
(Adnkronos) - “In questo momento la mobilità sta vivendo una fase di grande trasformazione in Italia. I dati diffusi da Motus-E a giugno 2025 ci dicono che ci sono più di 67mila punti di ricarica diffusi su tutto il territorio italiano e solo nell’ultimo anno sono cresciuti di altri di 10mila. Anche le autostrade stanno facendo la loro parte, nel 60% delle aree di servizio troviamo stazioni di ricarica con una potenza maggiore di 150kw, che vuol dire soste brevi e viaggi più agevoli. Quindi, l’infrastruttura cresce e cresce bene. Ma da sola, non basta”. Lo afferma Daniela Biscarini, Ceo di Ewiva, intervenuta all’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ in corso oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma.
“Abbiamo bisogno di più veicoli elettrici e di una nuova cultura di mobilità elettrica – sottolinea Biscarini -. Gli operatori del settore privato, come Ewiva, stanno anticipando molti investimenti per far sì di accogliere una domanda, ma c’è bisogno di un supporto a questa domanda. Quello che auspichiamo è che il settore pubblico, quello privato e i cittadini abbiano un’unica regia per far fronte a questa grande trasformazione del mercato. Anche in altri Paesi europei, la chiave della trasformazione è stata un’incentivazione più stabile a sostegno della domanda che ha creato maggiore confidenza nell’approccio al veicolo elettrico. Quindi, serve una regia unica per sostenere questo grande cambiamento”.
“La mobilità elettrica non è solo una nuova cultura tecnologica ma è anche un cambio nella quotidianità di tutti. E per far sì che il cambiamento avvenga, bisogna lavorare tutti insieme per una maggiore informazione e sfatare i falsi miti sulla mobilità elettrica. È momento cruciale per questa trasformazione, o acceleriamo o rimaniamo indietro rispetto al resto del mondo”.
"Per noi l'operazione di ricarica deve essere parte della quotidianità del guidare elettrico, per questo lavoriamo molto sulla semplificazione dell’esperienza utente. Siamo stati i primi Cpo in Italia ultraveloci a offrire la possibilità di ricaricare con pagamento contactless su tutte colonnine. E inoltre offriamo anche su tutta rete la funzionalità plug and charge, che consente di ricaricare semplicemente attaccando il cavo senza la necessità di scaricare una app o avere una tessera, questo per rendere la ricarica più accessibile e semplice. Lavoriamo molto sulla cultura della mobilità elettrica, investiamo sui giovani, andiamo nelle scuole per parlare di energie rinnovabili e mobilità sostenibile perché crediamo che il vero cambiamento passi anche da loro".
“Ewiva si è data l’obiettivo di costruire una rete di ricarica ultraveloce diffusa sul territorio e alimentata al 100% da energie rinnovabili. Oggi abbiamo 1500 punti di ricarica su 400 siti diffusi su tutto il territorio. il 50% è al nord, il 27% al centro, il 23% al sud e isole. La collaborazione con i territori è fondamentale nella selezione dei siti dove costruire nuovi punti di ricarica. Infatti, i nostri partner sono sia privati sia le amministrazioni locali. Con loro selezioniamo e copriamo aree che prima non vedevano nessuna possibilità di ricaricare auto elettriche”.
“Il 70% dei nostri siti ha 4 punti di ricarica e l’obiettivo è essere presenti per tutti i guidatori elettrici, da quelli che fanno lunghe percorrenze a quelli occasionali. Per questo, nella scelta dei nostri siti selezioniamo aree commerciali, tratte di lunga percorrenza o snodi strategici”, conclude Biscarini.
Leggi tutto: Mobilità, Biscarini (Ewiva): "Non basta solo l’infrastruttura, serve nuova cultura"

(Adnkronos) - Questa mattina, fuori dal ministero di Grazia e Giustizia in via Arenula a Roma, il viceministro Francesco Paolo Sisto ha incontrato Teresa Cataldo, una 70enne di Terlizzi, in Puglia, sfrattata dalla sua abitazione e costretta, di fatto, a vivere da due anni con il marito in una tenda nel giardino. Dal 14 ottobre scorso è in presidio fuori dal ministero insieme alla sua avvocata Anna Maria Caramia, nella speranza di incontrare qualche rappresentante delle istituzioni.
A rispondere al suo appello, questa mattina, è stato il viceministro Sisto, che l'ha raggiunta in strada, fuori dal palazzo di via Arenula, in centro a Roma: "Sono pugliese come lei e anche per questo ha tutta la mia vicinanza umana e personale. Come rappresentante del palazzo che è alle mie spalle le dico quello che noi possiamo fare. C'è stata un'interrogazione parlamentare, me la farò dare, vedrò quella che è stata la risposta del ministro e verificherò se questi accertamenti sono iniziati".
Sisto ha chiarito al legale che rappresenta la donna che "anche un eventuale intervento del ministero, se ci fossero gli estremi, non revoca le sentenze. Il ministero interviene per vedere se ci sono delle patologie comportamentali tali da legittimare il proprio intervento. Sono venuto perché era giusto che lei avesse una risposta e che ci fosse una presenza che fosse sensibile al dramma che lei rappresenta".

(Adnkronos) - Questa mattina, fuori dal ministero di Grazia e Giustizia in via Arenula a Roma, il viceministro Francesco Paolo Sisto ha incontrato Teresa Cataldo, una 70enne di Terlizzi, in Puglia, sfrattata dalla sua abitazione e costretta, di fatto, a vivere da due anni con il marito in una tenda nel giardino. Dal 14 ottobre scorso è in presidio fuori dal ministero insieme alla sua avvocata Anna Maria Caramia, nella speranza di incontrare qualche rappresentante delle istituzioni.
A rispondere al suo appello, questa mattina, è stato il viceministro Sisto, che l'ha raggiunta in strada, fuori dal palazzo di via Arenula, in centro a Roma: "Sono pugliese come lei e anche per questo ha tutta la mia vicinanza umana e personale. Come rappresentante del palazzo che è alle mie spalle le dico quello che noi possiamo fare. C'è stata un'interrogazione parlamentare, me la farò dare, vedrò quella che è stata la risposta del ministro e verificherò se questi accertamenti sono iniziati".
Sisto ha chiarito al legale che rappresenta la donna che "anche un eventuale intervento del ministero, se ci fossero gli estremi, non revoca le sentenze. Il ministero interviene per vedere se ci sono delle patologie comportamentali tali da legittimare il proprio intervento. Sono venuto perché era giusto che lei avesse una risposta e che ci fosse una presenza che fosse sensibile al dramma che lei rappresenta".

(Adnkronos) - Barilla sarà al fianco di Medici senza frontiere per la raccolta fondi 'Biscotti senza frontiere'. Venti regioni, 92 città, più di 150 piazze italiane e 60mila tubi di biscotti Grancereale da 250 grammi e 230 grammi donati da Barilla verranno distribuiti da 2mila volontari dell’associazione il 18 e il 19 ottobre. L’intero ricavato sarà devoluto per sostenere il Fondo Emergenze e i progetti umanitari di Medici senza frontiere.
Protagoniste dell’operazione - riporta una nota - saranno le biscottiere di latta Msf in edizione limitata che contengono una confezione di Grancereale. A fronte di una donazione minima di 15 euro, sarà possibile ricevere questo oggetto speciale, disponibile in 3 colori, ognuno abbinato ad un gusto di biscotti Grancereale all’interno (classico, cioccolato e frutta). La latta con i 'biscotti solidali' raffigura l’arrivo di aiuti umanitari via aerea e via terra in un campo tenda e sarà disponibile anche online sulla 'Bottega solidale' di Medici senza frontiere per poterla ricevere direttamente a casa o per fare una dolce sorpresa a distanza che unisce all’originalità e al gusto anche un significato più profondo.
"Da sempre Grancereale promuove la gioia e l’emozione della natura. Con questo dono a Msf, la qualità e il gusto dei biscotti Grancereale si arricchisce del valore della solidarietà: ogni donazione degli aderenti all’iniziativa sostiene i progetti dell’organizzazione e porta cure a chi ne ha più bisogno" ha dichiarato Andrea Capano, Brand Manager Grancereale.
Da 50 anni Msf interviene in tutte le emergenze umanitarie con rapidità ed efficacia operando in contesti molto diversi: luoghi segnati da guerre, epidemie, catastrofi naturali, ma anche aree dove si verificano crisi malnutrizionali acute oppure dove l’accesso alle cure è assente o limitato. Con oltre 70 Paesi d’intervento, 65mila operatori sul campo e 12 milioni di visite mediche all’anno - conclude la nota - Msf si occupa di numerose attività mediche quali gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, chirurgia di guerra e routinaria, lotta alle epidemie e supporto psicologico per le vittime di traumi e guerre. Per trovare l’elenco delle piazze: https://biscottisenzafrontiere.it/
Leggi tutto: Sanità, con i 'biscotti solidali' Barilla al fianco di Medici senza frontiere

(Adnkronos) - Il giocatore della squadra di basket Virtus Bologna Luca Vildoza e la moglie, la pallavolista Milica Tasic, sono stati arrestati ieri a Bologna con le accuse di lesioni personali a personale sanitario, in seguito a una lite nata in strada.
Alle 23 una volante della Questura ha raggiunto la zona tra viale Silvani e via Calori in seguito a una segnalazione di aggressione a personale sanitario. I paramedici hanno riferito agli agenti che, mentre si stavano recando a un intervento di emergenza e avevano accostato per individuare il luogo da raggiungere, sono stati avvicinati da un'auto nera, il cui conducente ha iniziato a inveire contro di loro, probabilmente per ragioni legate al traffico.
I paramedici hanno ignorato le provocazioni e cercato di riprendere servizio, ma l'auto ne ha ostacolato la marcia, impedendo all'ambulanza di passare. Un'operatrice sanitaria 55enne è scesa per chiedere spiegazioni per il comportamento dei due, ma è stata aggredita dalla ragazza, che l'ha afferrata prima per i capelli e poi per il collo.
Poco dopo anche il marito l'ha afferrata per un braccio e l'ha poi sollevata per il collo. Gli altri paramedici sono intervenuti per interrompere l'aggressione, poi raggiunti dalle forze dell'ordine. I due sono stati arrestati con rito direttissimo fissato per la mattinata di oggi.
La governatrice, 'ora al lavoro con rinnovato entusiasmo'...
'Se un partito esprime difficoltà devo considerarle'...
Ateneo Cagliari, sperimentazione anche su pazienti con steatosi... 
(Adnkronos) - "La Cop 30 purtroppo avrà tutta una serie di difficoltà, non neghiamole: il venire meno degli Stati Uniti con delle scelte di un grande Paese, la situazione ancora di guerre nel mondo devono portarci in Cop 30 a fare una verifica rispetto a quelli che erano gli obiettivi che ci eravamo dati. Dobbiamo definire ancora a livello europeo anche gli Ndc per la Cop30, saranno definiti dal vertice dei leader la settimana prossima e poi dal vertice dei ministri dell'Ambiente nei primi giorni di novembre. Dobbiamo mantenere l'obiettivo finale e dobbiamo trovare il punto di equilibrio tra i 200 Paesi del mondo". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin a margine dell’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma.
"Se va bene tra oggi e domani chiudiamo la questione sulle aree idonee e potrebbe andare in Cdm la prossima settimana; il Cdm ancora non è stato fissato ma il decreto è praticamente completo". Sul nucleare il ministro ha ribadito: "In questa legislatura dobbiamo dare il quadro giuridico: pertanto la legge delega, spero nel giro di 3, 4, 5 mesi, una speranza non voglio mettere assolutamente vincoli al Parlamento, e poi nei 12 mesi successivi le norme di attuazione che devono vedere le procedure di permitting, le valutazioni sulle tecnologie, l'agenzia di controllo, una grande formazione e istruzione".
Leggi tutto: Clima, Pichetto: "Di Cop30 mantenere obiettivo finale e trovare punto di equilibrio"

(Adnkronos) - "Il Green Deal non è una strategia ambientalista. Il Green Deal diceva 'tutto il mondo andrà verso la sostenibilità: se l'Europa è in grado di fornire prodotti e servizi all'avanguardia sulla sostenibilità, avremo tutto il mondo a cui vendere i nostri prodotti'. E avremo anche degli effetti positivi sull'ambiente. Non è una strategia ambientalista, è una strategia economica, di crescita economica. E non aveva nulla di ideologico green". Così Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma.
"Secondo punto importante: gli obiettivi al 2030 di Fit for 55, cioè la riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990, li raggiungeremo, se non facciamo sciocchezze clamorose. Perché il mondo produttivo ha deciso di investire in quella direzione, perché ci sono stati investimenti pubblici. Perché conviene ma non da un punto di vista ambientale, da un punto di vista economico", aggiunge.
Leggi tutto: Giovannini (Asvis): "Green Deal non è strategia ambientalista ma economica"

(Adnkronos) - "Oggi non possiamo non mettere al centro del Green Deal la parola autonomia strategica, sarebbe velleitario continuare ad attuare il Green Deal dipendendo da autocrazie sempre più pericolose e non mettendo i soldi che servono". Così Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma.
"Il Green Deal non è piovuto dall’alto, è stato approvato dal legislatore", premette Corazza. "Il Green Deal è nato nel 2019, quindi un'era geologica fa, c'è stato il Covid, c'è stata l'aggressione russa all'Ucraina, la crisi energetica, l'inflazione, il 7 ottobre, Trump, i dazi, la Cina che è diventata ancora più dominante in tutta una serie di tecnologie e di materie prime; è evidente che ci dobbiamo interrogare se il Green Deal del 2019 è ancora il Green Deal che serve all'Unione europea", osserva.
"Su una cosa sono tutti d'accordo: tu non puoi fare una transizione di quel tipo che è una transizione di politica industriale senza metterci i soldi. L'Europa ha messo molto poco e non mi sembra che da questo punto di vista la Commissione europea stia cambiando rotta. Questo secondo me è un punto nevralgico", sottolinea.
"Readiness 2030 non è solo più armi, più cybersicurezza o più spazio, è anche più industria, una base industriale più solida, così come il Green Deal, senza un'industria forte e innovativa, non si attua perché è l'industria che fa l'innovazione, è l'industria che trova le risposte - rimarca - Noi abbiamo ancora delle filiere dove possiamo avere una leadership tecnologica - nucleare, carbon storage, forse lo stoccaggio con l'idroelettrico - su tante altre cose purtroppo siamo in ritardo e sarà molto difficile recuperare. Oggi non possiamo non mettere al centro del Green Deal la parola autonomia strategica, sarebbe velleitario continuare ad attuare il Green Deal dipendendo da autocrazie sempre più pericolose e non mettendo i soldi che servono".
"Questo è un momento in cui o l'Europa trova delle risposte unitarie, anche sul debito comune e sulla difesa, oppure rischia veramente di cedere la sua sovranità non a Bruxelles, ma a qualche autocrazia", conclude.
Leggi tutto: Ue, Corazza: "Mettere al centro del Green Deal la parola autonomia strategica"

(Adnkronos) - Britney Spears ha reagito con forza alle affermazioni contenute nel nuovo libro di memorie del suo ex marito Kevin Federline, intitolato 'You Thought You Knew' ('Credevi di sapere'), in uscita il 21 ottobre. In un estratto pubblicato dal New York Times, Federline sostiene che i loro figli avrebbero trovato la madre a guardarli dormire "con un coltello in mano", e descrive la sua condizione come preoccupante: "Il tempo stringe, siamo vicini all’undicesima ora. Qualcosa di brutto accadrà se le cose non cambiano, e la mia più grande paura è che i nostri figli si ritrovino a raccogliere i pezzi".
La risposta di Spears è arrivata tramite un post su Instagram, in cui definisce le dichiarazioni dell’ex marito "estremamente dolorose ed estenuanti". "La costante manipolazione emotiva (la parola usata è 'gaslighting', ndr.) da parte del mio ex marito è estremamente dannoso", scrive la cantante. "Ho sempre implorato e urlato per avere una vita con i miei ragazzi. Le relazioni con adolescenti sono complesse. Mi sono sentita demoralizzata da questa situazione e ho sempre chiesto, quasi supplicato, che facessero parte della mia vita".
Spears ha anche sottolineato la distanza emotiva e fisica dai figli: "Con un figlio che mi ha visto solo 45 minuti negli ultimi cinque anni e l’altro con appena quattro visite nello stesso periodo. Anch’io ho il mio orgoglio. D’ora in poi sarò io a far sapere quando sono disponibile".
Nel suo messaggio, l’artista attacca direttamente le bugie contenute nel libro di Federline finalizzato d un tornaconto economico. "E io - aggiunge - sono l’unica che viene ferita davvero". Poi Spears difende la propria immagine pubblica, spesso oggetto di speculazioni: "Se mi conoscete davvero, non darete retta ai tabloid sulla mia salute mentale e sull’alcol. Sono una donna piuttosto intelligente che negli ultimi cinque anni ha cercato di vivere una vita sacra e privata".
Britney Spears e Kevin Federline si sono sposati nel 2004 e hanno divorziato nel 2006. Hanno due figli, oggi di 19 e 20 anni. La cantante conclude il suo post con una dichiarazione forte: "Parlo di questo perché ne ho avuto abbastanza, e qualsiasi donna vera farebbe lo stesso".
Leggi tutto: Britney Spears sbotta sui social contro l'ex marito: "Dichiarazioni dolorose"

(Adnkronos) - Intelligenza Artificiale e Correttivo al Codice dei contratti i due temi approfonditi nel corso del 69° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, i cui lavori si sono svolti presso il Teatro delle Muse di Ancona.
I giornalisti Manuela Moreno (Rai) e Gianluca Semprini (RaiNews) hanno condotto il modulo tematico ‘Sicurezza e affidabilità delle reti intelligenti: cogliere le opportunità, contrastare le minacce’. Emanuele Frontoni (docente di Informatica Università degli Studi di Macerata), dopo aver indicato nell’inconsapevolezza da parte delle vecchie generazioni, rispetto alle nuove, uno dei principali rischi, ha sostenuto che l’Ia aiuterà a separare le attività tipiche della macchina da quelle squisitamente umane.
Nicola Colacino (docente di Diritto Internazionale Scuola Superiore a Ordinamento Speciale della Difesa) ha sottolineato come l’Ia sia soggetta a tre livelli di normazione. Questo perché è avvertito come uno strumento da trattare con cautela dato che può trasformare della realtà. Inoltre, lo spazio per l’uomo tende a ridursi, con la macchina che poco a poco riesce a fare quella che fa l’uomo. In particolare, relativamente all’attività dei professionisti c’è la difficoltà di ben definire la prevalenza della componente umana.
Nicola Fiore (Comitato italiano Ingegneria dell’Informazione C3i), nel sottolineare il ruolo e l’attività del Comitato C3i, ha affermato che i dati dell’Ia devono sempre essere mediati dal professionista. Sulla stessa linea d’onda Elio Masciovecchio (vicepresidente del Cni) che ha detto: “Cambiano gli strumenti, ma l’ingegnere, il progettista resta sempre tale. Il professionista è sempre colui che assume la responsabilità finale. E’ fondamentale che dietro l’Ia ci sia un’intelligenza naturale”.
‘Dalla Legge Merloni al principio di risultato-Trent’anni di contratti pubblici alla ricerca di efficienza’ il titolo del secondo approfondimento dedicato al Correttivo del Codice dei contratti. Arturo Cancrini (studio legale Cancrini & Partners) ha ricordato come storicamente le direttive comunitarie siano state sempre concentrate sulle gare, trascurando l’attenzione dovuta alla realizzazione finale delle opere. Inoltre, ha sottolineato la necessità di mettere al centro il progetto e il professionista che lo elabora. Tutti gli interventi legislativi dopo il 1994 hanno ragionato in termini di sanzione. Il Correttivo individua finalmente il principio del risultato. Su una simile lunghezza d’onda Pietro Baratono (esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) che ha ricordato l’art.4 del Correttivo, basato sul principio del risultato, e gli importanti interventi in termini di semplificazione. Infine, ha affermato con forza la necessità di rimettere mano alle tariffe relativi al lavoro dei professionisti.
Gianluca Rovelli (consigliere del Consiglio di Stato) ha sottolineato che il correttivo ha avuto un impatto positivo soprattutto sull’equo compenso, una scelta di equilibrio e di chiarezza da parte del legislatore. Sulla questione dei subappalti ha detto che il correttivo ha portato qualcosa di positivo in merito alla disciplina delle piccole e media imprese e sulla tutela dei lavoratori. Giuseppe Latour (Il Sole 24 Ore) ha ricordato come il Codice dei contratti sia stato oggetto di ben 264 modifiche, molte delle quali opportune, ma esiste la necessità di garantire unità e stabilità delle norme ed evitare il diluvio degli interventi.
Sandro Catta (consigliere del Cni), ha poi illustrato alcuni dettagli del Correttivo, soffermandosi, in particolar modo, sugli aspetti relativi all’equo compenso.C’è stato anche uno spazio-dibattito riservato agli Ordini territoriali sui temi congressuali. A sostenere il confronto per il Cni sono stati Remo Vaudano (vicepresidente vicario) e Giuseppe Maria Margiotta (consigliere segretario).
Leggi tutto: Congresso ingegneri, dibattito su Correttivo Codice contratti e Ia
Calo del 4,1% nell'ultimo anno e mancano 61mila lavoratori...
Obiettivo Olmpiadi, forse Nazionale si prepara al Poetto... 
(Adnkronos) - Sono numerosissime le tecnologie nate proprio per un utilizzo nell’aerospazio e oggi di impiego comune: dai materassi memory foam agli occhiali antiriflesso, dal wi-fi alla telemedicina, dalle fotocamere miniaturizzate degli smartphone ai sensori biometrici, fino all’aspirapolvere senza fili che trae la sua tecnologia dai sistemi di raccolta portatili progettati per le missioni Apollo. Ma pensiamo anche, ad esempio, ai satelliti e al loro fondamentale utilizzo per il monitoraggio ambientale, mobilità e sicurezza, energia, agricoltura. Dal 23 al 25 settembre 2026 la Fiera di Rimini ospiterà la prima edizione di Bex – Beyond Exploration, l’expo-conference dedicata alla space economy e al commercial space flight, promossa da Ieg - Italian Exhibition Group in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Bex nasce per posizionare l’Italia al centro del dibattito internazionale sullo spazio, con l’ambizione di diventare il luogo di riferimento europeo dove convergono idee, progetti innovativi e partnership tra industria, ricerca, istituzioni e nuovi settori. L’evento si caratterizza per una struttura innovativa che unisce business B2B a momenti divulgativi e formativi: non solo networking tra aziende e istituzioni, ma anche spazio per scuole e studenti. L’obiettivo di BEX è stimolare il dialogo tra la filiera spaziale tradizionale, i settori industriali emergenti e tutto l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione, favorendo la contaminazione tra ambiti apparentemente distanti come alimentare, moda, salute, logistica e automotive.
"Bex – spiega il professor Giuseppe Sala, professore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e presidente del Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione - si prepara a rappresentare una novità assoluta nel panorama degli eventi dedicati all’esplorazione spaziale e alla space economy. Il progetto, sviluppato da un gruppo di esperti provenienti da discipline complementari, punta a superare i format tradizionali per diventare un punto di riferimento internazionale. Non sarà solo un’occasione di networking tra aziende e istituzioni, ma aprirà le porte anche al pubblico, vero utilizzatore finale dei servizi spaziali. L’obiettivo è integrare mondi solo apparentemente distanti – dall’alimentare alla moda, dal farmaceutico all’healthcare e wellness – fino a settori da riconvertire come l’automotive… Tutto questo prenderà forma attraverso spazi espositivi, momenti di networking e matchmaking, lezioni divulgative, workshop specialistici e hackathon per studenti".
Spicca anche la testimonianza del Colonnello Walter Villadei, astronauta professionista dell’Aeronautica Militare Italiana e “Ambassador” Bex: "Lo spazio è in rapida trasformazione. Un crocevia di interessi economici, scientifici, industriali, geopolitici e militari. C’è bisogno, e sempre di più ve ne sarà nel futuro, di occasioni di incontro e dialogo multidisciplinari per sostenere crescita e innovazione, nonché’ ricercare soluzioni di sostenibilità anche a grandi temi globali. Sono quindi davvero lieto di poter essere un “Ambassador” di questa importante iniziativa, che dimostra come l’Italia abbia risorse, progettualità, creatività per delineare nuove traiettorie da mettere a disposizione della comunità internazionale. Un evento che vedrà protagonisti i giovani e le scuole per avvicinarli sempre più al mondo dell’aerospazio".
Bex ospiterà focus verticali sulla filiera tradizionale dello spazio (upstream: sistemi di trasporto, propulsione, moduli spaziali e stazioni orbitanti), sulla emergente filiera multidisciplinare – ovvero settori non tradizionali che proprio nello spazio vedono nuove opportunità commerciali e di sviluppo tecnologico). E su tutto ciò che riguarda l’utilizzo dei dati satellitari per servizi avanzati alla Terra (downstream). Grande attenzione sarà dedicata allo sviluppo di sistemi autonomi multidominio (spazio, aeronautica, subacquea, terrestre), sia come soluzioni operative che come piattaforme di test per l’innovazione tecnologica e industriale.
La manifestazione accoglierà inoltre un’area trasversale (“Beyond Nxt”) dedicata a start-up, università, centri di ricerca, agenzie governative e Ong, a conferma della volontà di coinvolgere l’intero ecosistema dell’innovazione. Ieg, per rafforzare la portata internazionale di Bex, ha già avviato interlocuzioni con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Pcm), l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Aeronautica Militare, nell’ottica di ottenere partnership e patrocini istituzionali per il successo dell’iniziativa.
Bex si propone così come piattaforma strategica per catalizzare il futuro della space economy in Italia e in Europa, integrando settori, attori e visioni in una prospettiva davvero interdisciplinare e visionaria.

(Adnkronos) - Sébastien Lecornu e il governo hanno superato un primo tentativo di sfiduciarli. La mozione presentata da La France Insoumise, e che aveva maggiori possibilità di passare perché appoggiata anche dal Rn, è stata respinta dall'Assemblea nazionale.
I voti a favore sono stati 271, quelli necessari a far cadere il governo sarebbero stati 289. Teoricamente Lecornu dovrebbe potersi considerare salvo: la mozione di sfiducia presentata dal Rassemblement National non verrà infatti votata da Lfi.
"La storia giudicherà molto duramente queste manovre politiche in cui si è confusa la tribuna dell'Assemblea nazionale con una tribuna pubblicitaria. Le elezioni presidenziali arriveranno, avrete l'occasione di fare campagna elettorale, per ora non prendete in ostaggio il bilancio", ha dichiarato Lecornu, intervenendo nel corso del dibattito sulle mozioni di sfiducia.
La France Insoumise ha annunciato che presenterà oggi stesso una nuova mozione per la destituzione del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. A darne notizia Mathilde Panot, capogruppo all'Assemblea nazionale. La seconda mozione non ha praticamente possibilità di passare perché non è appoggiata dalla sinistra.
Leggi tutto: Francia, Lecornu salvo per 18 voti: respinta prima mozione di sfiducia

(Adnkronos) - È la terapia a bersaglio osimertinib ad aggiudicarsi il Premio Galeno 2025 per la ‘Categoria Real World Evidence’. La molecola - si legge in una nota - ha "cambiato la pratica clinica del trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) con mutazione di Egfr". In Italia, il cancro del polmone resta la principale causa di morte per tumore. Solo nel 2024 sono stati diagnosticati 44.831 nuovi casi, un dato che evidenzia l’impatto di questa patologia. Osimertinib ha introdotto "un approccio terapeutico innovativo, mirato e centrato sul singolo paziente". Diversi studi scientifici hanno evidenziato un miglioramento degli esiti clinici in tutte le diverse fasi della malattia (da quella precoce fino all’avanzata/metastatica). In particolare, è stata riconosciuta alla terapia la reale efficacia e il buon profilo di tollerabilità già emersi dagli studi registrativi. Nel corso degli anni si è quindi confermato come un pilastro terapeutico lungo tutto il percorso clinico del paziente con tumore Nsclc con mutazione di Egfr.
"Questo riconoscimento conferma il valore di un percorso scientifico e collaborativo che non si è mai fermato – afferma Francesca Patarnello, Vice President Market Access & Government Affairs di AstraZeneca Italia – Con osimertinib abbiamo continuato a generare evidenze anche dopo la rimborsabilità, dimostrando come i dati real-world possano consolidare e ampliare i risultati dei trial clinici. I benefici osservati nella pratica, anche in popolazioni più complesse, confermano e superano le aspettative di clinici, payers e pazienti, ribadendo il valore che l’innovazione farmaceutica produce per il sistema. Per il futuro - aggiunge - sarà sempre più importante sviluppare modelli di rimborsabilità che valorizzino le evidenze durante il ciclo di vita del farmaco, integrando in modo strutturato le valutazioni regolatorie e di Hta", Health technology assessment . "Premiare la Rwe - conclude - manda un messaggio forte: l’innovazione non termina con l’approvazione del farmaco, ma continua attraverso la generazione di nuove evidenze".
Leggi tutto: Premio Galeno 2025, osimertinib vince nella categoria Real world evidence
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