(Adnkronos) - José Mourinho 'piange' Jorge Costa. L'allenatore del Fenerbahce ha commentato la scomparsa del ds del Porto, morto ieri a 53 anni al centro sportivo del club a causa di un arresto cardiaco. Proprio Costa è stato il capitano del Porto di Mourinho, con cui lo Special One ha vinto la Champions League 2003/04. Nonostante l'evidente shock per la notizia, l'ex allenatore, tra le altre, di Inter e Roma si è presentato comunque in conferenza stampa alla vigilia del preliminare di Champions League che il suo Fenerbahce giocherà contro il Feyenoord.
"Lui fa parte della mia storia. Ci sono capitani e ci sono leader, a volte dipende da cosa rapprenti. Jorge era uno di quelle persone che portava fuori la spazzatura e lasciava all'allenatore fare il suo lavoro da allenatore e non da leader dello spogliatoio", ha detto visibilmente commosso Mourinho, "avere un capitano così è perfetto per un tecnico. Oggi sono molto triste, lui fa parte della mia storia".
"Dimentichiamo il calcio e concentriamoci su di lui. Su un ragazzo d'oro e sui suoi figli, che ho conosciuto quando erano bambini e ora sono uomini", ha continuato Mourinho, "sono molto triste, ma sono qui perché se fosse con me mi direbbe 'dai, fai la tua conferenza stampa' e domani 'gioca la partita e vinci, dimenticati di me'. Questo era Jorge. E questo cercherò di fare, farò il mio lavoro e poi dopo piangerò. Così come vorrebbe Jorge".
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(Adnkronos) - Dal Marocco e dall’Algeria è in arrivo un carico di caldo. Picchi di 40°C entro San Lorenzo a causa dell’espansione dell’anticiclone subtropicale dal Maghreb.
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma che nel corso delle prossime ore l’anticiclone inizierà ad arroventare la Spagna e il sud-ovest della Francia poi, da giovedì, investirà anche tutta l’Italia portando i primi picchi di calore e di afa. Entro giovedì, sono previsti 35-36°C in Toscana ed Umbria e 34°C in Emilia; al Sud e sul resto del Nord le temperature saranno leggermente più basse.
Un primo picco sarà toccato tra venerdì e sabato quando Firenze e Terni potrebbero raggiungere i 39°C, ma anche in Pianura Padana si soffrirà già tantissimo: si prevedono 37°C a Reggio Emilia e Mantova, 36-37°C anche ad Alessandria, Asti, Bologna, Bolzano, Mantova e Parma. Al Sud avremo massime di 37°C in Campania e Puglia, mentre la Sicilia, in un primo momento, sarà meno rovente del Centro-Nord.
Sarà un’ondata di caldo torrido o afoso? Iniziamo ricordando che il caldo torrido è secco mentre quello afoso ovviamente è umido o molto umido. L’anticiclone africano porta in prevalenza condizioni molto afose, ma in questo caso, localmente, avremo anche un caldo secco torrido: da venerdì in poi il meteo sarà torrido su tutto il settore interno delle regioni centrali e meridionali, nelle zone lontane dal mare; l’afa sarà invece padrona assoluta di tutte le coste e della Pianura Padana.
Per fare un esempio, a Cremona avremo 36°C afosissimi ed ‘umidissimi’: la temperatura percepita salirà fino a 41°C. A Firenze, di contro, è atteso un caldo torrido con 39°C e aria secca con umidità relativa sotto il 20%: risultato, la temperatura percepita a Firenze sarà identica a quella del termometro, sempre 39°C. In sintesi, si starà peggio a Cremona che a Firenze per colpa dell’umidità alle stelle.
La sola temperatura dell’aria non è dunque sufficiente per indicare tutte le condizioni meteo di un’ondata di calore: è necessario controllare anche l’umidità relativa prevista e le conseguenti condizioni biometeorologiche di temperatura percepita.
In conclusione, comunque vada, sia con un meteo torrido sia con un meteo afoso i prossimi 10 giorni (ad iniziare da giovedì e almeno fino al 16-17 agosto) saranno africani: purtroppo dovremo dimenticarci le notti con le finestre aperte e le passeggiate al fresco.
Torneremo a vivere una nuova ondata di caldo dopo quella super aggressiva dell’anticiclone africano Pluto che aveva infiammato tutta l’Italia dal 22 giugno al 5 luglio.
NEL DETTAGLIO
Mercoledì 6. Al Nord: sole e caldo in aumento; qualche rovescio sulle Alpi in locale sconfinamento serale verso la pianura occidentale. Al Centro: sereno con caldo in deciso aumento. Al Sud: sereno o poco nuvoloso e caldo.
Giovedì 7. Al Nord: sole, caldo ed afa in aumento. Al Centro: sole e caldo in deciso aumento. Al Sud: sole e caldo in deciso aumento.
Venerdì 8. Al Nord: sole, caldo ed afa in aumento. Al Centro: sole e caldo in forte aumento. Al Sud: sole, caldo ed afa in deciso aumento.
TENDENZA: anticiclone africano in rimonta su tutta l’Italia con massime fino a 40°C.
Leggi tutto: Nuova ondata di caldo sull'Italia, 40°C entro San Lorenzo: le previsioni
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto infatti riguardo la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu (che dovrà ricevere l'approvazione definitiva del governo entro la fine della settimana) di prendere il controllo dell'intera enclave, anche se questo metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi rimasti nelle zone non ancora conquistate dall'esercito.
Il leader Usa ha quindi affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi".
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz prende intanto le difese del Capo di Stato Maggiore delle Idf, il Tenente Generale Eyal Zamir, accusato dal figlio del premier israeliano, Yair Netanyahu di essere dietro una "ribellione e un tentato colpo di stato militare". Nello stesso post su X, Netanyahu sembrava incolpare Katz, sottolineando che il Ministro della Difesa aveva scelto Zamir come capo delle Idf.
"Sì, esattamente come scritto, ho raccomandato Eyal Zamir per la posizione di Capo di Stato Maggiore delle Idf, e il primo ministro e il governo hanno approvato la mia raccomandazione", afferma Katz, citato dal Times of Israel. "Credevo che, al bivio in cui si trovava l'Idf, lui fosse il candidato più adatto a rafforzare e guidare le forze di fronte alle numerose sfide per la sicurezza che ci attendono, grazie alla sua concezione della sicurezza, alle sue capacità e alla sua vasta esperienza".
Ricordando i risultati ottenuti da Zamir nei cinque mesi trascorsi dal suo insediamento, Katz afferma che sotto la sua guida e quella della leadership politica, "l'Idf sta operando con forza e con una politica offensiva in Libano, Siria, Cisgiordania, Gaza e in altri teatri, e ci ha condotto a un attacco senza precedenti e vittorioso contro l'Iran".
Quanto infine al suo disaccordo con la leadership politica sull'approccio migliore per Gaza, è "diritto e dovere del capo dell'Idf esprimere la propria posizione nella sede appropriata" e poi attuare qualsiasi decisione presa dai leader israeliani, indipendentemente dalle sue opinioni, "come è stato finora".
Il ministro ha quindi sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto".
Ieri, il capo di stato maggiore delle Idf Eyal Zamir ha presentato al primo ministro Benjamin Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi.
La Difesa Civile di Gaza ha intanto denunciato la morte di 20 persone e il ferimento di decine di altre dopo che un camion carico di aiuti si è ribaltato sulla folla intorno alla mezzanotte.
"Il camion si è ribaltato mentre centinaia di civili attendevano aiuti alimentari nella zona di Nusseirat, nella parte centrale della Striscia", ha dichiarato all'Afp il portavoce della Protezione Civile Mahmoud Bassal, denunciando il fatto che "il camion era stato costretto dall'esercito israeliano a percorrere strade pericolose, precedentemente bombardate" e in pessime condizioni.
Leggi tutto: Gaza, Trump: "Occupazione Striscia? Dipende da Israele"
(Adnkronos) - Con un minuto di silenzio Hiroshima ha commemorato questa mattina alle 8.15 ora locale il lancio da parte degli Stati Uniti il 6 agosto 1945 della bomba atomica che uccise circa 140mila persone. Tre giorni dopo, una bomba identica colpì Nagasaki, uccidendo circa 74.000 persone.
"Il nostro Paese, l'unica nazione ad aver subito bombardamenti atomici in tempo di guerra, ha la missione di guidare gli sforzi internazionali per un mondo senza armi nucleari", ha dichiarato il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba.
"Gli Stati Uniti e la Russia possiedono il 90% delle testate nucleari mondiali e, nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente, stiamo assistendo a un'accelerazione della tendenza al potenziamento militare", ha lamentato il sindaco della città, Kazumi Matsui. "Alcuni leader accettano l'idea che 'le armi nucleari siano essenziali per la loro difesa nazionale', ignorando palesemente le lezioni che la comunità internazionale avrebbe dovuto imparare dalle tragedie storiche", ha aggiunto nel corso della cerimonia che ha visto la presenza dei rappresentanti di 120 paesi, organizzazioni e regioni.
Ottant'anni dopo la distruzione, i sopravvissuti alla bomba atomica, noti come hibakusha, sono scesi sotto i 100.000. Il Guardian, in un’era nuova di rischio nucleare, ha intervistato alcuni degli ultimi sopravvissuti all’esplosione della Seconda Guerra Mondiale, che provocò oltre 140.000 vittime e la distruzione di circa il 70% degli edifici. "Ricordo che l'aria era piena di fumo e c'erano corpi ovunque, faceva un caldo terribile - ha raccontato Yoshiko Niiyama, che quel giorno aveva dieci anni, parlando nella sua casa alla periferia di Hiroshima - I volti dei sopravvissuti erano così sfigurati che non volevo guardarli. Ma dovevo farlo".
Niiyama non ha mai trovato suo padre né i suoi resti, che probabilmente furono inceneriti insieme a quelli dei suoi colleghi con i quali lavorava in banca. In questi anni, ha raccontato la donna ormai novantenne, molti hibakusha sono rimasti in silenzio per timore di subire discriminazioni, come non riuscirsi a sposarsi o trovare un lavoro. "Si diceva che i bambini nati da Hiroshima sarebbero stati deformi", ha lamentato ancora la sopravvissuta che ha aggiunto: "Non mi piace il mese di agosto. Ho sempre gli incubi in prossimità dell'anniversario. Non voglio pensare a quel giorno, ma non riesco a dimenticarlo. Sono contenta di ricordare ancora di essere un'hibakusha".
"Ora che l'anniversario si avvicina, posso parlare di nuovo con lei", ha confessato Kyoko, nipote di Niiyama, spiegando che quando era alle superiori chiese alla nonna di raccontarle la sua esperienza durante la guerra e solo in quel momento Niiyama, che era un po' reticente, ruppe il silenzio. "(L'anniversario ndr,) è un momento davvero prezioso per la nostra famiglia anche se è doloroso", ha detto la nipote condividendo l'enorme difficoltà di rivivere la tragedia di Hiroshima.
L'anno scorso, i sopravvissuti agli attacchi di Hiroshima e Nagasaki, riuniti nelll'organizzazione Nihon Hidankyo, hanno ottenuto il Nobel per la pace per la loro campagna volta a liberare il mondo dalle armi nucleari. Ma gli abitanti di Hiroshima devono affrontare una corsa contro il tempo per garantire che il loro messaggio sopravviva e si diffonda in tempo, in un mondo che sembra avvicinarsi sempre di più a una nuova era di rischio nucleare. Il presidente russo, Vladimir Putin, non ha escluso l'uso di armi nucleari tattiche nella sua guerra contro l'Ucraina, mentre recentemente una velata minaccia nucleare da parte dell'ex leader russo, Dmitrij Medvedev, ha spinto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a spostare due sottomarini nucleari statunitensi più vicino alla Russia.
"Gli hibakusha hanno trascorso la loro intera esistenza raccontando coraggiosamente le loro storie, rivivendo essenzialmente i traumi della loro infanzia, per assicurarsi che il mondo capisca le conseguenze devastanti delle armi nucleari sulle persone", ha dichiarato Melissa Parke, direttrice esecutiva della Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari. "Hanno cercato di far capire a tutti il motivo per cui è necessario abolirle, in modo che nessun altro debba rivivere la loro stessa sofferenza", ha concluso la direttrice.
"Little Boy" era il nome della bomba nucleare che, sganciata dal B29 americano Enola Gay, esplose a circa 600 metri da terra su Hiroshima, con una potenza equivalente a 15.000 tonnellate di Tnt. Tra le 60.000 e le 80.000 persone morirono sul colpo, con il bilancio delle vittime che salì a 140.000 entro la fine dell'anno, a causa delle ustioni e delle malattie provocate dall'esposizione acuta alle radiazioni. Tre giorni dopo, gli americani sganciarono una seconda bomba atomica su Nagasaki, uccidendo altre 74.000 persone. Il 15 agosto, il Giappone si arrese, ponendo fine alla seconda guerra mondiale.
Leggi tutto: Hiroshima 80 anni dopo: "Guidiamo sforzi per un mondo senza armi nucleari"
(Adnkronos) - "I risultati del primo semestre dimostrano la capacità di Bper di continuare a generare valore e sono tanto più significativi considerato il macro scenario caratterizzato da costante incertezza e dall’accelerazione del calo dei tassi di interesse. Trimestre dopo trimestre continuiamo a sostenere i progetti di imprese, famiglie e territori, grazie al quotidiano lavoro dei colleghi e a un’offerta sempre più completa e innovativa, in grado di rispondere alle differenti necessità della clientela". E' quanto afferma l'amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, nel commentare la semestrale dell'istituto.
"Questi risultati - dice ancora - sono frutto dell’importante lavoro di trasformazione e sviluppo intrapreso con il nostro piano industriale 'B:Dynamic | Full Value 2027', grazie al quale stiamo rafforzando il nostro posizionamento come banca di riferimento per i clienti. Con l’integrazione di Banca Popolare di Sondrio in Bper questo sviluppo sarà ulteriormente accelerato. Insieme siamo già oggi una realtà più grande e più forte, al servizio di circa 6 milioni di clienti, con circa 2.000 filiali distribuite in tutta Italia e circa 410 miliardi di asset finanziari. Si apre ora una nuova fase di crescita per tutto il Gruppo e per i territori in cui operiamo", conclude Papa.
In data 1 agosto 2025 infatti si è conclusa l’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banca Popolare di Sondrio. L’operazione ha visto la consegna di 364.293.545 azioni di Banca Popolare di Sondrio pari all’80,35% del relativo capitale sociale. Considerate le 1.550.000 azioni Banca Popolare di Sondrio già detenute da Bper (pari circa allo 0,34% del capitale sociale), Bper detiene complessivamente l’80,69% del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio.
Leggi tutto: Papa (Bper): "Continuiamo a generare valore anche in scenario incerto"
(Adnkronos) - Al 30 giugno 2025 l’utile netto consolidato di Bper è pari a 903,5 milioni di euro, in crescita del 29,5%, risultato semestrale più alto mai registrato. Si conferma l’elevata qualità del credito, con l’Npe ratio che si attesta al 2,5% lordo (1,1% netto) e posiziona il gruppo tra i best in class del sistema bancario italiano. Il costo del credito annualizzato scende a 31 p.b. (-10 p.b. h/h). Il livello di copertura dei crediti deteriorati, tra i migliori in Italia, è in aumento al 55,6% rispetto a fine marzo 2025. Il profilo di capitale della banca resta molto solido con un Cet1 ratio pari al 16,2%, grazie alla generazione organica di capitale pari a 1,1 miliardi di euro (circa 200 p.b.) nel semestre. La posizione di liquidità rimane elevata con indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste. Il margine di interesse di Bper, nel primo semestre, si attesta a 1.626,0 milioni, in calo del 3,4% rispetto al 30 giugno 2024, in uno scenario di riduzione accelerata dei tassi di interesse. Rispetto al primo trimestre 2025, la crescita del secondo trimestre è pari allo 0,3% grazie alla positiva dinamica commerciale dei volumi (+13,5 milioni q/q) che ha più che compensato l’effetto relativo alla discesa dei tassi di interesse (-13,1 milioni q/q). L’aumento della componente non commerciale è pari a +1,9 milioni q/q. Le commissioni nette sono in crescita a 1.063,5 milioni (+4,8% h/h), grazie a commissioni relative ai servizi di investimento che si attestano a 465,5 milioni (+9,2% h/h), commissioni del comparto assicurativo nel ramo danni e protezione pari a 57,8 milioni (+15,8% h/h) e commissioni relative all’attività bancaria tradizionale pari a 540,2 milioni (+0,3% h/h). I dividendi risultano pari a 43,0 milioni (+16,0% h/h), di cui 11,1 milioni riconducibili alla partecipazione in Banca d’Italia ed 21,9 milioni in Arca Vita. Il risultato netto della finanza è positivo per 34,9 milioni. Il totale dei proventi operativi netti ammonta a 2.852,0 milioni (+3,4% h/h). Gli oneri operativi sono pari a 1.328,1 milioni (-4,9% h/h).
In dettaglio, le spese per il personale risultano pari a 822,9 milioni (-7,2% h/h) principalmente determinate dalle dinamiche di turnover organico del personale; le altre spese amministrative sono in riduzione a 354,4 milioni (-6,1% h/h); le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 150,8 milioni. Il cost/income ratio al 30 giugno 2025 è in calo su semestre al 46,6%; in particolare, nel secondo trimestre 2025, risulta in ulteriore calo q/q a 46,4%. Il costo del credito annualizzato si attesta a 31 p.b. (-10 p.b. h/h) con rettifiche di valore su attività al costo ammortizzato riferite ai finanziamenti verso clientela pari a 142,8 milioni (-21,1% h/h). Il totale degli overlay cumulati al 30 giugno 2025 risulta pari a 213,8 milioni. L’utile da investimenti è pari a 2,2 milioni. Detratte le imposte sul reddito pari a 448,6 milioni e l’utile di periodo di pertinenza di terzi che ammonta a 16,6 milioni, l’utile di periodo di pertinenza della capogruppo risulta quindi pari a 903,5 milioni, il miglior risultato di sempre anche grazie all’apporto dell’utile del secondo trimestre, il più alto in assoluto.
Nel semestre in esame, le attività finanziarie totali di Bper si attestano a 312,3 miliardi, in crescita del 4,5% su anno. La raccolta diretta da clientela si attesta a 120,8 miliardi, in aumento di 3,3 miliardi su anno. La raccolta gestita è cresciuta a 74,1 miliardi (+8,0% su anno); la raccolta amministrata ammonta a 96,0 miliardi (+5,1% su anno); il dato relativo alle polizze vita è pari a 21,3 miliardi (+0,7% su anno). I crediti netti verso la clientela sono pari a 92,7 miliardi (+4,2% su anno), in aumento grazie all’attività di sviluppo da parte di tutta la rete Bper. Il rapporto prestiti/depositi si è attestato al 76,7% (rispetto a 76,3% di fine marzo 2025).
Per quanto riguarda la qualità del credito, l’incidenza dei crediti deteriorati verso clientela è in miglioramento anno su anno, sia a livello lordo (Npe ratio lordo) al 2,5% sia a livello netto (Npe ratio netto) all’1,1%. Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è in aumento su trimestre al 55,6%, livello tra i più alti in Italia, principalmente grazie all’incremento di copertura degli Utp; la copertura dei crediti performing risulta pari allo 0,63% e la copertura delle esposizioni classificate a Stage 2 è pari al 4,9%. Le attività finanziarie ammontano complessivamente a 32,0 miliardi (22,2% del totale attivo). All’interno dell’aggregato, i titoli di debito ammontano a 29,9 miliardi (93,4% del portafoglio complessivo) con una duration inclusiva delle coperture pari a 2,1 anni e includono 20,4 miliardi riferiti a titoli governativi e di altri enti sovranazionali, di cui 14,8 miliardi di titoli di Stato italiani (in aumento del 66,7% su anno). I mezzi patrimoniali complessivi ammontano a 11,6 miliardi, con una quota di patrimonio di pertinenza di terzi pari a 0,2 miliardi. Il patrimonio netto consolidato del gruppo, che include il risultato di periodo, si attesta pertanto a 11,4 miliardi. Con riferimento alla posizione di liquidità, l’indice Lcr è pari al 163% (166% a fine marzo 2025) mentre l’indice Nsfr è pari al 135% (134% a fine marzo 2025).
"Alla luce della performance del secondo trimestre, la banca ha aggiornato in miglioramento la propria guidance standalone per l’esercizio 2025 per quanto riguarda Total Revenues, Cost/Income e Cet1 Ratio".
Leggi tutto: Bper, nel primo semestre 2025 utile +29,5% a 903,5 milioni di euro
(Adnkronos) - Dal taglio delle tasse al ceto medio e alla rottamazione quinques, i dossier fiscali sul tavolo del governo al rientro dalla pausa estiva si preannunciano roventi. Da mesi al centro del dibattito ma non ancora decollati per l'esigenza di tenere sotto controllo i conti pubblici, gli interventi-bandiera della maggioranza - con indici di gradimento variabili tra le forze di governo - dovrebbero trovare spazio nella manovra di ottobre, coperture permettendo. In quel momento, osservano fonti della maggioranza con l'Adnkronos, il governo potrà contare su dati più chiari a partire dal gettito del concordato preventivo biennale, prorogato e 'allargato' per incentivare le adesioni entro l'ultima scadenza del 30 settembre. Poi sarà più chiaro l'impatto dei dazi (o dell'incertezza dei dazi) americani sulla crescita e, quindi, sulla scorta delle nuove stime su deficit-pil, sarebbe possibile capire le risorse eventualmente disponibili. Il tutto senza però, si aggiunge, mettere in discussione il rigore sui conti, tanto più adesso che ha riacquistato credibilità su mercati finanziari come dimostrato dalla promozione delle agenzie di rating dei mesi scorsi.
Il governo, come ribadito in più sedi dal vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, punta ad abbassare l'Irpef al ceto medio portando l’aliquota intermedia dal 35% al 33% e cercando di ampliare lo scaglione ai redditi fino a 60mila euro. Costo totale dell'operazione nella sua versione più estesa circa 4 miliardi, ma l conto potrebbe scendere se l'asticella si fermasse ai redditi fino a 50mila euro. L'intervento trova d'accordo tutte le forze di governo ovviamente, e Forza Italia e FdI in particolare.
In manovra il governo punta a rendere stabile l'Ires premiale al 20% (introdotta con l'ultima Finanziaria) per le imprese che investono in beni strumentali 4.0 e 5.0 e assumono nuovo personale.
Continua il pressing della Lega per una rottamazione lunga delle cartelle in 120 rate per 10 anni. A quanto si apprende si ragionerebbe a degli aggiustamenti' al progetto originario Gusmeroli-Romeo per un intervento generalizzato con mini-rate tutte uguali, limitando la sanatoria alle cartelle più alte (oltre i 50mila euro nelle ipotesi) e prevedendo una prima rata più alta e a seguire delle rate più basse. Il ddl è in commissione Finanze al Senato, il termine per gli emendamenti è stato fissato al 12 settembre con l'obiettivo di chiudere entro lo stesso mese. Dopo l'iter a Palazzo Madama, passerà alla Camera.
L'Italia ha messo a segno il record di occupati a 24,3 milioni a maggio, il dato più alto mai registrato dall'Istat dall'inizio delle rilevazioni nel 2004, ma i salari reali sono in caduta libera con una contrazione del 7,5% nel 2025 rispetto al 2021, secondo l'Ocse. Da tenere presente anche il boomerang del fiscal- drag, segnalato anche dall'Ufficio parlamentare di bilancio, che si verifica quando gli aumenti nominali dei redditi per l’inflazione o gli adeguamenti contrattuali spingono il lavoratore verso scaglioni fiscali più alti e, quindi, soggetti a un rialzo del prelievo fiscale in assenza però di un reale miglioramento del potere d’acquisto. Sul tema dei salari la Lega lavorava a un ddl poi rimasto in soffitta. La strada maestra, a quanto si apprende, passa per la riconferma, o addirittura un rafforzamento, della tassazione ridotta al 5% sui premi di produttività, sulla scia del successo della misura con oltre 3,7 milioni di contratti di produttività all'attivo e in media 1.596,5 euro di premio al raggiungimento degli obiettivi.
Ancora una volta Forza Italia boccia l'ipotesi rilanciata nei giorni scorsi dal leader della Lega Matteo Salvini di un contributo di solidarietà da parte delle banche per finanziare la rottamazione quinques. A stretto giro di posta è arrivato il 'no' del vicempremier Fi Antonio Tajani. "Accanirsi contro le banche non ha alcun significato", ha ribattuto il ministro degli Esteri a margine degli Stati Generali del Mezzogiorno a Reggio Calabria.
Il gettito del concordato preventivo biennale si era attestato intorno a 1,6 miliardi di euro, cifra che potrebbe quasi raddoppiare se l'estensione del termine per l'adesione al 30 settembre e l'allargamento delle maglie con il ravvedimento bis introdotto con l'ultimo dl fiscale sortisse i risultati sperati. L’obiettivo dell'operazione è doppio: da un lato incentivare l’adesione al cpb e dal'altro favorire l’emersione spontanea allargando la base imponibile e, quindi, il gettito strutturale alle casse dello Stato. Nella migliore delle ipotesi il governo potrebbe contare su poco meno di 3 miliardi, insufficienti, allo stato dell'arte, a finanziare sia il taglio delle tasse del ceto medio che la pace fiscale, nelle loro versioni originarie. Ma un aumento del gettito per l'aumento dell'occupazione stabile e un Pil migliore delle attese per effetto del Pnrr e possibili spostamenti di poste non utilizzate potrebbero comunque contribuire ad allungare la coperta sempre troppo corta delle risorse. (di Luana Cimino)
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(Adnkronos) - Kelley Mack, attrice nota per i suoi ruoli in 'The Walking Dead', 'Chicago Med' e '9-1-1', è morta all'età di 33 anni a causa di complicazioni derivanti da un glioma del sistema nervoso centrale. La notizia è stata confermata tramite un messaggio pubblicato sull'account dell'attrice, firmato dalla sorella Kathryn Mack: “È con immensa tristezza che annunciamo la scomparsa della nostra cara Kelley. Una luce così brillante e fervente è transitata nell'aldilà, dove tutti noi prima o poi dobbiamo andare".
Il decesso è avvenuto serenamente sabato, circondata dalla madre, Kristen, e dalla zia, Karen. Il comunicato prosegue: “Kelley si è già manifestata a molti dei suoi cari sotto forma di farfalle. Mancherà così tanto, che le parole non possono esprimerlo". La sorella ha inoltre aggiunto: “Vorrebbe che tutti voi sapeste quanto vi ama. E come sua sorella, voglio che sappiate tutti quanto fosse coraggiosa quella tosta, soprattutto quando ha deciso di fare il salto per riunirsi a Dio”.
Il glioma del sistema nervoso centrale, una neoplasia cerebrale che origina nel cervello o nel midollo spinale, compromette progressivamente le funzioni neurologiche. L'attrice aveva condiviso alcuni aspetti del suo percorso terapeutico all'inizio dell'anno. A marzo, ha annunciato il completamento della radioterapia protonica, scrivendo: “È stata una sfida adattarmi a un nuovo ambiente dopo aver avuto una routine a casa, ma il supporto mentale ed emotivo dei miei cari mi mantiene forte, anche quando fisicamente mi sento fuori equilibrio”. Ha poi aggiunto: “È una sfida che mi sta facendo meraviglia, e finora il sole ha brillato ogni giorno. In generale, questo percorso non è stato facile, ma le cose stanno migliorando; è difficile vedere i miglioramenti quando sei nel mezzo di tutto. Grazie ancora e ancora per il supporto e le preghiere”.
Nata in Ohio, Kelley Mack ha iniziato la sua carriera con produzioni indipendenti, prima di approdare a ruoli televisivi di maggiore rilevanza. Nel 2018, ha partecipato alla nona stagione di 'The Walking Dead', interpretando Addy in cinque episodi della nona stagione.
Ha inoltre recitato in un episodio di '9-1-1' nel 2019 e ha avuto un ruolo nell'ottava stagione di 'Chicago Med' nel ruolo di Penelope Jacobs. Il regista Michael E. Satrazemis, che ha collaborato con lei in "The Walking Dead", ha espresso il suo cordoglio: “Ho avuto la fortuna di creare con Kelley in TWD. Una luce brillante a tutti i livelli. Tutto il mio amore per coloro che la amano”. Il suo ultimo lavoro cinematografico è stato un film Universal, con Joe Thomas e Rosa Robson. È prevista una celebrazione in Ohio, mentre una cerimonia commemorativa a Los Angeles sarà annunciata prossimamente.
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(Adnkronos) - Dopo la notizia del suo ricovero al Policlinico di Tor Vergata, a Roma, Francis Ford Coppola rassicura i fan dai social. In un post pubblicato questa notte, il regista del ‘Padrino’ e ‘Apocalypse Now’ ha spiegato di essere in ospedale per eseguire un intervento di ablazione della fibrillazione atriale con il luminare di questa tecnica, il professore Andrea Natale, rientrato in Italia proprio l’anno scorso dopo una lunghissima carriera negli Stati Uniti.
“Dada (come mi chiamano i miei figli) sta bene”, ha scritto Coppola in nottata. “Mentre sono a Roma - ha aggiunto il regista 86enne - sto approfittando per fare l'aggiornamento dopo 30 anni della procedura contro la fibrillazione atriale con il suo inventore, un grande medico italiano, il Dr. Andrea Natale! Sto bene!”, ha concluso Coppola. Molti i commenti di star sollevate alla notizia. Tra i primi Sharon Stone che ha scritto: “Ti amiamo dolcezza”.
Leggi tutto: Francis Ford Coppola ricoverato a Roma rassicura i fan: "Sto bene"
(Adnkronos) - La Roma torna in campo in amichevole. I giallorossi sfidano oggi, mercoledì 6 agosto, l'Aston Villa al Pouland Bescot Stadium di Walsall nella penultima amichevole prima dell'inizio del campionato, fissato per il weekend del 24 agosto. La squadra di Gasperini affronta un nuovo test dopo quello andato in scena in Francia, dove la Roma ha battuto il Lens 2-0 grazie ai gol di Mancini e Soulé.
La sfida tra Roma e Aston Villa è in programma oggi, mercoledì 6 agosto, alle ore 20.30. Ecco le probabili formazioni:
Aston Villa (4-2-3-1): Martinez; Cash, Bogarde, Mings, Digne; Kamara, Tielemans; Malen, Rogers, McGinn; Watkins. All. Emery
Roma (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Hermoso; Wesley, Koné, El Aynaoui, Angelino; El Shaarawy, Baldanzi; Ferguson. All. Gasperini
Aston Villa-Roma sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Dazn, visibile tramite smart tv, ma sarà disponibile anche in chiaro, ma in differita, sul NOVE, con il fischio d'inizio fissato alle 21.30. Il match si potrà seguire in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
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(Adnkronos) - L'inviato Usa Steve Witkoff è arrivato oggi, mercoledì 6 agosto, a Mosca, dove ha in programma colloqui con la leadership russa in vista della scadenza del termine fissato dal presidente Donald Trump per nuove sanzioni in relazione alla guerra in Ucraina. "Steven Witkoff è stato accolto all'aeroporto di Vnukovo dal rappresentante speciale del presidente, Kirill Dmitriev", ha annunciato l'agenzia di stampa statale russa TASS.
La visita arriva a poche ore dallo scadere del'ultimatum di Trump, che ha minacciato di imporre sanzioni alla Russia il 9 agosto se un accordo sulla crisi ucraina non verrà raggiunto. "Abbiamo un incontro. Vedremo cosa succede. Prenderemo una decisione in quel momento", ha dichiarato Trump in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla possibilità di imporre dazi del 100% ai Paesi che acquistano petrolio dalla Russia. Il presidente americano ha evitato di confermare l'esatta percentuale delle tariffe. "Non ho mai detto una percentuale, ma faremo qualcosa", ha replicato il presidente Usa a un giornalista che ha ipotizzato tariffe del "100%".
Ancora top secret il programma di incontri dell'inviato della Casa Bianca. "Non ho dettagli da darvi su cosa comporterà", ha detto Bruce ai giornalisti. Ma il Cremlino nei giorni scorsi non ha escluso un incontro diretto tra Witkoff e Vladimir Putin. "Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca e di essere in contatto con lui. Crediamo che questi contatti siano importanti, costruttivi e utili", ha affermato nei giorni scorsi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dicendosi possibilista sul faccia a faccia.
Il 29 luglio il presidente americano Donald Trump ha dato al leader del Cremlino Vladimir Putin dieci giorni di tempo per raggiungere un accordo di cessate il fuoco con l'Ucraina. Mancano quindi 48 ore allo scadere dell'ultimatum prevista per venerdì.
Se Putin non accetterà un accordo per un cessate il fuoco in Ucraina, Trump starebbe valutando di imporre nuove sanzioni nei confronti della cosiddetta ''flotta ombra'' della Russia, riferisce il Financial Times. Lo stesso Trump ha ripetuto più volte nei giorni scorsi che senza un'intesa ''ci saranno sanzioni''. Ma, ha aggiunto, i russi ''come sapete sono molto astuti e sono abbastanza bravi ad aggirarle. Per cui vedremo cosa succederà''.
Per il momento la Russia non sembra arretrare, anzi. Fin dal primo momento all'ultimatum americano il Cremlino aveva risposto facendo sapere che "l'operazione militare speciale prosegue" anche se "restiamo impegnati nel processo di pace per risolvere il conflitto in Ucraina e tutelare i nostri interessi".
Negli ultimi giorni poi, prima l'annuncio di aver avviato la produzione dei nuovi missili ipersonici confermando i piani di schierarli in Bielorussia entro l'anno, poi la decisione - proprio alla vigilia della visita di Witkoff in Russia - di non ritenersi più vincolati dalla moratoria sui missili a medio-corto raggio, non sembrano essere segnali di apertura.
L'Ucraina che non crede a un passo indietro di Putin spera intanto nelle nuove sanzioni americane contro Mosca. Ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere di aver avuto una "conversazione produttiva" con Donald Trump per "coordinare le nostre posizioni" e focalizzata "ovviamente sulla fine della guerra".
"Naturalmente - ha scritto Zelensky su X - abbiamo parlato di sanzioni contro la Russia. La loro economia continua a declinare, ed è proprio per questo che Mosca è così sensibile a questa prospettiva e alla determinazione del Presidente Trump. Questo può cambiare molto".
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(Adnkronos) - Ozzy Osbourne sarebbe morto a causa di un “infarto acuto”, seguito da un “arresto cardiaco”. Lo riferisce la stampa britannica, riportando alcuni dettagli del certificato di morte della rockstar, ex voce dei Black Sabbath, scomparso il 22 luglio scorso, a 76 anni. I documenti ufficiali, scrive il Daily Mail, indicano tre concause di morte per il padrino dell’heavy metal: “Un arresto cardiaco, un infarto miocardico acuto e una malattia coronarica, oltre al morbo di Parkinson con disfunzione autonomica”.
Al ‘Principe delle Tenebre’ il Parkinson era stato diagnosticato nel 2019 e da allora ha dovuto fare i conti con le precarie condizioni di salute arrivate dopo una vita all’insegna di eccessi. Nonostante la malattia e le difficoltà motorie, Ozzy il 5 luglio scorso è salito sul palco del Villa Park a Birmingham per un ultimo concerto con i suoi compagni d’avventura, i membri originali dei Sabbath, Tony Iommi, Bill Ward e Geezer Butler.
Il certificato di morte della rockstar sembra mettere a tacere le voci che si sono rincorse per settimane su una presunta eutanasia, vista la vicinanza del decesso all’ultima esibizione dal vivo. Ad alimentare i rumors era stato anche Ken Paisli, autore della biografia ‘Ozzy, la storia’, che in una edizione aggiornata del volume dedica molto spazio alle cause di morte del cantante, ipotizzando un decesso avvenuto mediante eutanasia. Secondo il biografo, varie prove avrebbero dato sostegno alla sua tesi: da varie dichiarazioni dei coniugi Osborne a favore della dolce morte alle circostanze della richiesta dei soccorsi, dalla tipologia di malattia da cui era affetto fino alla comunicazione della morte da parte della famiglia.
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(Adnkronos) - Si può piangere per il buco dell'ozono, sentirsi persi per il riscaldamento climatico, soffrire per la desertificazione. Le chiamano eco-emozioni: reazioni della psiche che si scatenano quando un territorio è afflitto da una crisi ecologica. Fra questi mali dell'anima c'è la 'solastalgia', definizione che si riferisce alla mancanza di conforto e alle sensazioni di dolore e malessere causate da cambiamenti nell'ambiente circostante o immediato di una persona. Parola coniata per la prima volta nel 2003, nata dalla fusione di solace (conforto) e nostalgia, è una condizione che potrebbe aiutare a spiegare gli effetti del cambiamento climatico sulla salute mentale. A suggerirlo è una revisione delle ricerche disponibili, pubblicata sulla rivista open access 'Bmj Mental Health'.
La solastalgia, secondo quando emerge dagli studi, è associata a depressione, ansia e disturbo da stress post-traumatico (Ptsd). Da quando è stata codificata la problematica sono state sviluppate e convalidate diverse scale per misurare la solastalgia, ma non si sa in che misura questa possa contribuire agli effetti del cambiamento climatico sulla salute mentale. Per approfondire ulteriormente la questione, i ricercatori hanno setacciato i database alla ricerca di studi sul tema pubblicati tra il 2003 e il 2024. Su un campione iniziale di 80, 19 sono risultati idonei per l'inclusione nella revisione. Si tratta di lavori condotti in Australia, Germania, Perù e Stati Uniti, che hanno coinvolto un totale di oltre 5.000 partecipanti. I risultati hanno costantemente mostrato associazioni tra solastalgia e problemi di salute mentale, tra cui depressione, ansia, disturbo da stress post-traumatico e somatizzazione, ovvero sintomi fisici causati o aggravati dal disagio psicologico. La ricerca estesa ha confermato questi risultati, con studi qualitativi che suggeriscono che la solastalgia è un concetto molto utile per comprendere le risposte emotive delle persone colpite dai cambiamenti ambientali, tra cui il pessimismo e la ridotta resilienza.
"Questi risultati - sottolineano i ricercatori - sono in linea con la letteratura sui legami tra disagio ambientale in generale e problemi di salute mentale. In particolare, la solastalgia è una delle numerose eco-emozioni, come l'eco-ansia, l'eco-lutto o l'eco-vergogna/senso di colpa, che potrebbero essere importanti per spiegare i problemi di salute mentale derivanti da crisi ecologiche".
I ricercatori hanno osservato che la forza delle associazioni osservate non era così forte per le risposte ai disastri naturali come lo era per quelle associate alla distruzione ambientale in corso. "Ciò suggerisce che la solastalgia potrebbe essere più intensa o evidente in scenari di distruzione ambientale in corso rispetto a eventi isolati, o in scenari chiaramente causati dall'uomo e non attribuibili ad altre cause (ad esempio, il meteo anziché il cambiamento climatico). Questa nozione si sposa bene con le prove consolidate nella ricerca sui traumi, secondo cui i traumi interpersonali hanno maggiori probabilità di causare Ptsd", illustrano ancora gli autori della revisione.
Una spiegazione plausibile del legame tra solastalgia e problemi di salute mentale "risiede nella teoria della cosiddetta 'impotenza appresa', secondo la quale i sintomi depressivi derivano da una percepita perdita di controllo e dalla conseguente impotenza", suggeriscono gli esperti. "In effetti, gli studi hanno dimostrato che la solastalgia spesso comporta sentimenti di impotenza e rassegnazione, poiché i cambiamenti ambientali solitamente sfuggono al controllo dell'individuo colpito". I ricercatori riconoscono di aver potuto attingere solo a un numero limitato di studi pubblicati sulla solastalgia, e che tutti i lavori inclusi erano studi osservazionali, rendendo impossibile stabilirne la causa.
Ma da quello che emerge, concludono, "la solastalgia può essere considerata un concetto prezioso per valutare i rischi per la salute mentale nelle popolazioni esposte ai cambiamenti ambientali. Sebbene sia una risposta razionale ai cambiamenti ambientali, sembra correlata a un peggioramento della salute mentale". Ora per gli esperti sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere esattamente come questo meccanismo potrebbe influire sulla salute mentale: un passo "fondamentale per garantire che il mondo sia adeguatamente preparato ad affrontare le conseguenze della crisi climatica" anche su questo fronte - quello psicologico - meno considerato.
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