
(Adnkronos) - In Italia oltre il 70% delle pazienti con tumore metastatico della mammella teme che la malattia possa progredire. Lo stesso timore interessa circa la metà dei caregiver. Da qui la necessità di avere sempre assicurato un adeguato servizio di psico-oncologia. Per accompagnare al meglio le donne colpite dal carcinoma nel loro percorso di cura, è fondamentale poter garantire una continuità assistenziale sul territorio e non solo nei centri ospedalieri di riferimento. La relazione di fiducia che le pazienti costruiscono nel tempo con medici e infermieri è percepita come insostituibile. Allo stesso tempo, molte donne avvertono il bisogno di ricevere risposte rapide a domande quotidiane che spesso trovano spazio durante le visite. La telemedicina e il teleconsulto sono strumenti che vanno utilizzati e rappresentano un prezioso aiuto che non grava ulteriormente sul lavoro dei centri oncologici.
Sono queste alcune delle conclusioni dei focus group ideati e coordinati da Fondazione IncontraDonna nell’ambito di Officina #Metastabile, il progetto ideato per la coprogettazione e l'attuazione sul territorio del "Pdta dedicato al tumore metastatico della mammella". L’iniziativa è giunta alla sua seconda edizione e le ultime novità sono presentate oggi a Roma in un convegno nazionale presso Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Lo scorso anno la Fondazione IncontraDonna - riporta una nota - aveva condotto due indagini, su alcuni centri di senologia e sulle pazienti, dalle quali erano emersi bisogni specifici. Quest’anno le attività sono proseguite con l’avvio di focus group condotti da professionisti qualificati, riservati alle pazienti e concepiti come spazi di ascolto e condivisione. I responsabili scientifici sono Andrea Botticelli (oncologo membro del CdA di Fondazione IncontraDonna e responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I di Roma) e Lucia Del Mastro (ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell’Irccs Ospedale Policlinico San Martino, Università di Genova). L’evento di oggi si svolge in occasione della Giornata nazionale del tumore metastatico della mammella ed è moderato da Mauro Boldrini, direttore della Comunicazione di Aiom e da Antonella Campana, presidente di Fondazione IncontraDonna.
"In Italia un numero sempre maggiore di donne (e in minima percentuale di uomini) convive con questa diagnosi di cancro avanzato - afferma Adriana Bonifacino, fondatrice di Fondazione IncontraDonna -. Nel 2024, su 53.686 nuove diagnosi, il 6-7% è stato diagnosticato come metastatico all’esordio, pari a circa 3.500 casi. Si stima che complessivamente siano oltre 50.000 le persone che convivono con la malattia metastatica ma il dato resta incerto: è urgente dotarci di indicatori oncologici nazionali che permettano di misurare con precisione la realtà e garantire risposte adeguate. L’innovatività farmacologica sta contribuendo ad aumentare la sopravvivenza e, in alcuni casi, la regressione della malattia metastatica ma vivere più a lungo impone di garantire una buona qualità di vita". "Il nostro progetto - prosegue - evidenzia diversi bisogni ancora insoddisfatti e sottolinea la priorità di definire un Pdta specifico per la forma più avanzata di carcinoma mammario. Negli ultimi anni il trattamento della neoplasia ha conosciuto un’evoluzione rapida e significativa: le terapie innovative stanno incrementando le possibilità di cura contribuendo a migliorare sia la sopravvivenza globale sia quella libera da progressione. È essenziale che tutte le persone colpite in un'ottica di equità, ovunque vivano, abbiano accesso alle medesime opportunità di cura e assistenza, con attenzione alla qualità della vita".
"È responsabilità delle istituzioni impegnate nell’ambito sanitario - dichiara Americo Cicchetti, commissario straordinario Agenas - garantire a tutte le pazienti pari opportunità di accesso alle cure, indipendentemente dal luogo in cui vivono. Questo principio deve valere anche per le donne con tumore al seno metastatico, un campo in cui stiamo finalmente assistendo a un’importante evoluzione delle terapie e delle possibilità di trattamento. Più in generale, come Agenzia, siamo impegnati a creare i presupposti per un costante potenziamento dei servizi di assistenza ai cittadini anche alla luce delle innovazioni cliniche e organizzative emerse negli ultimi anni, così da assicurare percorsi di cura sempre più appropriati, integrati e centrati sulla persona".
"Una diagnosi di cancro porta quasi sempre un forte senso d’incertezza per il proprio futuro - sostiene Anna Costantini, past president e consigliera nazionale Sipo (Società italiana di psico-oncologia) -. Nelle pazienti che vivono con le metastasi il timore per la progressione di malattia presenta un impatto significativo sulla qualità della vita ed è presente in circa il 72% dei casi e costituisce un bisogno non corrisposto nell'assistenza sanitaria. Si caratterizza per la paura di morire, di soffrire e di rappresentare un peso per i propri cari. Non costituisce di per sé una reazione irrazionale ma se si manifesta in forma grave può evolvere in un disturbo psicopatologico come una depressione clinica e interferire con il benessere e la qualità della vita. Queste reazioni vanno portate all’attenzione dell’intero team che prende in carico la paziente attraverso screening rapidi dedicati, dal momento che le forme gravi non migliorano senza interventi psico-oncologici specialistici di provata efficacia. Certamente una comunicazione chiara e onesta, da parte di tutti i medici, e un accesso a informazioni certificate ed affidabili possono altresì aiutare le pazienti a sentirsi più consapevoli e meno spaventate".
"All’innovazione terapeutica deve accompagnarsi un’innovazione organizzativa centrata sui bisogni delle persone - aggiunge Nicola Silvestris, segretario nazionale Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) -. È necessario un 'decentramento dell’assistenza' che dall’ospedale deve andare verso la medicina del territorio. La vicinanza fisica ai luoghi di cura ed assistenza rappresenta un grande vantaggio per pazienti e caregiver. Il tumore del seno metastatico è una patologia molto complessa ma è tuttavia possibile ricevere alcune terapie fuori dal reparto oncologico ospedaliero. Lo stesso può accadere per molte prestazioni diagnostiche che possono essere effettuate in strutture sanitarie territoriali più vicine al domicilio della donna. Bisogna garantire determinati e adeguati standard qualitativi ma la territorializzazione delle cure, se ben integrata e coordinata con i centri di riferimento, può offrire risposte concrete ai bisogni quotidiani".
"Officina #Metastabile dimostra che la presa in carico personalizzata e la collaborazione fra istituzioni, clinici e associazioni possono cambiare la storia del tumore metastatico della mammella - sostiene Lavinia Mennuni, membro Commissione permanente Bilancio del Senato -. È fondamentale nel lavoro in Parlamento sostenere una sanità che porti la cura vicino ai cittadini, utilizzando telemedicina e percorsi personalizzati per evitare ricoveri inutili e garantire continuità assistenziale. L’oncologia è centrale nella nostra azione di governo: investire in diagnosi precoce, nuovi farmaci e tecnologie migliora la qualità di vita dei pazienti e, allo stesso tempo, contiene la spesa pubblica. Grazie anche a IncontraDonna vi è stato il riconoscimento del 13 ottobre come Giornata nazionale di sensibilizzazione su cancro seno metastatico. Oggi dobbiamo fare un passo in più, sostenendo un Pdta che superi le disparità regionali, che promuova la continuità delle cure e il diritto all’oblio oncologico. Offrire alle pazienti metastatiche un percorso assistenziale stabile e dignitoso è un dovere civile e una scelta di sostenibilità per il sistema sanitario".
"L’esperienza di #Metastabile è un esempio virtuoso di come associazioni come IncontraDonna, clinici e istituzioni possano costruire percorsi per il futuro della nostra sanità - sostiene Beatrice Lorenzin membro Commissione permanente Bilancio del Senato -. Nella mia attività parlamentare mi sono sempre battuta per garantire a tutte le donne un accesso alle cure più innovative e alla prevenzione del tumore al seno. Oggi dobbiamo essere tutti uniti affinché non ci sia una sanità a macchia di leopardo. Per questo servono Pdta e reti oncologiche coordinati a livello nazionale, perché le attuali frammentazioni regionali rischiano di relegare le terapie avanzate solo a chi entra nei trial clinici. Investire in un Pdta specifico per il tumore metastatico del seno significa riconoscere l’importanza della presa in carico multidisciplinare, del sostegno psicologico, dell’assistenza domiciliare e della continuità di cura lungo tutto il percorso di malattia. In vista della legge di bilancio mi batterò affinché vengano stanziate risorse adeguate per la prevenzione, per l’estensione dei programmi di screening e per la piena attuazione dei Pdta, dimostrando che la salute delle donne non è un costo ma un investimento sul futuro".
Officina #Metastabile - conclude la nota - è un progetto che gode dei patrocini dell’Agenas, dell’Iss e di altre numerose associazioni e società scientifiche. È stato realizzato anche grazie al contributo non condizionante di Daiichi Sankyo- AstraZeneca, Gilead, Menarini Stemline e Pfizer.


(Adnkronos) - Jannik Sinner è sbarcato a Riad. Il tennista azzurro è arrivato nella serata di ieri in Arabia Saudita, dove si prepara a giocare il Six Kings Slam, il ricchissimo torneo esibizione a cui arriva da campione in carica dopo aver battuto Carlos Alcaraz nella finale dello scorso anno. Sinner ha ricevuto un'accoglienza da re già in aeroporto, dove ha trovato decine di tifosi in fila per una foto o un autografo.
"Sono veramente felice di essere di nuovo qui a Riad per giocare il Six Kings Slam e spero che vi divertiate, ci vediamo mercoledì", sono state le sue prime parole postate in un video pubblicato su Instagram, e rilanciato nelle storie di Sinner, in cui si mostra sorridente. Il numero due del mondo, che ha ceduto il primato nel ranking Atp ad Alcaraz dopo aver perso la finale degli ultimi US Open, è reduce dal ritiro di Shanghai, dove al terzo turno del Masters 1000 cinese ha ceduto ai crampi.
Il debutto al Six Kings Slam è in programma per mercoledì contro il greco Stefanos Tsitsipas, nel primo dei due quarti di finale previsti, mentre Djokovic e Alcaraz sono già qualificati, grazie al maggior numero di Slam vinti rispetto agli altri partecipanti, alle semifinali. Nel penultimo atto del torneo Sinner potrebbe sfidare proprio il serbo, mentre l'incrocio con il rivale spagnolo sarebbe possibile, ancora una volta, soltanto in finale.
Leggi tutto: Sinner, accoglienza da re a Riad. Jannik pronto per il Six Kings Slam

(Adnkronos) - "I flussi migratori, la valorizzazione delle competenze e la transizione energetica sono tre questioni decisive. I flussi migratori rappresentano una delle sfide più delicate ma allo stesso tempo non prive di qualche opportunità. I flussi, se ben governati, possono costituire anche un'occasione importante per rafforzare il nostro sistema produttivo e sostenere le nostre società". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al convegno 'Traiettorie', organizzato dalla fondazione Maire nella sede della Camera di Commercio di Roma. "La posizione dell’Italia, del resto, crocevia naturale del Mediterraneo, ci impone responsabilità particolari - ha aggiunto - Da un lato, dobbiamo garantire sicurezza, tutela dei confini e contrasto ai traffici criminali. Dall’altro, abbiamo bisogno di costruire strumenti concreti di cooperazione e di sviluppo, che permettano una gestione ordinata, legale e sostenibile dei movimenti migratori".
"E' fondamentale avere una solida strategia sui canali di migrazione regolare. Non basta accogliere: occorre anche e soprattutto preparare l'accoglienza per un'integrazione reale. Per questo dobbiamo concentrare il nostro impegno nei Paesi di origine, attraverso programmi di formazione e qualificazione professionale. - ha detto il ministro- Lavorare insieme ai governi partner, alle organizzazioni internazionali e alle imprese significa creare percorsi formativi già prima della partenza, cosicché i lavoratori possano acquisire le competenze richieste nei settori strategici della nostra economia e, tra questi, in prospettiva, anche quelli negli ambiti legati alla transizione ecologica". "Questi progetti sono un chiaro esempio di come si può contrastare l’illegalità attraverso un virtuoso utilizzo della migrazione legale - ha spiegato - In tal senso vorrei citare una statistica: circa il 60% degli immigrati che aderiscono a questo tipo di progetti in Tunisia, riferiscono che in precedenza avevano messo in conto di immigrare illegalmente anche attraverso pericolose rotte marittime".
Leggi tutto: Migranti, Piantedosi: " Flussi sono sfida delicata ma anche opportunità"

(Adnkronos) - E' stato assegnato all'americano-israeliano Joel Mokyr, al francese Philippe Aghion e al canadese Peter Howitt il premio Nobel 2025 per l'Economia. La motivazione dell'Accademia reale svedese per le scienze è quella di "aver spiegato come la crescita economica sia trainata dall'innovazione": metà del premio va a Mokyr "per aver individuato i prerequisiti della crescita sostenuta attraverso il progresso tecnologico" e l'altra metà congiuntamente ad Aghion e Howitt "per la teoria della crescita sostenuta attraverso la distruzione creatrice".
Nel comunicare il premio - attribuito ufficialmente dalla banca centrale svedese in memoria di Alfred Nobel - l'Accademia ricorda come "negli ultimi due secoli, per la prima volta nella storia, il mondo ha assistito a una crescita economica sostenuta. Questa ha fatto uscire un gran numero di persone dalla povertà e ha gettato le basi della nostra prosperità. I vincitori di quest'anno per le scienze economiche, Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt, spiegano come l'innovazione fornisca l'impulso per ulteriori progressi. I vincitori ci hanno insegnato che una crescita sostenuta non può essere data per scontata. La stagnazione economica, non la crescita, è stata la norma per gran parte della storia umana. Il loro lavoro dimostra che dobbiamo essere consapevoli e contrastare le minacce alla crescita continua".
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(Adnkronos) - "Nell’attuale contesto di incertezza geopolitica e normativa, cerchiamo di adeguare il nostro impegno verso la responsabilità sociale anticipando i cambiamenti attraverso innovazione, ricerca, dialogo e, soprattutto, ascolto". Lo ha detto Lorenzo Minin, Marketing & Digital Communication Strategy manager di Cirfood, intervenuto al panel 'Le filiere agroalimentari: sostenibilità tra innovazione ed efficienza' nell'ambito del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso dall’8 al 10 ottobre all’università Bocconi.
Un impegno che Cirfood porta avanti "ad esempio, attraverso il nostro Osservatorio Cirfood District, uno strumento di indagine e ascolto coadiuvato da un team di professionisti con il quale esploriamo nuovi modelli di nutrizione, temi fortemente legati agli impatti sociali dei nostri servizi e le nuove tendenze che influenzano la nostra società, come l’invecchiamento demografico e l’innovazione", ha detto Minin. "Uno dei frutti recenti dell’Osservatorio è l’e-book Cibo2050 che indaga il futuro del cibo, le cui evidenze possono aiutare imprese e cittadini ad affrontare le sfide che si presenteranno domani", ha concluso.
Leggi tutto: Sostenibilità, Minin (Cirfood): "Anticipare cambiamenti con innovazione e ricerca"

(Adnkronos) - I dazi lanciati dal presidente Usa Donald Trump non frenano, almeno per il momento, la crescita dell'export di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche da parte delle imprese italiane. E' quanto emerge dall'intervista di Adnkronos/Labitalia a Filippo Girardi, presidente Federazione Anie Confindustria.
Come stanno impattando i dazi Usa sull’export italiano di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche e quindi sul vostro settore di competenza?
L'industria delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche non sembra avere risentito finora dei dazi Usa: nei primi 6 mesi del 2025 l'export italiano verso gli Usa è cresciuto di circa 12 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2024. Questa crescita fa seguito ad un quinquennio 2020-2024 con incrementi medi annui del 16% circa.
A quanto è ammontato nel 2024 l'export e qual è l'andamento per questa prima parte del 2025?
Nel 2024 le esportazioni italiane di elettrotecnica ed elettronica si sono attestate sui 27 miliardi di euro. Nella prima metà del 2025 si è registrato un indebolimento della dinamica esportativa, con un trend tendenziale negativo di circa tre punti percentuali. Si tratta di una fase di raffreddamento fisiologico, dopo anni di espansione sostenuta, che riflette anche il contesto di maggiore incertezza sui mercati globali e il rallentamento della domanda sui principali mercati di destinazione.
Quali sono i prodotti che stanno soffrendo di più e che riscontrando un maggiore calo di export?
All’interno del settore si osservano alcune differenze tra comparti nelle dinamiche esportative. Nel primo semestre dell’anno, nel confronto con il corrispondente periodo del 2024, si registrano delle flessioni più ampie per le tecnologie che si rivolgono al mercato delle infrastrutture di trasporto e alla generazione di energia elettrica da fonti tradizionali. Per l’Elettronica è la componentistica a mostrare maggiore sofferenza.
Ci sono distretti in particolare difficoltà e quali?
L’industria elettrotecnica ed elettronica non vede una presenza prevalente nel nostro Paese in veri e propri distretti produttivi. Tuttavia, la distribuzione delle imprese sul territorio nazionale evidenzia una maggiore concentrazione di unità produttive nelle regioni settentrionali, che sono poi quelle che, in questa fase, stanno mostrando i segnali di maggiore sofferenza. Con più dettaglio, le analisi ci mostrano che nel primo semestre del 2025 i maggiori cali tendenziali dell’export di elettrotecnica ed elettronica si registrano in Lombardia (-516 milioni di euro rispetto al primo semestre 2024), Trentino-Alto Adige (-306 milioni) e Friuli-Venezia Giulia (-242 milioni), territori fortemente orientati all’export e, quindi, più esposti al rallentamento della domanda internazionale.
Come stanno reagendo le aziende?
Le imprese di Anie stanno dimostrando una forte capacità di adattamento. Nonostante il quadro globale incerto, le tensioni legate ai dazi e il rallentamento di alcuni mercati, la crescita del settore resta sostenuta dai grandi processi di transizione in corso, energetica e digitale, che stanno generando una domanda strutturale di tecnologie avanzate. Gli investimenti in innovazione continuano ad essere i principali motori della competitività delle nostre imprese, che stanno rispondendo alle difficoltà globali puntando su efficienza, qualità e soluzioni ad alto contenuto tecnologico.
Le aziende stanno cercando mercati alternativi?
La diversificazione dei mercati rappresenta da sempre una leva strategica per le imprese del settore che, anche in un contesto complesso come quello attuale, mantengono alta l’attenzione verso nuove opportunità di sviluppo ed espansione. Le aziende del comparto hanno storicamente una forte vocazione internazionale e continuano a guardare con interesse a nuove aree di crescita, come il Medio Oriente, l’Asia e l’America Latina, dove si stanno sviluppando importanti programmi di investimento in infrastrutture energetiche, industriali e di mobilità sostenibile. In questo percorso, risultano ancora più strategiche le attività di promozione e di supporto all’internazionalizzazione che la Federazione porta avanti per accompagnare le imprese nella ricerca di nuove opportunità e nel consolidamento della loro presenza globale.
(di Fabio Paluccio)



(Adnkronos) - La fiction 'Balene – Amiche per Sempre', trasmessa ieri su Rai1, è stato il programma più visto del prime time, con 3.147.000 spettatori e il 20.2% di share. Al secondo posto 'La Notte nel Cuore' su Canale 5, che ha conquistato 2.543.000 spettatori e il 14.9% di share. Terzo piazzamento per 'Le Iene' su Italia1, con 1.350.000 spettatori e l’11.6% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti del prime time: 'Che Tempo Che Fa' sul Nove (1.536.000 spettatori, share 8%) e 'Il Tavolo' (823.000 spettatori, share 8%); 'Presadiretta' su Rai3 (746.000 spettatori, share 4.1%) dopo la presentazione da 585.000 spettatori (share 3%); 'Fuori dal Coro' su Rete4 (652.000 spettatori, share 5.1%); 'N.C.I.S. – Unità Anticrimine' su Rai2 (511.000 spettatori, share 2.5%) e 'N.C.I.S. Origins' (391.000 spettatori, share 2.2%); 'La maschera di ferro' su La7 (308.000 spettatori, share 1.9%); 'I delitti del BarLume' su Tv8 (270.000 spettatori, share 1.5%).
In access prime time, su Canale 5 'Gira La Ruota della Fortuna' ha ottenuto 4.124.000 spettatori e il 21.2% di share e 'La Ruota della Fortuna' 5.191.000 spettatori e il 25.8% di share mentre su Rai1 'Affari Tuoi' ha registrato 4.888.000 spettatori e il 24.4% di share.
Leggi tutto: Ascolti tv 12 ottobre, 'La Ruota' al 25.8% e 'Affari Tuoi' al 24.4%
(Adnkronos) - "Oggi è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su X sul rilascio dei 20 rapiti da parte di Hamas.
"Ora si apre una nuova fase: consolidare il cessate il fuoco e dare piena attuazione all’accordo per costruire un futuro di pace e stabilità duratura. L’Italia continuerà a sostenere con convinzione questo percorso, nella consapevolezza che la pace si costruisce con i fatti, non con le parole", conclude.
La presidente del Consiglio nel pomeriggio di oggi parteciperà al vertice in Egitto, dedicato alla pace a Gaza e più in generale al Medio Oriente e presieduto da Donald Trump e da Abdel Fattah al-Sisi. Parteciperanno i leader di una ventina di Paesi, tra cui Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer, Recep Tayyip Erdogan - uno dei protagonisti della mediazione insieme al Qatar e allo stesso Egitto -, Pedro Sánchez e il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres.
"Dal Medio Oriente si accende un’altra luce di speranza dopo due anni di orrori. I primi ostaggi israeliani hanno lasciato le loro prigioni a Gaza. Dopo il cessate il fuoco, un altro passo in avanti di un percorso ancora fragile, il passaggio dalla guerra alla pace", si legge in un post su X del ministro degli Esteri Antonio Tajani, il quale sottolinea che "tutto è ancora molto incerto: il compito che spetta a tutti noi, ai governi e ai popoli dell’Europa assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi". L’Italia, ribadisce, "contribuirà a far sì che il progetto dei '2 popoli 2 Stati' non rimanga uno slogan vuoto, si impegnerà con lealtà e convinzione perché i due popoli possano trovare la pace nel rispetto e nella sicurezza".
Leggi tutto: Meloni: “Gli ostaggi sono stati liberati, oggi è una giornata storica”

(Adnkronos) - Sono 20 gli ostaggi israeliani, gli ultimi ancora in vita, liberati oggi, lunedì 13 ottobre, da Hamas nell'ambito dell'accordo con Israele sul piano di pace elaborato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ecco chi sono:
Il sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, è stato catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l'infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell'equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell'aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato.
Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all'attacco.
Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video che lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. E' sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. Sua moglie a metà febbraio ha ricevuto una "prova di vita" da Ohad Ben Ami, un ex ostaggio rilasciato l'8 febbraio e trattenuto insieme al marito. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana.
Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme e anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l'attacco, rimanendo ferito a entrambe le mani durante l'attacco. Nell'agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che mostra Braslavski parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato.
Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. E' stato tirato fuori dal suo carro armato, che era in panne, dai miliziani insieme ad altri tre membri dell'equipaggio, secondo i video diffusi da Hamas. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il 7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. Nimrod Cohen è di Rehovot, a sud di Tel Aviv. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi.
David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per liberarli, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto. Sharon Aloni Cunio, 34 anni, moglie di David Cunio, e le loro figlie gemelle di tre anni, così come Danielle Aloni, 44 anni, sorella di Sharon Aloni Cunio, e la figlia di cinque anni, sono state rilasciate durante la tregua del novembre 2023. La fidanzata di Ariel Cunio, Arbel Yehoud, 28 anni, è stata rilasciata il 30 gennaio. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film "Lettera a David" alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio.
Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d'infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. La sua famiglia è di Kfar Saba, nel centro di Israele. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell'agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che mostrava Evyatar David gravemente malnutrito e visibilmente indebolito.
Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina, implorando di essere rilasciati. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel.
Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano che vive a Tirat Carmel, nel nord di Israele, ed è padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. E' immigrato con la madre dall'Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui Herkin appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni.
Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall'Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù.
Segev Kalfon, 27 anni, vive a Dimona (sud), lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. E' stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza, come ha testimoniato un suo amico. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo.
Bar Kuperstein, 23 anni, prima di essere rapito al festival Nova ha salvato i partecipanti al festival che erano stati colpiti. Medico dell'esercito, non era in servizio quel giorno, ma faceva parte dello staff del festival. I video che lo mostrano legato poco dopo il suo rapimento. E' di Holon, vicino a Tel Aviv. Suo padre, Tal Kuperstein, paramedico volontario, è rimasto disabile, incapace di parlare o muoversi, a seguito di un incidente.
Omri Miran, 48 anni, massaggiatore con nazionalità anche ungherese, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz, dove viveva, in presenza della moglie Lichay Miran-Lavi e delle loro due figlie piccole, lasciate libere. Suo padre, Dani Miran, si sta facendo crescere la barba in attesa del ritorno del figlio, dopo averlo visto con la barba in un video pubblicato da Hamas nell'aprile 2024, convinto che se suo figlio non può radersi, non si raderà nemmeno lui. Parlando sotto costrizione, Miran ha descritto in un video "una situazione difficile" a causa dei "numerosi bombardamenti israeliani" sulla Striscia di Gaza.
Leggi tutto: Gaza, liberati gli ultimi ostaggi israeliani in vita: chi sono

(Adnkronos) - Piccolo incidente per Iva Zanicchi al termine del concerto che ha tenuto a Noci - in provincia di Bari - lo scorso 10 ottobre, in occasione della tradizionale festa d’autunno.
La cantante dopo l'esibizione si è avvicinata al pubblico per salutare i fan, ma qualcosa l'ha fatta inciampare ed è caduta a terra. Il momento è stato ripreso in un video diventato virale sui social e condiviso su Instagram da ‘Radiobari’.
Fortunatamente, l'artista è stata immediatamente soccorsa dalle forze dell'ordine presenti sul posto che l’hanno aiutata a rialzarsi. Nessuna conseguenza grave per Zanicchi che non ha risparmiato sorrisi e abbracci ai fan presenti.
Leggi tutto: Iva Zanicchi, l'incidente dopo il concerto: saluta i fan e cade a terra

(Adnkronos) - "Questa è l'alba di un nuovo giorno". Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump firmando il libro degli ospiti alla Knesset, il Parlamento israeliano. "Questo è un grande onore per me. Un giorno grande e meraviglioso, un nuovo inizio", ha scritto ancora Trump usando un pennarello nero.
Trump è alla Knesset dove è atteso un suo intervento dopo un incontro con i parenti dei 20 ostaggi liberati oggi da Hamas dopo la prigionia nella Striscia di Gaza. L'ultimo presidente degli Stati Uniti a intervenire alla Knesset fu George W. Bush nel 2008.
"E' una giornata fantastica. Forse il vostro giorno migliore", ha dichiarato Trump al presidente israeliano Isaac Herzog e al primo ministro Benjamin Netanyahu mentre camminavano sulla pista dell'aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv subito dopo il suo arrivo in Israele. "Questa è storia", ha risposto Netanyahu, come si vede in un video diffuso dal suo ufficio.
L'accordo di pace per Gaza "potrebbe essere la cosa più importante a cui abbia mai preso parte, il mio più grande successo", aveva dichiarato nel corso di un'intervista telefonica rilasciata ad Axios mentre si trovava a bordo dell'Air Force One diretto in Israele. In vista del discorso che farà alla Knesset, Trump ha detto che invierà un messaggio di "amore e pace per l'eternità".
"Non credo che ci sia niente che mi porterà in Paradiso", insomma, ''non sono sicuro di andarci, forse non sono destinato al Paradiso''. Ma in ogni caso ''ha reso la vita di molte persone decisamente migliore'', ha scherzato poi quando un giornalista gli ha chiesto se il suo impegno per la pace lo avrebbe aiutato a entrate in Paradiso. "Potrei essere in Paradiso adesso, mentre voliamo sull'Air Force One'', ha aggiunto.
Parlando invece della Cerimonia per la pace a Gaza alla quale parteciperà nel pomeriggio a Sharm el-Sheikh, Trump ha affermato di non sapere come mai il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non sia stato invitato e sottolineando che la lista dei partecipanti era stata stilata dagli organizzatori egiziani. ''La varietà dei Paesi presenti è una dimostrazione che il mondo è unito attorno al mio piano'' per la fine della guerra a Gaza, ha aggiunto il presidente americano. ''Positiva'', ha sottolineato Trump, la presenza alla cerimonia del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas.
Netanyahu è ''la persona giusta al momento giusto'', ha detto ancora il tycoon: "Ho avuto alcune divergenze con lui e sono state risolte rapidamente", ha proseguito Trump dicendo di ritenere che Netanyahu abbia fatto un ottimo lavoro.
Leggi tutto: Trump arrivato alla Knesset: "Oggi nuovo inizio"

(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato alla Knesset, dove è atteso un suo intervento dopo un incontro con i parenti dei 20 ostaggi liberati oggi da Hamas dopo la prigionia nella Striscia di Gaza.
L'ultimo presidente degli Stati Uniti a intervenire alla Knesset fu George W. Bush nel 2008.
"E' una giornata fantastica. Forse il vostro giorno migliore", ha dichiarato Trump al presidente israeliano Isaac Herzog e al primo ministro Benjamin Netanyahu mentre camminavano sulla pista dell'aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv subito dopo il suo arrivo in Israele. "Questa è storia", ha risposto Netanyahu, come si vede in un video diffuso dal suo ufficio.
L'ambasciatore israeliano a Washington, Yehiel Leiter, ha poi scritto su 'X' che Trump all'aeroporto gli ha detto: "Sai che tuo figlio ti sta guardando con un sorriso, lo sai, vero?". E a quel punto ''il mio cuore è scoppiato'', ha scritto l'ambasciatore. Il figlio di Leiter, il maggiore riservista Moshe Yedidia Leiter, è stato ucciso nei combattimenti nella Striscia di Gaza nel 2023.
L'accordo di pace per Gaza "potrebbe essere la cosa più importante a cui abbia mai preso parte, il mio più grande successo", ha dichiarato nel corso di un'intervista telefonica rilasciata ad Axios mentre si trovava a bordo dell'Air Force One diretto in Israele. In vista del discorso che farà alla Knesset, Trump ha detto che invierà un messaggio di "amore e pace per l'eternità".
"Non credo che ci sia niente che mi porterà in Paradiso", insomma, ''non sono sicuro di andarci, forse non sono destinato al Paradiso''. Ma in ogni caso ''ha reso la vita di molte persone decisamente migliore'', ha scherzato poi quando un giornalista gli ha chiesto se il suo impegno per la pace lo avrebbe aiutato a entrate in Paradiso. "Potrei essere in Paradiso adesso, mentre voliamo sull'Air Force One'', ha aggiunto.
Parlando invece della Cerimonia per la pace a Gaza alla quale parteciperà nel pomeriggio a Sharm el-Sheikh, Trump ha affermato di non sapere come mai il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non sia stato invitato e sottolineando che la lista dei partecipanti era stata stilata dagli organizzatori egiziani. ''La varietà dei Paesi presenti è una dimostrazione che il mondo è unito attorno al mio piano'' per la fine della guerra a Gaza, ha aggiunto il presidente americano. ''Positiva'', ha sottolineato Trump, la presenza alla cerimonia del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas.
Netanyahu è ''la persona giusta al momento giusto'', ha detto ancora il tycoon: "Ho avuto alcune divergenze con lui e sono state risolte rapidamente", ha proseguito Trump dicendo di ritenere che Netanyahu abbia fatto un ottimo lavoro.
Leggi tutto: Trump arrivato alla Knesset. A Netanyahu e Herzog: "E' il vostro giorno migliore"

(Adnkronos) - Blackout in almeno sette regioni in Ucraina a causa degli attacchi russi contro la rete energetica. Il ministero dell'Energia di Kiev ha riferito in un comunicato l'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica nel Paese. "A causa della difficile situazione del sistema energetico causata dai raid russi - ha scritto - questa mattina sono state attuate interruzioni di corrente di emergenza nelle regioni di Kharkiv, Sumy, Poltava, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia (per l'industria) e Kirovograd".
''Se questa guerra non si risolve potrei inviare Tomahawk'' a Kiev, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One diretto in Israele. "Vogliono che i Tomahawk siano puntati nella loro direzione? Non credo'', ha affermato Trump riferendosi ai russi. ''Penso che potrei parlarne con la Russia. L'ho detto al presidente Zelensky'', ha aggiunto il presidente Usa con riferimento agli ultimi colloqui telefonici avuti con il presidente ucraino.
''Poiché i Tomahawk rappresentano un nuovo passo avanti nell'aggressione potrei dire: guardate, se questa guerra non si risolve, potrei inviare dei Tomahawk", ha concluso Trump.
Droni ucraini hanno colpito nella notte il più grande deposito di petrolio russo nella città di Feodosia, in Crimea, innescando un enorme incendio, e cinque carri armati. Lo ha riferito al Kyiv Independent una fonte del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu). Video condivisi sui social mostrano un vasto incendio e un denso fumo nero che si levava dal deposito. I residenti hanno riferito che il bagliore dell'incendio era visibile da diverse parti della città. La fonte ha affermato che è stata colpita anche una sottostazione elettrica a Feodosia e un'altra a Simferopol. "La Sbu continua a ridurre sistematicamente la capacità militare, logistica ed economica del nemico di muovere guerra all'Ucraina", ha aggiunto.



(Adnkronos) - Prima notte in carcere per Gaetano Maranzano, il 28enne palermitano dello Zen arrestato ieri con l'accusa di avere ucciso nella notte tra sabato e domenica Paolo Taormina, 21 anni, in via Spinuzza a pochi passi dal Teatro Massimo.
Il presunto omicida avrebbe ammesso ieri sera, durante l'interrogatorio del pm, di avere sparato a Taormina. Ha spiegato che nei giorni precedenti avevano avuto una lite, e che la vittima avrebbe importunato la sua fidanzata, ma questa versione è al vaglio degli investigatori.
Sarà eseguita la perizia balistica sulla pistola semiautomatica calibro 9, detenuta illegalmente, sequestrata ieri, durante la perquisizione nella sua abitazione, a Gaetano Maranzano.
Gaetano Maranzano è figlio di Vincenzo “Gnu Gnu” Maranzano, condannato a dieci anni per tentato omicidio dei rivali Giuseppe e Antonio Colombo, in una faida tra famiglie dello Zen esplosa per il controllo della droga. Con il padre, in passato, erano stati coinvolti anche Letterio e Pietro Maranzano, condannati rispettivamente a 12 e 10 anni di carcere per la sparatoria del 2021 che aveva lasciato due feriti gravi. Non solo. Lo stesso Gaetano Maranzano ha collezionato precedenti per rissa e spaccio di droga. In passato era stato anche raggiunto da un avviso orale del questore.
“Una marcia silenziosa per fare rumore". Scenderanno in piazza questa sera con questo slogan Cgil Cisl Uil e Acli Palermo, "dopo l'ennesima morte di un giovane avvenuta nella movida palermitana", per dire "basta alla violenza cittadina e al degrado sociale che sta soffocando la città ormai allo sbando”. La marcia partirà alle 20.30 da piazza Verdi per giungere fino alla Prefettura in via Cavour.
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