Complessivamente aderiscono quasi 2.000 operatori sanitari... 
(Adnkronos) - Il ministro della Difesa Guido Crosetto si rivolge agli attivisti della Flotilla in un post su X. "Mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi" scrive, riferendo di aver letto di "alcuni 'attivisti', a Palermo, davanti al teatro Politeama", che si sentono "'offesi' dal solo fatto di vedere uno stand dell'Esercito italiano 'mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza'".
"L'equazione è illogica, totalmente priva di senso e anche offensiva - aggiunge Crosetto -. Non si può che rigettarla cercando di spiegare al mittente che l'Esercito Italiano, tutte le forze armate italiane, esistono proprio perché la nostra amata Italia non sia mai più teatro per quella violenza e per concorrere, ovunque sia possibile, a ripristinare la pace. Voglio ribadirlo perché sia chiaro, i soldati italiani, come tutti i membri delle Forze Armate, dal soldato semplice al generale più alto in grado, svolgono, ogni giorno, con spirito di sacrificio, abnegazione, senso del dovere, fedeltà al loro giuramento, alla bandiera e alla Costituzione, un solo, e preciso, compito: proteggere e difendere la Repubblica, le sue Istituzioni, i suoi cittadini. Sono certo che la stragrande maggioranza degli italiani conosce, apprezza e si sente più sicura, grazie alle nostre forze armate".

(Adnkronos) - C'è una petroliera misteriosa dietro i voli dei droni nello spazio aereo dei paesi Nato? Il legame tra gli sconfinamenti dei velivoli e la Russia al momento è soprattutto un sospetto, in particolare se si pensa agli avvistamenti in Danimarca e Norvegia. Ora, però, arrivano anche dati che potrebbero definire il quadro in maniera più chiara.
Una petroliera della 'flotta fantasma' russa, sospettata di essere coinvolta in particolare nei sorvoli dei droni in Danimarca, ha navigato al largo delle coste danesi tra il 22 e il 25 settembre, nei giorni in cui la presenza di velivoli senza pilota ha costretto le autorità danesi a chiudere per diverse ore alcuni aeroporti.
La presenza della nave nell'area è stata evidenziata da un'analisi dell'agenzia di stampa Afp basata sui dati del sito web specializzato VesselFinder. Denominata 'Pushpa' o 'Boracay', la nave batte bandiera del Benin e soggetta a sanzioni dell'Unione Europea per la sua appartenenza alla 'flotta fantasma' russa. Nel corso della navigazione, nell'ultimo periodo, è anche rimasta ferma per diversi giorni al largo delle coste francesi.
Anche Parigi ha acceso i riflettori sulla vicenda: la Francia si sta ufficialmente occupando della petroliera fantasma, come ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron, senza però confermare le segnalazioni di un collegamento con misteriosi voli di droni in Danimarca. "L'equipaggio ha commesso reati molto gravi, che giustificano l'attuale procedura giudiziaria", ha dichiarato Macron ai giornalisti durante il vertice dei leader dell'Ue a Copenaghen.
"Resterò molto cauto", ha affermato quando gli è stato chiesto di un possibile collegamento tra la nave e i voli dei droni sulla Danimarca, sottolineando che l'operazione ha evidenziato l'importanza degli sforzi europei per fermare la "flotta ombra" di imbarcazioni che aiuta la Russia a eludere le sanzioni occidentali.
Leggi tutto: Droni in Europa, il 'mistero' della petroliera russa: spuntano i dati sospetti
Bookolica festival in programma dal 17 al 19 ottobre...
Istituto soppresso nel 2006. Cuccureddu, a regime entro 3 anni...
L'annuncio dell'assessore Spanedda rispondendo a mozione di Fdi... 
(Adnkronos) - "Noi dobbiamo difendere il sistema sanitario nazionale e consentire ai cittadini di avere un'equa risposta in termini di accesso ai farmaci. Il fatto che alcune informazioni siano disponibili in sede centrale, quindi Aifa ed Ema, e non siano esattamente utilizzabili dalle Regioni mina un po' questa traiettoria. Quindi il lavoro che abbiamo fatto oggi è quello di cercare di mettere in connessione le istituzioni, regionali e nazionali, per aumentare il valore competitivo del sistema Paese per poter rispondere in modo omogeneo ai bisogni dei cittadini, anche grazie alle informazioni che ci consentono di gestire al meglio i nuovi farmaci che arriveranno sul mercato, a quale popolazione target saranno riferiti, e anche programmare il costo per le Regioni, e quindi rendere il sistema anche sostenibile". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Mattia Altini, presidente Simm (Società italiana di leadership e management in medicina), in occasione del convegno nazionale 'Dati da Aifa a Regioni: flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra Aifa e Regioni', durante il quale è stato presentato uno studio dell'Università del Piemonte Orientale per migliorare il flusso informativo tra Aifa e Regioni per un accesso al farmaco veloce ed efficace.

(Adnkronos) - Francis Kaufmann, accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili, è rimasto in silenzio davanti ai pm di Roma che questo pomeriggio sono tornati nel carcere di Rebibbia dove è detenuto dopo essere stato estradato dalla Grecia per l’omicidio della figlia Andromeda trovata senza vita il 7 giugno scorso insieme alla madre Anastasia Trofimova.
Nei confronti dell’americano nelle scorse settimane è stata emessa dal gip, che ha accolto la richiesta dei pm coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, una nuova ordinanza di custodia cautelare anche per l’omicidio aggravato della compagna. Gli accertamenti seguiti all’autopsia hanno evidenziato, infatti, per la donna la morte per soffocamento.
Leggi tutto: Omicidi Villa Pamphili, Kaufmann non risponde ai pm

(Adnkronos) - "Oggi è stata fatta un'importante rassegna di tutte le metodologie, delle differenze che esistono per l'accesso al farmaco, per la messa a disposizione di nuove terapie ai cittadini nelle varie regioni. Lo scambio di dati e informazioni preziose che ha Aifa sui nuovi farmaci sarebbe per le Regioni estremamente importante in termini di velocità, di efficienza, ma soprattutto, la cosa più importante, di utilizzo ancora più razionale delle risorse". Da questa rassegna "sono emersi gli strumenti che possono migliorare ulteriormente questa efficienza e questa allocazione di risorse ed è stato anche messo alla luce di qual è lo scenario futuro". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Guido Rasi, consulente del ministro della Salute, in occasione del convegno nazionale 'Dati da Aifa a Regioni: flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra Aifa e Regioni', durante il quale è stato presentato uno studio dell'università del Piemonte Orientale per migliorare il flusso informativo tra Aifa e Regioni per un accesso al farmaco veloce ed efficace.
"La spesa farmaceutica complessiva nel 2024 a livello nazionale si è attestata a 23 miliardi, il che è una buona notizia - sottolinea Rasi - ma vediamo come negli ultimi anni la spesa, il budget, insegua in realtà la richiesta in aumento di salute. Perché la scienza oggi ci offre effettivamente continue e possibili soluzioni e non potremo permettercele tutti, quindi questa razionalizzazione, questo uso molto preciso delle risorse, sta diventando fondamentale. Quello di oggi è un passo che va nella direzione giusta".
Leggi tutto: Farmaci, Rasi: "Con maggiori dati da Aifa a Regioni utilizzo più razionale risorse"

(Adnkronos) - Sabato 4 ottobre dalle 9.30 a Orvieto presso il Palazzo del Capitano del Popolo - Sala dei 400 si svolgerà XXII Congresso Associazione Luca Coscioni. Si tratta del punto sui nuovi obiettivi e le azioni politiche del 2026 di Filomena Gallo e Marco Cappato: “Non stiamo ad aspettare che vengano tempi migliori per i diritti civili, altrimenti si rischia di tornare indietro come negli USA”. Nonostante l'ostilità o l’inerzia dei vertici della politica ufficiale e dei partiti, si legge in una nota, il 2025 è stato un anno di conquiste e azioni concrete per la libertà di scelta, l’autodeterminazione e il diritto alla salute. Dall’approvazione di due leggi regionali per tempi certi di erogazione delle prestazioni sul 'suicidio assistito' in Toscana e Sardegna, con proposte analoghe depositate in tutte le Regioni fino alla proposta di legge nazionale in Parlamento per legalizzare l’eutanasia.
E poi, quattro sentenze della Corte costituzionale ottenute tramite procedimenti giudiziari accanto alle persone: due sul fine vita che interpretano come deve essere considerato il requisito del trattamento di sostegno vitale; una sull’accesso alla procreazione medicalmente assistita per donne singole che evidenzia che la cancellazione del divieto non incontra ostacoli costituzionali; una sentenza che ammette con sentenza di incostituzionalità, la firma certificata per le persone che non possono firmare manualmente le liste elettorali, attuando piena partecipazione politica alla vita del paese senza discriminazioni. La richiesta di garantire l’aborto farmacologico senza obbligo di ricovero e la possibilità alle persone con disabilità di viaggiare in aereo con la propria carrozzina; la pressione sulle Asl per il diritto alla salute in carcere; liste di attesa azioni per garanzie nell’ accesso alle prestazioni. L’Associazione Luca Coscioni ha trasformato nell’ultimo anno le battaglie civili in conquiste di libertà.
Il XXII Congresso, in programma il 4 e 5 ottobre a Orvieto porrà le basi per le azioni future nella Regione dove sono nati Luca Coscioni, pioniere della libertà di ricerca scientifica, e Laura Santi, leader e volto della campagna sul fine vita, che dopo un calvario giudiziario di tre anni ha ottenuto il diritto ad accedere al 'suicidio assistito' nel suo Paese, sostenuta dall’Associazione. “Non rassegnatevi mai”, le sue ultime parole, insieme alla memoria di Luca, saranno il filo conduttore del Congresso e delle strategie future dell’Associazione. Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale dell’Associazione e Tesoriere dell’Associazione, hanno dichiarato: “La nostra missione è quella di dare voce e volto alle persone rese invisibili dalla ottusità e dalla violenza delle istituzioni ancora di più che dalla malattia o dalla disabilità e di consentire loro di battersi in prima persona. Non aspettiamo che “vengano tempi migliori” per le libertà civili, perché rischierebbero di non arrivare mai. Infatti, in assenza di lotte sociali nonviolente, in grado di imporsi nell’agenda della politica ufficiale, si rischia anche nel nostro Paese, come sta avvenendo negli Usa e in altri Paesi formalmente democratici, un arretramento sul piano dei diritti civili”.
Nell’ultimo anno l’Associazione Luca Coscioni ha raccolto le firme di oltre 170 mila persone in tutta Italia sui temi principali delle sue ventennali battaglie: eutanasia e fine vita, procreazione medicalmente assistita, gravidanza per altri, Aborto senza ricovero, per garantire la possibilità di deospedalizzare l’aborto farmacologico, disabilità, terapie assistite da psichedelici, cannabis legale e firma digitale. A queste si aggiungono le firme 65.000, raccolte in questi anni su Liberi Subito, la proposta di legge regionale che garantisce il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi e adeguati..
In merito al 'fine vita' sono 24 procedimenti di cui 18 civili e 6 penali, riguardo l’accesso al “suicidio assistito” in Italia e le disobbedienze civili per l’accompagnamento in Svizzera. Di questi 10 sono attualmente in tribunale e gli altri in fase stragiudiziale. Mentre per i procedimenti penali: un procedimento con tre persone sulle quali pende una imputazione coatta (Felicetta Maltese, Chiara Lalli e Marco Cappato) e altre nove indagate nei cinque procedimenti in cui sono in corso le indagini. E su Pma sono 15 casi sul tema della fecondazione assistita nei tribunali, di cui oltre 10 sul tema della gravidanza per altri (Gpa). Di questi 10, almeno 7 anche sul fronte penale. Sono oltre 50 i casi su cui sono stati forniti pareri in fase stragiudiziale. Sul tema della Pma, è stata ottenuta una sentenza della Corte costituzionale in merito all’accesso alla Pma per donne singole a partire del caso di Evita, 40enne torinese, cui è stata negato l’accesso in Italia alla Pma. Sono state effettuate 93 richieste di accesso agli atti tra Regioni e Asl per conoscere il numero di richieste di accesso al “suicidio assistito” effettuate in Italia dalla sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019 sul caso Cappato-Dj Fabo che ha di fatto legalizzato l’accesso alla morte volontaria assisita in Italia a determinate condizioni. Sempre in tema di fine vita, oltre 16.000 cittadini hanno ricevuto informazioni tramite il Numero Bianco su diritti legati a fine vita. Le iniziative popolari hanno portato all’approvazione di 2 leggi regionali sul suicidio assistito, al deposito in tutte le Regioni (discussa in 6), mentre sono state ottenute 2 udienze in Corte costituzionale sul fine vita. A livello nazionale, è stata depositata una proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia. Sono 16.000, inoltre, i testamenti biologici scaricati dal sito dell’Associazione
E ancora, sulla salute in carcere, a seguito delle diffide per verificare le condizioni igienico-sanitarie negli istituti penitenziari, sono state effettuate 102 richieste di accesso agli atti a tutte le Asl italiane per ottenere le relazioni delle visite in carcere in modo da monitorare le condizioni degli istituti. L’Associazione sta conducendo anche una attività di ricognizione dei Piani di Eliminazione delle barriere architettoniche nei comuni capoluoghi italiani. A fronte delle informazioni reperite sui siti di 60 capoluoghi, sono state promosse 46 richieste di accessi agli atti nelle restanti città. All’accesso, per il momento, hanno risposto 17 capoluoghi. Oltre 585 eventi pubblici in tutta Italia hanno portato nelle piazze e nelle città temi sociali e scientifici spesso ignorati dalla politica, coinvolgendo 45.000 persone in campagne, petizioni e azioni politiche. Sono state inoltre depositate 2 proposte di legge in Parlamento, una sul fine vita e una sulla legalizzazione della gravidanza per altri.
Leggi tutto: Sabato XXII Congresso Ass. Luca Coscioni a Orvieto, punto sui nuovi obiettivi e azioni

(Adnkronos) - Via libera definitivo del Senato al provvedimento che stabilisce il 4 ottobre la festa nazionale di San Francesco, di cui nel 2026 ricorrerà l'ottavo centenario della morte. Il voto in commissione Affari costituzionali in sede deliberante. "Accolgo con gioia e soddisfazione la notizia dell'approvazione in via definitiva in Senato della proposta di legge parlamentare che reintroduce dopo 50 anni come festa nazionale il 4 ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco Patrono d'Italia", dichiara la premier Giorgia Meloni, in una nota. "Il Governo - prosegue Meloni - ha appoggiato convintamente l'iter della proposta, che ha raccolto e fatto suo l'appello lanciato un anno fa da Davide Rondoni, poeta e presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni per l'ottavo centenario della morte del Poverello d'Assisi. Il sostegno bipartisan e pressoché unanime alla proposta è un segnale importante dell'unità che si ritrova in politica attorno a una delle figure più rappresentative e distintive dell'identità nazionale. Un Santo amato da tutto il popolo italiano e in cui tutto il popolo italiano si riconosce. La Festa nazionale sarà l'occasione per celebrare un uomo straordinario e ricordaci, ogni anno, chi siamo e cosa ci unisce nel profondo".
Con il provvedimento quindi viene introdotto un nuovo giorno festivo, il 4 ottobre, che si aggiunge ai dodici già previsti oltre le domeniche, con l'applicazione del relativo orario nei luoghi di lavoro e il divieto di compiere determinati atti giuridici e la corresponsione di trattamenti retributivi aggiuntivi e di specifiche maggiorazioni dei compensi previsti per il lavoro svolto nelle festività.
Leggi tutto: San Francesco, via libera definitivo in Senato: il 4 ottobre è festa nazionale
Passaggio in caserma a Palau per gli incarichi ai periti... 
(Adnkronos) - "Cura e ricerca devono sempre procedere di pari passo e questo concetto lo ritroviamo nelle reti di centri e soprattutto nelle reti di collaborazione tra i pazienti, ma a questo binomio bisogna aggiungere il contributo delle associazioni dei pazienti, elemento utile a cambiare e a migliorare molto anche la qualità del lavoro dei medici. Paradossalmente, sono le associazioni dei pazienti che aiutano i medici a lavorare meglio ed essere più efficaci anche nei loro confronti". Così Marco Vignetti, presidente Fondazione Gimema - Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto, al Blood Cancer Summit 2025 che ha riunito a Roma ricercatori, clinici, pazienti, caregiver e istituzioni. Al centro dell'evento i progressi della ricerca scientifica nella cura dei tumori del sangue e il miglioramento dell'assistenza quotidiana alle persone che ne sono colpite.
"I pazienti chiedono soprattutto di poter parlare con il loro dottore - aggiunge Vignetti - chiedono di avere tempo per fare delle domande, per sentire delle opinioni, per instaurare un rapporto umano e personale. Questo è quello che dà maggiore serenità e maggiore sicurezza anche nelle condizioni più drammatiche. Il dramma di oggi è che questo tempo per incontrarsi e parlare è quasi inesistente, non per colpa di qualcuno in particolare, ma proprio per l'organizzazione del sistema"
Leggi tutto: Neoplasie sangue, Vignetti (Gimema): "Associazioni pazienti aiutano il medico"

(Adnkronos) - "Abbiamo deciso di sostenere il Blood Cancer Summit perché, in un momento come quello attuale, dove l'innovazione sta cambiando la storia delle malattie, è necessario iniziare a cambiare anche i percorsi di presa in carico delle persone". Lo ha detto Davide Petruzzelli, presidente di La Lampada di Aladino Ets, al Blood Cancer Summit 2025, evento dedicato alla gestione dei pazienti oncoematologici organizzato a Roma da Bridge the gap, il progetto di Isheo in collaborazione con l'associaizione dei pazienti, che gode del patrocinio di numerose altre associazioni.
Il summit, che ha chiamato a raccolta ricercatori, clinici, pazienti, caregiver e istituzioni, si pone l'obiettivo di condividere i più recenti avanzamenti della ricerca scientifica e clinica, mettere a fuoco le sfide ancora irrisolte nell'assistenza ospedaliera e territoriale, favorire le connessioni tra ricerca, medical unmet need e qualità della vita dei pazienti e dare voce all'esperienza di chi convive con un tumore del sangue.
"Oggi ci possiamo permettere di curare anziani e giovani con risultati terapeutici imparagonabili rispetto a pochi anni fa - spiega Petruzzelli - Bisogna cominciare a osservare i bisogni, senza limitarsi alla sfera medica, organica, biologica della malattia, ma guardare al percorso di presa in carico di queste persone, che vivono sempre di più sul territorio e hanno bisogno di essere supportate nella loro quotidianità". Oggi "abbiamo introdotto la parola cronicità in diversi tumori del sangue - osserva - Cronicità, però, fa rima anche con qualità della vita e con un percorso che deve essere il più vicino possibile per permettere a queste persone di vivere una vita non solo di qualità, ma anche il più simile possibile a quella delle persone che non hanno la malattia".
Leggi tutto: Oncoematologia, Petruzzelli (Lampada di Aladino): "Necessario cambio percorso cure"

(Adnkronos) - "Per la gestione di un nuovo farmaco è importante avere informazioni. Informazioni che vengono raccolte dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ma poi i farmaci vengono gestiti a livello regionale. Con questo studio ci siamo chiesti qual è l'impatto di una maggiore condivisione delle informazioni in Aifa a livello regionale. Il risultato che è emerso è che avere una condivisione di questi dati ha degli effetti di ottimizzazione delle risorse a livello regionale. Quindi la Regione evita delle duplicazioni di valutazioni fatte a livello centrale", con "un effetto importante sui tempi di accesso. Per fare un esempio, quando una Regione deve gestire un farmaco deve sapere quanti pazienti verranno trattati e in quali contesti. Questa informazione è presente nei dossier di prezzo di borsa e potrebbe essere condivisa con le Regioni per ottimizzare e anticipare questa programmazione. Quindi credo che l'impatto sarebbe rilevante". Così all'Adnkronos Salute Claudio Jommi, del Dipartimento di Scienze del farmaco dell'università del Piemonte Orientale (Upo), in occasione del convegno nazionale 'Dati da Aifa a Regioni: flussi informativi a supporto delle politiche regionali e possibili modelli di integrazione di dati e informazioni fra Aifa e Regioni', durante il quale è stato presentato lo studio dell'Upo per migliorare il flusso informativo tra Aifa e Regioni per un accesso al farmaco veloce ed efficace.
"Un effetto indotto - spiega Jommi - è quello di rendere più omogenea l'esperienza regionale ed evitare poi che i tempi di accesso non siano solo relativamente lunghi, ma anche molto differenziati tra regioni e regioni". Quali sono i dati che sarebbe bene condividere tra Aifa e Regioni? Secondo Jommi, "i dati potrebbero essere tutti quelli di dossier di prezzo di borsa. Certamente avrebbe molta importanza avere il dato sulla stima dei pazienti che verranno trattati, sulle alternative terapeutiche che sono state prese in considerazione nella valutazione di Aifa, sulla valutazione comparativa dei costi, sugli effetti di tipo economico. Tutti aspetti che poi le Regioni devono gestire - sottolinea - perché alla fine le Regioni sono responsabili della gestione dei budget".
Leggi tutto: Farmaci, Jommi (Upo), 'maggiore scambio dati Aifa-Regione ottimizza le risorse'

(Adnkronos) - Questa mattina Papa Leone XIV, in Vaticano, ha ricevuto in udienza privata il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della Polizia- direttore generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani. Dalle loro mani ha avuto una copia del numero speciale di Polizia Moderna 'Pace e sicurezza'. Il volume straordinario del mensile della Polizia, che ha sulla copertina un’immagine del pontefice, è un racconto per fotografie e parole di tutte le professionalità messe in campo dal Dipartimento della pubblica sicurezza per garantire l’incolumità di oltre 140 delegazioni straniere e capi religiosi, di migliaia di pellegrini e fedeli accorsi a Roma per le esequie di Papa Francesco, il successivo conclave e l’intronizzazione di Papa Leone XIV.
Lo speciale, stampato con una tiratura di un milione e 200mila copie, è stato consegnato alle 25.000 parrocchie italiane e alle 103 nunziature apostoliche nel Mondo per essere distribuito, gratuitamente, ai milioni di fedeli cattolici che quotidianamente frequentano i luoghi di culto cristiani.
Leggi tutto: Piantedosi e Pisani dal Papa, in dono lo speciale di Polizia Moderna sul Giubileo

(Adnkronos) - Gli cade il telefono, ma a Sinner non importa. Il tennista azzurro ha battuto oggi, mercoledì 1 ottobre, Learner Tien nella finale dell'Atp 500 di Pechino, tornando a sollevare il trofeo dopo aver perso la finale dello scorso anno contro Carlos Alcaraz, ma a Pechino Sinner è stato protagonista anche di un simpatico siparietto durante un'intervista.
Mentre rispondeva a una domanda, il telefono di Sinner è scivolato dalla tasca della tuta ed è caduto a terra. Nonostante lo smartphone non avesse la cover, e ci fosse quindi il reale rischio che si danneggiasse per la caduta, il numero due del mondo, scavalcato in cima al ranking Atp da Alcaraz dopo gli Us Open, si è limitato a un "ops, mi è caduto il telefono", continuando poi a parlare senza minimamente preoccuparsi di raccoglierlo.
Leggi tutto: Gli cade il telefono, ma non lo raccoglie: Sinner 'sbadato' a Pechino
Sempre nell'Oristanese, ultimo paziente con terapia a domicilio... 
(Adnkronos) - Gian Luca Spitella è il nuovo direttore della comunicazione e relazioni esterne di Atac Spa, l’azienda del trasporto pubblico di Roma Capitale. La nomina conclude la procedura di selezione avviata nei mesi scorsi tramite il portale aziendale. Negli ultimi sette anni ha guidato la comunicazione di Arera – l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, coordinando comunicazione esterna, media relations, comunicazione istituzionale (premio Ischia 2023).
Giornalista professionista, 57 anni, laureato in Scienze Politiche, Spitella vanta una lunga esperienza nella comunicazione istituzionale e d’impresa. Dopo un inizio come collaboratore del Sole 24 Ore, ha consolidato il ruolo di consulente, comunicatore e poi direttore della comunicazione nelle associazioni delle imprese di servizi pubblici (Confservizi, Federutility poi Utilitalia). Nel nuovo incarico in Atac sarà chiamato a rafforzare la trasparenza, i rapporti con i cittadini e la reputazione dell’azienda, in coerenza con il percorso di trasformazione delineato dai piani industriali e dalle sfide legate al trasporto pubblico della Capitale.

(Adnkronos) - Eric Dane è stato fotografato in sedia a rotelle fuori dall’aeroporto di Washington. L'attore, che ha interpretato il dottor Mark Sloan nella serie ‘Grey’s Anatomy’, sta affrontando una dura battaglia contro la Sla. Lo scorso giugno in un’intervista rilasciata a ‘Good Morning America’ su Abc, aveva parlato delle sue condizioni di salute, peggiorate negli ultimi mesi.
"Il braccio destro non funziona più, tra pochi mesi perderò anche il sinistro", aveva rivelato Eric Dan che aveva ricevuto la diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica lo scorso aprile. L’attore nel corso dell’intervista aveva ammesso, inoltre, di essere preoccupato per il senso di debolezza iniziato ad avvertire nelle gambe.
La star del cinema si trovava a Washington per incontrare il deputato democratico Eric Swalwell, al quale ha confessato di voler vivere per vedere le sue due figlie "sposarsi e laurearsi". Una fonte vicina all'attore ha rivelato al DailyMail che le sue condizioni stanno peggiorando: "È molto triste, ma cerca di mostrarsi coraggioso, perché vuole godersi quello che ha ora. Sa che il domani non è garantito".

(Adnkronos) - Leghisti in fermento a Viareggio, dove a tenere banco è il neonato movimento 'Italia appoggia Israele' che il ventenne Alessio Santonicola, classe 2005, ha deciso di creare, per dar vita a un gruppo di appoggio allo stato israeliano. La posizione del giovane ha però fatto nascere molte discussioni sulle reali intenzioni di Santonicola. Non sono infatti sfuggiti alcuni post precedenti che il ragazzo ha disseminato sulle piattaforme social. In più di uno, infatti, omaggia il dittatore tedesco Adolf Hitler ("il mio idolo, io sono la sua reincarnazione").
Il Fuhrer, in un fotomontaggio pubblicato, appare anche sulla Torre Eiffel -dove non riuscì mai a salire- in una immagine con una coppia di fidanzati che gli stanno accanto. E pure qui il tributo al capo del nazismo non manca: "L'anima del dittatore accanto ai due innamorati", si legge nella dida. Quanto basta per porre dubbi sulla reale vicinanza al popolo ebraico, sbandierata oggi da Santonicola il quale all'AdnKronos conferma però l'impegno per Israele: "Basta con le fake news sullo stato sionista", dice spiegando la sua iniziativa, che per ora "ha messo insieme una trentina di persone, animate dall'obiettivo di dire la verità a difesa di Israele, su cui circolano troppe falsità".
La politica è un pallino del viareggino, studente di scienze politiche a Pisa: "Sono iscritto alla Lega dal 2024 -assicura- e faccio parte de 'il mondo al contrario', il movimento a sostegno di Vannacci. A riprova della stima non mancano foto disseminate sui social che lo ritraggono con il generale, anche lui residente a Viareggio. Santonicola rivendica la simpatia per Hitler. "Certo -dice- io sono di estrema destra, Hitler era uno che aveva a cuore la nazione tedesca, l'ha difesa dagli immigrati, come vuole fare Trump, di cui ho molto apprezzato il monito dall'Onu all'Europa sui flussi migratori che rischiano di farci sparire". Sui social anche un quadro dedicato a Putin: "Ammiro pure lui per gli stessi motivi, l'ho dipinto io in sella a un orso bruno". "Ma ora -conclude- ho deciso di impegnarmi a favore di Netanyahu". (di Francesco Saita)
Leggi tutto: Ventenne leghista lancia movimento pro-Israele, ma sui social inneggia a Hitler

(Adnkronos) - Favorire l'informazione e la formazione sui corretti stili di vita, sull'importanza degli screening per promuovere l'adesione e la partecipazione, creare una forte sensibilizzazione a 360 gradi sulla difesa della salute. E' questo l'obiettivo dell'accordo triennale, in tema di prevenzione oncologica in ambito penitenziario, firmato tra la Regione Campania, l'Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale, Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione Aiom. Si tratta del primo protocollo su scala nazionale siglato fra un istituto nazionale di tumori, la società scientifica degli oncologi medici e l'amministrazione penitenziaria della Campania. Prevede eventi di informazione rivolti alla popolazione carceraria (ma anche al personale penitenziario), corsi di formazione e progetti di ricerca. L'iniziativa viene presentata oggi in una conferenza stampa a Napoli.
"I cittadini detenuti rappresentano una popolazione fragile anche dal punto di vista sanitario - afferma Francesco Perrone, presidente nazionale Aiom - Sono uomini e donne particolarmente esposti anche al pericolo d'insorgenza di neoplasie. La condizione di non libertà incide profondamente sia sulla psiche che sul fisico. Spesso incentiva comportamenti e vizi non salutari come il fumo, l'abuso di alcol, la dieta scorretta o la sedentarietà. Oltre il 70% dei detenuti maschi fuma regolarmente, ma la metà di loro vorrebbe smettere. Il 40% è invece sedentario e solo il 13% mangia regolarmente le 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate. Inoltre già, riscontriamo nella popolazione generale tassi d'adesione insufficienti ai programmi di screening per la diagnosi precoce di alcune neoplasie. Esami come la mammografia, la ricerca di sangue occulto nelle feci o l'Hpv test devono essere garantiti anche ai detenuti. Non sempre ciò avviene anche a causa di alcuni problemi burocratici e organizzativi. Abbiamo deciso di promuovere un progetto innovativo e che intende accendere i riflettori su un aspetto poco considerato dell'assistenza e prevenzione oncologica".
"Oltre il 45% di tutti i decessi di tumore in Italia potrebbe essere evitato intervenendo sui principali fattori di rischio - spiega Maurizio di Mauro, direttore generale Int Irccs Fondazione Pascale e coordinatore campano della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) - Il cancro può e deve essere contrastato anche nelle carceri italiane. Quello alla salute è un preciso diritto costituzionale così come lo sono il rispetto della dignità della persona e la rieducazione del condannato. Nelle carceri del nostro Paese sono frequenti problemi come il sovraffollamento, le condizioni fatiscenti degli istituti, la scarsità di personale di sorveglianza o l'insufficiente presenza di operatori socio-sanitari. Questo progetto rappresenta un vero e proprio laboratorio per una sanità sempre più efficiente e vicina ai più deboli, e può diventare un modello da esportare su scala nazionale".
"E' un onore che un progetto così importante parta proprio dalla Regione Campania - dichiara Giuseppe Nese, coordinatore responsabile del Laboratorio territoriale di sanità penitenziaria 'Eleonora Amato' - Fin dal 1999 è compito del Servizio sanitario nazionale assicurare a tutti i detenuti il diritto alla salute. Per farlo c'è assolutamente bisogno di una forte collaborazione tra le istituzioni sanitarie locali e l'amministrazione penitenziaria. Il cancro al momento è una delle principali emergenze di salute pubblica in Italia, così come in quasi tutti i Paesi occidentali. Per affrontarlo anche negli istituti di detenzione è assolutamente necessario il supporto qualificato di medici specialisti oncologi".
"Insieme agli oncologi dell'Aiom daremo una consulenza scientifica al progetto - conclude Alfredo Budillon, direttore scientifico Int - Il nostro Istituto tumori si impegnerà sin da subito nel fornire personale che andrà nelle carceri della Campania per promuovere attività di sensibilizzazione. Per diversi motivi l'approccio al detenuto può essere difficile da gestire da parte del personale sanitario che deve perciò essere adeguatamente formato. Come Pascale abbiamo da sempre una quarta 'missione' oltre all'assistenza, alla cura e alla ricerca sul cancro. Si tratta dell'educazione di tutta la popolazione all'importanza di evitare gravi malattie molto diffuse come i tumori. La divulgazione medico-scientifica è un elemento molto importante di promozione della salute. Deve essere rivolta a tutti anche a coloro che possiedono minori strumenti culturali come la popolazione carceraria. Come Istituto Pascale siamo da tempo convinti che la corretta comunicazione debba entrare nella pratica clinica quotidiana".
Leggi tutto: Tumori: in Campania la prevenzione oncologica arriva nelle carceri
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