
(Adnkronos) - Donald Trump ha promesso ai leader arabi che non permetterà a Benjamin Netanyahu di annettere la Cisgiordania. E' quanto riporta oggi Politico citando sei fonti informate dell'incontro che il presidente americano ha avuto, a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu, con i leader dei Paesi arabi.
Due fonti spiegano che Trump è stato "fermo" sul fatto che non permetterà un'azione del genere nei confronti della Cisgiordania, governata dall'Anp e non da Hamas. Altre fonti hanno riferito che Trump e il suo team hanno presentato il piano dell'amministrazione per mettere fine alla guerra, compresi dettagli sulla governance e la sicurezza del dopoguerra.
Intanto il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha definito ''ingiustificata'' la decisione di Israele di chiudere il valico di Allenby, unico collegamento tra la Cisgiordania e la Giordania, definendola una ''forma di punizione collettiva''.
In una nota, il ministero ha affermato che "il valico è l'unica via di spostamento per oltre 3 milioni di palestinesi che vivono in Cisgiordania verso il mondo esterno e la sua chiusura provoca ingenti danni umanitari ed economici, lasciando migliaia di palestinesi bloccati, impossibilitati a tornare al lavoro, agli studi e alle famiglie, o a recarsi per cure mediche".
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(Adnkronos) - "Sono felice. Non voleva fare quello che ha fatto, è successo, era al momento sbagliato nel posto sbagliato e penso che abbia pagato abbondantemente; è giusto che finalmente riprenda in mano la sua vita". Così all'Adnkronos Franca Berto, moglie di Massimo Zen, commentando la concessione della grazia parziale a suo marito. "Non sta bene, gli avevano negato l'uscita dal carcere per le cure dentarie, cominciava a cedere anche psicologicamente", sottolinea.
"Accolgo molto favorevolmente questa notizia. Le condizioni di salute di Massimo Zen sono estremamente precarie, necessita di cure odontoiatriche urgenti che non possono essere svolte in carcere e da quando è detenuto, non riuscendo più a mangiare, ha perso oltre 30 chili. Penso sia una prospettiva di giustizia ed equità che possa espiare un residuo di pena in misure alternative alla detenzione", il commento all'Adnkronos dell'avvocato Alberto Berardi, legale di Zen, sulla grazia all'ex guardia giurata di Cittadella, Padova, che nel 2017, durante una rapina a un bancomat nel Trevigiano, uccise con un colpo di pistola un giostraio.
"Avevamo parlato della domanda di grazia, eravamo in attesa e fiduciosi - prosegue - E' sempre stato un detenuto più che modello, dal mio punto di vista i presupposti c'erano, ma trattandosi di un atto di intera discrezionalità presidenziale non potevamo fare previsioni".

(Adnkronos) - Tragico incidente a Fiumicino. Una donna di 35 anni è stata travolta e uccisa, intorno alle 22 di ieri, mentre era in strada nei pressi di via Redipuglia nella zona di Isola Sacra. L'impatto con la Smart non le ha lasciato scampo, la donna è morta sul colpo. Sul posto, per i rilievi, la polizia locale. La salma è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. La donna è stata travolta mentre camminava con il figlio di 8 anni, rimasto illeso.
Simona Bortoletto, questo il nome della vittima, stava percorrendo insieme al figlio via Redipuglia quando è sopraggiunta una Smart che l'ha investita. Vano il tentativo del conducente dell'auto, un coetaneo, che si è fermato a prestare i primi soccorsi. L'uomo è stato denunciato per omicidio stradale.

(Adnkronos) - Tragico incidente a Fiumicino. Una donna di 35 anni è stata travolta e uccisa, intorno alle 22 di ieri, mentre era in strada nei pressi di via Redipuglia nella zona di Isola Sacra. L'impatto con la Smart non le ha lasciato scampo, la donna è morta sul colpo. Sul posto, per i rilievi, la polizia locale. La salma è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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(Adnkronos) - La carta igienica dal bagno alla cucina? A quanto pare, sì. Il trasferimento dell''accessorio' è realtà e suscita la curiosità del Reader's Digest, che si interroga sulla novità a quanto pare diffusa in diversi paesi. Prende piede, come mostrano anche i video sui social in particolare dagli Stati Uniti, l'abitudine di utilizzare un rotolo di carta igienica nel freezer o sui ripiani del frigorifero. La pulizia in senso stretto non c'entra. L'utilizzo della carta igienica - toilet paper o papel higienico a seconda della latitudine - è caratterizzato dalla presenza di cellulosa, un materiale con elevata capacità di assorbimento.
La carta igienica, osserva RD, non rilascia composti chimici e come primo effetto assorbe l'umidità in eccesso, che in genere causa il rapido deterioramento di frutta, verdura e altri alimenti. L'accorgimento, quindi, consente di garantire più a lungo la qualità.
L'utilità della soluzione è legata ad un secondo motivo e si allarga anche agli odori. Negli spazi limitati di un frigorifero 'convivono' gli alimenti più disparati in un mix di aromi. La carta igienica, come una sorta di deumidificatore o di filtro, 'aspira' una parte degli odori e contribuisce ad un ambiente più neutro. L'efficacia della carta è prevedibilmente limitata nel tempo e l'eventuale effetto positivo della soluzione è legato ad un ricambio continuo.
Leggi tutto: Carta igienica in frigo, l'idea per conservare meglio frutta e verdura

(Adnkronos) - Con la stipula della convenzione per i centri anziani di Monti e Colonna, il I municipio di Roma Capitale completa il percorso di trasformazione di tutti i propri centri. Con la firma della convenzione per i centri di Monti e Colonna, salgono a 12 i presidi affidati ad associazioni di promozione sociale. Alla firma hanno preso parte la presidente del I municipio, Lorenza Bonaccorsi, l'assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, Claudia Santoloce, e il direttore, Pasquale Libero Pelusi.
Le case sociali rappresentano oggi luoghi di incontro aperti a tutti, pensati per favorire l'inclusione intergenerazionale e il benessere della comunità. "Questo passaggio rappresenta un traguardo fondamentale per la nostra amministrazione. Con questa iniziativa rafforziamo la rete sociale del Municipio I, promuovendo un modello di gestione che mette al centro la partecipazione attiva e il protagonismo civico ma che vede nell’amministrazione municipale una vera e propria reciprocità", ha sottolineato la presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi.
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Meloni: "Condanna totale dell'attacco alla Flotilla, anche se la loro è una missione irresponsabile"

(Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene oggi, martedì 24 settembre, da New York sugli attacchi alla Sumud Flotilla. La premier condanna quanto accaduto, aggiungendo che verranno fatte "indagini per capire quello che è successo". La Flotilla, aggiunge, "sta facendo qualcosa di pericoloso e irresponsabile", richiamandoli alla responsabilità.
"Voglio ribadire quello che penso di questa vicenda, perché tutto questo è gratuito, pericoloso, irresponsabile. Non c'è bisogno di rischiare la propria incolumità, non c'è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza, che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore. Quindi penso anche che vada fatto un richiamo a tutti alla responsabilità, particolarmente quando si tratta di parlamentari della Repubblica Italiana, perché ricordo che i parlamentari della Repubblica Italiana sono pagati per lavorare nelle istituzioni, non per costringere le istituzioni a lavorare per loro".
Torna anche a parlare della Russia e di Putin, sostenendo che "è in difficoltà" e bisogna evitare di "finire nelle sue trappole". Bisogna, aggiunge, "evitare un'escalation che conviene solo" al Cremlino.

(Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene oggi, martedì 24 settembre, da New York sull'attacco alla Flotilla. La premier condanna quanto accaduto, aggiungendo che verranno fatte "indagini per capire quello che è successo". La Flotilla, aggiunge, "sta facendo qualcosa di pericoloso e irresponsabile", richiamandoli alla responsabilità.
Torna anche a parlare della Russia e di Putin, sostenendo che "è in difficoltà" e bisogna evitare di "finire nelle sue trappole". Bisogna, aggiunge, "evitare un'escalation che conviene solo" al Cremlino.
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(Adnkronos) - Sono quindici i docenti dell’Università LUM Giuseppe Degennaro presenti nella World’s top 2% scientists 2024, la classifica a livello mondiale degli scienziati più citati e influenti al mondo in diverse discipline. Si tratta dei professori Tiziana Annese, Pasquale Del Vecchio, Alessandro Gialluisi, Licia Iacoviello, Salvatore Maurizio Maggiore, Salvatore Massaro, Riccardo Memeo, Anna Picca, Nicola Raimo, Bianca Rocca, Giovanni Rotella, Giovanni Schiuma, Giustina Secundo, Giuseppe Troiano, Filippo Vitolla.
“Mi congratulo - ha detto il rettore della LUM Antonello Garzoni - per l’obiettivo raggiunto e per l’impegno che quotidianamente viene dedicato alla ricerca, con passione e determinazione. Questo risultato è frutto di una politica di reclutamento di eccellenza del nostro Ateneo che non si limita ai presenti in questa classifica, ma ritengo sia un elemento distintivo di ciascuno dei nostri docenti di ruolo. E’ su questo che la LUM punta per costruire una propria identità nel panorama nazionale e internazionale”.
Secondo la classifica Stanford il 14 per cento dei docenti di ruolo della LUM è considerato 'top scientist'. In particolare nel Dipartimento di Ingegneria il 45 per cento dei docenti risulta ai vertici mondiali delle rispettive discipline. La classifica, curata dalla Stanford University, si basa sulle informazioni bibliometriche dei 190 mila ricercatori profilati nel database Scopus, il più grande database di abstract e citazioni al mondo e comprende scienziati di tutti i campi della ricerca. Su circa 9 milioni di scienziati, il ranking indica il primo 2% degli studiosi più citati a livello globale.

(Adnkronos) - I Minori Stranieri Non Accompagnati giunti in Italia nel primo semestre 2025 sono 6.205, il 18% del totale delle persone giunte attraverso il Mediterraneo nel corso dell’anno. Una percentuale in crescita, come attesta il Sim (Sistema Informativo Minori) del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sono solo una parte dei 16.497 minori soli che al 30 giugno risultano presenti in Italia. Per garantire loro l’accoglienza e la protezione a cui hanno diritto, nasce il progetto Rafforzare i Servizi di Accoglienza e Protezione per Minori Non Accompagnati in Italia (Enhancing Reception and Protection Services for Unaccompanied Children in Italy), promosso dal ministero dell’Interno italiano, dalla Segreteria di Stato della migrazione della Svizzera (Sem) e l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati. Il progetto, all’interno di un più ampio accordo bilaterale tra Svizzera e Italia in ambito di migrazione, va a potenziare gli sforzi compiuti fino a ora dall’Italia nella gestione di complessi flussi migratori.
Oggi l’Ambasciatore svizzero in Italia, Roberto Balzaretti, si è recato in visita presso il centro di accoglienza per minori di Como, accompagnato dalla Rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti, e dal viceprefetto Roberto Leone, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno. Il centro di Como è una delle 34 strutture di accoglienza che rientrano nel progetto che, in collaborazione con l’Unhcr, è stato avviato nell' ottobre 2024. Il sistema di accoglienza italiano è strutturato su centri di prima e seconda accoglienza, concepiti per la valutazione dei bisogni attraverso colloqui con i minori, l’orientamento legale e percorsi di integrazione a più lungo termine. Sebbene il governo stia lavorando per rafforzare questo sistema, nella pratica appare fondamentale, nell’ottica del superiore interesse del minore, rafforzare gli interventi di supporto individualizzato, nell’ambito dei progetti di lungo respiro di cui i minori hanno bisogno. Non essendo previste limitazioni della libertà personale, molti di essi lasciano volontariamente le strutture di accoglienza poco dopo l’arrivo, rimanendo privi di protezione ed esposti a gravi rischi. I trafficanti e le reti criminali sfruttano attivamente questa situazione, attirando i minori non accompagnati in condizioni di abuso e sfruttamento. Nei primi sei mesi dell’anno, ben 2.572 minori si sono allontanati autonomamente dai centri, scomparendo senza lasciare traccia.
Il progetto di Unhcr, finanziato dal secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’Ue e sviluppato in stretto coordinamento con il Ministero dell’Interno italiano, nasce per rafforzare la risposta istituzionale al fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, supportando le autorità italiane nell’individuare i bisogni e nello sviluppare percorsi individuali di inclusione e protezione. Le attività si articolano su quattro pilastri principali: Rafforzamento del coordinamento istituzionale; migliorare il lavoro congiunto tra livelli nazionale e locale, in coerenza con le priorità del Governo italiano e con le altre attività di supporto già in corso. Operare in regioni strategiche come Lombardia, Puglia, Basilicata e Campania, dove mancavano interventi specializzati di agenzie internazionali e Ong, garantendo un sostegno concreto ai minori.
Attraverso il partenariato con Save the Children, vengono offerti supporto psicosociale; informazione sui diritti e sulle prospettive future; attività ricreative per favorire il benessere emotivo e promuovere inclusione e senso di normalità; a presenza quotidiana degli operatori permette inoltre di raccogliere dati sui profili e i bisogni dei ragazzi, individuando aree di miglioramento del sistema. Sviluppare le competenze degli operatori dei centri di prima accoglienza per rafforzare la qualità dell’assistenza offerta ai minori. Rimettere al centro i bisogni dei minori, rilevati attraverso un’attività di raccolta informazioni sul loro profilo all’interno dei centri, con l’obiettivo di supportare le autorità italiane nell’identificazione delle aree da potenziare. Come ha sottolineato l’Ambasciatore Balzaretti, "la fuga comporta spesso mancanza di prospettive, sofferenze e rischi, soprattutto per i più giovani e vulnerabili. Servono risposte tempestive e adeguate ai bisogni di questi bambini e ragazzi. La gestione della migrazione è un compito comune degli stati europei. Con il contributo la Svizzera dimostra solidarietà a un paese confinante e all’intera UE tenendo conto anche dei propri interessi”. Nel centro di accoglienza di Como, in particolare, attraverso il proprio partner Save the Children, UNHCR offre sostegno psicosociale a bambini e ragazzi arrivati senza le loro famiglie mentre, in parallelo, si lavora insieme alle istituzioni italiane per rafforzare la rete dei servizi territoriali e garantire un supporto specializzato e immediato ai ragazzi che ne hanno bisogno.
“I minori che arrivano in Italia senza le loro famiglie, spesso dopo lunghi e pericolosi viaggi, sono bambini e ragazzi che meritano protezione e hanno diritto ad un’accoglienza sicura e dignitosa, indipendentemente dal luogo di origine e dal loro status legale. Il nostro progetto mira a fare in modo che i minori non accompagnati trovino fin dal loro arrivo spazi accoglienti, sicuri e adatti alla loro età, con supporto psicosociale, accesso a servizi specializzati e attività educative. Il contesto di Como dimostra come, con il giusto accompagnamento, una progettazione basata sull’ascolto del vissuto e dei bisogni dei minori e attivando i servizi disponibili sul territorio, sia possibile offrire un’alternativa all’allontanamento dei minori e il loro sfruttamento - spiega Chiara Cardoletti - Siamo molto grati alla Svizzera per il sostegno fondamentale, che rappresenta una risposta concreta a favore dei bambini e degli adolescenti più vulnerabili, e al tempo stesso rappresenta un segnale tangibile di solidarietà all’Italia, da sempre impegnata nella costruzione di un sistema di accoglienza più efficace e sostenibile".
Come dichiarato dal Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, del Ministero dell’Interno, Prefetto Rabuano “Esperienze come questa, che ci vede oggi collaborare con le autorità Svizzere e con Unhcr, integrano la risposta strutturata che l’ordinamento italiano assicura nel superiore interesse del minore, anche arricchendo la qualificazione professionale degli operatori nella celere individuazione e presa in carico di vulnerabilità”.

(Adnkronos) - Il Premio Film Impresa promosso da Unindustria sarà protagonista all’interno del programma Alice nella Città, sezione autonoma della Festa del Cinema, giunta alla XXIII edizione, presentata stamane all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” a Roma. Lo hanno annunciato i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli che hanno ringraziato il Premio Film Impresa di Unindustria davanti ad un pubblico di appassionati e professionisti dell’audiovisivo e ai tantissimi giovani, ai quali Alice nella Città è rivolto e si ispira.
Il Premio Film Impresa entra nella XXIII di Alice nella Città - in programma dal 15 al 26 ottobre prossimo - all’interno di uno degli highlights più attesi. Il Fuori Sala è infatti il nuovo format ideato in collaborazione e con il sostegno dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, con un programma che prevede incontri, talk, eventi speciali, presentazioni letterarie legate al cinema, proiezioni e premi anche per valorizzare le aziende e la Capitale attraverso l’audiovisivo. E tra i premi del Fuori Sala c’è quello del Premio Film Impresa Under 35 con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al racconto d’impresa attraverso il linguaggio del cinema. Un invito rivolto a filmmaker emergenti, agli studenti di cinema, ai giovani, alla formazione e alla scoperta di nuovi linguaggi espressivi, con uno sguardo originale e autentico, delle trasformazioni, dei valori e delle sfide dell’impresa contemporanea. Ed è ancora aperto il bando ufficiale per partecipare alla quarta edizione del Premio Film Impresa divenuto ormai un vero hub culturale e luogo d’incontro e di riferimento. Le opere potranno essere inviate fino al 30 novembre 2025, attraverso la sezione dedicata sul sito ufficiale www.filmimpresa.it.
"Questa partecipazione rappresenta un’importante occasione di confronto e dialogo – hanno detto Giampaolo Letta e Mario Sesti, presidente e direttore artistico del Pfi – ed una opportunità che rivolgiamo alle nuove generazioni all’interno di un contesto culturale di rilievo come questo. Al centro della missione del Premio Film Impresa c’è sempre la valorizzazione delle storie aziendali capaci di raccontare l’innovazione, la sostenibilità, la responsabilità sociale e il capitale umano attraverso il linguaggio del film d’autore e del documentario creativo". "Grazie a Unindustria e al Premio Film Impresa – ha detto nel corso della presentazione Fabia Bettini – per aver intrapreso con noi un dialogo importante che inizia proprio con questo premio speciale ma che in questa edizione si arricchisce anche con un autentico innesto nella composizione delle giurie dei rispettivi eventi: Alice nella Città e Film Impresa. L’obiettivo è entrare in questa città e fare andata e ritorno nel mondo del cinema alla scoperta del talento".
Leggi tutto: Festa Roma, Premio Film Impresa under 35 per raccontare l'azienda in cinema




(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato quattro decreti di grazia. Si tratta di provvedimenti di clemenza individuale adottati "ai sensi di quanto previsto dall'art. 87 comma 11 della Costituzione", "in ordine ai quali il ministro della Giustizia a conclusione della prescritta istruttoria ha formulato avviso favorevole".
Gabriele Finotello, nato nel 1991, si legge in un comunicato del Colle, è stato ''condannato a nove anni e quattro mesi di reclusione per il delitto di omicidio volontario del padre commesso nel febbraio del 2021". Nel "concedere la grazia che ha estinto l’intera pena residua da espiare (pari a quattro anni e tre mesi di reclusione)" il presidente delle Repubblica ''ha tenuto conto dei pareri favorevoli, formulati dal Procuratore Generale e dal magistrato di sorveglianza, delle condizioni di salute del condannato e del particolare contesto in cui è maturato l’episodio delittuoso, caratterizzato da ripetuti atti di violenza e minaccia da parte della vittima nei confronti dei propri familiari".
Massimo Zen, nato nel 1971, continua la nota, è stato ''condannato alla pena complessiva di nove anni e sei mesi di reclusione per i delitti di omicidio volontario e cognizione illecita di comunicazioni, commessi nel 2017". "Nel concedere la grazia parziale - che ha estinto tre anni e tre mesi della pena detentiva ancora da espiare - il presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal magistrato di sorveglianza, dell’intervenuto risarcimento del danno, nella somma concordata con i congiunti della vittima, e delle condizioni di salute del condannato". Per "effetto del provvedimento del Capo dello Stato", "all’interessato rimarrà da espiare una pena non superiore a quattro anni di reclusione, limite che consente al Tribunale di sorveglianza l’eventuale applicazione dell’istituto dell’affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 dell’ordinamento penitenziario)".
Patrizia Attinà, nata nel 1972, si legge nella nota del Colle, era stata "condannata alla pena complessiva di due anni, otto mesi e venti giorni di reclusione per i reati di furto e estorsione, commessi nel 2012 e nel 2016". "Nell’adottare l’atto di clemenza per l’intera pena residua da espiare (due anni di reclusione)", il presidente della Repubblica "ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Magistrato di sorveglianza, del tempo trascorso dalla commissione dei reati, del perdono concesso dalla persona offesa del reato più grave e delle condizioni di vita e di salute della condannata".
Ancuta Strimbu, nata nel 1986, continua il comunicato, era stata invece condannata alla "pena complessiva di nove anni, sette mesi e diciassette giorni di reclusione per i delitti di estorsione e di violazione della disciplina in tema di sostanze stupefacenti". Nel concedere la "grazia parziale - che ha estinto un anno e sei mesi della pena detentiva ancora da espiare - il capo dello Stato ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Magistrato di sorveglianza, del contesto nel quale sono maturati i reati e delle condizioni familiari della condannata, nonché della circostanza che Strimbu, prima del passaggio in giudicato della seconda condanna, stava proficuamente eseguendo la pena detentiva in affidamento in prova al servizio sociale". Per "effetto del provvedimento del Capo dello Stato all’interessata rimarrà da espiare una pena non superiore a quattro anni di reclusione, limite che consente al Tribunale di sorveglianza l’eventuale applicazione dell’istituto dell’affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 dell’ordinamento penitenziario)".
Leggi tutto: Mattarella concede la grazia a quattro persone: chi sono

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato quattro decreti di grazia. Si tratta di provvedimenti di clemenza individuale adottati "ai sensi di quanto previsto dall'art. 87 comma 11 della Costituzione", "in ordine ai quali il ministro della Giustizia a conclusione della prescritta istruttoria ha formulato avviso favorevole".

(Adnkronos) - Ousmane Dembélé torna a casa con il Pallone d'oro 2025. Il calciatore più forte al mondo, come riconosciuto dalla giuria del prestigioso premio, è arrivato al centro di allenamento del Psg con il trofeo vinto lunedì. L'asso francese è stato accolto dagli abbracci dei compagni, tutti pronti a complimentarsi con lui per il traguardo raggiunto. L'accoglienza più calorosa? Quella di Luis Enrique, il tecnico che lo ha coccolato fin dal suo arrivo a Parigi nel 2023, facendone un campione dopo anni di alti e bassi.
Il siparietto che in queste ore sta facendo il giro dei social è tutto da ridere. Luis Enrique entra nella stanza, vede Dembélé ed esclama tra i sorrisi: "Oooh, il Pallone d'oro Ousmane Dembélé". Poi l'abbraccio e... il 'furto'. L'allenatore prende il trofeo, lo alza e lo bacia per... il bis. Dopo il premio per il miglior allenatore vinto ricevuto nella cerimonia. In fondo, se l'attaccante ha raggiunto certi livelli, il merito è anche suo.
Leggi tutto: Luis Enrique 'ruba' il Pallone d'oro a Dembélé: il video della festa in casa Psg

(Adnkronos) - Questa mattina il Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Raffaele Latrofa è stato ricevuto dal Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella. Al centro del cordiale incontro, i temi legati al territorio e, in particolare, al porto di Gaeta, che ricade sotto la giurisdizione della Prefettura di Latina. Durante il colloquio è stata condivisa la volontà di avviare, nei prossimi mesi, un percorso che porterà alla stesura e alla firma di un Protocollo di legalità specifico per il porto di Gaeta, sul modello di quello già operativo con la Prefettura di Roma. L’obiettivo è garantire la massima trasparenza e correttezza nelle procedure di gara e negli appalti che interesseranno lo scalo nei prossimi anni, anche alla luce dei progetti di sviluppo che l’Autorità intende promuovere proprio a Gaeta.
"Ho voluto ringraziare il Prefetto per la disponibilità e per l’attenzione dimostrata verso il porto di Gaeta – ha dichiarato il Commissario straordinario –. La firma di un protocollo dedicato, in piena sintonia con quanto già fatto a Roma, rappresenterà un presidio fondamentale a tutela della legalità, della concorrenza leale e della sicurezza, accompagnando così i percorsi di crescita e di investimento che riguarderanno lo scalo nei prossimi anni".
Con questo impegno condiviso, si rafforza il legame istituzionale tra l’Autorità di Sistema Portuale e la Prefettura di Latina, a garanzia di uno sviluppo sostenibile e trasparente del porto di Gaeta, nodo strategico per l’intero sistema portuale del Lazio.
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