(Adnkronos) - Nel giro di un solo anno, il numero di omicidi commessi da minorenni in Italia è più che raddoppiato: dal 4% del 2023 all'11,8% nel 2024, secondo i dati della Criminalpol. "In sostanza si passa dai 14 omicidi commessi da minori nel 2023 (su 340 totali) ai circa 35 del 2024 (su 319 totali). Un aumento di oltre il 150% in valore assoluto, nonostante il calo complessivo del numero di omicidi in Italia. Anche le vittime minorenni risultano in crescita: dal 4% al 7% del totale. Una crescita che non può essere ignorata e che impone un cambio di passo".
Il tema è tra quelli affrontati al secondo Congresso nazionale della Società italiana di psichiatria e psicopatologia forense (Sippf) che si sta svolgendo ad Alghero. Un dato che sintetizza "un'emergenza su più fronti - l'abuso di sostanze, i disturbi psichiatrici in esordio, il disagio legato a contesti migratori - che oggi si concentra drammaticamente sui minori". Secondo la Sippf, questo dato rappresenta "il punto di convergenza di una crisi sistemica su cui è assolutamente necessario un intervento delle istituzioni. Mancano progettualità, visione, finanziamenti e strutture adeguate. Da qui l'appello degli psichiatri forensi alle istituzioni: "Intervenire con urgenza".
"A oggi non abbiamo strumenti sufficientemente adeguati a intercettare il disagio giovanile - spiegano i presidenti Sippf, gli psichiatri Liliana Lorettu ed Eugenio Aguglia - La psichiatria e la neuropsichiatria infantile sono da molti anni sottofinanziate, la psichiatria per adulti non si occupa dei minori, e i Dipartimenti di Salute mentale restano troppo frammentati. La mancanza di una presa in carico strutturata, unita all'assenza di luoghi dedicati e personale formato, lascia spazio a esiti estremi e incontrollati, come possiamo leggere dalle cronache dei giornali".
Un altro nodo critico, che riguarda moltissimo anche i minori, "è quello della doppia diagnosi: la coesistenza di un disturbo psichiatrico e uso di sostanze", evidenziano gli psichiatri. Secondo una recente revisione sistematica su 48 studi internazionali, tra gli adolescenti che fanno uso di sostanze circa l'80% presenta almeno un disturbo psichiatrico concomitante, spesso associato a gravi disfunzioni familiari, scolastiche e giudiziarie. Tuttavia, meno del 10% degli articoli analizzati si concentra esplicitamente sulla fascia giovanile: una sottorappresentazione che riflette anche l'assenza di servizi realmente integrati per minori.
"Oggi non esiste una presa in carico integrata tra Sert e Dipartimenti di Salute mentale: ciascun servizio agisce per compartimenti stagni, con continui rimbalzi che lasciano il paziente solo - evidenzia Lorettu - E' una criticità che riguarda l'intero sistema, ma diventa ancora più grave nei minori, dove la doppia diagnosi è in crescita e spesso più difficile da trattare rispetto agli adulti. Mancano protocolli condivisi, strutture ibride, e talvolta persino lo spazio per una valutazione integrata tra neuropsichiatria infantile e servizi per le dipendenze. Una rete di comunicazione tra i due servizi permetterebbe interventi tempestivi, completi e personalizzati, riducendo il rischio di comportamenti devianti e recidive".
La questione migratoria, poi, non può essere ignorata, ammoniscono gli esperti. Gli operatori psichiatrici denunciano da tempo che molti giovani immigrati, appena arrivati in Italia, entrano in contatto con circuiti criminali legati allo spaccio e all'uso di sostanze. "La mancanza di alternative, tutele e prospettive li rende facili prede della devianza - avverte Aguglia - E quando, come spesso accade, questo porta a sviluppare un disturbo psichiatrico, le strutture sanitarie e penitenziarie non sono pronte ad accoglierli. Anche per questo la percentuale di immigrati irregolari tra gli autori di reato psichiatrici è in aumento, ma il sistema non offre risposte".
"Servono risorse, formazione, strutture intermedie, e soprattutto una strategia coerente - concludono i presidenti Sippf - Il rischio è che la pressione sociale e istituzionale venga semplicemente spostata da un sistema all'altro, senza mai risolvere nulla".
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(Adnkronos) - Amazon e Amazon web services hanno ospitato presso il centro logistico di Amazon a Passo Corese (RI) il primo pilota dell’Amazon Innovation Accelerator al di fuori del Regno Unito, segnando l’avvio del programma nell’Europa per supportare la crescita delle piccole e medie imprese, promuovere la cultura dell’innovazione e contribuire allo sviluppo dei territori. L’Amazon innovation accelerator nasce al fine di supportare le pmi con percorsi di formazione, networking e sviluppo strategico basati sull’esperienza e sui principi di leadership di Amazon. Nel Regno Unito, dove il programma ha avuto origine, è stato recentemente esteso su scala nazionale, a dimostrazione dell’interesse e dell’impatto generati. “Nel Regno Unito e in Irlanda, abbiamo visto un entusiasmo straordinario da parte delle imprese partecipanti e risultati tangibili, con il 94% dei partecipanti che ha dichiarato che consiglierebbe il programma ad altre imprese, il che ci ha spinto a scalare il programma a livello nazionale. Portarlo ora in Italia, primo Paese dell’Unione Europea a ospitarlo, è un passo naturale per condividere questo modello in un contesto imprenditoriale altrettanto vitale”, ha dichiarato Rupool Mazumder, senior program manager di Amazon innovation accelerator.
L’evento ha riunito imprenditrici e imprenditori, rappresentanti istituzionali e membri del team Amazon per una giornata immersiva di confronto nel centro logistico di Passo Corese. Il focus è stato su temi chiave per la competitività delle imprese locali: digitalizzazione, leadership, trasformazione dei processi e sostenibilità. Attraverso il metodo 'Working backwards', sviluppato da Amazon per innovare a partire dalle esigenze del cliente, i partecipanti hanno lavorato alla costruzione di una strategia personalizzata per la crescita della propria attività. Un approccio che unisce semplificazione, sperimentazione e visione di lungo periodo, adattabile anche alle realtà imprenditoriali più piccole. I partecipanti hanno inoltre avuto la possibilità di visitare lo stabilimento di Amazon e vedere da vicino il modo in cui l’azienda opera per garantire un servizio efficiente ai clienti e ai suoi partner di vendita.
“Con il programma Amazon innovation accelerator vogliamo mettere a disposizione delle piccole e medie imprese italiane strumenti concreti per innovare, crescere e rafforzare la loro competitività, partendo dalle competenze e dall’esperienza che Amazon ha sviluppato a livello globale”, ha dichiarato Ilaria Zanelotti, director seller services di Amazon Italia. “Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo economico del nostro Paese, lavorando a stretto contatto con le imprese locali per costruire insieme un futuro più dinamico, sostenibile e aperto all’innovazione”.
“L’innovazione non è più riservata solo alle grandi aziende, ma una necessità per tutte le imprese che vogliono crescere in un mercato sempre più competitivo. Con l’innovation accelerator, mettiamo a disposizione delle pmi italiane non solo le tecnologie cloud di Aws, ma anche gli approcci culturali, metodologie di lavoro e best practice che hanno permesso ad Amazon stessa di innovare costantemente. Il cloud democratizza l’accesso a strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, permettendo anche alle imprese più piccole di competere su scala globale”, afferma Giulia Gasparini, country leader di Aws Italia. Gli effetti positivi della presenza di Amazon sul territorio sono dimostrati anche da una nuova ricerca realizzata da Ipsos su incarico di Amazon, che fotografa l’impatto economico e sociale del negozio online nel territorio della Sabina e in particolare nella regione di Rieti, a pochi anni dall’apertura del centro logistico di Passo Corese (2017).
Il 78% degli intervistati, infatti, considera la presenza del centro logistico Amazon un elemento di valore per lo sviluppo economico della zona; l’89% riconosce il ruolo chiave di Amazon nella creazione di occupazione e il 67% lo identifica come uno dei principali motori di crescita economica della regione. Il centro logistico viene apprezzato anche per il contributo alla modernizzazione infrastrutturale e all’efficienza del sistema logistico locale. Il 64% degli intervistati ritiene che Amazon possa contribuire concretamente al miglioramento del futuro della regione e il 75% prevede un ulteriore incremento dell’offerta di lavoro.
L'impegno di Amazon nei territori in cui opera e nell'economia del Paese è testimoniato anche dalle cifre degli investimenti dal 2010 ad oggi: oltre 20 miliardi di euro investiti, di cui 4 miliardi solo nel 2023, e 19.000 posti di lavoro a tempo indeterminato creati in Italia. Ad oggi, oltre 21.000 piccole e medie imprese italiane si sono inoltre affidate ad Amazon per vendere online. Per loro, Amazon si impegna ogni giorno a creare nuovi strumenti e servizi per aiutarle a cogliere tutti i vantaggi del canale digitale. Tra questi c'è anche Accelera con Amazon, il programma gratuito di formazione lanciato nel 2020 in collaborazione con partner istituzionali e aziende, pensato per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per avviare una nuova attività online, o per potenziarne una già esistente. Insieme alla vetrina made in Italy di Amazon, questi strumenti contribuiscono a supportare le pmi italiane a sviluppare il proprio business anche all’estero. Nel 2024, le imprese italiane che vendono sul negozio online di Amazon hanno realizzato 3,8 miliardi di euro di vendite all’estero.
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(Adnkronos) - Sono almeno tre le persone rimaste uccise nell'incidente aereo a San Diego, ma il numero potrebbe salire. Tra questi due erano volti nel panorama musicale statunitense: il batterista Daniel Williams, membro fondatore dei Devil Wears Prada, e l'agente Dave Shapiro.
Cofondatore dell'agenzia musicale 'Soud Talent Group', Shapiro era molto noto nel suo settore: tra i clienti della sua agenzia figurano gruppi rock come i Sum 41, gli Story of the Year e i Pierce the Veil. Oltre alla sua carriera musicale, Shapiro era un pilota appassionato e un istruttore di volo certificato con 15 anni di esperienza, secondo la sua compagnia aerea, la Velocity Aviation.
"Siamo devastati dalla perdita del nostro co-fondatore, dei nostri colleghi e dei nostri amici", ha dichiarato alla Bbc un portavoce di Sound Talent Group. "I nostri cuori sono con le loro famiglie e con tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. Grazie infinite per aver rispettato la loro privacy in questo momento".
"Non ci sono parole, ti dobbiamo tutto e ti ameremo per sempre", hanno scritto i The Devil Wears Prada su Instagram.
Il piccolo aereo privato si è schiantato ieri, giovedì 22 maggio, su un quartiere residenziale militare a San Diego, in California. La tragedia ha provocato un vasto incendio e la morte di più persone a bordo. Non risultano vittime né feriti gravi tra i residenti.
(Adnkronos) - Sulla decisione dell'Italia di astenersi dal voto sul Patto pandemico dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) esprime profonda preoccupazione. La società scientifica riconosciuta dal ministero della Salute in attuazione della Legge Gelli, Siaarti - ricorda una nota - rappresenta oltre 10mila professionisti che operano quotidianamente nei settori dell'anestesia, della rianimazione, della terapia intensiva, della medicina critica dell'emergenza, della medicina del dolore e cure palliative. "Siamo stati in prima linea durante la pandemia di Covid-19 - evidenziano gli specialisti - dimostrando quella 'resilienza e capacità di adattamento' che lo stesso ministro Schillaci ha riconosciuto partecipando al nostro Congresso Icare 2023, sottolineando come abbiamo 'acquisito nuove competenze e abilità tecniche al servizio dei cittadini'".
"Proprio per questa esperienza diretta nella gestione dell'emergenza pandemica - rimarca la Siaarti - riteniamo che resistenza e capacità di adattamento, in caso di pandemia, non siano più sufficienti, e che le criticità emerse durante il Covid-19 abbiano evidenziato l'importanza fondamentale di strumenti di coordinamento internazionale su scala planetaria per la prevenzione e la risposta alle emergenze sanitarie. E' inoltre indispensabile poter condividere in tempo reale, a livello internazionale, le conoscenze scientifiche, promuovendo una stretta collaborazione sui fronti della ricerca e della produzione di farmaci e vaccini. In questa ottica, l'astensione italiana - in un momento in cui la cooperazione internazionale e la preparazione alle future crisi sanitarie dovrebbero essere priorità assolute - ci appare non condivisibile", affermano gli anestesisti. La salute pubblica e la sicurezza sanitaria del Paese, ammoniscono, non possono attendere esitazioni quando sono disponibili strumenti concreti per rafforzare la nostra preparazione alle future sfide epidemiche.
Siaarti - conclude la nota - condivide pienamente la posizione espressa dalla Società italiana di igiene (Siti) e auspica di poter avere un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni competenti, per comprendere le ragioni di questa decisione e per contribuire, con la propria esperienza scientifica e clinica, alla definizione di una posizione italiana più coerente con l'impegno per la tutela della salute pubblica. "Come società scientifica impegnata nella promozione dello sviluppo scientifico e culturale al servizio dei cittadini, ribadiamo la nostra disponibilità a supportare le istituzioni nella definizione di strategie efficaci per la gestione delle emergenze sanitarie, auspicando che l'Italia assuma al più presto un ruolo attivo nella cooperazione internazionale per la tutela della salute globale".
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(Adnkronos) - Una lacrima sul viso può raccontare molto, anche da un punto di vista clinico. Soprattutto se raccolta con il test di Schirmer: un esame semplice da eseguire, usato comunemente in oculistica, che i ricercatori dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno trasformato in una chiave d'accesso all'universo immunologico della cheratocongiuntivite primaverile (Vkc), una forma rara e grave di allergia oculare che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti. I risultati di questo lavoro sono stati recentemente pubblicati sulla rivista 'Allergy', tra le più autorevoli in ambito allergologico e immunologico. Lo studio è frutto di una collaborazione tra l'Unità di ricerca Cellule linfoidi dell'immunità innata e l'ambulatorio multidisciplinare dedicato a questa patologia, coordinato dall'Unità operativa di Allergologia e dall'Uo di Oculistica.
La cheratocongiuntivite primaverile o vernal (primaverile in latino) è una forma di allergia oculare particolarmente severa che provoca prurito, lacrimazione, fotofobia e con un impatto significativo sulla qualità della vita dei piccoli pazienti. E' caratterizzata da una infiammazione della congiuntiva più complessa e più grave di quella presente nella congiuntivite allergica propriamente detta (da pollini, acari, muffe), con un maggior rischio di complicanze quali cheratite, ulcere corneali, cheratocono. Sebbene siano disponibili terapie locali - dagli antistaminici ai corticosteroidi fino ai colliri immunosoppressivi - non tutti i bambini rispondono allo stesso modo ai trattamenti.
Lo studio multidisciplinare condotto da medici e ricercatori del Bambino Gesù ha analizzato 58 campioni lacrimali di pazienti con Vkc, prelevati attraverso il test di Schirmer, un esame di routine utilizzato per valutare la produzione di lacrime, che consiste nell'applicazione di una strisciolina di carta assorbente nel fornice congiuntivale inferiore.
"Abbiamo scoperto che questo semplice test, già usato abitualmente nella visita oculistica, ci consente di raccogliere cellule immunitarie presenti sulla superficie oculare e di analizzarne la composizione - spiega Paola Vacca, responsabile dell'Unità di ricerca Cellule linfoidi dell'immunità innata - Questo ci permette di capire quanto è attiva l'infiammazione e se il paziente sta rispondendo alla terapia o ha bisogno di un cambiamento di trattamento". Lo studio ha mostrato una chiara correlazione tra la quantità di leucociti (cellule del sistema immunitario) presenti nella lacrima e la risposta alla terapia. I bambini non trattati o non responsivi alle cure presentavano un numero elevato di cellule infiammatorie, mentre quelli che mostravano un miglioramento clinico avevano un ridotto numero di cellule infiammatorie.
"Grazie a questi dati, possiamo oggi individuare soglie di riferimento per valutare la gravità della patologia e prevedere l’efficacia del trattamento", sottolinea Maria Cristina Artesani, allergologa dell'Ambulatorio dedicato alla cheratocongiuntivite primaverile. "Il nostro obiettivo è offrire ai bambini cure più mirate, evitando terapie poco efficaci o troppo aggressive", conferma Mariacristina Esposito, dell'Unità operativa di Oculistica. La possibilità di monitorare l'efficacia dei trattamenti attraverso un esame non invasivo rappresenta un passo importante verso una medicina sempre più personalizzata, rimarcano dal Bambino Gesù. Il test, infatti, è ben tollerato anche dai pazienti più piccoli e può essere ripetuto nel tempo per seguire l'evoluzione della malattia.
"Questo studio è il frutto di una sinergia concreta tra assistenza e ricerca, resa possibile grazie all'organizzazione trasversale dell'ospedale - conclude Nicola Tumino, dell'Unità di ricerca Cellule linfoidi dell'immunità innata - Per quanto molto impegnativa, siamo orgogliosi ed entusiasti di questa impostazione di lavoro che, come sempre, pone al centro la cura dei nostri piccoli pazienti e al contempo favorisce il progredire delle conoscenze scientifiche per diagnosi sempre più precise e terapie più mirate".
Leggi tutto: Cheratocongiuntivite primaverile, cos'è e perché le lacrime 'raccontano' la malattia
(Adnkronos) - Preoccupa la variante Covid LP.8.1. Si è fatta notare con più decisione intorno a febbraio 2025, quando la sua diffusione ha iniziato ad aumentare a un ritmo più rapido rispetto ad altre. E oggi si è ritagliata un posto di primo piano sotto i riflettori di scienza, enti regolatori, e istituzioni, dopo essere diventata dominante per esempio negli Usa e in diverse parti del mondo (scalzando XEC, che al momento della sua comparsa in Europa pesava ancora per il 50% delle sequenze).
Ma quali sono le caratteristiche della nuova osservata speciale di quest'era post pandemica? LP.8.1, cioè la variante a cui l'Emergency task force (Etf) dell'Agenzia europea del farmaco Ema raccomanda di mirare i prossimi vaccini anti-Covid per la campagna d'immunizzazione 2025-2026, fa parte come XEC della grande famiglia JN.1. E' figlia di una discendente di questo lignaggio, KP.1.1.3, e il campione più antico è stato raccolto l'1 luglio 2024, ricostruisce per esempio il documento dell'Etf, che fa notare come già all'interno di questo lignaggio siano 'gemmate' nuove figlie: "LP.8.1.1 o altre sottovarianti potrebbero diventare i ceppi predominanti all'interno del lignaggio LP.8.1", è lo scenario prospettato.
Risalendo ancora indietro lungo l'albero genealogico, emerge che sia le varianti XEC che LP.8.1 si muovono nell'alveo della famiglia antenata BA.2.86 delle sottovarianti Omicron, che è antigenicamente distante dal gruppo XBB circolante nel 2023 e da altre varianti circolate in precedenza. Rispetto a XEC, LP.8.1 presenta 6 mutazioni sulla proteina Spike, che hanno dimostrato di aumentare l'affinità di legame al recettore. "Di conseguenza - chiarisce l'organismo consultivo dell'ente regolatorio Ue - LP.8.1 potrebbe possedere il maggiore vantaggio in termini di crescita e una maggiore trasmissibilità rispetto ad altre varianti. Inoltre, è stato dimostrato che presenta una forte evasione immunitaria umorale".
Ma rispetto alle altre varianti? "Altri sottolignaggi emergenti di JN.1 sono MC.10.1, NP.1 e LF.7 e i discendenti come LF.7.7.2 e LF.7.2.1, che si sono rapidamente diffusi in alcune regioni del mondo". Ma, si fa notare nel documento Etf, "anche se LF.7.2.1 risulta essere" sulla carta "la variante più evasiva dal punto di vista immunitario, analogamente a MC.10.1 e NP.1, queste ultime mostrano un vantaggio di crescita limitato rispetto a LP.8.11". E' sulla base di queste evidenze che la variante LP.8.1 "sembra rappresentare il miglior compromesso in termini di idoneità evolutiva".
Sulla variante LP.8.1 si è espressa anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) fin da inizio febbraio, quando per l'agenzia Onu questa era già una variante sotto monitoraggio (Vum), in compagnia di XEC. Considerando le evidenze disponibili, scriveva l'Oms, "il rischio aggiuntivo per la salute pubblica rappresentato da LP.8.1 è valutato basso a livello globale". Anche perché la previsione era che anche i vaccini raccomandati rimanessero "cross-reattivi" a questa variante contro la malattia sintomatica e grave. L'Oms nel rapporto ha anche definito "improbabile che la continua diffusione di questa variante da sola aumenti il carico sui sistemi sanitari pubblici nazionali rispetto ad altri sottolignaggi Omicron".
Insomma, sul fronte sintomi e malattie gravi non si stima un impatto peggiore. Mentre la diffusione era già confermata in ascesa. E oggi in molti Paesi LP.8.1 è ormai protagonista e si sta diffondendo in Asia come in Europa. Negli Usa è già incontrastata: secondo le ultime proiezioni pubblicate dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), questa variante al 10 maggio ormai rappresentava il 70% (range 64-75%) di tutte le sequenze rilevate nel Paese nelle due settimane precedenti.
Leggi tutto: Covid, variante LP 8.1: ecco perché preoccupa, identikit e sintomi
(Adnkronos) - Non ce l’ha fatta Daniela Strazzullo, la 31enne trovata dai carabinieri con una ferita da colpo d'arma da fuoco in auto nella notte tra mercoledì e giovedì a Volla, in provincia di Napoli. La donna è morta nella notte presso l'Ospedale del Mare, dove era ricoverata in condizioni disperate. Poco distante da lei, in via Pinocchio nella periferia est di Napoli, si era tolta la vita con la stessa pistola calibro 9 la 34enne Ilaria Capezzuto. Secondo la ricostruzione, la 34enne avrebbe prima sparato a Daniela Strazzullo, poi si sarebbe suicidata. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Torre del Greco, coordinati dalle Procura di Napoli e Nola.
Leggi tutto: Omicidio-suicidio nel Napoletano, morta la donna trovata ferita in auto
(Adnkronos) - L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sette procedimenti istruttori nei confronti di società di call center che promuovono la conclusione di contratti nel settore dell’energia. Nel mirino Action S.r.l., Fire S.r.l., J.Wolf Consulting S.r.l. e Noma Trade S.r.l. - e nel settore delle telecomunicazioni - Entiende S.r.l., Nova Group S.r.l e My Phone S.r.l..
L’intervento ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno del telemarketing scorretto, ben noto all’Autorità alla quale ogni giorno arrivano numerose segnalazioni che lamentano la ricezione di telefonate per concludere contratti sulla base di informazioni ingannevoli.
I call center coinvolti nelle istruttorie avrebbero contattato i consumatori proponendo l’attivazione di contratti di energia e di telefonia, sulla base di informazioni ingannevoli circa l’identità del chiamante, l’oggetto della telefonata, la convenienza economica delle offerte commerciali proposte. Peraltro spesso sarebbero state usate numerazioni camuffate con la tecnica del cosiddetto CLI spoofing che consente di manipolare l’identificativo del numero di telefono. Le modalità di telemarketing sarebbero varie, tutte accomunate dalla trasmissione di informazioni non trasparenti e ingannevoli.
In particolare, nel settore dell’energia è emerso che gli operatori telefonici si presenterebbero spesso come dipendenti dell’attuale fornitore o di Autorità di regolazione e controllo e definirebbero poco convenienti le tariffe applicate. In altri casi presenterebbero problematiche tecniche o difficoltà nello switching in atto che renderebbe necessaria la stipula di un nuovo contratto di fornitura.
Nel settore delle telecomunicazioni, invece, durante le telefonate - per indurre il consumatore a cambiare operatore - verrebbero prospettati falsi disservizi sulla linea o imminenti rincari di prezzo del servizio da parte dell’operatore dell’utente chiamato. Altre volte i consumatori sarebbero indotti ad attivare una nuova offerta (con un altro operatore o anche con quello con cui si è già contrattualizzati), dopo che sono prospettate condizioni contrattuali particolarmente favorevoli che poi si rivelano false.
L’Autorità ricorda che, insieme ad Arera, ha promosso la campagna di comunicazione 'Difenditi così' per sensibilizzare il consumatore sui propri diritti e sugli strumenti di difesa dai call center insistenti e aggressivi. Sul sito www.difenditicosi.it è possibile trovare tutte le informazioni a riguardo. Attivo anche il numero verde gratuito dell’AGCM per la tutela del consumatore 800.166.661 (dal lunedì al venerdì, h. 10-14).
Ieri sono state svolte ispezioni presso le sedi delle società coinvolte nell’istruttoria, in collaborazione con il Nucleo Speciale della Guardia di finanza. A tal proposito, il presidente dell’Autorità Roberto Rustichelli ha dichiarato: “Esprimo vivo apprezzamento per il lavoro svolto dalle donne e dagli uomini del Nucleo Speciale Antitrust e dei reparti territoriali della GdF delle province di Napoli e Caserta”.
(Adnkronos) - Roberto Valori, rispetto a quanto annunciato, ha deciso che non presenterà la propria candidatura alla presidenza del Comitato Paralimpico Italiano. L’ex presidente della Federnuoto Paralimpica, oggi vicepresidente vicario del Cip, comunica la decisione attraverso una nota congiunta con Marco Giunio De Sanctis, attuale presidente della Federazione Italiana Bocce, che resta così al momento il candidato unico alla successione di Luca Pancalli.
“La disputa elettorale ha creato una spaccatura in seno al movimento - è il pensiero condiviso da Valori e De Sanctis - e la soluzione unitaria rappresenta una scelta responsabile, anche alla luce dell’esito delle elezioni primarie di FSP, atleti, tecnici, Enti di promozione, discipline associate, associazioni benemerite, volta a garantire sin da subito visione e prospettiva al Comitato, vista anche la nostra complementarità”.
Il confronto tra i due candidati e le decisioni scaturite testimoniano la volontà comune di anteporre il futuro dell’Ente alle posizioni e alle scelte personali. Roberto Valori contribuirà all’individuazione di personalità che possano arricchire, in termini di esperienza e competenze, la governance del Comitato Paralimpico e si mette a disposizione, se necessario, con proposte e idee per il futuro del movimento.
“Ringrazio la squadra che mi ha supportato in queste settimane. Ho ritenuto di dover fare un passo indietro quando ho percepito che la conflittualità generata dal dibattito elettorale avrebbe avuto un impatto negativo sul movimento anche a scrutinio concluso. Il movimento paralimpico è la mia seconda famiglia. Ad esso ho dedicato gran parte della mia vita e ritengo che il suo futuro sia più importante dei destini e delle ambizioni personali. Con De Sanctis abbiamo scelto la strada del dialogo e auspico che la soluzione condivisa sia di esempio e di buon auspicio per le sfide che attendono il Comitato”, ha dichiarato Valori.
“Roberto Valori, che conosco da oltre 40 anni, all’indomani delle ultime elezioni Cip, per il prossimo CN, mi ha chiesto un incontro per riunificare il movimento e propormi il suo eventuale supporto per i programmi futuri del Comitato. Io ho accettato immediatamente la sua proposta per il bene del movimento paralimpico e per la lunghissima e proficua nostra collaborazione all’interno del Cip, io in veste di Segretario Generale e lui di presidente FINP e membro di giunta nazionale. Sono certo che l’intero mondo paralimpico apprezzerà questo nostro comune intento, che stempera tante tensioni e polemiche assolutamente superflue in questa fase epocale di successione alla governance del Cip ed è finalizzato a ridare slancio e credibilità all’intero movimento”, ha dichiarato De Sanctis.
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(Adnkronos) -
In collaborazione con/author: Ben Reichert
La parola d'ordine della settima edizione del Tour della Salute? Prevenzione. Nel 2025 l'evento toccherà 15 città italiane, offrendo centinaia tra attività aggregative e consulti specialistici gratuiti. Il Tour della Salute è un'iniziativa itinerante, dedicata alla prevenzione e, soprattutto, alla promozione di stili di vita corretti e funzionali al benessere della persona. A partire dal 2018, nell'ambito dell'evento, sono stati effettuati ben 60.000 consulti medici completamente gratuiti. In un periodo storico durante il quale numerosi cittadini faticano ad accedere all'assistenza sanitaria e alle cure mediche, questi screening risultano sempre più preziosi, essendo in grado di individuare per tempo disturbi e patologie spesso subdole, scongiurando tutta una serie di conseguenze potenzialmente gravi.
La prevenzione è il primo passo per trascorrere una vita lunga e in salute. Prendersi cura di sé non significa soltanto curare le malattie, ma soprattutto evitarle. Adottare uno stile di vita sano, sottoporsi a controlli periodici, informarsi correttamente, sono azioni in grado di aiutarci a mantenere corpo e mente in perfetto equilibrio. Prevenire vuol dire agire oggi per evitare problemi domani. È un atto di responsabilità verso se stessi e verso chi ci sta accanto. Da questo punto di vista Redcare può tornarci particolarmente utile, essendo un punto di riferimento prezioso quando si parla di salute e benessere quotidiano. Redcare è una parafarmacia online che mette al centro dell'attenzione i cittadini, offrendo loro una vasta selezione di prodotti di qualità, oltre a una serie di guide informative dettagliate circa le problematiche più diffuse e le possibili soluzioni. La sua missione è promuovere una cultura della salute basata sull'informazione, la prevenzione e la consapevolezza. Redcare propone integratori, dispositivi medici, farmaci da banco e prodotti per il benessere della persona. Non parliamo di una semplice parafarmacia, ma di un alleato fedele, pronto a sostenere tutti coloro che scelgono di vivere bene, partendo dalle piccole attenzioni quotidiane. Perché la salute è un bene prezioso e prevenire le malattie è il miglior investimento possibile.
Tra maggio e ottobre 2025, il Tour della Salute toccherà 15 piazze italiane. La kermesse dedicata alla prevenzione prenderà il via il 17 maggio a Cremona e si concluderà il 26 ottobre in quel di Frosinone. Durante ogni tappa, che durerà un paio di giorni e si terrà di sabato e domenica, verrà allestito un "villaggio della salute e dello sport", completato da ben 8 ambulatori specializzati, all'interno dei quali sarà possibile sottoporsi a screening e consulti cardiologici, reumatologici, psicologici e nutrizionali, ma anche a test dell'equilibrio e valutazioni audiometriche. La novità di quest'edizione sta nella presenza di uno specialista della salute orale. Inoltre, non mancherà uno sportello presenziato da un medico veterinario. Tra le attività in programma, dedicate sia agli adulti che ai bambini, figurano numerose discipline sportive. Queste avranno l'obiettivo di sensibilizzare i presenti circa l'importanza dell'attività fisica, nell'ottica della salvaguardia della salute e del benessere psicofisico. Ma in quali città farà tappa il Tour della Salute 2025? Le piazze selezionate sono quelle di Cremona, Foligno, Castelfranco Veneto, Pesaro, Prato, Forlì, Rovereto, Novara, Olbia, Brindisi, Pescara, Caserta, Cosenza, Messina e Frosinone.
Leggi tutto: Sta per prendere il via il Tour della Salute 2025
(Adnkronos) - Tensione tra Chiara Ferragni e l'inviato di Pomeriggio 5. È successo a Roma, durante un evento organizzato dal Codacons dedicato alla violenza sulle donne. Dopo la conferenza, che si è tenuta all'Auditorium Parco della Musica di Roma, l'imprenditrice digitale è stata raggiunta da Michel Dessì, inviato di Mediaset, che le ha fatto alcune domande sui suoi progetti futuri.
L'inviato di Pomeriggio 5 di Myrta Merlino è rimasto ad attendere Chiara Ferragni fuori dall'aula dove si stava tenendo la presentazione del Codacons, in cui l'influencer era ospite d'onore. Michel Dessì ha provato ad avvicinarsi facendo domande alle quali Ferragni non ha voluto replicare.
"Sono qui per parlare di violenza sulle donne, non voglio parlare di cose private", ha risposto allontanandosi dal giornalista. "Madonna Chiara, mi sembra un po' esagerato... posso dirlo? Ho fatto solo una domanda", ha replicato Dessì, chiedendole di dare alcune anticipazioni sui suoi progetti. "Io comunico tramite i miei social, le novità le comunicherò io. Ecco perché non faccio interviste, quando sarò libera di parlarne lo farò io", ha risposto l'imprenditrice.
A quel punto il giornalista ha sbottato contro il bodyguard perché, a suo dire, è stato strattonato e spinto via: "Mi sta facendo male, mi ha messo le mani addosso", ha detto Dessì. "Lo sai come sono gentile io e come ti rispondo io. Io rispetto il vostro mestiere, non insegno niente a nessuno", ha aggiunto Chiara Ferragni quando il giornalista le ha fatto notare che il suo atteggiamento gli ha ricordato quello di "Federico (Fedez, ndr) che insegna ai giornalisti come fare il loro mestiere". "Non sono i miei bodyguard, le persone che lavorano con me mai si permetterebbero di fare una cosa del genere", ha aggiunto Ferragni.
E alla domanda se ha partecipato all'evento organizzato dal Codacons per ripulirsi l'immagine, Ferragni ha risposto: "Non ho bisogno di ripulire la mia immagine. I miei fatti parleranno per me. Le cose in cui credo sono note a tutti e continuerò a battermi per queste cose sempre".
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(Adnkronos) - Un lutto ha colpito il mondo della musica italiana e, in particolare, Vasco Rossi. È morto a 73 anni Sergio Silvestri, storico amico e collaboratore del rocker di Zocca, con cui aveva condiviso sogni, note e amicizia sin dagli anni giovanili. Coautore del brano 'La strega (la diva del sabato sera)' del 1979, Silvestri si è spento a Mirandola (Modena), dove viveva, lasciando un ricordo indelebile in chi lo ha conosciuto e amato.
Ad annunciare la scomparsa è stato lo stesso Vasco con un commosso messaggio sui social, accompagnato dalla foto dell'amico: "E poi ci troveremo come le star… Ciao Sergio, resterai sempre vivo nel mio cuore", ha scritto il Blasco, citando una delle sue frasi più iconiche e dando voce al dolore che lo accompagna in queste ore.
Sergio Silvestri era originario di Concordia sul Secchia, in provincia di Modena. L'incontro con Vasco avvenne al collegio salesiano San Giuseppe di Modena, dove entrambi furono studenti. Un'amicizia nata tra le rigide mura scolastiche e cementata nel teatrino del collegio dove, come ha raccontato Vasco in un post del 2018, "l'unica cosa positiva erano quelle due ore alla settimana in cui suonavo la chitarra con il mio amico Sergio". Fu Silvestri a far conoscere a Rossi un altro pezzo fondamentale della sua storia artistica: il chitarrista Maurizio Solieri, che avrebbe poi condiviso con il Kom più di trent'anni di musica e palchi.
Dopo un periodo di distanza - Vasco a Bologna, Sergio a Londra - i due si ritrovarono a Zocca negli anni Settanta, nei locali di Punto Radio, l'emittente radiofonica fondata da Vasco nel 1975, simbolo della rivoluzione delle radio libere. Silvestri si propose come deejay, e Rossi non esitò ad affidargli una trasmissione. Quegli anni furono il cuore pulsante di un sogno che stava nascendo: la musica come strumento di libertà, come linguaggio diretto, come stile di vita.
Sergio Silvestri non ha mai abbandonato la sua passione per la musica. L'ha portata con sé ovunque, l'ha trasmessa alla sua famiglia: i suoi figli, infatti, hanno fondato il gruppo Neveralone, testimonianza concreta di un’eredità musicale che continuerà a vivere. I funerali si terranno in forma privata domani, sabato 24 maggio, presso il Terracielo di Mirandola, città dove Silvestri aveva scelto di vivere e dove ha lasciato un segno profondo.
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