(Adnkronos) - Si apre un nuovo e inaspettato scenario nelle indagini sulla scomparsa di Maria Denisa Adas, la trentenne romena residente a Roma, escort di professione, di cui si sono perse le tracce una settimana fa, dopo aver soggiornato in un residence in via Ferrucci a Prato.
La Procura della città toscana, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, ha disposto una perquisizione a carico della madre della giovane, Maria Cristina Paun, 49 anni, residente a Roma. Il provvedimento - che comprende anche ispezione e sequestro - è stato eseguito nella notte nell'abitazione della donna, nel quartiere di Torpignattara, dai carabinieri dei reparti investigativi di Prato e Firenze, con il supporto dei colleghi romani.
Paun risulta ora indagata per false informazioni al pubblico ministero, dopo essere stata ascoltata insieme a due amiche della figlia nella giornata di mercoledì 21 maggio. I sospetti degli inquirenti nascono proprio da alcune confidenze fatte dalla donna nei giorni precedenti, secondo le quali Maria Denisa sarebbe stata rapita da un gruppo di connazionali romeni con l'intento di costringerla alla prostituzione. Un particolare inquietante sarebbe il coinvolgimento di un professionista italiano, presumibilmente un avvocato, che avrebbe rassicurato la madre sulla possibilità che la figlia sia ancora viva.
La pista investigativa principale non è più l'omicidio: prende sempre più corpo l'ipotesi di un sequestro a scopo di sfruttamento sessuale, avvenuto tra il 15 e il 16 maggio. La giovane era giunta a Prato per una serie di appuntamenti con dei clienti e poi con l'intenzione di trasferirsi successivamente a Bologna, dove però non sarebbe mai arrivata.
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(Adnkronos) - Minacce di morte al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Come apprende l'Adnkronos, il governatore ha ricevuto, presso la propria abitazione, una lettera minatoria, scritta a penna in cui ignoti hanno scritto, in stampatello: "Brucerai nei tuoi bruciatori". A intercettare la lettera contenente minacce di morte, alcune settimane fa, sono stati gli agenti di scorta del Presidente della Regione, che hanno subito informato la Digos della Questura. Più di recente, invece, sono arrivate altre minacce di morte. Questa volta al telefono.
Ignoti hanno chiamato con una voce camuffata presso la segreteria della presidenza della Regione e hanno minacciato pesantemente sia il governatore che i componenti della sua famiglia. In una delle telefonate ricevute a Palazzo d'Orleans, la voce camuffata diceva: "Il crack è sofferenza alla tua famiglia Schifani".
Proprio di recente l'Ars ha approvato il disegno di legge anti-crack. Per Schifani "un passo decisivo per la protezione delle nuove generazioni e per combattere il fenomeno distruttivo delle sostanze stupefacenti". "Con questo provvedimento, la Regione si impegna non solo nella prevenzione, ma anche nel garantire percorsi di cura e di reinserimento sociale per chi cade vittima delle droghe. Il finanziamento di oltre 23 milioni di euro nel triennio che il mio governo ha garantito rappresenta una dimostrazione concreta di responsabilità e impegno da parte delle istituzioni, che si aggiunge alle altre risorse stanziate all’inizio dell’anno per la creazione a Palermo del primo Centro di pronta accoglienza", aveva aggiunto il Presidente della Regione, Renato Schifani, commentando l’approvazione da parte dell’Ars della legge anti-crack. Sulle minacce a Schifani la Procura di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia, ha aperto una inchiesta per risalire all'autore della lettera intimidatoria e agli autori delle telefonate minacciose arrivate a Palazzo d'Orleans, che sono state registrate. L'inchiesta è condotta dalla Digos della Questura di Palermo.
Gli inquirenti sono convinti che la lettera minatoria faccia riferimento all'avvio dei termovalorizzatori in Sicilia. Poco tempo fa il Presidente Schifani aveva annunciato che Invitalia ha pubblicato la gara per la progettazione di fattibilità tecnico-economica dei due termovalorizzatori da realizzare a Palermo e Catania, "secondo quanto previsto dalla convenzione che abbiamo stipulato lo scorso gennaio delegando alla struttura nazionale la gestione di tutta la procedura di gara per la realizzazione dei due impianti". "Un altro passo avanti verso un obiettivo epocale che permetterà alla Sicilia di dire addio alle discariche ed evitare la costosa spedizione di rifiuti all’estero. Procediamo spediti secondo il cronoprogramma che ci siamo dati", aveva detto il governatore.
Schifani, che è commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata per la gestione dei rifiuti, aveva annunciato la pubblicazione, da parte di Invitalia, sulla piattaforma digitale “InGate” e sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea dell’avviso di procedura aperta per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura relativi alla progettazione di fattibilità tecnico-economica (pfte), coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, redazione della relazione geologica e del piano economico-finanziario (pef) di massima. La gara prevede anche l’opzione di affidamento dei servizi di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per ciascuno dei due impianti da realizzare a Bellolampo, a Palermo, e nell’area industriale di Catania, siti già individuati dal Piano regionale dei rifiuti. (di Elvira Terranova)
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(Adnkronos) - "Fino a pochi anni fa dopo una cistectomia radicale robotica per un tumore uroteliale non metastatico, ovvero un cancro localizzato soltanto alla vescica, per il paziente l'unica alternativa per urinare era la stomia cutanea, ovvero il sacchetto esterno, una condizione con un forte impatto sull'immagine corporea e sulla psiche del paziente stesso. Ora grazie a 'Ves.Pa', la 'vescica artificiale' padovana, tecnica ideata nella Clinica urologica dell'Ospedale Università di Padova che dirigo, il sacchetto è spesso soltanto un lontano ricordo. Con Ves.Pa, infatti, è possibile ricostruire la vescica con un segmento di intestino del paziente. Nessun corpo estraneo, nessuna possibilità di rigetto". Lo spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Dal Moro, direttore della Clinica urologica di Padova, secondo 'Newsweek' la prima Urologia d'Italia per il terzo anno consecutivo per qualità e quantità di interventi (45 al giorno) tra chirurgia robotica, laparoscopica ed endoscopica con l'uilizzo dell'intelligenza artificiale in sala operatoria. "Solo di chirurgia robotica nel 2024 abbiamo eseguito 770 interventi contro i 520 del 2023", tiene a precisare Dal Moro.
Nel 2015 Ves.Pa inizia a prendere forma, "nel 2020 i primi interventi - racconta l'urologo - Da allora sono passati 5 anni durante i quali abbiamo ricostruito e confezionato oltre 100 'vesciche padovane', così chiamate perché idea e know-how sono tutti nostri". La tecnica consiste nell'utilizzare "un pezzo di intestino, un 'cilindro' - descrive Dal Moro - che una volta aperto e trasformato come fosse un pezzo di stoffa rettangolare lungo 40 centimetri viene ricucito in modo 'sartoriale', così da creare una neo-vescica sferica grazie alla quale il paziente urina attraverso le vie naturali". Per accedere a questo tipo di intervento viene fatta un'accurata selezione dei pazienti, "soggetti il cui tumore è localizzato solo alla vescica ed è in fase iniziale. Per questo motivo la diagnosi precoce è fondamentale - raccomanda lo specialista - in quanto migliora il risultato finale. Prima ci si accorge del sangue nelle urine, tipico segnale del cancro alla vescica, e prima si può accertare la diagnosi".
E poiché in Italia "sono pochi i centri che ricostruiscono la vescica alle donne, abbiamo pensato anche a loro - sottolinea Dal Moro - riuscendo a preservare (quando indicato) anche la vagina, in modo tale che l'attività sessuale possa essere mantenuta, aspetto fondamentale per una buona qualità di vita".
L'intervento robotico per la rimozione della vescica e la realizzazione di Ves.Pa "in sala operatoria dura in genere 4-5 ore. Importante è informare il pazienti anche con il sostegno dello psicologo che noi assicuriamo internamente - rimarca Dal Moro - Il paziente infatti non ha più lo stimolo naturale come in passato, ma svuota la vescica una volta che ha la sensazione di gonfiore e di vescica piena. Deve 'reimparare' a urinare. Ma a parte questo aspetto, la qualità di vita è decisamente migliore", conclude l'urologo. (di Francesca Filippi)
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(Adnkronos) - Il Vaticano potrebbe ospitare un nuovo ciclo di colloqui tra Russia e Ucraina a metà giugno. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, aggiungendo che a questi incontri parteciperà anche una delegazione statunitense, composta, tra gli altri, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato speciale di Donald Trump Keith Kellogg.
Sempre secondo il Wsj, che cita tre diverse fonti, il presidente americano ha ammesso, parlando con i leader europei lunedì, che Vladimir Putin non è pronto a porre fine alla guerra dal momento che ritiene che sta vincendo. Nella telefonata di lunedì, dopo quella con Vladimir Putin, il Presidente americano tuttavia ha fatto marcia indietro sulla possibilità di introdurre nuove sanzioni contro Mosca ventilata solo il giorno prima, nel caso in cui il Presidente russo non avesse accettato il cessate il fuoco. Hanno partecipato alla telefonata di lunedì con Trump, Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen.
Leggi tutto: Ucraina-Russia, Wsj: "Vaticano ospiterà colloqui a giugno, presenti anche gli Usa"
(Adnkronos) - Il Roland Garros è pronto a regalare spettacolo. Oggi, giovedì 22 maggio, verrà definito il calendario dello Slam parigino e il torneo francese prenderà forma. Grande attesa, ovviamente, per il ritorno in campo degli azzurri Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, pronti a dare l'assalto al trono di Carlos Alcaraz dopo l'ottimo percorso agli Internazionali d'Italia. Ecco dove vedere il sorteggio e cosa sapere.
Il sorteggio del Roland Garros si svolgerà oggi, giovedì 22 maggio. La cerimonia sarà visibile, per gli abbonati, su Discovery +, ma sarà disponibile anche sul canale YouTube del torneo.
E Sinner? Dopo il ritorno in campo con finale persa agli Internazionali, l'azzurro volerà a Parigi per migliorare la semifinale dello scorso anno contro Alcaraz. Dodici mesi fa, Jannik si era fermato al penultimo atto del torneo contro lo spagnolo, poi vincitore sotto la Tour Eiffel.
La certezza è che il fuoriclasse azzurro, numero 1 del ranking e dunque del tabellone, avrà nei primi due turni due avversari abbordabili, non testa di serie. Dal terzo turno, Sinner potrà invece affrontare un avversario dalla testa di serie 25 alla 32: tra questi ci sono Berrettini, Auger-Aliassime, Hurkacz, Shapovalov, Popyrin, Davidovich Fokina, Nakashima, Mpetshi, Perricard.
Agli ottavi, guaedando ai primi posti del ranking Sinner potrebbe invece affrontare uno tra Shelton, Fils, Tiafoe e Dimitrov, mentre ai quarti ci sarebbe possibilità di un match con Djokovic, Ruud, Draper e Musetti. In semifinale, per Jannik potrebbe esserci una sfida con Zverev o Fritz, mentre in proiezione la finale potrebbe essere con il numero 2 del ranking Carlos Alcaraz, dall'altra parte del tabellone.
Leggi tutto: Roland Garros, verso il sorteggio: dove vederlo e cosa sapere sul percorso di Sinner
(Adnkronos) - E' una delle domande che accende costantemente il dibattito, anche tra i ricercatori: sono i social media che rendono i ragazzi più depressi o semplicemente i ragazzi depressi che passano più tempo sui social? Un nuovo studio fornisce delle risposte che potrebbero chiarire questa relazione. I ricercatori dell'University of California a San Francisco (Ucsf), alla luce dei dati che segnalano tassi di depressione e suicidio in aumento tra i giovani, hanno indagato e scoperto che, con l'aumento dell'utilizzo dei social da parte dei preadolescenti, i loro sintomi depressivi sembrano aumentare. Tuttavia, non risulta vero il contrario: un aumento dei sintomi depressivi non predice un successivo aumento dell'utilizzo dei social media.
La ricerca fotografa un'abitudine in ascesa con l'età e in parallelo l'incremento di spie di disagio: in media - spiegano gli autori del lavoro pubblicato su 'Jama Network Open' - nei 3 anni di studio l'utilizzo dei social da parte dei bambini è aumentato da 7 a 73 minuti al giorno, e di pari passo i loro sintomi depressivi sono aumentati del 35%.
Il team guidato da Jason Nagata, professore associato in forze nel Dipartimento di Pediatria dell'Ucsf, ha esaminato i dati relativi a circa 12mila bambini di età compresa tra 9 e 10 anni e, 3 anni dopo, è tornato a valutarli, a 12 e 13 anni. Lo studio, finanziato dai National Institutes of Health (Nih), è tra i primi a utilizzare una tipologia di dati che ha permesso di monitorare i cambiamenti nel tempo in ciascun bambino per valutare accuratamente il legame tra social media e depressione.
"E' in corso un dibattito se i social media contribuiscano alla depressione o se riflettano semplicemente sintomi depressivi sottostanti. Questi risultati - afferma Nagata - dimostrano che i social media potrebbero contribuire allo sviluppo di sintomi depressivi". Sebbene non sia chiaro perché i social media aumentino i sintomi depressivi, ricerche precedenti indicano rischi come il cyberbullismo e l'alterazione del sonno.
Nagata e il suo team hanno appena pubblicato uno studio separato su 'The Lancet Regional Health - Americas' che ha esaminato la stessa coorte di partecipanti, concentrandosi proprio sugli effetti del cyberbullismo. Il lavoro in questione ha rilevato che i bambini di età compresa tra 11 e 12 anni vittime di cyberbullismo avevano probabilità 2,62 volte maggiori di segnalare ideazione suicidaria o tentativo di suicidio un anno dopo. Inoltre, questi ragazzini avevano anche probabilità 2,31 volte maggiori di sperimentare una sostanza (4,65 volte maggiore con la marijuana, 3,37 con la nicotina e 1,92 con l'alcol) nell'anno successivo.
Le generazioni più giovani, ragionano gli esperti, si trovano sempre più spesso di fronte a un circolo vizioso: è sempre più evidente che i social sono associati a sintomi depressivi e comportamenti a rischio, ma rappresentano anche un mezzo primario per entrare in contatto e comunicare con gli amici. Per affrontare questa realtà, l'American Academy of Pediatrics suggerisce di utilizzare gli strumenti del suo 'Family Media Plan' per creare abitudini digitali più sane sia per i bambini che per i genitori.
"Come padre di 2 bambini piccoli, so che dire semplicemente ai bambini di 'staccare la spina' non funziona", conclude Nagata. "I genitori possono dare il buon esempio con conversazioni aperte e senza pregiudizi sull'uso degli schermi. Stabilire momenti senza schermi per tutta la famiglia, ad esempio durante i pasti o prima di andare a letto, può contribuire a creare abitudini digitali più sane per tutti, adulti compresi".
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(Adnkronos) - Avanti un altro andrà in onda in prima serata su Canale 5. Da oggi, giovedì 22 maggio, il game show conquista il prime-time con due puntate inedite a serata con la conduzione di Paolo Bonolis affiancato da Luca Laurenti.
In ciascun appuntamento due sfide mai viste, con interminabili file di concorrenti che proveranno a giocarsi il tutto per tutto per conquistare la vittoria e il montepremi fra battute, divertimento e momenti di grande leggerezza.
Come da tradizione, nel gioco finale, divenuto negli anni un vero cult, per vincere sarà necessario dare tutte risposte sbagliate.
Il surreale 'salottino' sarà capitanato da Miss Claudia (Claudia Ruggeri). Nel cast, come sempre, moltissimi personaggi: dalla regina del web Laura Cremaschi alla dottoressa Maria Mazza, fino allo iettatore Franco Pistoni e la 'moglie' Giorgia Pianta. E poi, gli storici Fitness, Horror, XXXL, l’Agente Segreto, il Coreografo e tanti altri.
Non mancheranno la Bonas Paola Caruso, il Bonus Daniel Nilsson, la Bona Sorte Viviana Vizzini, la Hostess Greta Cianfano. Flavia Vento, inoltre, nel ruolo del 'Vento del mistero', rivolgerà ai concorrenti domande legate alla spiritualità, fenomeni soprannaturali, campi magnetici, ufo o alieni.
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(Adnkronos) - Una donna in fin di vita in auto, l'altra morta poco distante, entrambe raggiunte da colpi d'arma da fuoco. Si ipotizza un tentato omicidio-suicidio per l'episodio avvenuto tra Volla e la periferia est di Napoli.
Questa notte una 31enne è stata trovata in via don Luigi Sturzo a Volla, all’interno di un'auto, con una ferita d’arma da fuoco. Le sue condizioni sono gravissime ed è ora presso l'ospedale del mare, in pericolo di vita. In via Pinocchio, poco lontano ma già nel territorio di Napoli, un’altra donna (34 anni) è stata trovata a terra, morta. Anche lei con una ferita d’arma da fuoco. In entrambi i casi sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Torre del Greco.
Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice. Gli investigatori non escludono che i due eventi siano collegati e l’ipotesi tentato omicidio-suicidio.
Leggi tutto: Napoli, una donna morta e un'altra in fin di vita: ipotesi tentato omicidio-suicidio
(Adnkronos) - I due dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington uccisi ieri sera di fronte al Capital Jewis Museum dove era in corso un evento, sono stati colpiti "da vicino", ha reso noto la portavoce della sede diplomatica, Tal Naim Cohen.
I due, una coppia nella vita, stavano per fidanzarsi. Lui aveva acquistato un anello di fidanzamento proprio la scorsa settimana, con l'intenzione di offrirlo alla sua compagna nei prossimi giorni a Gerusalemme, dove avevano pianificato di viaggiare, ha aggiunto l'ambasciatore, Yechiel Leiter. La American Jewish Committee aveva contribuito all'organizzazione dell'evento in programma al Museo ieri sera.
Leggi tutto: Washington, vittime erano una coppia: lui aveva appena comprato anello fidanzamento
(Adnkronos) - Terremoto oggi giovedì 22 maggio a Creta, in Grecia. La scossa, di magnitudo 6.0, è stata registrata - come si legge sul sito dell'Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) alle 5.19 di questa mattina al largo dell'isola a una profondità di 62 km.
Leggi tutto: Terremoto in Grecia, il sisma 6.0 registrato a Creta
(Adnkronos) - Il rafforzamento delle forze militari russe al confine con la Finlandia "non è simbolico. Ma neanche performativo" e riguarda anche altri Paesi, dai Baltici alla Norvegia o la Polonia e suoi vicini. A dirlo è Fiona Hill, - analista specializzata in Russia, ora Brookings ed ex direttrice del desk Europa e Russia al Consiglio di sicurezza nazionale Usa durante la prima presidenza di Donald Trump - in una intervista all'emittente radiofonica Usa Npr, in cui denuncia il rischio posto dalla velocità, "molto più elevata di quanto anticipato", dell'avanzare dell'aggressività della Russia, soprattutto di fronte ai tempi necessari per il rafforzamento della difesa di Europa e Gran Bretagna e al "vuoto" che si sta creando nel momento in cui gli Stati Uniti fanno un passo indietro e gli alleati non sono ancora pronti a fare da soli.
"I russi stanno usando tutte le tattiche possibili al momento. Si tratta di un segnale alla Finlandia e ad altri Paesi vulnerabili al confine che la Russia c'è", ha spiegato, sottolineando che i militari dispiegati in realtà stanno facendo ritorno alle postazioni che avevano prima di essere spostate al confine ucraino in preparazione per l'inizio dell'invasione del febbraio del 2022, una eventualità che Helsinki "si aspettava", per cui "si prepara da tempo, incluso con l'adesione alla Nato". "Non si tratta solo di militari al confine che si preparano nella prospettiva di una invasione. C'è ovviamente un elemento di deterrenza e intimidazione in tutto questo".
Bisogna considerare il vertice Nato del 24 giugno. La Russia, sottolinea l'analista, "vuole segnalare la sua presenza, che è pronta, che è in uno stato di costante vigilanza, come fa in anticipo di eventi importanti per l'Europa o l'Ucraina, con il vasto attacco con droni contro l'Ucraina in coincidenza con i negoziati di pace.
La Russia "ha una grande capacità di intimidazione. Sono in corso operazioni di sabotaggio di tutti i tipi. E abbiamo visto minacce a infrastrutture critiche nazionali". E infine Putin ha interesse a "mantenere il rafforzamento dell'apparato militare, ha bisogno di scuse per mantenere la gente in questo mondo. Sarà molto difficile per lui smantellare l'apparato militare che ha messo in piedi e lo vorrà vedere dispiegato ai confini chiave con Paesi Nato", aggiunte Hill, deducendo così che "la preoccupazione non è solo per la Finlandia, ma anche per la Norvegia e i Baltici e per Paesi come la Polonia che sono nei dintorni".
Nei giorni scorsi il New York Times aveva reso noto il rafforzamento della presenza militare russa, con anche la costruzione di nuove infrastrutture, nelle zone di confine con la Finlandia - il confine più esteso con un Paese della Nato, sulla base di immagini satellitari confermate da fonti della Nato. Il rafforzamento non era riconducibile al solo ritorno alla situazione precedente il 2022 ma avrebbe indicato "le fasi iniziali di una espansione più vasta e a tempi più lunghi".
L'analisi di economisti come Sergei Guriev, ora alla London School of Economics, ed Elizaveta Osetinskaya, fondatrice della newsletter The Bell segnala che i dati sulla spesa pubblica dei primi mesi dell'anno, in particolare delle spese classificate, destinate al già congruo bilancio ordinario per difesa e sicurezza, indicano come "vero interrogativo quello di capire se il finanziamento anticipato (ai primi mesi dell'anno, ndr) delle spese segrete sia collegato ai preparativi per una escalation militare, che sia sul fronte ucraino o per una operazione ancora sconosciuta".
Leggi tutto: Truppe Russia al confine con la Finlandia, l'analisi: "Non è un atto simbolico"
(Adnkronos) - Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi nella serata di mercoledì all'esterno del Capital Jewish Museum di Washington. I due sono stati uccisi a colpi di pistola mentre uscivano da un evento al museo da un uomo armato che ha urlato "Palestina libera". La sparatoria si è verificata intorno alle 21.15 ora locale. Le vittime sono un uomo e una donna.
L'uomo sospettato dell'uccisione è stato identificato come Elias Rodriguez, 30enne originario di Chicago. E' stato fermato dalla sicurezza del museo. "Prima di aprire il fuoco il sospetto è stato visto fare avanti e indietro. Si è poi avvicinato a un gruppo di quattro persone. Ha tirato fuori un'arma da fuoco e sparato", ha ricostruito la polizia di Washington. Dopo essere stato fermato ha indicato il punto in cui si era liberato dell'arma.
"Riteniamo che ad aprire il fuoco sia stato un unico sospetto che è ora in arresto", ha dichiarato la responsabile della polizia di Washington, Pamela Smith, parlando alla stampa. Immediata la reazione del presidente Donald Trump: "Queste orribili uccisioni a DC, basate ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ora. L'odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti", ha scritto.
Ted Deutch, amministratore delegato dell'American Jewish Committee (AJC), ha confermato che l'AJC stava ospitando un evento al museo quando è avvenuta la sparatoria. Una delle vittime è stata trasportata in un ospedale vicino in condizioni critiche prima di morire a causa delle ferite riportate.
Danny Danon, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, ha scritto in un post sui social che altri due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono rimasti feriti nella sparatoria, ma il numero non è stato confermato dalle autorità. “La sparatoria mortale avvenuta fuori dall'evento che si è svolto al Museo ebraico di Washington è un atto depravato di terrorismo antisemita. Fare del male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro i responsabili di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i suoi cittadini e i suoi rappresentanti - ovunque nel mondo”, ha scritto Danon su X.
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