
(Adnkronos) - E' stato un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo imprenditoriale e rappresentanze manageriali sulle priorità fiscali e sociali da affrontare nella prossima Legge di Bilancio e nelle future politiche pubbliche l'incontro “Fisco e welfare: proposte per una nuova stagione di crescita”, che ha visto a Roma dialogare Manageritalia e il viceministro dell'Economia Maurizio Leo. Ad aprire i lavori Marco Ballarè che ha spiegato come "per il nostro fisco la progressività non può trasformarsi in sproporzione. Oggi un libero professionista con redditi sotto i 100mila euro paga il 15%, mentre un lavoratore dipendente con lo stesso reddito arriva al 43%. Questo genera sfiducia e distorsioni nel mercato. Serve una riforma che armonizzi i regimi, ristabilisca equità e rispetti chi contribuisce di più. Per questo chiediamo che i contributi agli enti bilaterali siano esenti da tassazione, di detassare aumenti e premi di risultato, alzare i tetti dei fringe benefit e portare la defiscalizzazione dei buoni pasto a 10 euro. Bloccare l’età pensionabile è utile, ma senza un secondo pilastro previdenziale i giovani e le donne rischiano pensioni troppo basse così come un sistema di welfare sbilanciato e iniquo».
Per Leo "rimodulare un fisco più equo e quello che abbiamo iniziato a fare già nel 2024 e che completeremo con la prossima legge di bilancio soprattutto per venire incontro alle esigenze del ceto medio". "In quest’ottica abbiamo già ridotto le aliquote da quattro a tre 23%, 35 % e 43% un passo ulteriore lo faremo nella prossima legge bilancio dove l'aliquota del 35% verrà portata al 33% per i soggetti che producono un reddito tra i 28 e 50mila euro. Questo è il percorso che noi abbiamo potuto fare tenendo conto delle risorse e delle regole che derivano da una governance economica europea. Nei prossimi anni potremmo alzare l’asticella per quanto concerne la riduzione delle aliquote per i redditi più alti".
La tavola rotonda, moderata da Roberto Sommella, direttore di MF-Milano Finanza, ha avuto l’obiettivo condiviso di proporre soluzioni concrete per rilanciare la crescita, migliorare il benessere dei lavoratori e contribuire alla costruzione di un sistema Paese più dinamico, inclusivo e competitivo. “Abbiamo il dovere dare risposte anche a chi con stipendi medio alti continua a pagare come e più di prima” ha commentato Paola Mancini, senatrice e membro della 10ª Commissione Affari Sociali. Un’opzione, consona al ruolo dei manager, sarebbe quella di alzare il tetto di 80mila euro sulla defiscalizzazione dei premi di produttività. A favore di tutti e poi portare l’esenzione fiscale dei buoni pasto da 8 a 10 euro con un cospicuo vantaggio anche in termini di pil creato”.
Parole seguite da quelle di Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia che ha sottolineato: “Noi manager e alte professionalità con redditi lordi sopra gli 80/100mila euro annui non siamo ricchi pur essendo determinanti per la crescita e lo sviluppo del Paese. Siamo quelli che pagano gran parte dell’Irpef e pretendiamo che venga recuperata l’evasione fiscale di circa 90 miliardi di euro, risorse fondamentali per sostenere il sistema di welfare, gli investimenti, lo sviluppo produttivo e soprattutto necessari a garantire un'equità di trattamento fra cittadini”
Nel corso del dibattito è emersa con forza la necessità di affrontare le sfide poste da un contesto economico complesso, segnato da inflazione, stagnazione salariale e perdita di potere d’acquisto, che colpisce anche manager e professionisti, pilastri della produttività nazionale. Tra i temi affrontati: la costruzione di un sistema fiscale più equo e capace di guardare alla sostenibilità intergenerazionale, il rafforzamento del welfare aziendale e contrattuale, la valorizzazione della previdenza complementare e il sostegno alla genitorialità.
Negli ultimi anni, il sistema fiscale e di welfare italiano si è trovato al centro di una crescente pressione economica e sociale. Secondo i dati ISTAT, nel 2024 la pressione fiscale complessiva ha raggiunto il 42,5% del PIL, in aumento rispetto al 41,2% del 2023. Parallelamente, il potere d’acquisto delle famiglie ha subito una contrazione dello 0,6% nel quarto trimestre 2024, mentre la propensione al risparmio è scesa all’8,5% e salari calati del 10% dal 2019 ad oggi, segnalando una crescente difficoltà del ceto medio a far fronte al caro vita. Se si mette a confronto un reddito di 105mila euro lordi l’anno con uno 3,5 volte più basso pari a 30mila euro, il primo paga 13,5 volte le tasse del secondo. Questo è segno dello squilibrio e dalla mancanza di proporzionalità dell’attuale sistema fiscale.
Fondamente anche l’attenzione alla previdenza complementare che sta vivendo una fase di espansione: nel primo trimestre del 2025, le posizioni attive hanno superato gli 11,3 milioni, con oltre 10,1 milioni di iscritti e un patrimonio gestito di oltre 244 miliardi di euro. Tuttavia, persistono squilibri strutturali, con una partecipazione ancora limitata tra i giovani e le donne, e una diffusa diffidenza verso le linee di investimento più dinamiche. L’obiettivo condiviso da tutti i relatori è stato quello di individuare soluzioni concrete per rilanciare la crescita, migliorare il benessere dei lavoratori e contribuire alla costruzione di un sistema Paese più dinamico, inclusivo e competitivo.
Leggi tutto: Fisco, in convegno Roma confronto Manageritalia-Leo su priorità in vista della manovra


(Adnkronos) - Vinci un punto con Carlos Alcaraz e guadagna... un milione di dollari. Durante l'opening week dei prossimi Australian Open, in programma dal 26 gennaio all'1 febbraio 2026, mentre si disputeranno le qualificazioni per il primo Slam della stagione, andrà in scena un torneo particolare. Sulla Rod Laver Arena infatti si giocherà il 'Million Dollar 1 Point Slam', che metterà dieci giocatori dilettanti provenienti da tutto il Paese contro 22 professionisti. In palio, appunto, un montepremi da un milione di dollari, circa 560mila euro.
Tra i partecipanti ci sarà anche Carlos Alcaraz, numero uno del mondo dopo aver battuto Jannik Sinner nella finale dello US Open. La conferma è arrivata proprio dal direttore degli Australian Open, Craig Tiley: "Ora hai un milione di motivi per raccogliere una racchetta e prepararti per gennaio".
Il format è semplice. Un sorteggio a "sasso, carta, forbice, stabilirà il giocatore al servizio. Poi si giocherà il punto e chi vincerà passerà al turno successivo, mentre chi perde sarà eliminato.
Leggi tutto: Alcaraz sfida dilettanti agli Australian Open, in palio un milione di dollari

(Adnkronos) - Mentre il presidente Usa Donald Trump annuncia di aver preso una decisione sui missili Tomahawk da inviare a Kiev, continua senza sosta la guerra tra l'Ucraina e la Russia fra massicci attacchi con droni e nuove vittime. Sul versante ucraino colpite nella notte la zona di Kherson e la regione di Poltava, su quello russo nel mirino sono finite le regioni di Kursk, Nizhny Novgorod e Belgorod.
Almeno una persona sarebbe morta e altre sarebbero rimaste ferite in un nuovo attacco attribuito alle forze russe che ha colpito nella notte la zona di Kherson, nell'est dell'Ucraina. Il governatore della regione Oleksandr Prokudin ha denunciato via Telegram l'attacco contro un distretto intorno alla mezzanotte, come riportano i media locali. La Russia, riferiscono, ha anche lanciato un attacco con droni contro la regione di Poltava, da dove sono stati segnalati danni che interessano l'infrastruttura ferroviaria, un'infrastruttura energetica e altri edifici, oltre a blackout.
Le autorità di Mosca hanno denunciato un ampio attacco con droni lanciato contro la Russia dall'Ucraina per il secondo giorno consecutivo, riferendo di aver intercettato 209 droni durante la notte e questa mattina.
La maggior parte dei droni è stata abbattuta sulle regioni di Kursk, Nizhny Novgorod e Belgorod, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in un comunicato. Gli attacchi hanno colpito un sito industriale non identificato nella regione di Nizhny Novgorod, ha detto il governatore Gleb Nikitin. Le autorità russe non hanno segnalato vittime.
Mosca ha quindi denuncia un attacco con droni ucraini nella parte della regione di Kherson controllata dalla Russia, con un bilancio di quatto morti. Poche ore prima il governatore della regione ucraina di Kherson, Oleksandr Prokudin aveva denunciato via Telegram un nuovo attacco attribuito alle forze russe che nella notte aveva colpito la zona, provocando un morto e diversi feriti. "Quattro civili sono stati uccisi sull'autostrada tra Zavodovka e Gornostayevka a seguito di un attacco mirato con droni contro veicoli civil", scrive su Telegram Vladimir Saldo, governatore della parte della regione di Kherson occupata dalla Russia.
Le forze speciali ucraine avrebbero colpito nei giorni scorsi anche una unità della Flotta del Mar Baltico russa, la Grad una corvetta di nuovo tipo armata di missili Buyan M, mentre si trovava a mille chilometri dalla linea del fronte, sul Lago Onega. La nave era in rotta dal Mar Baltico al Caspio lungo la rotta interna del Volga-Baltico di fiumi e laghi, che connette il canale del Volga-Don al fiume Don e al Mare d'Azov e quindi al Mar Nero, una rotta che, dopo questo attacco, non può più essere considerata invulnerabile. L'Ucraina, rivendica Kiev, ha dimostrato di essere in grado di colpire in modo sistematico in profondità nel territorio russo, a centinaia e anche migliaia di chilometri dalla linea del fronte, con il record di duemila chilometri, dopo che ieri è stata colpita una raffineria a Tyumen.
"Ho già preso una decisione, più o meno". Il presidente Usa Donald Trump afferma di aver deciso di inviare i missili a lunga gittata Tomahawk in Ucraina, ma che vuole prima capire come verranno utilizzati. "Credo di voler scoprire cosa ne stanno facendo. Sai, dove li stanno mandando. Immagino che dovrei porre questa domanda", dice rispondendo ai giornalisti nello Studio Ovale e spiegando di voler evitare una escalation.

(Adnkronos) - L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di nuova combinazione - osimertinib con chemioterapia - per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) localmente avanzato (Stadio IIIB-IIIC) o metastatico (Stadio IV) e mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (Egfrm). La terapia mirata combinata migliora il controllo della malattia nei pazienti con Nsclc e mutazione del gene Egfr: a 4 anni è vivo il 49% dei pazienti. Osimertinib è stato inoltre approvato in monoterapia nei pazienti con Nsclc localmente avanzato, non resecabile, con mutazioni di Egfr, la cui malattia non è progredita durante o dopo chemioradioterapia. I passi avanti nella cura del carcinoma polmonare sono stati presentati oggi a Milano in un incontro con la stampa promosso da AstraZeneca.
Come evidenziato nello studio Flaura2 - che ha coinvolto 557 pazienti Nsclc metastatico e con mutazione di Egfr, pubblicato nel 2023 sul The New England Journal of Medicine e per il quale sono stati presentati importanti aggiornamenti lo scorso settembre a Barcellona nel Simposio presidenziale della Conferenza mondiale sul tumore del polmone (World Conference on Lung Cancer 2025) - osimertinib con l’aggiunta di chemioterapia offre un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione (Pfs) e della sopravvivenza globale (Os). In particolare, - dettaglia la farmaceutica in una nota - la combinazione "ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte del 38% rispetto al solo osimertinib, con un vantaggio di quasi 9 mesi in più nella Pfs mediana. La sopravvivenza globale mediana ha raggiunto quasi 4 anni (47,5 mesi) nel braccio di combinazione rispetto a circa 3 anni (37,6 mesi) ottenuti con osimertinib in monoterapia". Inoltre - ricorda la farmaceutica - l'apporvazione di Aifa per la rimborsabilità di osimertinib in monoterapia, "offre per la prima volta ai pazienti con Nsclc localmente avanzato, non resecabile, con mutazioni di Egfr, la cui malattia non è progredita durante o dopo chemioradioterapia, la possibilità di accedere a una terapia target dopo la chemioradioterapia".
"Osimertinib in monoterapia è lo standard di cura di prima linea per i pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico e mutazione di Egfr", spiega Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano e presidente di Aiot, Associazione italiana di oncologia toracica.
"L’approvazione della rimborsabilità di osimertinib in combinazione con la chemioterapia da parte di Aifa - aggiunge de Marinis - permette, a questi pazienti con malattia avanzata, di avere a disposizione due opzioni terapeutiche in prima linea basate su osimertinib. I clinici, in questo modo, possono scegliere la cura più efficace in relazione alle caratteristiche di ogni paziente, mantenendo dunque un approccio personalizzato. Osimertinib in combinazione con chemioterapia “stabilisce un nuovo punto di riferimento, con il più esteso beneficio in termini di sopravvivenza globale mai riportato in questo setting – continua l’esperto - Grazie alla nuova combinazione, è stata ottenuta una sopravvivenza globale mediana di quasi 4 anni, un anno in più rispetto a osimertinib in monoterapia, con una riduzione del rischio di morte del 23%. L’aggiunta della chemioterapia ad osimertinib permette di superare i meccanismi di resistenza messi in atto dal tumore e di realizzare un ulteriore progresso nella cura, ora disponibile anche per i pazienti del nostro Paese".
"Nel 2024, in Italia, sono stati stimati circa 45mila nuovi casi di tumore del polmone – illustra Silvia Novello, presidente di Women Against Lung Cancer in Europe (Walce), direttore dell’Oncologia medica all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano e professore ordinario di Oncologia medica all’Università degli Studi di Torino - Purtroppo, circa l’80% delle diagnosi avviene in fase avanzata, da qui l’importanza di opzioni terapeutiche sempre più efficaci per questi pazienti. La mutazione del gene Egfr - chiarisce - è presente nel 15% circa dei casi di Nsclc nella popolazione caucasica, e con maggior frequenza nei non fumatori. Lo studio Flaura2 ha confermato la rilevanza della profilazione molecolare per un ottimale inquadramento diagnostico e terapeutico del tumore del polmone. La mutazione a carico di Egfr - sottolinea l’esperta - è un biomarcatore che, nel tempo, si è rivelato uno dei driver più importanti, in grado di guidare in maniera efficace la scelta della cura. Ogni indicazione terapeutica nel carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato deve essere preceduta dalla profilazione molecolare. Altrettanto importante è la collaborazione multidisciplinare, a partire dal momento della diagnosi. Questi aspetti - osserva - diventano ancora più decisivi alla luce dei dati dello studio Flaura2 e dell’approvazione della rimborsabilità della combinazione osimertinib più chemioterapia da parte di Aifa".
In particolare, "nello studio, il 63% dei pazienti trattati con la combinazione era vivo a 3 anni e il 49% a 4 anni, rispetto al 51% e al 41% con osimertinib in monoterapia - rimarca Novello - Per i pazienti con questa tipologia di tumore del polmone in fase avanzata e con mutazione di Egfr, grazie alla nuova combinazione, è possibile parlare di sopravvivenza a lungo termine e queste persone possono essere reinserite nel contesto sociale e lavorativo. In questo setting, cominciamo a parlare di allungamento della sopravvivenza, caratterizzata dal mantenimento della qualità di vita".
Per l’indicazione da parte di Aifa su osimertinib in monoterapia per i pazienti con tumore del polmone in stadio localmente avanzato non resecabile e con mutazione di Egfr, in cui la terapia mirata ha dimostrato di ottimizzare l’efficacia della chemioradioterapia - precisa l’azienda - nello studio Laura, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, osimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84%, prolungando la sopravvivenza libera da progressione a più di 3 anni. "Sono risultati senza precedenti nei pazienti con tumore del polmone di Stadio III non resecabile con mutazione di Egfr - commenta de Marinis - una popolazione che finora non ha potuto beneficiare di un trattamento specifico di mantenimento dopo la chemioradioterapia. Questi dati sottolineano la necessità di diagnosticare e trattare i pazienti con tumore del polmone il più presto possibile. Osimertinib, grazie all’approvazione di Aifa, diventa la prima terapia mirata disponibile in questo setting ad intento curativo".
"Le 2 recenti approvazioni da parte di Aifa confermano osimertinib, inibitore tirosin-chinasico di ultima generazione, come terapia fondamentale per il trattamento del tumore del polmone metastatico con mutazione di Egfr sia in monoterapia che in combinazione con chemioterapia, e in monoterapia nel tumore del polmone in Stadio III non resecabile – conclude Paola Morosini, Medical Affairs Head Oncology AstraZeneca - Siamo orgogliosi che la ricerca di AstraZeneca abbia contribuito a dimostrare il valore di un farmaco capace di ridefinire il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule con mutazione Egfr, garantendo benefici concreti ai pazienti in ogni stadio della malattia, dalle forme avanzate a quelle più precoci".
Leggi tutto: Tumori al polmone Nsclc e mutazione Egfr, rimborsate 2 nuove indicazioni terapia mirata

(Adnkronos) - Stabile la spesa per consumi delle famiglie, ma una su tre limita la quella alimentare. Lo indica l'Istat in un Report sulle spese per i consumi delle famiglie italiane nel 2024.
Nel 2024 la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è pari a 2.755 euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2023 (2.738 euro). La differenza in termini percentuali tra la spesa del Nord-est (la più alta rispetto alle altre ripartizioni) e quella del Sud (la più bassa) si attesta al 37,9%.
La spesa media mensile delle famiglie composte soltanto da italiani continua a essere superiore di quasi un terzo (+31,8%) rispetto a quella delle famiglie con stranieri.
Ma quasi un terzo delle famiglie ha limitato la spesa alimentare. Nel 2024, così come nel 2023, circa un nucleo su tre dichiara di aver limitato in quantità e/o qualità, rispetto a un anno prima, la spesa per cibo (31,1%, era il 31,5% nel 2023) e per bevande (35,3%, dal 35,0%).
Come nei due anni precedenti, anche nel 2024 la voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver limitato maggiormente è quella per abbigliamento e calzature: se si escludono quelle che affermano di non sostenere questa spesa (il 4,3% di tutte le famiglie residenti), la quota di chi ha provato a ridurla è del 47,5% (in lieve diminuzione rispetto al 48,6% del 2023) e sale al 57,6% nel Mezzogiorno (era il 58,0% nel 2023).
Sostanzialmente invariata, rispetto al 2023, la quota di famiglie, tra quelle che sostengono questo tipo di spesa, che dichiarano di non aver modificato i propri comportamenti di acquisto per beni e servizi relativi a sanità (il 78,6%, era il 79,1% nel 2023) e alla cura e igiene personale (il 63,3%, come nel 2023), prosegue il Report dell'Istat.
Le quote delle famiglie che non hanno modificato l’acquisto di carburanti (71,4%, contro il 70,9% del 2023) e viaggi (56,2%, dal 55,4% del 2023) risultano in aumento nel Centro, dove i valori sono rispettivamente saliti al 72,3% (dal 70,6%) e al 59,5% (dal 55,8%). La quota di famiglie che hanno mantenuto invariati i propri comportamenti di spesa per i carburanti rimane comunque più elevata al Nord, dove raggiunge il 76,9%.
Leggi tutto: Consumi, spesa famiglie stabile nel 2024: ma una su tre taglia quella alimentare

(Adnkronos) - Per gli studenti universitari sono iniziati ormai da tempo i mesi della caccia alla stanza. Un passaggio cruciale per chi inizia o riprende gli studi fuori sede, ma anche un terreno sempre più insidioso, dove truffe online, contratti irregolari e richieste economiche fuori norma sono in forte aumento. A lanciare l’allarme è SoloAffitti, la principale rete italiana specializzata nella gestione e tutela della rendita immobiliare, con oltre 300 agenzie affiliate e più di 1.000 Rental Property Manager attivi su tutto il territorio nazionale, che ha raccolto le principali segnalazioni e redatto un vademecum per aiutare gli studenti a evitare brutte sorprese. A Milano, il canone medio per una stanza singola si attesta sui 675 euro al mese, a Firenze sui 350, a Roma sui 620, a Torino intorno ai 360 euro, mentre tra le città del sud spicca Bari con 310 euro. Ma il problema non è solo il prezzo: la forte competizione e la scarsità di alloggi spingono molti studenti ad accettare condizioni poco trasparenti o a concludere accordi affrettati, spesso online, senza le necessarie verifiche.
“Il mercato degli affitti per studenti è da sempre vivace e dinamico - spiega Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti - ma negli ultimi anni è diventato anche un terreno fertile per truffatori e operatori improvvisati. Gli studenti, specie le matricole, sono tra i soggetti più esposti: spesso non conoscono le regole, si fidano di annunci accattivanti e si trovano in difficoltà a distinguere un’offerta seria da una fraudolenta".
Le segnalazioni raccolte da SoloAffitti mostrano uno scenario preoccupante: aumentano le segnalazioni di truffe o tentativi di truffa online da parte di studenti in cerca di alloggio. Il Centro Studi SoloAffitti ha stimato che sono cresciute di circa il 20% negli ultimi due anni, con picchi in corrispondenza dell’inizio dei semestri accademici. Le frodi seguono schemi sempre più sofisticati, spesso replicati su piattaforme di annunci o social network locali. La più diffusa resta la “truffa della caparra anticipata”: un falso locatore pubblica un annuncio con foto rubate da internet a prezzi più bassi della media. Chiede una caparra per “bloccare” la stanza, giustificandosi con l’elevato numero di richieste e poi sparisce dopo l’incasso. Non mancano i casi del cosiddetto “proprietario fantasma”, che dichiara di vivere all’estero o di essere momentaneamente impossibilitato a mostrare la casa, ma pretende comunque un pagamento anticipato. Un altro schema sempre attuale è quello delle agenzie abusive o dei database fasulli: pseudo-mediatori che, dietro pagamento di una quota, promettono liste di appartamenti disponibili ma in realtà inesistenti o già affittati.
Anche quando la casa esiste davvero, i problemi non finiscono. SoloAffitti segnala ancora casi di affitti in nero e contratti non registrati, che sono molti meno rispetto al passato ma rappresentano comunque una fetta importante delle segnalazioni, stimabili in circa il 5%. Un contratto non registrato non solo è illegale, ma priva le famiglie della possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 19% del canone annuo, fino a un massimo di 2.633 euro per gli studenti fuori sede.
Molti contratti risultano inoltre irregolari o incompleti, con clausole non conformi alla legge. Tra le più frequenti: la possibilità per il locatore di entrare liberamente nell’immobile “per controlli”, o la richiesta di spese accessorie forfettarie senza rendicontazione. SoloAffitti ricorda che, per legge, il contratto deve indicare chiaramente canone e oneri accessori, con la dicitura “salvo conguaglio”. Senza rendicontazione, gli studenti rischiano di pagare molto più del dovuto.
Un ulteriore fenomeno riguarda i canoni concordati irregolari: alcuni proprietari stipulano contratti che beneficiano dei vantaggi fiscali previsti dalla legge 431/98, ma senza rispettare gli accordi territoriali o senza l’asseverazione da parte delle associazioni di categoria. In questi casi, lo studente che ha versato un canone superiore a quello previsto può chiedere la restituzione della differenza entro sei mesi dalla fine della locazione.
Per evitare di cadere in trappola, SoloAffitti suggerisce alcune semplici regole: visitare sempre l’immobile prima di versare qualsiasi somma; diffidare da prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato; non pagare mai caparre senza la firma di un impegno scritto; richiedere la registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate; verificare la correttezza delle spese accessorie, chiedendo sempre la rendicontazione; affidarsi a professionisti qualificati, che conoscano le norme e possano tutelare entrambe le parti.
“Un approccio prudente è la miglior difesa contro le truffe - ribadisce Silvia Spronelli - Affidarsi a un professionista non è un costo, ma un investimento in serenità e sicurezza. In un contesto in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta, chi cerca casa non deve lasciarsi guidare dalla fretta o dall’illusione del prezzo basso. Serve informazione, consapevolezza e rispetto delle regole”.
Le difficoltà non si concentrano più solo nelle grandi città universitarie. Secondo SoloAffitti, negli ultimi anni anche centri medi come Parma, Perugia, Pavia, Lecce e Trento hanno registrato un aumento delle truffe e degli affitti irregolari, legato all’espansione delle sedi universitarie decentrate e all’arrivo di studenti stranieri. In molti casi, i giovani provenienti da altre regioni o dall’estero non conoscono il contesto locale e finiscono per affidarsi a piattaforme non verificate o annunci sui social network. "Il mercato universitario è un microcosmo che riflette le fragilità del mercato degli affitti nel suo complesso - conclude Spronelli - serve una maggiore educazione abitativa, ma anche strumenti pubblici di controllo e assistenza, come sportelli dedicati e database certificati degli immobili per studenti".


(Adnkronos) - Se Edmondo Cirielli si candiderà alla presidenza della Regione Campania non dovrà lasciare il governo. A dirlo è il vicesegretario della Lega, Claudio Durigon rispondendo alle affermazioni del capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, che ritiene invece opportune eventuali dimissioni di Cirielli dalla carica di viceministro degli Esteri.
"Credo -risponde Durigon all'Adnkronos - che non è questo il momento di avanzare simili ipotesi. Edmondo Cirielli è un grandissimo candidato, molti di noi hanno doppi incarichi, come ad esempio il sottoscritto, che è sottosegretario e vicesegretario della Lega". Cirielli - conclude Durigon - "sicuramente vincerà e quindi non c'è bisogno di porre questi diktat preventivi".
Leggi tutto: Regionali Campania, Durigon: "Se Cirielli si candida non deve lasciare governo"

(Adnkronos) - Lewis Hamilton contro Fernando Alonso. Il pilota della Ferrari ha risposto, a modo suo, alle accuse dello spagnolo dell'Aston Martin, che via radio si era lamentato, durante il Gran Premio di Singapore, dei problemi ai freni che hanno condizionato l'ultima parte di gara dell'inglese. "Non posso crederci, non posso crederci", ha ripetuto varie volte Alonso al proprio team, "come può essere sicuro guidare senza freni?".
Alonso ha tentato per tutta la gara di superare Hamilton, senza mai riuscirci, salvo poi sorpassarlo al settimo posto a causa dei cinque secondi di penalità inflitta al pilota Ferrari. La replica di Lewis, in ogni caso, non si è fatta attendere. L'inglese, sette volte campione del mondo, ha pubblicato un video con alcuni spezzoni di una celebre commedia britannica in cui il protagonista ripete: "non posso crederci".
La descrizione è altrettanto eloquente: "18 anni di questo...". Il riferimento è al Mondiale 2007, quando entrambi erano in McLaren, in un'annata in cui non mancarono, nonostante fossero compagni di squadra, polemiche e duelli.
Leggi tutto: Alonso accusa, Hamilton lo sfotte: il botta e risposta dopo Gp Singapore

(Adnkronos) - È stato un red carpet da déjà vu per i fan di Hollywood: Ben Affleck e Jennifer Lopez di nuovo fianco a fianco, ma stavolta niente romanticismi, solo affari. I due ex più iconici degli anni 2000 si sono ritrovati lunedì sera alla prima newyorkese del musical 'Kiss of the Spider Woman', film che segna un crocevia professionale (e forse emotivo) per entrambi.
J.Lo è la star della pellicola, mentre Ben ha firmato da produttore esecutivo attraverso la sua casa di produzione Artist Equity, fondata con l'amico di sempre Matt Damon. E se la chimica sullo schermo è un mestiere, sul tappeto rosso sembra ancora qualcosa di naturale: sguardi complici, sorrisi da copertina e persino una mano posata sulla vita di lei. Coreografia da ex con esperienza, come sottolinea il sito di gossip Tmz che ha pubblicato diverse foto dell'evento.
Ma dietro i flash, il contesto è tutt'altro che spensierato: il divorzio ufficiale tra i due è arrivato proprio durante le riprese del musical, nel 2024, tra gossip infiniti e silenzi eloquenti. Eppure, Jennifer non ha mai fatto mistero del valore simbolico di questo film: "È stato un rifugio, una forma di evasione", ha dichiarato, "mi ha aiutato a superare uno dei momenti più difficili della mia vita". Insomma, 'Kiss of the Spider Woman' non è solo un film, ma quasi una catarsi. E la première ha avuto il sapore di un'ultima danza tra due star che, anche separate, sembrano continuare a raccontarsi.
Leggi tutto: Ben Affleck e Jennifer Lopez di nuovo insieme… ma solo per una sera

(Adnkronos) - Continua la sfida serrata di ascolti tra 'La Ruota della Fortuna' su Canale 5 e 'Affari tuoi' su Rai1. Il programma condotto da Gerry Scotti in access prime time ha prevalso ieri, lunedì 6 ottobre, con 5.394.000 spettatori e il 25.3% di share contro i 4.895.000 spettatori e il 22.9% ottenuti dallo show presentato da Stefano De Martino.
Prima, 'Cinque Minuti' è stato visto da 3.989.000 spettatori (19.6%), mentre 'Gira La Ruota della Fortuna' ha raccolto 4.416.000 spettatori (21.1%).
In prime time 'Blanca 3', in onda su Rai1, è stato il programma più visto con 3.829.000 spettatori e il 23.8% di share. Al secondo posto il 'Grande Fratello' su Canale5, che ha conquistato 2.052.000 spettatori con uno share del 15.5%.
Terzo piazzamento della serata per 'I mercenari 3' su Italia1, che ha incollato davanti al video 940.000 spettatori con il 5.5% di share. A seguire, 'Lo Stato delle Cose' su Rai3 (836.000 spettatori, 5.7%), 'La Torre di Babele' su La7 (908.000 spettatori, 5%), 'Quarta Repubblica' su Rete4 (679.000 spettatori, 5.1%), 'Boss in Incognito' su Rai2 (767.000 spettatori, 4.8%), 'Little Big Italy' sul Nove (485.000 spettatori, 2.7%), 'Now You See Me – I maghi del crimine' su Tv8 (329.000 spettatori, 1.9%).
Leggi tutto: Ascolti tv, La Ruota della Fortuna contro Affari Tuoi: chi ha vinto lunedì 6 ottobre

(Adnkronos) - Poste Italiane ha ricevuto il premio internazionale “Liberi di crescere”. Alla base della motivazione del riconoscimento, assegnato dall’Associazione La Caramella Buona, le iniziative di Poste Italiane per l’inclusione sociale, la tutela dell’infanzia, l’attenzione verso le fasce deboli e disagiate e il sostegno al Terzo settore.
A ritirare il premio, giunto all’ottava edizione ospitata presso il Circolo Ufficiali Pio IX di Roma, il direttore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, che nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui responsabile della divisione Corporate Affairs e condirettore generale di Poste Italiane, oltre a posizioni apicali in Terna S.p.A., consolidando competenze in governance e strategia aziendale. L’organizzazione del premio “Liberi di crescere” ha sottolineato che “Poste Italiane si afferma nel mondo del sociale, non solo come la più grande azienda italiana ma anche come la più etica e la più sensibile. Inclusione, tutela dell’infanzia, cura e attenzione verso le fasce deboli e disagiate rappresentano una vocazione che Poste Italiane porta avanti da anni favorendo progetti e iniziative volte al supporto concreto del terzo settore”.
L’associazione La Caramella Buona ha voluto inoltre mettere in evidenza il rapporto costante con Poste Italiane e il concreto aiuto ottenuto negli anni che ha consentito di assicurare assistenza alle vittime di violenza accogliendole presso rifugi sicuri, garantendo loro supporto legale e psicologico. Inoltre, grazie a Poste Italiane l’associazione ha evidenziato che “sono stati realizzati progetti destinati a migliaia di studenti in tutta Italia, favorendo incontri formativi nelle scuole per contrastare il fenomeno degli abusi, del bullismo e del disagio giovanile”.



(Adnkronos) - Non si ferma l'avanzata del virus West Nile nel centro della Sardegna, con la 'febbre del Nilo' che miete un'altra vittima. Un uomo ultrasettantenne di Santa Giusta è infatti morto ieri all’ospedale San Martino di Oristano. Si tratta della terza vittima nel territorio della Asl 5 in Sardegna, l'area ricca di zone umide dove il virus è comparso dal 2011.
Registrato intanto un nuovo caso di positività: si tratta di un paziente ultranovantenne di Masullas, ricoverato all’ospedale di San Gavino. Sale così a 38 il numero dei contagi registrati nell'Oristanese in questi mesi.
Leggi tutto: West Nile, terzo morto nell'Oristanese e nuovo contagio: casi salgono a 38

(Adnkronos) - Ha tentato il suicidio Emanuele Ragnedda, trasferito in ospedale a Sassari dopo che, secondo quanto apprende l'Adnkronos, stanotte ha cercato di impiccarsi in carcere. L'imprenditore 41enne era stato arrestato dopo aver confessato l'omicidio di Cinzia Pinna nella sua tenuta di Conca Entosa, nelle campagne di Palau. Ora si trova all'ospedale Santissima Annunciata ricoverato nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura della Asl di Sassari.
Il fermo dell'uomo era stato convalidato il 26 settembre scorso. Dopo la confessione che ha risolto il giallo, l'imprenditore di Arzachena ha parlato di nuovo con gli inquirenti e durante l'udienza di convalida ha aggiunto nuovi dettagli al suo racconto. Le indagini continuano perché ci sono ancora molti punti da chiarire, sia sul movente sia sul possibile aiuto ricevuto da qualche complice.
Ragnedda ha mostrato dove aveva nascosto il cadavere. Era vicino a un albero all'interno della sua grande tenuta nelle campagne di Palau. Nella villa per due giorni gli specialisti del Ris di Cagliari hanno prelevato reperti. Diverse tracce di sangue e polvere bianca che potrebbe essere cocaina. Ignoto ancora il movente che ha spinto l'uomo a uccidere Cinzia con un colpo di pistola.
Leggi tutto: Omicidio Cinzia Pinna, Ragnedda tenta di impiccarsi in cella: ricoverato

(Adnkronos) - Luca Telese bacchetta Francesca Albanese. Il giornalista, conduttore di In Onda su La7, stigmatizza le dichiarazioni della relatrice Onu per i territori occupati sulla senatrice Liliana Segre. "Ho letto con sconcerto le parole di Francesca Albanese contro Liliana Segre, definita non attendibile perché il dolore per ciò che ha vissuto nel lager la rende "poco lucida" ed emotivamente "legata ad Israele". Trovo folle la metafora del malato di cancro che non potrebbe essere attendibile quando parla del cancro (il genocidio) perché solo l’oncologo (cioè lei, la Albanese) può parlare del cancro", scrive Telese sul suo profilo X.
"Ovviamente sbaglia la Albanese come sbagliano gli azzeccagarbugli filo Netanyahu che in questi giorni usano le carte bollate per difendere le atrocità di Israele. Altrimenti una giornalista (Hannah Arendt) non avrebbe potuto scrivere 'La banalità del male'. E il più grande narratore italiano del Novecento - Primo Levi - nulla potrebbe dire sull’Olocausto", prosegue il giornalista. "In primo luogo perché (teorema Albanese) 'poco lucido' in quanto sopravvissuto. E poi “non competente” sul piano professionale. Come tutti sanno, nella sua vita, Primo Levi era un chimico", conclude Telese.
Albanese è stata protagonista di un 'caso' nella puntata di In Onda di domenica sera. Albanese, che avrebbe dovuto lasciare lo studio attorno alle 21 per un altro impegno, si è alzata improvvisamente ed ha abbandonato la trasmissione di scatto mentre un altro ospite, Francesco Giubilei, si diceva d'accordo con la posizione espressa dalla senatrice Segre sulla definizione di genocidio e sul dramma di Gaza. Nelle ultime ore, Albanese è stata 'redarguita' anche da Enrico Mentana. Il direttore del Tg La7 ha respinto al mittente le accuse mosse nei confronti delle tv italiane, ritenute colpevoli di censurare ciò che accade nella Striscia.
Leggi tutto: Telese: "Sconcerto per parole Albanese contro Segre"

(Adnkronos) - Le patologie cardiovascolari continuano a rappresentare la principale causa di morte e di invalidità nel nostro Paese. Non a caso la Commissione Europea ha posto queste malattie al centro delle proprie politiche sanitarie. Il modello italiano, fondato sull’universalità delle cure e riconosciuto come esempio virtuoso a livello internazionale, è oggi messo alla prova dalla necessità di garantire la sostenibilità economica. Le difficoltà derivano dal progressivo invecchiamento della popolazione e dall’aumento dei costi dei percorsi diagnostico-terapeutici. L’Italia, un tempo tra i Paesi con la più elevata aspettativa di vita al mondo insieme al Giappone, si è vista negli ultimi anni sopravanzata da altre nazioni europee come Francia e Svizzera.
I cardiologi ospedalieri Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) si sono dati appuntamento giovedì al ministero della Salute in occasione degli Stati Generali Anmco 2025 per riunire istituzioni, comunità scientifica, associazioni di pazienti e società civile per una giornata di lavoro e proposte operative dedicata alle priorità del Paese in ambito cardiovascolare. Si farà il punto sull’importanza della prevenzione primaria in ambito cardiovascolare e dell’impegno della Cardiologia Italiana nella lotta alla morte improvvisa. Ma anche sul futuro della ricerca in Italia, tra bisogni inevasi ed innovazione tecnologica, e sull’universalità delle cure cardiovascolari nel nostro Paese.
Secondo Massimo Grimaldi, presidente Anmco e direttore della Cardiologia dell’ospedale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba): “L’obiettivo, dunque, non è soltanto prolungare la vita media, ma soprattutto migliorare la qualità degli anni vissuti, salvaguardando al contempo l’equilibrio di bilancio. In questo scenario, le società scientifiche possono rappresentare un interlocutore qualificato per i decisori istituzionali, contribuendo a rendere il sistema sanitario più efficace ed efficiente. Con questo spirito, Anmco si confronta oggi con le istituzioni negli Stati Generali, forte di oltre 6.500 cardiologi iscritti e di un’esperienza maturata in più di 60 anni di attività. Grazie anche alla Fondazione appositamente dedicata, alla raccolta e all’analisi di una vasta mole di dati da parte del Centro Studi Anmco, si è in grado di documentare sia l’elevato livello delle cardiologie ospedaliere italiane sia di fornire strumenti concreti per orientare le scelte di politica sanitaria. I risultati spingono l’Anmco a rivolgere lo sguardo anche oltre l’ambito medico-scientifico, con un impegno crescente sia nella promozione della prevenzione primaria sia nella diffusione della defibrillazione precoce sul territorio, a beneficio diretto della salute dei cittadini".
“Gli Stati Generali Anmco – osserva Federico Nardi. presidente Designato Anmco e direttore della Cardiologia dell’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato - nascono per trasformare conoscenza scientifica e buone pratiche in azioni concrete per i cittadini. Prevenzione strutturata, protezione dalla morte improvvisa e ricerca clinica di qualità sono tre assi strategici che chiedono decisioni misurabili e condivise con le Istituzioni. Il nostro impegno è garantire, ovunque in Italia, cure cardiovascolari tempestive, appropriate ed eque: è così che si difende davvero la salute pubblica e si rafforza il Servizio sanitario nazionale.”
"Gli Stati Generali Anmco rappresentano un’importante occasione di confronto tra noi cardiologi e di interlocuzione con le istituzioni con l’obiettivo di salvaguardare la salute cardiovascolare della popolazione. L’Anmco, forte della sua ampia rete operante nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, nelle terapie intensive, nei reparti e negli ambulatori cardiologici, con oltre 700 ospedali, desidera rafforzare il proprio lavoro costituendo quel patrimonio culturale, scientifico e organizzativo a tutela dei cittadini italiani", conclude Fabrizio Oliva, past president Anmco e direttore della Cardiologia dell’ospedale Niguarda di Milano.
Leggi tutto: Sanità, giovedì a Roma Stati generali cardiologi ospedalieri Anmco
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie