(Adnkronos) - Pagelle scarse con voti particolarmente bassi in matematica? Potrebbe essere colpa del climate change. Non è la scusa originale accampata da un alunno svogliato, ma un vero e proprio alert lanciato da un team di scienziati: l'aumento delle temperature potrebbe influire negativamente sull'apprendimento degli studenti in tutto il mondo, segnalano gli autori di una ricerca pubblicata su 'Plos Climate', che ha misurato l'effetto cumulativo delle aule surriscaldate da stagioni roventi sulle performance scolastiche.
L'analisi condotta da Konstantina Vasilakopoulou dell'australiano Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) e da Mat Santamouris dell'University of New South Wales (Unsw), è una revisione sistematica dei dati di quasi 14,5 milioni di studenti in 61 Paesi e ha permesso di rilevare che l'esposizione prolungata al caldo urbano, e a temperature elevate in particolare negli ambienti scolastici, compromette significativamente le prestazioni cognitive degli studenti: riduce la loro capacità di apprendere e assimilare le conoscenze, con un impatto maggiore su compiti complessi come la matematica rispetto a quelli più semplici come la lettura. Non solo: aumentano anche i rischi per la salute mentale e le disuguaglianze educative. E le conseguenze risultano essere sproporzionate sulle popolazioni vulnerabili e a basso reddito.
L'impatto delle alte temperature sul rendimento scolastico degli studenti viene definito dagli autori della ricerca "profondamente significativo", influendo sui risultati scolastici, intellettuali e professionali. "Questa ricerca evidenzia una conseguenza critica e poco riconosciuta del cambiamento climatico", evidenzia Santamouris della School of Built Environment dell'Unsw. "Lo stress da calore non ha solo un impatto sulla salute fisica, ma compromette anche l'equità educativa e compromette il potenziale umano".
Fra i risultati chiave emersi dal lavoro c'è l'aspetto del declino cognitivo: l'esposizione prolungata al calore per diversi anni scolastici porta a un calo misurabile del rendimento scolastico. E viene evidenziato anche il nodo della disuguaglianza sociale, dal momento che gli studenti provenienti da contesti a basso reddito e appartenenti a minoranze sono fino a 3 volte più colpiti dalla perdita di apprendimento dovuta al caldo, rilevano gli esperti. Altro elemento sono le disparità globali: gli studenti dei Paesi più poveri subiscono perdite cognitive significativamente maggiori rispetto a quelli dei paesi più ricchi, secondo quanto emerge dalla ricerca. E infine i rischi futuri: "Senza interventi - è il messaggio - il cambiamento climatico potrebbe ridurre il rendimento scolastico degli studenti fino al 10% entro il 2050 in alcune regioni".
I ricercatori hanno anche esaminato strategie di adattamento, tra cui l'aria condizionata (che potrebbe compensare il 73% della perdita cognitiva correlata al caldo), una migliore ventilazione e tecnologie di raffrescamento urbano. Sebbene queste misure possano mitigare la perdita cognitiva, l'accesso rimane disomogeneo, in particolare nelle comunità svantaggiate. "Le tecnologie di raffreddamento devono essere rese accessibili a tutti gli studenti, non solo a quelli delle aree più ricche", sottolinea Santamouris. "Altrimenti, il cambiamento climatico continuerà ad ampliare il divario educativo e sociale".
Gli autori chiedono un'azione politica urgente per integrare la resilienza climatica nella pianificazione delle infrastrutture educative. E questo include dare priorità alla mitigazione del calore nella progettazione delle scuole, ampliare l'accesso alle tecnologie di raffreddamento e sostenere ulteriori ricerche sugli impatti cognitivi degli stress ambientali. "Non si tratta solo di una questione ambientale, ma di un problema di giustizia sociale ed educativa", conclude Vasilakopoulou. "Dobbiamo agire ora per proteggere il potenziale di apprendimento delle generazioni future".
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(Adnkronos) - Marcella Bella è ufficialmente una dei protagonisti della prossima edizione di Ballando con le stelle. L'annuncio è arrivato direttamente dai canali ufficiali del dance show di Rai 1, condotto da Milly Carlucci, che ha pubblicato un video in cui la cantante conferma la sua partecipazione.
"Alla 20esima edizione di Ballando con le stelle pensate un po'... ci sarò anche io!", esordisce Marcella Bella nel filmato. L'artista promette impegno e passione: "Cercherò di ballare solo per voi e ce la metterò tutta. Proverò ad essere tosta, forte però con un po' di leggerezza", ha detto citando il ritornello del brano con cui ha partecipato al Festival di Sanremo, 'Pelle diamante', diventato un inno alla forza femminile. "E soprattutto con tanto cuore. Avrò bisogno anche di voi, fatemi sentire il vostro sostegno, vi do appuntamento alla fine di settembre. A presto", ha concluso.
Il programma di Rai1, atteso per l'autunno, sta svelando poco alla volta i nomi del cast della nuova edizione. Dopo l'annuncio di Maurizio Ferrini, Andrea Delogu e Rosa Chemical, l'ingresso di Marcella Bella promette di portare grinta e fascino sul palco.
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(Adnkronos) - È morto il giurista, magistrato ed ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo dell'uomo dal 2001 al 2010 Vladimiro Zagrebelsky. Aveva 85 anni. Figura centrale del diritto italiano ed europeo dell'ultimo mezzo secolo, Zagrebelsky si è spento martedì 5 agosto scorso, nella sua casa di vacanze a Gressoney-La-Trinité, in Valle d'Aosta. Con lui se ne va una voce lucida e coerente, capace di coniugare rigore tecnico e profondo impegno civile, sempre animata da una visione costituzionale della giustizia e da una cultura giuridica aperta all'Europa e al mondo.
Nato a Torino il 25 marzo 1940, Vladimiro Zagrebelsky era il fratello maggiore di Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale. Entrambi cresciuti in una famiglia di origini russe, approdata in Italia nei primi decenni del Novecento, hanno rappresentato due pilastri del pensiero giuridico italiano, capaci di confrontarsi con la complessità del mondo contemporaneo partendo da una profonda fede nei valori costituzionali.
Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Torino nel 1963, Vladimiro intraprese la carriera giudiziaria, nella quale ha lasciato un'impronta indelebile. Entrò in magistratura nel 1965, esercitando a lungo a Torino sia come giudice che come pubblico ministero. Fu presidente della Corte d'Assise (1987-1990) e procuratore della Repubblica presso la Pretura torinese (1991-1994). Dalle aule giudiziarie passò poi alle stanze dell'autogoverno della magistratura, eletto due volte al Consiglio Superiore della Magistratura (1981-1985 e 1994-1998), dove si distinse per equilibrio, indipendenza e competenza.
Negli anni successivi Vladimiro Zagrebelsky fu chiamato a dirigere l’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia e la Direzione generale dell'organizzazione giudiziaria (1998–2001), incarichi che interpretò con la sobrietà e la serietà che gli erano proprie, contribuendo all'attuazione della riforma del codice di procedura penale.
La svolta internazionale arrivò nel 2001, quando fu eletto dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa come giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo. Rimase alla Corte di Strasburgo fino al 2010, svolgendo un ruolo determinante nello sviluppo della giurisprudenza europea in anni di profonda trasformazione. Le sue sentenze e opinioni separate, sempre argomentate con eleganza e fermezza, hanno segnato alcuni dei passaggi più delicati nell'evoluzione del sistema europeo di protezione dei diritti fondamentali. Particolarmente attento ai cosiddetti "casi strutturali", si è battuto per una giurisprudenza capace di incidere concretamente sugli ordinamenti nazionali, rifiutando ogni forma di giustizia simbolica. Fu un giudice "europeo" nel senso più pieno del termine, profondamente legato al testo della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, ma ancor più ai suoi valori fondativi: dignità, libertà, uguaglianza, giustizia.
Terminato il mandato a Strasburgo, Zagrebelsky non si ritirò mai dalla scena culturale. Dal 2010 al 2024 diresse il Laboratorio dei Diritti Fondamentali di Torino, da lui fondato presso il Collegio Carlo Alberto: un centro di ricerca innovativo, capace di connettere riflessione accademica, dibattito pubblico e formazione. Dal 2010 fu anche editorialista per il quotidiano "La Stampa", firmando interventi densi e rigorosi, mai autoreferenziali, su temi di giustizia, costituzione e diritti. I suoi articoli - sempre misurati, mai gridati - rappresentavano un punto di riferimento per lettori e studiosi, specie nei momenti di tensione istituzionale o di conflitto tra poteri dello Stato. Nel 2010 fu insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, il massimo riconoscimento civile dello Stato, a coronamento di una carriera esemplare.
Studioso instancabile, autore di una produzione scientifica vastissima, Vladimiro Zagrebelsky ha scritto su diritto penale, magistratura, processo, giustizia europea. Tra le sue opere figurano "Reato continuato" (Giuffré, 1970 e 1976); "Lesioni e percosse" (1980); "Diritti dell'Uomo e Libertà Fondamentali" (con M. de Salvia, Giuffré, 2006–2008); Manuale dei diritti fondamentali in Europa (con R. Chenal e L. Tomasi, Il Mulino, 2016–2022); "Commentario breve alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo" (Cedam, 2012)
Numerose le sue collaborazioni con riviste giuridiche italiane e internazionali. Molti dei suoi contributi hanno affrontato i nodi centrali del diritto contemporaneo: l'indipendenza della magistratura, l'obbligatorietà dell'azione penale, il ruolo della Corte europea dei diritti dell'uomo, l'evoluzione del principio di legalità in chiave sovranazionale. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - Alessandro Basciano non si è presentato stamane all'appuntamento in commissariato a Milano per mettere il braccialetto elettronico e ora rischia gli arresti domiciliari. Da quanto si apprende, ieri martedì 5 agosto il deejay ha informato le forze dell'ordine - con una mail inviata dal suo avvocato Leonardo D'Erasmo - che non ha più un'abitazione in affitto a Milano e che da anni risiede alle Canarie sebbene, interrogato, abbia sempre fornito l'indirizzo di un'abitazione in zona porta Venezia.
Il suo rifiuto - ieri l'ex concorrente del Grande fratello Vip che vanta oltre un milione di follower e lavora sempre più spesso come deejay all'estero era a Ibiza - rischia di aggravare la sua posizione: o al suo rientro in Italia acconsente a mettere il braccialetto elettronico o rischia i domiciliari e se non indica un altro posto in cui stare potrebbe (come soluzione estrema) finire in carcere. In questo momento per il trentaseienne accusato di stalking nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni, conosciuta nel reality show, la Procura di Milano non è intenzionata a intervenire all'estero con un provvedimento ad hoc confidando, probabilmente, in un ravvedimento di Basciano che in Italia ha la famiglia e due figli minori.
Lo scorso aprile la Cassazione aveva confermato per Basciano il divieto di avvicinarsi (a meno di 500 metri) e di comunicare con l'ex compagna Codegoni. La decisione confermava l'indicazione del Tribunale del Riesame di Milano a cui si era inizialmente rivolta la Procura - l'aggiunta Letizia Mannella e il pubblico ministero Antonio Pansa - dopo che la giudice per le indagini preliminari Anna Magelli aveva scarcerato il deejay arrestato il 21 novembre 2024. A breve è attesa anche la chiusura delle indagini nei confronti di Basciano denunciato dalla modella ventitreenne. Sentita mesi fa dagli inquirenti, l'ex compagna ha ribadito le minacce e gli insulti ricevuti anche via chat, ma soprattutto ha sottolineato di non aver mai ritirato la querela - presentata nel dicembre 2023 -, e di non essere intenzionata a farlo.
(Adnkronos) - Scagionato dall'accusa di bullismo, ma comunque criticato per aver litigato in pubblico: è un'assoluzione a metà quella che la Charity Commission ha deciso di dare al principe Harry, 'reo' di aver permesso che una lite con la presidente della sua associazione benefica africana si svolgesse pubblicamente. L'ente benefico Sentebale, fondato dal duca di Sussex nel 2006, è stato al centro di un'esplosiva disputa a marzo e aprile, quando la presidente Sophie Chandauka accusò pubblicamente il secondogenito di re Carlo III, di "bullismo". Pochi giorni prima, Harry e il co-fondatore, il principe Seeiso del Lesotho, avevano annunciato le dimissioni dall'organizzazione benefica, dopo che i fiduciari si erano dimessi quando la Chandauka aveva rifiutato la loro richiesta di mettersi da parte.
Harry ha fondato l'organizzazione benefica in onore di sua madre, la principessa Diana, per aiutare i giovani affetti da Hiv e Aids in Lesotho e, in seguito, in Botswana. Dopo un'indagine durata mesi, la Charity Commission ha reso noto che "non ha trovato prove di bullismo o molestie diffuse o sistemiche, tra cui misoginia o misoginia all'interno dell'ente benefico". Ma ha criticato tutte le parti in causa per "aver permesso che la controversia si svolgesse pubblicamente", affermando che la "dannosa controversia interna" ha "gravemente danneggiato la reputazione dell'ente benefico". Ha riscontrato inoltre "una mancanza di chiarezza nelle deleghe" e ha aggiunto che questo ha portato a "una cattiva gestione nell'amministrazione dell'ente di beneficenza".
Dopo che le dimissioni di Harry sono state rese pubbliche, la Chandauka aveva commentato di essere stata vittima di persone che "giocano a fare le vittime". Aveva spiegato che si trattava della "storia di una donna che ha osato denunciare questioni di cattiva amministrazione, debole gestione esecutiva, abuso di potere, bullismo, molestie, misoginia, misogynoir (discriminazione contro le donne nere)". Nella sua sentenza, l'autorità di regolamentazione ha criticato tutti i soggetti coinvolti nella controversia per "averla lasciata di pubblico dominio". Ha affermato che l'incapacità degli allora amministratori fiduciari di risolvere le controversie in privato ha "gravemente danneggiato la reputazione dell'ente benefico e rischiato di minare la fiducia del pubblico nelle organizzazioni benefiche in generale". In risposta al rapporto, un portavoce del principe Harry, ha descritto il rapporto come "carente in maniere preoccupante".
(Adnkronos) - È iniziata l'avventura di Luka Modric al Milan. Dopo la presentazione ufficiale, con tanto di incontro con i tifosi, il centrocampista croato, arrivato a parametro zero dal Real Madrid, è sbarcato per la prima volta al centro sportivo di Milanello, dove ha salutato il nuovo allenatore Massimiliano Allegri e incontrato la squadra.
Sorrisi e abbracci al momento del suo arrivo, con Modric che si è intrattenuto, in particolare, a parlare con Rafa Leao. Un colloquio breve e disteso, con l'attaccante portoghese che ha mimato qualcosa al croato, che ha annuito prima di abbracciare nuovamente il neo compagno di squadra. Poi il Pallone d'Oro 2018 ha incontrato il resto della squadra, ricevendo il saluto, tra gli altri, di Fikayo Tomori e Strahinja Pavlovic.
Nel pomeriggio Modric è sceso in campo per il suo primo allenamento in rossonero. Ora l'obiettivo per il giocatore, che è stato impegnato nella prima edizione del nuovo Mondiale per Club con la maglia del Real, è ritrovare la forma migliore per essere pronto all'inizio del campionato, in programma il weekend del 24 agosto.
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(Adnkronos) - Avevano solo 19 anni i due calciatori del Maniago Vajont morti in un tragico incidente avvenuto nella tarda serata di ieri a causa di uno scontro frontale nella galleria Val Colvera, tra i comuni di Frisanco e di Maniago, in provincia di Pordenone
"La Asd Calcio Maniago Vajont è sconvolta dalla tragica scomparsa di Danilo Boz e Fabio Rosa. Siamo vicini in questo momento alle famiglie e ai loro cari per questa perdita inimmaginabile, e continueremo a fornire loro il nostro pieno supporto. Tutte le attività del Calcio Maniago Vajont sono al momento sospese", il post su Facebook della squadra di calcio cui appartenevano i due atleti 19enni.
Secondo quanto riporta 'FriuliOggi.it' erano in tre in auto, il terzo giovane è rimasto ferito, insieme alla donna che era alla guida della seconda auto. I giovani calciatori stavano tornando a casa dall'allenamento e all'interno della galleria sono finiti nella carreggiata opposta, scontrandosi con l'auto guidata dalla donna. L'esatta dinamica di quanto accaduto è ancora in fase di accertamento.
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(Adnkronos) - Si avvicina il Red Valley Festival, quattro serate all’Olbia Arena che celebreranno il decimo anniversario della kermesse. Tanti i nomi che si aggiungono agli artisti già annunciati come: Fast Animals & Slow Kids, Gaia, Il Pagante, M¥SS Keta, Shablo e molti altri. Dopo un 2024 con numeri da record in cui la manifestazione ha ottenuto 118.175 presenze totali sulle quattro serate, oltre 50 artisti sul palco e altrettante ore di musica live, il Red Valley Festival torna dal 13 al 16 agosto prossimi, con quattro giorni ricchi di musica.
Il primo giorno, 13 agosto, sono attesi sul palco: Max Pezzali, Fedez , Tommy Cash, Fast Animals & Slow Kids, Rocco Hunt, Sarah Toscano, Il Pagante, Settembre, Dj set Radio 105, Dodoj, Jeson, Mamacita. Gli artisti in calendario il secondo giorno, 14 agosto, sono invece: Alan Walker, Sfera Ebbasta, Ghali, Morad, Shiva, Paky, Astro, Botteghi, Sally Cruz e Samuele Brignoccolo. Il terzo giorno, 15 agosto, si esibiranno invece: Anna, Lazza, Steve Aoki , Tony Effe, Artie 5ive, Tony Boy, Ludwig, Rrari dal tacco, Damianito, Faneto e Melons. Infine, il 16 agosto sono previste le esibizioni di Guè, Irama, Salmo, Gaia, Shablo (+ Joshua – Mimì – Tormento), M¥SS Keta, Nerissima Serpe / Papa V / Fritu, Dodoj, Nko, Promessa e Silent Bob & Sick Budd.
L’evento è prodotto e organizzato da Magma Events e Vivo Concerti con la partnership radiofonica di Radio 105. Gli abbonamenti Festival Full Pass, i biglietti giornalieri Day Pass per le singole serate e gli ingressi per l’area vip Lounge sono disponibili online su redvalleyfestival.com.
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(Adnkronos) - Shon Weissman nella bufera. L'attaccante israeliano del Granada, con una breve parentesi in Serie A con la maglia della Salernitana, ha scatenato forti polemiche a causa di alcune frasi pubblicate sui propri profili social riguardo la guerra in corso tra Israele e Hamas. "Bisogna cancellare la Striscia di Gaza", e ancora "Sganciate 200 tonnellate di bombe". Frasi choc che hanno fatto saltare la trattativa tra Granada e Fortuna Dusseldorf, squadra di Zweite Bundesliga, la Serie B tedesca, per il trasferimento del giocatore in Germania.
"Abbiamo esaminato attentamente Shon Weissman, ma alla fine abbiamo deciso di non ingaggiarlo" ha scritto il club tedesco in un post pubblicato su X, dopo che i tifosi erano insorti contro il suo acquisto. Per tutta risposta è arrivato un post dello stesso Weissman, pubblicato sul proprio profilo Instagram: "Sono figlio di una nazione ancora addolorata dagli orrori del 7 ottobre. Quel giorno nero, quando intere famiglie sono state assassinate, rapite e brutalizzate, resta una ferita aperta per me come persona, come membro della famiglia di Israele e come atleta che rappresenta il proprio Paese".
"È sia possibile che necessario opporsi al male verso le persone innocenti di entrambi gli schieramenti, ma non permetterò di dipingermi come uno che promuove l'odio. Se questo è difficile da accettare per qualcuno, allora consiglio di dare un'altra occhiata a ciò che è accaduto quel 7 ottobre", ha scritto Weissman, "mentre mi presto a tutte le critiche, sto male al pensiero che non venga considerato tutto il contesto. In un momento di dolore nazionale e personale, resto fedele ai valori di umanità, sportività e rispetto reciproco".
"Alla fine dei conti, una persona sarà sempre al fianco del proprio Paese, indipendentemente da tutto. Nessun esterno può davvero capire cosa stiamo passando. La lealtà non è oggetto di discussione, non lo è specialmente quando la nostra gente sta ancora seppellendo i morti. Sono profondamente grato per il supporto ricevuto dalle persone che realmente mi conoscono e continuerò a portare orgogliosamente la bandiera di Israele ovunque io giocherò", ha concluso l'attaccante.
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(Adnkronos) - Con l'operazione su Banca Popolare di Sondrio "abbiamo rafforzato la nostra posizione sul panorama bancario italiano, soprattutto in Lombardia. L’operazione è stata portata a termine senza problemi". Lo ha detto oggi l'ad di Bper, Gianni Franco Papa, durante la call di commento dei risultati del primo semestre 2025 della banca.
"Abbiamo concluso l'offerta su Banca Popolare di Sondrio con una buona partecipazione che ci permetterà una rapida integrazione delle due banche. L’unione sarà un acceleratore, dopo l’integrazione prevediamo un aggiornamento al piano industriale. Il completamento della fusione con Banca Popolare di Sondrio avverrà entro aprile dell'anno prossimo".
"Bper punta a un payout ratio medio del 75% nel nuovo piano industriale al 2027. Considerate che siamo nel mezzo di un processo di integrazione. Se la posizione del Cet1 e le capacità della nuova entità saranno a livello che abbiamo dimostrato finora, potremmo considerare di alzare il payout ratio. Ma è troppo presto per dirlo".
L'ad di Bper nega la possibilità di future operazioni di integrazione, almeno per il momento: "Stiamo ancora lavorando a quella che potremo chiamare la prima tornata di m&a. Al momento guardiamo alla consolidazione in Banca Popolare di Sondrio e poi vedremo cosa succederà".
"Dovete considerare - ha poi aggiunto - che per noi, negli ultimi cinque anni, questa sarebbe la quarta tornata. Abbiamo avuto quella con Unipol Bank, con le filiari di Ubi, quella di Carige. Ora siamo al lavoro con la consolidazione di Pop. Sondrio, quindi sarebbe la quarta per noi".
"Un'operazione già non è andata a buon fine, vediamo cosa succede con quella che è ancora sul mercato e poi faremo le nostre considerazione" ha conclusa Papa.
Leggi tutto: Papa (Bper): "Con Popolare di Sondrio rafforzata la nostra posizione in Italia"
(Adnkronos) - “L’Ufficio di Presidenza della Giunta per le autorizzazioni della Camera ha deciso alla unanimità i tempi dell’esame delle carte inviate dal Tribunale dei Ministri in merito alle posizioni del sottosegretario Alfredo Mantovano e dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio sul caso Almasri, dando di fatto avvio ai lavori. Entro la fine di settembre sarà pronta la relazione per l’Aula, si terranno almeno cinque sedute, inviteremo infine gli interessati a fornire i loro chiarimenti. Sia la Giunta che l’Aula esprimeranno tre voti distinti, con voto palese in Giunta e segreto in Aula la quale voterà definitivamente entro ottobre”. Lo rende noto il presidente della Giunta Devis Dori.
Secondo quanto si legge in un passaggio delle 90 le pagine degli atti in cui i tre giudici del Tribunale dei ministri chiedono l'autorizzazione a procedere, Nordio, Mantovano e Piantedosi "hanno scientemente e volontariamente aiutato" Almasri "a sottrarsi alle ricerche e alle investigazioni" della Corte penale internazionale.
Secondo i giudici i tre parlamentari "erano perfettamente consapevoli del contenuto delle richieste di cooperazione inviate dalla Cpi e, in particolare, del mandato di arresto spiccato nei confronti di Almasri. Non dando corso a tali richieste'' Nordio, ''decretando'' Piantedosi ''la formale espulsione del ricercato con un provvedimento viziato da palese irrazionalità e disponendo'' Mantovano ''l'impiego di un volo Cai che ne ha assicurato l'immediato rientro in patria, hanno scientemente e volontariamente aiutato'' Almasri ''a sottrarsi alle ricerche e alle investigazioni della Cpi''.
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