Oristano

Operazione della squadra mobile della polizia. I due accusati di truffa aggravata

Una sedicente maga di Oristano prometteva di togliere il malocchio in cambio di ingenti somme di denaro, ma è stata denunciata dalla polizia insieme al figlio. La vittima dei due è una anziana donna residente nel capoluogo, convinta dalla cartomante del fatto che lei e alcuni suoi congiunti fossero stati sottoposti a gravi malefici da parte di persone malvage.

Per circa due anni, madre e figlio di origine laziale,  ma da anni residenti ad Oristano, approfittando dello stato di vulnerabilità della loro vittima, sono riusciti a sottrarle con l’inganno oltre 40.000 euro.

La Polizia di Stato di Oristano, appresa la notizia di reato, ha subito effettuato i primi accertamenti, informando immediatamente la Procura della Repubblica del capoluogo, che ha coordinato le indagini e permesso di ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili.

Dalle indagini, portate avanti col metodo tradizionale degli appostamenti e pedinamenti, è emerso che i due truffatori, avvalendosi della collaborazione di un certo Padre Casimiro, nella realtà inesistente, affermavano di fare delle sedute spiritiche per scacciare i potenti spiriti maligni, nel corso delle quali compivano riti magici finalizzati a scongiurare gravi pericoli per la vittima e i suoi cari; dopodiché, di volta in volta, si facevano consegnare diverse migliaia di euro, rigorosamente in denaro contante.

La meticolosa attività di indagine ha permesso di accertare il tutto e denunciare i due che, ormai da diverso tempo, vivevano alle spalle della malcapitata. La perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica presso l’abitazione degli indagati, ha permesso agli investigatori di raccogliere ulteriori elementi per l’accertamento dei fatti e di recuperare

parte del denaro sottratto alla donna, rinvenuto occultato sotto il letto della maga. Nell’abitazione, oltre a numerosissimi capi firmati mai indossati e computer e smartphone di ultima generazione, era presente tutto l’occorrente per effettuare “riti magici” ossia tarocchi, amuleti, candele, pozioni, polverine colorate e feticci di ogni tipo.

Da quanto accertato, il primo contatto con la malcapitata e la sedicente cartomante sarebbe avvenuto a seguito di un incontro per la lettura di tarocchi, all’esito del quale sarebbero subito emersi i gravi malefici a cui la vittima sarebbe stata sottoposta da alcuni suoi lontani parenti. La sedicente maga si era pertanto subito prodigata nel fare i primi riti magici in favore della vittima, ma poiché questi non funzionavano le riferiva che sarebbe stato necessario far ricorso a spiriti più potenti, con l’intercessione dell’inesistente padre Casimiro, e quando anche questo non funzionava il significato era chiaro: le sedute spiritiche non stavano ancora facendo effetto e sarebbe stato necessario versare ulteriori somme di denaro.

La sedicente maga e il figlio dovranno ora rispondere all’autorità giudiziaria del reato di concorso in truffa pluriaggravata dall’aver approfittato della vulnerabilità dell’anziana vittima ingenerando in lei il timore di un pericolo immaginario.

Sabato, 20 gennaio 2024

Fonte: Link Oristano


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