(Adnkronos) - Caldo in aumento sull'Italia, ma anche rischio di forti temporali con grandinate al Nord. E' una fase climatica "estrema" quella che sta colpendo il Paese, con alte temperature ma anche fenomeni meteo improvvisi in questa prima settimana di giugno. Sono queste le previsioni degli esperti per la giornata di oggi, martedì 3 giugno, e per i giorni a venire.
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il rischio di forti temporali accompagnati anche da grandinate su parte delle regioni del Nord; altrove l’anticiclone africano si prenderà la scena con temperature previste in ulteriore aumento.
Prosegue la fase meteo climatica estrema in questo avvio di giugno con l’Italia divisa tra ondate di caldo subtropicali e il rischio improvvisi acquazzoni.
In particolare tra il pomeriggio e la sera di martedì 3 giugno (condizioni che si ripeteranno anche mercoledì 4 giugno), correnti instabili di origine atlantica andranno ad interagire con un'atmosfera carica di energia potenziale (umidità e calore dopo le fiammate africane degli ultimi giorni): si tratta in sostanza della configurazione ideale per l'innesco di imponenti celle temporalesche, ovvero di sistemi particolarmente violenti, alti fino a 8-10 km e in grado di provocare grandine (fino a 2-3 cm di diametro) e raffiche di vento ad oltre 60 km/h. Maggiormente a rischio saranno le zone alpine e le vicine pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Dopo questo break temporalesco, nella seconda parte di settimana, è prevista una nuova pulsazione dell’anticiclone africano verso il bacino del Mediterraneo e l’Italia. Gli effetti si faranno sentire già da giovedì 5 giugno quando avremo condizioni meteo stabili e soleggiate con clima molto caldo su buona parte del Paese.
L'alta pressione sub-tropicale ci terrà compagnia anche nel prossimo weekend ed anzi mostrerà tutta la sua potenza determinando un ulteriore incremento dei valori termici: sono previsti picchi oltre i 35°C sulle pianure del Nord e al Centro, e addirittura sopra i 40°C sulla Sardegna.
Martedì 3. Al Nord: temporali su Alpi e Prealpi, soleggiato altrove. Al Centro: sole e caldo estivo. Al Sud: sole e caldo.
Mercoledì 4. Al Nord: temporali dalle Alpi del Nordovest verso le pianure di Lombardia e Piemonte. Al Centro: velature e caldo. Al Sud: sole e caldo.
Giovedì 5. Al Nord: temporali in montagna, nubi sparse in pianura. Al Centro: cielo poco nuvoloso. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: anticiclone africano in ulteriore rinforzo; clima molto caldo su tutta Italia.
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(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 5.8 ha colpito nella notte la zona di Marmaris, nella provincia di Mugla, nel sudovest della Turchia.
Secondo l'Afad, la protezione civile turca, il sisma è stato registrato alle 2.17 ora locale a circa dieci chilometri dalla costa di Marmaris. Una ragazza di 14 anni è morta a Fethiye a causa di un attacco di panico, ha confermato su X il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya. Nella provincia di Mugla è stata necessaria l'assistenza medica per 69 persone. Secondo il resoconto ufficiale, per paura hanno cercato di mettersi in salvo saltando dall'alto e 46 restano in ospedale.
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(Adnkronos) - Grave incidente stradale questa notte a Mugnano di Napoli. Per cause ancora in corso di accertamento, una Fiat Bravo con a bordo un 52enne e uno scooter Beverly sul quale c'erano un 18enne, una 15enne e un 16enne si sono scontrati. Lo scooter ha impattato violentemente contro un altro veicolo lì parcheggiato. A intervenire, i carabinieri di Marano e Napoli.
I ragazzi sono stati trasferiti dal personale del 118 presso gli ospedali di Giugliano in Campania e Pozzuoli in codice rosso. Operati d’urgenza per fratture multiple, la prognosi è riservata.
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(Adnkronos) - Senza l'applicazione dei dazi in risposta alle tariffe imposte dagli altri Paesi, gli Usa non potrebbero sopravvivere. Parola di Donald Trump, che nelle scorse ore è tornato a parlare delle misure sui social.
"Se ad altri Paesi è consentito applicare dazi contro di noi e a noi non è consentito contrastarli, rapidamente e agilmente, con misure tariffarie contro di loro, il nostro Paese non ha neanche una piccola possibilità di sopravvivenza economica", ha scritto in un post su Truth il presidente degli Stati Uniti.
Sabato scorso, Trump ha annunciato che i dazi sull'acciaio e sull'alluminio aumenteranno del 50%, raddoppiando l'aliquota attuale, a partire da domani.
"E' per me un grande onore aumentare i dazi su acciaio e alluminio dal 25% al 50%, a partire da mercoledì 4 giugno. Le nostre industrie siderurgiche e dell'alluminio stanno tornando alla normalità come mai prima d'ora'', ha scritto Trump. "Questa sarà un'altra grande notizia per i nostri meravigliosi lavoratori. Rendiamo l'America di nuovo grande'', le parole del tycoon.
L'aumento dei dazi era stato preannunciato da Trump nel corso di un discorso pronunciato presso uno stabilimento della U.S. Steel nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania. "Imporremo un aumento del 25%, porteremo dal 25% al 50% i dazi sull'acciaio importato negli Stati Uniti d'America", aveva dichiarato il presidente tra gli applausi della folla.
Trump ha affermato che stava valutando una tariffa del 40%, ma i dirigenti del settore gli hanno risposto che volevano una tariffa del 50%. "Al 25% possono in qualche modo superare quella barriera", ha detto Trump. "Al 50% nessuno la supera."
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(Adnkronos) - Quarti di finale del Roland Garros per Lorenzo Musetti, che oggi, martedì 3 giugno, affronta il tennista americano Frances Tiafoe, numero 16 del ranking. In palio c’è un posto in semifinale nello Slam francese. Ma chi è l’avversario dell’azzurro? Ecco la sua storia, con qualche curiosità.
Nato il 20 gennaio 1998 a Hyattsville, nello stato del Maryland, Tiafoe è figlio di Frances Sr. e Alphina, emigrati in America dalla Sierra Leone nel 1996. La curiosità è che ha imparato a giocare a tennis intorno ai tre anni, passando tante giornate a tirare contro un muro insieme al fratello gemello Franklin. I due, in seguito si sono allenati per anni allo Junior Tennis Champions Center del Maryland, struttura in cui il padre curava la manutenzione.
Nella vita del tennista americano, una svolta è rappresentata da un viaggio fatto in Sierra Leone a 8 anni, insieme alla sua famiglia. Tiafoe raccontò di aver cambiato prospettive in quel momento, aderendo in seguito alle idee di movimenti come Black Lives Matter.
Fin dall’adolescenza, i risultati di Tiafoe sono stati notevoli. L’americano ha vinto a 15 anni i primi titoli giovanili, entrando nella top 100 Atp già a 18 anni. Il suo primo titolo pro è arrivato a 20 anni a Delray Beach, mentre il suo best ranking è la decima posizione (raggiunta a giugno 2023). Nei tornei del Grande Slam ha raggiunto la semifinale agli Us Open 2022 e 2024 e i quarti di finale agli Australian Open 2019.
Il suo punto di forza è di sicuro il servizio, mentre la superficie preferita è la terra rossa. Proprio come Musetti. Altre curiosità? Tiafoe ama le sneakers, il basket e l’Nba: qualche tempo fa ha anche partecipato all’All Star Celebrity Game, che affianca il più celebre All Star Game. Il suo idolo? Michael Jordan.
Leggi tutto: Frances Tiafoe, dal viaggio in Sierra Leone all'Nba: chi è l'avversario di Musetti
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti torna in campo al Roland Garros. Oggi, martedì 3 giugno, l'azzurro affronta Frances Tiafoe nei quarti di finale dello Slam parigino. Il toscano, numero 7 del ranking, arriva dallo spettacolare successo contro Holger Rune (primo successo in carriera contro un top ten in uno Slam). L'americano, dall'altra parte, non ha ancora perso un set in questa edizione del torneo. Ecco orario, precedenti tra i due e dove vedere il match in tv e streaming.
La sfida di oggi tra Lorenzo Musetti e Frances Tiafoe è in programma come terzo match dalle 11 sul campo Philippe Chatrier. Inizierà al termine di Svitolina-Swiatek, dunque verosimilmente non prima delle 16. Per quanto riguarda i precedenti, Musetti è sotto 3-2. L'azzurro ha però vinto l'unico match giocato su terra rossa, agli Internazionali 2023.
Musetti-Tiafoe, così come tutte le partite del Roland Garros 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali Eurosport, visibili tramite abbonamento Sky. Lo Slam sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW, Dazn, Timvision e Discovery+.
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(Adnkronos) - Un cessate il fuoco completo sarà possibile solo se l'Ucraina ritirerà tutte le sue truppe dalle quattro regioni parzialmente occupate dalle forze armate russe e se metterà fine alla mobilitazione. E' la condizione inserita nel memorandum che la delegazione inviata da Mosca ha consegnato a Istanbul agli inviati di Kiev durante il secondo round di negoziati diretti tra le parti. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. Le regioni a cui il memorandum elaborato dai russi fa riferimento sono quelle di Donetsk, Lugansk, Zaporizhia e Kherson.
Altre condizioni poste dalla Russia nel memorandum sono la fine della fornitura di armi a Kiev e nessuna presenza militare straniera in territorio ucraino, scrive Ria Novosti, sottolineando che la Russia chiede anche che l'Ucraina sia ''neutrale''.
''Il 'memorandum' russo è stato consegnato solo oggi (ieri, ndr) durante la riunione'' che si è svolta a Istanbul. ''Ciò ha creato le condizioni che hanno impedito che l'incontro producesse i risultati concreti necessari per porre fine alla guerra'', ha lamentato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, spiegando di aver informato il presidente Volodymyr Zelensky dopo il secondo round di colloqui con la Russia.
Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina, ha affermato che la parte ucraina ha agito "in modo chiaro e coerente" e che uno dei punti chiave è un cessate il fuoco incondizionato per almeno 30 giorni. ''Abbiamo raggiunto accordi su uno scambio 'tutti per tutti' di tutti i feriti gravi e i malati gravi. Uno scambio 'tutti per tutti' di tutti i soldati di età compresa tra 18 e 25 anni e la restituzione dei corpi dei soldati caduti, seimila per seimila'', ha aggiunto. La delegazione ucraina ha consegnato anche un elenco dei bambini ucraini rapiti. ''Anche un ritorno parziale sarebbe un passo umanitario, se la Russia fosse realmente interessata a procedere verso la pace'', ha affermato Umerov.
Mosca ha respinto la proposta di Kiev di un cessate il fuoco incondizionato e l'offerta di organizzare un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader del Cremlino Vladimir Putin, ha spiegato Umerov. Poi ha reso noto che la delegazione ucraina a Istanbul ha chiesto un nuovo incontro con gli inviati russi a fine mese, ''tra il 29 e il 30 giugno'', per discutere ''la priorità del cessate il fuoco''. Un nuovo incontro ''è fondamentale per avanzare il processo dei negoziati'', ha affermato il ministro della Difesa ucraino incontrando la stampa.
La delegazione russa ha proposto ''un cessate il fuoco parziale, di due-tre giorni'' e ''in alcune zone della linea del fronte'', ha spiegato in conferenza stampa il capo della delegazione russa, l'ex ministro della Cultura e consigliere di Vladimir Putin, Vladimir Medinsky. "Abbiamo avanzato una proposta piuttosto generale. Un cessate il fuoco concreto che duri due o tre giorni in alcune zone del fronte", ha dichiarato Medinsky. Il capo della delegazione russa ha chiarito che il cessate il fuoco di due o tre giorni proposto all'Ucraina sarebbe necessario per poter recuperare i cadaveri.
Zelensky ha rivolto un appello al presidente americano Donald Trump affinché adotti ''sanzioni nei confronti della Russia per spingerla ad accettare un cessate il fuoco completo''. "Ci aspettiamo davvero che Trump adotti misure forti. Ci aspettiamo che appoggi le sanzioni per costringere la Russia a porre fine alla guerra, o almeno a passare alla prima fase, ovvero il cessate il fuoco", ha detto Zelensky nel corso di una conferenza stampa.
La Russia vuole solo una pausa nei combattimenti e non la fine della guerra in Ucraina, ha dichiarato Zelensky dopo essere stato informato dal ministro della Difesa Umerov sull'esito del secondo round di colloqui.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto di ospitare a Istanbul o ad Ankara un incontro tra Trump, Putin e Zelensky. Lo riportano i media turchi. "Il mio più grande desiderio è riunire Putin e Zelensky a Istanbul o Ankara. Mi piacerebbe anche portare Trump", ha affermato il presidente turco.
E' già di per sé ''un risultato significativo'' il fatto che la delegazione ucraina e quella russa si siano incontrate a Istanbul, ha detto Erdogan. "Le delegazioni russa e ucraina si sono riunite a Istanbul sotto la presidenza del nostro ministro degli Esteri Hakan Fidan. E' stato un incontro davvero eccellente'', ha dichiarato al termine di una riunione di governo ad Ankara.
Trump da parte sua si è detto è pronto a recarsi in Turchia per incontrare Putin e Zelensky. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, spiegando che ''il presidente ha detto di essere aperto alla proposta, se si arriverà a questo, ma vuole che entrambi i leader ed entrambe le parti siedano insieme al tavolo delle trattative''.
(Adnkronos) - Un faccia a faccia per ricucire lo strappo, superare le frizioni e rilanciare la collaborazione tra due Paesi fondatori della Ue, legati - come ha sottolineato la premier Giorgia Meloni - da molti, moltissimi interessi in comune. Oggi 3 giugno il presidente francese Emmanuel Macron arriverà a Palazzo Chigi alle 18.00 per incontrare la presidente del Consiglio. Il bilaterale, annunciato mercoledì scorso mentre Meloni si trovava in Uzbekistan, giunge dopo settimane di incomprensioni culminate nella riunione del cosiddetto gruppo dei volenterosi, tenutasi due settimane fa a margine del vertice di Tirana, insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky con una telefonata collettiva a Donald Trump. Un incontro al quale l'Italia non aveva preso parte: "L'Italia ha da tempo dichiarato che non è disponibile a inviare truppe in Ucraina e non avrebbe senso partecipare a formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità", ha spiegato Meloni, motivando così l'assenza italiana.
"Fake news", è stata la risposta netta di Macron, che ha ribadito come l'ipotesi di invio di truppe europee in Ucraina non fosse all'ordine del giorno. Uno scambio acceso, l'ennesimo episodio di una relazione spesso complicata tra i due leader. Ora, però, si punta a voltare pagina. Soprattutto in vista di sfide cruciali, come un possibile disimpegno degli Stati Uniti, guidati da Trump, da alcuni dossier strategici, in primis quello ucraino.
Fonti italiane vicine al dossier sottolineano che l'incontro di oggi sarà l'occasione per gettare le basi di un ulteriore rafforzamento dei rapporti tra Roma e Parigi, due Paesi "in prima linea sui principali fronti della politica internazionale", uniti anche da "profondi legami bilaterali e da una collaborazione economica di livello strategico". Sul tavolo ci saranno i dossier chiave dell'agenda europea: competitività, difesa comune, relazioni transatlantiche, contrasto all'immigrazione irregolare. Il tutto, spiegano le stesse fonti, "con l'obiettivo di costruire un'Europa più sovrana, più forte e più prospera". Tra i temi trasversali in agenda anche quello del finanziamento delle priorità strategiche dell'Unione, in vista dell'avvio del negoziato sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale. La sfida sarà reperire le risorse necessarie attraverso una combinazione di investimenti privati e fondi comuni.
Le diplomazie di Italia e Francia lavoravano da tempo a questo primo bilaterale ufficiale tra Meloni e Macron. E proprio le parole distensive pronunciate da Meloni ad Astana, in Kazakistan, a margine del vertice Italia-Asia del 30 maggio, hanno rappresentato un'apertura significativa verso il Capo dell'Eliseo. Meloni ha definito "panna montata" le ricostruzioni sulle tensioni personali con Macron, precisando: "Moltissime volte ci siamo trovati d'accordo, altre volte ci siamo trovati meno d'accordo... Siamo due leader che si confrontano, ci siamo visti tantissime volte, ci vedremo anche questa, le materie da discutere sono una infinità e sono molto contenta che Emmanuel Macron venga a Roma, così avremo l'occasione per sederci con un po' di calma e affrontare i vari dossier".
E ha aggiunto: "Italia e Francia sono due Nazioni amiche, alleate, sono due Nazioni che hanno posizioni totalmente convergenti su moltissimi dossier, sono anche Nazioni che delle volte hanno delle divergenze... I leader discutono, a volte discutono anche animatamente, ma questo non è che compromette o modifica i rapporti tra le Nazioni". Parole che gettano acqua sul fuoco di una relazione mai decollata e spesso conflittuale. Ora però si guarda avanti, con l'intenzione di scrivere un nuovo capitolo.
Leggi tutto: Italia-Francia, oggi faccia a faccia Meloni-Macron: "Costruire Europa più sovrana"
(Adnkronos) - E' andata avanti fino all'ultimo in Corea del Sud la campagna elettorale per le presidenziali anticipate di oggi 3 giugno. Gli elettori sono chiamati a scegliere il nuovo presidente in un Paese in cui sono ancora forti le ripercussioni dei fatti del 3 dicembre, quando l'allora presidente Yoon Suk Yeol tentò di imporre la legge marziale presto revocata. E' stato rimosso dall'incarico e il nuovo presidente dovrà gestire la crisi politica che si trascina da mesi e le conseguenze che le decisioni di Yoon hanno avuto sull'economia. Tutto in un Paese profondamente diviso all'ombra del 'dossier' Corea del Nord, di un rapporto con gli Stati Uniti, storici alleati di Seul, segnato dalla minaccia di Donald Trump di dazi al 25% e dal desiderio di Washington di ridefinire i rapporti nel settore della difesa. E anche di 'complesse' relazioni con la Cina, primo partner commerciale.
I sondaggi danno per favorito Lee Jae-myung, candidato del Partito democratico, che perse per una manciata di voti la sfida delle presidenziali con Yoon. L'ultimo sondaggio, riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap, lo dà in vantaggio con il 49,2%. Dietro c'è Kim Moon-soo, del partito di governo, il Partito del potere popolare (Ppp), accreditato al 36,8%. "Il vostro voto può cambiare la storia e proteggere la nostra democrazia", ha detto ieri Lee da Seongnam, dove è stato sindaco dal 2010 al 2018 e città che è stata tra le ultime tappe della campagna elettorale.
Kim ha iniziato la sua giornata sull'isola di Jeju per concluderla a Seul. In terza posizione nei sondaggi c'è Lee Jun-seok del Reform Party, che si fermerebbe a poco più del 10%. "Votare per Lee Jun-seok andrebbe solo a vantaggio di Lee Jae-myung", ha detto Kim, come riporta la Yonhap.
Sollecitato sia da Kim che da Lee, il voto anticipato è già stato scelto tra giovedì e venerdì da oltre 15 milioni di elettori su un totale di più di 44 milioni. L'affluenza è stata del 34,74%, di poco inferiore al record del 2022 (36,93%).
Nei sei mesi che sono passati dai fatti del 3 dicembre, dalle proteste che hanno visto spaccato il Paese tra sostenitori e detrattori di Yoon, la Corea del Sud ha avuto tre presidenti ad interim.
A dicembre, dopo il voto del Parlamento di Seul per l'impeachment di Yoon (confermato ad aprile dalla Corte costituzionale con la destituzione dall'incarico), il premier Han Duck Soo aveva assunto l'incarico di presidente ad interim poi passato a Choi Sang-mok a seguito dell'impeachment di Han e infine ritornato a Han quando quest'ultimo è stato reintegrato come presidente ad interim. Ma lo stesso Han si è poi dimesso a inizio maggio annunciando l'intenzione di candidarsi alle presidenziali, per poi fare un passo indietro. Il 2 maggio Lee Ju-ho, ministro dell'Istruzione, ha assunto l'incarico di presidente ad interim. Yoon, che ha lasciato il partito, deve rispondere delle accuse di insurrezione e abuso di potere.
Sono circa 44 milioni i sudcoreani chiamati alle urne per le elezioni presidenziali anticipate. Le donne rappresentano quasi la metà dell'elettorato in un Paese con una popolazione di circa 52 milioni di persone, ma non ci sono donne tra i candidati. I 14.295 seggi chiuderanno alle 20, le 13 in Italia, 'presidiati' da oltre 28.500 agenti di polizia. Chi otterrà più voti sarà il nuovo presidente, con mandato di 5 anni.
Leggi tutto: Elezioni Corea del Sud, oggi le presidenziali: al voto per il dopo Yoon
(Adnkronos) - C’è un nome che mancava da tempo nella stagione dei grandi live italiani: Justin Timberlake. Milano lo accoglie come si fa con i ritorni importanti, quelli che segnano un’epoca. E Timberlake non delude. Il ragazzo d’oro d’America torna a suonare in Italia dopo 18 anni: era dal 2007 che non si esibiva nel nostro Paese (quel concerto fu al forum di Milano).
Sul palco degli I-Days all’ippodromo Snai San Siro, davanti a 30mila persone, Justin entra in scena per l’unica data italiana del suo tour europeo con la sicurezza di un veterano del pop e con quella sua attitudine innata da intrattenitore a tutto tondo: cantante, ballerino, produttore, frontman. Il pubblico è trasversale e affettuosamente nostalgico: ventenni e trentenni in cerca di un revival adolescenziale. Ma soprattutto ci sono loro, le ex ragazzine nate alla fine degli anni ’80, cresciute a pane e ’N Sync, ora adulte ma ancora capaci di emozionarsi come ai tempi dei poster di Justin attaccati in cameretta.
Timberlake arriva subito dopo la norvegese Dagny, su un palco con una lunga passerella centrale, accompagnato da 17 elementi, tra ballerini e band. “Quant’è che mancavo dall’Italia? Troppo, ma siamo qui stasera. Ai nuovi arrivati benvenuti alla festa e a chi è a far rock con me da 30 anni grazie per l’affetto - dice -. Questo è il mio Paese preferito al mondo, sognavo tutto questo. Grazie per aver realizzato il sogno di un ragazzino del Tennessee”.
Completo gessato verde, occhiali da sole e sneakers, si affida subito a un brano ormai classico del repertorio: ‘Mirrors’, che apre le danze richiamando all’istante l’anima più sentimentale della sua produzione. La setlist alterna brani da club a ballate confessionali, in un’altalena calibrata con precisione. ‘Cry Me a River’ arriva subito dopo, segno che Timberlake conosce il pubblico e non ha paura di giocare subito le carte forti. ‘LoveStoned’ e ‘Like I Love You’, (durante la quale imbraccia la chitarra e aggiunge un intermezzo dei N.E.R.D.), ci riportano alla sua stagione d’oro di metà anni Duemila, con arrangiamenti fedeli alle versioni originali ma potenziati dal respiro della band dal vivo.
Vocalmente, Justin appare in forma: l’estensione c’è, la timbrica è limpida, il falsetto fa ancora centro. E in scena è un ballerino provetto che dà tutto sé stesso: corpo, voce e ritmo. Intrattiene il pubblico con destrezza e fa persino intonare alla folla ‘tanti auguri a te’ per una fan, Serena, che compie gli anni sotto al palco. In scaletta non mancano tre estratti dall’ultimo album ‘Everything I Thought It Was’: ‘No Angels’, ‘Play’, e ‘Selfish’. Sono i momenti più recenti di un set per lo più ancorato al passato, e sebbene non abbiano lo stesso impatto delle hit storiche, confermano la coerenza del suo percorso sonoro.
Justin gioca sul sicuro e spara in sequenza ‘Rock Your Body’, l’hit globale ‘Can’t Stop The Feeling’, ‘What Goes Around…Comes Around’ in versione acustica e poi il trittico conclusivo con ‘Let the Groove Get In’, la hit pop planetaria ‘SexyBack’, ‘Until the End of Time’. E’ uno dei momenti più sentiti, tra coreografie, luci colorate e pubblico entusiasta. Tra le sorprese, dopo ‘Tko’, spunta una mini-suite dedicata alle sue collaborazioni: ‘Ayo Technology’ (resa con taglio più asciutto rispetto all’originale di 50 Cent ) ‘Chop Me Up’, ‘Give It to Me’ e persino ‘4 Minutes’ - omaggi a quella stagione in cui il nome di Timberlake era sinonimo di hit globali e di pop prodotto con l’impronta inconfondibile di Timbaland. Brani che funzionano ancora, soprattutto grazie a un’esecuzione live asciutta ma centrata.
Il verdetto? A 44 anni, Timberlake, che è sulla scena da quando ne aveva 11 e ha lasciato gli ‘N Sync nel 2002, è un professionista impeccabile, uno showman che domina il palco con esperienza e mestiere. La scelta di concentrarsi quasi esclusivamente sul repertorio storico crea un effetto nostalgia palpabile ma resta l’impressione di un artista ancora solido, capace di portare in scena uno show completo, elegante e coinvolgente. Quello di Milano non è solo un ritorno: è una celebrazione pop a tutto tondo, fatta con mestiere e presenza scenica totale. (di Federica Mochi)
Leggi tutto: Justin Timberlake tra carisma e revival, a Milano torna il re del pop
(Adnkronos) - Jannik Sinner vola ai quarti di finale del Roland Garros 2025. Il numero 1 del ranking ha battuto in tre set il russo Andrey Rublev negli ottavi dello Slam francese e dopo il match ha commentato così il suo momento: "Sono molto contento, conosco bene Rublev e ci siamo affrontati tante volte. Negli Slam, una partita può cambiare molto rapidamente, sono felice di averla chiusa in tre set. Giocare a Parigi è speciale".
Sinner ha poi parlato di alcuni cambiamenti nel suo gioco: "Ho cambiato qualcosa nella risposta appena prima del torneo, volevo avere più ritmo contro le prime degli avversari. A volte sentivo di andare un pochino fuori ritmo mentre questa posizione mi dà un po' più ritmo. Soprattutto sulla prima palla, che arriva molto veloce, cerco di bloccare un po' di più la risposta. Sulla seconda provo a cambiare un po', stando a volte un po' più avanti e altre un po' più indietro. È uno sport molto tattico, cerchiamo sempre di migliorare e provare, oggi è stata una buona prestazione. Sensazioni? Dentro di me c'è una tempesta, ma cerco di non mostrare nulla ai miei avversari. Osservo sempre i rivali e cerco di capirli. All'inizio della carriera spesso mostravo le mie emozioni".
Jannik adesso affronterà al prossimo turno del Roland Garros Alexander Bublik, numero 62 del ranking. Il kazako ha vinto a sorpresa il suo match degli ottavi contro Jack Draper, numero 5 al mondo.
Leggi tutto: Sinner: "Nuova posizione per risposta? Ecco perché"
(Adnkronos) - Jannik Sinner vola ai quarti di finale del Roland Garros 2025. Il numero 1 del ranking ha battuto in tre set il russo Andrey Rublev, negli ottavi dello Slam francese. Per l'azzurro, match dominato fin dalle prime battute: il punteggio finale (6-1 6-3 6-4) racconta un match controllato da subito, con pochi errori soprattutto in avvio. Il primo set vola via in poco più di mezz'ora, il secondo in 42 minuti. Si allunga il terzo (circa 50 minuti), in cui Sinner e Rublev danno battaglia sul servizio. Sinner strappa il break sul 5-4 e la chiude in poco più di due ore.
Jannik adesso affronterà al prossimo turno Alexander Bublik, numero 62 del ranking. Il kazako ha vinto a sorpresa il suo match degli ottavi contro Jack Draper, numero 5 al mondo.
Leggi tutto: Roland Garros, Sinner elimina Rublev senza fatica. Ora Bublik
(Adnkronos) - Victor Osimhen è pronto a tornare a Napoli dopo la stagione in Turchia. L'attaccante nigeriano sarà però solo di passaggio in Italia, visto che è destinato alla partenza in questa sessione di mercato. Per lui, la destinazione potrebbe essere l'Arabia Saudita. L'Al-Hilal lo ha messo nel mirino e vorrebbe già averlo a disposizione nel Mondiale per Club al via a giugno.
Una trattativa che in Arabia danno in stato avanzato, come annunciato su X da Abdullah Al-Hunayan, giornalista del quotidiano Al-Riyadh, che scrive: "La dirigenza dell'Al-Hilal ha raggiunto un accordo definitivo con l'attaccante nigeriano Osimhen per le prossime tre stagioni".
Un colpo che sarebbe davvero pesante per la squadra araba, che da settimane sta cercando di convincere anche il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi a volare a Riad.
Leggi tutto: Napoli, Osimhen verso l'Al-Hilal. Dall'Arabia: "Accordo trovato"
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