovest. Il fenomeno interessa in modo più marcato i piccoli centri e le aree suburbane rispetto alle grandi città, evidenziando un divario territoriale sempre più profondo. Allo stesso tempo, il 77% degli italiani si dice preoccupato per l’aumento dei costi dell’energia e del gas e teme di non riuscire a sostenere le bollette nei prossimi anni, mentre due cittadini su tre ritengono che, senza interventi strutturali, la povertà energetica sia destinata ad aggravarsi. I dati, elaborati da Oipe e Ipsos, sono al centro del primo volume dedicato a questo tema nel nostro Paese: “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss e pubblicato dalla casa editrice Luiss University Press.
Il volume. Presentato oggi nel Campus dell’Ateneo in viale Pola, il libro intreccia dati, testimonianze ed esperienze, analizzando il fenomeno – per la prima volta – non come fatto isolato ma come cartina tornasole delle diseguaglianze che attraversano la nostra società, attraverso tre prospettive complementari che collegano storia, economia e società. Nel capitolo Fuoco invisibile, il saggista e scrittore Cesare Alemanni ricostruisce l’evoluzione del rapporto tra civiltà ed energia, mostrando come l’accesso a quest’ultima resti oggi una misura concreta di giustizia sociale e di inclusione, portando come esempio il modello della Fondazione Banco dell’energia.
Con L’elettrificazione delle disuguaglianze, il Professore di Economia Politica Cesare Pozzi analizza invece le cause economiche strutturali della povertà energetica, evidenziando come l’aumento delle disparità di reddito e ricchezza incida sull’accesso ai beni essenziali e sul rischio di esclusione. La Professoressa Paola Valbonesi, Presidente dell’Oipe - Osservatorio italiano sulla povertà energetica e Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, infine, restituiscono il quadro nazionale e la percezione del fenomeno tra i cittadini, confermando come il contrasto alla povertà energetica rappresenti oggi una delle principali sfide sociali da affrontare. Il volume si propone così come uno strumento di conoscenza e sensibilizzazione, capace di unire rigore scientifico e testimonianze concrete per promuovere un accesso all’energia più equo e condiviso, stimolare il dibattito pubblico e contribuire a delineare nuove prospettive di intervento in un campo che tocca da vicino la vita quotidiana di migliaia di famiglie.
Fondazione Banco dell’energia e Luiss insieme per raccontare la povertà energetica. Indispensabile per la realizzazione del volume è stata la collaborazione tra Fondazione Banco dell’energia e l’Università Luiss che nasce proprio dal desiderio di creare un ponte tra conoscenza e azione, tra il mondo della ricerca e quello della solidarietà concreta. Da questo incontro di visioni, infatti, è maturata l’idea di realizzare un libro capace di raccontare la povertà energetica non solo attraverso i numeri, ma attraverso le storie, le riflessioni e le esperienze di chi la affronta ogni giorno.
“Tra le missioni dell’università vi è anche quella di trasformare la conoscenza in impatto concreto, costruendo ponti tra ricerca, istituzioni, imprese e società civile. La transizione energetica equa e sostenibile rappresenta una sfida complessa e urgente, che richiede il contributo di tutti gli attori. Questo volume, pubblicato dalla nostra casa editrice e frutto della collaborazione con la Fondazione Banco dell’energia, offre una riflessione autorevole e innovativa, capace di analizzare il fenomeno della povertà energetica in Italia in profondità e da prospettive diverse e complementari”, ha affermato Paolo Boccardelli, Rettore dell’Università Luiss.
“La povertà energetica è una delle sfide sociali più importanti del nostro tempo: conoscere il fenomeno è fondamentale per poterlo affrontare e individuare soluzioni in grado di aiutare molte famiglie a vivere con serenità e sicurezza” - ha commentato Roberto Tasca, Presidente di Banco dell’energia - “Abbiamo realizzato questo libro insieme alla Luiss per fare informazione e tenere alta l’attenzione su un tema di interesse sovranazionale, che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e terzo settore. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto più di 13 milioni di euro a sostegno di circa 17mila persone; solo nel 2024 abbiamo destinato oltre 4 milioni di fondi ad iniziative concrete. Continueremo a lavorare per rafforzare questa rete solidale, promuovendo progetti diffusi che uniscono supporto economico, educazione e responsabilità collettiva”.
L’evento. Presso la Sala delle Colonne del Campus Luiss, a Roma, oltre al Rettore Paolo Boccardelli e al Presidente della Fondazione Banco dell’energia Roberto Tasca sono intervenuti gli autori del volume Cesare Alemanni, scrittore e saggista, Nando Pagnoncelli, Presidente Luiss School of Government e Ipsos, Cesare Pozzi, Professore di Economia Politica alla Luiss e Paola Valbonesi, Presidente Oipe. Ha moderato l’incontro Massimo Sideri, inviato ed editorialista del Corriere della Sera e docente Luiss.
Banco dell’energia e il Manifesto. Nata su iniziativa del Gruppo A2A, la Fondazione Banco dell’energia ha come missione quella di contrastare la povertà energetica tutelando il diritto all’accesso all’energia. Con il Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, lanciato nel 2021 come appello aperto a imprese, istituzioni e società civile, il Banco ha dato vita a una rete di oltre 100 firmatari - tra aziende, enti del terzo settore, fondazioni e istituti di ricerca - impegnati in interventi concreti su tutto il territorio nazionale. Nel tempo sono stati sviluppati progetti capillari di sostegno ai cittadini vulnerabili, contribuendo al pagamento delle bollette e alla sostituzione di elettrodomestici obsoleti, ma anche promuovendo azioni di lungo periodo come l’efficientamento energetico degli enti partner e la creazione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali. In questi anni Banco dell’energia ha raccolto oltre 13 milioni di euro a sostegno di più di 17mila beneficiari e oltre 4 milioni di fondi impegnati in azioni concrete nel solo 2024.
Leggi tutto: Fondazione Banco Energia e Luiss presentano primo volume povertà energetica
La Asl 1 potenzia la propria rete assistenziale territoriale...
L'iniziativa due volte al mese nel porto di Golfo Aranci... 
(Adnkronos) - L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2026. Il via libera è arrivato dal Commissario Straordinario Raffaele Latrofa, che ha esercitato i poteri del Presidente e del Comitato di Gestione. Il documento è stato presentato ieri all’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, appena ricostituito, che ha espresso il proprio consensus all’unanimità. Il bilancio, costruito con criteri di prudenza e selettività, prevede entrate correnti per 56,5 milioni di euro e spese correnti per 46,1 milioni. Gli investimenti in conto capitale ammontano a 1,68 milioni, mentre il saldo positivo atteso di 2,165 milioni garantisce la tenuta degli equilibri finanziari.
"Questo Organismo non è un adempimento formale - ha sottolineato Latrofa nella prima seduta dell'Organismo da lui presieduta - ma la sede stabile di confronto con gli stakeholder del cluster marittimo-portuale per costruire insieme le scelte strategiche. Il metodo che propongo è semplice e vincolante: trasparenza, tempestività, calendarizzazione e tracciabilità. Avviamo questo percorso con un atto concreto: la presentazione del bilancio di previsione 2026".
Il bilancio punta su investimenti essenziali, sostenibilità, digitalizzazione e qualità dei servizi portuali. “Abbiamo scelto un’impostazione sobria e operativa - ha aggiunto Latrofa - che privilegia ciò che è realmente cantierabile e utile per rafforzare la macchina amministrativa. Spendere dove serve, quando serve e con procedure trasparenti: è questa la direzione che intendiamo seguire per garantire risultati misurabili e servizi migliori per operatori, lavoratori e comunità locali”.

(Adnkronos) - Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che i resti di due ostaggi sono stati trasferiti alla Croce rossa a Gaza, dopo che Hamas aveva annunciato che avrebbe consegnato i corpi. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce rossa, due bare contenenti gli ostaggi deceduti sono state trasferite alla loro custodia e sono in viaggio verso le truppe Idf nella Striscia di Gaza", si legge in una dichiarazione dell'esercito israeliano e dell'agenzia di sicurezza.
Promettendo il disarmo di Hamas e la demilitarizzazione di Gaza, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato: "Se lo faranno forze straniere, benissimo. Se non lo faranno, lo faremo noi". "Decidiamo e agiamo", è il messaggio recapitato in apertura della cerimonia di laurea dei cadetti dell’Accademia militare Bahad 1, nel sud di Israele, da Netanyahu che ha sottolineato: "Israele ha ancora molto lavoro da fare. Se Hamas continuerà a violare esplicitamente il cessate il fuoco, subirà attacchi potenti come quelli di due giorni fa e di ieri".
"Decidiamo, e agiamo ogni volta che è necessario per rimuovere minacce immediate dalle nostre truppe", ha aggiunto. Le dichiarazioni del premier israeliano sono arrivate mentre crescono in patria le critiche per le restrizioni statunitensi che, secondo alcuni, avrebbero limitato la risposta israeliana agli attacchi di Hamas contro i soldati dell’Idf.
Gli Stati Uniti nel frattempo stanno conducendo colloqui riservati con diversi Paesi per formare una forza internazionale di stabilizzazione da dispiegare a Gaza nelle prossime settimane. A rivelarlo è Axios, citando fonti coinvolte nel processo. Il piano, promosso dall'amministrazione di Donald Trump, prevede la creazione di una nuova forza di polizia palestinese - addestrata e controllata da Stati Uniti, Egitto e Giordania - affiancata da contingenti militari provenienti da Paesi arabi e musulmani come Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia.
Nell'idea degli organizzatori, la International Stabilization Force (Isf) rappresenterebbe la condizione necessaria per un ulteriore ritiro israeliano da Gaza e avrebbe il compito di proteggere i confini impedendo il traffico di armi. "Se non avremo una sicurezza e una governance affidabile a Gaza, rischiamo che Israele torni ad attaccare in continuazione", ha spiegato una fonte vicina ai negoziati. Ma l'iniziativa presenta dei nodi difficili da sciogliere per le diplomazie: la partecipazione turca è fortemente osteggiata da Israele, e il dispiegamento dell'Isf necessita del consenso di Hamas, a cui viene chiesto di rinunciare almeno parzialmente al controllo del territorio e delle armi.
Un alto funzionario americano ha sottolineato che "è meglio muoversi lentamente e farlo bene, perché non ci sarà una seconda possibilità". Washington sta lavorando a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che offra una base legale alla missione, pur mantenendo il comando operativo in mano statunitense. "Nessuno vuole restare fuori da un’iniziativa di Trump - ha ammesso una delle fonti - ma chi conosce la storia di questo conflitto sarebbe folle a non essere scettico".
"Si prevede che gli intensi combattimenti nella Striscia di Gaza finiranno, ma ci attendono ancora molte sfide su diversi fronti e non cesseremo di agire finché non le avremo vinte., ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz intervenendo alla cerimonia di laurea dei cadetti dell'Idf alla scuola ufficiali Bahad 1 nel sud di Israele. "Non ci fermeremo finché non realizzeremo gli obiettivi generali che ci siamo prefissati ha aggiunto - la smilitarizzazione di Gaza e lo smantellamento delle armi di Hamas, insieme alla completa distruzione dei tunnel del terrore".
"Israele insisterà sulla piena attuazione dell'accordo - ha detto ancora - e non si fermerà finché non saranno tornati a casa, per la sepoltura in Israele, tutti gli ostaggi caduti, oltre ai comandanti e ai soldati". Riguardo agli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen, Katz ha avvertito che "gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per i loro tentativi di colpire il fronte interno israeliano negli ultimi due anni. Non abbiamo ancora detto l'ultima parola".

(Adnkronos) - Changemaker e iniziative che stanno trasformando le disuguaglianze in opportunità per milioni di persone in Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria e Turchia sono stati premiati durante l’ottava edizione della cerimonia 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', tenutasi a Roma ieri sera. La cerimonia è stata accompagnata da esibizioni dal vivo del cantautore italiano pluripremiato Diodato e dell’artivista nigeriana Cill. Selezionati tra oltre 5.500 candidature provenienti da 190 paesi, i vincitori sono stati scelti tra nove finalisti in tre categorie: Creatività, Resilienza e Changemaker. 'Heroes of Tomorrow: Un Sdg Action Awards', programma di punta della Un Sdg Action Campaign', è reso possibile grazie al partenariato con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e il ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Bmz).
In un raro ex aequo, il 'Premio Changemaker - Celebrare coloro che plasmano un mondo più equo e pacifico' di quest’anno onora due persone la cui determinazione ha ridefinito il significato di cambiamento duraturo. La prima vincitrice è Julienne Lusenge, attivista per i diritti umani, che ha dedicato decenni alla difesa delle donne, alla lotta contro la violenza e alla costruzione della pace nella Repubblica Democratica del Congo, trasformando l’avversità in cambiamento e il coraggio in forza collettiva. "Ringrazio la Un Sdg Action Campaign a nome di tutte le donne, ragazze, uomini e ragazzi congolesi che ogni giorno lottano per la pace, la giustizia e la dignità", ha dichiarato Sandrine Lusamba per conto di Julienne Lusenge.
L'altra vincitrice è Jîn Dawod che, costretta a fuggire dalla guerra in Siria, ha fondato una piattaforma di salute mentale che offre supporto psicologico a migliaia di persone sfollate, dimostrando che la cura può superare ogni confine. "Vorrei aver potuto dire alla me più giovane che avrebbe trovato la luce e trasformato il dolore in scopo. A chi si trova nel punto più buio della propria vita direi: io sono il tuo messaggio dal futuro. Questo premio non è la fine, è l’inizio", ha detto Jîn Dawod.
Il 'Premio Creatività - Celebrare immaginazione, innovazione e potere della narrazione' è andato a Smartel che in Nigeria, dove 33 milioni di persone affrontano insicurezza alimentare acuta, utilizza sistemi idroponici - un metodo di coltivazione senza suolo - per creare nuove opportunità di lavoro per donne, giovani e piccoli agricoltori. "A ogni giovane sognatore che mi ascolta oggi, ricordate che siamo il ponte tra i fallimenti del passato e le benedizioni del futuro. Ora è il momento migliore per agire. Svegliatevi, costruite con sensibilità, innovate con amore e affrontate le sfide più grandi del mondo, perché potete farlo", ha affermato Smart Israel, fondatore di Smartel Agri-Tech.
Il 'Premio Resilienza - Onorare coraggio, solidarietà e forza di ricostruire' è stato attribuito a Cufa-Central Única das Favelas, una realtà nata in Brasile che trasforma le favelas in vivaci centri di talento, creatività e innovazione, coinvolgendo milioni di persone nel mondo e ridefinendo lo sviluppo dalla comunità, per la comunità. "Cufa significa Centrale Unificata delle Favelas. Si tratta di offrire supporto e opportunità a comunità, bambini, donne e uomini. Vogliamo che tutti vivano senza povertà e disuguaglianza", ha spiegato Marcus Vinícius Athayde, presidente di Cufa.
Inoltre, la Campagna #IBelong dell’Unhcr ha ricevuto la Menzione d’onore per il suo movimento globale decennale volto a porre fine all’apolidia per milioni di persone. Maha Mamo, rappresentante della Campagna #IBelong, ha commentato: "Sono stata apolide per 30 anni. L’apolidia è una gabbia invisibile. Hai sogni, potenziale, tanto da offrire, ma ti vengono negati diritti fondamentali: istruzione, sanità, libertà di movimento. La campagna #IBelong dell’Unhcr mi ha dato identità, cittadinanza e una casa".
In riconoscimento dei vincitori Marina Ponti, direttrice globale della Un Sdg Action Campaign, ha dichiarato: "Tutti possiamo essere eroi di domani. Non lasciamoci paralizzare dal peso delle disuguaglianze. Lasciamoci ispirare dal potere delle possibilità. Perché il futuro non è qualcosa che ereditiamo, è qualcosa che costruiamo insieme".
Diodato ha aperto e chiuso la cerimonia con due brani: una versione di ‘Us and Them’ dei Pink Floyd e la sua composizione originale ‘L’atto di Rivoluzione’, entrambi incentrati sul tema della serata: changemaker che costruiscono ponti tra realtà parallele.
"Tutti possono cambiare il mondo con le azioni. Stasera siamo con persone che lo stanno facendo, lavorando per il pianeta e per le persone, grazie di cuore", ha detto Diodato.
Leggi tutto: 'Un Sdg Action Awards 2025', annunciati i vincitori

(Adnkronos) - Dieci proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie nel nostro Paese. E' il cuore del documento 'Strategie e proposte per migliorare la gestione delle emoglobinopatie in Italia', presentato oggi a Roma e realizzato da The European House - Ambrosetti con il contributo non condizionante di Vertex Pharmaceuticals. "Parlare oggi di emoglobinopatie, e in particolare di beta-talassemia e drepanocitosi, è importante e lo è particolarmente per l'Italia, un'area storicamente endemica per queste malattie - ha sottolineato Rossana Bubbico, Senior Consultant di The European House - Ambrosetti - Parlarne significa affrontare una sfida che riguarda non solo la salute, ma anche l'equità e l'organizzazione del nostro sistema sanitario. Il documento elaborato insieme alle società scientifiche di riferimento, come Site, Aieop e Gitnmo, rappresenta un passo importante verso la costruzione di un nuovo modello nazionale di governance, capace di garantire uniformità di accesso e qualità nelle cure".
Attualmente, gli unici dati epidemiologici disponibili sulle emoglobinopatie in Italia sono frutto di stime di prevalenza o rilevazioni parziali da parte dei singoli centri, ricorda una nota. Secondo gli ultimi dati disponibili, circa 7mila italiani sono affetti da beta-talassemia, e a questi si aggiungono oltre 2.300 (fino a 4.500 secondo altre fonti) che soffrono di malattia drepanocitica. Gli impatti sanitari e sociali della patologia sono di gran lunga superiore se si considera che il 6,5% della popolazione italiana è portatore di una forma di difetto ereditario di emoglobina. Per monitorare l'evoluzione epidemiologica a livello nazionale e programmare al meglio l'assistenza sanitaria per questi pazienti, già nel 2017 è stato istituito un Registro nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie, che tuttavia non è ancora attivo.
"L'Italia rappresenta uno dei principali bacini endemici europei e globali per le emoglobinopatie - evidenzia Gian Luca Forni, presidente di ForAnemia Foundation Ets, Genova - I flussi migratori degli ultimi anni, da aree ad alta incidenza di emoglobinopatie, hanno significativamente aumentato il numero dei pazienti e dei portatori diffondendo queste patologie a tutto il territorio nazionale. Il numero dei pazienti delle varie forme di sindromi talassemiche e falcemiche, dai dati ricavati da una survey della Società italiana talassemie ed emoglobinopatie (Site), si attesta intorno ai 10mila pazienti. E' tuttavia evidente la necessità che il Registro nazionale delle emoglobinopatie sia finalmente reso operativo, così da avere dati utili per la pianificazione delle strategie di cura e degli interventi di prevenzione".
Con un decreto ministeriale del 2023 - continua la nota - è stata istituita anche la Rete nazionale talassemia e altre emoglobinopatie, con l'obiettivo di coordinare i centri di riferimento e definire linee guida e criteri per l'identificazione delle strutture. Diverse Regioni - tra cui Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna - hanno formalizzato una rete regionale specifica, mentre in altre, come Veneto e Piemonte, le emoglobinopatie sono integrate nelle reti ematologiche o emato-oncologiche pediatriche regionali. In parallelo, molte hanno adottato specifici percorsi (Pdta) per garantire continuità tra ospedale e territorio e standard di cura uniformi. Attualmente, secondo una recente indagine pubblicata sulla rivista 'Haematologica', sono oltre 130 le strutture sanitarie e ospedaliere che hanno in cura almeno un paziente con emoglobinopatia. La distribuzione regionale dei centri rilevati risulta relativamente omogenea rispetto agli abitanti, ma disomogenea guardando ai pazienti seguiti: il numero di centri per 100 pazienti è significativamente inferiore nelle regioni in cui la prevalenza è più alta, come Sardegna e Sicilia, ma anche Lombardia.
"La rete nazionale e le collaborazioni tra gli esperti delle diverse reti regionali e delle reti di società scientifiche sono il motore di una presa in carico efficace e omogenea dei pazienti", afferma Raffaella Colombatti, coordinatore del gruppo di lavoro Patologia del globulo rosso dell'Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop). "L'inclusione di numerosi centri hub regionali come centri di eccellenza della European Reference Network (Ern ) dedicata alle malattie ematologiche rare Ern-EuroBloodNet sottolinea l'opportunità presente nell'attuale momento storico di condivisione di protocolli e definizione di Pdta comuni che consentono di superare le disuguaglianze territoriali e di assicurare un accesso tempestivo e appropriato alle cure. Accanto alle reti servono programmi informativi per medici e pazienti, perché solo una conoscenza diffusa può rendere la prevenzione, la diagnosi precoce e la presa in carico multidisciplinare realmente efficaci".
Se negli anni Sessanta i pazienti con talassemia major non sopravvivevano oltre i 10-15 anni, oggi l'aspettativa di vita può superare i 60 anni. Ciononostante, permangono difformità territoriali nella disponibilità e nella qualità delle prestazioni. La scarsa presenza di modelli organizzativi strutturati si ripercuote soprattutto sui centri più grandi, che hanno in carico circa il 70% dei pazienti. Inoltre, a causa della carenza di personale - riporta la nota - circa il 20% dei centri specialistici dispone di un solo medico, un fattore fortemente ostativo alla corretta presa in carico e gestione dei pazienti.
"L'esperienza italiana nella gestione delle emoglobinopatie è un esempio di eccellenza clinica e scientifica, costruita su ricerca, prevenzione e presa in carico multidisciplinare - osserva Filomena Longo, componente del Comitato direttivo Site - Oggi, tuttavia, la diversità dei modelli regionali impone un impegno comune per armonizzare criteri e organizzazione dei centri, così da assicurare a ogni paziente un accesso equo, una continuità assistenziale efficace e standard di cura omogenei su tutto il territorio nazionale".
La disponibilità di nuove terapie chiede "nuovi paradigmi: l'innovazione terapeutica apre possibilità straordinarie, ma la crescente complessità dello scenario clinico richiede modelli di presa in carico sempre più integrati - rimarca Mattia Algeri, responsabile Unità clinica del Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare (Gitmo) - Solo l'evoluzione dei percorsi assistenziali, basata sul lavoro del team multidisciplinare e sul dialogo costante tra specialisti, può tradurre il potenziale delle nuove cure in benefici concreti per ogni paziente. In questo contesto, il trapiantologo rappresenta una figura chiave nel coordinare l'interazione tra le diverse figure e nel ridisegnare le strategie di cura". L'innovazione terapeutica e organizzativa non può prescindere da una revisione dei programmi formativi, a partire dall'inserimento in pianta stabile di insegnamenti o moduli specifici in tema di emoglobinopatie all'interno dei programmi dei corsi di laurea di Medicina e Chirurgia e delle professioni sanitarie, così come delle scuole di specializzazione di area medica.
Alla presentazione del documento sono intervenuti anche: Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali, Sanità del Senato della Repubblica; Luca Castagna, vice presidente Gitmo; Ilenia Malavasi, componente della Commissione Affari sociali, Camera dei deputati; Francesca Masiello, referente del monitoraggio della terapia trasfusionale ai pazienti talassemici del Centro nazionale sangue, Iss; Angela Mastronuzzi, presidente Aieop; Raffaella Origa, presidente Site; Raoul Russo, componente della Commissione Bilancio, Senato.
Leggi tutto: Emoglobinopatie, le 10 priorità per una gestione equa ed efficace

(Adnkronos) - ''Ancora novità sul caso Garlasco: Giuseppe Sempio, il padre di Andrea è indagato per corruzione''. E' quanto si legge sui canali social del Tg1.
Il 37enne Andrea Sempio è indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Leggi tutto: Caso Garlasco, "padre Andrea Sempio indagato per corruzione"

(Adnkronos) - Giuseppe Sempio, padre di Andrea, indagato per corruzione. Ancora novità sul caso garlasco oggi, giovedì 30 ottobre.
Il 37enne Andrea Sempio è indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
"Alcuni elementi trovati durante la perquisizione dell'abitazione avvenuta lo scorso 26 settembre e un altro insieme di cose ci fanno ritenere che, se c'è stato un passaggio di denaro, lo ha orchestrato lui". Così una fonte qualificata spiega all'Adnkronos la scelta odierna di iscrivere nel registro degli indagati Giuseppe Sempio, padre di Andrea, con l'accusa di corruzione.
Per la Procura di Brescia sarebbe stato Giuseppe Sempio ad avere un ruolo nella presunta corruzione dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti che nel 2017 chiese rapidamente l'archiviazione di Andrea Sempio, ora nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Oltre al famoso biglietto scritto a mano trovato in casa Sempio, ci sarebbero anche altri elementi contro il nuovo indagato. Giuseppe Sempio ha sempre sostenuto che i soldi di cui si parla in alcune intercettazioni sono serviti per pagare in contanti (e senza ricevuta) il vecchio pool difensivo.
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(Adnkronos) - Maria Rosaria Boccia è indagata per interferenze illecite nella vita privata dell'ex ministro dei Beni culturali Gennaro Sangiuliano. Il gip di Roma ha disposto oggi, giovedì 30 ottobre, il sequestro preventivo del file audio relativo a una conversazione privata tra Sangiuliano e la moglie dai profili social di Boccia e da una testata online campana. A eseguire il provvedimento, con la contestuale rimozione del file, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Roma nell’ambito di una nuova inchiesta aperta dai pm di piazzale Clodio a seguito dell’esposto presentato dall’ex ministro. Nel procedimento Boccia è indagata in concorso con un giornalista della testata online per fatti avvenuti ad agosto.
Intanto per Boccia il prossimo 9 febbraio è stata fissata l’udienza preliminare sul procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dalle pm Giulia Guccione e Barbara Trotta, nato dall’esposto presentato dall’ex ministro in cui vengono contestati i reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e una contestazione relativa a false dichiarazioni nel curriculum in relazione all’organizzazione di eventi. Boccia già un anno fa fu oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri del nucleo investigativo che sequestrarono materiale informatico tra cui i suoi telefoni.
Leader Uil a Cagliari, 'manovra? Questa volta c'è stato dialogo'... 
(Adnkronos) - "Ci sono venti forti in Asia, è un volo complicato. Potevamo aspettare un'ora...". Donald Trump torna negli Stati Uniti dopo il tour in Asia ma il volo di ritorno a bordo dell'Air Force One è complicato dalle turbolenze. Il presidente, come abitudine, si affaccia nel settore dell'aereo che ospita i giornalisti per rispondere alle domande dei media. La parentesi, circa un quarto d'ora, è disturbata dalle evidenti oscillazioni dell'AF One che sorprendono tutti. Trump ironizza più volte, rimanendo aggrappato allo stipite di una porta mentre risponde alle domande sull'incontro con il presidente cinese Xi Jinping.
"Sono condizioni complicate per le interviste. Vedranno il presidente Trump che 'balla' e penseranno 'non sta troppo bene, ha i tremori'. Io non ho tremori, ma la gente lo penserà", dice Trump. "Le interviste sono già complicate senza tutto questo", aggiunge.
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(Adnkronos) - La giudice per l'udienza preliminare di Milano Rossana Mongiardo ha deciso di archiviare oggi, giovedì 30 ottobre, l'indagine per violenza sessuale che vedeva indagati Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l'amico deejay Tommaso Gilardoni.
Dopo l'udienza di opposizione all’archiviazione, avanzata all’avvocato Stefano Benvenuto, il quale tutela la ventiduenne che ha sporto denuncia, arriva la decisione della giudice che accoglie la richiesta della Procura.
L'indagine
Al centro dell’indagine quanto accaduto la notte tra il 18 e il 19 aprile del 2023, quando i tre si ritrovarono a casa di Leonardo Apache dopo aver trascorso insieme la serata in un locale esclusivo del centro di Milano. La mattina la giovane si svegliò nel letto dell’ex amico di liceo senza ricordare nulla. Per il legale della giovane, le condizioni fisiche della ragazza accertate da una consulenza medica e i video recuperati nel cellulare dei due indagati mostrerebbe che le condizioni della sua assistita non erano tali da prestare consenso.
Di opposto avviso invece la Procura e ora, con la decisione di archiviare, anche la giudice Mongiardo sembra far proprie le conclusioni contenute nella richiesta della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro. Le due rappresentanti dell'accusa scriveva "Non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza".
Leonardo Apache La Russa e l’amico restano indagati per il filone che riguarda il revenge porn, ossia la diffusione di immagini senza il consenso della vittima. Il prossimo 13 novembre si tornerà, per la seconda volta, davanti alla giudice per le indagini preliminari di Milano Alessandra Di Fazio. Secondo l’accusa, il figlio del presidente del Senato il 19 maggio 2023 avrebbe filmato e inviato al deejay, tramite whatsapp, "un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato" che ritraeva la giovane senza il suo "consenso", si legge nell'avviso di conclusione indagini. A Gilardoni viene invece contestato l'aver inoltrato - nell'agosto successivo - un video a un amico estraneo ai fatti. Il 26enne, "dopo averlo realizzato", avrebbe inoltrato il contenuto su whatsapp. Immagini "a contenuto sessualmente esplicito" diffuse, per la procura, "senza il consenso della ragazza".
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