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Caso Maddie, chi è il sospettato numero uno tornato libero

17 Settembre 2025
Christian Brueckner in tribunale - Afp

(Adnkronos) - Christian Brueckner, cittadino tedesco di 49 anni e principale sospettato per la scomparsa della bambina britannica Madeleine McCann avvenuta il 3 maggio del 2007, è stato rilasciato dopo aver scontato una condanna a sette anni di carcere per un altro crimine. Ossia lo stupro di una donna americana di 72 anni commesso nel 2005 a Praia da Luz, località turistica nell'Algarve, la stessa regione del Portogallo meridionale dove Maddie era in vacanza con la famiglia e da dove è scomparsa.  

Condannato per reati sessuali, si è rifiutato di essere interrogato dalla polizia britannica pochi giorni prima del suo rilascio dal carcere e ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nel caso Maddie. Ma secondo il pubblico ministero Hans Christian Wolters, che dirige l'indagine su Madeleine, Brueckner è ''molto pericoloso e presumiamo che ci sia il rischio che commetta nuovamente reati". 

Sebbene Brueckner sia ancora formalmente sotto inchiesta per la scomparsa di Maddie, l'uomo non è mai stato accusato in relazione al caso e continua a negare qualsiasi coinvolgimento. Il sospettato, descritto come ''un vagabondo'' che si spostava tra il Portogallo e la Germania, ha precedenti penali per abusi sessuali su minori, furto, traffico di droga e falsificazione. 

Il 27 ottobre Brueckner dovrà comparire in tribunale a Oldenburg, nella Germania nord-occidentale, per rispondere dell'accusa di comportamento offensivo nei confronti di una guardia carceraria e, se condannato, potrebbe tornare in cella. Un tribunale distrettuale della città lo ha già condannato a sei settimane di prigione in relazione al caso, ma la difesa ha presentato ricorso. Inoltre potrebbe anche dover affrontare un nuovo processo dopo l'appello presentato dal pubblico ministero contro la sua assoluzione, pronunciata lo scorso anno, per accuse non correlate di stupro e violenza sessuale su minori. 

Bruckner è al centro dell'inchiesta sulla scomparsa di Maddie da quando i procuratori tedeschi lo hanno pubblicamente identificato come principale sospettato nel 2020, mentre era già in carcere. Secondo il pubblico ministero, le prove contro Brueckner nel caso Madeleine sono indiziarie: il suo telefono cellulare si trovava nelle vicinanze del resort dove i McCann erano in vacanza al momento della scomparsa della bambina, il giorno dopo ha reimmatricolato la sua auto, era un pedofilo già condannato e avrebbe confessato tutto a un amico. Questo stesso amico ha descritto Bruckner come ''molto pericoloso'' e ''un gran bugiardo'', affermando che probabilmente ''voleva svaligiare la stanza dei McCann, poi ha trovato la bambina e ha preso lei''. Non ci sono prove forensi che colleghino il sospettato al rapimento e, dopo 18 anni, le possibilità di trovarle sono remote. 

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Pensioni, Brambilla (Itinerari Previdenziali): "Cambio regole mina coesione sociale"

17 Settembre 2025
Alberto Brambilla

(Adnkronos) - "Il monitoraggio dell’Ocse, chiamato Pension at a Glance, ci dice che Italia e Austria sono gli unici Paesi che arbitrariamente cambiano le regole del gioco in tema di pensioni. Il sistema pensionistico è il più grande patto intergenerazionale che un Paese può fare, cambiare le regole in continuazione significa mettere in dubbio l’intero sistema. Un problema sottovalutato dalla politica e dalla Corte costituzionale che può minare la coesione sociale". A dirlo Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, in occasione della presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia'. Con questo studio, realizzato da Itinerari Previdenziali e Cida, si vanno ad analizzare gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie. 

"Dal 2012 al 2022 le mancate indicizzazioni, al netto dei contributi di solidarietà, abbiamo perso il 10% di potere d’acquisto per tutte le pensioni da 5 volte il minimo in su. L’inflazione dal 2022 ad oggi ha fatto perdere un ulteriore 10% col rischio di perdere un altro 5% nei prossimi 10 anni se l’inflazione restasse al 2%. Sono cifre che creano grandi disparità nei confronti dei pensionati", conclude Brambilla. 

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Sub travolto da un gommone rischia amputazione di un piede

17 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIncidente nelle acque di Quartu, nel Cagliaritano...

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Pensioni, Cuzzilla (Cida): "Obbligati a chiedere scelte politiche coraggiose"

17 Settembre 2025
Stefano Cuzzilla

(Adnkronos) - “Oggi, grazie ai dati che presentiamo, emerge con chiarezza quanto profonda sia l’ingiustizia subita da chi sostiene il Paese da decenni. Numeri che parlano da soli, che raccontano un paradosso inaccettabile e che ci obbligano a chiedere scelte politiche coraggiose”. A dirlo Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, in occasione dell’evento di presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia'. Lo studio, realizzato da Itinerari Previdenziali e Cida, analizza gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie. 

“La Costituzione - prosegue Cuzzilla - dice chiaramente che i lavoratori hanno diritto a una tutela che li accompagni nella vecchiaia. Le pensioni non sono un privilegio, ma un salario differito frutto del lavoro, delle tasse e dei contributi versati e come tale va garantito”. 

Per concludere Cuzzilla porta alcuni dati: “Negli ultimi 30 anni le pensioni sono state trattate come strumento fiscale e redistributivo, un vero abuso. Le continue manipolazioni hanno eroso il potere d’acquisto fino a bruciare l’equivalente di un anno intero di pensione. Chi ha versato contributi per una vita intera si è visto cancellare l’equivalente di un anno di reddito”. 

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Pensioni, itinerari Previdenziali-Cida: per mancata rivalutazione in 10 anni perdite fino a 115mila euro

17 Settembre 2025
Pensioni, itinerari Previdenziali-Cida: per mancata rivalutazione in 10 anni perdite fino a 115mila euro

(Adnkronos) - La Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, complice l’elevata fiammata inflazionistica del biennio 2023-2024, ha penalizzato come mai prima d’ora i pensionati con trattamenti sopra i 2.500 euro lordi (meno di 2.000 euro il netto). Secondo il Centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, la perdita legata alla mancata rivalutazione sarebbe quantificabile nei prossimi 10 anni in almeno 13mila euro; valore destinato a salire progressivamente fino ai 115mila per i percettori di assegni oltre i 10mila euro lordi (6.000 circa il netto). Un provvedimento iniquo che, 'lungi dal premiare il merito', penalizza proprio chi ha più contribuito al sistema, e peraltro non esente da possibili profili di incostituzionalità, con particolare riferimento alle quote di pensione calcolate con metodo contributivo, il quale prevederebbe la rivalutazione piena degli assegni.  

E' questa la fotografia scattata da Itinerari Previdenziali e Cida in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia': studio che analizza gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie.  

"In trent’anni - ha commentato Stefano Cuzzilla, presidente di Cida - le pensioni medio-alte hanno perso oltre un quarto del loro potere d’acquisto: una pensione da 10mila euro lordi al mese ha visto svanire quasi 180mila euro, l’equivalente di un anno intero di assegno. E' il simbolo di un sistema che punisce chi ha dato di più, mortifica i contribuenti più fedeli e incrina il legame di responsabilità tra generazioni. Le pensioni non sono un privilegio, sono salario differito, il frutto di una vita di lavoro e tasse pagate. Sono anche il più grande patto intergenerazionale che un Paese possa stipulare: chi lavora oggi sostiene chi ha lavorato ieri, nella certezza che domani il proprio impegno sarà riconosciuto. Chiediamo una scelta politica chiara: regole stabili, certezza del diritto e rispetto del merito. Perché senza fiducia non può esserci futuro né per i pensionati né per i giovani che oggi contribuiscono al sistema". 

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Gruppo Cap, assegnati 'Top supplier award', premiata eccellenza supply chain

17 Settembre 2025
Gruppo Cap, assegnati

(Adnkronos) - Riconoscere l’impegno, premiare l’eccellenza e costruire una filiera sempre più sostenibile: con questi obiettivi, Gruppo Cap ha conferito anche quest’anno il 'Top supplier award', il riconoscimento dedicato ai fornitori più virtuosi che hanno collaborato con la green utility lombarda nel corso del 2024. 

Istituito per promuovere una cultura d’impresa fondata su trasparenza, responsabilità e miglioramento continuo, il premio è riservato ai fornitori qualificati che hanno raggiunto i punteggi più alti nel sistema di 'vendor rating', lo strumento con cui Gruppo Cap valuta le performance contrattuali e reputazionali delle imprese iscritte al proprio albo fornitori: "Il Top supplier award -spiega il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino- è per noi un’opportunità per valorizzare chi condivide i nostri stessi valori: attenzione alla legalità, all’ambiente, alla sicurezza, ai diritti umani e all’innovazione. Attraverso una supply chain più consapevole e performante, costruiamo insieme un ecosistema industriale capace di generare valore per il territorio e per le comunità". 

Il premio è stato assegnato a tre fornitori, suddivisi in altrettante categorie di valutazione, secondo i criteri definiti dal vendor rating: B&B Service - Categoria 'fornitore qualificato' con massimo punteggio in vendor rating (scoreboard): società di progettazione, realizzazione e manutenzione di apparecchiature per la depurazione civile ed industriale e il trattamento delle acque; Cabrini Albino - Categoria 'fornitore qualificato' nel sistema di qualificazione Lavori, forniture e servizi e gas ed energia: azienda specializzata in attività di progettazione e realizzazione di opere edili stradali, idrauliche, speciali e di ingegneria naturalistica; Idrostudi - Categoria 'fornitore qualificato' nel sistema di qualificazione Professionisti: società specializzata in ingegneria civile per la gestione di acqua e ambiente. I tre vincitori riceveranno un voucher formativo, valido per un anno, che darà accesso a corsi di alta formazione in modalità e-learning su temi come etica, compliance, sicurezza sul lavoro, sviluppo di soft skills e innovazione digitale. 

Lanciato nel 2019 e rinnovato nel 2023 con una visione più green e innovativa, il sistema di 'vendor rating' di Gruppo Cap valuta in maniera strutturata e continuativa le performance dei fornitori su variabili chiave: legalità, ambiente, diversity & inclusion, pari opportunità, sicurezza, innovazione, promuovendo così un percorso di crescita sostenibile condiviso.  

La partecipazione al premio avviene automaticamente: vengono candidati tutti i fornitori 'qualificati' iscritti all'albo fornitori di Cap e aggiudicatari di appalti, a condizione che rispettino i requisiti normativi e contrattuali previsti. 

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Pensioni, Itinerari previdenziali-Cida: i numeri delle svalutazioni più recenti

17 Settembre 2025
Pensioni, Itinerari previdenziali-Cida: i numeri delle svalutazioni più recenti

(Adnkronos) - Scaduta nel dicembre 2021 la disciplina transitoria introdotta dalla legge numero 147/2013 (più volte rinnovata), è stato infatti ripristinato lo schema originariamente stabilito dalla normativa del 1996, che prevedeva una rivalutazione a scaglioni al 100% dell’inflazione per la quota di pensione di importo fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (per il 2022 pari a circa 525 euro al mese); al 90% dell’inflazione per l’importo compreso tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (tm); al 75% dell’inflazione oltre 5 volte il tm. E' questa la fotografia scattata da Itinerari Previdenziali e Cida in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 'La svalutazione delle pensioni in Italia': studio che analizza gli effetti sulle rendite dei meccanismi di rivalutazione delle pensioni applicati negli ultimi trent’anni, concentrandosi soprattutto sulle novità introdotte dalle più recenti manovre finanziarie.  

Con l’occasione della successiva manovra finanziaria, il governo presieduto da Giorgia Meloni è però intervenuto sul biennio 2023-2024, prevedendo un meccanismo che, se da un lato rivalutava pienamente le pensioni sociali, gli assegni sociali e le pensioni al minimo (prevedendone addirittura un ulteriore incremento straordinario dell’1,5%, elevato al 6,4% per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni, per il 2023, e del 2,7% per il 2024), dall’altro peggiorava lo schema di rivalutazione delle prestazioni oltre 5 volte il tm. Nel dettaglio, le percentuali di rivalutazione previste sono state: del 100% per i beneficiari di prestazioni fino a 4 volte il tm, incrementato appunto di un punto e mezzo percentuale in più rispetto all’inflazione effettiva; dell’85% per le pensioni da 4 volte a 5 volte il tm; del 53% per gli assegni tra le 5 e le 6 volte il tm, al 47% tra le 6 e le 8 volte, al 37% tra le 8 e le 10 volte e al 32% per gli importi superiori. Valore, quest’ultimo, ulteriormente ridotto al 22% per l’anno successivo, quando le modifiche alla perequazione hanno in effetti riguardato i soli percettori di assegno superiore le 10 volte il trattamento minimo.  

"Cosa ancora più grave - puntualizza Brambilla - è che la perequazione sfavorevole è stata applicata sull’intero reddito pensionistico e non per scaglioni: giusto per fare un esempio riferito al 2023, un pensionato con una rendita pari tra 2.627 e 3.152 euro si è visto rivalutata l’intera pensione al 4,3% (a fronte di un tasso di inflazione definitivo dell’8,1%), e non la sola quota eccedente le 5 volte il tm". Solo per il 2025, di pari passo con l’attenuazione dell’impennata inflattiva, si è di fatto tornati all’applicazione a scaglioni su uno schema a 3 fasce: il tasso di inflazione provvisorio dello 0,8% sarà applicato al 100% fino a 4 volte il tm Inps, al 90% tra le 4 e le 5 volte e al 75% al di sopra delle 5 volte il trattamento minimo dell’Istituto. Il che, tuttavia, non rimedia a quanto accaduto nel biennio precedente: come puntualizza la pubblicazione, non si tratta di una perdita circoscritta a 2023 e 2024 ma di una sottrazione di reddito pensionistico permanente nel tempo e destinata anzi a trascinarsi anche negli anni successivi.  

Considerate le mancate indicizzazioni patite dal 2012 al 2022, i trattamenti pensionistici oltre le 10 volte il minimo hanno perso rispetto a un’inflazione totale dell’11,6% circa 9 punti percentuali. Svalutazione cui si aggiunge quella del triennio 2023-2025, ancora più ingente per l’effetto combinato del boom dell’inflazione e dei meccanismi di perequazione introdotti dall’esecutivo attualmente in carica: in questo caso, le perdite ammontano a circa il 12% e, sommate alle precedenti, determinano una svalutazione delle pensioni di oltre il 21% nell’arco di 14 anni. Volendo fare un esempio concreto, ciò significa che in questo periodo di tempo una pensione da 10.000 euro lordi (circa 6.000 netti) ha perso quasi 178mila euro, mentre una pensione da 5.500 ero lordi mensili (circa 3.400 euro netti) ha subito una perdita pari a circa 96mila euro.  

"Tenuto conto - aggiunge Brambilla - dell’effetto trascinamento, questo significa che i cosiddetti pensionati del ceto medio, oltre a sobbarcarsi il grosso dei 56 miliardi di Irpef in arrivo dalle pensioni, si vedranno ingiustamente sottratti altri 45 miliardi circa".  

"Siamo di fronte a una contraddizione evidente - ha spiegato Stefano Cuzzilla, presidente di Cida - 1,8 milioni di pensionati con redditi da 35mila euro in su, poco meno del 14% del totale, garantiscono da soli il 46,33% dell’Irpef dell’intera categoria, eppure sono proprio loro i più colpiti dai tagli e dalla mancata rivalutazione. Al contrario, chi ha versato pochi o nessun contributo è stato pienamente tutelato dall’inflazione. È un autentico rovesciamento del principio di equità! Sostenere i più fragili è un dovere, e la classe dirigente non si è mai sottratta a questa responsabilità, ma diventa un’ingiustizia quando la solidarietà ricade sempre sugli stessi mentre l’evasione resta impunita. Ogni anno il fisco perde circa 90 miliardi di euro, con il 65% dell’Irpef che non arriva all’Erario: finché questa voragine non sarà chiusa, non potrà esserci un sistema previdenziale né giusto né sostenibile". 

Numeri che spiegano facilmente come mai Cassazione e Suprema Corte siano state spesso chiamate a esprimersi sulla legittimità dei meccanismi di perequazione che si sono succeduti negli ultimi 15 anni, così come accaduto lo scorso gennaio quando, con la sentenza n.19 del 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato legittimo il meccanismo di raffreddamento della rivalutazione per fasce di reddito, previsto dalla Legge di Bilancio 2023, e non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate in merito all’art. 1, comma 309, della Legge di Bilancio n. 197 del dicembre 2022. "Si tratta - suggerisce il Brambilla - della terza volta in 11 anni che i giudici incaricati si esprimono in questi termini, e proprio questo dovrebbe far riflettere: in occasione delle sue precedenti pronunce, infatti, la stessa Corte aveva infatti raccomandato che il taglio subito dalle pensioni di importo medio-alto fosse di breve durata, proporzionato e non ripetitivo".  

Una condizione, soprattutto quella relativa alla non ripetitività, evidentemente non rispettata cui si aggiungono ulteriori questioni di natura tecnica ed etica da non sottovalutare. Nell’ultima pronuncia, in particolare, la Corte afferma che la mancata rivalutazione non è da considerarsi un prelievo forzoso, ma una misura economico-previdenziale che l’esecutivo può discrezionalmente decidere di mettere in campo, con il fine di favorire le pensioni più basse e al contempo portare avanti una progressiva riduzione del debito pubblico. E, se l’obiettivo di contenere la spesa resta in sé apprezzabile, severa è la condanna della pubblicazione nei confronti della scelta di farlo toccando ancora una volta la perequazione automatica, ormai utilizzata dallo Stato come leva contabile per fare Cassa, alla stregua di un prelievo forzoso: come possono i giovani fidarsi del sistema previdenziale se le regole del gioco sono destinate a cambiare continuamente, minando la certezza della correlazione tra versamenti contributivi e futuro importo degli assegni?  

"La fiducia del sistema previdenziale - osserva Cuzzilla - si regge sulla certezza del diritto e sulla stabilità delle regole. Colpire chi ha versato quarant’anni di contributi significa rompere il patto sociale e generazionale. Non è un caso che la Corte Costituzionale abbia richiamato l’attenzione del legislatore su questi squilibri, e che il Tribunale di Trento abbia appena rinviato la questione per un nuovo esame. È un segnale che ci dà un cauto ottimismo: rimediare è possibile. Ma serve da un lato una scelta politica chiara: garantire la rivalutazione come avviene in tutti i principali Paesi europei e fare della prossima legge di bilancio una vera occasione di giustizia per quella parte del Paese che ha sempre lavorato, contribuito e pagato le tasse. Dall’altro lato serve una Corte coraggiosa, che oltre a tutelare giustamente il bilancio dello Stato, abbia il coraggio di analizzare nel dettaglio le tematiche previdenziali e faccia emergere storture che nelle ultime sentenze sono state illogicamente legittimate".  

 

 

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Napoli, aggredisce compagno di scuola con un martello: arrestato

17 Settembre 2025
Carabinieri e ambulanza (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Poco prima dell'ingresso in classe un 17enne avrebbe aggredito con un martello uno studente di 18 anni, suo ex compagno di classe, nell'Istituto tecnico industriale in piazza Santa Maria della Fede. Sul posto, pochi minuti dopo le 8, i carabinieri della compagnia Napoli Stella che, ricostruita la dinamica, hanno da subito attivato le ricerche, anche nella stazione ferroviaria, dove è stato notato aggirarsi poco dopo l'aggressione. Contemporaneamente sono subito andati a casa dove il 17enne è nel frattempo rientrato. Nel suo zaino hanno trovato il martello, che è stato sequestrato. 

Il 17enne è stato arrestato per tentato omicidio e i militari lo stanno trasferendo nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. La vittima, invece, è stata trasferita in codice giallo all'ospedale Pellegrini per vistose ferite alla testa. 

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Ucraina, l'annuncio di Metsola: "Parlamento europeo aprirà sede permanente a Kiev"

17 Settembre 2025
La presidente dell

(Adnkronos) - Il Parlamento europeo aprirà una sede permanente a Kiev. Lo ha annunciato la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola nel suo intervento alla Verkhovna Rada, il parlamento monocamerale dell'Ucraina. "Vogliamo essere presenti sul campo, lavorando al vostro fianco ogni giorno. Questo era il nostro impegno nei vostri confronti, e lo abbiamo mantenuto", ha affermato. "La nostra posizione è chiara - ha aggiunto - La pace deve essere permanente, deve basarsi sulla giustizia e sulla dignità". 

La visita, che avviene mentre l'Ucraina chiede ai partner occidentali di adottare misure più decise per fare pressione sulla Russia affinché avvii colloqui di pace, è iniziata con un omaggio a tutti coloro hanno combattuto che hanno sacrificato le loro vite per la libertà e l'indipendenza dell'Ucraina contro l'aggressore, visitando il muro commemorativo dedicato ai soldati caduti in guerra. "A 1300 giorni dall'inizio dell'aggressione, sono in Ucraina con il forte messaggio di sostegno del Parlamento europeo. Proprio come vi abbiamo sostenuto dal primo giorno, resteremo al vostro fianco", ha scritto in un post su X. 

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Il Premio Solinas festeggia 40 anni con tre film iconici

17 Settembre 2025
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Cade da un'impalcatura, operaio 45enne ferito a Cagliari

17 Settembre 2025
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Agostiniani (Sip): "Ampliare ricerca in età evolutiva in Italia"

17 Settembre 2025
Agostiniani (Sip):

(Adnkronos) - "La ricerca nell'età evolutiva in Italia necessita di essere ampliata in modo significativo, perché i fondi dedicati sono sicuramente pochi. La presenza di una Fondazione che, in modo indipendente, favorisce la ricerca relativa all'utilizzo dei farmaci in età pediatrica, così come le strategie ideali di nutrizione nei nostri bambini e bambine, è sicuramente un fatto encomiabile". Così Rino Agostiniani, presidente Sip (Società italiana di pediatria), intervenendo a Milano alla presentazione della Fondazione Sigenp (Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica), la prima in Italia dedicata ai bambini nata da una società scientifica.  

"L'augurio - aggiunge - è che i risultati che scaturiranno dai progetti di ricerca" indipendente "favoriti dalla Fondazione possano contribuire a migliorare lo stato di salute delle giovani generazioni". 

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Hamilton: "A Gaza una tragedia, non possiamo restare a guardare"

17 Settembre 2025
Lewis Hamilton (Ipa)

(Adnkronos) - "La situazione a Gaza peggiora di giorno in giorno. Negli ultimi due anni più del 10% della popolazione è stata uccisa o ferita, incluse decine di migliaia di bambini. Una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha descritto quanto accade a Gaza come genocidio. Non possiamo restare a guardare e lasciare che continui". Così il pilota della Ferrari Lewis Hamilton su Instagram. Non è la prima volta che Hamilton parla della situazione a Gaza.  

"È difficile non sentirsi impotenti di fronte a tanta tragedia, ma non possiamo non fare nulla - aggiunge il quarantenne inglese - Ci sono organizzazioni incredibili che lavorano senza sosta per aiutare i palestinesi, e hanno bisogno di fondi per continuare”.  

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