(Adnkronos) - Tracce del batterio che avrebbe provocato la morte, la settimana scorsa, di due neonati prematuri nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Bolzano, sono state trovate dai carabinieri del Nas nel dispenser del detergente, utilizzato per la pulizia dei biberon e delle tettarelle. Si attendono, ora, le analisi di laboratorio, sul materiale sequestrato.
Leggi tutto: Neonati morti in ospedale a Bolzano, batterio killer nel dispenser per lavare i biberon
(Adnkronos) - Il Garante della Privacy interviene sul caso dei video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli finiti on line. "A seguito del reclamo", scrive il Garante in una nota, "in relazione alla divulgazione in rete di filmati che sarebbero stati estratti illecitamente dal sistema di videosorveglianza, installato presso l'abitazione della compagna e che riguardano la sfera personale e intima di entrambi, il Garante ha ordinato l'immediata limitazione definitiva del relativo trattamento, disposta nei confronti di chiunque abbia divulgato i predetti filmati. Il Garante ha, inoltre, "adottato un provvedimento di avvertimento circa il carattere presumibilmente illecito di ogni eventuale ulteriore diffusione dei medesimi filmati".
Il Garante, che nel frattempo ha avviato un'istruttoria in merito all’accaduto e all’esito della quale si riserva ogni opportuno provvedimento sia di natura sanzionatoria che correttiva nei confronti di coloro che risultassero responsabili delle violazioni accertate, ricorda che "la divulgazione di contenuti che riguardano la sfera personale e intima, anche di personaggi noti, è suscettibile di determinare un pregiudizio grave e irreparabile per i soggetti coinvolti".
(Adnkronos) - Prima la pioggia, che aumenta di minuto in minuto, poi le forti raffiche di vento. Fortissime. E’ buio pesto a Porticello, località balneare tra Casteldaccia e Bagheria, nel palermitano. Sono circa le quattro del mattino del 19 agosto, quando scoppia un temporale che porterà morte e dolore. In rada, a circa 300 metri dalla riva, c’è un veliero, bellissimo, che la sera prima è stato fotografato da decine di passanti. Una barca a vela molto grande con un unico albero, alto circa 75 metri, il più alto al mondo. Il suo nome è 'Bayesian'. A bordo ci sono 22 persone, 12 ospiti e 10 membri dell’equipaggio. I proprietari sono il miliardario britannico Mike Lynch, soprannominato il 'Bill Gates britannico' che, con la moglie Angela, ha organizzato un viaggio-premio per i suoi collaboratori. Pochi mesi prima, nel luglio 2024, Lynch era stato assolto da 15 capi d’accusa per frode. La barca all’improvviso si trova in un "frullatore" di correnti ascensionali e discensionali a velocità elevatissime. A poca distanza, a circa 100 metri, c’è un’altra barca, la Sir Robert Baden Powell battente bandiera olandese. Ma lei non subirà alcuna conseguenza.
Succede tutto in poco più di un quarto d’ora. Nel tracciato Ais, il sistema di tracciamento che mette in correlazione gli strumenti di bordo di una imbarcazione con le stazioni costiere, l’orario critico arriva alle 3.50 della notte tra il 18 e il 19 agosto. Il veliero inizia a ondeggiare pericolosamente. Alle 3.59 l’ancora cede. La barca è in balia delle onde. Un minuto dopo, alle 4 in punto, c’è il blackout. L’acqua evidentemente ha raggiunto il generatore. Lo yacht sta già imbarcando acqua, al punto da diventare ingovernabile. Sono le 4.05 quando il Bayesian affonda dopo aver «scarrocciato» in tutto per 358 metri.
Saranno sette in tutto le vittime. Il primo corpo a essere stato recuperato, poche ore dopo il naufragio, è stato quello di Recaldo Thomas, il cuoco di bordo. Solo nei giorni successivi, invece, sono stati recuperati i cadaveri di Mike Lynch, tycoon britannico e proprietario dello yacht, di Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International, di sua moglie Judith, di Chris Morvillo, avvocato, e della moglie di quest'ultimo, Neda. L'ultimo corpo è stato individuato il 23 agosto: è quello della figlia di Lynch, Hannah, appena 17 anni.
La Guardia costiera aveva messo in allerta il comandante, ma invano
A indagare sul naufragio è la Procura di Termini Imerese (Palermo), in quel momento guidata da Ambrogio Cartosio, andato di recente in pensione. I pm indagano per naufragio e omicidio plurimo colposo. Sono al momento tre gli indagati. Si tratta del terzetto dell’equipaggio, composto da Matthew Griffiths, in qualità di marinaio addetto al turno di guardia notturno, “perché non si avvedeva del peggioramento delle condizioni meteo”, scrive il pm Raffaele Cammarano nel capo d’imputazione, ma anche di Timothy Parker Eaton, ufficiale di macchina, “perché non si avvedeva che la barca aveva già imbarcato acqua” e, infine, il comandante James Cutfield “perché non adottava tempestivamente tutte le misure atte a fronteggiare la situazione di emergenza venutasi a creare e non avvertiva del pericolo dell’imminente naufragio tutti gli altri soggetti presenti sull’imbarcazione, cagionando la morte di sette di loro”.
Nei giorni scorsi, la guardia costiera ha consegnato alla Procura, retta al momento dalla facente funzione Concetta Federico, la relazione in cui ha ricostruito gli ultimi contatti del comandante neozelandese James Cutfield. Tra questi c’è un agente marittimo di Palermo, Marcello Meli. Quest’ultimo suggeriva a Cutfiled di ormeggiarsi nella banchina privata di Marina di Villa Igiea a Palermo per ripararsi dal maltempo, ma il comandante del Bayesian, ha risposto picche, scegliendo di fermarsi a Porticello.
Dalle carte della guardia costiera, inviate al sostituto procuratore Raffaele Cammarano, emergono nuovi elementi che rafforzerebbero l’ipotesi di errori e valutazioni sbagliate dell’equipaggio. Già il 28 e il 29 luglio dell’anno scorso, dopo aver chiesto e ottenuto la disponibilità di un posto sicuro a Villa Igiea, il comandante preferì rimanere in rada a Mondello. Una scelta analoga che si ripeté a Porticello due settimane dopo, quando la tempesta era ormai vicina. Sembra che il comandante abbia voluto ignorare l’offerta di assistenza inviata via email, che gli suggeriva di dirigersi in città, dove era disponibile un approdo riparato. Poche ore dopo il downburst che ha fatto affondare il veliero.
Mike Lynch era considerato il Bill Gates britannico
A maggio è morto un sommozzatore olandese impegnato nelle operazioni di recupero del veliero. I pm di Termini Imerese Concetta Federico e Raffaele Cammarano hanno indagato, con le ipotesi di omicidio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza nei posti di lavoro, il legale rappresentante della Smith & Savage, la ditta per cui lavorava Rob Cornelis Huijben, il sommozzatore morto mentre tagliava il boma del Bayesian.
Ma chi era Mike Lynch, e perché tutto questo interesse mediatico per questo naufragio? Appena due mesi prima della tragedia, una corte federale americana aveva assolto Mike Lynch, proprietario reale dell’imbarcazione (intestata alla società Revtom Ltd., di cui la moglie Angela Bacares era amministratrice), dalle accuse di frode e false dichiarazioni legate alla cessione della sua società Autonomy alla Hewlett Packard Enterprise (HPE), ramo aziendale di HP dedicato alle soluzioni per aziende, per oltre 11 miliardi di dollari nel 2011.
Un processo durato anni, con implicazioni internazionali, che aveva visto l’imprenditore lottare per dimostrare la propria innocenza. La sentenza americana era stata un sospiro di sollievo. Tuttavia, nel Regno Unito, HPE aveva intentato una causa civile per ottenere un risarcimento, e qui le cose hanno preso una piega completamente diversa.
Sulla sciagura non c’è solo l’inchiesta penale della Procura di Termini Imerese ma ce n’è anche una tecnica dell’agenzia governativa britannica Marine Accident Investigation Brand (Maib). Italiani e inglesi che però danno letture diverse sull’accaduto. Gli occhi sono puntati soprattutto sulla questione del risarcimento da centinaia di milioni di euro, almeno 400 milioni secondo una prima stima. Una vera e propria guerra di polizze. In questi dodici mesi, come fa sapere la Procura termitana “sono stati fatti accertamenti su tutti gli altri aspetti del naufragio, compreso quello climatico. Sono stati esaminati contenuti, sentiti testimoni, tutto quello che era possibile fare in attesa del recupero”. Lo scorso giugno la barca è stata recuperato dal fondale, a 49 metri di profondità. L'albero è stato tagliato prima. Il veliero si trova oggi nel deposito all'interno del porto di Termini Imerese e affidato alla società Portitalia, rappresentata dall'avvocato Salvatore Caradonna. L’azienda Portitalia, che tra le altre cose gestisce il terminal container di Termini Imerese, ha avuto incarico dalla Procura della Repubblica della custodia giudiziaria.. Adesso si attende di capire cosa accadde quella notte tra il 18 e il 19 agosto 2024. (di Elvira Terranova)
Leggi tutto: Un anno fa il naufragio del Bayesian, è guerra di polizze
(Adnkronos) - Tornare dalle vacanze può essere motivo di ansia e stress. Già qualche giorno prima che le ferie si concludano alcuni già pensano con preoccupazione al rientro in città e si sentono sovrastati da tutti gli impegni che dovranno affrontare: il lavoro che ricomincia, la posta elettronica con centinaia di email da leggere, le call in agenda, per non parlare della gestione della famiglia, dai bambini agli anziani fragili. Tuttavia, "gestire l'ansia da rientro è possibile. La prima regola è gradualità. Un esempio? Prendere il caffè seduti anziché in piedi prima di andare al lavoro, non si perde tempo ma concedersi pochi minuti aiuta a combattere lo stress". Così all'Adnkronos Salute Emi Bondi, presidente della Sip Società italiana di psichiatria.
Se tornare alla vita ordinaria dopo un periodo di ferie all'aria aperta porta con sé nervosismo, facile irritabilità, sbalzi di umore, calo della concentrazione e dell’attenzione "allora ci si deve interrogare", spiega Bondi. "Se siamo molto stanchi al rientro significa che in vacanza non ci siamo riposati. Vanno bene le serate con amici e familiari, giusto concedersi uscite fino a tardi, purché lo si faccia ogni tanto. Guai a stravolgere le nostre abitudini, dal buon sonno all'alimentazione sana. Dobbiamo avere più cura di noi tutto l'anno, quindi evitare di imbattersi in vacanze più faticose e impegnative del nostro lavoro".
Per tornare alla routine di sempre senza fatica, "è bene rientrare al lavoro con gradualità, affrontare gli impegni al 'rallentatore' e con moderazione - raccomanda l'esperta - fare le cose con calma è un'ottima difesa contro ansia e stress. Quindi staccare dall'ufficio un attimo prima per concedersi una passeggiata, fare attività fisica all'aria aperta. No a full immersion, insomma, non è necessario caricarsi di troppo lavoro. Piccoli gesti, così come riprendere il ritmo del sonno, mangiare bene e in modo sano, stare a contatto con la natura proprio come abbiamo fatto in vacanza" conclude.
(Adnkronos) - Un uomo è morto a Sant'Olcese, in provincia di Genova, dopo essere stato colpito con un taser. Secondo quanto ricostruito a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine erano stati i vicini di casa dell'uomo perché avevano sentito forti rumori provenire dall'appartamento. All'arrivo dei soccorritori e dei carabinieri l'uomo era in forte stato di agitazione e un militare lo ha colpito col taser. L'uomo ha accusato un malore e nonostante i tentativi di rianimarlo è morto sul posto. Sul caso la procura di Genova ha avviato un'indagine.
Solo poche ore prima in Sardegna un altro uomo, di 57 anni, è morto durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale di Olbia, dopo aver accusato un malore. Poco prima i carabinieri, intervenuti in seguito a diverse richieste di cittadini, avevano usato sempre il taser per bloccarlo, dopo che l'uomo aveva dato in escandescenze contro i passanti e i militari aggredendoli.
Leggi tutto: Altro morto per il taser, è un 47enne di Genova: secondo caso in 24 ore
(Adnkronos) - Un uomo è morto a Sant'Olcese, in provincia di Genova, dopo essere stato colpito con un taser. Secondo quanto ricostruito a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine erano stati i vicini di casa dell'uomo perché avevano sentito forti rumori provenire dall'appartamento. All'arrivo dei soccorritori e dei carabinieri l'uomo era in forte stato di agitazione e un militare lo ha colpito col taser. L'uomo ha accusato un malore e nonostante i tentativi di rianimarlo è morto sul posto. Sul caso la procura di Genova ha avviato un'indagine.
Solo poche ore prima in Sardegna un altro uomo, di 57 anni, è morto durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale di Olbia, dopo aver accusato un malore. Poco prima i carabinieri, intervenuti in seguito a diverse richieste di cittadini, avevano usato sempre il taser per bloccarlo, dopo che l'uomo aveva dato in escandescenze contro i passanti e i militari aggredendoli.
Leggi tutto: Genova, altro morto per il taser: è un 47enne. Secondo caso in 24 ore
(Adnkronos) - Sono indagati per omicidio colposo i due carabinieri, intervenuti a Sant'Olcese, in provincia di Genova, dove un 47enne è deceduto, dopo essere stato colpito con un taser. La procura di Genova aveva aperto un'inchiesta e ora ha iscritto sul registro degli indagati i due militari. Si tratta di un atto dovuto per chiarire i fatti.
Secondo quanto ricostruito a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine erano stati i vicini di casa perché avevano sentito forti rumori provenire dall'appartamento. All'arrivo dei soccorritori e dei carabinieri l'uomo era in forte stato di agitazione e un militare lo ha colpito col taser. L'uomo ha accusato un malore e nonostante i tentativi di rianimarlo è morto sul posto.
Solo poche ore prima in Sardegna un altro uomo, di 57 anni, è morto durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale di Olbia, dopo aver accusato un malore. Poco prima i carabinieri, intervenuti in seguito a diverse richieste di cittadini, avevano usato sempre il taser per bloccarlo, dopo che l'uomo aveva dato in escandescenze contro i passanti e i militari aggredendoli.
Leggi tutto: Genova, altro morto per il taser: è un 47enne. Due carabinieri indagati
(Adnkronos) - Una 19enne genovese ha raccontato di essere stata violentata a bordo del traghetto che collega Porto Torres al capoluogo ligure. A quanto riporta la stampa locale, lo stupro sarebbe avvenuto nella notte tra sabato e domenica in una cabina della nave. L'uomo, a quanto riferito dalla 19enne, avrebbe richiamato la sua attenzione chiedendole aiuto per aprire una porta difettosa, per poi aggredirla e fuggire fra i ponti del traghetto. La ragazza si è subito rivolta al personale di bordo, che l'ha soccorsa e ha avvisato la polizia mentre il traghetto era ancora in mare aperto.
Trasportata al Galliera, alla giovane, cui è stato fornito dall'ospedale anche supporto psicologico, sarebbero state riscontrate lesioni compatibili con un rapporto non consenziente. Al momento, la 19enne non ha formalizzato una denuncia, anche se la polizia di frontiera ha svolto qualche approfondimento sulla cabina e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Leggi tutto: Genova, 19enne in ospedale: "Violentata su traghetto dalla Sardegna"
(Adnkronos) - La Casa Bianca ha chiesto a Kiev se il presidente Volodymyr Zelensky si presenterà in giacca e cravatta al vertice con Donald Trump nello Studio Ovale previsto nelle prossime ore. Lo rende noto il giornalista di Axios Barak Ravid, citando due fonti informate. La questione dell'abbigliamento del leader ucraino è tornata d'attualità dopo il precedente incontro di febbraio, segnato da tensioni e in cui il presidente americano criticò con sarcasmo la tenuta militare di Zelensky: "Oggi è tutto elegante", aveva detto accogliendolo alla West Wing.
Secondo Axios, Zelensky opterà per la stessa giacca nera, indossata al vertice Nato nei Paesi Bassi a giugno, "uno stile da completo ma non un vero e proprio abito", senza cravatta. In quell'occasione, Trump aveva apprezzato il cambio di look, definendolo "come una persona normale, non folle".
Un consigliere del presidente ha scherzato che "sarebbe un buon segnale di pace se Zelensky indossasse un abito", ma ha aggiunto di non aspettarselo. Malgrado le divergenze passate, gli alleati di Trump assicurano che il nuovo vertice non sarà un déjà-vu: "Entrambi hanno fatto molta strada" e questa volta saranno affiancati anche da leader europei, elemento che darà "un volto molto diverso all’incontro".
Zelensky non ha toccato l'argomento sui social, ma su X ha scritto: "Con il presidente Trump oggi discuteremo di questioni chiave". "La macchina da guerra russa continua a distruggere vite nonostante tutto". "Putin commetterà omicidi dimostrativi per mantenere la pressione sull'Ucraina e sull'Europa, nonché per umiliare gli sforzi diplomatici. È proprio per questo motivo che stiamo cercando assistenza per porre fine a queste uccisioni. Ecco perché sono necessarie garanzie di sicurezza affidabili".
"Ecco perché la Russia non dovrebbe essere ricompensata per la sua partecipazione a questa guerra. La guerra deve finire. Mosca deve sentire la parola: 'Stop' ", ha aggiunto Zelensky. I russi "sono consapevoli che oggi a Washington si terrà un incontro che affronterà la questione della fine della guerra" e intanto hanno condotto "un attacco dimostrativo e cinico" sull'Ucraina, uccidendo "deliberatamente persone, in particolare bambini".
"Tutti cercano una pace dignitosa e una vera sicurezza. E proprio in questo momento, i russi stanno attaccando Kharkiv, Zaporizhzhia, la regione di Sumy e Odessa, distruggendo edifici residenziali e le nostre infrastrutture civili", ha proseguito Zelensky, denunciando almeno 10 morti tra Kharkiv e Zaporizhzhia e un raid "deliberato da parte della Russia contro un impianto energetico a Odessa, di proprietà di un'azienda azera, il che implica che si trattasse di un attacco non solo contro di noi, ma anche contro le nostre relazioni e la nostra sicurezza energetica".
Leggi tutto: Zelensky oggi da Trump in Usa, Casa Bianca: "Giacca e cravatta stavolta?"
(Adnkronos) - Catania è sotto choc per la morte del giovane Francesco Aronica, il ragazzo di 23 anni che ieri, domenica 17 agosto, ha perso la vita dopo avere sbattuto la testa tuffandosi da almeno sei metri di altezza a Polignano a Mare in Puglia. Il giovane si è tuffato nell'insenatura di Lama Monachile, una zona molto visitata per le scogliere a picco sul mare. Subito dopo l'incidente sono intervenuti i soccorritori medici e i vigili del fuoco, che lo hanno estratto dall'acqua con difficoltà a causa della posizione poco accessibile. Aronica è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Monopoli, ed è morto dopo numerosi tentativi di rianimazione.
Il grave trauma cranico
Secondo quanto riferito da fonti mediche, il giovane ha riportato un grave trauma cranico con una vasta ferita lacero-contusa nella regione fronto-parietale. Alcuni testimoni hanno riferito che avrebbe sbattuto la testa sulle rocce prima di arrivare in acqua, perdendo conoscenza. Francesco 'Ciccio' Aronica ha riportato un grave trauma cranico con una vasta ferita lacero-contusa nella regione fronto-parietale. Il recupero del ragazzo è stato particolarmente complesso: sul posto sono intervenuti l'elicottero del 118 e un’ambulanza del servizio di emergenza territoriale. Il giovane è stato defibrillato più volte sul luogo dell'incidente e durante il trasporto. All'arrivo al pronto soccorso, era già in arresto cardiaco, una condizione in cui il cuore presenta attività elettrica, ma non una contrazione efficace. I medici hanno tentato la rianimazione per oltre un'ora, senza esito.
Chi era Francesco Aronica
Francesco Aronica era molto conosciuto a Catania. Giocava con gli Elephants, squadra dì football americano. Figlio di Giampaolo Aronica e Ilia Strano. La mamma è nipote del senatore Nino Strano, morto di recente. “Un ragazzo d oro, sempre disponibile e gentile con tutti e soprattutto con i più deboli. E non è un modo di dire…”, raccontano gli amici che non riescono ancora a credere quanto accaduto. Poche ore prima della tragedia, Francesco Aronica aveva pubblicato una storia su Instagram con una suggestiva immagine della baia che gli è stata fatale.
Il cordoglio del sindaco di Polignano a Mare
Il sindaco di Polignano a Mare Vito Carrieri ha espresso il suo cordoglio sui social: "Ho sperato fino all'ultimo di non dover confermare questa notizia, invano. Poco fa un ragazzo di 23 anni ha perso la vita in seguito a un brutto incidente dovuto adun tuffo dalla roccia di Lama Monachile. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco, della Polizia e del personale di pronto soccorso non è bastato a evitare la tragedia. In questo momento di profondo dolore e tristezza, il mio unico pensiero va alla famiglia di Francesco".
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