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"Italia riconosca Palestina", oltre 52mila firme per petizione dopo lettera di 72 ex ambasciatori

04 Agosto 2025
Manifestazione per la Palestina

(Adnkronos) - Oltre 52mila firme alla petizione su change.org perché l'Italia riconosca la Palestina, dopo la lettera aperta inviata il 27 luglio scorso alla premier Giorgia Meloni da oltre 30 ambasciatori in pensione che nel frattempo sono diventati 72. "Non ci fermiamo fino alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite" a settembre, quando Paesi come Francia, Regno Unito e Canada potrebbero riconoscere lo Stato palestinese, spiega all'Adnkronos l'ambasciatore (in pensione) Pasquale Ferrara, promotore dell'appello, fino a poco più di un mese fa direttore per gli Affari politici della Farnesina. 

"Nelle prossime settimane continueremo a chiedere le tre misure che rappresentano il cuore del nostro appello, dice Ferrara, elencandole: "Sospensione di ogni rapporto e cooperazione, di qualunque natura, nel settore militare e della difesa con Israele, sostegno in sede Ue e nazionale di ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali nei confronti dei ministri israeliani - come Bezalel Smotrich e Itamar Ben G’vir, nel frattempo dichiarati 'personae non gratae' dall'Olanda - che incoraggiano e appoggiano il moltiplicarsi degli insediamenti illegali e le violenze dei coloni in Cisgiordania, adesione al consenso europeo per la sospensione temporanea dell’accordo di associazione tra Israele e l’Unione Europea. Questo governo israeliano non capisce altro linguaggio".  

Parallelamente, ribadisce l'ex ambasciatore, bisogna arrivare al riconoscimento dello Stato palestinese, "questione che è stata rimessa al centro del dibattito". "I confini di uno Stato già esistono, sono quelli del '67, ma il territorio è sotto occupazione illegale” ricorda Ferrara. E ancora, a chi sostiene che sarebbe "prematuro" farlo, ribatte: "Prematuro rispetto a che cosa? Forse non averlo fatto sinora ha prodotto risultati?".  

Piuttosto, secondo il diplomatico, mentre si torna a parlare di annessione della Cisgiordania e di rioccupazione di Gaza, "aver negato per troppo tempo un serio orizzonte politico per la soluzione del conflitto israelo -palestinese ha portato a conseguenze tragiche. Il 7 ottobre - che non ci stancheremo mai di condannare, senza se e senza ma - è purtroppo il frutto avvelenato di appuntamenti mancati con la storia, dell’assenza della volontà politica di andare davvero e non a parole verso la soluzione a due Stati".  

In vista dell'appuntamento all'Onu di settembre, anticipa infine Ferrara, e mentre appelli simili sono stati lanciati anche da altri ex ambasciatori all'Ue, in Germania, Belgio e Regno Unito, "si potrebbe pensare a iniziative comuni in occasioni di eventi collaterali delle organizzazioni non governative a New York" per continuare a tenere alta la pressione sulla questione del riconoscimento.  

Tra i diplomatici firmatari dell'appello ci sono, tra gli altri, ex ambasciatori all'Ue come Piero Benassi e Ferdinando Nelli Feroci, a Mosca come Pasquale Quito Terracciano e Cesare Ragaglini, alla Nato come Stefano Stefanini, a Londra come Raffaele Trombetta, ex consigliere diplomatici a Palazzo Chigi.  

Questa la lista dei primi firmatari: Aldo Amati, Achille Amerio, Lorenzo Angeloni, Antonio Armellini, Marco Baccin, Antonio Badini, Luciano Barillaro, Piero Benassi, Mario Boffo, Alberto Bradanini, Giovanni Brauzzi, Sergio Busetto, Rocco Cangelosi, Francesco Caruso, Ino Cassini, Guido Cerboni, Rosanna Coniglio, Fabio Cristiani, Antonio D'Andria, Gabriele De Ceglie, Anna Della Croce, Vincenzo De Luca, Enrico De Maio, Paolo De Nicolo, Roberto Di Leo, Pasquale Ferrara, Giovanni Ferrero, Luca Fornari, Fernando Gentilini, Giovanni Germano, Gianni Ghisi, Michele Giacomelli, Luca Giansanti, Gherardo La Francesca, Guido La Tella, Massimo Leggeri, Maurizio Lo Re, Liana Marolla, Roberto Mazzotta, Maurizio Melani, Andrea Meloni, Gabriele Menegatti, Elio Menzione, Sergio Mercuri, Laura Mirachian, Franco Mistretta, Giuseppe Mistretta, Enrico Nardi, Ferdinando Nelli Feroci, Claudio Pacifico, Angelo Persiani, Michelangelo Pipan, Natalia Quintavalle, Cesare Ragaglini, Cristina Ravaglia, Giancarlo Riccio, Giacomo Sanfelice, Lucio Alberto Savoia, Gianpaolo Scarante, Pietro Sebastiani, Paolo Serpi, Stefano Starace Janfolla, Stefano Stefanini, Vittorio Surdo, Antonio Tarelli, Franco Tempesta, Pasquale Quito Terracciano, Carlo Trezza, Raffaele Trombetta, Raniero Vanni d'Archirafi, Gianfranco Varvesi, Gianni Veltroni. 

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FdI, nozze a Roma per Cirielli: celebra La Russa. Menu campano e bomboniere in ceramica di Vietri

04 Agosto 2025
FdI, nozze a Roma per Cirielli: celebra La Russa. Menu campano e bomboniere in ceramica di Vietri

(Adnkronos) - Saranno nozze low profile e all'insegna della tradizione campana. Oggi Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e deputato di Fratelli d'Italia, si sposerà civilmente a Roma con la ginecologa Maria Rosaria Campitiello, sua compagna da sei anni, da giugno neo capo del Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute. La cerimonia si terrà alle 18 alle pendici del Celio, a pochi passi dalle Terme di Caracalla, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo. Come celebrante ci sarà il presidente del Senato, Ignazio La Russa.  

Folta la 'delegazione del governo' attesa al ricevimento (la location è per ora top secret) che seguirà il rito civile: i ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi; della Difesa, Guido Crosetto; del Made in Italy, Adolfo Urso e dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida; gli azzurri Anna Maria Bernini e Gilberto Pichetto Fratin, rispettivamente titolari del dicastero dell'Università e dell'Ambiente. Non è dato sapere se ci sarà anche Giorgia Meloni, con un'agenda fitta di impegni governativi (tra una trasferta nelle Marche e il Cdm): forse potrebbe passare per un saluto in serata. Cirielli sarà in smoking, con papillon e camicia bianca, mentre la sposa ha scelto un classico abito bianco.  

Il menu è composto da prodotti tipici della cucina campana: non a caso, tra i primi spicca il risotto agli agrumi, piatto prettamente estivo in omaggio ai profumi e sapori della gastronomia della Costiera, scelto dalla coppia perché Cirielli ha fatto il capitano dei Carabinieri ad Amalfi ed è devoto a Sant'Andrea e la Campitiello è cresciuta in Costiera. Le bomboniere saranno realizzate e dipinte a mano secondo l'antica arte della ceramica di Vietri.  

''Sarà un matrimonio romano per suggellare questi tre anni vissuti insieme nella Capitale, abbiamo invitato i familiari più stretti e pochi amici, quelli che abbiamo in comune'', confida all'Adnkronos Cirielli. 

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Modric: "Al Milan per vincere e portare esperienza. Scudetto a 40 anni come Ibra? Sarei felicissimo"

04 Agosto 2025
Luka Modric - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Il Modric day inizia con una promessa: "Il Milan è una delle squadre migliori al mondo. Non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre. Mi piace vincere, sono competitivo ed è ciò che voglio portare. Il mio obiettivo è vincere trofei, restiamo umili e lavoriamo sodo per costruire un gruppo forte". Luka Modric si è presentato così, oggi lunedì 4 agosto, al mondo rossonero. Il croato, nuovo centrocampista del Diavolo, non ha nascosto le ambizioni per la nuova avventura all'ombra del Duomo dopo anni di trionfi con il Real Madrid: "A qualsiasi età c'è tempo per emozionarsi. Sono cresciuto guardando il calcio italiano, ho sempre avuto un affetto molto particolare per questi colori".  

Quella di Luka Modric, Pallone d'oro nel 2018, è una storia di successi: "Cosa posso dare al club? La mia esperienza. Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare le stesse cose che ho fatto altrove. So che ci sono grandissime aspettative, ma sono pronto. Non vedo l'ora di iniziare la sfida. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti calciatori croati, il campionato italiano è competitivo e sta tornando all'epoca in cui era il migliore al mondo. Le squadre sono molto organizzate e ciò lo rende diverso dalla Liga, dovrò adattarmi". Il croato ha parlato anche del rapporto con Zvonimir Boban: "Con lui ultimamente non ho parlato di Milan, ma lo abbiamo fatto spesso in passato. Ibrahimovic? Ho visto Zlatan, anche Ancelotti mi ha parlato molto bene del club. Avevo già un'impressione positiva, ma quando questi personaggi ti parlano in un certo modo è chiaro che migliora la percezione. L'accoglienza è stata impressionante". Modric si sofferma sulla chiacchierata con l'ex tecnico Carlo Ancelotti: "Abbiamo parlato in generale del club, della gente, di San Siro. E del fatto che il Milan è molto esigente come il Real, c'è pressione". 

Nel corso della conferenza stampa a Casa Milan, non sono mancati aneddoti e sorrisi: "La Champions vinta nel 2017 contro la Juve di Allegri? Forse non è un bel ricordo per lui, cercherò di non parlarne troppo - ha detto Modric -. Non voglio che il mister sia arrabbiato con me, non vedo l'ora di conoscerlo. Sono molto contento di essere allenato da lui, è uno degli allenatori più forti al mondo. Un vincente".  

Modric ha scelto il Milan anche per vivere da protagonista la stagione del Mondiale: "L'obiettivo è giocarlo, ma intanto bisogna qualificarsi. Non guardo avanti, cerco di vivere il presente e fare le cose per bene. Per questo voglio iniziare la nuova avventura e farmi trovare pronto. Per il resto, ci sarà tempo". Modric si è palesato alla stampa con il sorriso, senza nascondere l'emozione: "Come è nata l'opportunità? Per me è stata una scelta facile quando Tare mi ha chiamato. È venuto in Croazia ed è stato importante, mi ha fatto capire quanto la società teneva a me. Sapevo che sarebbe stata la scelta migliore".  

L'ultimo 40enne arrivato al Milan è stato Ibrahimovic e ha portato lo scudetto. Modric, classe '85, ci pensa e se la ride: "Spero possa succedere qualcosa di simile a quanto accaduto con Zlatan, io sarei felicissimo. Cos'altro posso dare? La mia umiltà, l'etica del lavoro, la semplicità. Non mi vedo come uno speciale, sono un ragazzo normale a cui piace giocare a pallone". (di Michele Antonelli) 

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Nuove strategie di sviluppo per 133 Comuni, 152mln già stanziati

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAssessore Meloni: 'risultato straordinario in un solo anno'...

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A Mogoro l'edizione estiva del Pedras et Sonus Jazz festival

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATra gli ospiti Cristiano Godano, Andrina Bollinger,Arthur Hnatek...

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Dazi, Ferrara (Unindustria Calabria): "Usa sono 8% nostro export, sostenere imprese"

04 Agosto 2025
Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria

(Adnkronos) - "I dazi Usa al 15% sui prodotti europei sono ancora ben da decifrare, perché bisogna capire come poi verrà declinato questo accordo, se effettivamente colpirà in maniera uguale tutti i settori, o se verrà declinato sulla base del comparto, capire quali settori vengono compiti, con quale percentuale o meno. Per la Calabria ad oggi sappiamo che gli Usa impattano sull'8% del nostro export, che quest'anno è arrivato quasi a un miliardo. E quindi è chiaro che vanno sostenute le imprese che oggi operano con gli Stati Uniti". Così, con Adnkronos/Labitalia, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, sull'accordo Usa-Ue sui dazi e sull'incertezza relativa alla concreta applicazione dell'intesa. "I nostri imprenditori, soprattutto quelli dell'ambito agroalimentare, ma non solo, hanno investito evidentemente in quel Paese e non bisogna disperdere quell'investimento", ha sottolineato Ferrara ricordando che la Calabria "dal 2021 fino ad adesso, è cresciuta ogni anno. Ha inanellato una serie storica che testimonia un'apertura ai mercati internazionali. Addirittura è raddoppiato l'export da 491 a quasi un miliardo di quest'anno. Questo testimonia che effettivamente la Calabria finalmente ha intrapreso un percorso di crescita sui mercati internazionali. Questo deve essere assecondato, va sostenuto. L'America è una parte di queste", ha aggiunto.  

Per questo motivo secondo Ferrara l'obiettivo a sostegno delle imprese deve essere chiaro. "Dobbiamo fare un vero e proprio piano export come Calabria, per mitigare gli effetti che eventualmente si dovrebbero riverberare in quei settori che sono presenti negli Stati Uniti. Perché noi non possiamo permetterci di andare a disperdere gli investimenti che gli imprenditori hanno fatti in questi anni sull'approfondimento delle normative, su marketing, sulla presenza fiera, sui canali commerciali", ha ricordato sottolineando che "non possiamo rinunciare da un giorno all'altro a quel mercato. E quindi bisogna mitigare questo effetto per evitare che si disperdano questi investimenti fatti". E per Ferrara è chiaro che la Calabria deve riorientare i propri target sull'export. "Credo che bisogna identificare quelli che possono essere i paesi target, che sono per certi versi confacenti a quelle che sono le nostre vocazioni, non solo industriali ma anche in termini di export. Ci sono molte imprese che sono già pronte, che investono tanto tempo, quindi sono pronte per spaccare su nuovi mercati. Vanno studiati questi mercati target, studiate le normative, i canali di distribuzione per poi avviare missioni e anche azioni diplomatiche per poter sostenere la penetrazione commerciale in queste aree", ha sottolineato ancora.  

"Perché è evidente -ha continuato- che poi accedere a nuovi mercati non è come accedere alla lampadina dalla mattina alla sera. Quindi dobbiamo avere da una parte difendere le quote di mercato acquisite, di incominciare a fare una ricognizione e quindi riorientare verso anche altri mercati. Quali potrebbero essere? Il Mercosur, quindi il Sud America, l'Argentina, il Brasile, ma anche il Nord America, il Canada. Non dimentichiamo che in questi paesi, l'Argentina in particolare e il Canada, ci sono tantissimi calabresi, possibili teste di ponte rispetto alla penetrazione di questi mercati. Ma anche tutti i mercati asiatici: il Vietnam che sta crescendo tantissimo", ha spiegato.  

E Ferrara è quindi intervento sulle dimissioni e la successiva ricandidatura di Roberto Occhiuto alla guida della Regione Calabria. "Certamente non esprimiamo né giudizi né valutazioni su scelte politiche delle massime espressioni di governance della regione. Di certo in questi anni è stato proficuo il rapporto pubblico-privato sul tema degli incentivi alle imprese", ha detto Ferrara.  

Ferrara ha ricordato che "abbiamo presentato in cittadella regionale qualche anno fa 'Agenda Calabria' che sostanzialmente era un piano di politica economica finalizzata ad orientare le risorse comunitarie verso le imprese. Devo dire la verità: in questo caso la Regione ha colto totalmente quella progettualità che era sottotitolata 'la bussola strategica degli investimenti produttivi', e che poi si è trasformata in una serie di bandi che non a caso, proprio perché venivano le proposte dal mondo confindustriale, hanno ricevuto assorbimenti storici con anche 'splafonamenti' su bandi come l'internazionalizzazione, impianti e macchinari, ricerca e innovazione del settore energetico. E adesso anche attraverso 'Step' che è una sorta di stimolo all'innovazione da parte delle imprese", ha sottolineato Ferrara ricordando quindi che il rapporto con la giunta Occhiuto è stato proficuo "oggettivamente sul piano dell'incentivo alle imprese, adesso abbiamo bisogno di crescere sui mercati". 

E qui arrivano le richieste per la giunta che uscirà dalle prossime elezioni regionali. "Bisogna crescere sull'export -ha aggiunto Ferrara- perchè una volta che hai creato un apparato che si è ammodernato lo devi però 'mettere a terra', si cresce col fatturato, non soltanto con gli investimenti. Gli investimenti sono la prima fase di una crescita successiva poi sui mercati", ha aggiunto.  

Per Ferrara è necessario quindi "procedere alla riqualificazione delle aree industriali. Noi abbiamo ancora delle aree industriali che attendono di essere profondamente riqualificate, con particolare riferimento all'area del porto di Gioia Tauro, dove sappiamo ormai che non si può fare solo transhipment per poter mettere a terra il volano di sviluppo delle potenzialità di quell'area. C'è necessità di dover riqualificare l'area industriale, perché ormai i porti si sono trasformati in veri e propri poli produttivi e quindi noi dobbiamo andare lungo questa strada", ha aggiunto. E in questa strada centrale è il ruolo dell'area Zes. "E' un grande attrattore di investimenti e stimoli di investimenti da questo punto di vista, perché produce da una parte una semplificazione amministrativa che è necessaria per accelerare sugli investimenti e nell'altro caso perché abbiamo il credito di imposta Zes unica che stimola e accompagna gli investimenti. Quindi riqualificazione industriale è un imperativo categorico, non soltanto per l'area retroportuale, ma per tutte le aree industriali", ha aggiunto. 

Inoltre, secondo il leader degli industriali calabresi è necessario "un grande 'Piano giovani' perché è chiaro che l'emigrazione giovanile sta portando una serie di conseguenze: se ne vanno pezzi di Pil, diminuisce la propensione al cambiamento e all'imprenditorialità, aumenta il mismatch del mercato del lavoro. Noi avvieremo in autunno come Confindustria Calabria una serie di attività e di iniziative di interlocuzione e quindi di avvicinamento del mondo imprenditoriale con il mondo dei giovani. C'è necessità anche di creare un fondo sull'imprenditorialità giovanile che possa mettere a frutto tutti quei talenti nascosti che a nostro avviso ci sono, ma molte volte non hanno la possibilità di poter esprimersi". 

E, in conclusione "ci vuole una grande azione di semplificazione amministrativa, ma anche e soprattutto di potenziamento dell'organico, che è sottodimensionato e che poi ovviamente si riverbera con una serie di ritardi che soffocano quello che è l'agire imprenditoriale. E poi ovviamente le infrastrutture: Ponte sullo stretto, strade, porti e alta velocità. Nell'economia del futuro, se noi vogliamo conquistare nuovi mercati, dobbiamo avere infrastrutture della mobilità e della logistica avanzata per poter poi veramente competere in maniera adeguata con le altre economie", ha concluso. 

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Atterraggio di emergenza per volo Iberia, collisione con un uccello e danni al motore

04 Agosto 2025
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(Adnkronos) - Un aereo della compagnia Iberia in volo tra Madrid e Parigi - un Airbus A321XLR in servizio da pochi mesi - è stato costretto a fare dietrofront dopo il decollo e un atterraggio di emergenza nello scalo di partenza dopo una collisione in volo con un uccello che ha causato danni importanti al muso dell'apparecchio e ad uno dei motori.  

Nelle immagini postate dopo l'atterraggio ieri a Madrid si vede l'ampio squarcio provocato dall'impatto con l'animale nella parte anteriore dell'aereo. L'atterraggio si è svolto in sicurezza e nessuno è rimasto ferito a bordo, è stato precisato.  

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Incidente A1, chi sono le vittime dello schianto con il tir tra Arezzo e Valdarno

04 Agosto 2025
L

(Adnkronos) - Si chiamavano Gianni Trappolini, 56 anni, e Giulia Santoni, 23 anni, i due volontari della Misericordia di Terranuova Bracciolini rimasti uccisi oggi, lunedì 4 agosto, nell'incidente sulla A1, direzione nord fra Arezzo e Valdarno, quando un mezzo pesante ha travolto e schiacciato l'ambulanza sulla quale prestavano servizio. Morto anche il paziente a bordo. 

Lo scrive su Facebook Giovanni Grasso, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Arezzo: "Erano a bordo dell’ambulanza travolta nel terribile incidente fra Arezzo e Valdarno: insieme a loro ha perso la vita anche il paziente che stavano trasportando. Altre 15 persone sono rimaste ferite", si legge nel post. 

"Gianni e Giulia - scrive ancora - indossavano la divisa per scelta d’amore: dedicavano il tempo libero a soccorrere chiunque avesse bisogno, giorno e notte, in silenzio, senza clamori. Oggi questo gesto di altruismo ci ricorda quanto siano preziosi i volontari che, con professionalità e cuore, tengono in piedi il sistema dell’emergenza.Ci stringiamo alle famiglie, ai colleghi della Misericordia e a tutti i feriti. Il loro dolore è il nostro dolore. Grazie ai Vigili del Fuoco, agli operatori del 112, alle forze dell’ordine e a tutti i volontari e coloro che stanno lavorando senza sosta su quel tratto di autostrada". 

 

Secondo una prima ricostruzione, il conducente di un tir avrebbe perso il controllo del mezzo, invadendo la corsia opposta e travolgendo i veicoli che viaggiavano nell’altra direzione. I feriti sono stati quindici, tra cui il camionista, che versa in condizioni critiche. 

 

La Federazione regionale delle Misericordie esprime "dolore e costernazione per la terribile tragedia avvenuta stamani sull’A/1. Siamo vicini, con il cuore e con la preghiera, alle famiglie dei soccorritori e del paziente trasportato, colpite da questo straziante lutto e all’intera comunità di Terranuova Bracciolini, oggi colpita da un dolore difficile da esprimere". "Invitiamo tutti i nostri fratelli e sorelle di Misericordia ad unirsi nella preghiera per quanti ci hanno lasciato oggi e per la vita e la salute di tutte le persone rimaste ferite in questo devastante incidente", si legge in un comunicato. 

Per mostrare la propria vicinanza, affranta e affettuosa, ai fratelli e sorelle della Misericordia di Terranuova Bracciolini, il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, chiede a tutte Misericordie italiane di esporre nel giorno dei funerali un nastro nero in segno di lutto su tutti i mezzi delle Misericordie che, come sempre, saranno a servizio delle persone sofferenti. 

 

“Quello che è accaduto questa mattina sull’autostrada nei pressi di Arezzo è difficile da comprendere e da accettare: una terribile tragedia che ha causato la morte di tre persone a bordo di un’ambulanza, il paziente e due volontari impegnati come sempre a salvare vite. E poi le altre quindici persone rimaste ferite. Penso alle vittime, alle famiglie di chi ha perso la vita e a chi ora si trova in ospedale, specie ai feriti più gravi. Non posso che esprimere il più profondo cordoglio a nome di tutto il Consiglio regionale e mio personale e la vicinanza a tutti coloro che stanno soffrendo per le conseguenze di questo terribile incidente”. Queste le parole con cui il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.  

"Il nostro pensiero commosso va anche a tutto il personale della Misericordia di Terranuova Bracciolini, di cui facevano parte gli operatori sanitari deceduti nell’ambulanza. Il sistema del volontariato è uno dei tratti distintivi della nostra regione e oggi, per tutta la Toscana, è un giorno carico di dolore”. Il presidente Mazzeo, infine, ha voluto rivolgere un ringraziamento "al sistema regionale per le maxi-emergenze sanitarie, che è entrato immediatamente in funzione con tutti i mezzi necessari facendo tutto il possibile di fronte a una tragedia spaventosa”. 

Per la Regione Toscana anche l’assessora al sociale Serena Spinelli e l’assessore alla sanità Simone Bezzini si uniscono al dolore per il grave incidente di questa mattina. “La notizia del gravissimo incidente avvenuto sull’A1, in cui hanno perso la vita il paziente e due dei volontari a bordo di un’ambulanza, con un terzo gravemente ferito, ci colpisce profondamente”, afferma l’assessora Spinelli. “Mi unisco al cordoglio alle famiglie delle tre vittime e nella vicinanza ai molti feriti. Due delle persone che oggi hanno perso la vita stavano svolgendo un ruolo prezioso: quello che ogni giorno svolgono le organizzazioni di volontariato e di pubblica assistenza, dedicandosi con generosità nel garantire soccorso e assistenza alle persone. Un forte abbraccio a tutta la comunità di volontari e volontarie della Misericordia di Terranuova Bracciolini e di tutta la nostra regione”. 

“Mi unisco al dolore che ha colpito la Misericordia di Terranuova Bracciolini, i familiari e i cari dei volontari e del paziente a bordo dell’ambulanza che hanno perso la vita nel tragico incidente avvenuto questa mattina sull’A1”, dice l’assessore Bezzini. “È una ferita profonda, che colpisce tutta la comunità e ci ricorda il valore straordinario delle associazioni di volontariato e il contributo essenziale che offrono ogni giorno al nostro sistema sanitario. Grazie ai professionisti del sistema di maxi emergenze sanitarie, intervenuti tempestivamente per prestare soccorso. Unitamente al cordoglio per i familiari delle vittime, un pensiero di vicinanza va a tutte le persone rimaste ferite con l’augurio che possano rimettersi al più presto”. 

 

 

 

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Archeovoce, l'app che rende più accessibili i siti archeologici

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAFondazione Mont'e Prama, a luglio 32mila visitatori...

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Ceccon ripensa ai Mondiali: "Cosa resta dopo tanta sofferenza? Un paio di foto e una medaglia..."

04 Agosto 2025
Thomas Ceccon - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - "E di tanta sofferenza, cosa rimane? Un paio di foto? Una medaglia, se va bene? Il nuoto ti toglie tanto, ma ti dà una cosa che vale di più: ti mette davanti a chi sei". Inizia così il post pubblicato su Instagram dalla stella del nuoto azzurro Thomas Ceccon, dopo i Mondiali di Singapore. Campione olimpico dei 100 dorso e vincitore di tre medaglie nell'ultima rassegna iridata, Ceccon ha fatto una riflessione sul suo sport. Uno sport che vive spesso sui centesimi di secondo e che in poco trasforma un vincitore in uno sconfitto: "Ti chiede - continua il nuotatore - quanto davvero ci tieni, quanto sei disposto a sopportare, quanta fatica sei pronto a ingoiare per arrivare dove vuoi. Ti spoglia, ti isola, ti testa. E se resti, se continui, è perché dentro qualcosa brucia più forte della stanchezza. Alla fine, resta solo la verità: quanto sei disposto a dare per ciò che vuoi davvero".  

Protagonista un anno fa a Parigi, Ceccon è arrivato ai Mondiali come l'uomo da battere. Nella sua avventura non è arrivato un oro, ma il bilancio a Singapore resta positivo. Per lui, tre medaglie messe al collo: un argento nei 100 dorso e nella 4×100 stile libero (3’09″58, con record italiano) e un bronzo nei 50 farfalla. Anche qui, con nuovo primato nazionale in 22″67.  

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Mengoni e Annalisa, il duetto da sogno arriva il 5 settembre con 'Piazza San Marco'

04 Agosto 2025
Marco Mengoni e Annalisa - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Annalisa per il suo nuovo singolo 'Piazza San Marco' coinvolge Marco Mengoni. Dopo le indiscrezioni, la conferma: due delle voci più amate e iconiche della scena musicale italiana insieme per la prima volta. Un incontro artistico che promette di regalare un intenso viaggio emotivo, così come suggerito anche dal titolo della canzone.  

'Piazza San Marco', in uscita il 5 settembre, è una ballad in bianco e nero, un racconto cinematografico in cui i protagonisti si confidano trovando supporto una nell’altro. Un connubio vocale e narrativo sorprendete, sullo sfondo maestoso di uno dei luoghi più iconici del mondo.  

Il brano sarà contenuto nel nuovo album di Annalisa 'Ma io sono fuoco' in uscita nell’autunno 2025 e segue il suo nuovo percorso discografico iniziato a maggio con il singolo 'Maschio' che si è mantenuto stabile nella Top 10 della classifica Fimi per settimane, facendole raggiungere il record come donna italiana con il maggior numero di ingressi nella Top 10 della classifica Fimi e tra le tre artiste femminili più ascoltate su Spotify.  

Annalisa, dopo il successo tutto sold out di Palasport e Arene con oltre 250 Mila biglietti venduti solo nel 2024, tornerà live dal 15 novembre nei principali palasport italiani con il 'Capitolo I' del suo nuovo viaggio (organizzato da Friends & Partners). Marco Mengoni - reduce dal successo del suo trionfale tour negli stadi con oltre 500 mila biglietti venduti - sarà protagonista in autunno di un tour che lo porterà ad esibirsi nei principali palazzetti in Italia e in Europa a partire dal 5 ottobre, con 31 live prodotti e organizzati da Live Nation. 

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Gksd e Gruppo San Donato, a Baghdad posa della prima pietra ospedale italiano

04 Agosto 2025
Gksd e Gruppo San Donato, a Baghdad posa della prima pietra ospedale italiano

(Adnkronos) - Si è celebrata a Bagdad la posa della prima pietra di un ospedale all’avanguardia, conforme ai più alti standard internazionali, gestito da un’équipe integrata di professionisti italiani e iracheni. Sorgerà nel cuore pulsante della capitale irachena, in un progetto di riqualificazione dell’ex ristorante turco in Piazza Tahrir. Il progetto - informa una nota - si inserisce nel quadro di una missione istituzionale ad ampio respiro, nel Medio Oriente, di Kamel Ghribi, presidente di Gksd Holding Investment Group e vicepresidente del Gruppo San Donato, che ha consolidato importanti relazioni bilaterali nei settori della salute, della diplomazia economica e della cooperazione strategica, contribuendo attivamente ai processi di ricostruzione e sviluppo dell’area. Il progetto è il risultato di 2 anni di intensa collaborazione tra il Governo iracheno e Gksd Holding ed prosegue sul solco della cooperazione attiva con il ministero della Salute: Gksd e Gruppo San Donato sono già presenti nella gestione di 2 ospedali pubblici a Najaf e Bassora. Prosegue così il cammino della rinascita e dello sviluppo in Iraq, sotto la guida del primo ministro Mohammed Shia’ Al-Sudani, nella via maestra dell’edilizia strategica e della ricostruzione. 

Alla cerimonia - si legge - hanno preso parte le più alte autorità irachene e internazionali, guidate dal primo ministro Al-Sudani, affiancato dal ministro della Salute Saleh Al-Hasnawi, dalla vicepresidente del Senato della Repubblica italiana, senatrice Licia Ronzulli, l’Inviato speciale dell’Unione europea per il Golfo, onorevole Luigi Di Maio e il sindaco di Baghdad, Ammar Moussa Kadhum. "Prosegue il nostro piano di rafforzamento della presenza di Gksd e Gruppo San Donato in Iraq e della proficua collaborazione con il Governo - ha dichiarato Ghribi al termine della tappa irachena della missione nel Middle East - È davvero una grande soddisfazione poter contribuire allo sviluppo del sistema sanitario dell’Iraq mettendo a disposizione di uno straordinario popolo come quello iracheno, le nostre competenze, il nostro know how, la nostra passione per la cura dei malati". 

Dopo l’Iraq, Ghribi ha compiuto una missione significativa in Siria, dove ha incontrato il presidente Ahmad Al-Sharaa e il ministro degli Affari Esteri Asaad Hassan Al-Shibani. Il colloquio, contraddistinto da un clima cordiale e costruttivo, ha rafforzato i legami tra la Siria e l’Italia, tracciando una visione condivisa di stabilità e ricostruzione. Nel corso dell’incontro, Ghribi ha rinnovato l’impegno di Gksd a fornire pieno supporto medico e strategico alla rinascita siriana, mettendo a disposizione competenze, tecnologie e modelli di eccellenza per contribuire alla ripartenza del sistema sanitario locale. Per investire in Siria - ha sottolineato Ghribi - servono lungimiranza e coraggio. È il tempo di guardare avanti, di credere nella forza della ricostruzione. La Siria è un grande Paese, con una storia millenaria, una cultura profonda e un popolo colto, laborioso e resiliente. È nostro dovere - ha concluso - contribuire alla sua rinascita con rispetto, visione e spirito di cooperazione". 

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Carceri, 'Esercito a Badu 'e Carros non può essere un vanto'

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATACaligaris (Sdr),'e Nordio rassicura su presenza dei 41bis a Uta'...

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