
Il premier francese, Sébastien Lecornu, ha avviato una procedura di "sospensione" in Francia della piattaforma del distributore cinese Shein "per il tempo necessario" affinché quest’ultima si conformi alle leggi del Paese. La decisione arriva dopo il caso delle bambole pedopornografiche in vendita[1] sul suo sito.
"Su istruzione del Primo Ministro, il governo - si legge in una nota - avvia la procedura di sospensione di Shein, per il tempo necessario a permettere alla piattaforma di dimostrare alle autorità pubbliche che tutti i suoi contenuti siano finalmente conformi alle nostre leggi e regolamenti".
"Un primo punto di verifica dovrà essere effettuato dai ministri entro le prossime 48 ore", hanno spiegato dagli uffici del primo ministro francese.
Intanto il colosso cinese dell'e-commerce ha sospeso in Francia la vendita dei prodotti dei venditori terzi, rende noto il gruppo all'Afp annunciando la sospensione della sua 'marketplace' in Francia.
Shein ha preso questa decisione "a seguito di preoccupazioni relative ad alcune inserzioni pubblicate da venditori terzi indipendenti", secondo una nota del gruppo. Una fonte vicina al dossier ha affermato all'Afp che questo annuncio è indipendente dalla decisione del governo francese di avviare un procedimento per sospendere la piattaforma Shein in Francia.

Se le città "sono causa ed effetto di una nuova domanda di mobilità, ecco la risposta concreta, fruibile e sostenibile di Eicma: le due ruote". Lo si legge in una nota. Non è solo il mercato a premiarle, prosegue, all’82ma edizione dell’Esposizione Internazionale delle due ruote, in programma da domani a domenica 9 novembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho, arriva Y.u.m. – Your Urban Mobility, un’area test pensata per far vivere al pubblico un’esperienza diretta con i mezzi che rappresentano il presente e il futuro degli spostamenti in città.
Nata nel 2023 come contenuto espositivo promosso da Eicma all’interno dei padiglioni per valorizzare il contributo delle due ruote alla mobilità urbana, Y.u.m. torna quest’anno in una veste rinnovata, trasformandosi in un’area dinamica e interattiva. Situata nella porzione Est dell’arena esterna MotoLive, che per celebrare il suo ventesimo anniversario si estende eccezionalmente su oltre 60.000 mq, l’area Y.U.M. si sviluppa su 4.000 mq di superficie e ricrea veri e propri percorsi urbani su asfalto, delimitati da 28 container marittimi. Qui i visitatori potranno testare gratuitamente più di 40 veicoli tra ciclomotori, scooter e quadricicli a motore elettrico o endotermico, messi a disposizione da 12 case costruttrici: Askoll, Astreea, Birba, Bmw, Citroën, Honda, Kawasaki, Mobilize, Niu, Piaggio, Yamaha e Xev.
I test ride saranno organizzati in sessioni da dodici minuti ciascuna. L’accesso all’area Y.U.M. è gratuito e consentito ai visitatori dai 14 anni in su, in possesso di patente AM, A1, A2 o A in corso di validità. I minorenni dovranno necessariamente essere accompagnati da almeno un genitore. Particolare attenzione sarà riservata anche al tema della sicurezza, grazie al contributo del partner tecnico Tucano Urbano, storico marchio del gruppo Mandelli. L’azienda metterà a disposizione del pubblico il casco El’Jettin e due modelli di guanti tecnici della loro gamma, oltre alla possibilità esclusiva di provare il gilet airbag AIRSCUD™, dotato di tecnologia In&motion integrata. Con l’area Y.U.M., Eicma si conferma ancora una volta il punto di riferimento internazionale per l’innovazione nel mondo delle due ruote, offrendo uno spazio esperienziale dove i visitatori potranno conoscere, provare e comprendere da vicino le soluzioni più avanzate per la mobilità urbana.
Ferito gravemente e trasferito all'ospedale SS. Annunziata... 
E' diventato virale un video che mostra un giovane soldato ucraino di 23 anni che piange disperato, dicendo di non voler morire, mentre viene mandato in prima linea a combattere contro le forze armate russe. Due brevi clip diffuse da un post che ha guadagnato quasi due milioni di visualizzazioni su 'X', ma che, in realtà, è stato generato dall'intelligenza artificiale. La stessa IA che, oltre al giovane ucraino, ha prodotto altri video di soldati dell'esercito di Kiev, sempre in lacrime. Lo spiega la Bbc dicendo di aver condotto ricerche inverse delle immagini del soldato ucraino che piange e che l'hanno condotta a un account di TikTok, ora eliminato, che condivideva appunto video generati dall'intelligenza artificiale, soprattutto di ucraini disperati mentre vanno a combattere.
In alcuni filmati condivisi dall'account è chiaramente visibile la filigrana di 'Sora', un modello di intelligenza artificiale text-to-video creato da OpenAI. Nel video del giovane soldato ucraino che piange, invece, la filigrana non è visibile. Il video è composto da due brevi clip, una di quattro secondi e l'altra di 10 secondi, montati insieme. La brevità delle clip è un indicatore del fatto che il video sia stato generato dall'intelligenza artificiale, poiché la maggior parte dei modelli può produrre riprese continue solo fino a 10 secondi.
Un altro indicatore della disinformazione filorussa è la sua presunta età del soldato, perché in Ucraina la coscrizione obbligatoria è prevista solo per gli uomini tra i 25 e i 60 anni idonei al servizio militare. Questo deepfake è stato ampiamente diffuso da account di social media anti-Ucraina, con un post che ha raccolto quasi due milioni di visualizzazioni su X. Alcune didascalie del post sono rivolte agli alleati dell'Ucraina, incoraggiandoli a porre fine al loro sostegno alle autorità di Kiev.
L'account che ha pubblicato originariamente il post è stato rimosso da TikTok. La Bbc ha chiesto alla piattaforma il motivo della sua cancellazione, senza però ricevere risposta.

Giornalismo toscano in lutto per la morte di Piero Ceccatelli all'età di 65 anni. L'Associazione Stampa Toscana, con il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti, "si stringe alla famiglia per la scomparsa di Piero Ceccatelli, capace di affrontare con grande coraggio una malattia che non lo aveva comunque fermato. Fin da ragazzo manifestò grande passione per la scrittura con la quale ha saputo raccontare con affreschi vivi la storia quotidiana di Prato e della sua gente".
A 15 anni, nella appena nata Radio Prato, Ceccatelli cominciò il lavoro di giornalista: il suo sogno fin da bambino. Frequenta il liceo e diventa corrispondente del 'Tirreno' e scrive per il 'Guerin Sportivo'. Parallelamente agli studi in giurisprudenza svolge un'intensa attività di free lance per Ansa, 'Gazzetta dello Sport', Rai3 Toscana, 'Progress' e dirige i periodici 'Prato Sport' e 'La Provincia'. Dal 1981 al 1992 è redattore e poi responsabile dei servizi sportivi di Tv Prato, inaugurando il settimanale 'Il gioco è fatto'.
Nel 1989 Piero Ceccatelli viene assunto al 'Tirreno' nella redazione di Prato appena avviata, di cui diventerà vicecapo. Nel 1995 è chiamato a guidare la redazione pratese de 'La Nazione', ruolo che copre per 14 anni con una parentesi a Pistoia. Quindi diventa caporedattore centrale del giornale. Guida infine la redazione di Lucca e lavora all'online.
Ha scritto, fra gli altri, il libro 'Prato Le 100 meraviglie + 1'. All'impegno professionale, Piero Ceccatelli aveva voluto affiancare anche quello sindacale (componente di Cdr) e quello civile: nonostante la malattia non ha fatto mancare la sua collaborazione alla riabilitazione dei detenuti. In prima linea anche lì. "Ciao Piero. Non dimenticheremo quello che sei stato", scrive il presidente dell'Assostampa, Sandro Bennucci, nel comunicato di cordoglio.
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha espresso il proprio cordoglio per la morte di Ceccatelli. "Un giornalista scrupoloso ed obiettivo - scrive Giani - innamorato della sua città ma che sapeva guardare oltre, intelligente e pungente, onesto e sempre cordiale come molti ricordano. Sicuramente una perdita per tutti". Alla moglie Paola le condoglianze del presidente Giani.

Il simbolo celeste con scritto "Referendum giustizia Vota sì è giusto!" e un decalogo delle “buone ragioni per dire sì alla separazione delle carriere e per una giustizia più giusta, terza e credibile”. L'Unione delle Camere penali italiane (Ucpi) lancia ufficialmente il Comitato per il Sì al referendum sulla riforma costituzionale. All'organismo hanno già aderito altre realtà, tra le quali l’Organismo unitario dell’Avvocatura, l’Unione nazionale delle Camere civili, Nessuno tocchi Caino, la Fondazione Enzo Tortora, i Radicali Italiani, Extrema Ratio, Italiastatodidiritto, Rete Forense, Europa Radicale e altre associazioni. Presidente onorario l'avvocato e professore Tullio Padovani, accademico dei Lincei.
Una riforma inevitabile, secondo Francesco Petrelli, presidente del Comitato referendario e dell’Ucpi, per dare davvero attuazione al codice di procedura penale Vassalli: “Se vogliamo avere un codice che funzioni, democratico e liberale - ha affermato - dobbiamo dire si’ a questa riforma come condizione di funzionamento del nostro sistema per una giustizia più giusta ed equilibrata”. “Questa riforma è figlia nostra - ha sottolineato Petrelli - Quel modello da noi depositato al parlamento italiano nel 2017, quando abbiamo raccolto oltre 72mila firme, è stato ripreso prima dai partiti di maggioranza e poi nel ddl costituzionale. E' motivo di orgoglio e forza”. “Come allora eravamo scesi nelle piazze per parlare con i cittadini, così faremo in questa campagna referendaria”, ha proseguito. "Non è una riforma di destra o di sinistra, è figlia dell’Unione”, ha ribadito Beniamino Migliucci, presidente della Fondazione dell’Ucpi aggiungendo: “È una riforma che serve ai cittadini e anche alla magistratura per recuperare l’autorevolezza nel tempo smarrita”.
Rinaldo Romanelli, segretario dell’Ucpi, ha spiegato che dove c'è un codice di procedura penale come il nostro le carriere sono separate tanto che al momento l'Italia rappresenta "un’anomalia mondiale" mentre sul sorteggio per il Csm ha osservato: “Le vicende delle degenerazioni correntizie non sono nate né finite con Palamara; questo è il rimedio a una degenerazione che opprime il Csm e tutti i magistrati. L’obiettivo è restituire libertà e autorevolezza ai magistrati nell’interesse del cittadino per una giustizia trasparente ed equa”. "Il nostro impegno è spiegare ai cittadini la riforma - ha proseguito - vogliamo far comprendere di cosa si tratta e per questo abbiamo elaborato un decalogo con dieci ragioni per il si’ al referendum”.
Sull'importanza di far capire ai cittadini cosa significa la riforma ha puntato l'attenzione anche Petrelli: “Questa strada non sarà in discesa - ha detto - Sappiamo che si porrà in atto, inevitabilmente, una polarizzazione; c’è il rischio che si determini un confronto molto forte tra politica e magistratura, tra maggioranza e opposizione. È inevitabile nella politica referendaria”. “Però noi siamo convinti che, all’interno di questa conflittualità, si apra uno spazio di dialogo con i cittadini che credo non sopportino questa radicalizzazione e polarizzazione dei fronti”, ha concluso.

"In questi ultimi 2 anni le novità sull'epilessia riguardano soprattutto i rapporti istituzionali. Esistono 4 disegni di legge in Parlamento. Nessuno ha ancora dato i suoi frutti, ma per la prima volta la Sin - Società italiana di neurologia e la Lice - Lega italiana contro l'epilessia hanno avuto una voce unica nelle varie audizioni in X Commissione o in Parlamento con i legislatori e con i relatori. Un passo avanti testimoniato dalla presenza della parola 'epilessia' nell'ultima Finanziaria, anche se è relativa alle persone con epilessia farmaco-resistente e ai portatori di disabilità". Lo ha detto Angelo Labbate, professore di Neurologia dell'università degli studi di Palermo, al 55° Congresso della Sin.
L'obiettivo delle società scientifiche è quello di "porre l'attenzione sulla vasta popolazione con forma" di epilessia "farmaco-sensibile, non farmaco-resistente, cioè quelli che hanno una vita normale, ma subiscono lo stigma. Questo sarà uno dei propositi miei e della Società italiana di neurologia - assicura il neurologo - Si tratta di persone che hanno difficoltà di accesso al lavoro, difficoltà a costruire una famiglia, a socializzare normalmente e a praticare sport".

"Sono tante le novità terapeutiche nel campo dell'emicrania. Abbiamo oggi a disposizione 6 nuovi farmaci per la terapia di prevenzione, che riducono la frequenza e l'intensità degli attacchi, e altri per il trattamento sintomatico al bisogno. Sono efficaci e molto ben tollerati rispetto ad altri trattamenti tradizionali in cui il profilo di tollerabilità non era ottimale". Lo spiega Cristina Tassorelli, professore di Neurologia all'università degli studi di Pavia, al 55° Congresso della Società italiana di neurologia (Sin).
La disponibilità di questi nuovi trattamenti ha portato a dei cambiamenti nel percorso terapeutico, evidenzia la neurologa. "Abbiamo pazienti in trattamento per anni e continuano ad avere beneficio a lungo - spiega - Sono 2 i tipi di emicrania: episodica, chi ha mal di testa fino a 15 giorni al mese, e cronica, di chi ne ha dai 15 giorni in su. Adesso abbiamo messo nel mirino un nuovo target a cui vorremmo arrivare: non avere più soggetti con un emicrania cronica. Ci vorrà tempo - precisa - ma la nostra speranza è intercettare i pazienti in cui l'emicrania comincia ad aumentare di frequenza o di intensità e poterli mettere in trattamento con i farmaci che bloccano la progressione e prevengono l'emicrania cronica, quando avviene il peggioramento".

Si chiude anzi tempo l’avventura di Jasmine Paolini e Sara Errani alle Wta Finals di Riad (veloce indoor, montepremi 15,5 milioni di dollari), dove mancano l'approdo alla semifinale. La coppia azzurra, testa di serie numero 1, cede con il punteggio di 6-3, 6-3 di fronte alla belga Elise Mertens e alla russa Veronika Kudermetova, numero 4 del seeding, nell'ultimo match del girone.

Nel corso della fiera Ecomondo, Assoimballaggi di FederlegnoArredo ha organizzato il convegno 'Il contributo degli imballaggi in legno e sughero all’economia circolare alla luce del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Ppwr)', un momento di confronto tra esperti, istituzioni e operatori della filiera per discutere le implicazioni della futura normativa comunitaria. Il testo, attualmente in fase di definizione a Bruxelles e destinato a entrare in vigore nel 2026, introduce nuovi criteri e obiettivi in materia di riuso e riciclabilità.
Assoimballaggi ha evidenziato "la necessità che questi obiettivi riconoscano la specificità del comparto del legno, che già oggi opera secondo un modello circolare consolidato: gli imballaggi dismessi vengono trasformati in materia prima per la produzione di pannelli truciolari destinati all’arredo, contribuendo concretamente alla riduzione dei rifiuti e all’efficienza nell’uso delle risorse".
Il Ppwr - spiega Assoimballaggi - prevede obiettivi stringenti di riutilizzo per diverse tipologie di imballaggi, la cui applicazione dovrà essere chiarita dai futuri atti delegati. Tuttavia, la maggior parte degli imballaggi in legno è progettata su misura in base alle esigenze specifiche dei clienti, ad esempio per il trasporto di componentistica, macchinari, componenti industriali. Oltre l’80% degli imballaggi in legno (pallet e imballaggi industriali) prodotti in Italia, molti dei quali poi esportati, rientra infatti in questa categoria. Questa natura 'personalizzata' rende complesso, a volte impossibile, l’inserimento degli imballaggi su misura in sistemi di riuso standardizzati e tracciabili, come quelli previsti a livello europeo, visto anche che molti di questi viaggiano per il globo. Ciononostante, è emerso dal convegno come tali imballaggi vengano spesso riutilizzati o riparati localmente, rappresentando una forma concreta, anche se non formalmente contabilizzata, di economia circolare.
“Il legno è già parte di un modello circolare pienamente funzionante - ha sottolineato il presidente di Assoimballaggi, Andrea Gava - ma serve una normativa che valorizzi questa realtà, evitando criteri che rischino di penalizzare una filiera sostenibile e consolidata. Sarà quindi fondamentale attendere gli atti delegati, che dovranno chiarire anche le modalità di calcolo degli obiettivi di riuso, per garantire che le peculiarità della filiera siano adeguatamente rappresentate”.
Sul fronte della riciclabilità, il nuovo quadro europeo introduce un sistema di classi (A, B, C, ecc...) per valutare le prestazioni dei diversi materiali. In queste settimane il Cen (Comitato Europeo di Normazione), con la partecipazione di Assoimballaggi e Fefpeb, sta definendo i criteri tecnici per ciascun materiale: un passaggio cruciale per assicurare che le caratteristiche naturali e rinnovabili del legno siano pienamente riconosciute.
Durante il convegno, Amanda Fuso Nerini (Conai) ha illustrato il valore del modello italiano di responsabilità estesa del produttore (Epr): “Lo schema italiano, come pochi altri in Europa, ha saputo sia raggiungere e superare gli obiettivi di riciclo, sia promuovere buone pratiche di ecoprogettazione degli imballaggi, tra cui anche i circuiti di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo”.
Jenny Campagnol (Consorzio Italiano Compostatori - Cic) ha presentato le prove di compostabilità per legno e sughero, Paolo Pipere ha analizzato gli aspetti giuridici legati al riuso, mentre Giacomo Goli (Università di Firenze) ha illustrato i risultati di uno studio Lca sui pallet in legno evidenziando gli impatti ambientali di questa tipologia di pallet.
Il presidente Andrea Gava ha ribadito l’impegno di Assoimballaggi ai tavoli istituzionali: “Stiamo continuando a lavorare ai tavoli nazionali ed europei, in collaborazione con Confindustria e con le associazioni europee di categoria, partecipando anche ai gruppi di esperti della Commissione Europea. Il nostro obiettivo è tutelare la filiera dell’imballaggio in legno, garantendo che la normativa riconosca il valore ambientale del riciclo e del riuso dei nostri prodotti. Con l’adozione dei futuri atti delegati, Assoimballaggi continuerà a impegnarsi affinché i criteri di riciclabilità e riutilizzo rispecchino la realtà produttiva e ambientale del comparto, valorizzandone il contributo positivo alla sostenibilità”.

Fanno sesso in auto mentre viaggiano in autostrada a 140 all'ora. Una coppia impegnata è stata fermata dalla polizia in Germania su un'autostrada della Renania Settentrionale-Vestfalia. Le forze dell'ordine sono intervenute per bloccare il veicolo che, secondo le segnalazioni, procedeva in maniera irregolare tra le corsie. L'emittente N-tv documenta l'operazione effettuata lunedì dagli agenti della polizia di Munster sull'autostrada A1.
La coppia ha messo in pericolo altri automobilisti con manovre avventate e ha ripetutamente rischiato di finire contro i guard-rail. Un camion è stato costretto ad accostare sulla corsia di emergenza per evitare guai. Mentre veniva sorpassato, il camionista ha notato che il conducente e la donna seduta accanto a lui erano impegnati in un rapporto sessuale.
Gli agenti sono intervenuti e hanno coronato l'inseguimento fermando l'automobilista, un uomo di 37 anni, e la donna 33enne che era a bordo. Il conducente dovrà rispondere di accuse per guida pericolosa e interruzione della circolazione stradale.

"Il tumore della prostata non è solamente biologia, ma è un qualcosa che colpisce anche la persona" nella sua interezza, "l'intimità e il senso di virilità dell'uomo. Questo ha fatto sì che nel corso del tempo chiunque parlasse di tumore della prostata" finisse per essere deriso, "ma attualmente non è così". Lo ha detto il presidente di Europa Uomo, Claudio Talmelli, partecipando alla conferenza stampa 'Oltre la frammentazione: strategie integrate per la gestione del tumore della prostata metastatico', oggi nella Sala stampa della Camera dei deputati.
"Le cure sono molto migliorate, ormai non si parla più di sopravvivenza, ma di qualità della vita - ha sottolineato Talmelli - Nonostante ciò, ancora si discute poco del tumore della prostata. Ci deve essere un'azione concertata tra gli elementi della comunicazione classica, la parte scientifica, le associazioni dei pazienti e le istituzioni".

Le temperature ancora elevate che anche a novembre stanno caratterizzando alcune zone d'Italia hanno allungato la stagione delle zanzare, al punto che in numerose città i cittadini fanno ancora i conti con le punture di questi insetti e con i rischi connessi. Una situazione che, di questo passo, rischia di proseguire fino a Natale. Lo denuncia la Società italiana di medicina ambientale (Sima), che ricorda i pericoli sul fronte sanitario.
"L'innalzamento delle temperature medie stagionali ha creato le condizioni favorevoli per una alterazione dei cicli di vita e di riproduzione di alcuni insetti", spiega il presidente Sima, Alessandro Miani. Il caldo, infatti, "consente alle uova di zanzara di sopravvivere grazie ad un autunno più mite, e agli animali adulti di rimanere in vita, riprodursi e moltiplicarsi. Un discorso che non vale solo per le tipologie di zanzare più resistenti al freddo, come la giapponese (Aedes japonicus japonicus) o la coreana (Aedes koreicus), presenti soprattutto in alcune zone del Nord Italia, ma anche per la diffusissima zanzara comune (Culex pipiens) e la temibile zanzara tigre (Aedes albopictus). Ricordiamo che nel nostro Paese si contano circa 60 specie di zanzare, a fronte delle oltre 3.000 presenti in tutto il mondo".
"In assenza di un repentino e sensibile calo delle temperature, in alcune aree del Paese le zanzare potrebbero continuare a imperversare anche fino a Natale - prevede Miani - Un cambiamento che comporta non solo fastidi e disagi per i cittadini, ma anche pericoli sul fronte sanitario: tra le malattie trasmesse all'uomo dalle zanzare ve ne sono alcune molto gravi, come i virus Dengue, Chikungunya e febbre gialla".

"Il tumore della prostata è la patologia con l'incidenza più elevata nel nostro Paese. Necessità di gestione complessiva della patologia a 360 gradi, presa in carico e lavoro in team o lavoro multidisciplinare vuol dire Prostate Cancer Unit". Lo ha detto Giuseppe Procopio, direttore Programma Prostata e Struttura dipartimentale di Oncologia medica genitourinaria, Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori di Milano, intervenendo all'incontro con la stampa 'Oltre la frammentazione: strategie integrate per la gestione del tumore della prostata metastatico', che si è svolto oggi nella Sala stampa della Camera dei deputati.
"Questi modelli organizzativi prevedono figure di specialisti come l'oncologo, il radioterapista e l'urologo, ma anche figure che sono di supporto e che possono aiutare nell'interpretazione diagnostica e nella strategia di trattamento - ha spiegato Procopio - La messa insieme di queste competenze garantisce oggi la presa in carico a 360 gradi, ma anche la gestione ottimale e adeguata per il paziente. Questo è un modello virtuoso funzionale che esiste in tante realtà: la prossima sfida - ha concluso - è estenderlo il più possibile su tutto il territorio nazionale".

Confcommercio – Imprese per l’Italia e Manageritalia hanno sottoscritto il rinnovo del “Ccnl per i dirigenti di aziende del terziario, distribuzione e servizi”, con decorrenza dal 1 gennaio 2026 e validità fino al 31 dicembre 2028. Il contratto riguarda oltre 10mila imprese e 32mila dirigenti e prevede un aumento lordo mensile a regime di 800 euro, suddiviso in tre tranche che scatteranno il 1 gennaio di ogni anno (320 euro dal 2026, 260 euro dal 2027, 220 euro dal 2028), un welfare potenziato, nuove tutele sociali e demografiche e misure per la parità di genere. La firma, anticipata rispetto alla scadenza naturale del contratto (31 dicembre 2025), “rappresenta una scelta di responsabilità e di visione strategica, volta a garantire stabilità, continuità e qualità nelle relazioni sindacali. Un segnale forte in un contesto economico ancora incerto, che tutela il potere d’acquisto dei manager e consente alle imprese una pianificazione efficace dei costi del lavoro. Ma le vere novità sono l’ulteriore investimento in welfare e l’innovazione sul tema dell’invecchiamento attivo al lavoro e misure per genitorialità e parità di genere”, scrive Confcommercio in una nota.
Mauro Lusetti, vicepresidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, dichiara: “Siamo molto felici per aver sottoscritto questo rinnovo in anticipo rispetto alla scadenza prevista per il prossimo 31 dicembre. Un contratto che conferma l’attitudine di Confcommercio a mantenere fede ai propri impegni negoziali collocandosi sulla scia di tutti quelli rinnovati negli ultimi mesi. Conferma, altresì, il buon rapporto da sempre intercorso con l’organizzazione sindacale rappresentativa dei manager delle nostre imprese. Un rapporto storicamente incentrato sulla ricerca di soluzioni tra le più moderne e al contempo sostenibili per il welfare, per il benessere delle aziende e per il benessere di chi ne sta alla guida”.
“Questo contratto arriva prima del tempo e soprattutto nel tempo giusto. È una scelta di responsabilità e visione: serve a garantire stabilità e prospettiva sia per i dirigenti che per le imprese. È un gesto concreto che rafforza il ruolo della contrattazione e mette al centro la qualità del lavoro e delle relazioni sindacali moderne”, dichiara il presidente di Manageritalia Marco Ballarè.

"La difesa è sempre legittima". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni, commentando il caso di Rovigo, dove un uomo, non indagato grazie alle nuove norme sulla legittima difesa, ha sparato al ladro che si era introdotto nella sua villa.
In particolare, la tentata rapina aggravata che ha portato al ferimento di un rapinatore a cui fa riferimento la premier è avvenuta lunedì verso le 18.30 a Grignano Polesine. A sparare un anziano che si è ritrovato dentro casa, non per la prima volta, una banda di rapinatori, armati e a volto coperto. L'uomo, sentendo dei rumori provenire da un'altra zona della casa, ha imbracciato il suo fucile e ha sparato per mettere in fuga i banditi, colpendone uno soltanto di striscio, stando alla scarsa quantità di sangue rilevata dalla Polizia scientifica. La Procura escluderebbe indagini a carico dell'anziano per eccesso di legittima difesa, essendo lo sparo avvenuto all'interno dell'abitazione e non all'esterno mentre i rapinatori erano già in fuga.

Valorizzare i luoghi di cura per i disturbi mentali, ripensandoli per renderli più adatti alle attività assistenziali offerte, mettendo sempre al centro le persone che li vivono, siano pazienti, caregiver o operatori sanitari. E' l'obiettivo di 'Coloriamo i luoghi della salute del cervello', l'iniziativa di Lundbeck Italia partita a febbraio 2024 a Milano con l'obiettivo di percorrere tutto lo Stivale, che è recentemente approdata a Salerno e debutta oggi a Bari con il rinnovamento della Sala multifunzionale del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl. L'inaugurazione si è svolta in occasione dell'evento di apertura del Congresso nazionale della Società italiana di psichiatria (Sip), in programma fino all'8 novembre nel capoluogo pugliese.
In Italia solo il 9% di 9 milioni di persone con disturbi mentali riceve assistenza dai Dipartimenti di Salute mentale, riporta una nota. Tra le ragioni spiccano il difficoltoso accesso al servizio e lo stigma che ancora oggi colpisce queste persone. Chi riesce ad accedere all'offerta sanitaria, però, spesso viene accolto in strutture che non riflettono l'importanza del percorso di cura che vi si compie. "I dati epidemiologici più recenti confermano un aumento costante dei disturbi psicopatologici, soprattutto tra i giovani, le donne e le persone più fragili dal punto di vista socioeconomico - afferma Guido Di Sciascio, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell'Asl di Bari - Vediamo ogni giorno quanto sia importante disporre di luoghi di cura per queste persone che siano il più possibile accoglienti, inclusivi e capaci di stimolare relazioni positive tra pazienti e operatori della salute mentale". Il progetto diventa "una risposta concreta a questo bisogno: rendere i servizi di salute mentale più confortevoli e funzionali, in ragione delle attività assistenziali che quotidianamente offrono ai propri utenti".
"In una città come Bari, punto di riferimento per l'intera Puglia - osserva Di Sciascio - il Dipartimento di Salute mentale e i Csm affrontano ogni giorno una crescente domanda di assistenza legata al disagio psichico. Ecco perché ridisegnare e abbellire questi spazi è un forte segnale di attenzione e vicinanza, e significa in ultima analisi restituire valore ai luoghi della cura, porre al centro le persone e rafforzare il legame tra comunità, operatori, pazienti, familiari e caregiver". L'iniziativa "restituisce centralità al tema, troppo spesso trascurato, dell'umanizzazione dei luoghi di cura - commenta Elisabetta Vaccarella, assessora al Welfare del Comune di Bari - Occuparsi con attenzione degli spazi in cui si cura significa ridare dignità alle persone nel loro percorso terapeutico. Questo progetto rappresenta un passo concreto verso una sanità più accogliente, vicina e rispettosa dell’essere umano in tutte le sue fragilità".
"La salute mentale riguarda tutti noi - evidenzia Luigi Fruscio, direttore generale Asl Bari - Crediamo che prendersene cura sia importante quanto lo è per la salute fisica. Per questo nella nostra Asl lavoriamo ogni giorno per costruire percorsi concreti e accessibili, unendo competenze cliniche, organizzative e sociali. Vogliamo garantire risposte rapide, percorsi su misura e servizi vicini alle persone, sempre rispettando i diritti e la dignità di ciascuno. Perché essere accanto a chi ha bisogno non è solo il nostro dovere: è il modo in cui la Asl costruisce fiducia e comunità, proteggendo il benessere di tutti".
Il progetto - illustrano i promotori - vuole ripensare gli spazi dedicati alla cura delle persone con malattie mentali, mettendo al centro il valore terapeutico dei luoghi. Un ambiente idoneo e accogliente può infatti sostenere meglio chi affronta un percorso di cura. L'iniziativa prevede, in base ai bisogni dei centri coinvolti, piccoli interventi di ristrutturazione, nuovi arredi e l'installazione di opere tratte da 'People in Mind', concorso di arti grafiche promosso da Lundbeck per favorire, attraverso l'arte, il superamento di stigma e pregiudizi. L'impatto del progetto viene misurato scientificamente, con un'indagine condotta prima e dopo la trasformazione degli spazi, per valutarne gli effetti su pazienti e operatori. Nei prossimi mesi l'iniziativa raggiungerà altri centri di salute mentale e nel 2026 si estenderà anche a quelli neurologici, continuando a promuovere un'idea di cura centrata sulla persona.
"Crediamo che promuovere la salute del cervello, per tutti e ovunque, significhi anche creare luoghi di cura capaci di accogliere la persona prima ancora della patologia - dichiara Scilla Chirizzi, Commercial Director di Lundbeck Italia - Gli spazi dedicati alla cura non sono semplici ambienti, ma parte integrante del percorso terapeutico: possono trasmettere speranza, dignità e attenzione, elementi essenziali per chi affronta una malattia mentale o neurologica. Con il progetto 'Coloriamo i luoghi della salute del cervello' vogliamo quindi contribuire a valorizzare questi spazi per renderli maggiormente funzionali e in linea con le attività assistenziali che offrono, ponendo sempre al centro le persone: dai pazienti ai caregiver, fino agli operatori sanitari che ogni giorno mettono al servizio degli altri la propria umanità e competenza. Siamo infatti convinti che iniziative come questa possano avere un impatto positivo sul futuro delle comunità, promuovendo una cultura della salute del cervello fondata sulla bellezza, sull'ascolto e sulla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato".

Mangiare in modo corretto per tenere il peso sotto controllo significa anche masticare in maniera regolare. 'Ingurgitare' il cibo è controproducente anche quando si parla di confronto con la bilancia. "Perché masticare è importante? Ingurgitare è sbagliato", dice il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista, a La volta buona. "Masticare significa attivare enzimi ptialinici nella bocca che agiscono su una parte di carboidrati", spiega il medico evidenziando che "con la masticazione, poi si attivano una serie di muscoli". Quante volte bisogna masticare per ogni forchettata? "Qualcuno dice anche 50 volte, io direi almeno una ventina", dice.
Calabrese cancella un luogo comune particolarmente diffuso: esistono i cibi a calorie negativa che consentono di bruciare più calorie di quelle che vengono assunte? "No. Le calorie negative non esistono", taglia corto l'esperto. "Possono esserci i concetti ipocalorici. Per capirci: 100 grammi di insalata contengono 0,6 grammi di fibra. 100 grammi di fagioli contengono 20 grammi di fibra, che equivalgono quasi al fabbisogno quotidiano di 30 grammi di fibra. Se dovessi assumerle con l'insalata, dovrei mangiarne 5 chili...", dice.
Sotto i riflettori finiscono i flavonoidi, composti antiossidanti e antinfiammatori. "I flavonoidi sono essenziali, ma bisogna stare attenti alla quantità di cibo che si assume. Se mangio mezzo chilo di cioccolato per assumere flavonoidi, le calorie mi fanno ingrassare", spiega il nutrizionista.
Quindi, una consolazione parziale per chi vuole concedersi uno 'sgarro': "Il tiramisù? Meglio mangiarlo come break, non alla fine di un pasto".

A2A è tra i vincitori del Premio Sviluppo Sostenibile 2025, promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Italian Exhibition Group con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Nell’ambito di Ecomondo, la principale manifestazione italiana dedicata alla green e circular economy, il Gruppo ha conseguito il primo posto per il settore 'Decarbonizzazione e adattamento al cambiamento climatico' ed è stato premiato per il progetto di recupero di calore dal data center Qarnot, realizzato nella centrale A2A Lamarmora di Brescia.
L’iniziativa rappresenta una delle prime applicazioni in Italia del recupero di calore dai data center e la prima a utilizzare un innovativo sistema di raffreddamento a liquido collegato a una infrastruttura di teleriscaldamento urbano. Grazie alla collaborazione con la società francese Qarnot, l’impianto consente di catturare il calore generato dai server a temperature elevate, fino a 65 °C, e di immetterlo direttamente nella rete, trasformando un’attività energivora in una fonte utile per la comunità. A regime il progetto permetterà di produrre 16 GWh di calore pulito all’anno, soddisfacendo il fabbisogno termico di circa 1.350 appartamenti, evitando l’emissione di oltre 3.500 tonnellate di CO2, l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita da 22mila alberi in un anno.
“Questo premio riconosce il valore di un’innovazione che coniuga transizione digitale, economia circolare e sostenibilità ambientale - ha dichiarato Fulvio Roncari, direttore generale della Business Unit Circular Economy di A2A durante la cerimonia di consegna del premio - I data center sono infrastrutture strategiche per il futuro: grandi consumatori di energia, possono diventare alleati della transizione ecologica. Con il progetto Qarnot dimostriamo che ogni cascame termico può essere rimesso in circolo. È una visione concreta di teleriscaldamento 4.0, in cui le reti diventano sistemi intelligenti e integrati al servizio dei territori. Con i data center che potrebbero nascere nei contesti urbani dotati di reti di teleriscaldamento, in Italia si potrebbe recuperare calore green sufficiente a soddisfare il fabbisogno di circa 800mila famiglie. È una grande opportunità per fare della transizione digitale anche una leva di decarbonizzazione delle città”.
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