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Cadavere ritrovato in acqua in porticciolo turistico a Cagliari

14 Giugno 2025
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Ripescato dai vigili del fuoco, non ci sono segni violenza
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Inter, Taremi a rischio per il Mondiale per Club: sarebbe bloccato in Iran

14 Giugno 2025
Mehdi Taremi - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Mehdi Taremi bloccato a Teheran a causa della guerra tra Iran e Israele. L'attaccante dell'Inter avrebbe dovuto raggiungere oggi, sabato 14 giugno, i compagni negli Stati Uniti, dove la squadra del neo allenatore Cristian Chivu, che ha sostituito Simone Inzaghi, volato in Arabia Saudita, giocherà il nuovissimo, e ricchissimo, Mondiale per Club 2025. Il centravanti, arrivato a parametro zero la scorsa estate dal Porto, era tornato nel proprio Paese per giocare con la sua Nazionale. 

Lo scoppio del conflitto tra Iran e Israele però, con i bombardamenti incrociati che stanno caratterizzando queste ore e la tensione che aumenta in Medio Oriente, ha costretto la repubblica islamica a chiudere il proprio spazio aereo, non permettendo quindi nemmeno agli aerei civili di decollare. Taremi, che si era recato in aeroporto come da programma, sarebbe rimasto quindi bloccato a Teheran e la data della sua partenza per gli Stati Uniti è, almeno per il momento, impronosticabile. 

Una bella tegola per Chivu, che esordirà nel Mondiale per Club 2025 sulla panchina dell'Inter mercoledì 18 giugno contro i messicani del Monterrey, nella prima giornata del gruppo E. Il girone è completato dagli argentini del River Plate, che hanno appena ceduto il talento Franco Mastantuono al Real Madrid per oltre 63 milioni di euro, ma che sarà regolarmente in campo con i Millionarios nel Mondiale per Club, e i giapponesi dell'Urawa Reds. 

 

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"Iran non si ferma, aiutateci a tornare a casa", l'appello dell'italiana in Israele

14 Giugno 2025
Un edificio viene colpito da un missile a Tel Aviv, in Israele - (Ipa)

(Adnkronos) - Quaranta secondi se il missile qassam arriva da Gaza, dai cinque ai dieci minuti se il lancio è dall'Iran. E' questo il tempo massimo che i civili israeliani hanno per mettersi al sicuro nei rifugi quando lo Stato ebraico è sotto attacco. Lo sa bene Ludovica Di Veroli, italiana da 8 anni a Tel Aviv, che dal 7 ottobre 2023 - giorno del massacro e dei rapimenti compiuti da Hamas, ultima scintilla che ha acceso il conflitto e la dura risposta israeliana nella Striscia - vive una quotidianità scandita anche da alert, sirene e tensione costante. Ma stavolta, dopo l'attacco di Israele a siti nucleari e militari iraniani iniziato ieri e la reazione di Teheran, "non lo so se sono ancora al sicuro, una cosa del genere in due anni di guerra non l'ho mai vista". 

"L'ultimo missile è caduto a un chilometro da qui", ha raccontato all'Adnkronos ieri sera in una breve pausa dalla pioggia di missili lanciati da Teheran contro Israele. Una distanza che non è bastata a evitare che esplodesse una finestra del suo appartamento, con vetri ovunque e qualche ferita. "Ora - ha spiegato - sono nel rifugio, vicino a una piccola finestra perché prenda il telefono. Da qui vedo del fumo, ma prima il cielo era illuminato da 'lampi' e si sentivano dei boati terribili". Se dopo il 7 ottobre la scelta è stata di rimanere in ogni caso in Israele ora però, spiegava, "siamo in pericolo, come lo sono gli italiani che si trovano in Iran. La Farnesina e l'ambasciata non ci hanno contattato, almeno non a me né agli altri italiani a Tel Aviv che conosco - ha aggiunto -. Chi scrive è solo il ministero della Sicurezza interna che ci manda l'alert per andare nei rifugi se vengono lanciati razzi o missili". 

"Se l'Italia inviasse dei voli per riportarci a casa? Certo che dovrebbe mandarli - risponde senza esitare -. E ne dovrebbe mandare anche diversi visto che qui ci sono 22mila italiani e chi volesse tornare e non può, perché gli scali sono bloccati, deve poterlo fare e farlo in sicurezza". 

Prima dell'alba un nuovo attacco israeliano ha poi provocato una nuova reazione di Teheran, e su Tel Aviv si è scatenata una pesantissima risposta tra devastazione, morti e feriti. Poche ore più tardi, il nuovo messaggio di Ludovica dal rifugio: "Siamo in mezzo all'inferno, non si fermano più. Aiutateci a mandare qualcuno, portateci via, aiutateci a tornare a casa". 

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Italia-Slovacchia agli Europei U21: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

14 Giugno 2025
Tommaso Baldanzi - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - L'Italia Under 21 torna in campo nell'Europeo di categoria e oggi, sabato 14 giugno, affronta la Slovacchia nella seconda partita del Gruppo A. Gli Azzurrini del ct Nunziata arrivano dopo il successo di misura contro la Romania, mentre i padroni di casa hanno perso contro la Spagna nel primo impegno del torneo. Ecco orario, probabili formazioni della partita e dove vederla in tv e streaming.  

Ecco le probabili formazioni di Italia-Slovacchia, in campo questa sera alle 21. 

Slovacchia (4-3-3): Belko; Kopasek, Jakubko, Obert, Javorcek; Rigo, Nebyla, Suslov; Marcelli, Holly, Sauer. Ct: Kentos. 

Italia (4-3-2-1): Desplanches; Zanotti, Ghilardi, Pirola, Ruggeri; Fabbian, Prati, Ndour; Baldanzi, Koleosho; Gnonto. Ct: Nunziata. 

Italia-Slovacchia, come tutte le partite degli Azzurrini agli Europei Under 21, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Rai 2. Tutti i match saranno disponibili anche in streaming su RaiPlay. 

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Pride, da Scola ad Ang Lee: quando il cinema racconta la libertà di essere se stessi

14 Giugno 2025
Heath Ledger e Jake Gyllenhaal in

(Adnkronos) - Anche quando certe storie non potevano essere raccontate apertamente, il cinema ha sempre trovato il modo di arrivare al cuore di chi guardava rompendo ogni tabù. Nel mese del Pride, che ricorda i moti di Stonewall del 1969, sette film da (ri)guardare sulla libertà di essere chi si è: da 'Una giornata particolare' di Ettore Scola a 'Chiamami col tuo nome' di Luca Guadagnino. 

Nel 1977 ha debuttato al cinema 'Una giornata particolare' di Scola. Il grande cineasta affronta il tema dell'omosessualità senza stereotipi, mostrando la sofferenza e l'isolamento di un personaggio che non può vivere liberamente secondo la sua identità, ragione del suo licenziamento. Il film, ambientato durante il fascismo, racconta la storia di Antonietta (l'icona Sophia Loren), una casalinga moglie di un convinto sostenitore del regime, e di Gabriele (l'indimenticabile divo italiano Marcello Mastroianni), un ex annunciatore radiofonico licenziato per essere omosessuale, che si incontrano nel corso di una visita di Hitler a Roma. Il film ha influenzato diverse generazioni di cineasti contribuendo a sensibilizzare il pubblico sui temi dell'omosessualità e della libertà individuale. 

Nel 2001 è uscito nelle sale 'Fate ignoranti' di Ozpetek. Al centro della storia identità e doppia vita, famiglia non convenzionale, accettazione, trasformazione e amore. Il film racconta di Antonia (Margherita Buy) che, dopo la morte improvvisa del marito, scopre una parte sconosciuta di colui che ha avuto accanto per anni: la relazione segreta con un uomo. Questa rivelazione la conduce in un mondo nuovo, popolato da persone diverse, eccentriche e profondamente umane, che le fanno riscoprire sé stessa. Il film è un inno alla libertà, alla scoperta e alla possibilità di amare in forme inaspettate, oltre i confini delle convenzioni sociali. 

Il 2005 è l'anno di 'I segreti di Brokeback Mountain' di Ang Lee. A 20 anni dall'uscita, il film è ancora capace di raccontare il presente. I protagonisti sono Jake Gyllenhaal e Heath Ledger (morto nel 2008 all'età di 28 anni) interpretano due cowboy costretti a vivere un amore proibito, che sfida l'immaginario del 'maschio alfa' e tossico del western. Questo non è solo una pellicola Lgbtqia+ ma è diventato un manifesto dell'amore che non conosce confini.  

La regista francese Céline Sciamma ha regalato due perle del cinema a tema Lgbtqia+: 'Tomboy' del 2011 e 'Ritratto di una giovane in fiamme' del 2019. Il primo racconta di Laure, una bambina di 10 anni che, trasferendosi in un nuovo quartiere, decide di far credere di essere un maschio, adottando il nome di Michael. Questo gioco con la propria identità, favorito dalla distrazione dei genitori, la porta a esplorare la sua sessualità e a confrontarsi con la realtà sociale che la circonda. Il film mette in discussione la natura fissa dell'identità, suggerendo come possa essere un processo in evoluzione, un tentativo di trovare il sé autentico. Il secondo, è un film che parla di amore, passione, desiderio di libertà ed emancipazione femminile nella Francia del XVIII secolo. La trama si incentra su una pittrice, Marianne, che viene incaricata di dipingere il ritratto di nozze di Héloïse, una giovane donna appena uscita dal convento. La storia esplora il desiderio di Héloïse di sfuggire alle convenzioni sociali e di scegliere il proprio destino, mentre Marianne cerca di trovare la propria strada nell'arte e nella vita. 'Ritratto di una giovane in fiamme', infatti, vuole essere un'analisi delle donne e del loro ruolo nella società, in un periodo storico in cui erano spesso considerate oggetti passivi. 

Nel 2013 'La vita di Adèle' diretto da Abdellatif Kechiche. La pellicola racconta la storia di Adele, la cui vita viene stravolta dall'incontro con Emma, una pittrice della quale si innamora. Il film esplora con grande intensità emotiva il percorso di crescita, desiderio e identità di Adele, affrontando temi come l’amore, l’accettazione, la complessità delle relazioni - tra delusioni, immaturità e difficoltà - regalando una rappresentazione realistica non solo dei sentimenti ma anche delle scene intime intense delle protagoniste.  

'Chiamami col tuo nome' è l'opera d'arte di Luca Guadagnino (2017), attraverso cui il regista ha lanciato quello che oggi è uno dei divi più amati e richiesti di Hollywood: Timothée Chalamet. Il film - tratto dal romanzo di André Aciman - esplora la nascita del desiderio, la bellezza e la fragilità del primo amore, la paura del rifiuto, la difficoltà di esprimere i propri sentimenti e la scoperta della propria sessualità raccontando la storia di Elio (Chalamet), un diciassettenne americano che vive in Italia, e Oliver (Armie Hammer), uno studente americano ospitato dalla famiglia di Elio durante una vacanza estiva. Ma Guadagnino fa di più, dando un ruolo centrale anche alla famiglia di Elio, in particolare al padre, che in una delle scene più belle del film dice al figlio: "Quando meno te lo aspetti, la natura ha astuti metodi per trovare il tuo punto più debole. Tu ricordati che sono qui. Adesso magari non vuoi provare niente, magari non vorrai mai provare niente e, sai, magari non è con me che vorrai parlare di queste cose. Però prova qualcosa, perché l’hai già provata. Senti, avete avuto una splendida amicizia, forse più di un’amicizia, e io ti invidio. Al mio posto, un padre spererebbe che tutto questo svanisse, pregherebbe che il figlio cadesse in piedi ma non sono quel tipo di padre. Strappiamo via così tanto di noi per guarire in fretta dalle ferite che finiamo in bancarotta già a trent’anni...". (di Lucrezia Leombruni) 

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Israele-Iran, attacchi incrociati: colpito quartiere di Khamenei, morti a Tel Aviv

14 Giugno 2025
Edifici e veicoli danneggiati nella città israeliana di Ramat Gan, vicino a Tel Aviv - (Afp)

(Adnkronos) - Seconda notte di guerra tra Israele e Iran. E' di almeno tre morti e 80 feriti il bilancio dell'attacco di rappresaglia con missili balistici lanciato dall'Iran contro Israele. Lo riporta Times of Israel, citando Magen David Adom, l'equivalente della Croce rossa israeliana, che afferma che diversi dei feriti versano in gravi condizioni.  

Secondo i media iraniani la notte scorsa sono stati lanciati centinaia di missili, ma il ministero della Difesa israeliano stima che siano stati meno di 100. Molti missili sono caduti nel centro di Israele, con diverse potenti esplosioni a Tel Aviv. 

Dal canto loro le forze iraniane affermano di aver abbattuto droni di ricognizione israeliani nel nord-ovest dell'Iran, secondo quanto riportato dai media di stato iraniano, i quali specificano che "i combattenti islamici hanno con successo abbattuto droni israeliani che avevano violato lo spazio aereo del nostro paese nella regione di confine di Salmas". E aggiungendo che i "droni erano entrati nello spazio aereo iraniano per missioni di spionaggio e ricognizione".  

Quando anche in Italia è già il 14 giugno, nuovi allarmi sono scattati a Teheran per un altro attacco sul distretto Pastour, dove vivono l'ayatollah Ali Khamenei e il presidente Masoud Pezeskhian. Esplosioni sono state segnalate in altre zone della città, con colonne di fumo dall'aeroporto Mehrabad. In Israele la popolazione è dovuta tornare nei rifugi per una nuova ondata di decine di missili iraniani - la terza - che a notte fonda ha scosso Gerusalemme e Tel Aviv. 

All'operazione Rising Lion annunciata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'Iran sta replicando con l'operazione Vera Promessa 3. L'obiettivo dichiarato da Netanyahu era "colpire al cuore" il programma atomico dell'Iran, che Tel Aviv ritiene destinato alla produzione di armi nucleari. Il leader del Likud ha già raggiunto un successo facendo deragliare - si vedrà se temporaneamente o meno - il negoziato tra Iran e Stati Uniti. Teheran ha infatti annullato il sesto round di colloqui in programma domenica in Oman. 

 

"L'altra parte ha agito in un modo che ha reso il dialogo senza senso", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, accusando gli Stati Uniti di sostenere l'attacco di Israele all'Iran, che non sarebbe potuto avvenire senza la luce verde di Washington, e affermando quindi che è impossibile continuare i negoziati che Usa e Iran avevano avviato per raggiungere un accordo sul nucleare. "Non si può affermare di negoziare e allo stesso tempo dividere permettendo al regime sionista di colpire il territorio iraniano", ha poi aggiunto il portavoce di Teheran, secondo quanto riferisce l'agenzia Tasnim. 

 

L'alto esponente di Hamas Izzat al-Risheq ha elogiato il successo dell'attacco dell'Iran a siti israeliani "nonostante tutto il clamore sull'Iron Dome e i sistemi di difesa missilistica Fionda di David". In una dichiarazione diffusa dai siti di informazione palestinesi, ripresa da al Jazeera, al-Risheq ha detto che la sofisticata difesa israeliana ha fallito e il Paese "soffrirà per l'incendio che da tempo ha acceso tra i popoli della regione".  

 

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Mondiale per Club, le partite di Inter e Juventus anche in chiaro

14 Giugno 2025
Davide Frattesi - Afp

(Adnkronos) - Inizia il Mondiale per Club 2025. Inter e Juventus saranno impegnate nella nuovissima, e ricchissima, competizione organizzata dalla Fifa che raggrupperà le migliori squadre di tutto il mondo negli Stati Uniti. Il torneo, in programma a partire da oggi, sabato 14 giugno, e che durerà fino al 13 luglio, sarà visibile anche in chiaro sulle reti Mediaset, grazie a un accordo con Dazn. 

Per la prima edizione del torneo, formato da 32 squadre, Mediaset, grazie all'accordo di sublicenza con DAZN, porterà in co-esclusiva nelle case degli italiani una partita al giorno, in chiaro, tra le migliori in programma. I match saranno trasmessi su Canale 5, Italia 1 e in diretta streaming sul sito Sportmediaset.it e su Mediaset Infinity. Tutte le gare saranno poi in replica sul Canale 20, il giorno seguente alla diretta, alle ore 15.00. 

 

Nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno  

Inter Miami – Al Ahly, in diretta su Italia 1 alle ore 2.00 

Domenica 15 giugno  

Paris Saint-Germain – Atletico Madrid, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Lunedì 16 giugno  

Chelsea – Los Angeles FC, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Martedì 17 giugno  

Fluminense – Borussia Dortmund, in diretta su Italia 1 alle ore 18.00 

Mercoledì 18 giugno  

Monterrey – Inter, in differita su Italia 1 alle ore 21.00 

Nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 giugno  

Juventus – Al Ain, in diretta su Italia 1 alle ore 3.00 

Giovedì 19 giugno  

Inter Miami – Porto, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Venerdì 20 giugno  

Flamengo – Chelsea, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Sabato 21 giugno  

Inter – Urawa Red Diamonds, in diretta su Canale 5 alle ore 21.00 

Domenica 22 giugno  

Juventus – Wydad Casablanca, in diretta su Italia 1 alle ore 18.00 

Lunedì 23 giugno  

Atletico Madrid – Botafogo, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Martedì 24 giugno  

Benfica – Bayern Monaco, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 giugno  

Inter – River Plate, in diretta su Italia 1 alle ore 3.00 

Giovedì 26 giugno  

Juventus – Manchester City, in diretta su Canale 5 alle ore 21.00 

 

A partire da sabato 28 giugno prenderanno invece il via gli ottavi di finale, con la miglior partita della fase a eliminazione diretta, fino alla finale del 13 luglio, che sarà trasmessa su Mediaset. 

 

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Roma Pride 2025, oggi la sfilata per i diritti Lgbtq+

14 Giugno 2025
Pride Roma - Ipa

(Adnkronos) - Oggi, sabato 14 giugno, a Roma si svolge il 'Pride' per il 31esimo anno. Si manifesta l'orgoglio e la lotta per i diritti della comunità Lgbtq+: una affollatissima, colorata e gioiosa parata animata da carri, DJ e ballerini è pronta ad attraversare la città. L'inno della parata è 'Fuorilegge' di Rose Villain, che è anche la madrina dell'evento.  

"Non è semplicemente uno slogan, ma purtroppo una realtà di fatto: siamo 'fuorilegge' in questo Paese, perché le famiglie arcobaleno non hanno diritti, le persone trans sono relegate ai margini della società, non c'è una legge contro l'omolesbobitransfobia" ha sottolineato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride e presidente del Circolo Mario Mieli. "Siamo fuorilegge anche in Europa, in Ungheria ad esempio, dove Orban ha bandito il Pride o negli Stati Uniti, dove Trump vuole cancellare le esistenze trans" aggiunge, ricordando che una delegazione arcobaleno sarà presente il 28 maggio a Budapest. "La parata si farà anche se vietata dalla polizia" precisa.  

La sfilata inizia alle ore 14.30 da piazza della Repubblica e attraverserà viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, Piazza dell'Esquilino, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio e piazza di Porta Capena per terminare a via delle Terme di Caracalla. "Un passo dopo l'altro, una voce dopo l'altra. Saremo corpi, storie e resistenza che si riversano nelle strade della città. Saremo fuorilegge", si legge sui canali social dell'evento. 

Uno dei carri sarà dedicato proprio "ai Pride sotto attacco e alle persone Lgbt+ che nel mondo sono oppresse". Si tratta di quello del circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, soprannominato 'Orban la pazzah'. A precederlo ci sarà quello del coordinamento Roma Pride, che guiderà il corteo: interamente dedicato alla comunità trans, sarà rivestito con i colori della bandiera trans e allestito con tre unicorni giganti, simboli di libertà e orgoglio. 

Grande attesa anche per il carro di Muccassassina, intitolato 'Pride X', che ironizza su Elon Musk e la corsa alla conquista dello spazio. In questa visione surreale, gay, lesbiche, trans e queer saranno i primi a sbarcare su Marte, precedendo Donald Trump, che troverà il pianeta già conquistato da comunità libere, fiere e glitterate. "Un immaginario viaggio intergalattico", cui prenderà parte anche Rose Villain, prima della partenza della corteo in piazza della Repubblica, poi la cantante milanese passerà sul carro del Coordinamento. La cantante di 'Fuorilegge' ha accettato "con entusiasmo" il ruolo della madrina e si definisce "alleata" della comunità Lgbtqia+: "I governi, non solo quello italiano, stanno usando la cultura woke e i corpi delle persone queer per fare propaganda politica. Credo che chiunque abbia un'influenza, come gli artisti, debba usarla per diffondere messaggi d'amore e informazione". Una questione di "responsabilità". 

La lotta "dei diritti negati ai nostri fratelli e sorelle è la nostra lotta, sono entusiasta di stare qui come madrina e usare la mia voce come megafono per chi ne ha meno e ha meno privilegi di me - aggiunge Rose Villain -. L'articolo 3 della Costituzione dice che legge è uguale per tutti, ma siamo sicuri che sia così? Io mi sono potuta sposare, se un giorno avrò un figlio non avrò tutte le difficoltà burocratiche che subiscono le coppie omogenitoriali oppure quello che vivono le persone trans, la violenza di vedere nei loro documenti un'identità non corrisposta. Questo è considerato fuorilegge e io sono totalmente dalla parte dei fuorilegge. A volte mi sembra che la società civile sia 'avanti' rispetto alla legge e se essere fuorilegge è un qualcosa che propaga amore allora questo è un bellissimo messaggio e dobbiamo esserlo tutti". 

Per Villain quello che stiamo vivendo "è un momento dove l'odio si sta normalizzando e dilagando, sembra un fiume freddo sotterraneo che sentiamo ed è parte del nostro vivere, soprattutto sui social. Esserci in questo momento è uno scegliere tra l'odio e l'amore e io sono dalla parte dell'amore che rimargina le ferite mentre l'odio distrugge. Il Pride è una rivoluzione, un momento in cui chiedere qualcosa, ma anche un momento di unione e amore". L'artista al termine della conferenza stampa ha ricevuto una statuetta personalizzata della mascotte del Pride '25 'Genderella' (una ragazza senza sesso né età che lotta per l'uguaglianza). 

Durante la sfilata di oggi (insieme a numerose associazioni e gruppi della società civile: Famiglie Arcobaleno, Gender X, Libellula, Roman Volley, Disability Pride, Agedo, Arcigay Roma, Leather Club, e molte altre realtà attive sul territorio) anche un inedito: con lo slogan 'Municipio Roma XI – Fuorilegge', debutterà al Pride un carro di un Municipio capitolino. 

Dopo il Roma Pride, appuntamento all'Ippodromo Capannelle alle 22.30 per Pride X, un party interstellare, che rompe gli schemi, mescolando pop, provocazione e creatività, oltre i confini dell’ordinario. Tra gli artisti presenti alla serata Rose Villain , Aiello, Francesca Michielin, Bigmama e Ditonellapiaga. 

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Formula 1, oggi qualifiche Gp Canada: orario e dove vederle

14 Giugno 2025
Lewis Hamilton - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - La Formula 1 torna in pista per il Gp di Montreal. Oggi, sabato 14 giugno, in Canada spazio alla terza sessione di prove libere e alle qualifiche, per definire la griglia di partenza del Gp di domani, domenica 15 giugno. Ecco orario, programma di giornata e dove seguire le varie sessioni.  

Ecco il programma della Formula 1 oggi, sabato 14 giugno, a Montreal. 

Ore 18.30: F1 – Prove Libere 3 

Ore 22: F1 - Qualifiche 

Tutti gli appuntamenti del Gp di Montreal saranno trasmessi su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4K e in streaming su Now e Sky Go. Le qualifiche e la gara di Montreal verranno trasmesse anche in chiaro, ma in differita, su Tv8. 

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Roma, oggi deviazioni e strade chiuse per Giubileo sport, Pride e Duran Duran: ecco dove

14 Giugno 2025
Una strada di Roma chiusa al traffico (repertorio) - Ipa

(Adnkronos) - Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.  

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.  

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena. 

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.  

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Israele attacca, Iran risponde con missili: 24 ore di guerra

14 Giugno 2025
I danni provocati da un missile iraniano nell

(Adnkronos) - Israele attacca con l'operazione Rising Lion, l'Iran risponde con Vera Promessa 3. In meno di 24 ore, offensiva e contrattacco in un quadro ad altissima tensione, con la prospettiva di un'escalation senza fine, come confermato dalle news che - nelle prime ore di sabato 14 giugno - annunciano nuovi allarmi in entrambi i paesi in una spirale continua. 

A Teheran i sistemi di difesa si attivano sul distretto Pastour, dove vivono l'ayatollah Ali Khamenei e il presidente Masoud Pezeskhian. In piena notte, in Israele la popolazione deve tornare nei rifugi per una nuova ondata di missili iraniani verso Gerusalemme e Tel Aviv. 

 

La miccia si accende prima dell'alba del 13 giugno, quando il premier israeliano Benjamin Netanyahu annuncia l'avvio dell'operazione Rising Lion che mira a smantellare il programma nucleare iraniano e a decapitare i vertici militari del paese. 

Vengono uccisi il capo di Stato maggiore, Mohammad Bagheri (sostituito da Abdolrahim Mousavi), il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami (sostituito da Mohammad Pakpour), il comandante del quartier generale centrale Khatam al-Anbia, Gholamali Rashid (sostituito da Ali Shadmani), ed il capo del settore aerospaziale dei Pasdaran, Ali Hajizadeh. 

Eliminati anche sei scienziati nucleari iraniani, tra cui l'ex capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, Fereydoun Abbasi, ed il presidente dell'Università Islamica Azad, Mohammed Mehdi Tehranchi. Secondo il New York Times, è morto anche Ali Shamkhani, uno dei più influenti politici dell'Iran e consigliere di Khamenei. 

 

"E' in gioco la nostra sopravvivenza", dice Netanyahu, che avvisa il presidente americano Donald Trump prima del semaforo verde. L'offensiva si articola in diverse fasi e si estende ad ampie zone del paese: non solo Teheran, ma anche i siti nucleari. Nel corso della giornata vengono presi di mira gli impianti di Natanz, Fordow e Isfahan.  

Per l'Organizzazione per l'energia atomica iraniana (Oeai), Fordow e Isfahan subihanno subito "danni limitati. Non vi è motivo di preoccupazione in termini di contaminazione". Diversa la situazione a Natanz, il più grande impianto di arricchimento dell'uranio dell'Iran, come evidenzia la Cnn: i danni non si limitano alle strutture esterne, gli effetti si avvertono ai livelli inferiori del complesso. 

 

La risposta dell'Iran arriva nella tarda serata. Teheran lancia almeno due ondate di missili balistici, in totale circa 100 'colpi'. I sistemi difensivi di Israele, che può contare sulla collaborazione americana e di altri paesi, funzionano ma non intercettano tutto. La popolazione corre nei rifugi, Tel Aviv è scossa da una serie di esplosioni. 

Alla fine, si conteranno una trentina di feriti. "L'Iran ha superato le linee rosse osando lanciare missili contro concentrazioni di popolazione civile in Israele", dice il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. "Continueremo a difendere i cittadini di Israele e a garantire che il regime degli ayatollah paghi un prezzo molto alto per le sue azioni atroci". 

 

Toni simili da Teheran, con le parole di Khamenei: "Le forze armate dell'Iran devasteranno il malvagio regime sionista. Il regime sionista malvagio e mascalzone ha commesso un grave errore, le cui conseguenze lo renderanno infelice. La grande nazione dell'Iran può essere certa che le forze armate agiranno con potenza e infliggeranno duri colpi a questo regime". 

L'Iran minaccia e Netanyahu fa altrettanto: Israele non si ferma, come dice chiaramente il primo ministro in uno dei vari messaggi della giornata: "Il regime iraniano non sa cosa l'ha colpito e non sa cosa lo colpirà. Altre cose arriveranno (video)". Il premier israeliano chiama espressamente in causa Trump, con cui ha contatti telefonici nella giornata cruciale, con un ruolo da regista: "Da questo momento in poi, spetta a lui decidere come proseguire", dice Netanyahu. 

 

"Ho dato all'Iran un'occasione dopo l'altra per fare un accordo" sul nucleare, dice Trump. "Ora devono fare un accordo. "Mi stanno chiamando per parlare", dice il presidente, sottolineando che si tratta di interlocutori già coinvolti nei negoziati precedenti: "Le stesse persone con cui abbiamo lavorato l’ultima volta... Molti di loro ora sono morti". 

 

Sul palcoscenico, in extremis, sale anche Vladimir Putin. Il presidente russo parla con Netanyahu e con Pezeskhian. Putin condanna gli attacchi israeliani e assicura che continuerà a lavorare per la de-escalation, insistendo sulla necessità di riprendere il dialogo sul nucleare. "La Russia continuerà a contribuire alla de-escalation del conflitto tra Iran e Israele", si legge in una nota diffusa dopo i due contatti telefonici. 

Il leader russo evidenzia "l'importanza di riprendere il processo negoziale e di risolvere tutte le questioni relative al programma nucleare iraniano esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici, esprimendo anche la volontà di fornire una mediazione per prevenire un'ulteriore escalation delle tensioni". 

 

Leggi tutto: Israele attacca, Iran risponde con missili: 24 ore di guerra

Weekend rovente in Italia, oggi 6 città da bollino rosso e domenica sono 11

14 Giugno 2025
Signora con ventaglio in un parco - Fotogramma

(Adnkronos) - Weekend da bollino rosso da oggi per l'Italia dove l'anticipo d'estate porta un clima rovente con un quadro meteo - da Milano a Roma, da Napoli a Palermo - con temperature elevate e afa. Il livello 3 di allerta, quello massimo che indica "condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio", interessa oggi, sabato 14 giugno, 6 città e domani andrà peggio con allerta rossa in 11 città.  

Secondo le previsioni del bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute, che monitora quotidianamente 27 capoluoghi con previsioni a 24, 48 e 72 ore, al bollini rossi di Bolzano, Campobasso e Perugia si aggiungeranno oggi quelli di Frosinone, Rieti e Roma, e domani anche quelli di Bologna, Brescia, Firenze, Latina e Torino.  

Nella griglia del bollettino anche tanti bollini gialli (livello 1, di pre-allerta) e arancioni (livello 2, con rischi per la salute dei più fragili).  

In verde (livello 0) ben poche città: 8 oggi (Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Pescara e Venezia) e appena 3 domani (Bari, Catania e Genova). In tutti gli altri capoluoghi la canicola colpirà più forte.  

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Trump e la parata militare oggi a Washington: "Se ci saranno proteste userò la forza"

14 Giugno 2025
Donald Trump (Afp)

(Adnkronos) - Per le strade di Washington sfileranno oggi, sabato 14 giugno, carri armati, truppe, bande militari, di fronte a un Donald Trump felice di avere finalmente la parata militare che sogna da anni per festeggiare i 250 anni della nascita dell'esercito militare, anniversario che cade proprio nel giorno del suo 79esimo compleanno. Il tutto mentre in migliaia di città e cittadine di tutta l'America ci saranno manifestazioni e rally 'no kings' ossia 'nessun re' per denunciare, affermano gli organizzatori, le tattiche autoritarie del presidente e il suo disprezzo per la Costituzione.  

Si potrà, quindi, avere una chiara immagine della profonda e drammatica spaccatura che il Paese vive dal ritorno di Trump alla Casa Bianca, scrive il Washington Post, sottolineando come queste divisione è stata resa ancora più evidente e forte dai fatti di Los Angeles, con una parte del Paese che loda il presidente per il pugno di ferro contro migranti e proteste e un'altra che vede i raid e la risposta militarizzata alle proteste come un segno di una preoccupante deriva autoritaria.  

Una preoccupazione esacerbata dal fatto che Trump ha voluto a tutti i costi questa parata militare - che aveva cercato di avere anche durante il suo primo mandato, incontrando la resistenza di un Pentagono allora molto più indipendente dell'attuale - che, certo non per coincidenza, cade proprio nel giorno del suo compleanno, altra mossa in odore di autoritarismo.  

"Gli americani, in particolare i reduci, vedono questa parata come una mossa vanesia di Trump - ha detto al Post Jason Crow, deputato dem che ha servito in Iraq e in Afghanistan - di fronte a tagli massicci all'assistenza ai reduci, che sono stati lontani anni dalle loro famiglie per la lotta al terrorismo, le caserme che cadono a pezzi, noi spendiamo oltre 50 milioni di dollari per far sfilare i carri armati per le strade di Washington? Non ha senso".  

Quella di oggi sarà la più grande parata militare a Washington dalla fine della prima guerra del Golfo nel 1991 e sarà inserita in una giornata di celebrazioni che comprende anche un festival per l'Army Birthday con musica e food truck nel National Mall. La parata inizierà alle 18.30 con oltre 6mila militari in uniformi attuali e storiche, 150 mezzi compresi i tank Abrams, 50 aerei militari, con esibizioni di caccia e lancio di paracadutisti.  

Nei giorni scorsi Trump, dopo aver schierato i militari a Los Angeles, ha inviato un messaggio minaccioso contro eventuali proteste: "Per chi intende protestare, si risponderà con una grande forza - ha detto senza fare distinzione tra proteste pacifiche e violente -. Queste persone odiano il nostro Paese e troveranno una risposta molto dura".  

In realtà, le proteste sono state organizzate in oltre 1.800 città e cittadine americane dal "50501 movement", che sta per "50 proteste, 50 stati, 1 movimento". "La corruzione è andata troppo avanti, nessun trono, nessuna corona, nessun re" si legge sul sito del gruppo, ribadendo "l'impegno a un'azione non violenta". Il movimento chiede ai partecipanti di "evitare ogni potenziale scontro con chi non condivide i nostri valori" e rispettare la legge. Nessun tipo di armi, "anche quelle possedute legalmente", saranno accettate ai rally. Non si fa riferimento a manifestazioni a Washington, anche perché l'obiettivo è quelli di non permettere che "la parata del compleanno sia al centro dell'attenzione", concentrandola, invece, sui cittadini "che si riuniscono nelle comunità di tutta l'America per respingere la politica e la corruzione di un uomo forte".  

Più che le proteste a guastare la festa di Trump oggi potrebbe essere il maltempo, dal momento che le previsioni meteo al momento parlano del rischio di violenti temporali nel pomeriggio di oggi, enfatizzando il pericolo di fulmini, raccomandando alle persone di evitare di stare all'aperto. La Casa Bianca, comunque, ha confermato la "storica celebrazione", con una portavoce che ha detto al New York Post che "ogni eventuale cambiamento sarà reso noto dal Pentagono".  

Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia si svolgeranno le proteste 'no kings' contro Donald Trump. L'associazione dei democratici all'estero 'Democrats abroad' dà appuntamento a Milano in piazza Cairoli alle 18, a Venezia alla stazione Santa Lucia alle 15, e a Torino a Piazza Carignano alle 10. "Mentre una parata militare, che si prevede costerà ai contribuenti statunitensi tra i 25 e i 45 milioni di dollari, si svolgerà a Washington D.C., la vera azione si svolgerà nelle comunità di tutto il paese e in tutto il mondo, con persone che si opporranno al programma estremista di questo regime e respingeranno la politica corrotta e autoritaria degli Stati Uniti", si legge in un comunicato di Democrats Abroad Nord Italia.  

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