
(Adnkronos) - La giudice per l'udienza preliminare di Milano Rossana Mongiardo ha deciso di archiviare oggi, giovedì 30 ottobre, l'indagine per violenza sessuale che vedeva indagati Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l'amico deejay Tommaso Gilardoni.
Dopo l'udienza di opposizione all'archiviazione, avanzata all’avvocato Stefano Benvenuto, il quale tutela la ventiduenne che ha sporto denuncia, arriva la decisione della giudice che accoglie la richiesta della Procura.
Al centro dell’indagine quanto accaduto la notte tra il 18 e il 19 aprile del 2023, quando i tre si ritrovarono a casa di Leonardo Apache dopo aver trascorso insieme la serata in un locale esclusivo del centro di Milano. La mattina la giovane si svegliò nel letto dell’ex amico di liceo senza ricordare nulla. Per il legale della giovane, le condizioni fisiche della ragazza accertate da una consulenza medica e i video, recuperati nel cellulare dei due indagati mostrerebbe che le condizioni della sua assistita non erano tali da prestare consenso.
Di opposto avviso, invece, la Procura e ora, con la decisione di archiviare, anche la giudice Mongiardo sembra far proprie le conclusioni contenute nella richiesta della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro. Le due rappresentanti dell'accusa scriveva "Non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza".
Leonardo Apache La Russa e l’amico restano indagati per il filone che riguarda il revenge porn, ossia la diffusione di immagini senza il consenso della vittima. Il prossimo 13 novembre si tornerà, per la seconda volta, davanti alla giudice per le indagini preliminari di Milano Alessandra Di Fazio. Secondo l’accusa, il figlio del presidente del Senato il 19 maggio 2023 avrebbe filmato e inviato al deejay, tramite WhatsApp, "un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato" che ritraeva la giovane senza il suo "consenso", si legge nell'avviso di conclusione indagini. A Gilardoni viene invece contestato l'aver inoltrato - nell'agosto successivo - un video a un amico estraneo ai fatti. Il 26enne, "dopo averlo realizzato", avrebbe inoltrato il contenuto su WhatsApp. Immagini "a contenuto sessualmente esplicito" diffuse, per la procura, "senza il consenso della ragazza".
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(Adnkronos) - Dopo due intense giornate di competizione, ieri sera Ardy Ferguson è stato proclamato vincitore della 'S.Pellegrino young chef academy competition' 2024-25, sesta edizione del concorso internazionale, durante la cerimonia al Castello Sforzesco di Milano. In gara con altri 14 talenti provenienti da tutto il mondo, Ferguson ha conquistato la giuria con il suo piatto 'Archipelago Celebration'.
La S.Pellegrino young chef academy è una comunità globale che sostiene i giovani chef più promettenti, offrendo impareggiabili opportunità di formazione, mentorship e networking con figure di riferimento della scena gastronomica internazionale. Dopo due anni di rigorose selezioni e competizioni in 55 Paesi e 15 regioni, la competizione ha celebrato la creatività, la tecnica e la visione della nuova generazione di cuochi, incoronandone il vincitore.
Dopo due anni di sfide regionali e internazionali, il signature dish di Ardy Ferguson è stato scelto come vincitore da una grand jury composta da sette rinomati chef - Christophe Bacquié, dalla Francia, del ristorante due stelle Michelin Le table des amis; Jeremy Chan, co-fondatore del ristorante londinese Ikoyi (due stelle Michelin); Antonia Klugmann, chef del ristorante una stella Michelin L’Argine a Vencò, Italia; Niki Nakayama, chef del ristorante una stella Michelin n/naka a Los Angeles; Elena Reygadas, chef e proprietaria del ristorante una stella Michelin Rosetta a Città del Messico e fondatrice della Elena Reygadas Scholarship; Julien Royer, chef del ristorante tre stelle Michelin Odette a Singapore; e Mitsuharu Tsumura, del ristorante Maido a Lima, nominato miglior ristorante al mondo da The world’s 50 best restaurants. La giuria ha elogiato Ferguson, seguito durante tutto il percorso dalla sua mentore Vicky Lau, per l’eccezionale precisione tecnica, la distinta visione creativa e la profonda connessione personale con il suo piatto.
'Archipelago Celebration' si è distinto per l’equilibrio tra innovazione e autenticità, incarnando perfettamente i valori della competizione, abilità, passione e scopo: "Sono profondamente onorato di essere stato nominato vincitore della S.Pellegrino young chef academy competition 2025 -afferma Ardy Ferguson-. Rappresentare l'Asia su un palcoscenico di tale portata è stata un’esperienza indimenticabile. Creare il mio piatto, 'Archipelago Celebration', mi ha permesso di condividere la ricchezza e la vitalità delle tradizioni culinarie indonesiane che mi hanno ispirato profondamente Questo percorso mi ha sfidato e fatto crescere, permettendomi di entrare in contatto con chef straordinari provenienti da tutto il mondo. Sono immensamente grato alla mia mentore, Vicky Lau, per il suo sostegno, e a S.Pellegrino per aver creato una piattaforma così preziosa per i giovani chef".
Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi al Castello Sforzesco di Milano, gli ospiti hanno potuto vivere un’esperienza gastronomica d’eccezione, una cena ideata da due protagoniste assolute della scena contemporanea: Pía León, chef e proprietaria di Kjolle, Lima, nono ristorante nella classifica The world's 50 best restaurants 2025 e Jessica Rosval, head chef di Casa Maria Luigia e Al Gatto Verde. In cucina anche Nelson Freitas, vincitore della S.Pellegrino young chef academy competition 2022-2023, che, dopo la sua esperienza di mentoring con l'Academy, oggi è parte del team di León, a testimonianza delle opportunità concrete di crescita e connessione professionale generate dall’'Academy.
La serata di gala ha visto anche la proclamazione dei vincitori dei premi collaterali della S.Pellegrino young chef academy competition. La chef Zanté Neethling (Africa, Medio Oriente e Asia meridionale) ha ricevuto il S.Pellegrino social responsibility award per il suo piatto 'Tribute to the Khoi-Khoin Tara', elogiato per aver rappresentato al meglio l’utilizzo di pratiche sostenibili.
Lo chef Noah Wynants (Europa del Nord) e la sua interpretazione vegetale di un classico globale, il Dutch 'Rendang', sono stati nominati vincitori dell’Acqua Panna Connection in Gastronomy Award, che celebra il giovane chef il cui piatto d’autore riflette al meglio l’armonia tra tradizione e innovazione. Infine, lo chef Nicolás A. López (Stati Uniti) si è aggiudicato il Fine dining lovers food for thought award, l'unico premio della competizione assegnato tramite voto del pubblico, che riconosce il giovane chef il cui piatto esprime al meglio i propri valori e le proprie convinzioni personali. López è stato elogiato per il suo piatto 'Pork with hints of the sea'.
La S.Pellegrino young chef academy rappresenta un’incredibile opportunità per i giovani talenti del settore di accedere ai più alti livelli di conoscenza ed esperienza. Con questa vittoria, Ardy Ferguson si unisce ora ai grandi nomi della gastronomia mondiale per contribuire in modo positivo al futuro della cucina e della comunità nel suo insieme. I momenti salienti della S.Pellegrino young chef academy competition 2024-25 sono disponibili sui canali ufficiali di S.Pellegrino Academy e Sanpellegrino. Per scoprire di più sulla competizione, visitare sanpellegrinoyoungchefacademy.com.
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(Adnkronos) - "Circa i due terzi dei tumori al seno metastatici (mBc) sono ormonosensibili e Her2 negativi. Questo significa che una larga parte delle donne affette da cancro alla mammella metastatico può essere trattata con terapie anti-ormonali associate a farmaci biologici in prima linea. Purtroppo, nel tempo le cellule tumorali sviluppano una resistenza a tali trattamenti. Per le pazienti, fortunatamente, aumentano le opzioni terapeutiche contro questa neoplasia sempre più 'aggredibile' e trattabile rispetto al passato, identificando mutazioni azionabili attraverso la biopsia liquida, per la paziente un semplice prelievo di sangue. E' fondamentale garantire alle pazienti l'accesso a questo test minimamente invasivo". Lo ha detto Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp), intervendo a 'Breastision', summit nazionale sulle terapie di precisione nel tumore al seno metastatico (mBc) Hr+/Her2-, in corso a Firenze e promosso da Menarini Stemline, azienda del Gruppo Menarini dedicata all'onco-ematologia.
Il tumore al seno Er+, Her2- rappresenta circa il 70% di tutti i casi di questa neoplasia. Le mutazioni di Esr1 interessano oltre 2mila pazienti l'anno in Italia. Tali mutazioni possono essere riscontrate fino al 50% delle pazienti testate al momento della progressione della malattia durante la terapia endocrina in fase metastatica. Si aprono nuove possibilità per le persone che in Italia vivono con questo tipo di mBc, perché ora esiste un trattamento approvato che ha come bersaglio le mutazioni di Esr1, che possono essere rilevate tramite un esame del sangue noto anche come biopsia liquida. Questo rappresenta un cambio di paradigma radicale nel trattamento della malattia: invece di affidarsi a un approccio terapeutico 'uguale per tutti', i clinici possono ora personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche biologiche del tumore.
Dai lavori del congresso, che coinvolge i massimi esperti nazionali di cancro al seno, è emerso che oggi è possibile personalizzare i trattamenti per le pazienti con mBc identificando mutazioni azionabili attraverso la biopsia liquida. La prima di queste terapie personalizzate, elacestrant, è stata approvata dall'Agenzia italiana del farmaco l'estate scorsa ed è ora disponibile in tutte le regioni italiane per il trattamento di donne in post-menopausa e uomini con cancro al seno localmente avanzato o metastatico positivo ai recettori per gli estrogeni (Er+) e negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (Her2-), che presenta una mutazione attivante del gene Esr1 e che hanno mostrato una progressione della malattia dopo almeno una linea di terapia endocrina che abbia incluso un inibitore delle cicline Cdk4/6.
"Stiamo trasformando il tumore della mammella in una patologia sempre più trattabile e, in una percentuale crescente di casi, cronica - sottolinea Marchetti - La svolta è la capacità di 'leggere' ripetutamente il profilo biologico del tumore dopo ogni progressione. Oggi possiamo identificare driver specifici, come le mutazioni nel gene Esr1, che possono essere riscontrate alla progressione della malattia in contesto metastatico, portando a una prognosi sfavorevole. Grazie a farmaci orali di nuova generazione come elacestrant, il primo approvato da Aifa per questo bersaglio biologico, possiamo offrire un'opzione terapeutica mirata ed efficace, che può posticipare il ricorso alla chemioterapia". Questa innovazione terapeutica è accessibile attraverso la diagnostica molecolare avanzata. Per questo motivo l'uso della biopsia liquida è ora fondamentale nella pratica clinica. E' un test minimamente invasivo che dovrebbe essere ripetuto a ogni progressione della malattia, in grado di catturare un'istantanea dettagliata delle caratteristiche biologiche del carcinoma.
"Elacestrant ha dimostrato di essere efficace per le pazienti con mutazioni Esr - evidenzia Valentina Guarneri, direttrice dell'Unità di Oncologia 2 presso l'Istituto oncologico veneto e professoressa di Oncologia medica all'università di Padova - Inoltre, le linee guida europee (Esmo) raccomandano elacestrant in questa popolazione di pazienti e specificano che la decisione sul trattamento di seconda linea richiede una valutazione di biologia molecolare tramite biopsia liquida. Pertanto, le possibilità di trattamento per la neoplasia più frequente e diffusa nel nostro Paese sono in crescita. Con le nuove armi a nostra disposizione, possiamo assicurare migliori possibilità di cura e sopravvivenza".
"L'efficacia e la sicurezza di elacestrant sono state valutate nello studio clinico di fase 3 Emerald, che ha confrontato elacestrant con lo standard di cura, consistente nei trattamenti ormonali 'tradizionali', ovvero fulvestrant o inibitori dell'aromatasi - aggiunge Grazia Arpino, professore associato presso l'università di Napoli Federico II in Oncologia medica e presso lo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, Temple University Philadelphia - Sono state arruolate 478 pazienti. Nella popolazione con mutazioni di Esr1, elacestrant ha dimostrato una riduzione del 45% del rischio di progressione o morte. Un'analisi di sottogruppo ha dimostrato che la durata del precedente trattamento con inibitori di Cdk4/6 era positivamente associata a una sopravvivenza libera da progressione più lunga con elacestrant. Grazie a questo studio, elacestrant è diventato il nuovo standard di cura per le persone con cancro al seno metastatico Er+, Her2-, con mutazioni di Esr1".
"Questi risultati, e quelli futuri in diversi stadi della malattia, sono possibili grazie al costante impegno nella ricerca biologica e clinica volta a nuove frontiere, ai pazienti e agli operatori sanitari che partecipano alla ricerca per creare nuove importanti opzioni per la comunità oncologica, e alla collaborazione scientifica tra istituzioni, centri di ricerca e aziende farmaceutiche nel disegnare e condurre studi che rispondano a bisogni clinici insoddisfatti", dichiara Alessandra Balduzzi, direttrice medica di Menarini Stemline Italia.
Nello studio clinico Emerald - riporta una nota - gli eventi avversi più comuni di tutti i gradi osservati (presentati come elacestrant vs. standard di cura) sono stati: dolore muscoloscheletrico (41% vs 39%), nausea (35% vs 19%), vomito (19% vs 9%), diarrea (13% vs 10%), stipsi (12% vs 6%), dolore addominale (11% vs 10%), indigestione o mal di stomaco (10% vs 2,6%), affaticamento (26% vs 27%), diminuzione dell'appetito (15% vs 10%), cefalea (12% vs 12%) e vampate di calore (11% vs 8%).
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(Adnkronos) - "Non solo terapie a bersaglio molecolare, immunoterapie e terapie mirate. Oggi contro il tumore al seno metastatico (mBc) abbiamo un'opportunità ancora più grande: quella di riuscire attraverso un semplice prelievo di sangue a identificare delle alterazioni a carico di uno specifico gene, che ci consente di trattare i nostri pazienti con terapie mirate, molto ben tollerate. Quindi da una goccia di sangue si apre una nuova opportunità per le pazienti con mBc. Tuttavia, i metodi oggi disponibili possono non riconoscere la mutazione del gene Esr1 nel 40-45% delle pazienti pur portatrici di mutazioni, i cosiddetti falsi negativi". Lo ha detto Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata (Fmp), intervendo a 'Breastision', summit nazionale sulle terapie di precisione nel tumore al seno metastatico Hr+/Her2- in corso a Firenze e promosso da Menarini Stemline, azienda del Gruppo Menarini dedicata all'onco-ematologia.
"Il nostro sforzo come società scientifica e comunità oncologica nazionale - spiega Marchetti - è quello di utilizzare con sempre maggiore precisione non solo il farmaco, ma anche il test che serve a mettere in evidenza queste alterazioni". Le pazienti con cancro al seno metastatico "con mutazione Esr1 sono circa 2mila attualmente stimate con le metodologie più diverse - sottolinea l'oncologo - quindi probabilmente un numero che sarà destinato anche a incrementare".
"Il farmaco per le donne con la mutazione Esr1 è disponibile sicuramente in tutte le regioni - conclude Marchetti - Dobbiamo tuttavia ricordare che vi è una grande disparità di accesso a metodologie più sensibili (Ngs), tra cui la stessa biopsia liquida nelle sue forme più avanzate, nonostante il test fornisca alle nostre pazienti risposte sempre più accurate e precise nel miglioramento non solo della malattia, ma anche della loro qualità della vita. Per incrementare l'utilizzo della biopsia liquida, occorre centralizzare il prelievo presso centri che hanno questa opportunità per garantire alle pazienti uguali opportunità di accesso".
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(Adnkronos) - La pm Gabriella Dotto ha terminato la lunga requisitoria per il processo sul delitto di Nada Cella, avvenuto il 6 maggio 1996 a Chiavari, chiedendo l'ergastolo per Anna Lucia Cecere, accusata di omicidio, e quattro anni per il commercialista Marco Soracco, accusato di favoreggiamento. E' stato "un delitto d'impeto, commesso con lucida follia da una persona incapace di contenere la rabbia", ha detto la pm secondo la quale Cecere avrebbe “un'indole instabile che combacia con la follia omicida”.
Per Cecere, ex insegnante originaria di Cuneo, la pm ha chiesto che vengano riconosciute le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà, escludendo invece le attenuanti legate all’infanzia difficile: "Il delitto è avvenuto quando l’imputata era ormai adulta – ha spiegato Dotto in aula – La distanza temporale da quei momenti difficili e i comportamenti persecutori successivi per conservare l’impunità impediscono l’attenuazione della pena".
La pm ha sottolineato inoltre che Cecere non ha mai partecipato al processo, né accettato di essere interrogata: "Si è sempre sottratta all’esame, così come Soracco. Di lui abbiamo solo dichiarazioni spontanee contraddittorie, che non avrebbero retto a un confronto approfondito".
Secondo la procura, i futili motivi vanno individuati nella sproporzione tra le ragioni del gesto e la violenza esercitata: "Non si tratta di rivalità sul lavoro o di gelosia in senso stretto – ha detto Dotto –. Alla base vi è l’invidia, la frustrazione per i riconoscimenti ottenuti da Nada Cella e negati all’imputata. Il raptus nasce dall’instabilità e dalla mancanza di autocontrollo che hanno dato sfogo alla furia omicida". Quanto alla crudeltà, la pm ha richiamato la giurisprudenza che definisce l’aggravante come la volontà di infliggere un dolore aggiuntivo alla vittima: "Nada non muore subito, si difende fino all’ultimo. L’omicida usa strumenti diversi – calci, pugni e un oggetto contundente come una pinzatrice – per colpirla anche a terra. È la dimostrazione di una volontà di fare più male".
Quanto a “Soracco non fa niente, non ferma l'assassino, neanche si avvicina alla vittima, rimane agghiacciato perché vede una scena agghiacciante”, afferma Dotto aggiungendo: “Quando arriva ha il tempo per capire cosa fare e predisporre il tempo necessario per dire di non essersi accorto di niente, recuperando il tempo perduto”. “Ha avuto paura di quella donna, aveva la piena consapevolezza che l'accusa nei suoi confronti avrebbe comportato un'accusa reciproca, perché lei avrebbe detto ‘è stato lui, non io, lui aveva rapporti con Nada’. Più motivi hanno indotto Soracco al silenzio, fa parte della sua personalità: incapace di aiutare la vittima e fermare l'assassino ma capace di fare ragionamenti, lui sa che era portatore di un possibile movente. Queste sono informazioni arrivate nel processo”., sottolinea la pm.
Nei confronti di Soracco, difeso dall’avvocato Andrea Vernazza, la pm ha chiesto il massimo della pena prevista per il reato di favoreggiamento: "La sua condotta è gravissima – ha affermato Dotto –. Ha mentito sempre, contribuendo in modo determinante a garantire per anni l’impunità di Cecere". Soracco, datore di lavoro della vittima, era stato indagato per omicidio nel 1996 e poi prosciolto due anni dopo. Secondo l’accusa, avrebbe coperto Cecere, con la quale avrebbe intrattenuto un rapporto di amicizia o frequentazione, in un contesto nel quale la donna avrebbe sperato di “sistemarsi”. Dopo decenni di silenzio, l’inchiesta è stata riaperta nel 2021 grazie a nuovi elementi e al lavoro della criminologa Antonella Delfino Pesce e si è trasformata nel processo tuttora in corso davanti alla Corte d’Assise di Genova, iniziato lo scorso febbraio. La sentenza è prevista a settembre.
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(Adnkronos) - Approvato dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per il trattamento di pazienti con distrofia muscolare di Duchenne (Dmd) di età uguale o superiore a 4 anni, vamorolone, farmaco innovativo sviluppato da Santhera, inserito dall'autorità regolatoria in classe Cnn, ad oggi non è ancora rimborsato dal Servizio sanitario nazionale. Mentre è in corso la valutazione del dossier di prezzo e rimborso, Parent Project aps, l'associazione italiana di riferimento per pazienti e genitori con figli affetti da Dmd, ha realizzato un webinar dedicato alla patologia con un focus su stato dell'arte, evidenze e accesso al farmaco.
L'incontro, tenutosi nelle scorse settimane - informa l'associazione in una nota - ha riscosso forte gradimento e partecipazione, per il tema trattato e il setting che ha riprodotto un 'ambulatorio virtuale' per il confronto tra famiglie, pazienti, clinici e stakeholder sui vari aspetti del nuovo farmaco e sull'iter di accesso in evoluzione. Il webinar, disponibile gratuitamente su YouTube, è strutturato in una sessione scientifica dedicata a meccanismo d'azione, evidenze cliniche, sicurezza, gestione e accesso di vamorolone, seguita da uno spazio diretto di confronto Q&A che affronta gli aspetti più sensibili nella gestione della Dmd dal punto di vista delle famiglie e dei clinici.
"Parent Project aps è un'associazione di genitori e anche di pazienti che in questi ultimi vent'anni sono diventati per fortuna adulti, grazie ai progressi compiuti dalla ricerca e dalla corretta presa in carico. Lo sviluppo di farmaci innovativi come vamorolone è atteso da tutta la comunità Duchenne - afferma Ezio Magnano, presidente di Parent Project - Fra le numerose attività che portiamo avanti, la presa in carico dei genitori di bambini Duchenne è quella che più di ogni altra rispecchia la nostra mission: offrire supporto psicologico, e non solo, alle famiglie perché una diagnosi di Dmd sconvolge e travolge l'intero nucleo familiare; l'altra attività principe è mettere in contatto le famiglie tra di loro e con i clinici, al fine di garantire la corretta conoscenza delle terapie in fase di sviluppo e della corretta presa in carico quotidiana. La promozione di webinar dedicati è lo strumento più idoneo, veloce e semplice per favorire il dialogo, lo scambio di informazioni, centri di riferimento, l'aggiornamento sugli studi clinici e l'arrivo di terapie innovative, ma anche per favorire la consapevolezza sulla Duchenne e aiutare le famiglie a gestirla al meglio. Parent Project collabora attivamente con tutti gli stakeholders; quindi anche con le industrie farmaceutiche, perché la sinergia è cruciale per sconfiggere la Duchenne. L'introduzione di vamorolone nella pratica clinica potrebbe rappresentare una novità e opzione farmacologica importantissima nella gestione della Dmd, in quanto potrebbe dimostrare di portare agli stessi risultati, ma migliori nel tempo, degli steroidi già utilizzati e protezione dagli effetti collaterali".
La farmaceutica Santhera - ricorda l'associazione - ha già reso disponibile il farmaco presso alcune strutture che hanno attivato la procedura burocratica per l'approvvigionamento, come i centri Nemo di Milano, Ancona, Brescia e il Policlinico 'G.Martino' di Messina. In altri centri è in progress l'attivazione.
La distrofia muscolare di Duchenne è una grave malattia genetica rara e progressiva legata al cromosoma X e causata da mutazioni nel gene della distrofina, che colpisce 1 su 5mila individui, quasi esclusivamente maschi, e si manifesta con un progressivo indebolimento e degenerazione dei muscoli scheletrici, respiratori e cardiaci, con un impatto severo sulla qualità e l'aspettativa di vita. Vamorolone è una nuova molecola che, grazie ad un innovativo meccanismo d'azione, è stata progettata per esplicare un'attività antinfiammatoria efficace pari a quella dei glucocorticoidi di vecchia generazione, ma con un profilo di sicurezza più favorevole.
"Vamorolone - spiega Luca Bello, professore associato di Neurologia presso il Dipartimento di Neuroscienze Dns dell'università degli Studi di Padova - appartiene alla classe dei corticosteroidi ed è stato sviluppato con l'obiettivo di mantenere l'efficacia antinfiammatoria nella Duchenne, cercando allo stesso tempo di minimizzare gli effetti collaterali riducendo alcune vie di trascrizione genica correlate agli stessi. Inoltre, esprime potenziali benefici cardiometabolici. Nel principale studio clinico, Vision-Dmd, vamorolone consolida un profilo di efficacia sovrapponibile agli steroidi tradizionali nei principali endpoint funzionali, con plus rilevanti su crescita e salute ossea. In particolare, per la densità ossea e le fratture iniziano ad accumularsi dati favorevoli a questo andamento positivo. Naturalmente auspichiamo, come clinici, che vamorolone sia accessibile al più presto in particolare per i pazienti che presentano un rischio elevato di fratture o altre problematiche e hanno una relativa urgenza".
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(Adnkronos) - "Lo ha chiarito la presidente Meloni, con le sue dichiarazioni sul Ponte di Messina, questa riforma serve ad avere le mani libere e porsi al di sopra della Costituzione''. Così Elly Schlein, segretaria del Pd, dopo l'approvazione definitiva dall'aula del Senato della riforma della giustizia, che introduce la separazione delle carriere della magistratura.
Leggi tutto: Riforma della Giustizia, Schlein: "Meloni ha chiarito che serve per avere mani libere"

(Adnkronos) - Sono 15 le terapie avanzate approvate e rimborsate in Italia e altre 13 lo saranno entro il 2027. Lombardia ed Emilia Romagna si confermano leader per numero di trattamenti avviati nell'anno, la Sicilia ha registrato la crescita maggiore. Sono alcuni dei dati dell'VIII Report italiano sugli Atmp (Advanced Therapy Medicinal Product, Prodotti medicinali di terapie avanzate), realizzato da Atmp Forum (atmpforum.com), agorà virtuale fondato nel 2017 con l'obiettivo di stimolare l'interazione e discussione tra gli stakeholder del sistema salute su progressi, problemi clinici, economici e organizzativi relativi agli Atmp. L'evento di presentazione del rapporto, organizzato oggi a Roma da Cencora con il patrocinio di Aifa - Agenzia italiana del farmaco, Iss - Istituto superiore di sanità, Sif - Società italiana di farmacologia, università di Torino, università del Piemonte Orientale e Uniamo, è stato realizzato con il contributo non condizionante di Gilead Sciences, Csl Behring, medac pharma, Vertex Pharmaceuticals, Novartis, Bayer, Roche e Utragenyx.
Anche quest'anno - si legge in una nota - l'Atmp Forum si conferma un osservatorio consolidato sullo stato dell'arte delle terapie avanzate, offrendo una visione completa che parte dalle sperimentazioni internazionali fino ad arrivare all'effettiva accessibilità sul territorio italiano. Il report rappresenta la sintesi di un percorso di analisi durato 1 anno, che ha visto in parallelo iniziative come Atmp Sustainability Hackathon, focalizzato sul tema della sostenibilità economico-finanziaria, e i 4 meeting virtuali di Atmp Italian Multi-Regional Network, che hanno permesso di mettere in luce le best practice emerse a livello regionale, i progressi compiuti, le criticità ancora presenti e le prospettive di medio-lungo periodo. Il documento ha tracciato un quadro aggiornato di Atmp approvati e disponibili a livello europeo: 3 in più rispetto al 2024, in particolare, 2 terapie geniche e una cellulare. La quota di Atmp rimborsati rimane ancora molto diversa da Paese a Paese: nel 2025 la Germania si conferma il Paese con il maggior numero di Atmp attualmente disponibili sul mercato (17), mentre la Spagna è fanalino di coda con solo 8 rimborsati. Queste disparità di accesso tra Paesi europei riflettono non solo differenze regolatorie, ma anche priorità nazionali, capacità di investimento e modelli di governance sanitaria.
"L'ottavo report sulle terapie avanzate si conferma come documento di riferimento per tutti coloro che si occupano di Atmp in Italia e offre, inoltre, uno sguardo su come altri Paesi europei stanno affrontando questo capitolo della medicina - afferma Fulvio Luccini, Managing Director Market Access & Reimbursement, Cencora Pharmalex Italy e membro del comitato direttivo Atmp Forum - Quest'anno l'allargamento del comitato direttivo, il contributo ancora più significativo di Aifa rispetto allo scorso anno e l'ampia partecipazione ampia dei portatori di interesse - sia nella fase preparatoria sia nella compilazione e presentazione del report - testimoniano chiaramente come la piattaforma di Atmp Forum abbia pienamente raggiunto l'obiettivo per cui è nata 8 anni fa: far dialogare le parti per permettere al Servizio sanitario nazionale di erogare gli Atmp in modo rapido, equo e sostenibile".
A livello regionale - dettaglia la nota - le terapie avanzate mostrano una distribuzione eterogenea: le regioni meno popolose, insieme a Trentino Alto Adige e Sardegna, non registrano trattamenti. La Lombardia si conferma leader per numero di Atmp e spesa, con un incremento dell'82% rispetto al 2023. Seguono Lazio e Veneto per spesa, mentre Emilia Romagna, Sicilia e Piemonte si distinguono per numero di trattamenti. Particolarmente rilevante è la crescita nel Sud: Sicilia, Puglia e Campania hanno più che raddoppiato la spesa, trainando un generale raddoppio di trattamenti e investimenti nell'area meridionale e insulare, nonostante una spesa pro-capite ancora inferiore alla media nazionale. "Per garantire un accesso equo degli Atmp su tutto il territorio italiano, è fondamentale avviare attività di coordinamento e pianificazione anticipata, anche a livello sovraregionale, già nelle fasi preliminari del percorso regolatorio - commenta Claudio Jommi, professore di Economia aziendale all'università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro e membro del comitato direttivo Atmp Forum - Il progetto Atmp Italian Multi-Regional Network ha sviluppato strumenti concreti per supportare le Regioni nell'individuazione di soluzioni operative. Grazie alla previsione degli Atmp in arrivo nei prossimi 2 anni, sarà possibile affrontare in anticipo le principali complessità legate all'accesso: dalla stima epidemiologica, alla gestione organizzativa dei centri erogatori, fino alla mobilità dei pazienti su scala sovraregionale".
L'ultimo capitolo del report dà spazio alle proposte emerse durante l'Atmp Sustainability Hackathon, iniziativa partecipativa che ha coinvolto esperti e stakeholder nella definizione di soluzioni concrete. Le proposte mirano a promuovere modelli flessibili, coerenti con i vincoli normativi e gestionali, in grado di incentivare l'innovazione, garantire equità di accesso e sostenere la sostenibilità nel tempo. Su questa stessa linea di intenti, le istituzioni sono oggi più che mai impegnate a trovare un equilibrio tra il diritto alla cura, la sostenibilità del Ssn e quella del sistema produttivo.
"Con la recente presentazione del disegno di legge Atto Senato 1691 - dichiara Francesco Zaffini, X Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Senato, co-presidente Intergruppo parlamentare Innovazione sostenibile in sanità - intendiamo garantire un accesso tempestivo alle terapie avanzate istituendo un Fondo nazionale sperimentale per il rimborso, basato su esiti clinici e risparmi generati. Il provvedimento propone anche la riclassificazione della spesa per Atmp come investimento strategico, rafforzando la capacità del Servizio sanitario nazionale attraverso reti cliniche, formazione del personale, adeguamento dei centri di ricerca e produzione nazionale. Temi centrali del report presentato, che evidenziano l'urgenza di trovare un equilibrio tra diritto alla cura, sostenibilità del Ssn e competitività del sistema produttivo".
Leggi tutto: Farmaci: Report Atmp Forum, 15 terapie avanzate in Italia e altre 13 entro il 2027

(Adnkronos) - Greta Thunberg sarà ospite a 'Che tempo che fa' domenica prossima, 2 novembre. A dare l'annuncio è lo stesso Fabio Fazio sui canali social, definendo l'attivista "il simbolo globale della lotta per il clima e dell’impegno per la pace". Il programma andrà in onda sul Nove a partire dalle ore 19.30.
Nata a Stoccolma nel 2003, Thunberg è diventata nota in Svezia e nel mondo per i suoi scioperi scolastici per il clima. Da allora è diventata un'attivista di fama internazionale che si è battuta per l'ambiente.
Nel corso degli ultimi mesi ha preso parte alla Gaza Freedom Flotilla, la missione navale partita per rompere il blocco della Striscia di Gaza. Lo scorso settembre quando diverse navi della Flotilla sono state fermate, Greta Thunberg era tra i passeggeri trasferiti in un porto israeliano. L'attivista ha poi raccontato di essere stata "insultata, gettata a terra e presa a calci" durante le ore trascorse in carcere in Israele. "Mi hanno trascinata in un angolo... 'Un posto speciale per una signora speciale', dicevano. Avevano imparato frasi in svedese come 'Lilla hora' (piccola putt...) e 'Hora Greta' (puttana Greta), che ripetevano in continuazione. Mi urlavano insulti e mi spogliavano, filmandomi. Era un'umiliazione pianificata", ha detto.
Leggi tutto: Greta Thunberg ospite a 'Che Tempo Che Fa', l'annuncio di Fabio Fazio

(Adnkronos) - È partito il 29 ottobre, dalla Casa delle imprese di Sace a Milano - dove si sono radunate oltre 100 aziende - il roadshow itinerante ‘Energie per il futuro dell'export’, l’iniziativa della Export credit agency partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze pensata per ascoltare i bisogni delle imprese italiane, cambiati di pari passo al contesto economico.
L’obiettivo è studiare le giuste strategie per valorizzare al massimo il potenziale di crescita dell’export Made in Italy per il prossimo futuro.
Il viaggio, lungo più di 1300 km, coinvolgerà 300 imprese attraverso le sedi territoriali di Sace, luoghi che ogni giorno supportano le aziende nei loro percorsi di crescita in Italia e nel mondo.
“Energie per il futuro dell'export percorrerà l'Italia da nord a sud, toccando Milano, Venezia, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Bari - spiega Mariangela Siciliano, head of education&connects Sace - Un’iniziativa che non vuole solo rafforzare la nostra missione istituzionale di Export credit agency a supporto dell'export e dell'internazionalizzazione - approfondisce - ma anche quella di calarci sui territori per consolidare il legame di Sace con il tessuto imprenditoriale, creando dei momenti di confronto autentico e di ascolto, con l'obiettivo di identificare soluzioni su misura per le nostre imprese. Soluzioni che rispondono alle loro ambizioni globali”.
Oltre cento le imprese giunte all’incontro milanese dal Nord ovest, dove Sace è al fianco di oltre 11mila aziende e tra il 2024 e i primi mesi del 2025 ha supportato export e garantito investimenti per oltre 22 miliardi di euro, con un’incidenza sul relativo Pil del 34%.
Tra le realtà presenti alla prima tappa del roadshow, anche Cantieri Navali Mariotti.
“Sace ci ha sempre seguiti durante i nostri progetti - afferma Marco Ghiglione, amministratore delegato Cantieri navali Mariotti - Ci aiuta a fornire garanzie da dare agli armatori, ma soprattutto ci supporta indirettamente coprendo il credito all'export. Un elemento fondamentale per poter attirare clienti stranieri che per costruire navi vengono in Italia”.
All’incontro nel capoluogo meneghino ha portato la sua testimonianza anche l’azienda lombarda Imi Fabi, uno dei top player mondiali di talco, affiancata da Sace già da molti anni.
“Sace ci supporta da molti anni e lo ha fatto anche durante il nostro processo di internazionalizzazione - fa sapere Patrizia Zuppini, direttore finanziario e membro CdA di Imi Fabi - Per il futuro - auspica - ci aspettiamo che continui a credere in noi. Stiamo valutando delle nuove operazioni, come l'assicurazione del credito, che fino ad oggi non avevamo ancora valutato”.
Progetto propone un detergente intimo pH-dipendente... 
(Adnkronos) - "Mi sono sottoposta a 7 interventi al seno e devo essere rioperata. Ora la situazione è disastrosa, sono disperata". E' lo sfogo di Arianna David oggi a La volta buona, il programma condotto da Caterina Balivo su airuno.
"Ho aumentato il seno a 27 anni, è andato tutto bene fino alla prima gravidanza quando è uscito un pezzo di protesi sotto al muscolo. Ho fatto i controlli, attorno alla protesi si era creata una cicatrice naturale. Mi sono rioperata dallo stesso chirurgo, dopo il secondo intervento la protesi era salita molto in alto. Quindi, mi sono operata ancora, cambiando medico. Mi sono svegliata con una protesi molto più grandi di quello che avrei voluto", spiega la conduttrice e attrice raccontando la propria odissea.
"Mi è uscita la protesi dal muscolo, è sotto pelle e si è rigirata. Sta uscendo fuori all'altezzo dello sterno. Vado in ospedale e mi tolgo tutto, mi metto le bande... Sono terrorizzata all'idea di svegliarmi e dover ricominciare un calvario. Sono orrenda di profilo, sono magra con due palloni orrendi", aggiunge.
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(Adnkronos) - Alle minacce dice di essere "abituato" il virologo Roberto Burioni, pioniere della comunicazione anti-fake news su Facebook, dopo un decennio trascorso a divulgare via social la medicina basata sull'evidenza e a rispondere con dati e studi a dubbi e paure sui vaccini, come agli attacchi a volte personali e sopra le righe dei no-vax. Ieri l'annuncio di una decisione che chiude un capitolo della sua vita: addio all'attività divulgativa sui social e via a una nuova fase che prevede il trasloco su Substack, altro tipo di piattaforma, più selettiva e protetta della piazza social. Un nuovo modo per proseguire la sua missione di comunicare la scienza, spiega all'Adnkronos Salute approfondendo le ragioni della sua scelta.
"Tante cose sono cambiate" in questi 10 anni, osserva, "bisogna evolvere". Il clima "non più costruttivo" sperimentato in misura crescente dall'esperto è una delle ragioni, anche se non l'unica. "Devo essere sincero: la violenza sui social è stata spaventosa", ammette, "ma dal vivo (almeno finora, faccio gli scongiuri) non c'è stato mai nessuno che sia stato meno che gentile con me, tranne un frate in un convengo a Frontino", paesino a un'ora di strada dalla sua Pesaro, "mentre mi davano un premio".
Il riferimento è a un episodio di un paio d'anni fa. Il priore del convento che ospitava l'evento si alza in piedi e comincia a inveire, punta il dito contro lo scienziato per le parole rivolte ai no-vax ai tempi del Covid, pretendendo delle scuse. Ma, al di là del singolo episodio spiacevole, assicura Burioni, "incontro moltissimi che mi ringraziano per l'impegno, e pochissimi che mi esprimono in maniera educatissima il loro dissenso. A riprova che le persone sono molto meglio di come appaiono sui social, che tirano fuori il peggio dalla gente". Non è stato facile, però, misurarsi con il 'lato oscuro'. Nonostante questo, chiarisce, all'origine del suo addio "non c'è stato un episodio particolare, anche perché alle minacce sono abituato", ripete. "Anni fa - racconta - mi mandarono la foto di un proiettile dicendo che era per mia figlia, peggio di quello difficile immaginare qualcosa. Semplicemente ho preso atto che il clima non è più costruttivo, e che i miei sforzi per fare divulgazione vengono vanificati dal litigio con questi maleducati".
La virata comunicativa del docente di Microbiologia e Virologia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha acceso il dibattito anche fra gli esperti. E c'è chi riflette sul fatto che, per gli scienziati, stare in prima linea sui social può essere l'unico modo per provare ad arginare cialtroni e imbonitori, dal momento che oggi la comunicazione passa soprattutto da lì. E quindi bisognerebbe tenere duro e continuare a presidiare. Ma, obietta Burioni, "nessuno verrà privato della possibilità di seguirmi, visto che l'abbonamento è di circa 1 euro al mese, che tutti si possono permettere. Diciamo che mi seguirà solo chi è interessato, il che mi consentirà di fare un lavoro migliore senza disperdere energie nel cancellare gli insulti e i commenti che tentano di vanificare la mia divulgazione". È insomma questa la riflessione del virologo.
"Per quanto riguarda gli scienziati sui social - puntualizza il virologo - nessuno può essere più d'accordo di me, penso di essere stato il primo. Quando 10 anni fa cominciai - ricorda Burioni - moltissimi miei colleghi erano estremamente scettici su questa forma di comunicazione. A distanza di tempo posso certamente dire che, visti i risultati, è stata una scelta giusta".
E allora qual è la scintilla della svolta? "Sono passati 10 anni, i social sono cambiati e tante cose sono cambiate insieme a loro (basti pensare all'intelligenza artificiale), per cui bisogna evolvere - ragiona l'esperto - Sono convinto che una piattaforma minimamente 'protetta' sia un luogo più adatto per una divulgazione seria ed efficace come quella che voglio continuare a fare".
Leggi tutto: Burioni lascia i social: "Dopo 10 anni tempo di evolvere, clima non più costruttivo"

(Adnkronos) - Un maxi striscione con il volto di Silvio Berlusconi. Così Forza Italia ha festeggiato oggi in piazza l'approvazione in Senato del ddl sulla riforma della giustizia con la separazione delle carriere dei magistrati.
'Grazie a Forza Italia una giustizia giusta', recita lo striscione esposto in piazza Navona dalla delegazione azzurra guidata dai capigruppo di Camera e Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri. "E’ una vittoria storica”, dice, megafono alla mano, il viceministro della Giustizia Paolo Sisto. Berlusconi "ci guarda da lassù", dice la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli. "Giustizia giusta per l’Italia", grida il leader dei giovani azzurrini Simone Leoni.
Oltre a un maxi striscione con il volto di Berlusconi, Forza Italia ha portato in piazza anche una foto, più piccola e in bianco e nero, di Enzo Tortora. Tra i manifestanti anche alcune vittime di errori giudiziari.

(Adnkronos) - "Ma guarda è un po’ strana questa situazione perché in realtà Barbara d’Urso non mi saluta". Dopo essersi confessata a 'Belve' di Francesca Fagnani, Belen Rodríguez ha risposto alle domande dell'imitatore Vincenzo De Lucia calatosi nei panni di Mara Venier nel corso della diretta di oggi di 'Matti da legare' su Radio2.
La conduttrice argentina ha ricordato con ironia: "Prima della Fagnani, l’ultima intervista l’ho fatta con te Mara. Ma sono felicissima di come è andata con Francesca e mi ha stupito il fatto che la gente sia rimasta così sorpresa da quello che ho detto". Belen ha scherzato anche sulla sua parolaccia preferita, che non ha voluto tradurre nonostante i tentativi di Francesca Fagnani: "Non era il caso, ma posso insegnare gli insulti in argentino, senza spiegarli".
Ma il meglio è arrivato quando Vincenzo De Lucia ha vestito i panni di Barbara d’Urso lanciando una stoccata alla 'collega': "Ieri sera ho visto 'Belve', col cuore Belen sei stata bravissima ma se c’ero io facevo più share sicuramente. Ci vedevano da Uranio, Nettuno, da Marte. Col cuore", ha detto l'imitatore richiamando la frase tormentone dell’ex volto di Canale 5. A quel punto, Belen non le ha mandate a dire: "Ma guarda è un po’ strana questa situazione perché in realtà Barbara d’Urso non mi saluta. Dici che si è sciolta? La salutiamo? Io non ho problemi, ciao Barbara. Col cuore".
Rispondendo ad alcuni dei messaggi arrivati dagli ascoltatori Belen poi ha detto: "Il pregio che apprezzo di più in voi italiani è l’accoglienza, siete molto famigliari. In Italia è tutto piccolino come spazi, si sta uno sopra all’altro, si sente di più l’amore. In Argentina, se io sto qua trovo un’altra persona a 1 km, è una questione di distanze. E quello che non mi pace deriva dalla stessa motivazione: quella tendenza a spettegolare un po’, giudicare senza sapere. State così insieme e vicini che sei costretto a parlare di quello che hai di fianco".
"Se preferisco vivere in Italia o in Argentina? Farei 6 mesi e 6 mesi", ha spiegato, "nel mio Paese il Natale lo festeggiamo in piscina, abbiamo usanze diverse. Ma io preferisco festeggiarlo al freddo".
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In occasione delle festività dell'1 e 2 novembre... 
(Adnkronos) - The Adecco Group presenta 'Talent House', il primo members club del Gruppo, che apre per la prima volta le sue porte a Milano per accogliere imprenditori, Hr, manager e professionisti. Nasce così, in via Tortona 31, uno spazio inedito che supera il modello tradizionale dell’agenzia per il lavoro, dove innovazione, relazioni e talento si intrecciano ogni giorno per progettare il lavoro di domani e dare forma a una nuova cultura del lavoro.
Talent House prende vita attraverso una proposta ricca di eventi, formazione e opportunità di networking pensate per la business community, il mondo Hr e le pmi. La membership, riservata a ceo, manager e responsabili delle risorse umane delle aziende più dinamiche, offre ai suoi membri l’accesso illimitato agli spazi della struttura, la possibilità di prenotare aree per eventi esclusivi, la partecipazione a un calendario di incontri tematici, percorsi di executive education su temi Hr e business d’avanguardia, l’accesso a piattaforme digitali di assessment e formazione, oltre a sconti e servizi esclusivi della Content Factory, il laboratorio creativo di storytelling ed employer branding di The Adecco Group, con uno studio di registrazione video e podcast.
Talent House si propone così come il nuovo punto di riferimento per chi vuole anticipare il futuro del lavoro, costruendo insieme una rete di relazioni, idee e progetti che mettano al centro le persone e il valore della contaminazione tra esperienze diverse.
"Talent House -spiega Virginia Stagni, chief marketing officer & country head of comms The Adecco Group Italia- rappresenta la nuova frontiera attraverso cui The Adecco Group vuole ridisegnare il concetto di luogo di lavoro e di networking. Non nasce solo come uno spazio fisico, ma come un vero punto di contatto strategico dove imprenditori, manager e professionisti Hr possono incontrarsi, confrontarsi e accedere a esperienze, contenuti e strumenti esclusivi per accelerare la loro crescita e quella dell’intero ecosistema. Abbiamo scelto Milano, capitale dell’innovazione e del talento, come città simbolo di questa prima apertura: qui vogliamo connettere le migliori energie del business e della cultura d’impresa, mettendo a disposizione know-how, formazione e un network internazionale che guarda già al futuro. Talent House è un club dove il valore si crea insieme, superando i confini dell’agenzia tradizionale e promuovendo una nuova cultura del lavoro che mette al centro le persone, le idee e la contaminazione tra mondi diversi. Siamo convinti che il lavoro di domani si costruisca oggi, facendo sistema e investendo sull’innovazione condivisa".
Oltre ai member, anche personaggi di spicco saranno coinvolti nel calendario degli appuntamenti di Talent House. Tra i prossimi eventi: il 4 dicembre 2025, Paolo Cevoli con 'Piccoli imprenditori crescono'. A febbraio 2026 il professor Umberto Galimberti con 'Il lavoro tra multigenerazionalità e tecnologia'. A marzo 2026 Paolo Crepet con 'Educare al lavoro'.
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(Adnkronos) - Il Real Madrid e i promotori della Superlega chiedono oltre 4 miliardi di dollari di danni alla Uefa, accusata di aver ingiustamente sabotato la competizione, secondo quanto riferito da una fonte all'Afp. Mercoledì un tribunale spagnolo ha respinto un ricorso della Uefa nell'ennesima puntata giudiziaria della vicenda. Proposto nel 2021 da 12 club europei d'élite, tra cui Real Madrid e Barcellona, il progetto della Superlega è fallito a causa della forte opposizione dei tifosi dei club inglesi e delle minacce di Uefa e Fifa. La Corte di giustizia europea ha stabilito nel dicembre 2023 che il divieto della Superlega era contrario al diritto europeo.
L'anno scorso, un giudice spagnolo ha affermato che Fifa e Uefa avevano "impedito la libera concorrenza" opponendosi alla Superlega con un comportamento anticoncorrenziale e con abuso di posizione dominante. Mercoledì, il tribunale di Madrid ha respinto anche i ricorsi presentati dalla Liga e dalla Federazione calcistica spagnola. Il promotore del progetto, A22 Sports Management, ha evidenziato che la Uefa abbia "rifiutato qualsiasi percorso di compromesso" e "riforme" nonostante diversi mesi di discussioni, e ha affermato di non avere "altra scelta" se non quella di "avviare un procedimento per ottenere un risarcimento per i danni subiti".
"Dopo anni di procedimenti legali, la Uefa non può più ignorare le decisioni vincolanti dei tribunali", ha dichiarato Bernd Reichart, Ceo di A22. "Abusando del proprio monopolio e impedendo nuove iniziative", Fifa e Uefa "hanno causato danni sostanziali a numerosi club, giocatori e altre parti interessate in tutta Europa".
La portata della decisione del tribunale è tuttavia incerta, poiché riguarda regolamenti completamente riscritti. "Questa sentenza non convalida il progetto abbandonato di 'Superlega' annunciato nel 2021, né indebolisce le attuali norme di autorizzazione della Uefa, adottate nel 2022 e aggiornate nel 2024, che rimangono pienamente in vigore", ha dichiarato l'organo di governo del calcio europeo in una nota.
"Queste norme garantiscono che qualsiasi competizione transfrontaliera sia valutata secondo criteri oggettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati". Il Real Madrid si è detto "lieto" della sentenza, "che conferma che la Uefa, in materia di Superlega, ha gravemente violato le regole dell'Unione Europea sulla libera concorrenza... abusando della sua posizione dominante". "Il club annuncia che continuerà a lavorare per il bene del calcio e dei tifosi a livello mondiale, chiedendo al contempo un risarcimento danni sostanziale alla Uefa", ha dichiarato il Real Madrid.
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(Adnkronos) - Appuntamento a Vicenza dal 16 al 20 gennaio 2026 per la filiera mondiale del gioiello: Vicenzaoro January (Voj) apre il calendario internazionale del settore orafo e dell’orologeria nel quartiere fieristico di Italian Exhibition Group, ormai in fase conclusiva di ampliamento.
"Il nostro 'Jewellery Boutique Show' – dichiara Matteo Farsura, a capo delle fiere orafe di Ieg – è piattaforma di business, hub di innovazione, formazione e confronto per i protagonisti del settore. Abbiamo racchiuso questo ecosistema di prodotti, persone e luoghi nel nuovo claim People - Product-Places. È la linfa vitale che in oltre 70 anni di storia ha reso Vicenzaoro riferimento di eccellenza dell’industry a livello globale. Un heritage che si arricchisce con la novità dei Vo Awards, dedicati a creatività, innovazione, sostenibilità e maestria artigianale dei suoi espositori".
Torna in parallelo il salone leader delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria T.Gold, ospitato al padiglione 9 in vista dell’integrazione nel rinnovato quartiere fieristico a partire da settembre 2026. Si rinnova anche l’appuntamento con Vo Vintage, appuntamento B2C dedicato a gioielli e orologi vintage di pregio che accoglie dal 16 al 19 gennaio il pubblico di appassionati e collezionisti.
Vicenzaoro January 2026 si racconta attraverso tre parole chiave. Il prodotto che nasce da un mix vincente di eccellenza manifatturiera, design, materiali, ispirazione creativa e abilità tecnica che incarnano la qualità e la creatività del Made in Italy e delle migliori produzioni internazionali. Al centro le persone, i talenti, le relazioni, la forza della community globale che anima il settore e ne guida l’evoluzione. Infine, i luoghi, fisici e simbolici dove il gioiello prende forma: la fiera, Vicenza e il suo territorio, i distretti manifatturieri nazionali, i mercati del mondo rappresentati. Spazi di incontro e ispirazione condivisa.
"Un racconto che unisce heritage e visione, valore e innovazione, nel segno di un’identità forte e riconosciuta a livello mondiale della manifestazione di Ieg, di cui ognuno dei protagonisti del settore è forza vitale: dagli espositori ai visitatori, dagli operatori del settore agli opinion leaders, esperti e giovani talenti, associazioni, istituzioni, media", conclude Farsura.
Dall’alta gioielleria ai più ricercati jewellery designer, dalla migliore manifattura al prodotto semi-finito, dall’orologeria alle lavorazioni artigianali, passando per componenti, diamanti e pietre preziose, innovazione tecnologica, fino a packaging, visual merchandising, arredi e servizi. Un’accurata selezione delle migliori espressioni del Made in Italy e internazionali rende Vicenzaoro January la vetrina più completa sulle novità presentate dall’intera filiera del gioiello per il nuovo anno. Un boutique show incomparabile scelto dai principali player per presentare ai buyer della distribuzione globale provenienti dai cinque continenti anteprime di collezione, lanci di prodotto e soluzioni inedite di tecnica, stile e design. Inoltre, la possibilità di acquistare sul pronto con l’offerta cash&carry di Palakiss.
Contribuisce a diffondere la cultura di settore un palinsesto di eventi, talk e seminari tecnici che animano le diverse sale della fiera, coinvolgendo protagonisti internazionali del comparto che fanno di Vicenzaoro un vero e proprio think tank con appuntamenti attesi come, tra gli altri, Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di Vicenzaoro con i più completi forecast sul mondo del gioiello, e i seminari tecnici di Cibjo, la federazione internazionale della gioielleria.
Tra le novità più attese, la prima edizione dei Vo Awards con cui Vicenzaoro intende riconoscere e valorizzare l’eccellenza nella produzione del gioiello, mix di creatività, manifattura, sostenibilità e innovazione delle aziende capaci di spingere il settore verso nuovi traguardi tecnici e stilistici. Otto le categorie previste dal concorso, aperto a espositori italiani ed esteri di prodotto finito delle communities Icon, Look, Creation. I gioielli finalisti, selezionati da una giuria esperta e multidisciplinare, saranno esposti a Voj26 e votati da buyer e visitatori nei primi due giorni di manifestazione. Candidature aperte fino al 30 novembre. Regolamento e informazioni su www.vicenzaoro.com/it/vo-awards.
Le registrazioni per Vicenzaoro January 2026 sono aperte ai visitatori business. Al centro, l’esperienza del buyer. Mentre procede a pieno ritmo l’opera di ampliamento del quartiere fieristico, a impatto zero sullo svolgimento della manifestazione, servizi tailor-made e integrazione tra fisico e digitale massimizzano il valore del tempo trascorso in fiera in opportunità commerciali. Sulla piattaforma Jewellery Connect disponibile anche in app, gli operatori del settore accedono al catalogo espositori, pianificano in anticipo il proprio percorso, gestiscono appuntamenti, ricevono suggerimenti per vivere la manifestazione in modo ancora più efficace.
L’accoglienza dei visitatori è resa più calorosa dal Fuori Fiera di Vicenzaoro Vioff, il calendario di eventi collaterali organizzati con la città di Vicenza: un’occasione per scoprire il centro storico tra shopping, arte, cultura ed enogastronomia all’insegna dell’Italian lifestyle. Inoltre, il Museo del gioiello arricchirà il soggiorno dei visitatori italiani e internazionali con la nuova esposizione, all’interno delle sale nella centrale Basilica Palladiana, patrimonio Unesco.

(Adnkronos) - Si indaga per capire se ci siano altre vittime risalenti agli anni passati nel caso riguardante il proprietario di un immobile dell'Aquila accusato di aver messo microtelecamere negli appartamenti del suo palazzo dati in affitto. La storia, già riportata oggi dal 'Messaggero', è partita, a quanto ricostruisce la questura del capoluogo abruzzese, dalla denuncia di una ragazza, particolarmente scossa dopo aver trovato una micro telecamera, con trasmettitore wireless, nascosta nello specchio del bagno dell’abitazione dove vive in affitto, in un condominio della periferia ovest del capoluogo.
Dopo un’attenta valutazione dei fatti raccontati dalla ragazza e avviate le indagini, è scattata la perquisizione, anche informatica, a carico del proprietario di casa, eseguita lunedì scorso. A quanto fanno sapere gli investigatori le operazioni di perquisizione hanno consentito "di cristallizzare schiaccianti elementi probatori a carico di quest’ultimo, che è risultato proprietario, oltre dell’appartamento ove alloggiava la giovane, di tutti gli altri appartamenti ubicati nello stesso condominio". Sul cellulare dell’uomo è stata trovata un’applicazione che gli permetteva di gestire e visualizzare le telecamere installate nel bagno della ragazza e di numerose altre telecamere, installate negli altri appartamenti. Le perquisizioni sono state estese in tutte le abitazioni dello stabile, dove, a conferma delle ipotesi investigative, sono state individuate decine di micro telecamere celate nei rispettivi bagni. Altre telecamere, ancora negli imballaggi e pronte per essere installate, sono state rinvenute nell’autovettura, nell’abitazione e nel garage in uso allo stesso uomo, insieme a ottantamila euro in contanti, presumibilmente proventi di attività illecite.
L’uomo, un aquilano di 56 anni, è stato denunciato per interferenza illecita nella vita privata, anche se non si esclude che le prossime risultanze investigative possano aggravarne la posizione.
Leggi tutto: L'Aquila, spiava gli affittuari con mini webcam nascoste nei bagni: denunciato 56enne

(Adnkronos) - Nessuna sorpresa dalla riunione del Consiglio direttivo della Bce che ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento. L’inflazione - si sottolinea - resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata.
Il Consiglio direttivo riconosce che "l’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale" con "il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo " che "rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia". "Tuttavia - conclude la nota - le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale".
Per le future scelte di politica monetaria, il Consiglio direttivo "seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione".
Leggi tutto: Bce mantiene tassi fermi: "Economia Eurozona continua a crescere"

(Adnkronos) - Sempre più giovani vivono un senso diffuso di smarrimento, alimentato da pressioni esterne, aspettative elevate, confronto costante con gli altri e mancanza di riferimenti solidi. Una ricerca condotta su oltre 1.600 giovani tra i 18 e i 30 anni, conferma che ansia, paura del fallimento e incertezza sul futuro sono esperienze quotidiane e condivise. Da qui l’urgenza di fornire strumenti nuovi, concreti e accessibili per affrontare queste sfide in modo consapevole.
Di questo si è discusso a Roma, presso la Sala Tatarella del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, durante la presentazione del volume 'Dai forma al tuo talento', scritto da Patrizia Fontana – head hunter, coach, fondatrice di Talents in Motion e partner del progetto Previverso, nato in collaborazione con Arca fondi Sgr, edito da FrancoAngeli.
Dopo i saluti istituzionali di Walter Rizzetto, presidente XI commissione lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, moderati da Roberto Sommella, direttore MF Milano Finanza, si sono succeduti con l’autrice Patrizia Fontana, Livia De Giovanni prorettore per la didattica e la qualità della luiss, Ciro Cafiero Founding partner studio legale Cafiero Pezzali e Associati, Giovanna Jona Lasinio, direttrice del dipartimento di scienze statistiche dell’università La Sapienza, Mauro Marè professore della Luiss e presidente Mefop, Elena Panzera, senior hr vice president Sas emea&ap e Alessandro Profumo, presidente Advisory Board di Rialto Ventures Capital. Ha chiuso i lavori Antonio Calabrò presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda.
Durante l’incontro Patrizia Fontana ha sottolineato: "Tutte le generazioni affrontano difficoltà, ma quella attuale vive in un equilibrio precario tra incertezze e aspettative e l’ansia per i giovani adulti – e non solo - è diventata una compagna di vita costante. Dai forma al tuo talento vuole offrire un metodo per sviluppare una mentalità nuova e vincente. Unendo neuroscienze, psicologia comportamentale e spiritualità laica, il libro guida il lettore da un punto di vista nuovo verso la sua realizzazione, facendogli scoprire le proprie potenzialità e il percorso individuale più giusto per svilupparle”.
Il volume propone strumenti pratici per allenare un 'cervello agile', capace di gestire emozioni, ansie e paure, e invita ad agire 'qui e ora' per costruire un futuro personale e professionale appagante. Nel contesto attuale, segnato da un’elevata e pervasiva incertezza, questo libro si propone come un itinerario per la formazione di una 'mentalità ordinariamente vincente': non un dono riservato a pochi, ma un atteggiamento accessibile a chiunque scelga di coltivare una consapevole disposizione interiore.
Tale mentalità si manifesta come attitudine a superare i limiti imposti dall’esperienza quotidiana, attraverso l’espressione autentica dei propri talenti soggettivi e l’orientamento verso obiettivi significativi che diano senso all’azione e ispirino il successo stesso. In questa sintesi si radica il metodo A.l.t.o. — un percorso di sviluppo che trasforma l’ordinario in straordinario, facendo dell’equilibrio tra ambizione, consapevolezza e disciplina la chiave per superare le proprie frontiere interiori. Attraverso esempi e riflessioni, Fontana esplora il potere della mente, la percezione della realtà e l’impatto dei pensieri e delle intenzioni sulle nostre azioni, fino a illustrare tecniche di visualizzazione, manifestazione e gratitudine per mantenere una prospettiva positiva ed orientata alla crescita.
Un testo chiaro e profondo, che parla ai giovani ma anche a genitori, insegnanti, coach, recruiter e professionisti che lavorano con le nuove generazioni. Dai forma al tuo talento è un invito a trasformare vulnerabilità e dubbio in forza e ricerca, sviluppando una mentalità vincente fondata sulla consapevolezza di sé e sulla capacità di adattarsi al cambiamento.
“Questo libro è anche un messaggio per le Istituzioni, per il mondo produttivo e formativo: oggi non possiamo più parlare di futuro del lavoro senza mettere al centro la persona. Il talento nasce infatti dall’impegno, dall’aggiornamento continuo e dall’incontro tra competenze e consapevolezza", dichiara Walter Rizzetto (Fdl), presidente della commissione lavoro della Camera dei Deputati.
Elena Panzera, hr director vp emea-Ap Sas e presidente di Aidp Lombardia, ha ricordato: “Le aziende devono ripensare alla formazione, passando da una logica trasmissiva ad una trasformativa, nella quale relazione, intuizione, talento e attenzione all'unicità della persona sono centrali” mentre Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda, ha concluso: “Credo che l’Italia non sia lungimirante e generosa con le sue ragazze e i suoi ragazzi. La riprova sono i quasi 100mila laureati che nel corso degli ultimi anni hanno scelto di andare all'estero per trovare migliori condizioni di vita e di lavoro. Occorre investire su una formazione di qualità. Purtroppo destiniamo poco del Pil nell’istruzione. Le nostre ragazze e ragazzi meritano attenzione e rispetto, anche severità. Si tratta di essere ambiziosi e capaci e di costruire un futuro diverso da quello che abbiamo vissuto in passato”.
Leggi tutto: Libri, con 'Dai forma al tuo talento' viaggio verso la mentalità vincente
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