
Singolare tamponamento questa mattina sulla ex 131, un Porsche boxster è stato letteralmente incastrat
o nella rotonda che porta verso la corte del sole.
Secondo una prima ricostruzione questa mattina verso le 09.30
una fiat punto ha tamponato la Porsche che a sua volta è andata addosso ad un pick up fiat strada
che procedeva nella stessa direzione. Per fortuna nessuno dei conducenti ha riportato ferite gravi.


L’Unione europea ha appena deciso di triplicare i fondi per la gestione dei migranti: la somma messa a bilancio passerà dagli attuali 13 miliardi di euro (anni 2014-2021) ai futuri 35 miliardi di euro (anni 2021-2027).
Prima di compiere l’analisi dei costi preventivati, dove i soldi vanno, per fare cosa, dobbiamo sapere cosa noi prendiamo dall’Africa, e cosa restituiamo all’Africa. Se noi aiutiamo loro oppure se loro, magari, danno una mano a noi.
Conviene ripetere e magari ripubblicare. Quindi partire dalle basi, dai luoghi in cui i migranti partono.
Roberto Rosso, l’uomo che dai jeans ha ricavato un mondo che ora vale milioni di euro, ha domandato: “Come mai spendiamo 34 euro al giorno per ospitare un migrante se con sei dollari al dì potremmo renderlo felice e sazio a casa sua?”.
Già, come mai? E perchè non li aiutiamo a casa loro?
Casa loro? Andiamoci piano con le parole. Perchè la loro casa è in vendita e sta divenendo la nostra. Per dire: il Madagascar ha ceduto alla Corea del Sud la metà dei suoi terreni coltivabili, circa un milione e trecentomila ettari. La Cina ha preso in leasing tre milioni di ettari dall’Ucraina: gli serve il suo grano. In Tanzania acquistati da un emiro 400mila ettari per diritti esclusivi di caccia. L’emiro li ha fatti recintare e poi ha spedito i militari per impedire che le tribù Masai sconfinassero in cerca di pascoli per i loro animali. La loro vita.
E gli etiopi che arrivano a Lampedusa, quelli che Salvini considera disgraziati di serie B, non accreditabili come rifugiati, giungono dalla bassa valle dell’Omo, l’area oggetto di un piano di sfruttamento intensivo da parte di capitali stranieri che ha determinato l’evacuazione di circa duecentomila indigeni. E tra i capitali stranieri molta moneta, circa duecento milioni di euro, è di Roma. Il governo autoritario etiope, che rastrella e deporta, è l’interlocutore privilegiato della nostra diplomazia che sostiene e finanzia piani pluriennali di sviluppo. Anche qui la domanda: sviluppo per chi?
L’Italia intera conta 31 milioni di ettari. La Banca mondiale ha stimato, ma il dato è fermo al 2009, che nel mondo sono stati acquistati o affittati per un periodo che va dai venti ai 99 anni 46 milioni di ettari, due terzi dei quali nell’Africa subsahariana. In Africa i titoli di proprietà non esistono (la percentuale degli atti certi rogitati varia dal 2 al 10 per cento). Si vende a corpo e si vende con tutto dentro. Vende anche chi non è proprietario. Meglio: vende il governo a nome di tutti. Case, villaggi, pascoli, acqua se c’è. Il costo? Dai due ai dieci dollari ad ettaro, quanto due chili d’uva e uno di melanzane al mercato del Trionfale a Roma. Sono state esaminate 464 acquisizioni, ma sono state ritenute certe le estensioni dei terreni solo in 203 casi. Chi acquista è il “grabbatore”, chi vende è il “grabbato”. La definizione deriva dal fenomeno, che negli ultimi vent’anni ha assunto proporzioni note e purtroppo gigantesche e negli ultimi cinque una progressione pari al mille per cento secondo Oxfam, il network internazionale indipendente che combatte la povertà e l’ingiustizia. Il fenomeno si chiama land grabbing e significa appunto accaparramento della terra.
I Paesi ricchi chiedono cibo e biocombustibili ai paesi poveri. In cambio di una mancia comprano ogni cosa. Montagne e colline, pianure, laghi e città. Sono circa cinquanta i Paesi venditori, una dozzina i Paesi compratori, un migliaio i capitali privati (fondi di investimento, di pensione, di rischio) che fanno affari. E’ più facile trasportare una tonnellata di cereali dal Sudan che le mille tonnellate d’acqua necessarie per coltivarle. E allora la domanda: aiutiamoli a casa loro? Siamo proprio sicuri che abbiano ancora una casa? Le cronache sono zeppe di indicazioni su cosa stia divenendo questo neocolonialismo che foraggia guerre e governi dittatoriali pur di sviluppare il suo business. In Uganda 22mila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per far posto alle attività di una società che commercia legname, l’inglese New Forest Company. Aveva comprato tutto: terreni e villaggi. I residenti sono divenuti ospiti ed è giunto l’avviso di sfratto… Dove non arriva il capitale pulito si presenta quello sporco. La cosiddetta agromafia. Sempre laggiù, nascosti dai nostri occhi e dai nostri cuori, si sversano i rifiuti tossici che l’Occidente non può smaltire. La puzza a chi puzza…
Chi ha fame vende. Anzi regala. L’Etiopia ha il 46 per cento della popolazione a rischio fame. E’ la prima a negoziare cessioni ai prezzi ridicoli che conosciamo. Seguono la Tanzania (il 44 per cento degli abitanti sono a rischio) e il Mali (il 30 per cento è in condizioni di “insicurezza alimentare”). Comprano i ricchi. Il Qatar, l’Arabia Saudita, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, anche l’India. E nelle transazioni, la piccola parte visibile e registrata della opaca frontiera coloniale, sono considerate terre inutilizzate quelle coltivate a pascolo.
Il presidente del Kenya, volendo un porto sul suo mare, ha ceduto al Qatar, che si è offerto di costruirglielo, 40mila ettari di terreno con tutto dentro. Nel pacco confezionato c’erano circa 150 pastori e pescatori. Che si arrangiassero pure!
L’Africa ha bisogno di acqua, di grano, di pascoli anzitutto. Noi paesi ricchi invece abbiamo bisogno di biocombustibile. Olio di palma, oppure jatropha, la pianta che – lavorata – permette di sfamare la sete dei grandi mezzi meccanici. E l’Africa è una riserva meravigliosa. In Africa parecchie società italiane si sono date da fare: il gruppo Tozzi possiede 50mila ettari, altrettanti la Nuova Iniziativa Industriale. 26mila ettari sono della Senathonol, una joint-venture italosenegalese controllata al 51 per cento da un gruppo italiano. Le rose sulle nostre tavole, e quelle che distribuiscono i migranti a mazzetti, vengono dall’Etiopia e si riversano nel mondo intero. Belle e profumate, rosse o bianche. Recise a braccia. Lavoratori diligenti, disponibili a infilarsi nelle serre anche con quaranta gradi. E pure fortunati perchè hanno un lavoro.
Il loro salario? Sessanta centesimi al giorno.
di Antonello Caporale (il fatto quotidiano)

Probabilmente ha lasciato l'auto parcheggiata in folle e senza freno a mano inserito, così quest'auto ha deciso di attraversare viale poetto da sola, senza alcun autista. Si è spostata dal parcheggio a spina di pesce dove era stata lasciata in sosta dall'ignaro automobilista. A postare le foto sui social alcune persone che raccontano l'accaduto "Potrebbe sembrare che qualcuno abbia parcheggiato male la macchina, ma non è così! La macchina è arrivata da sola in retromarcia dal parcheggio sull'altro lato della strada, scansando auto, pali e fermandosi a un millimetro da me, scampato pericolo pubblico la foto per strappare un sorriso e perché qualcuno, se la riconosce, avverta il legittimo proprietario che non gli è stata rubata!!
Intanto in questa seconda foto si vede l'auto nel suo "parcheggio perfetto"


Nell'edizione delle 14.00 del 28.04.2016 del tg regionale di Videolina, il giornalista direttore Emanuele Dessì commette un errore che non è passato inosservato. Il Campione di Scherma diventa Campione di Sperma!
Ecco il video
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R.I.P Autovelox sulla 387. Messaggi di cordoglio arrivano dai social network dopo l'episodio che ha visto sparire dalla strada statale 387 l'autovelox piazzato dal Comune di Monserrato.
Il dispositivo è stato mandato in frantumi da cinque colpi di pistola sparati da pochi metri di distanza lo scorso venerdì notte.
Ora è spuntato un mazzo di fiori di campo gialli (noti come fiori de carecanzu) appeso sul palo dell'autovelox. Quasi un addio per la scomparsa dello strumento di rilevazione velocità. Un illusione di breve durata, il comune di Monserrato sistemerà l'impianto nei prossimi giorni.

Foto: PeterPrill / Pixabay
L'apertura del 2020 ha portato anche la nuova programmazione dell'edizione di quest'anno del moto turismo del gruppo "A" - Adventouring della Federazione Motociclistica Italiana (detta anche Federmoto). Si tratta di una serie di ben 15 eventi messi in calendario nel periodo che va dal 19 aprile al 31 ottobre 2020, dedicato a tutti i veri centauri desiderosi di vivere l'avventura in off-road.
Solo due degli appuntamenti che compongono l'Adventouring 2020 porteranno i partecipanti fuori dai nostri confini nazionali, per l'esattezza in Spagna con i sei giorni di “Interphone Way Out Pirenei” (organizzati dal Moto Club “AMX”) dal 1° giugno ed in Tunisia, con gli otto giorni di “Africa Adventouring” (organizzati dal Moto Club “Run X Fun”) dal 31 ottobre.
Sono entrambi Paesi avvincenti per la varietà dei loro paesaggi e la presenza di percorsi aspri, pura gioia per i motociclisti. Inevitabilmente anche l'equipaggiamento dev'essere adeguato al contesto ed al periodo di transito, per cui Dalila Coviello, della redazione di Reviewbox, raccomanda di portare con sé capi di abbigliamento intimo termico per non farsi trovare impreparati dalle forti escursioni termiche e dai microclimi assai diversi.
Le tappe italiane inizieranno il 19 aprile proprio dalla Sardegna, con il Moto Club “AMX” che organizzerà l'“Interphone Way Out Sardegna”, della durata di sette giorni con partenza da Olbia. Il Moto Club “Adventure Riding”, dal 30 aprile, organizzerà il “Sardegna Gran Tour 2020” di quattro giorni.
Il 22 maggio a Bevagna (PG) si terrà il “Queen Trophy”, organizzato dal Moto Club “Pepe Bevagna”, mentre il 29 dello stesso mese a Brescia il Moto Club “U.S. Leonessa d’Italia 1903” organizzerà il tradizionale “Valli Bresciane Audax”. Entrambi gli eventi avranno una durata di tre giorni.
In giugno, oltre alla manifestazione spagnola, si aggiungeranno quelle di Fermo (13 e 14 organizzati da “Ippogrifo SSD A.R.L.”) e Farini (PC) (dal 18 al 21 “Cef Adventouring” organizzati dal Moto Club Chieve): saranno giorni ricchi di tornanti, attraverso gli entroterra con meravigliose vedute di paesaggi in cui la natura prevale.
Poi gli eventi in Toscana, con “Tuscan Crete di Siena” in partenza da Montepulciano (dal 19 al 21 organizzati dal Moto Club “Nico Martinelli”), il piccolo comune senese che sovrasta la Valdichiara famoso nel mondo per l’omonimo vino. Si continua con “Mugellorally” a Borgo San Lorenzo (FI) (21 e 22 organizzati da “Curve & Tornanti GSSS”) e la “1000 Sassi” a Greve in Chianti (FI) (dal 25 al 28 organizzati dal Moto Club “Motolampeggio”); quest’ultimo offre un percorso per il 70% sterrato ed il restante 30% asfaltato, ideale per le moto enduro e maxienduro oltre i 150 kg.
Nel mese di luglio sono previsti “Off Road Casentino”, a Poppi (AR) a cura del Moto Club “A.M. Alto Casentino” (dal 3 al 5) e Foligno (PG) con “Elcito All Terrain” organizzato dal Moto Club “Strade Bianche in Moto” (dal 17 al 19).
Prima dell’evento conclusivo del calendario Adventouring in Tunisia, a settembre le ultime due manifestazioni italiane: il 26 settembre il Moto Club “AMX” con il terzo evento “Interphone Way Out Montecarlo - Tour delle Alpi” di otto giorni con la possibilità di scegliere fra un itinerario offroad di 900 km e un altro road di oltre 1300 km, mentre il 29 settembre il Moto Club “Strade Bianche in Moto”, a Rimini, organizzerà la tradizionale “Transitalia Marathon” della durata di sei giorni.
L'impronta della Sardegna non poteva mancare, con lo spirito avventuriero e la sua antichissima storia di terra crocevia di popoli e di culture, che ancora oggi si riflette in quella gioventù sarda pronta ad intraprendere una spedizione sulle vette del Marocco.

Alcuni giochi servono da vera e propria palestra per il nostro cervello aiutando a tenere allenato l’organo che più degli altri ci contraddistingue come specie sul nostro pianeta. SE oggi fosse vivo, anche Pitagora lo potrebbe testimoniare: la matematica è davvero uno strumento potente e affascinante. L'illustre matematico e filosofo che ha legato per sempre il suo nome alla storia di Crotone, ha segnato forse per primo l’importanza dei numeri e della conoscenza per comprendere il mondo.
L’influenza della matematica
I numeri sono la chiave per comprendere l’universo, e la matematica è la scienza che cerca di “domarli” e riportarli a ragione,
È proprio la complessità della matematica ad aver richiesto nel corso della storia, l’avvicinamento ad altri campi della scienza umana come la logica, la filosofia, la fisica, l’economia e l’informatica.
Ora la matematica è uno dei pilastri della nostra società, fondata sulla capacità di calcolo dei migliori computer, in grado di memorizzare gli scambi finanziari in tempo reale con una potenza impensabile fino a pochi decenni fa.
Allo stesso modo, la matematica può diventare il linguaggio comune di fisici e filosofi che si pongono quesiti sulla teoria quantistica e sulle origini della vita.
Gli albori della matematica
Questa parola è spesso associata a complessità e problemi da mal di testa da alcuni dei nostri lettori, ma vede in realtà la sua nascita con il termine tardo egizio “maat”, usato al tempo in accostamento al cubito, una delle prime unità di misura conosciute.
La stessa radice etimologica è presente anche nella tradizione greca, con vari significati da “conoscenza” a “giusto mezzo”.
Fu proprio nell’antica Grecia che la matematica cominciò a svilupparsi maggiormente, come branca della scienza di largo interesse e campo condiviso fra le principali menti del tempo fra cui Euclide o il “nostro” Pitagora.
La matematica come gioco e divertimento
Ma la matematica può anche significare gioco e divertimento, come, ad esempio, nel caso del cubo di Rubik. Se per noi, comuni mortali, questo cubo colorato ha significato tante ore di divertimento e frustrazione, con l’applicazione di 78 algoritmi matematici può diventare un semplice allenamento di calcolo e “problem-solving”, molto amato dai cervelloni di tutto il mondo per sfidarsi a completare le facce colorate del cubo a tempo da record.
I numeri e la matematica possono anche aiutare gli amanti dei giochi disponibili al Casinò Live di LeoVegas.it che consente di giocare in diretta con un croupier. Con un’attenta analisi delle carte presenti nei mazzi e una strategia basata su principi matematici è possibile mettersi alla prova e divertirsi con intelligenza. Tutto considerato, è bello essere secchioni!
Applicazioni pratiche della matematica
Ma la matematica non è solamente appannaggio della finanza più complessa o della filosofia d’avanguardia. Studiare matematica ha importanti risvolti pratici anche in termini di lavoro e facilità di occupazione: se in Italia la media di occupazione a 1 anno dalla laurea è del 44%, nel caso dei laureati in matematica questo valore sale all’81%. Quindi, se la laurea in matematica non dà la certezza del posto fisso, apre comunque importanti scenari lavorativi.
I profili matematici sono infatti molto richiesti in ambito finanziario, assicurativo e informatico, per l’alta capacità di risolvere problemi complessi e analizzare i dati per trovare la risposta più efficace.

I ragazzi della scuola media "Luigia Amat" di Sinnai hanno assistito stamattina nell'aula consiliare alla proiezione della testimonianza della senatrice Liliana Segre, sopravvissuta di Auschwitz, rilasciata presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Miliano e organizzata dall'associazione figli della Shoah.
È seguito un dibattito durante il quale il sindaco Tarcisio Anedda ha sottolineato "l'importanza del ricordo, della riflessione e della storia, affinché le nuove generazioni comprendano e siano consapevoli della gravità della Shoah".
L'assessore alla Pubblica istruzione Marta Sarigu ha detto che "questa è la prima di una serie di iniziative che abbiamo fortemente voluto, affinché questa giornata sia il punto di partenza di un percorso, rivolto principalmente ai giovani studenti e aperto a tutta la cittadinanza, che mira alla crescita dei nostri ragazzi".
In serata sarà inaugurata una mostra fotografica su Auschwitz, il cui materiale è stato realizzato da diversi alunni della scuola secondaria che nel 2003 presero parte ad una visita guidata presso il campo di concentramento. Alle 18, un reading rivolto agli adulti.
Il percorso proseguirà l'11 febbraio con la visione in streaming, in Aula consiliare, della testimonianza di Sami Modiano, organizzata dall'Associazione Figli della Shoa, presieduta dalla senatrice Liliana Segre, alla quale prenderà parte la scuola secondaria dell'Istituto n.2.
Per favorire una partecipazione attiva degli alunni delle scuole secondarie, è stato istituito il 1° Concorso Giornata della Memoria, attraverso il quale i giovani alunni potranno esprimere emozioni, pensieri e riflessioni utilizzando le forme espressive che preferiscono. Ad aprile, verrà inaugurata in biblioteca una mostra su "I disegni dei bambini di Terezin".
Tante iniziative insomma per non dimenticare.
Fonte: L'Unione Sarda

Cresce il trading tra gli investitori privati, un approccio che prevede il ricorso a strumenti multimediali e tecnologici per accedere ai principali mercati. Tra questi i più importanti sono le piattaforme di trading, broker virtuali, strumenti senza i quali non si può iniziare ad investire.
Una tendenza ormai nota come è noto il fatto che questi intermediari possano nascondere diverse insidie: vediamo nel dettaglio quali sono i principali rischi, come scegliere e quali possono essere considerate le migliori piattaforme di trading online.
La regolamentazione
Primo aspetto, la regolamentazione: le piattaforme di trading online devono essere sottoposte ad una vigilanza di organi che supervisionano a monte il meccanismo di questi broker. In Italia ad esempio è la Consob che si occupa di questo, in altri paesi ci sono i relativi enti corrispondenti.
Affidarsi solo a piattaforme regolamentate, ecco il primo step dal quale partire per iniziare ad investire nel trading online. Notizie di trader fai da te che sono rimasti scottati, per non dire truffati, dopo essersi affidati a piattaforme non regolamentate sono ormai all’ordine del giorno.
Tipologia di broker
Di broker ce ne sono tanti, ognuno con proprie peculiarità: a monte si deve scegliere partendo dalla tipologia di investimento che si vuole eseguire. Su quali asset si vuole investire? Azioni, materie prime, strumenti finanziari derivati, valute estere, altro?
Accertarsi allora che la piattaforma scelta consenta di tradare su quell’asset e, solo allora, aprire un conto di investimento. Che implica una registrazione alla piattaforma indicando dati reali e legando il tutto ad un conto corrente o carta di credito per prelevare e versare.
Piattaforme con conto demo
Investire non è facile come si è detto ed implica tanti rischi. Molti si avvicinano a questo strumento senza avere le adeguate conoscenze, spinti dalla facilitò di accesso (basta collegarsi in rete ad uno dei tanti broker). Ed allora, come fare per circoscrivere i rischi?
Scegliere broker che offrano possibilità di usare un conto demo, vale a dire un conto che non preveda inizialmente soldi reali. In sostanza si inizia ad investire sul mercato finanziario usando denaro virtuale. Una sorta di periodo di prova per prendere confidenza con lo strumento e, solo allora, passare ad usare soldi veri.

Lunedì consiglieri comunali e assessori consegneranno alla Comunità di Sinnai la "Soglia di inciampo" che, in data da stabilire, sarà poi sistemata all'ingresso del Parco delle Rimembranze.
La consegna sarà fatta nelle mani del sindaco Tarcisio Anedda.
"Non conosco ancora la data della manifestazione al Parco delle Rimembranze - ha detto il consigliere comunale Aldo Lobina - che si dovrà fare con le scuole per ricordare l'Olocausto e inserire la soglia commemorativa nella nostra memoria collettiva. Ad ogni buon conto lunedì mattina tutta l'amministrazione comunale, cioè tutti i consiglieri, gli assessori e il sindaco faranno la donazione di questa Soglia a Sinnai. Una generale condivisione di una iniziativa, che ci onora!".
L'idea è nata dallo stesso Lobina e dal consigliere Saverio Melis, poi è stata l'intera amministrazione a sposare l'iniziativa: ogni consigliere ha contribuito all'acquisto della Soglia di inciampo per donarla appunto alla comunità.
Fonte: L'Unione Sarda

L'assessorato al commercio e alle attività produttive del Comune di Sinnai, in collaborazione con la Confesercenti di Cagliari, organizza per il 3 febbraio alle 15, in Municipio, un seminario per la presentazione del bando regionale sul Microcredito.
In una nota l'assessore Alessandra Moriconi spiega che "all'incontro sono invitati tutti i commercianti in attività, ma anche coloro che vorrebbero diventarlo". "Un appuntamento importante - prosegue la Moriconi - Ricordo che col microcredito si possono ottenere finanziamenti a tasso zero da un minimo di 5mila euro ad un massimo di 25mila euro con la possibilità di arrivare a 35mila, sia per coloro che sono già in attività che per le nuove idee imprenditoriali".
"Si possono anche finanziare operazioni di acquisto attrezzature strettamente inerenti l'attività di impresa e, soprattutto, si possono finanziare i soggetti definiti dal bando 'non bancabili', cioè coloro che in banca non riescono ad ottenere alcunché perché non coperti da adeguate garanzie".
Un occasione di finanziamento da non perdere che garantirebbe un po' di liquidità utile per lo sviluppo del tessuto economico e sociale di Sinnai.
Fonte: L'Unione Sarda

Il Consiglio Comunale, convocato su istanza di otto consiglieri, che avevano chiesto di discutere un ordine del giorno con al centro problematiche della frazione di Tasonis danneggiata dall'alluvione di dicembre, ha accolto alla unanimità la proposta di Aldo Lobina, capogruppo del gruppo consiliare Sinnai Presente e futuro, di calendarizzare una serie di assemblee in tutte le realtà territoriali sinnaesi, compresi i quartieri urbani.
Queste assemblee dovrebbero vedere l'Amministrazione comunale (sindaco, assessori, consiglieri e funzionari) confrontarsi e discutere costruttivamente con i cittadini i problemi non solo delle località danneggiate dal maltempo ma anche dei quartieri cittadini.
Nel dibattito sono intervenuti Katiuscia Concas, Rita Matta, Roberto Loi, Alessandro Orrù, Paride Casula, Aldo Lobina, Andrea Orrù e Valter Zucca Consiglio Comunale fiume. "Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità, nessuno dei nostri concittadini della comunità di Tasonis è stato lasciato indietro - ha detto il sindaco Tarcisio Anedda - È stata una vera e propria calamità naturale: nel giro di poche ore si sono abbattuti oltre 110mm di pioggia, l'acqua ha spazzato via diversi ponti, non solo a Tasonis ma anche nella vicina Santu Basileddu, rendendo di fatto impossibile per alcuni allevatori arrivare al proprio bestiame. Si sono avuti danni un po ovunque principalmente alle strade, per le quali sono tutt'ora in corso i lavori di ripristino specie nelle zone montane. La priorità - ha aggiunto Anedda - è quella di ripristinare la viabilità rurale in tutto il territorio comunale, per la quale abbiamo impegnato tutte le risorse disponibili. Per quanto riguarda Tasonis, verrà consolidato il ponte sulla via Spencer, mentre quello sulla via dei Nuraghi, spazzato via dalla piena del rio, sarà demolito e ricostruito con una sezione rettangolare di 35 metri quadrati".
Il consigliere Andrea Orrù ha parlato per il futuro della necessità di attivare le Consulte come canale preferenziale per il dialogo costante con i residenti nelle comunità di vicinanza di Tasonis, Solanas, Villaggio delle Mimose, ma anche nei diversi quartieri di Sinnai e nelle frazioni. Oscar Schirru ha detto che dopo l'alluvione "si è fatto molto e presto a beneficio delle comunità danneggiate".
Fonte: L'Unione Sarda

Il Sindaco di Settimo San Pietro Gian Luigi Puddu lancia un appello sui social per ritrovare questo mezzo di proprietà del comune rubato mercoledì scorso.
Si tratta di un Porter Piaggio Targato CT966JB
Condividiamo l'appello del sindaco sui social
"Mercoledì sera presso il Cimitero è stato rubato questo mezzo di proprietà del Comune.
Si tratta di un veicolo molto importante per il lavoro dell’Ufficio Tecnico comunale.
Chi dovesse vederlo da qualsiasi parte è cortesemente pregato di segnalarlo immediatamente."

Instagram è sicuramente la piattaforma social che ha rivoluzionato il modo di comunicare di vip ed influencer. Il social media si è espanso negli ultimi anni coinvolgendo il pubblico grazie alle fotografie e alle “storie” che raccontano la vita social con gli scatti da mostrare a tutti i followers. Ma per molti Instagram è soprattutto una fonte di reddito. Ma come guadagnare con Instagram? Per prima cosa occorre avere un profilo creativo con parecchi seguaci “follower” che seguono il profilo e contribuiscono alla sua crescita con commenti e condivisioni.
Quindi prima di pensare ai soldi, bisognerebbe avere un’idea su un personaggio da creare che possa attirare più utenti possibili. I profili dei personaggi più seguiti, oltre ai vip del cinema, della musica e della tv, sono sicuramente uomini e donne che son riusciti a far parlare di sé, magari partendo da un evento particolare, che può generare curiosità morbosa nel pubblico. Sui social spesso va di moda il pettegolezzo e il modo di fare fashion, vero e finto che sia con storie d’amore a base di selfie di vario genere raccontato in una vita di tutti i giorni che va oltre le righe. Ma i modi per creare un profilo molto seguito dipendono sempre dal singolo individuo e dalla voglia di mettersi in mostra dietro uno schermo. Per aumentare follower Instagram ci sono tante tecniche e qualche trucco da valutare, come ad esempio l’utilizzo di diversi hashtag di successo in ogni foto per far crescere il profilo, grazie a chi cerca immagini su un determinato argomento o location. Un altro metodo molto utilizzato è quello di aiutarsi con gli altri social network più in voga condividendo le foto di Instagram anche su Facebook o Twitter. Così facendo gli utenti cliccheranno sull’immagine condivisa e magari inizieranno a seguirvi anche su Instagram. C’è chi poi investe dei soldi ed acquista dei pacchetti di follower per Instagram, è una scelta che serve solo per “scena” e far salire il numero dei seguaci, ma spesso di tratta di profili non attivi che non commenteranno o metteranno mai un like alle vostre foto.
Ma una volta raggiunto un certo numero di followers, come si può veramente guadagnare soldi con Instagram? Un po’ come spiegato in altri nostri articoli su come guadagnare soldi online, anche il social network può diventare un lavoro on line tramite la vendita di prodotti di altri marchi. Questo è possibile farlo diventando reseller, inserendo dei codici promozionali e dei link per l’acquisto del prodotto suggerito. Un altro modo è creare post sponsorizzati proposti dai brand. Gli influencer di successo riescono a guadagnare migliaia di euro per ogni post sponsorizzato. Nel loro caso, non devono nemmeno procurarsi i “clienti” in quanto saranno gli stessi brand a contattarli. Se invece sei all’inizio e devi procurare prodotti da promozionare esistono delle agenzie e dei marketplace dedicati agli influencer che faranno da tramite per trovare le aziende interessate a divulgare post sponsorizzati su Instagram.

Arrotondare lo stipendio può far comodo a molti, visto che spesso ciò che si guadagna con il proprio lavoro principale viene ritenuto non sufficiente a garantire il tipo di vita desiderato.
Tra affitto o mutuo, più le bollette, le spese per l'auto, le spese alimentari, e quelle specifiche per i figli, a volte la paga lavorativa che si percepisce copre a stento tutto il necessario. Fare soldi extra può pertanto rivelarsi davvero utile per molteplici motivi, ad esempio per soddisfare alcuni desideri personali, oppure per far fronte a possibili spese impreviste.
Come guadagnare online seriamente in modo da ottenere del denaro in più rispetto al proprio stipendio principale? Ci sono tanti modi con i quali ciò potrebbe risultare possibile sfruttando il web: si tratta di dedicare parte del proprio tempo libero allo svolgimento di attività che possono consentire l’ottenimento di risultati importanti.
Maggiori informazioni sull'argomento nei prossimi paragrafi di questo articolo.
Come sviluppare un'attività online per arrotondare lo stipendio
Per dare vita ad un’attività lavorativa secondaria ci sono alcune questioni importanti da prendere in considerazione: per esempio, quanto denaro iniziale si è disposti a investire, e quanto tempo si è disposti a concedere al proprio eventuale secondo lavoro.
Per sviluppare un'attività secondaria, oltre a quella del proprio lavoro principale, è molto importante scegliere di fare qualcosa che possa risultare anche piacevole. Svolgendo un’attività che piace, la fatica e lo stress vengono avvertiti di meno, e ciò permette non solo uno stile di vita accettabile, ma consente anche di portare avanti il lavoro a lungo, per molti anni, senza il rischio di stancarsi per poi decidere di fermarsi improvvisamente.
Proprio perché deve trattarsi di un'attività che debba piacere, può rivelarsi molto utile individuarla in base agli interessi e agli hobby preferiti.
L'attività online scelta non dovrebbe avere un costo iniziale troppo elevato, però alcune spese per avviarla potrebbero essere necessarie. Per cui, è molto importante decidere fin da subito se si è disposti a spendere denaro per avviarla, e quanto.
C’è anche da considerare che ogni giorno si dovrà dedicare del tempo all’attività lavorativa secondaria. Occorre quindi stabilire sin da subito quanto del tempo libero a propria disposizione si è disposti a investire per guadagnare qualcosa in più rispetto allo stipendio principale.
Inoltre, è anche fondamentale non tralasciare mai il proprio lavoro principale: quando si svolge l'occupazione primaria bisogna dedicarsi solo ad essa, senza pensare alla propria attività secondaria, altrimenti si rischia di combinare disastri che potrebbero costare caro.
Non ci si dovrà scoraggiare se i guadagni ottenuti inizialmente saranno molto bassi. Soltanto con il tempo la seconda attività potrà dare frutti sostanziosi. Occorre quindi pensare alla propria attività come un hobby divertente da svolgere al meglio, pur senza mai perdere di mira la direzione verso la quale ci si sta muovendo, che è quella che deve appunto condurre a guadagnare denaro in modo significativo. Ma senza avere fretta, e apprezzando anche i primi guadagni ottenuti seppur modesti, per trovare le forze per andare avanti e fare sempre meglio.
Ma quali sono le attività online che è possibile svolgere come secondo lavoro? Nel prossimo paragrafo vengono fornite alcune idee interessanti da poter prendere in considerazione.
Alcune attività online che permettono di guadagnare
Fare dropshipping, diventare un assistente virtuale, aprire e gestire un blog di cucina, vendere le proprie fotografie su internet: sono alcune interessanti opportunità per svolgere un’attività online che consenta di ottenere guadagni considerevoli.
Tra le attività online che consentono di ottenere dei guadagni, alcune che potrebbero rivelarsi redditizie a lungo andare sono le seguenti:
- Dropshipping: consente di fare soldi vendono prodotti di altri con un proprio negozio online. Permette di avere molto tempo per promuovere la propria attività, visto che le operazioni di gestione del magazzino, di spedizione dei prodotti, e altre mansioni che si svolgono di solito quando si possiede un negozio non dovranno essere effettuate. Infatti, il venditore in dropshipping pubblica i prodotti di un fornitore, il quale possiede realmente gli oggetti da vendere. Per ogni vendita ottenuta, il venditore in dropshipping guadagna una commissione, mentre il fornitore viene aiutato a vendere più in fretta la merce del suo magazzino, senza rimetterci nulla. Infatti, il venditore in dropshipping ottiene la differenza tra il prezzo stabilito nel suo store in dropshipping e il prezzo di base del fornitore.
- Assistenza virtuale: diversi proprietari di aziende che hanno bisogno di aiuto per vari tipi di progetti, sono interessati ad assumere degli assistenti virtuali. Costoro lavorano in un luogo a propria scelta (anche a casa), e possono essere di aiuto in vari settori: amministrazione, contabilità, social media, e altro ancora. Specializzandosi in un determinato campo, sarà possibile sfruttare le proprie competenze per guadagnare qualche soldo in più, proponendosi presso determinate aziende, o promuovendosi sui social o altri canali telematici.
- Blogging di cucina: le ricette sono alcuni degli articoli più letti dagli utenti del web. Se si ha la passione per la cucina, è possibile creare un blog di ricette, con il quale guadagnare denaro attraverso annunci pubblicitari da inserire nei vari contenuti scritti e nella home page del sito ospitante il blog. Più il sito sarà consultato, più guadagni si potranno ottenere.
- Vendita online delle proprie fotografie: con una macchina fotografica professionale, o uno smartphone con una buona fotocamera, è possibile usare un sito come Foap.com o simili allo scopo di ottenere dei guadagni vendendo i propri scatti fotografici. Per avere successo in questa attività, conviene proporre delle fotografie che siano belle a vedersi, e che mostrino qualcosa di originale e/o particolarmente suggestivo. Se si ha la passione per la fotografia, potrebbe essere un buon modo per cercare di arrotondare lo stipendio.

La crisi economica, iniziata nell’ormai lontano 2008, ha colpito duramente l’Italia soprattutto nel settore produttivo e , quindi, di riflesso anche in quello occupazionale. Il tasso di disoccupazione italiano è, infatti, fra i più alti d’Europa, stabilizzatosi ormai da alcuni anni al 12%. Una delle regioni italiane più colpite dalla mancanza di lavoro è stata e continua ad essere la Sardegna, dove la crisi del settore industriale e manifatturiero ha avuto forti ripercussioni ad ogni livello del tessuto sociale. Per questo motivo molti giovani sardi da anni stanno intraprendendo la via del flusso migratorio italiano sia verso i paesi europei del nord sia verso altre parti del mondo (solo l'Argentina ha accolto 3.313 sardi, seguita da Stati Uniti e Australia). La nazione, però, che si presta maggiormente all’accoglienza sia di manovalanza non specializzata sia di giovane personale qualificato e laureato è la Germania con il suo tasso di disoccupazione fermo solamente al 5%. Senza conoscenze e senza saper come procedere nell’affrontare un trasferimento così importante i giovani sardi possono, infatti, appoggiarsi ed ottenere informazioni dai numerosi circoli culturali, istituiti dai conterranei stabilitisi in Germania e, nello specifico, nella multietnica metropoli berlinese. Fra questi centoventinove circoli vi è la pluripremiata associazione culturale Sardisches Kulturzentrum Berlin, fondata nel 1999 e finanziata dalla regione Sardegna sin dal 2001. Questa associazione collabora, infatti, con le università di Sassari e Bologna nel Programma Erasmus Placement. Fra le principali difficoltà, tuttavia, che un giovane italiano deve affrontare, trasferendosi in Germania, vi sono principalmente l’apprendimento della lingua ed il dispiego delle pratiche burocratiche. Per questo motivo, come sostiene Alessandra Porcu, presidente del circolo sardo di Berlino, molti giovani sardi sono disposti a svolgere in Germania lavori che non volgerebbero in Sardegna, sacrificando le proprie ambizioni e i propri titoli di studio conseguiti in patria. Fortunatamente le università popolari tedesche mettono a disposizione della popolazione immigrata programmi anche serali con corsi di 600 ore di lingua tedesca, facilitando così l’inserimento dei partecipanti nel mercato del lavoro e l’apprendimento basilare di una lingua straniera da molti considerata ostica. Per quanto concerne l’iter burocratico il circolo sardo di Berlino offre anche assistenza nella procedura di iscrizione all’Aire e nel conseguimento della carta rossa dell’igiene, indispensabile per risiedere in Germania. Quasi 1000 sardi, dunque, hanno messo radici nella capitale tedesca. Molti membri di questa numerosa comunità italiana svolgono ancora lavori inerenti al settore della ristorazione, proprio come all’inizio di questo processo migratorio, iniziato già negli anni ’50 del secolo scorso. Molti fra i giovani sardi, tuttavia, guardano alle start up berlinesi come la vera opportunità per il loro futuro professionale. Un esempio lampante sono, infatti, piattaforme “giovani” on-line come GoEuro, all’interno della quale spicca la figura del sardo Matteo Floris, Content Manager presso la start up berlinese. GoEuro vanta, pertanto, uno staff multiculturale in grado di acquisire una visione globale delle varie esigenze dei diversi mercati, grazie soprattutto alla conoscenza culturale e geografica dei paesi nei quali opera; o proprio Photocircle , start up coofondata dal ventiquattrenne sardo Francesco Laddomada, la quale consente l’acquisto di fotografie in formato digitale provenienti da tutto il mondo con un particolare occhio di riguardo per il sociale e la filantropia. Si può, dunque, proprio affermare che anche a Berlino si parla sardo.

Il 2019 è stato l’anno del Boom dei regali personalizzati contenenti logo o brand aziendali.
Tra i gadget personalizzati più regalati vi sono sicuramente quelli che sono attenti all’ambiente e che hanno un’utilità nella vita di tutti i giorni. Tra gli oggetti più graditi, vi sono le borracce termiche o in alluminio che consentono di portare l’acqua nel posto di lavoro senza dover acquistare le bottigliette di plastica, avendo un notevole risparmio sia in termini economici sia nella riduzione dei rifiuti plastici. Le bottiglie termiche personalizzate in acciaio inossidabile sono state quindi considerate, ideali per la pubblicità aziendale in quanto sono pratiche, utili, comode e alla moda. Inoltre, gli usi sono diversi, oltre all’ufficio sono adatte anche per le attività sportive, le camminate, le giornate al mare e in montagna o per l'utilizzo quotidiano. Ma la forza del regalo sta nella pubblicità che può trasmettere, infatti ogni borraccia può essere personalizzato con l’incisione del logo in serigrafia, tampografia o laser contenente il brand dell’azienda.
Ma tra gli oggetti pubblicitari più gettonati del 2019 vi sono anche i taccuini personalizzati, una scelta più economica rispetto alle borracce, ma sempre molto utile ed apprezzata da dipendenti e clienti. Dei veri e propri quaderni realizzabili con vari design, materiali e colori e personalizzabili con qualsiasi logo o grafica dell’azienda. Ordinandoli in stock si possono avere dei prezzi veramente vantaggiosi a partire da solo 1 euro al pezzo. Un accessorio indispensabile che non passa mai di moda, per segnalare appunti, appuntamenti, o come semplice agenda di tutti i giorni.
Molto apprezzati anche gli zaini personalizzati, anche in questo caso la scelta è sempre molto variegata e dipende dal budget che l’azienda vuole investire per la sua campagna promozionale. Si possono scegliere gli zainetti semplici leggeri in materiale di pet, poliestere o cotone con prezzi a partire da meno di 1 euro a pezzo. Oppure è possibile personalizzare degli zaini più performanti come ad esempio delle borse porta pc / notebook, borse frigo o zaini adatti a sport e viaggi.
Oggi grazie alla moderna tecnologia è possibile personalizzare parecchie tipologie di oggetti di varia utilità di utilizzo comune come ad esempio tra i più richiesti i moderni power banks che consento di caricare gli smartphone e qualsiasi altro dispositivo elettronico via usb, ma anche chiavette “pennine” usb, custodie per smartphone e tablet, mouse personalizzati, webcams, orologi, casse wireless bluetooth o con i cavi e tanti altri.
La scelta dell’oggetto da personalizzare dipende molto anche dalla tipologia dell’azienda che sceglie questo tipo di pubblicità e dal messaggio che vuole comunicare attraverso il suo brand. Ma non solo le aziende ricorrono a questo tipo di servizio. Spesso anche i privati decidono di investire in questo tipo di personalizzazioni, magari per donare un regalo originale in occasione di un festeggiamento come un battesimo o un primo compleanno. Donare a tutti gli invitati un gadget con la stampa del piccolo festeggiato/a è sicuramente una scelta originale molto apprezzata e sempre più utilizzata.

Con l’anno nuovo si cercano sempre nuove idee per personalizzare e rendere unica la propria abitazione o attività commerciale. Un elemento fondamentale è rappresentato dalle pareti che hanno sempre bisogno di una “rinfrescata” e nella maggior parte dei casi, si procede ad un classico aggiornamento del colore eseguito con il classico rullo e vernice. I più esigenti invece, ricorrono a delle soluzioni alternative come ad esempio la carta da parati o gli adesivi murali.
La scelta tra carta o gli adesivi fotomurali dipende soprattutto dal tipo di aspetto che si vuole dare alle pareti. La carta da parati solitamente viene fornita in rotoli lunghi e stretti con delle grafiche ben delineate ed è semplice da applicare con la colla adatta.
I fotomurali, sono forniti in dei fogli di varie dimensioni dove sono stampate delle gigantografie di foto che possono contenere paesaggi, città o qualsiasi altro soggetto che possa dare un tocco originale alle pareti dei muri.
Un tempo realizzare queste personalizzazioni richiedeva risorse economiche importanti, occorreva contattare un tappezziere specializzato che proponeva un preventivo non per tutte le tasche. Oggi invece, grazie ad internet tutto è più semplice ed economico. Vi sono infatti portali web dedicati al settore che consentono di scegliere la grafica, le immagini e le dimensioni di carta da parati e adesivi murali e si possono ordinare direttamente on line con un click. E’ possibile scegliere fotomurali suggestivi in alta qualità di città e paesi, natura, paesaggi, arte moderna o tante altre grafiche in base ai propri gusti. Inoltre, è possibile acquistare dei kit appositi con gli accessori, la colla, la spazzola o il rullo per l’applicazione della carta scelta.
Oltre le pareti, oggi si tende a personalizzare qualsiasi oggetto. Spesso di tende ad acquistare degli gadget personalizzati pronti, altre volte invece si preferisce personalizzare il proprio accessorio preferito con degli adesivi personalizzati. Stickers per personalizzare una finestra, una vetrina, una moto, o semplicemente dei bicchieri o il proprio pc personale. E’ possibile creare un adesivo da zero, caricando una propria grafica, una scritta o il logo di un azienda, in modo da sponsorizzare la stessa in strumenti aziendali di utilizzo quotidiano. Un’ottima scelta per piccole e medie aziende che vogliono rafforzare il proprio band aziendale e farsi pubblicità a dei costi veramente contenuti. Ad esempio, è possibile creare degli adesivi per promuovere l’account social, Facebook o Instagram dell’azienda e magari attaccarlo nella propria vetrina commerciale creando delle vere e proprie vetrofanie promozionali a costi molto contenuti.
Tra le personalizzazioni più particolari e richieste, gli adesivi da applicare sulle consolle per videogames, infatti è possibile creare degli stickers da applicare sulle consolle più in uso come ad esempio la playstation4 o gli adesivi da applicare ai propri smartphone. E’ inoltre possibile applicare gli adesivi decorativi personalizzati a porte o vecchi mobili dandogli così una nuova vita. Un nuovo stile che si può adattare a qualsiasi oggetto abbia una superficie regolare e dare così, un tocco di originalità e design ad ogni cosa.
Trouble Busters è un’innovativa Applicazione per sistemi Android nata dall’idea di Pau Gabriele, inventore, ideatore, ma sopratutto, Cagliaritano.
Cosa è? Trouble Busters è un’app ideata per dare e ricevere aiuto creando una rete tra le persone. Il sistema, infatti, è studiato per ricercare le persone nelle vicinanze, che abbiano l’app installata sul proprio dispositivo, che potranno intervenire in soccorso mediante un sistema di localizzazione gps. Una sorta di mutuo-aiuto contro le sfortune e gli imprevisti, sia umani che naturali.
Come funziona? Trouble Busters ha una modalità di funzionamento molto intuitiva, con interfacce grafiche che varieranno in base all’utilizzo dell’app per l’invio o la ricezione di una richiesta d’aiuto. Una volta inserite le proprie credenziali, infatti, l’utente sarà ufficialmente parte della community e potrà dare e ricevere aiuto in qualsiasi momento.
La persona che richiede aiuto visualizzerà un tastierino numerico nel quale troverà dei numeri dall’uno al nove; i numeri indicano il livello di gravità della situazione: si parte dall’uno, che corrisponde al livello d’emergenza più basso e quindi meno grave, fino ad arrivare al livello nove, che indica invece una situazione di pericolo imminente. Per poter richiedere aiuto basterà semplicemente cliccare su uno dei numeri, corrispondenti ai livelli, per far partire la richiesta d’emergenza. Da quel momento, il sistema contatterà le persone che si trovano nelle vicinanze e, per la sicurezza e la tutela degli utenti, gli individui contattati saranno sempre uno in più rispetto al numero richiesto, ossia, per un livello 1 contatterà due persone, per un livello 2 ne chiamerà tre, fino ad arrivare ad un massimo di dieci persone per il livello d’emergenza 9; questa procedura serve per evitare che, ad esempio, un malintenzionato possa causare ulteriori problemi ad una persona già in difficoltà e per dare un margine maggiore di sicurezza. Alla persona che invia la chiamata apparirà una mappa radar che permetterà di visualizzare il numero di persone in arrivo, le distanze a cui si trovano e le credenziali di ciascuna persona. Una volta raggiunto l’utente e prestato il soccorso, ai soccorritori e alla persona aiutata, verrà data la possibilità di rilasciare un feedback e di salvare nella rubrica i numeri delle persone conosciute, così da poter restare in contatto.
La persona che riceve la richiesta d’aiuto, invece, visualizzerà la richiesta mediante chiamata trouble busters; riceverà infatti una chiamata (sarà possibile impostare una soneria specifica dal menù), che potrà scegliere se accettare o declinare. Una volta accettata la richiesta d’aiuto all’utente appariranno le credenziali del richiedente aiuto, potrà inviare una richiesta di descrizione del problema e soprattutto potrà visualizzare una mappa che gli permetterà di localizzare ( e raggiungere) la persona in difficoltà al fine di prestare l’aiuto. Anche in questo caso si potrà rilasciare un feedback e aggiungere le persone conosciute alla propria rubrica, in maniera tale da poter mantenere i contatti anche sui principali social network o mezzi di comunicazione quali facebook, twitter, google+, whatsapp e altri sistemi.
È un invenzione piuttosto particolare, è fonte di uno studio? Direi proprio di sì, uno studio lungo 36 anni, in cui non ho fatto altro che accumulare tutte le mie sfortune e trovarne una soluzione, semplice, efficace e di utilizzo globale.
Si pensi ora se tutto il personale della difesa avesse questo sistema installato sul proprio dispositivo, la difesa è una risorsa per il paese, allora perchè non utilizzarla appieno? Diverebbe inoltre una nuova vetrina per dimostrare al popolo la nostra preparazione, i nostri valori e il nostro buon cuore. Nessuna moglie o fidanzata o sorella o uomo o bambino sarebbe piu solo quando si trova in difficoltà se tutti noi diventassimo parte di questa rete. D’altronde tutti conosciamo il legame che si crea tra commilitoni, soprattutto quando si attraversano momenti critici, ed è indubbio che in ogni parte del globo ci siano persone con i nostri stessi ideali e valori di fierezza, eroismo e caparbietà che possono fare la differenza nei momenti difficili. I motivi per installarla sul proprio dispositivo sono vari, chi per sentirsi più sicuro, chi per risparmiare dal dover chiamare un carroattrezzi, chi per altruismo, chi per conoscere persone nuove e chi perchè pensa ai propri cari e se dovesse essere lontano da casa, vorrebbe che il collega più vicino vigilasse su di loro. Perchè è esattamente quello che facciamo ogni giorno: noi tuteliamo il nostro paese, i nostri cari!
Come è iniziato? Il progetto è frutto di sventure personali, incidenti ed esperienze per lo più spiacevoli, dalle quali ho tratto insegnamento, in pratica non ho fatto altro che “unire i puntini”.
Ed ecco preparata una App Social Network basata sulla risoluzione degli imprevisti e sulla sicurezza delle persone e degli animali che fà della versatilità il suo punto di forza.
Ovviamente, vista la mole di lavoro ho dovuto richiedere l’aiuto di una ditta specializzata nel settore, la Softfobia S.r.l. Startup presente a sinnova 2014, alla quale porgo i miei ringraziamenti per la professionalità dimostrata.
A cosa potrebbe servire? Cito solo alcuni avvenimenti che mi hanno coinvolto in prima persona: la si può utilizzare per problemi con l’automobile, quando ci si ritrova in panne o perché la batteria è scarica o ancora se finisce la benzina nel bel mezzo di un viaggio o se rimaniamo impantanati, (se capita nel fine settimana, la chiamata ad un meccanico o ad un carro attrezzi risulterebbe veramente salata...); possiamo usarla anche per richiamare le persone vicine quando vediamo una situazione (maltrattamenti di animali) ma non abbiamo il coraggio di intervenire perchè troppo deboli o poco coraggiosi, o per aiutare una persona diversamente abile a oltrepassare una barriera architettonica o semplicemente per aiutare un turista in difficoltà.
E in che modo lo si può utilizzare per la sicurezza delle persone e degli animali? Semplice, ho valutato che lo stesso sistema di geolocalizzazione potesse essere un supporto utile e una risorsa per prevenire o risolvere situazioni di abbandono degli animali o, per quel che riguarda le persone, per prevenire casi di bullismo, stalking o femminicidio, che purtroppo sono all’ordine del giorno. Purtroppo, sono avvenimenti che accadono e, se è possibile dare un contributo, il mio, il nostro, quantomeno come contromisura a questi fenomeni, ben venga!
Il “Livello 9”dell’app è stato creato appositamente per tali situazioni di grave emergenza.
Si potrà utilizzare sempre? Sì, potrà essere utilizzata sempre; è presente un sistema di crediti che verrà incrementato ogni volta che si darà un aiuto. Nel momento in cui si scarica l’applicazione si avranno a disposizione 10 crediti, ogni volta che si richiederà aiuto si utilizzerà un credito, invece le persone che presteranno aiuto verranno ricompensate con un credito; in questo modo, le persone piu attive, avranno la possibilità di utilizzare l’app praticamente all’infinito.
Trouble Busters, si trova nel playstore. Per maggiori informazioni visita il sito: www.troublebusters.it.
La stagione del ritorno del Cagliari in serie A si appresta ad essere una di quelle caratterizzate da sofferenza e denti stretti, un classico per chi, matricola nella massima serie, deve acquisire quella dose di serenità e di esperienza per lottare su tutti i campi ai massimi livelli.
La società fino ad ora si è mossa molto bene sul mercato, puntando ad un mix di giovani ed esperti per dare a Rastelli la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati nel minor tempo possibile: quella salvezza che i commenti degli analisti di scommesse sul blog http://extra.bet365.it/news/it/Calcio/Serie-A/cagliari-determinato-a-centrare-la-salvezza vedono ampiamente alla portata dei sardi. È arrivato Bruno Alves, reduce dalla vittoria di Euro 2016 e che si era svincolato dal Fenerbahce. Il portoghese, 35 anni, arriva a Cagliari con un bagaglio di scudetti e coppe nazionali vinte in giro per l’Europa.Un ottimo innesto da affiancare a Ceppitelli.

Altro acquisto d’esperienza è Simone Padoin, amatissimo dai tifosi juventini, che si è lanciato in questa nuova avventura dopo i tanti successi in maglia bianconera. Il centrocampista è pronto a prendere in mano le redini del centrocampo sardo, soprattutto a livello morale oltre che tecnico.
Un bel colpo di Giulini è stato Artur Ionita, centrocampista offensivo prelevato dal Verona, che già lo scorso anno si era ben comportato con la maglia gialloblù, nonostante la stagione disastrosa degli scaligeri. Dalla Sardegna dovrebbe andar via invece Duje Cop. L’attaccante croato, che nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Malaga, è arrivato in ritiro, ma ci resterà per poco: su di lui c’è il pressing del Leganés, squadra neopromosso in Liga.
Rastelli però chiede rinforzi: alla squadra sarda serve anche un attaccante, o almeno questo è il desiderio del tecnico. Giulini si muove su più fronti, per non farsi trovare impreparato. Sul taccuino della società ci sono i nomi di Avenatti, Isac e Trotta, per i quali si sta trattando con le relative società di appartenenza.
Il sogno però si chiama Marco Borriello. Il trentaquattrenne attaccante napoletano, reduce da una stagione a metà tra Carpi e Atalanta, al momento è svincolato e attende solo la chiamata giusta per ripartire. Sulle sue tracce ci sarebbe anche il Palermo e per questo il Cagliari deve essere veloce e pratico se vuole portare il bomber ex Roma in Sardegna. Rastelli però vorrebbe anche un altro nome importante in mezzo al campo. Si era fatto il nome di Luca Cigarini, ma il centrocampista sembra a un passo dalla Samp.
Tanti i nomi che stanno circolando in queste ore, l’ultimo riguarda Raul Meireles, che arriverebbe grazie allo sponsor Bruno Alves, suo connazionale, nonché compagno di squadra al Fenerbahce. Arriverebbe a parametro zero e la società ci sta pensando seriamente.
Ma la lista di Giulini contiene anche altri nomi noti alla serie A. Il primo è Gokhan Inler del Leicester, dove seppur campione d’Inghilterra, soffre il ruolo da riserva che Ranieri gli ha dato. L’altro è Pedro Obiang. L'ex centrocampista della Sampdoria è in aria di addio dal West Ham e sarebbe stato proposto proprio al Cagliari. L’ultimo nome per il centrocampo è quello di Robert Gucher, del Frosinone. Si potrebbe definire un rinforzo di scorta per Rastelli quello di Gucher, che nella scorsa stagione ha giocato 24 partite su 38 senza realizzazioni.

Gli italiani continuano a spendere cifre consistenti per la propria auto: una dinamica ormai nota che nasce da un legame profondo che si tende ad avere con la macchina. Malgrado al crisi infatti, nel nostro paese non si rinuncia all’auto di proprietà con tutto ciò che questo comporta anche in termini di spesa.
I costi per il mantenimento di una macchina incidono parecchio sul bilancio familiare; ed oltre a spese burocratiche (come assicurazioni, bolli ecc…) sono proprio gli accessori a rappresentare una buona fetta di costi. Tra questi, i più richiesti negli ultimi periodi sono i tappetini personalizzati.
Strumenti che hanno la duplice funzione, quella concreta di contenimento delle sporco e quella estetica, e che oggi possono essere creati anche in modo del tutto autonomo su portali che permettono di configurare tappetini auto personalizzati. Vediamo nel dettaglio.
Come creare un tappetino auto personalizzato
Ed in effetti oggi l’iter è alquanto semplificato, è possibile configurare il proprio prodotto in totale autonomia, anche direttamente online su uno dei tanti portali che consenta tale opportunità. Un modo per avere all’interno della propria vettura un prodotto efficace, utile allo scopo finale ma al contempo unico, originale, in grado di donare un qualcosa in più in termini estetici.
Si pensi alla possibilità di personalizzare un tappetino auto con le proprie iniziali, con un tema preciso, che sia un film, un gruppo musicale, un brand famoso e quant’altro. Il tutto sempre mantenendo ben salda la finalità effettiva di questi strumenti: ovvero, proteggere gli interni della propria vettura, preservarli dall’usura ed evitare che si rovinino.
Tipologie di tappetini per auto
Non a caso esistono diversi modelli di tappetini auto che possono essere anche personalizzati: ci son i tappetini antipioggia, solitamente in gomma, utili per evitare che il piede scivoli, soprattutto quando fuori piove e si sale in macchina con le scarpe bagnate.
Ci sono poi i tappetini auto in tessuto, comodi e a loro volta antiscivolo in grado di garantire una aderenza massima del piede oltre che un risultato estetico più gradevole rispetto ai tappetini in gomma.
In sostanza di modelli ce ne sono diversi, adatte ad ogni esigenza, tutti con la costante, oggi come oggi, di una massima personalizzazione da poter raggiungere anche comodamente, stando seduti davanti alla tastiera del proprio pc, grazie alle tecnologie recenti che consentono di configurare il proprio tappetino per auto partendo dai propri gusti.

A Sassari la stretta in vigore riguarda le slot machine e le video lottery fisiche, ovvero quelle installate nei bar e nei centri idonei.
I nuovi limiti non interessano il gioco online, esistono infatti alcuni siti come www.miglioricasino.com dove poter provare a divertirsi in rete senza dover sottostare a misure particolarmente limitative.
È necessario ricordare che Sassari è una delle città nelle quali si gioca di più in Sardegna ed è probabilmente per questa ragione che l'amministrazione comunale ha da tempo deciso di correre ai ripari attraverso misure che hanno l’obiettivo di combattere la lotta alla dipendenza; la prima ordinanza di Sassari è datata 2017, una delle prime in Italia.
Oggi tutti gli operatori che gestiscono siti del comparto gaming sono molto attenti alle norme vigenti e persino la spesa giocata oltre che essere assicurata è soggetta ad una precisa regolamentazione. Vi è una limitazione anche per quanto riguarda il tempo di permanenza sul sito così come del budget utilizzabile.
Sassari: il perché delle fasce orarie per giocare
Seppur criticate dai gestori, le fasce orarie sono state approvate con una delibera del Consiglio di Stato. Sono legittime e non compromettono il funzionamento delle slot. Un motivo di orgoglio per il Comune di Sassari che sta riuscendo a contenere gli effetti negativi del gioco che talvolta sfociano nel fenomeno più comunemente conosciuto come ludopatia.
La scelta del Comune di Sassari scaturisce dai dati relativi alla crescita della spesa e della diffusione di patologie legate al gioco a livello territoriale.
Nell'ordinanza sindacale varata nel 2017 si rendevano noti gli orari per le slot: 8 ore al giorno nei locali promiscui dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23, mentre nei locali dedicati dalle 10 alle 13 e dalle 18 all’una del mattino.
La norma si è rivelata necessaria in quanto a Sassari sono tantissimi gli adolescenti a venire tentati dalle slot.
L’ordinanza è a tutti gli effetti valida nonostante le rimostranze e le azioni legali messe in campo dai soggetti coinvolti a vario titolo.
Il ricorso chiedeva al Consiglio di Stato di riformare la sentenza emessa dal TAR della Sardegna, con cui era già stata respinta l’impugnazione delle due ordinanze del sindaco di Sassari. Si pensava ad una revoca delle delibere e delle ordinanze sindacali. Invece le ordinanze del sindaco sono risultate compatibili con le leggi nazionali in ed in particolare con l’art. 50, comma 7, del T.U.E.L.
Sassari i numeri del gioco
Sassari è la prima città sarda per quanto riguarda la passione per il gioco. Il trend sembra in crescita nonostante le normative vigenti e le ordinanze imposte. Nel 2016 i sassaresi hanno investito 355.505.510 euro tra scommesse, slot, macchinette, lotterie istantanee e gratta e vinci.
Se dividiamo il dato complessivo per i residenti, 127.525 abitanti censiti nel 2016, otteniamo 2.787 euro pro-capite per un anno. Negli anni seguenti i dati non subiscono grandi variazioni, anche se quelli più recenti parlano di circa 516 euro a persona nel corso del 2018. Tra i giochi più graditi spiccano le slot machine, immediatamente dopo i gratta e vinci.
Sardegna e gioco: uno strano rapporto
Anche i sardi amano il gioco, è ormai risaputo. La passione impazza basta osservare qualsiasi ricevitoria o locale presso il quale sono installate le slot machine.
Il trend non è passato certo inosservato agli occhi delle istituzioni e non a caso qualche mese fa è stato approvato il Testo Unico per prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia. La norma ha visto lo stanziamento di 1,9 milioni di euro.
Tra le più importanti misure spicca quella legata al divieto di aprire nuove sale da gioco e di installare apparecchiature in locali che si trovino a una distanza entro i 500 metri da luoghi sensibili come scuole, impianti sportivi e luoghi di culto.
Spesso il gioco digitale diventa una alternativa ai veri casinò, ma giocare online non significa essere totalmente al riparo da possibili dipendenze, è tuttavia giusto sottolineare che i sistemi digitali sono concepiti in modo che i tempi di gioco vengano limitati, cosi come sono più accurati i controlli sulla maggiore età degli utenti.
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