(Adnkronos) - Migranti e guerra in Ucraina tra i temi principali affrontati dalla premier Giorgia Meloni e la sua omologa danese Mette Frederiksen nell'incontro di oggi a Roma. "La Danimarca - ha detto Meloni - è una Nazione nel nord Europa, dove storicamente la percezione della minaccia russa è particolarmente avvertita; l'Italia invece è una Nazione dell'Europa mediterranea, da noi si percepisce di più l'effetto domino che il conflitto in Ucraina sta producendo sulla stabilità complessiva che coinvolge anche il Mediterraneo, l'Africa e anche il Medio Oriente, ma dimostra che i nostri destini sono fortemente interconnessi".
"Non abbiamo visto alcun passo in avanti concreto da parte russa al momento" per quanto riguarda la pace, "e credo che valga la pena ricordarlo anche per smontare una certa narrativa secondo la quale invece i russi sarebbero stati disponibili alla pace", ha detto la premier Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni alla stampa con il primo ministro danese Mette Frederiksen. "Credo che la prima cosa che dobbiamo fare - ha detto - è ringraziare il presidente Volodymyr Zelensky e il governo ucraino per aver dimostrato con chiarezza, anche e soprattutto in queste settimane, la sua sincera volontà di perseguire la pace, aderendo immediatamente a una richiesta di cessata del fuoco e a una disponibilità di negoziati anche ad alto livello".
La presidente del Consiglio ha chiarito di essere "in questi giorni costantemente in contatto con diversi leader europei, con il presidente degli Stati Uniti che ho sentito l'ultima volta qualche ora fa stiamo lavorando con l'obiettivo di avviare un nuovo turno di negoziati facendo ciascuno la sua parte. Mi pare che l'Ucraina stia facendo molto la sua parte''.
"Penso che sia molto preziosa la disponibilità che il Vaticano, e particolarmente il Pontefice che ho sentito martedì scorso, ha dato. Intanto bisogna prima verificare la disponibilità degli attori e poi la praticabilità. Penso che al di là delle date e dei luoghi, la priorità alla quale noi dobbiamo arrivare è che ci siano negoziati seri, che ci siano dei negoziati nei quali diciamo gli interlocutori vogliano tutti manifestare una loro disponibilità e voglia di fare dei passi avanti. Questo è il centro del lavoro che noi dobbiamo fare adesso con l'obiettivo di arrivare a un cessate il fuoco e con l'obiettivo di arrivare a un accordo di pace complessivo che io ricordo sempre non può prescindere da garanzie di sicurezza per la nazione aggredita e cioè per l'Ucraina", ha aggiunto la premier.
Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il suo incontro con Giorgia Meloni, la premier danese Mette Frederiksen ha affrontato il tema dei migranti in Europa. "Non possiamo garantire la sicurezza dei nostri popoli in Europa se non possiamo controllare le frontiere esterne", ha spiegato Frederiksen che ha sottolineato più volte l'intesa con la presidente del Consiglio sulla necessità "di soluzioni nuove" per "diminuire gli ingressi di migranti". "Insieme - ha spiegato - abbiamo detto che ci sono dei limiti al numero delle persone che l'Europa può accogliere".
"Abbiamo deciso di essere le capofila di questo confronto nella Ue - ha detto ancora - e all'inizio non è stato facile, c'erano pochi Paesi e leader politici che sostenevano le nostre idee. Adesso non è più così la maggior parte è seduta intorno allo stesso tavolo, c'e' un processo concreto avviato da commissione che è quello di cui abbiamo bisogno". "Veniamo da Paesi molti diversi, voi siete in prima linea sull'immigrazione, veniamo da famiglie politiche molto diverse, ma abbiamo realizzato una collaborazione molto efficace", ha chiarito la premier danese.
Dal canto suo Meloni ha dichiarato che "dobbiamo pensare a nuovi strumenti" per contrastare l'immigrazione clandestina. "Pensiamo all'Albania, per esempio: perché l'Albania? Perché questo protocollo? Ormai lo ripeto da tempo: noi sappiamo che molti di questi migranti che entrano illegalmente in Italia, magari vogliono recarsi in Germania o in Danimarca, ma vogliono comunque rimanere in Europa. Quindi, se cominciamo a dire: guarda, i trafficanti non possono promettervi quello che invece vi promettono, perché in realtà voi non arrivate in Europa, finirete altrove... Questa è deterrenza e la deterrenza è lo strumento più potente di cui disponiamo", ha rimarcato la presidente del Consiglio.
(Adnkronos) - L'omicidio dei due diplomatici israeliani a Washington sarebbe un "atto di terrorismo". Ne è convinta l'Fbi come riferisce il direttore Kash Patel su X che definisce "questa violenza antisemita mirata un attacco ai nostri valori fondamentali". Per il delitto è stato arrestato un trentenne Elias Rodriguez di Chicago che la sera prima ha pubblicato un post dal titolo 'escalation per Gaza, portiamo la guerra a casa'. Secondo il New York Times si tratta di una sorta di manifesto della sua volontà. "Le atrocità commesse dagli israeliani contro i palestinesi sfidano descrizioni e quantificazioni" si legge nel post poco prima della sparatoria di fronte al Jewish Museum di Washington in cui precisa che "un'azione armata non è necessariamente sempre militare".
Il vice capo dell'Fbi, Dan Bongino, su X ha scritto che il bureau "è al corrente di alcuni testi che sarebbero stati scritti dal sospetto e speriamo di avere aggiornamenti sulla loro autenticità presto".
Nato e cresciuto a Chicago, Rodriguez era attivo nel movimento pro Pal e lavorava dallo scorso giugno all'American Osteopathic Information Association, associazione dei medici osteopati. In precedenza il giovane, laureato in inglese alla University of Illinois, era stato impiegato come ricercatore e produttore per un sito di storia afroamericana. Nel 2023 aveva pubblicato su X un video di una manifestazione pro Palestina, ed era stato fotografato, mentre partecipava a un corteo di protesta di fronte alla casa di Raham Emanuel, allora sindaco democratico di Chicago, contro l'apertura di un secondo quartier generale di Amazon a Chicago.
In serata il premier israeliano Benjamin Netanyahu, rende noto via X il suo ufficio, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha espresso "profondo dolore" per i fatti di Washington, dove sono rimasti vittima due dipendenti dell'ambasciata israeliana. Il premier israeliano "ha ringraziato" il presidente Usa "per il suo impegno e quello della sua amministrazione contro le manifestazioni di antisemitismo negli Stati Uniti", mentre Trump ha manifestato "sostegno" per gli obiettivi di Netanyahu nella Striscia di Gaza.
Nel commentare quanto accaduto a Washington Netanyahu, in un lungo video diffuso dal suo ufficio, non ha risparmiato, poi, accuse ai leader di Francia, Canada e Regno Unito, affermando che sono "dalla parte sbagliata della storia". "Non sono mai riuscito a capire come questa semplice verità sfugga ai leader di Francia, Gran Bretagna, Canada e ad altri - afferma -. Ora propongono la creazione di uno Stato palestinese" ossia "di ricompensare questi assassini con il premio più grande". "Dico al presidente Macron, al premier Carney, al premier Starmer: se assassini, stupratori, assassini di bambini e rapitori vi ringraziano, siete dalla parte sbagliata della giustizia - conclude - siete dalla parte sbagliata dell'umanità e dalla parte sbagliata della storia".
(Adnkronos) - "Dobbiamo raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire i target per il clima", ma va fatto "garantendo competitività alle imprese". La vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha evidenziato la strada che si deve percorrere per tenere insieme le priorità che sono espressamente indicate nel suo mandato. Un fattore chiave, ha spiegato dopo l'incontro con il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dovrà essere "una maggiore trasparenza nel mercato dell'energia".
Per ottenerla, ha ricordato, è stata creata "una task force" che guarda "soprattutto al mercato del gas naturale". Ribera ha anche spiegato come si può raggiungere l'obiettivo. Le direzioni generali Energia, Competizione e Prodotti finanziari, ha evidenziato, "lavoreranno insieme per assicurare che il mercato del gas naturale sia chiaro e trasparente".
Se, più in generale, la competitività dell'industria europea "dipende soprattutto dalla nostra capacità di utilizzare in modo intelligente le risorse e di fare affidamento su un sistema energetico che non si basi su risorse che non produciamo", Ribera insiste sul fatto che Green deal e competitività non devono essere in opposizione tra loro.
Riferendosi direttamente all'interlocuzione con l'Italia, la vicepresidente della Commissione Ue ha circoscritto il raggio d'azione: "Parleremo dell'industria competitiva in Europa, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie green, per fare un uso più smart delle risorse". Il punto, ha evidenziato ancora la commissaria spagnola, "è come lavorare insieme e ridurre le barriere e le difficolta' nel raggiungimento degli obiettivi".
La Vicepresidente esecutiva della Commissione europea ha poi incontrato le studentesse e gli studenti dei Master internazionali della Luiss School of Government, per un confronto diretto con le nuove generazioni sulle grandi sfide della transizione ecologica e digitale. “Nei primi 100 giorni di mandato abbiamo presentato un Piano per la competitività e la decarbonizzazione dell’UE con l’obiettivo di rendere l’Europa leader della manifattura pulita", ha ricordato, mettendo l'accento sulle ricadute positive di una transizione ecologica giusta: "Può creare fino a 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro, aprendo a nuove opportunità concrete per i giovani”.
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(Adnkronos) - "Noi siamo tornati protagonisti, l'Italia è tornata protagonista, è tornata protagonista sullo scenario internazionale". E' quanto ha detto oggi, giovedì 22 maggio, la premier e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in collegamento con la chiusura della campagna elettorale del centrodestra per le comunali a Genova. "Andremo avanti perché siamo anche consapevoli che tantissimo c'è ancora da fare e che lo possiamo fare perché abbiamo il coraggio, la forza, la determinazione, la compattezza per farlo e perché abbiamo il consenso dei cittadini per farlo, che è la cosa più importante di tutte. Dopo due anni e mezzo, continuate a premiarci con il vostro sostegno e senza questo sostegno noi non potremmo fare le cose coraggiose che stiamo facendo".
"Ci siamo un po' divertiti a smentire chi aveva la faccia tosta di dire che l'Italia sarebbe stata isolata", ma "qualcuno ce l'ha ancora quella faccia tosta..." aggiunge la premier. "Con noi l'Italia è tornata salda, è tornata salda nella sua credibilità, salda nella sua visibilità, salda nella sua collocazione occidentale, ponte tra Europa e Stati Uniti, salda nella sua collocazione europea nella quale però vuole affermare con determinazione il suo interesse nazionale, portare le sue proposte per cambiare quello che non ha funzionato".
"La lotta all'immigrazione irregolare oggi è finalmente diventata una priorità dell'Europa con il contrasto al traffico di esseri umani, con gli accordi con le Nazioni di partenza e di transito dei migranti, con il diritto a rimpatriare chi non ha le carte in regola per essere accolto" sottolinea la premier. "Oggi con il primo ministro danese, proprio sul tema della migrazione abbiamo qualche nuova idea da mettere in campo".
(Adnkronos) - Lutto nel mondo del cinema e della mondanità romana. È morta Patrizia Brandimarte, nota e storica press agent cinematografica e organizzatrice di première ed eventi spettacolari. Aveva 78 anni e conservava una grandissima vitalità e generosità.
Conosciuta e stimata da tutti, nel mondo del cinema aveva iniziato a muoversi da giovane, prima come costumista, poi come ufficio stampa. È stata l’ufficio stampa di moltissimi film e la press agent di tanti divi di cui era anche diventata grande amica: Mickey Rourke, Quentin Tarantino, Franco Nero e Vanessa Redgrave, Zeudy Araya e Franco Cristaldi, Massimo Spano, Lucio Dalla e Laura Antonelli. Aveva tanti amici anche nel mondo della moda, a partire dagli stilisti Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri. (FOTO)
In coppia con Antonio Flamini è stata una delle prime organizzatrici di anteprime cinematografiche hollywoodiane: 'Jurassic Park', 'Casper', 'L’incredibile Hulk', 'Follia' con Natasha Richardson. In occasione del lancio del primo 'Harry Potter' al cinema Embassy di Roma fu ricostruita la stazione ferroviaria della pellicola. Il party per il suo ultimo compleanno, lo scorso settembre, era ispirato al film 'Beetlejuice, Beetleejuice' di Tim Burton e lei si era presentata con la parrucca nera e cicatrici in volto per impersonare Delores, ovvero Monica Bellucci.
Sempre presente sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia al braccio del marchese Gregorio del Gallo di Roccagiovane, con il quale da 40 anni formavano un’invidiabile coppia super cool e divertentissima. Impossibile ricordare tutti i suoi lavori. I suoi grandi amori, oltre al marito, erano la figlia Alessandra e la nipotina Margherita. Non vederle quotidianamente, visto che si erano trasferite a vivere nel Principato di Monaco, era il suo cruccio maggiore. Grande amante degli animali, si poteva incontrare al tramonto con i suoi tre cagnolini al guinzaglio sulla terrazza del Pincio e subito dopo a sorseggiare un drink all’hotel de Russie. Mondanissima e amante delle feste e delle belle serate, Patrizia amava la vita e amava festeggiarla. Il suo motto era 'Vivi la vida!'.
I funerali si terranno lunedì 26 maggio alle ore 15. 30 alla Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a Roma.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner si prepara a cominciare la sua avventura al Roland Garros. Il sorteggio del tabellone maschile ha stabilito che ci sarà il transalpino Arthur Rinderknech ad accogliere il numero uno del ranking Atp a Parigi. I due si sfideranno per la quarta volta e la curiosità è che, per il primo turno del Roland Garros, Rinderknech ha già chiamato i tifosi a raccolta e mandato un messaggio a Sinner.
Dopo il sorteggio del Roland Garros, Rinderknech non ha perso tempo e ha subito mandato un messaggio sui social al numero uno al mondo, anche per sfruttare l'onda mediatica di uno dei match più importanti della sua carriera fin qui. "O dio! Che facciamo?" le parole affidate dal tennista transalpino a X, con tanto di tag ed emoji in vista della supersfidaal primo turno del torneo. Rinderknech ha poi taggato uno dei profili social dei tifosi di tennis francesi, aggiungendo: "Dovrete essere presenti". Un modo in più per caricarsi verso l'esordio in casa.
Per la cronaca, Sinner ha superato il transalpino in due dei tre precedenti. L'ultimo confronto, vinto dall'azzurro in due set, all'Atp Cup del 2022.
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(Adnkronos) - Sulla base dei "risultati ottenuti sul profilo metabolico e anche su quello infiammatorio, ovvero di controllo dell'immunoattivazione, possiamo dire che la terapia bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/Taf) garantisce una condizione di benessere, nel lungo termine, nelle persone che vivono con Hiv, sia dal punto di vista immunologico che metabolico". Lo afferma Gabriella D'Ettorre, professore ordinario di Malattie infettive all'Università Sapienza di Roma, all'Adnkronos Salute, illustrando i risultati dello studio Bictel, in occasione della 17esima edizione di Icar, Italian Conference on Aids and Antiviral Research, in corso fino a venerdì 23 al Padova Congress.
"Lo studio Bictel - spiega D'Ettorre - ha interessato una coorte di 180 persone con Hiv che hanno modificato la terapia verso un regime a base di bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide. L'obiettivo era valutare l'efficacia virologica, immunologica e la sicurezza metabolica nel lungo periodo. Dopo 144 settimane", quindi oltre 2 anni e mezzo, "abbiamo riscontrato un mantenimento della carica virale non rilevabile, un miglioramento stabile dei Cd4 e, soprattutto, del rapporto Cd4/Cd8, indicatore chiave dell'immunoattivazione. Inoltre, si è osservata una riduzione significativa dei trigliceridi. Questo - sottolinea - è chiaramente un dato che entusiasma e incoraggia, non fosse altro per la sicurezza nel lungo tempo del regime e anche nella salute metabolica che viene quindi garantita alla persona che vive con Hiv, in un tempo così lungo".
"Oggi - chiarisce D'Ettorre - viviamo in un contesto in cui le terapie sono efficaci dal punto di vista immuno-virologico, ma i nostri pazienti spesso sviluppano delle comorbidità". Con lo studio Bictel "abbiamo verificato l'impatto del regime B/F/Taf sull'andamento immunologico, virologico e sulla sicurezza metabolica, ovvero quanto questo regime impatti sul profilo glucidico-lipidico in termini di colesterolo totale, Ldl, Hdl e trigliceridi". Nelle "118 persone Hiv-positive" che hanno concluso lo studio e "che abbiamo seguito per 144 settimane, abbiamo potuto verificare una riduzione statisticamente significativa, nel tempo, del valore dei trigliceridi", fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
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