(Adnkronos) - I Cobas, insieme agli altri sindacati di base Adl, Clap e Sial, hanno convocato per l'intera giornata di venerdì 28 novembre 2025 lo sciopero generale per tutti i settori privati e pubblici. La mobilitazione è stata indetta, spiega Piero Bernocchi, portavoce confederazione Cobas, per chiedere "massicci investimenti nei settori pubblici sanità, scuola, università, trasporti, servizi di assistenza e il taglio drastico delle spese militari; la stabilizzazione di tutti i precari/e e dei lavoratori/trici in appalto della Pa; il rinnovo dei contratti pubblici e privati con aumenti salariali adeguati per recuperare almeno l’inflazione reale; il pieno adeguamento delle pensioni alla inflazione reale e abolizione della legge Fornero; riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e l’introduzione per legge del salario minimo; libertà di movimento e i diritti di cittadinanza; rottura dei legami economici e del sostegno militare allo Stato di Israele, in solidarietà con la lotta per l'autodeterminazione del popolo palestinese". 

E, ancora, "contro le politiche economiche e fiscali contenute nella legge di bilancio; l'economia di guerra e lo spostamento di risorse dalle spese sociali agli armamenti; la privatizzazione delle aziende energetiche, delle poste, delle telecomunicazioni, del trasporto pubblico, dei servizi di igiene ambientale, della sanità, dell’istruzione e per la ripubblicizzazione di quelle già privatizzate; la politica degli appalti e subappalti che precarizza il lavoro e regala profitti alle imprese private; la violenza di genere in tutte le sue forme e ogni divario salariale di genere; il ddl Sicurezza che criminalizza il conflitto sociale; l’autonomia differenziata che acuisce le differenze sociali tra i territori e tra i cittadini delle diverse regioni". 

Nella giornata del 28 novembre le sigle organizzeranno manifestazioni territoriali, a livello provinciale e regionale.