Influenza, alert Ecdc: "Insolito trend precoce, vaccinarsi senza indugio. Rischio stagione pesante"

Influenza 2025-2026 in anticipo e con il rischio di un impatto pesante sul servizio sanitario. E' l'allarme che arriva dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
"I casi di influenza rilevati stanno aumentando insolitamente presto nei Paesi dell'Unione europea/Spazio economico europeo (Ue/See), con un anticipo di 3 o 4 settimane rispetto alle 2 stagioni più recenti, è l'alert. Secondo una valutazione del rischio, l'Ecdc spiega come "un ceppo influenzale di recente comparsa dell'influenza A/H3N2, il sottoclade K, che sta guidando la circolazione". L'appello dell'agenzia è a "vaccinarsi senza indugio".
"Quest'anno stiamo assistendo a un aumento dei casi di influenza molto prima del solito e questo significa che il tempo è fondamentale - avverte Edoardo Colzani, responsabile virus respiratori dell'Ecdc - Se avete diritto alla vaccinazione, non aspettate oltre. Vaccinarsi ora è uno dei modi più efficaci per proteggere se stessi e chi ci circonda da gravi malattie quest'inverno".
Le raccomandazioni
L'Ecdc diffonde in una nota alcune raccomandazioni. "Le persone a maggior rischio di malattie gravi - si legge - dovrebbero vaccinarsi senza indugio. Questi gruppi includono le persone di età superiore ai 65 anni, le donne in gravidanza, le persone con patologie preesistenti e croniche o immunodepresse, le persone che vivono in ambienti chiusi come le strutture di assistenza a lungo termine. Vaccinatevi se siete operatori sanitari o lavorate in una struttura di assistenza a lungo termine", chiede inoltre l'agenzia. Ancora: "Le strutture sanitarie e le strutture di assistenza a lungo termine dovrebbero rafforzare i loro piani di preparazione e le misure di prevenzione e controllo delle infezioni, nonché incoraggiare il personale e i visitatori a utilizzare mascherine durante i periodi di maggiore circolazione di virus respiratori".
Gli altri suggerimenti: "Gli operatori sanitari dovrebbero valutare la somministrazione tempestiva di farmaci antivirali ai pazienti a più alto rischio di malattia grave per ridurre le complicanze; gli operatori sanitari dovrebbero valutare l'utilizzo della profilassi antivirale durante le epidemie in ambienti chiusi, ad esempio nelle strutture di assistenza a lungo termine; i Paesi dovrebbero promuovere una comunicazione chiara e mirata sulla vaccinazione, l'igiene delle mani e le buone pratiche respiratorie per contribuire a ridurre la trasmissione nella comunità".
Rischio pressione sui servizi sanitari
"L'Europa potrebbe trovarsi ad affrontare una stagione influenzale più grave rispetto al passato, soprattutto in caso di una bassa copertura vaccinale". E il monito dell'Ecdc. "Sebbene permanga incertezza riguardo all'impatto sulla salute pubblica della prossima stagione influenzale", precisa l'agenzia, l'Ecdc si sta preparando allo "scenario" più pesante e insiste sulla necessità di vaccinarsi perché "un numero di infezioni superiore al normale aumenterebbe ulteriormente la pressione sui sistemi sanitari".
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