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Tumore ovaio, oncologo Cormio: "Oggi con terapie e chirurgia migliora vita pazienti"

14 Giugno 2025
Tumore ovaio, oncologo Cormio:

(Adnkronos) - "La diagnosi di neoplasia ovarica ha un forte impatto psicologico sulla paziente. Oggi, però, abbiamo a disposizione tutta una serie di procedure terapeutiche e anche la chirurgia è più tollerata e ci sono una serie di trattamenti, come la chemioterapia di prima linea e la terapia di mantenimento, che ci consentono di gestire al meglio la qualità della vita delle pazienti nel post operatorio". Così Gennaro Cormio, direttore dell'Unità operativa di Ginecologia oncologica dell'Irccs Giovanni Paolo II di Bari, durante l'incontro 'Tumore ovarico in Puglia: Cambiamo Rotta', confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull'importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, in corso a Bari. Il progetto a tappe è realizzato con il patrocinio di Acto Puglia, sponsorizzato da Gsk e organizzato da OmnicomPrGroup.  

"La sorveglianza consiste in una serie di indagini, e in una serie di valutazioni cliniche che vengono proposte alla paziente dopo il trattamento primario per poter fare eventualmente una diagnosi precoce in caso di recidiva - spiega Cormio - In questi ultimi anni abbiamo potuto introdurre nella pratica clinica tutta una serie di nuovi strumenti, sia chirurgici sia medici, e in particolare la terapia di mantenimento che consente di convivere con la malattia e garantire un'ottima qualità della vita alla paziente".  

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Tumori, Ferretti (Comune di Bari): "Al fianco delle donne con percorsi di prevenzione"

14 Giugno 2025
Tumori, Ferretti (Comune di Bari):

(Adnkronos) - "Le istituzioni a Bari sono vicine alle pazienti oncologiche cercando di assicurare loro una presenza vera, rispetto a un percorso innanzitutto di prevenzione. E Acto Puglia rappresenta l'elemento di congiunzione rispetto alle malate oncologiche che hanno bisogno di raccontare una patologia che sappiamo essere aggressiva, silente". Lo sostiene Annamaria Ferretti, presidente del Municipio I del Comune di Bari, in occasione dell'incontro 'Tumore ovarico in Puglia: Cambiamo Rotta', confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull'importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, in corso a Bari. Il progetto a tappe è realizzato con il patrocinio di Acto Puglia, sponsorizzato da Gsk e organizzato da OmnicomPrGroup. 

Il "ruolo delle istituzioni è anche avvicinare le giovani donne che hanno bisogno di comprendere che non basta avere la percezione di un sintomo, ma deve essere importante avere le giuste informazioni - continua Ferretti - Quindi come istituzione lavoriamo in modo spinto su un percorso di prevenzione. Da parte mia c'è anche la voglia di accogliere ogni iniziativa di Acto, per cui il Comune di Bari è a disposizione con le sue strutture e per fare anche da raccordo con le Asl e con i presidi medici". 

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Carlo Legrottaglie, i funerali del carabiniere ucciso: "Abbiamo dovere di riconoscenza"

14 Giugno 2025
Il luogo dove è stato ucciso Carlo Legrottaglie - (Ipa)

(Adnkronos) - E' terminata poco dopo le 12 di oggi, nella chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa di Ostuni (Brindisi), la cerimonia religiosa dei funerali del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, 59 anni, ucciso in una sparatoria. Presenti il capo dello Stato Sergio Mattarella, i ministri Matteo Piantedosi, Guido Crosetto e Marina Calderone, il commissario europeo Raffaele Fitto.  

La bara, avvolta dalla bandiera tricolore, uscita dalla chiesa è stata accolta da un lungo applauso della folla. Le autorità hanno salutato i parenti la moglie eugenia Pastore, le figlie Paola e Carla e i genitori anziani del brigadiere, nativo di Cisternino ma residente a Ostuni che ha trovato la morte a Francavilla Fontana dove era effettivo al nucleo radiomobile del Comando compagnia.  

''Nella sua ferialità e nella quotidianità ha offerto la sua vita, adempiendo al proprio dovere con generosità e amore. Un amore tanto profondo sapendo che è beato solo l'uomo che cerca l'autentica felicità. Tutto ciò che di fronte alla ragione umana può apparire complesso e difficile da accettare è quanto in questo momento riecheggia nei nostri cuori. Vi è più gioia nel dare che non nel ricevere'', ha detto monsignor Gian Franco Saba, ordinario militare per l'Italia, nella sua omelia ''Il nostro fratello Carlo, come Gesù, ha dato tutto - ha aggiunto - Ha dato la sua vita così come aveva deciso di fare, di dare tutto il suo tempo ed energie sino all'ultimo nonostante i tempi di riposo previsti''. 

''Il nostro dovere di fare memoria è un dovere di fedeltà e riconoscenza a chiunque offra la propria vita, affinché gli insegnamenti non vadano dispersi, le esperienze, i sacrifici compiuti anche a nostro vantaggio siano sempre ricordati e siano uno sprone per una vita all'insegna del buono'', ha detto ancora monsignor Saba. ''In un mondo lacerato da discordie e contese - ha detto - vi sono uomini che spendono la propria vita, offrendosi senza riserve e trovano la felicità nella via del bene. Vi è una via d'amore attraverso la quale la creatura umana può realizzare se stessa. Ai nostri occhi terreni la felicità di Carlo potrebbe sembrare lacerata, eliminata. In un certo senso è vero, perché la sua vita terrena si è conclusa ma egli ha varcato la porta della felicità eterna, quella felicità che nessuno può più togliergli, in nessuna forma e in alcun modo. Quando l'uomo cerca la propria felicità e attenta a quella dell'altro, compie un atto disumano''. 

 

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Tumore ovaio, Acto Puglia: 'Sosteniamo la ricerca per dare più vita alle donne'

14 Giugno 2025
Tumore ovaio, Acto Puglia:

(Adnkronos) - "Acto, Alleanza contro il tumore ovarico è impegnata a offrire più vita alle donne con neoplasie ovariche, per noi è una grande responsabilità". Lo ha detto Annamaria Leone, presidente di Acto Puglia, in occasione della tappa di Bari di 'Tumore ovarico in Puglia: Cambiamo Rotta', il progetto realizzato con il patrocinio Acto Puglia, sponsorizzato dall'azienda farmaceutica Gsk e organizzato da OmnicomPrGroup. Obiettivo dell'iniziativa è creare un dialogo tra clinici, istituzioni, pazienti e caregiver per proseguire nel 'cambio di rotta' e rispondere ai bisogni insoddisfatti delle donne che convivono con il tumore ovarico e di chi è al loro fianco.  

"Quello che noi intendiamo come 'più vita' è avere la possibilità di sostenere la ricerca per avere sempre più e migliori guarigioni" continua Leone, evidenziando che "supportare la ricerca è il nostro faro anche per consigliare e informare tutte le donne, perché abbiamo visto che il tumore ovarico, se viene operato in centri di eccellenza, dove ci sono team multidisciplinari, consente una sopravvivenza maggiore". "Indirizzare le donne pugliesi nei centri di eccellenza è uno dei nostri obiettivi. Accanto alla paziente è cruciale il ruolo di chi la assiste. Il carregiver ha un ruolo centrale, ma è un ruolo ombra - fa notare Leone che è stata caregiver della sorella - Ci sono una serie di sfide che i caregiver devono affrontare quotidianamente e sono sfide di tipo emotivo, ma anche di tipo pratico. Ed è necessario che vengano date informazioni oltre a supporto psicologico, perché i caregiver devono gestire una serie di emozioni oltre a dover risolvere dei problemi di natura pratica". Oltre alla condizione del paziente, sottolinea, "è importante capire le condizioni dei caregiver per offrire loro dei servizi socio-assistenziali, giuridici ed economici". 

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Tumori, Angelini (Gsk): "Non parliamo di pazienti ma di donne"

14 Giugno 2025
Tumori, Angelini (Gsk):

(Adnkronos) - "Per noi è veramente importante non solo prendere a cuore la salute della donna, ma gestire la donna a 360 gradi, dando importanza all'aspetto sociale, all'aspetto familiare e lavorativo che gira intorno alla donna". Così Valentina Angelini, Patient Engagement & Advocacy Lead Gsk, in occasione dell'incontro 'Tumore ovarico in Puglia: Cambiamo Rotta', confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull'importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, in corso a Bari. Il progetto a tappe è realizzato con il patrocinio di Acto Puglia, sponsorizzato dall'azienda farmaceutica Gsk e organizzato da OmnicomPrGroup. 

"Abbiamo iniziato questo percorso nel 2023 con la presentazione del libro bianco a Roma, siamo poi andati in Veneto e siamo andati in Campania. Adesso siamo a Bari", ricorda Angelini, evidenziando che l'incontro con le realtà locali "consente di ascoltare e accogliere i bisogni delle donne e di offrire loro qualcosa che sia di reale aiuto e supporto. Qui abbiamo introdotto la figura del caregiver, importantissimo nel percorso di cura della donna perché la aiuta e per questo deve essere formata e informata. Tutto ciò è possibile grazie alle associazioni di pazienti che hanno il ruolo di aiutare, formare e informare le donne rendendole consapevoli di quello che il territorio offre loro per poter essere curate al meglio".  

"Abbiamo poi introdotto la figura dello psicologo per aiutare anche il caregiver ad avere tutti gli elementi per stare vicino alla donna in questo momento di sofferenza", aggiunge Angelini chiarendo che "con Acto abbiamo iniziato a collaborare 2 anni fa e vogliamo continuare a farlo. Come Gsk abbiamo deciso di dare vita a un team dedicato in grado di fornire supporto alle pazienti e a chi è loro accanto, perché pensiamo che così sia possibile apportare migliori benefici". "Speriamo che questo viaggio possa continuare con ulteriori tappe", conclude. 

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Parte il piano di potenziamento del 118 per la stagione estiva

14 Giugno 2025
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Orari lunghi del servizio e nuove postazioni in tutta l'Isola
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A un film in talysh e a 2 opere in curdo il Babel Film Festival

14 Giugno 2025
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Premi Maestrale per miglior lungo, miglior corto e miglior docu
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Abbronzarsi con la vitiligine, le regole del sole sicuro

14 Giugno 2025
 - (Agenzia Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Abbronzarsi con la vitiligine. Si può? E come? Con l'estate anticipata che arroventa l'Italia e in vista delle vacanze e dei fine settimana in spiaggia o in piscina, fa chiarezza per l'Adnkronos Salute Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura della vitiligine dell'Ospedale Israelitico di Roma, tra i principali poli italiani di riferimento per la cura della malattia della pelle che colpisce trasversalmente il 2-5% della popolazione. E' anche per sgomberare il campo da dubbi e falsi miti sulla patologia che il 25 giugno torna il World Vitiligo Day, una ricorrenza che l'Israelitico celebra con il convegno 'Giornata mondiale della vitiligiine - Medici e pazienti a confronto', organizzato in collaborazione con la Clinica dermatologica dell'Università di Roma La Sapienza. L'appuntamento è per domenica 22 giugno, dalle 18 all'Associazione Civita a piazza Venezia. 

"Per molto tempo si è pensato di mettere sempre la crema 50 sulle macchie cutanee bianco latte della vitiligine", spiega Paro Vidolin. "Il paziente teme che, scottandosi, il rischio di cancro possa aumentare" più che nelle persone senza la patologia. "Intanto - precisa lo specialista - c'è da dire che non è mai successo di vedere un tumore su una macchia di vitiligine. Perché è vero che ci si può scottare, ma è vero anche che quella con vitiligine", malattia co-determinata da una reazione autoimmunitaria, "è una cute sempre 'sulla difensiva', quindi con meccanismi di protezione attivati", probabilmente anche contro le neoplasie. "Poi è logico che, pensando all'estetica - puntualizza l'esperto - meno ci si abbronza e meno si vede la vitiligine. Sulla pelle scura ovviamente la patologia spicca di più, dato che al sole la cute sana si abbronza, mentre le macchie rimangono bianche".  

Fatte queste premesse, e confermata l'importanza di proteggersi da ustioni solari che aumentano in generale il rischio di cancro, "l'atteggiamento moderno - conclude Pado Vidolin - è quello di applicare una crema 50 sulla cute sana e poi un solare dedicato su quella malata. Oggi esistono infatti dei prodotti ad hoc da spalmare sulle macchie di vitiligine". Filtro 50 più schermo mirato, e il sole è sicuro e sano anche per chi convive con questa patologia. (di Paola Olgiati) 

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Sardegna, vita quotidiana: aumentano gli insoddisfatti delle proprie condizioni

14 Giugno 2025
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(Adnkronos) - L’indagine annuale Istat “Aspetti della vita quotidiana” analizza il livello di soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini sia in senso generale che con riferimento a diversi ambiti: lavoro, situazione economica, relazioni familiari, amici, salute, tempo libero, fiducia negli altri.  

Il primo dato che emerge dall’edizione 2024 dell’indagine è che il livello di benessere soggettivo in generale è in calo, seppur minimo, rispetto al 2023, sia a livello nazionale che in Sardegna. Infatti, la percentuale di persone molto soddisfatte scende dal 46,6% al 46,3% in Italia, mentre sull’Isola tale diminuzione è più marcata, dal 49% al 47,8%.  

Parallelamente, è in aumento il numero di persone poco o per nulla soddisfatte della propria vita: dall’11,9% del 2023 al 12,3% del 2024 a livello nazionale, +0,4% su base annua. In Sardegna la percentuale degli insoddisfatti è cresciuta nell’ultimo anno dell’1,4%, passando da 12,2% a 13,6%. 

Tra le sfere della vita personale, in Sardegna nell’ultimo anno cresce in particolare l’insoddisfazione nei rapporti familiari. Infatti, se da una parte diminuiscono le persone molto o abbastanza soddisfatte, rispettivamente -0,8% e -2,2%, dall’altra parte aumentano coloro che si sentono poco soddisfatti (+1,6%) o per niente sodisfatti (+0,2%).  

La Sardegna si segnala per il miglioramento del grado di soddisfazione per la propria salute. Infatti, nel 2024, risultano in diminuzione le persone che si sentono poco soddisfatte, il 19,9% contro il 20,4% del 2023 e del tutto insoddisfatte, il 4,9% contro il 5,8% dell’anno precedente. Parallelamente, crescono di quasi tre punti percentuali i cittadini abbastanza soddisfatti. Nei rapporti con gli amici, invece, si registrano dati controversi.  

In questa categoria di rapporti sociali, infatti nel 2024 cresce sia la percentuale dei cittadini molto soddisfatti, +0,5%, che quella di coloro che si dichiara totalmente deluso dagli amici, nel complesso il 4,2% della popolazione dai 14 anni in su (+1,1% rispetto al 2023). 

Un altro fattore preso in considerazione dall’indagine Istat con riferimento al livello di soddisfazione della vita quotidiana riguarda il tempo libero, la cui disponibilità e qualità hanno un impatto considerevole sul benessere personale.  

Anche in questo ambito, in Sardegna, come in Italia, cresce la percentuale delle persone insoddisfatte che nel 2024 raggiunge il 32,5%, tra poco o per niente soddisfatti, con un aumento dell’1,1% rispetto al 2023 quando gli insoddisfatti erano il 31,4%. Una crescita in linea con la media nazionale. Per contro, tra i residenti dell’Isola, diminuisce dell’1,7% il grado di soddisfazione rispetto al proprio tempo libero, passando da 65,9% dell’indagine realizzata nel 2023 a 64,2% dell’ultima rilevazione.  

A livello nazionale la riduzione è leggermente superiore, ovvero -1,8%. 

Dal confronto tra i dati dell’indagine 2024 e quella dell’anno precedente, la valutazione dei sardi riguardo alla propria situazione economica, nel complesso, è abbastanza positiva. In particolare, per il 55,2% è rimasta invariata (era il 51,2% nel 2023), mentre per il 12,1% è un po’ migliorata, rispetto al 10,5% del 2023. Inoltre, si riduce al 32,6% (era il 38,4% nel 2023), la percentuale di coloro che hanno visto peggiorare la propria situazione economica nel 2024.  

Di questi, il 24,4% ha riscontrato un lieve peggioramento, rispetto al 28,3% del 2023 e l’8,2% un netto peggioramento (era al 10,1% nel 2023). Nonostante la valutazione sia in generale miglioramento, altrettanto non si può dire per il livello di soddisfazione della situazione economica.  

I cittadini sardi molto soddisfatti nel 2024 scendono al 3% rispetto al 5% dell’anno precedente, quelli abbastanza soddisfatti scendono al 44,8%, rispetto al 45,1% del 2023. 

Dall’analisi dei dati sulla valutazione delle risorse economiche della propria famiglia negli ultimi 12 mesi, emerge che sono in aumento i cittadini che le giudicano insufficienti, ovvero il 6,4% rispetto al 4,1% della rilevazione precedente. Un dato nettamente superiore alla media nazionale del 3,5%.  

Per contro, nel 2024 si riduce la percentuale di coloro che segnalano risorse economiche scarse, che risultano essere il 27,4, una percentuale che nel 2023 riguardava il 31,6% delle famiglie sarde, comunque inferiore rispetto al 30,3% della media italiana.  

In crescita anche i nuclei familiari che valutano positivamente le proprie risorse economiche: nello specifico, il 64% le giudica come adeguate (era il 61,4% nel 2023), il 2% le considera ottime, in calo rispetto al 2,8% dell’anno precedente. 

Secondo i dati Istat nel 2024 oltre ¾ della popolazione della Sardegna ripone poca fiducia nel prossimo: infatti, il 75,2% afferma che bisogna stare molto attenti.  

Un dato in crescita del 4,4% rispetto al 2023, ma assolutamente in linea con la media nazionale (75,4%). A sostegno della diffusa scarsa fiducia nel prossimo solo il 22,2% dei sardi sostiene che gran parte della gente è degna di fiducia, percentuale che si è ridotta di oltre il 5% rispetto alla precedente rilevazione. 

Anche in questo caso gli indicatori sono allineati con l’intero Paese. Infine, un dato curioso sulla fiducia interpersonale. Alla domanda: “Nel caso in cui perdesse il portafoglio, da chi ritiene molto o abbastanza probabile le venga restituito?” L’87,9% ha indicato un rappresentante delle forze dell’ordine, il 77,4% da un vicino di casa, solo il 16,9% da uno sconosciuto. 

Qual è il grado di soddisfazione degli occupati rispetto al proprio lavoro? I dati Istat del 2024 riferiti alle isole (non vi sono dati regionali), segnala un seppur lieve miglioramento rispetto all’anno precedente. Nel complesso, il 76,5% degli occupati si dichiara molto (13,5%) o abbastanza (63%) soddisfatto a livello professionale, nel 2023 tale percentuale era del 76,3%.  

Di pari passo all’aumento dei soddisfatti, diminuisce la percentuale degli insoddisfatti: dal 18,8% del 2023 al 18,4% del 2024, dei quali il 2,5% afferma di non essere per niente gratificato, il 15,9% di esserlo poco.  

Dal punto di vista del genere, le donne risultano maggiormente appagate dal proprio lavoro rispetto agli uomini con il 77,3% a fronte del 75,9% dei colleghi. Inoltre, tra le donne occupate solo il 17,3% è poco o per niente soddisfatto, percentuale che tra gli uomini sale al 18,4%. 

Uno dei presupposti fondamentali per condurre una vita soddisfacente per tutte le categorie di cittadini è l’inclusione nei suoi diversi aspetti, dall’istruzione all’occupazione, dalla sanità alla cultura. In questa direzione rientrano alcune delle molteplici iniziative previste dal Piano Regionale di Sviluppo Sardegna 2024-2029 approvato dal Consiglio Regionale dell’8 aprile 2025.  

Il Piano fa riferimento ai Programmi Regionali FESR e FSE+ redatti tenendo conto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Nel complesso, il Piano, individua diversi ambiti di intervento: sanità e salute, politiche sociali, lavoro, conoscenza e cultura, governo del territorio, ambiente e paesaggio, mobilità e trasporti, transizione energetica, sviluppo economico e sociale sostenibile.  

In particolare, in ambito di politiche sociali, il Piano indica diversi obiettivi strategici con specifico riferimento a: sicurezza sociale e protezione economica; salute e benessere sociale; benessere famiglie, giovani e sport; politiche abitative; giustizia sociale e solidarietà. 

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Juventus, gaffe di Douglas Luiz: posta foto con Thuram, ma tagga l'attaccante dell'Inter

14 Giugno 2025
Douglas Luiz e la storia pubblicata su Instagram - Ipa/Fotogramma e Instagram

(Adnkronos) - Gaffe social per Douglas Luiz. Il centrocampista della Juventus, reduce da una stagione in chiaroscuro ma arrivato negli Stati Uniti con la squadra per partecipare al nuovissimo, e ricchissimo, Mondiale per Club, ha postato una storia che sta facendo il giro del web. Sul suo profilo Instagram infatti, il brasiliano ha condiviso una foto che lo ritrae sull'aereo, direzione America, insieme ad alcuni compagni di squadra: Pierre Kalulu, Francisco Conceicao e Khephren Thuram. Il più classico dei selfie, insomma, se non fosse che tra i tag, Luiz ha sbagliato Thuram. 

Douglas infatti, invece di taggare il profilo del compagno di squadra Khephren, ha cliccato sull'account del fratello Marcus Thuram, attaccante che sarà anche lui negli Stati Uniti, ma con la maglia dell'Inter. L'errore ha subito suscitato l'ilarità del popolo di X, con il giocatore che, alla fine, se n'è accorto, ha eliminato la foto e ne ha caricata un'altra, stavolta taggando il Thuram giusto. 

La Juventus farà il suo esordio nel Mondiale per Club 2025 nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19, sfidando alle 3 ora italiana gli emiratini dell'Al Ain. Insieme ai bianconeri nel gruppo G ci sono il Manchester City, squadra vincitrice della Champions League 2023 e gli africani del Wydad Casablanca, trionfatori della Caf Champions League 2022. 

 

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Giornata della vitiligine contro stigma e falsi miti, un 'doppio attacco' può batterla

14 Giugno 2025
Winnie Harlow, modella e attivista canadese con vitiligine, paladina anti-stigma - (Agenzia Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Macchie color bianco latte sulle pelle, che compaiono concentrate su viso, mani, piedi, ascelle, gomiti e ginocchia. Sono i segni della vitiligine, vissuti spesso con angoscia da chi ne soffre e si sente 'marchiato', additato ed evitato come fosse contagioso. Ma la vitiligine contagiosa non è, ed è anche per smentire false credenze come questa che il 25 giugno di ogni anno si celebra il World Vitiligo Day, Giornata mondiale dedicata alla malattia dermatologica. L'Ospedale Israelitico di Roma, sede di uno dei principali centri italiani per la cura della patologia, celebra la ricorrenza domenica 22 giugno con il convegno 'Giornata mondiale della vitiligiine - Medici e pazienti a confronto', organizzato in collaborazione con la Clinica dermatologica dell'Università di Roma La Sapienza. L'appuntamento è per le 18, all'Associazione Civita a piazza Venezia. Ne parla all'Adnkronos Salute Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura della vitiligine dell'Israelitico, che inquadra la malattia e le strategie per combatterla. L'approccio più efficace per ricolorare la cute, spiega, è un 'doppio attacco' che associa la terapia della luce e il primo e unico farmaco specifico per la vitiligine, formulato in crema.  

La vitiligine ha una prevalenza che "varia dal 2% al 5% della popolazione generale" e colpisce trasversalmente: uomini e donne, di ogni età. "Può presentarsi anche in bambini molto piccoli", sottolinea il dermatologo. La causa precisa non è ancora chiara, ma si ritiene che a provocare la patologia concorrano due elementi: "Un disturbo autoimmunitario e un fenomeno legato allo stress ossidativo". A far comparire le chiazze bianche possono contribuire alcune concause. "Un soggetto predisposto, ad esempio, può sviluppare la vitiligine in un momento particolare della vita, magari molto stressante. Ci sono poi delle malattie associate, come la tiroidite cronica autoimmune o l'intolleranza al glutine. Esistono quindi delle condizioni che possono 'slatentizzare' la vitiligine".  

Per curarla, descrive Paro Vidolin, "il nostro compito è da un lato quello di stabilizzare la patologia, di far sì che non si allarghino le macchie e non ne compaiano altre, e dall'altro lato quello di ripigmentare le chiazze. Per stabilizzare la malattia utilizziamo prevalentemente dei complessi di antiossidanti, sostanze naturali, che combattono lo stress ossidativo. Sono trattamenti sistemici, che si somministrano per bocca. La terapia farmacologica per la ripigmentazione, invece, è basata su prodotti topici: creme che possono essere steroidee, dunque contenere cortisonici, o agire sul sistema immunitario" per 'spegnere' l'auto-attacco che, aggredendo i melanociti (le 'fabbriche' di melanina responsabili della colorazione cutanea), stinge la pelle. "E su questo fronte dall'anno scorso c'è una grossa novità: un farmaco topico a base di ruxolitinib, il primo specifico per la vitiligine, approvato in Italia dall'Aifa, negli Usa dalla Fda e in Europa dall'Ema". 

Prima del via libera al nuovo principio attivo, un Jak-inibitore, "si utilizzavano farmaci off-label: medicinali con altre indicazioni", 'prestati' al trattamento della vitiligine, ricorda lo specialista. "Oggi abbiamo un farmaco dedicato. Ma la cosa da rimarcare - puntualizza Paro Vidolin - è che rimane sempre un presidio fondamentale la fototerapia Uvb a banda stretta, sia con le cabine total body per le forme più estese, sia con il laser a eccimeri 308 nanometri per quelle più localizzate". La cura della luce mira a stimolare i melanociti inattivi, ripristinando il pigmento cutaneo. E "dal Vitiligo International Symposium", l'appuntamento più importante per gli esperti di vitiligine, "che si è tenuto in dicembre al Cairo in Egitto, è emerso in modo chiaro che la fototerapia rimane cruciale e soprattutto si può associare al nuovo farmaco topico. L'associazione dei due trattamenti insieme viene considerata oggi l'approccio migliore" sul fronte della ripigmentazione.  

Centrare questo obiettivo solleva il paziente non solo dal peso estetico della vitiligine, ma anche da quello psicologico. "Tantissimi studi - riporta il dermatologo - indicano che questa malattia ha un enorme impatto mentale sul benessere di chi ne soffre: ansia, depressione, addirittura in alcuni contesti sociali o in alcune etnie il paziente è vittima di pregiudizi che portano a discriminazione e isolamento. Crolla l'autostima, si vive con la paura di peggiorare ed essere esclusi. Poi c'è l'idea del 'contagio'. Ancora oggi - riferisce l'esperto - molti miei pazienti mi raccontano che 'quando sono in metropolitana la gente mi guarda male, forse pensano che quello che ho si attacca, come avessi la lebbra, la scabbia, un'infezione'". Ecco perché organizzare incontri come quello del 22 giugno "punta proprio a combattere questo stigma, a promuovere insieme alla comunità dei pazienti una ricerca scientifica che possa offrire loro le indicazioni terapeutiche migliori, a sostenerli sotto tutti i punti di vista". 

L'evento promosso dall'Ospedale Israelitico quest'anno cade in anticipo rispetto alla Giornata mondiale della vitiligine per ospitare un 'Vip' della dermatologia: il presidente della International League of Dermatological Societies (Ilds), Henry Lim. "E' uno dei massimi esperti mondiali di vitiligine - rimarca Paro Vidolin - In quei giorni sarà a Roma per un grosso congresso internazionale e allora abbiamo pensato di organizzare il nostro convegno il 22 proprio per averlo noi". Lim terrà una delle lecture previste durante serata, che sarà aperta dai saluti delle istituzioni e vedrà la partecipazione "anche di colleghi del Policlinico Umberto I, del Policlinico Gemelli e dell'Istituto San Gallicano". Un evento corale, "per unire le forze" contro la vitiligine, le fake news e i falsi miti che ancora la circondano. (di Paola Olgiati) 

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