
(Adnkronos) - In caso di malfunzionamento del contatore di luce, gas o acqua, sapere a chi rivolgersi è fondamentale per risolvere rapidamente il problema ed evitare disagi o spese non dovute. Ma a chi spettano responsabilità e costi? E quali sono i tempi e le tutele per il consumatore? Per rispondere a queste domande abbiamo consultato l’Atlante per il Consumatore di ARERA, facilmente accessibile dall’home page del sito nella sezione Guide e strumenti.
Nel caso dell’energia, i contatori di luce e gas sono di proprietà e responsabilità del distributore locale, ovvero dell’impresa che gestisce fisicamente la rete e i misuratori. In caso di problemi, il fornitore del servizio può svolgere da intermediario e inoltrare la segnalazione al distributore. Differente la situazione se si parla di acqua. In questo caso il soggetto responsabile è il gestore del servizio idrico. Una volta segnalato il malfunzionamento, l’utente può richiedere una verifica tecnica al proprio venditore che, entro due giorni, dovrà inoltrarla al distributore se si tratta di luce e gas, o al gestore idrico per quanto riguarda l’acqua. Attenzione però: se l’apparecchio risultasse funzionante, al cliente potrà essere chiesto di pagare i costi dell’intervento. Costi che devono essere comunicati dal venditore/gestore nel momento in cui riceve la richiesta. Nel caso dell’acqua, tali spese devono essere rese note anche in bolletta, sul sito internet del gestore e nel regolamento d’utenza.
Le tempistiche per le operazioni di verifica non possono essere casuali, ma vanno portate a termine entro tempi prestabiliti. Il distributore ha infatti un massimo di 15 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta per l’energia elettrica e 20 giorni lavorativi per il gas per effettuare il controllo e comunicare l’esito al venditore. Si riducono i margini per il servizio idrico, l’intervento deve avvenire entro dieci giorni. Nel caso di mancato rispetto delle scadenze, scatta l’indennizzo automatico per il cliente con un rimborso sotto forma di sconto in bolletta: 35 euro per luce e gas, 30 euro per l’acqua.
A quanto ammonta il costo di una verifica? Per l’elettricità, nel caso in cui venga confermato il corretto funzionamento del contatore, il distributore informerà il cliente tramite il venditore di un addebito di 50 euro, a copertura dei costi della verifica. Differente l’importo per il gas: sarà quello previsto dal prezzario disponibile sul sito del distributore. Attenzione però, l’addebito non può superare i 5 euro se il bollo metrico è scaduto o se il contatore non ha effettuato le verifiche periodiche obbligatorie. L’importo è variabile anche per quanto riguarda il servizio idrico ed è indicato sul sito del gestore e nel Regolamento d’utenza. Se venisse riscontrato un malfunzionamento, il cliente non dovrà sborsare alcunché per gas, acqua o luce.
In caso contrario, i consumi non registrati verranno ricostruiti considerando il periodo compreso tra il guasto e la sostituzione o l’intervento sul contatore. In mancanza di una data esatta, si prende come riferimento un periodo di massimo un anno per l’energia elettrica e 5 anni per il gas. Per l’acqua verranno utilizzati i consumi medi degli ultimi tre anni o quelli di utenti simili. Se il guasto permette di quantificare con precisione l’errore, il calcolo si baserà sulla percentuale di malfunzionamento rilevata; altrimenti saranno utilizzati i dati storici del cliente, i consumi standard o i documenti forniti.
Successivamente, il distributore di luce e gas invierà al venditore la documentazione dettagliata entro tempi precisi: entro due mesi dalla verifica per l’elettricità e entro 15 giorni per il gas. A loro volta saranno trasmessi al cliente che avrà 30 giorni di tempo dalla ricezione per contestare la ricostruzione, presentando eventuali prove a supporto. È bene ricordare che durante il periodo di reclamo la fornitura non può essere sospesa per morosità. Per quanto riguarda l’acqua, gli importi ricalcolati in base ai nuovi consumi verranno fatturati nella prima bolletta utile successiva alla sostituzione del contatore malfunzionante.
Se sorgesse la necessità di sostituzione del contatore di elettricità o gas, il distributore sarà tenuto a informare il cliente con un avviso almeno un mese prima, indicando poi la data esatta dell’intervento. La sostituzione è gratuita e in assenza del cliente è possibile fissare un nuovo appuntamento. Al termine dell’operazione verrà fornito un verbale contenente la lettura finale del vecchio contatore, firmato dal cliente per presa visione. Entro 90 giorni dalla sostituzione è possibile richiedere la verifica del nuovo contatore o delle letture registrate.
Leggi tutto: Problemi con il contatore? Nell’Atlante di ARERA tutte le risposte per i consumatori

(Adnkronos) - L’inserimento dei migranti nei settori della transizione energetica e dell’economia circolare non deve essere considerato un effetto collaterale della transizione, ma una leva fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici e per la crescita del settore, dei territori e delle filiere emergenti. E' quanto emerge dai risultati del progetto di ricerca 'Traiettorie - Flussi migratori, competenze e transizione energetica: trend e best practice di formazione e inclusione lavorativa', dedicato al ruolo dei migranti nella transizione energetica e presentato oggi a Roma da Fondazione Maire Ets. La ricerca è articolata in otto studi realizzati da ricercatori e associazioni, finanziati attraverso un bando dalla Fondazione Maire Ets.
Secondo uno degli studi, nel 2023 i lavoratori stranieri rappresentavano già oltre un quinto degli addetti ai green jobs in Italia. Si rileva però una forte segmentazione: mentre i lavoratori italiani occupano le posizioni più specializzate, gli extra-Ue sono spesso impegnati in mansioni di base: un divario legato soprattutto alla difficoltà di riconoscere le qualifiche acquisite all’estero, alle barriere linguistiche e culturali e alla mancanza di percorsi formativi mirati.
Mentre secondo alcune previsioni l'obiettivo della neutralità climatica nel 2050 in Europa produrrebbe 2,5 milioni di posti di lavoro ed entro il 2030 a livello mondiale l'adattamento climatico e la mitigazione del cambiamento climatico insieme potrebbero produrre 8 milioni di nuovi posti di lavoro, in Italia si stima attualmente un gap di oltre 800mila lavoratori per i green jobs. Per rispondere a questa sfida, serve un progetto di formazione e inclusione lavorativa anche della popolazione migrante, rispetto alla quale occorre ridurre drasticamente i tempi di riconoscimento delle qualifiche, istituire percorsi mirati di up-/re-skilling e di integrazione sociale e culturale e creare un quadro di mappatura delle competenze verdi.
La ricerca sottolinea l’importanza di percorsi formativi integrati che combinino competenze tecniche, linguistiche e digitali, accompagnati da tutor e figure di riferimento. Esperienze pilota in diversi Paesi europei dimostrano infatti che i rifugiati qualificati possono adattarsi rapidamente, portando benefici concreti alle aziende e arricchendo culturalmente i team. Esperienze relative a corridoi lavorativi basati sulle esigenze del mercato del lavoro, con pre-formazione nel Paese di provenienza, stanno dimostrando la loro validità e potenzialità.
Due gli ambiti analizzati verticalmente: l’agrivoltaico, settore emergente che unisce agricoltura e fotovoltaico e che richiede una forza lavoro diversificata e qualificata, e i Distretti Industriali. Nell’agrivoltaico i migranti, spesso con esperienze agricole pregresse, possono essere adeguatamente formati sulle nuove tecnologie, migliorando la loro integrazione. Nei distretti industriali con una riconversione in atto in attività green e circolari, dove la presenza di lavoratori stranieri si intreccia con la sostenibilità ambientale, essa può trasformare i territori in veri laboratori di innovazione sociale ed economica. Gli studi sono stati realizzati da cinque ricercatori - Cecilia Fortunato, Antonio Umberto Mosetti, Luigi Campaniello, Carla Ventre, Angelique Witjes, coordinati da Andrea Billi e da tre associazioni, Talent Beyond Boundaries, NeXt, Nuova Economia per tutti e Fondazione Avsi-ets.
"Il mondo delle imprese sta vivendo una stagione particolare di carenza di alcuni profili professionali, che non si trovano più - dice Fabrizio Di Amato, presidente della Fondazione e del gruppo Maire - Il settore della transizione energetica ha bisogno, e ne avrà sempre di più, di persone formate: migranti e rifugiati possono rappresentare uno dei bacini di riferimento, specie se inseriti in programmi specifici di corridoi lavorativi. Le aziende devono investire in formazione mirata, in progetti di inclusione che coinvolgano i propri stakeholder, nell'ambito delle proprie strategie di sostenibilità e per fare questo hanno bisogno di essere accompagnate. Abbiamo lanciato come Gruppo un programma che prevede ogni anno l'ingresso di 100 nuovi professionisti, attratti e formati attraverso la rete dei nostri centri di competenza, tra i quali contiamo di formare una quota anche di migranti e rifugiati. Propongo di costituire un tavolo di implementazione con gli attori istituzionali e associativi disponibili ad aiutarci in questo nostro percorso”.
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(Adnkronos) - Stasera, lunedì 13 ottobre, in prima serata, su Canale 5, un nuovo appuntamento con 'Grande Fratello', il reality show condotto Simona Ventura. In studio Cristina Plevani, Ascanio Pacelli e Floriana Secondi.
Tensione alle stelle, la giornata di sabato ha visto uno scontro molto duro tra due concorrenti dalla forte personalità: Omer e Jonas. Tra i vari argomenti della puntata la storia di Rasha, una ragazza di origini palestinesi che, seppur entrata da poco, ha fatto colpo su tutti i coinquilini.
Prima eliminazione tra tre protagonisti finiti in nomination la scorsa settimana: Giulio, Matteo e Omer. Grande Fratello metterà 'casalinghe' e 'casalinghi' davanti a un bivio facendo loro una proposta provocatoria che richiederà una scelta molto difficile.
Leggi tutto: Grande Fratello, stasera 13 ottobre: storia di Rasha e la prima eliminazione

(Adnkronos) - Acea, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, ha presentato presso la Casa del Cinema la retrospettiva 'Gocce di cinema' e il contest 'I mille volti dell'acqua', due iniziative nate nell'ambito della XX edizione della Festa del Cinema di Roma, al via dal 15 ottobre, per raccontare l'elemento acqua attraverso lo sguardo di grandi registi e giovani videomaker. L’evento clou sarà l’appuntamento del 24 ottobre nella serata dedicata ad Acea presso la sala Sinopoli, quando verrà proiettata l’anteprima di “Dracula – l’amore perduto” di Luc Besson, uno dei film più attesi della kermesse cinematografica di quest’anno.
Alla conferenza stampa moderata da Alessio Viola, giornalista Sky, hanno partecipato, Salvatore Nastasi, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gabriella Buontempo, Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, Virman Cusenza, direttore della comunicazione Acea. Tutti hanno sottolineato il rapporto viscerale che lega l'acqua all'immaginario del Cinema e il fatto che Roma, Regina Aquarum e capitale della tradizione acquedottistica è il luogo ideale per celebrare questo legame.
Il contest “I Mille Volti dell’Acqua” quest’anno ha una nuova declinazione, “I custodi dell’acqua” ed ha visto giovani registi e filmakers cimentarsi nella realizzazione di cortometraggi inediti che narrano l’elemento acqua attraverso gli strumenti della fiction, del documentario o dell’animazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del risparmio e del riuso idrico, in linea con le strategie sostenibili del Gruppo Acea. Il lavoro migliore tra i tre corti finalisti sui 150 partecipanti, sarà selezionato da una giuria composta da Acea e dai critici del Centro Sperimentale e verrà proiettato il 15 ottobre nella sala del Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il videomaker vincitore riceverà un premio di 5.000 euro.
Si rinnova anche la rassegna 'Gocce di cinema', realizzata in collaborazione il Centro Sperimentale di Cinematografia, che è una retrospettiva di nove film legati all’acqua, con titoli come L’Atalante, di Jean Vigo, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmuller, Fitzcarraldo di Werner Herzog, Lady in the Water di M. Night Shyamalan, Viale del Tramonto di Billy Wilder. A questi si aggiungono tre titoli che fanno parte della selezione della Festa del Cinema: Figlio di Giano, di Luigi Grispello, Choose Earth di Anne de Carbuccia e The Velasquez Mistery di Stèphanie Sortat. In anteprima anche la nuova serie Sandokan con Can Yaman e Alessandro Preziosi, ambientato nelle acque della Malesia.
Dal 15 ottobre, data di partenza della manifestazione e per tutta la durata della Festa del Cinema, lo storico Teatro Olimpico di Roma ospiterà alcuni film della rassegna e si trasformerà nel Teatro Olimpico Acea. Il foyer sarà allestito poi con un’esposizione di immagini, opere e oggetti di ingegneria industriale provenienti da 'Acea Heritage', una mostra nata per raccontare la storia e la cultura di Acea nella sede romana della società in Piazzale Ostiense guidata dall’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo. In occasione della manifestazione, infine, presso l’Auditorium Parco della Musica, verrà allestito lo stand Acea dove sarà possibile incontrare i protagonisti dei film in cartellone e vedere i corti in concorso per il contest I mille volti dell’acqua. Allo stand si giungerà percorrendo il Blu Carpet per ricordare e sottolineare l’importanza delle risorse idriche.

(Adnkronos) - Anche Mike Maignan contro Milan-Como in Australia. La decisione di far giocare il match tra la squadra di Allegri e quella di Fabregas, valida per la 24esima giornata di Serie A e in programma nel weekend del 7-8 febbraio, ha ricevuto l'ok, seppur "eccezionale", della Uefa ma non è andato giù a molti, tra cui il capitano del Milan.
Il portiere si è espresso a riguardo dal ritiro della Francia, dando ragione al suo compagno di squadra e Nazionale Adrien Rabiot, che nei giorni scorsi aveva criticato duramente la decisione: "Sono totalmente d'accordo con Rabiot, non riesco proprio a capire perché giochiamo all’estero", ha detto Maignan in conferenza stampa, "oggi si dimenticano alcune cose e si pensa molto all’aspetto economico".
"È una partita del campionato italiano, non capisco proprio perché si giochi all’estero. Inoltre avremmo dovuto giocare in casa, quindi perdiamo una partita casalinga. I nostri obiettivi sono ambiziosi, non bisogna lasciare nulla al caso", ha concluso il portiere rossonero.
Leggi tutto: Milan-Como in Australia, anche Maignan critica: "Non capisco, avremmo giocato in casa"


(Adnkronos) - Colpo all'ottobrata 2025. Le previsioni meteo indicano che nelle Regioni meridionali è in arrivo una fase di brutto maltempo con piogge, temporali e rischio nubifragi, mentre al Centro-Nord persiste stabilità.
"L'Italia sentirà l'influenza di correnti più fredde che domineranno l'Europa orientale in questa settimana. Il calo termico sarà minimo e più avvertibile al Centro-Nord, dove tuttavia il tempo si manterrà stabile e prevalentemente soleggiato", spiega all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo de 'iLMeteo.it', precisando che "le giornate inizieranno ancora con le classiche nebbie mattutine nelle aree di pianura, per poi lasciare spazio al sole".
"Il vero protagonista sarà invece un insidioso vortice che si posizionerà sul basso Tirreno. Questa configurazione sarà causa di maltempo che colpirà duramente il Sud e la Sardegna. A partire da domani, queste regioni dovranno fronteggiare un'ondata di piogge e temporali intensi, che si protrarranno per buona parte della settimana, con rischio di nubifragi e criticità idrogeologiche", conclude Brescia.
Leggi tutto: Colpo all'ottobrata, maltempo in arrivo al Sud e in Sardegna

(Adnkronos) - Una bombola di gas semivuota è esplosa oggi, lunedì 13 ottobre, in un'abitazione di via Palmiro Togliatti, all'angolo con via Prenestina, a Roma. Un detrito ha colpito un'auto parcheggiata nelle vicinanze, che a sua volta ha preso fuoco. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Sul posto è intervenuta anche la polizia.
Subito dopo l'esplosione e l'incendio si è levata dalla zona un'alta colonna di fumo visibile anche a distanza.
Leggi tutto: Roma, bombola di gas esplode sulla Prenestina: auto in fiamme, alta colonna di fumo




(Adnkronos) - Momenti di tensione alla Knesset durante l'intervento di Donald Trump. Il discorso del presidente degli Stati Uniti è stato interrotto dalla protesta di due deputati, che sono stati immediatamente allontanati dall'aula. Trump, che stava tessendo le lodi dell'inviato speciale Steve Witkoff, è stato sorpreso dalle urla di un deputato che teneva in mano alcuni fogli con la scritta genocidio.
Gli uomini della sicurezza sono intervenuti immediatamente e anche un secondo parlamentare è stato scortato fuori dall'aula. Secondo l'emittente Canale 12, si è trattato dei due deputati della sinistra israeliana (Hadash-Ta'al), il politico arabo-israeliano Ayman Odeh e Ofer Cassif. "E' stato molto efficiente...", ha detto Trump commentando l'intervento della sicurezza, dopo aver ricevuto le scuse dello speaker. "Ora torniamo a parlare di Steve...".
Leggi tutto: Trump alla Knesset, due deputati protestano: presidente Usa interrotto

(Adnkronos) - "La ricerca preclinica, clinica e in real world è il vero valore dell'azienda farmaceutica. Fare ricerca è importante per creare disponibilità di farmaci innovativi prima di essere messi in commercio. Risorse che producono effetti positivi anche per il sistema sanitario nazionale". Lo ha detto Francesca Patarnello, Vice President Market Access & Government Affairs di AstraZeneca Italia, intervenendo, a Milano, al primo incontro del format dedicato ai grandi temi del sistema salute, 'AstraZeneca Agorà'.
Per Patarnello "la ricerca è tutta buona", che sia "indipendente o meno", ma "deve essere condotta in modo adeguato, perfettamente coerente con le regole e le norme. È importante proteggere l'ecosistema della ricerca e farlo comprendere ai cittadini e agli stakeholder". La "partecipazione alle attività di ricerca migliora l’assistenza sanitaria, produce conoscenza, network e collaborazioni - evidenzia Patarnello - Anche se i suoi effetti si notano solo dopo 10-15 anni".
AstraZeneca si posiziona al primo posto in Italia per numero di studi clinici - si legge in una nota -. L’azienda farmaceutica ha stanziato quasi 100 milioni in Ricerca e Sviluppo nel biennio 2023/24, e nel 2023 ha gestito quasi 200 studi clinici attivi in 621 centri in 17 regioni italiane, confermando la sua presenza capillare. Sono 19 le nuove molecole in ultima fase di sviluppo che rappresentano la promessa di terapie innovative per i pazienti italiani. In tal senso, il nostro Paese è dunque terreno fertile. Questo lo si deve alla "qualità dei ricercatori e alle eccellenze nella filiera. Rispetto ad altri paesi, ci sono tante buone ragioni per investire in ricerca in Italia" conclude.
Leggi tutto: Ricerca, Patarnello (AstraZeneca): "E' il vero valore delle aziende farmaceutiche"

(Adnkronos) - Gli infortuni sono i veri protagonisti di questa sosta per le Nazionali. Le squadra di Serie A sono in ansia per i problemi fisici dei propri tesserati, a partire dalla Fiorentina, che he assistito allo stop di Kean durante Estonia-Italia, e al Milan, in ansia per le condizioni di Leao e Pulisic, ma che deve fare i conti con i ko di Estupinan e Saelemaekers.
Nel 3-1 con cui l'Italia di Gattuso ha steso l'Estonia nella trasferta valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, assicurandosi così almeno il secondo posto del gruppo I alle spalle della Norvegia, c'è anche una nota negativa. Moise Kean, dopo aver segnato il gol che ha sbloccato il match, all'8' si è fatto male procurandosi da solo una distorsione alla caviglia destra. Difficile che l'attaccante della Fiorentina possa affiancare Retegui nel prossimo match contro Israele, in programma domani, martedì 14 ottobre, ma sembra probabile un suo ritorno a Firenze per valutare l'entità dell'infortunio. I primi esami sono negativi, ma al momento la trasferta contro il Milan della prossima giornata di Serie A, prevista per domenica 19 ottobre, sembra ad alto rischio.
Gli infortuni però tengono con il fiato sospeso anche il Milan. Il club rossonero infatti deve fare i conti con i ko di Estupinan, ko durante l'amichevole tra il suo Ecuador e gli Stati Uniti per un problema alla caviglia sinistra. Nella stessa partita sono arrivati invece segnali incoraggianti da Christian Pulisic. L'esterno rossonero non si era allenato alla vigilia del match, terminata 1-1. Il ct Mauricio Pochettino ha rivelato che Pulisic ha sofferto per il riacutizzarsi di un dolore alla caviglia, che si era gonfiata durante l'ultimo allenamento. Il problema però sembra rientrato, con l'attaccante del Milan che è sceso in campo al 73' e preso parte quindi al match.
Meno 'fortuna' ha avuto invece Alexis Saelemaekers. L'esterno milanista è stato convocato dal Belgio ma ha rimediato un infortunio al flessore che potrebbe tenerlo fuori per le prossime due settimane, costringendolo così a saltare non solo la sfida con la Fiorentina, ma anche quella successiva con il Pisa. Fiato sospeso invece per Rafa Leao e Adrien Rabiot. L'attaccante rossonero, rientrato da un infortunio al polpaccio, non si è allenato con il Portogallo, ma dal ritiro lusitano parlano di semplice gestione. Proprio come quella che Deschamps sta mettendo in pratica con Rabiot. Anche il centrocampista ha saltato l'ultimo allenamento dei transalpini e il ct ha parlato di un fastidio al polpaccio che però non dovrebbe tradursi in nulla di grave.
Problemi anche in casa Napoli. Stanislav Lobotka ha dovuto abbandonare il ritiro della Slovacchia a causa di una "lesione distrattiva all’adduttore della coscia destra", come comunicato dal club partenopeo. Infortunio che lo terrà fuori dal campo per alcune settimane costringendolo a saltare il prossimo match di Serie A contro il Torino e la trasferta di Champions League con il Psv Eindhoven. Ko con l'Olanda è finito invece il giovane Jayden Addai, esterno del Como uscito in barella durante la sfida tra gli Orange Under 21 e i pari età della Bosnia.
Leggi tutto: Serie A, da Kean a Leao e Pulisic: quanti infortuni in Nazionale

(Adnkronos) - Sebbene 'Amici' continui a dominare gli ascolti del pomeriggio domenicale (3.094.000 spettatori pari al 26.4%), 'Domenica In' continua a crescere di settimana in settimana. A guidare la riscossa è il talk condotto dalla coppia formata da Mara Venier e dal direttore del 'Tempo' Tommaso Cerno, che nella quarta puntata del contenitore di Rai1 aumenta ulteriormente share e audience e sfiora il 20%.
Lo spazio dedicato alle vicissitudini di Vittorio Sgarbi e della figlia Evelina, moderato da Cerno e Venier, con Vittorio Feltri, Simona Izzo, Barbara Alberti e Vladimir Luxuria, ha toccato il picco di ascolti della puntata, nonché il record stagionale.
Per la precisione, la puntata ha registrato una media di 2.147.000 spettatori con il 18.1% nella prima parte, di 1.627.000 spettatori con il 16.1% nella seconda parte e di 1.413.000 spettatori con il 15.6% nella terza parte chiamata I Saluti di Mara.
Il talk di Venier e Cerno ha raggiunto invece il 19.4% alle 15.04, record stagionale Auditel per la trasmissione che quest'anno festeggia i 50 anni. È già la terza volta che la coppia ottiene gli ascolti più alti della puntata. Era già avvenuto nella seconda puntata con Garlasco e nella terza con i difficili rapporti genitori-figli. Ieri con il caso Sgarbi la conferma.
Leggi tutto: Il talk di Cerno e Venier traina la riscossa di 'Domenica In'


(Adnkronos) - I nuovi missili ipersonici della Russia sono in grado di "colpire le città europee nel giro di qualche minuto". Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, durante l'assemblea parlamentare dell'Alleanza atlantica a Lubiana, in Slovenia. La nuova tecnologia russa, continua, "è in grado di colpire Roma o Madrid o qualsiasi altra capitale nel territorio della Nato a una velocità cinque volte superiore a quella del suono".
Questo dimostra, prosegue, che "tutto il pensiero di avere Paesi sul fianco orientale e su un fianco mediterraneo è obsoleto. Siamo tutti sul fianco orientale ora, perché la differenza" tra Kiev e Roma è di pochi minuti, "quindi siamo tutti sul fianco orientale". Ed è "per questo - dice rivolto a Lorenzo Cesa - che dobbiamo sviluppare obiettivi di capacità, in modo da essere in grado anche in futuro di eliminare questo tipo di missili, cosa che non possiamo fare al momento".
Rutte ha spiegato "a ciascun alleato che non spendiamo solo il 3,5% o il 4% del Pil per la difesa, spendiamo il 5% della difesa complessiva", e questo non per "mantenere contenti gli americani". Ora "lo facciamo prima di tutto per assicurarci di essere in grado di respingere queste minacce. So che lo spiegherai al popolo italiano: il tuo governo è un grande amico" della Nato, a partire dalla premier "Giorgia Meloni, ma ovviamente anche i parlamentari", conclude.
Tornando a parlare poi della violazione dello spazio aereo Nato da parte di aerei o droni russi, Rutte ha elogiato la condotta gli F35 italiani. Se gli aerei "costituiscono una minaccia", ha ribadito, "possiamo attuare la soluzione definitiva", altrimenti "li accompagneremo docilmente fuori dal nostro spazio aereo", come hanno fatto gli F35 italiani in Estonia, un modus operandi che "credo sia stato molto saggio".

(Adnkronos) - FedEmo-Federazione delle associazioni emofilici, insieme all'Associazione dei pazienti con neuropatie disimmuni (Cidp Aps) e all'Associazione immunodeficienze primitive (Aip Aps), avanza la richiesta di efficientamento e raggiungimento dell’autosufficienza nazionale del sangue e dei prodotti plasmaderivati, per il corretto trattamento dei pazienti in cura con questi prodotti. L'appello - chiarisce la Federazione in una nota - si riferisce sia all’ambito della programmazione, con l’approvazione puntuale del piano per l’autosufficienza in tempi utili alla sua realizzazione, sia stimolando e adeguando il raggiungimento dell’obiettivo minimo di raccolta, portandolo dall’attuale 70% al 90% del fabbisogno.
Gli attuali obiettivi di raccolta, secondo FedEmo "non sono evidentemente sufficienti" e auspica che "possano essere innalzati e realizzati per superare le criticità, o potenziali tali, sottolineate anche dal Critical Medicine Act e dalla Union List of Critical Medicines in merito ai farmaci plasmaderivati - immunoglobuline umane e albumina in particolare - in termini di loro approvvigionamento e disponibilità".
La Federazione - rimarca la nota - riconosce l’importanza vitale dei plasmaderivati e, con gratitudine, "il valore storico e attuale della generosità dei donatori italiani e della professionalità del personale sanitario in ambito trasfusionale: un valore - sottolinea - determinato dalla volontà e dalle competenze acquisite, che vanno assolutamente sostenute e incentivate a livello nazionale e regionale, con politiche lungimiranti e di sistema, per tutelare la salute e la dignità dei pazienti, da un lato attuando pienamente quanto già stabilito dalla legge e, dall’altro - conclude - fronteggiando adeguatamente politiche fiscali e dazi internazionali che possono compromettere l’erogazione di terapie vitali".
Leggi tutto: Salute, da Fedemo appello per autosufficienza nazionale sangue e plasmaderivati

(Adnkronos) - Oltre la metà dei ragazzi italiani trascorre più di tre ore al giorno online, uno su due utilizza l'intelligenza artificiale per fare i compiti senza averne compreso rischi e limiti, e quasi un quarto ha incontrato di persona sconosciuti conosciuti su internet. Sono questi i dati più allarmanti che emergono dall'indagine Moige-Istituto Piepoli con età 11/18 anni, rilevata a metà anno del 2025 su 1.546 studenti di medie e superiori, un'istantanea che rivela come la generazione digitale stia navigando in acque sempre più profonde e insidiose, spesso senza bussola né salvagente. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto sociale “Educyber Generations”, promosso dal Moige – Movimento Italiano Genitori e sostenuto da Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, in collaborazione con Polizia di Stato, Anci, Google, Poste Italiane e con il contributo del Fondo di Beneficenza e opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo per l’iniziativa 'Nonno clicca qui'. L’obiettivo del progetto è educare e responsabilizzare i giovani sull’uso sicuro e consapevole del digitale e dell’intelligenza artificiale, promuovendo un dialogo intergenerazionale che aiuti ragazzi e adulti a comprendere rischi e opportunità del mondo connesso.
Più della metà dei ragazzi (55%) trascorre almeno tre ore al giorno online al di fuori della scuola, e il 14% supera le cinque ore quotidiane. Lo smartphone domina come principale strumento di connessione (93%), seguito a grande distanza da laptop e tablet. Questi dati confermano che la vita digitale è ormai una componente strutturale della quotidianità dei giovani, e non un’attività occasionale. Il tempo prolungato online genera criticità: il 43% dei ragazzi riceve frequenti richiami dai familiari per l’uso eccessivo dei dispositivi, mentre solo il 22% riesce a stare lontano dagli strumenti digitali senza provare ansia. Questi dati mostrano una relazione intensa e spesso problematica con la tecnologia, che richiede maggiore attenzione educativa.
I social network sono il principale luogo di socializzazione dei giovani: il 94% del campione li frequenta regolarmente. WhatsApp domina con l’87% di utilizzo, seguito da TikTok (58%), Instagram (57%) e YouTube (55%). Il 64% si dichiara molto o abbastanza attivo sui social, mentre il 63% usa sempre o spesso la propria vera identità. La percentuale di chi gestisce un proprio canale o account per pubblicare video è pari al 17%, indicando che una minoranza produce contenuti attivi, mentre la maggioranza resta fruitrice. Le relazioni virtuali sono prevalentemente supplementari a quelle reali: ben il 91% dichiara di avere più amici nel mondo reale che online, ma la gestione della propria identità digitale e l’esposizione dei contenuti restano criticità da monitorare.
Le relazioni con sconosciuti online evidenziano vulnerabilità significative: il 30% accetta richieste di amicizia da persone mai conosciute, e il 23% ha incontrato di persona qualcuno conosciuto solo online, con il picco del 31% tra i 15-17enni. La condivisione di dati sensibili resta limitata (solo il 5% fornisce regolarmente informazioni private), ma la presenza di comportamenti a rischio, seppure minoritaria, è allarmante. Sexting, revenge porn e diffusione di contenuti personali rimangono fenomeni marginali, ma il rischio legato alla scarsa consapevolezza e all’interazione con sconosciuti richiede interventi mirati. La capacità di discernere informazioni affidabili non è ancora diffusa: solo il 35% considera attendibile ciò che legge online, mentre il 52% verifica sempre le notizie prima di credervi. Nonostante questo, il 48% dei ragazzi è caduto almeno occasionalmente vittima di fake news, un dato che evidenzia l’urgenza di sviluppare competenze di alfabetizzazione digitale. Le fonti principali di informazione rimangono la famiglia e gli adulti di riferimento (34%), la televisione (25%) e il web/social (23%). Solo il 5% utilizza esclusivamente Internet, mentre la capacità di riconoscere i deepfake è dichiarata dal 70%, evidenziando un bisogno di formazione più strutturata.
Il cyberbullismo colpisce direttamente una quota significativa di ragazzi: il 7% dichiara di essere stato vittima, e il 16% di aver assistito a episodi come testimone. Complessivamente, quasi un quarto dei giovani è stato coinvolto, direttamente o indirettamente, in episodi di violenza online. I comportamenti scorretti più diffusi includono esclusioni da gruppi, pettegolezzi, insulti e hate speech: il 29% ha subito o assistito a tali episodi, e un ulteriore 36% segnala che avvengono occasionalmente. Solo il 12% interviene a difesa della vittima e il 5% segnala l’accaduto a un adulto, mentre il 7% non fa nulla. La conoscenza delle conseguenze legali è presente nel 73% dei ragazzi, ma resta critica la gestione pratica di questi eventi. La protezione della privacy è parziale: solo il 47% discute regolarmente delle impostazioni di privacy con adulti di riferimento, e solo il 47% ha attivato filtri per limitare contenuti inappropriati. Il 49% dei ragazzi ritiene che i social non proteggano adeguatamente i dati dei minori, mentre solo il 10% esprime fiducia nelle misure adottate dalle piattaforme. La gestione della sicurezza digitale resta quindi una criticità concreta, che richiede interventi mirati da parte di famiglie, scuola e istituzioni.
L’intelligenza artificiale è entrata profondamente nella vita dei giovani: il 51% la utilizza regolarmente, con un picco del 71% tra gli studenti delle superiori. Per quanto riguarda lo studio, il 29% la usa sempre o spesso per fare compiti, percentuale che sale al 54% tra i 15-17enni. Tuttavia, solo il 21% ha ricevuto formazione adeguata sui rischi e le opportunità dell’IA, mentre il 33% ha ricevuto informazioni errate dagli strumenti. Questo divario formativo espone i ragazzi a un uso superficiale e potenzialmente rischioso dell’intelligenza artificiale, sottolineando l’urgenza di percorsi educativi mirati. Il ruolo educativo della famiglia mostra criticità evidenti: il 45% dei genitori impone regole sull’uso dei dispositivi, ma questa supervisione diminuisce con l’età dei figli. Solo il 16% dei ragazzi ritiene utili corsi specifici sulla sicurezza digitale, mentre il 56% indica come strumenti di protezione più efficaci il dialogo con adulti di fiducia e regole condivise. A scuola, solo il 21% riceve informazioni approfondite sui rischi dell’IA, evidenziando la necessità di una alleanza educativa più forte tra famiglia, scuola e istituzioni.
All’evento coordinato da Antonio Affinita, cofondatore e direttore generale del Moige sono intervenuti: Livio Gigliuto, presidente esecutivo Istituto Piepoli, Maurizio Gasparri, senatore, Presidente del Gruppo di Forza Italia, Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Ivano Gabrielli, Direttore Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, Elena Bonetti, parlamentare, Presidente Commissione d’Inchiesta sugli Effetti Economici e Sociali della Transizione Demografica, Lavinia Mennuni, senatrice Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Sandra Cioffi, Presidente Consiglio Nazionale degli Utenti – Cnu Agcom, Veronica Nicotra, Segretario Generale Anci, Fabrizio Iaccarino, Responsabile Affari Istituzionali Enel e Consigliere di Enel Cuore, Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy di Google Italia, Andreana Esposito, Responsabile Sviluppo Sostenibile di Gruppo di Poste Italiane, Angelica Massera, content creator e testimonial dell’iniziativa. È stata, inoltre, premiata una delegazione di 45 giovani ambasciatori che si sono distinti per il loro impegno nello scorso anno scolastico, provenienti dai seguenti istituti di istruzione: IC Plinio il vecchio di Cisterna di Latina (Latina), Istituto Pirelli di Roma e dell'Istituto Comprensivo Via N. M. Nicolai di Roma.
“I minori trascorrono sempre più tempo online, in un contesto in cui visibilità, follower e interazioni digitali sembrano diventare il metro del proprio valore personale. In nome di questa popolarità, spesso abbassano la guardia, correndo rischi che possono compromettere sicurezza e privacy. I dati evidenziano una presenza digitale sempre più intensa, - ha detto Affinita - con un uso crescente dell’intelligenza artificiale anche a scopi scolastici, ma senza una reale consapevolezza dei rischi e delle opportunità che essa comporta. È necessario un impegno condiviso di genitori, istituzioni e operatori tecnologici per guidare i ragazzi in un percorso di educazione digitale che non si limiti a imporre divieti, ma li aiuti a comprendere, scegliere e utilizzare in modo responsabile gli strumenti del futuro”. Secondo la senatrice Lavinia Mennuni, della Commissione parlamentare per l'Infazia e l'Adolescenza “quello della tutela dei più giovani dai rischi di Internet è un argomento che sono felice stia vedendo una maggiore consapevolezza da parte di tutte le agenzie educanti, delle scuole, delle famiglie e degli adolescenti stessi. È evidente, anche nei contesti europei, che i tempi siano maturi per procedere a una regolamentazione del fenomeno per assicurare la massima protezione possibile ai nostri giovani”.
Di seguito è intervenuta Sandra Cioffi, presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti (Cnu) ha affermato che “come Consiglio Nazionale degli Utenti abbiamo ribadito alcune priorità concrete: la necessità di strumenti di parental control semplici e attivi di default; sistemi di verifica dell’età realmente efficaci e rispettosi della privacy; regole chiare per influencer e baby influencer, che tutelino i minori dalla sovraesposizione e dallo sfruttamento economico. Servono inoltre programmi efficaci di educazione digitale non solo per i minori, differenziati per fasce d’età, ma anche per le famiglie e per gli educatori. Sono temi che toccano la vita quotidiana dei giovani e delle famiglie e che richiedono un impegno condiviso, non solo interistituzionale. Per tutelare i minori in questo difficile periodo di transizione non esistono ‘ricette magiche’, ma serve una cooperazione stabile: la scuola deve educare alla cittadinanza digitale; le famiglie hanno il compito di accompagnare e dialogare; le piattaforme devono assumersi responsabilità concrete; le istituzioni devono garantire regole e vigilanza. Solo insieme si può costruire una rete più sicura ma anche più solidale e inclusiva. Infine, - conclude - un messaggio ai ragazzi: non basta essere connessi per essere cittadini digitali. Vi vogliamo protagonisti attivi, capaci di creare contenuti positivi, di usare la tecnologia non solo per consumare, ma per costruire cultura e comunità. In questo percorso, l’intelligenza artificiale può essere un alleato prezioso, se usata però con consapevolezza e spirito critico”.
“L’Anci conferma il suo impegno nel contrasto ai fenomeni del bullismo e cyberbullismo sostenendo con convinzione la campagna Moige. La collaborazione tra Anci e Moige, consolidata dal 2017 con un protocollo di intesa, - ha detto Veronica Nicotra, segretaria generale Anci - ha l’obiettivo di promuovere sul territorio nazionale azioni di sensibilizzazione e di informazione verso ragazze e ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo. I Comuni svolgono un ruolo importante insieme alle scuole con azioni di prevenzione e contrasto di un fenomeno che, purtroppo, secondo i dati emersi dall’ultima indagine presentata oggi dal Moige, desta molta preoccupazione. L’iniziativa del Moige ha visto negli ultimi otto anni il coinvolgimento di 400 Comuni che hanno supportato le diverse attività sul territorio e 2.059 scuole del territorio. È necessaria una mobilitazione collettiva, una responsabilità condivisa tra istituzioni, scuole, famiglie e cittadini a favore dei diritti dei minori, della sicurezza delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e della promozione della cultura del rispetto per una sana convivenza civile. Siamo dunque convinti nel continuare a sostenere la campagna Moige, contro il bullismo e il cyberbullismo, in qualità di partner istituzionale”.
Secondo Giovanna Paladino, direttore Museo del Risparmio di Torino "il Fondo Beneficenza ha ritenuto di sostenere il progetto 'Nonno clicca qui', che favorisce il passaggio di competenze informatiche tra nipoti e nonni, perché non è solo un ponte digitale, ma anche un ponte umano. Rafforza legami affettivi, valorizza l’esperienza e stimola la curiosità reciproca. Sostenere queste iniziative significa investire in inclusione, dialogo intergenerazionale e cittadinanza digitale per tutti. È un modo concreto per sostenere la costruzione di una società più connessa, consapevole e solidale".
E Fabrizio Iaccarino, responsabile Affari Istituzionali Italia di Enel e Consigliere di Enel Cuore ha detto che “l'incremento della connettività e le sfide dell'intelligenza artificiale devono accompagnarsi all'altrettanto fondamentale crescita della consapevolezza digitale: vale per tutti ma a maggior ragione per i ragazzi, che queste sfide possono trasformarle in opportunità. Enel Cuore è al fianco di Moige e di tutte quelle iniziative che mettono al centro la cura dei giovani e della loro serenità, per salvaguardarne sia il benessere psico-fisico individuale che la genuinità delle relazioni con gli altri. In un momento di repentini cambiamenti, in cui l'identità digitale e lo scambio online offrono nuove vie di interazione ma anche nuovi rischi, il cyberbullismo uno dei più seri, è fondamentale che istituzioni, famiglie e tessuto sociale facciano squadra per accrescere la consapevolezza e stimolare la coscienza critica verso un mondo interconnesso che, per essere vissuto con serenità, va prima conosciuto a fondo".
Per Diego Ciulli, head of Public Policy Google Italy "per i ragazzi e le ragazze italiane le piattaforme video come YouTube fanno parte della vita quotidiana: le usano ogni giorno per apprendere, divertirsi e informarsi. Ce lo dicono i dati: secondo un recente studio di Livity, in Italia il 74% dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni guarda video su YouTube per imparare qualcosa di nuovo per la scuola; il 71% per imparare qualcosa di nuovo per divertirsi o al di fuori dell'ambito scolastico e l'84% degli insegnanti afferma di aver usato contenuti di YouTube come parte del percorso di apprendimento scolastico. Privare i più giovani di queste possibilità di imparare e coltivare la loro creatività sarebbe un grave errore. È però fondamentale che adolescenti e preadolescenti, soprattutto i più vulnerabili, non siano lasciati soli online. YouTube fornisce alle famiglie ambienti digitali protetti, sviluppati su misura delle esigenze dei minori, e mette a disposizione dei genitori strumenti potenti per decidere cosa i loro figli possono o non possono guardare e per fissare dei limiti di tempo alla navigazione. Gli strumenti esistono già, ora tocca a noi - piattaforme, associazioni e soprattutto istituzioni - spiegare quanto sia importante utilizzarle e come farlo al meglio”.
E Angelica Massera, Content creator, ha detto che "viviamo in un’epoca in cui i social network sono diventati il nostro diario, la nostra vetrina, il nostro megafono. Sono strumenti potenti, che ci permettono di esprimerci, creare, connetterci. Ma come ogni cosa potente… vanno usati con consapevolezza. I social ci danno l’illusione di essere sempre 'in contatto', ma non sempre siamo davvero in relazione. Ci mostrano vite perfette, corpi perfetti, giornate perfette. Ma ricordiamoci: sono vetrine, non specchi. E ciò che vediamo non è sempre tutta la verità. Un like non definisce il nostro valore. Un follower non misura il nostro talento. E soprattutto, non dobbiamo mai permettere a uno schermo di decidere chi siamo o quanto valiamo. Usate i social per raccontarvi davvero, per condividere idee, emozioni, progetti. Per seguire chi vi ispira e vi arricchisce. Ma tenete sempre accesa una domanda: 'Quello che sto guardando, pubblicando o commentando… mi fa bene?' e Soprattutto attenzione alla differenza tra uso e abuso. Siate protagonisti, non spettatori. Siate reali, non perfetti. E ricordatevi: il vostro valore non sta in un profilo, ma in ciò che siete… anche quando il telefono è spento”.
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