(Adnkronos) - Sui dazi Usa, al 30% per l'Ue dal primo agosto, "siamo sempre stati molto chiari sul fatto di preferire una soluzione negoziata. Questo rimane valido e utilizzeremo il tempo che abbiamo" fino alla scadenza. Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, commentando in conferenza stampa la lettera sui dazi del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Possiamo rispondere con contromisure se necessario", ha aggiunto.
"Estenderemo la sospensione delle nostre contromisure fino all'inizio di agosto e, nel frattempo, continueremo a predisporre ulteriori contromisure per essere pienamente preparati", ha poi aggiunto von der Leyen.
La presidente della Commissione Europea ha poi annunciato che è stata raggiunta un' "intesa politica" con l'Indonesia per la conclusione di un accordo di libero scambio. "Stiamo vivendo tempi turbolenti e quando l'incertezza economica incontra la volatilità geopolitica, partner come noi devono avvicinarsi. Quindi oggi stiamo compiendo un grande passo avanti in questo partenariato", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa congiunta a Bruxelles con il presidente indonesiano, Prabowo Subianto.
Sarà necessario adottare "contromisure decise" per contrastare i dazi statunitensi se non si raggiungerà un accordo "equo" con Washington, ha affermato intanto il ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, in un'intervista al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, dopo la lettera inviata dal presidente americano.
Secondo Klingbeil, è ancora necessario tenere "negoziati seri e orientati alla soluzione" con gli Stati Uniti, ma ha aggiunto che, in caso di fallimento, l'Ue avrà bisogno di "contromisure decise per proteggere i posti di lavoro e le imprese in Europa".
Leggi tutto: Dazi, Ue risponde a Trump: "Pronte contromisure, sospese fino a inizio agosto"
(Adnkronos) - Il maltempo si abbatte su tutta l'Italia, con ben tredici interessate dall'allerta meteo per temporali dal Nord al Centro. Colpita in particolare la Toscana, oggi in arancione. Allerta gialla quindi in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e settori di Lombardia e ancora Toscana.
Una linea temporalesca sta intanto interessando "la costa centro-settentrionale toscana e Arcipelago", con oltre 5.000 fulmini caduti in un'ora nell'area. A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando della "possibilità di forti temporali anche localmente intensi e colpi di vento". In seguito i temporali tenderanno a trasferirsi sul resto della regione, sulla quale pende l'avviso di allerta meteo arancione.
"Il nostro sistema regionale di Protezione Civile è in allerta e pronto ad intervenire in caso di necessità, prestiamo massima attenzione e prudenza", aggiunge Giani.
Permangono quindi condizioni di forte instabilità meteorologica sulla regione. Continuerà a piovere, in alcuni casi a carattere temporalesco. Ma le previsioni sono caratterizzate da un alto grado di incertezza che potrà far variare l’intensità dei fenomeni e, in modo significativo e casuale, la tempistica e la localizzazione degli scrosci.
Sulla base di questo quadro, la Sala operativa della Protezione civile regionale ha esteso la validità del bollettino di allerta emesso ieri, segnalando codice giallo su quasi tutta la Toscana fino alle ore 20 di questa sera (domenica 13 luglio). L’allerta, con identico codice, si protrarrà fino alle ore 7 di domani mattina (lunedì 14 luglio) sulle aree costiere meridionali e sulle isole dell’Arcipelago toscano.
Mattinata di forti disagi anche a Genova a causa del maltempo che ha colpito con particolare intensità la Val Polcevera. Secondo quanto segnalato dalla Protezione Civile si sono registrati rovesci violenti già a partire dalle 11, con allagamenti segnalati in diverse zone, in particolare a Rivarolo, Brin e Certosa.
La perturbazione, inizialmente concentrata sul ponente cittadino, si è poi spostata anche verso la Val Bisagno, interessando i quartieri orientali. I fenomeni più intensi, al momento, sembrano in graduale attenuazione nella Val Polcevera, ma proseguono nel resto della città. L’allerta gialla per temporali, inizialmente prevista fino alle 17, è stata prolungata da Arpal fino alle ore 19 su tutta la Liguria. La Protezione Civile invita la popolazione a prestare massima attenzione negli spostamenti e a tenersi aggiornata attraverso i canali ufficiali.
Leggi tutto: Maltempo, oltre 5mila fulmini sulla costa della Toscana. In Liguria prolungata allerta
(Adnkronos) - E' iconica l'immagine del vigile del fuoco con in braccio il piccolo Allen. Si chiama Federico Enzo ed è un membro del Tas, il Servizio di Topografia Applicata al Soccorso che supporta l'attività dei vigili del fuoco nelle prime fasi dell'emergenza. Insieme ai colleghi e a tutti gli altri soccorritori, Enzo è stato impegnato nelle circa 40 ore di ricerca di Allen. "E' stato un lavoro di squadra", dice all'Adnkronos ancora provato dall'emozione. Il vigile del fuoco ha coordinato le operazioni dall'Ucl, l'Unità di crisi locale allestita a Latte, poco distante dal camping dal quale Allen si era allontanato venerdì pomeriggio. A trovarlo, come detto, i volontari della protezione civile di Pompeiana Matteo Trecci, Edoardo Campione e Dario Mattiauda.
"Lo hanno preso e portato all'Ucl, dove lo abbiamo idratato, visto che non beveva da due giorni". Poi l'emozionante incontro con la madre, "Era al settimo cielo, si è emozionata tanto. Poco dopo è arrivato il padre che era impegnato nelle ricerche insieme a una squadra". Il vigile del fuoco ha poi preso in braccio Allen e lo ha portato a bordo di un'ambulanza della Croce Azzurra di Vallecrosia, dove sono stati controllati i parametri prima del trasferimento all'ospedale di Imperia, dove è arrivato in buone condizioni di salute.
"Una giornata come questa ripaga dei tanti momenti difficili nel fare questo mestiere", racconta Franco. "Purtroppo - aggiunge - non è stato semplice trovarlo perché Allen non parla. Nel punto in cui è stato trovato ci siamo passati almeno 3-4 volte, sia di giorno che di notte. Era a cinque metri dall'ultima traccia del Gps di uno dei soccorritori".
(Adnkronos) - Jannik Sinner in campo per l'ultimo allenamento prima della finale di Wimbledon, in programma oggi alle 17 contro Carlos Alcaraz.
L'azzurro, numero 1 del mondo, è sceso in campo in tarda mattinata per la rifinitura. Sul campo 1 di Aorangi Park, sotto gli occhi dei coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, Sinner ha svolto l'ultima sessione di lavoro. Dall'altra parte della rete, come sparring, Caleb Simms.
Leggi tutto: Sinner-Alcaraz, allenamento di Jannik prima di finale Wimbledon
(Adnkronos) - Nonostante i recenti attacchi militari subiti da Israele e Stati Uniti, l'Iran intravede ancora margini concreti per rilanciare i negoziati con Washington sul proprio programma nucleare. Lo scrive il Washington Post citando analisti e osservatori, secondo i quali all'interno della complessa galassia politica iraniana sta emergendo un consenso sulla necessità di riprendere il dialogo con gli Usa, anche se la sfiducia resta alta e i rischi di nuove escalation non sono stati dissipati.
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, e il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, nelle ultime settimane hanno intensificato gli sforzi diplomatici per tracciare una linea di separazione tra Stati Uniti e Israele, insistendo sul fatto che un accordo con Washington resta possibile, nonostante l'ostilità dichiarata del governo di Tel Aviv.
In un'intervista rilasciata al commentatore conservatore americano Tucker Carlson, Pezeshkian ha puntato il dito contro il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, accusandolo di aver instillato nella politica americana l'idea che Teheran stia cercando di costruire un'arma nucleare. Il presidente iraniano ha però ribadito che le tensioni con gli Stati Uniti "potrebbero essere risolte facilmente attraverso il dialogo". Anche il capo della diplomazia Araghchi ha sottolineato, in un editoriale sul Financial Times, che Iran e Usa "erano a un passo da uno storico accordo" prima che gli attacchi israeliani facessero precipitare la situazione.
Secondo vari analisti, la rinnovata apertura diplomatica riflette una lotta interna ai vertici della Repubblica Islamica, accentuatasi dopo i raid americani e israeliani dello scorso mese. In questo nuovo equilibrio, i sostenitori di un approccio più pragmatico e negoziale sembrano aver guadagnato spazio a discapito delle frange più oltranziste, storicamente vicine ai Guardiani della Rivoluzione.
Tuttavia, le voci contrarie non mancano. Hadi Masoumi Zare, analista vicino in passato agli ambienti dei Pasdaran, ha accusato i sostenitori del dialogo di voler sfruttare le recenti sconfitte per rafforzare la propria influenza. In un podcast pubblicato la scorsa settimana, Zare ha denunciato un tentativo di "presentarsi come i salvatori del Paese proprio ora che la componente rivoluzionaria è stata indebolita dagli attacchi israeliani".
Nonostante i bombardamenti americani su tre impianti nucleari e le operazioni israeliane senza precedenti sul territorio iraniano, Teheran non ha modificato ufficialmente la propria posizione: ribadisce il diritto a produrre combustibile nucleare a fini civili, escludendo però la volontà di sviluppare armi atomiche. Il dato più significativo, secondo gli osservatori, è che neppure le recenti escalation hanno spinto l'Iran a chiudere definitivamente la porta a un'intesa con Washington. Al contrario, la leadership iraniana sembra voler scommettere, almeno per ora, su una soluzione negoziale per uscire dall'isolamento e arginare nuove crisi.
(Adnkronos) - I droni "Shahed sono uno dei modi con cui la Russia tenta di prolungare la guerra" in Ucraina. Per questo, "dobbiamo neutralizzare questa minaccia per far ripartire la diplomazia il prima possibile". A scriverlo su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che nell'ultima settimana la Russia ha intensificato gli attacchi aerei contro il suo Paese con una pioggia di oltre 1.800 droni, più di 1.200 bombe aeree guidate e 83 missili di diverso tipo.
"Nonostante i piani di Mosca, le forze di difesa aerea stanno ottenendo buoni risultati. I droni intercettori stanno funzionando particolarmente bene, con centinaia di 'Shahed' russo-iraniani abbattuti la scorsa settimana. E ogni incontro con i partner questa settimana è stato dedicato al potenziamento di questa tecnologia", ha proseguito Zelensky, che auspica "l'attuazione di tutti gli accordi che rafforzeranno la nostra difesa. Contiamo su decisioni forti da parte degli Stati Uniti, dell'Europa, del G7 e di tutti i nostri partner".
"Sincera gratitudine" per l'aiuto ricevuto nella regione del Kursk è stata intanto espressa dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un incontro con il leader nordcoreano, Kim Jong Un. Lo ha riferito in una nota il ministero degli Esteri russo, sottolineando che Lavrov "ha espresso sincera gratitudine per il costante e rigoroso sostegno di Pyongyang all'operazione militare speciale della Russia e per la partecipazione dei soldati dell'Esercito popolare coreano all'espulsione dei nazionalisti ucraini e dei mercenari stranieri dal territorio della regione di Kursk".
Dal canto suo, il leader nordcoreano, secondo la Kcna, ha dichiarato al capo della diplomazia russa di "avere le stesse opinioni su tutte le questioni strategiche" e che Pyongyang è "pronta a sostenere e incoraggiare incondizionatamente tutte le misure adottate dalla leadership russa per affrontare la causa principale della crisi ucraina".
Mosca e Pyongyang hanno firmato un accordo di partenariato strategico nel 2024 durante una visita del presidente russo, Vladimir Putin, in Corea del Nord. L'accordo include l'assistenza militare reciproca nel caso in cui uno dei due Paesi venga attaccato. La Corea del Nord ha sostenuto la guerra russa contro l'Ucraina fornendo armi e soldati a Mosca. Soldati nordcoreani sono stati inviati nella regione russa del Kursk per riconquistare le zone occupate dalle truppe ucraine. Secondo le stime dei servizi segreti ucraini, nel Kursk hanno combattuto circa 14mila soldati nordcoreani.
La Russia ha rivendicato intanto la conquista di un altro villaggio nella parte occidentale della regione ucraina del Donetsk, mentre le sue truppe avanzano verso la vicina regione di Dnipropetrovsk. Il ministero della Difesa di Mosca, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Tass, ha dichiarato che le truppe russe hanno catturato il villaggio di Mirne, chiamandolo con il nome sovietico 'Karl Marx'.
Il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha intanto annunciato oggi di aver individuato ed "eliminato" i presunti responsabili dell'omicidio del colonnello Ivan Voronych, ucciso in pieno giorno giovedì scorso a Kiev. Secondo una nota pubblicata sul sito dell'Sbu, gli aggressori erano un uomo e una donna affiliati al Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa (Fsb). Dopo l'omicidio di Voronych, i due si erano nascosti nell'area di Kiev. Durante l'operazione, "hanno opposto resistenza armata e sono stati eliminati", si precisa nella nota.
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky: "Neutralizzare droni Shahed chiave per far ripartire diplomazia"
(Adnkronos) - Scontro frontale ad Arzachena, sulle strade della Gallura in Sardegna. Il bilancio è drammatico: due morti e tre feriti, uno molto grave. Le vittime sono due ragazzi di vent’anni che viaggiavano assieme a un 16enne, ferito in gravi condizioni. Nell’altra auto c’erano due ragazze, entrambe ferite e trasportate in ospedale.
Leggi tutto: Scontro frontale tra due auto ad Arzachena, morti due ventenni: tre feriti, uno è grave
(Adnkronos) - Incidente mortale sul Raccordo Torino-Pinerolo, tra None e Piscina, direzione Pinerolo, intorno alle ore 4.10. Due veicoli sono stati carbonizzati dalle fiamme a seguito di un probabile tamponamento ma sono ancora in corso gli accertamenti per stabilire la dinamica. All'interno di un veicolo è stato trovato un uomo carbonizzato. Non è stato ancora identificato. Sono in corso le operazioni di recupero veicoli e ripristino strada.
Leggi tutto: Scontro sul raccordo Torino-Pinerolo, morto un uomo
(Adnkronos) - I dazi doganali al 30% voluti dall’amministrazione Trump potrebbero innescare una serie di effetti diretti sulle esportazioni italiane, ma anche indiretti, come l’ulteriore apprezzamento dell’euro, un aumento dell’incertezza dei mercati finanziari e un incremento del costo di molte materie prime, in grado di provocare un danno economico al nostro sistema produttivo fino a 35 miliardi di euro all’anno. E' quanto emerge da una nuova stima dell'Ufficio studi della Cgia, che definisce il valore "praticamente una finanziaria" e mette in guardia: "A pagare il conto più salato potrebbero essere le regioni del Sud"
Concentrando l’attenzione solo sulle vendite di beni verso gli Usa, i dazi generalizzati al 30% imposti dal presidente Trump potrebbero penalizzare, in particolare, le esportazioni del Mezzogiorno. A differenza del resto del Paese, infatti, la quasi totalità delle regioni del Sud presenta una bassa diversificazione dei prodotti venduti nei mercati esteri. Pertanto, se dopo l’acciaio, l’alluminio e i loro derivati, gli autoveicoli e la componentistica auto gli Usa e, a catena, altri Paesi del mondo, decidessero di innalzare le barriere commerciali anche ad altri beni, gli effetti negativi per il nostro sistema produttivo potrebbero abbattersi maggiormente nei territori dove la dimensione economica dell’export è fortemente condizionata da pochi settori merceologici.
L’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia si fonda sulla misurazione dell’indice di diversificazione di prodotto dell’export per regione; parametro che pesa il valore economico delle esportazioni dei primi 10 gruppi merceologici sul totale regionale delle vendite all’estero. Laddove l’indice di diversificazione è meno elevato, tanto più l’export regionale è differenziato, risultando così meno sensibile a eventuali sconvolgimenti nel commercio internazionale. Diversamente, tanto più è elevata l’incidenza del valore dei primi 10 prodotti esportati sulle vendite all’estero complessive, quel territorio risulta essere più esposto alle potenziali congiunture negative del commercio internazionale.
La regione che a livello nazionale presenta l’indice di diversificazione peggiore è la Sardegna (95,6%), dove domina l’export dei prodotti derivanti della raffinazione del petrolio. Seguono il Molise (86,9%), caratterizzato da un peso particolarmente elevato della vendita dei prodotti chimici/materie plastiche e gomma, autoveicoli e prodotti da forno, e la Sicilia (85%), che presenta una forte vocazione nella raffinazione dei prodotti petroliferi. Tra le realtà territoriali del Mezzogiorno, solo la Puglia presenta un livello di diversificazione elevato (49,8%). Un dato che la colloca al terzo posto a livello nazionale tra le regioni potenzialmente meno a rischio da un’eventuale estensione dei dazi ad altri prodotti merceologici.
Ad eccezione della Puglia, le aree geografiche che, invece, potrebbero subire degli effetti negativi più contenuti di quelli previsti in capo alle regioni del Mezzogiorno sono La Lombardia (con un indice del 43%), il Veneto (46,8%), la Puglia (49,8%), il Trentino Alto Adige (51,1%), l’Emilia Romagna (53,9%) e il Piemonte (54,8%).
Leggi tutto: Dazi Trump al 30%, per l'Italia danni fino a 35 miliardi: Sud più colpito
(Adnkronos) - I dazi doganali al 30% voluti dall’amministrazione Trump potrebbero innescare una serie di effetti diretti sulle esportazioni italiane, ma anche indiretti, come l’ulteriore apprezzamento dell’euro, un aumento dell’incertezza dei mercati finanziari e un incremento del costo di molte materie prime, in grado di provocare un danno economico al nostro sistema produttivo fino a 35 miliardi di euro all’anno. E' quanto emerge da una nuova stima dell'Ufficio studi della Cgia, che definisce il valore "praticamente una finanziaria" e mette in guardia: "A pagare il conto più salato potrebbero essere le regioni del Sud"
Concentrando l’attenzione solo sulle vendite di beni verso gli Usa, i dazi generalizzati al 30% imposti dal presidente Trump potrebbero penalizzare, in particolare, le esportazioni del Mezzogiorno. A differenza del resto del Paese, infatti, la quasi totalità delle regioni del Sud presenta una bassa diversificazione dei prodotti venduti nei mercati esteri. Pertanto, se dopo l’acciaio, l’alluminio e i loro derivati, gli autoveicoli e la componentistica auto gli Usa e, a catena, altri Paesi del mondo, decidessero di innalzare le barriere commerciali anche ad altri beni, gli effetti negativi per il nostro sistema produttivo potrebbero abbattersi maggiormente nei territori dove la dimensione economica dell’export è fortemente condizionata da pochi settori merceologici.
L’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia si fonda sulla misurazione dell’indice di diversificazione di prodotto dell’export per regione; parametro che pesa il valore economico delle esportazioni dei primi 10 gruppi merceologici sul totale regionale delle vendite all’estero. Laddove l’indice di diversificazione è meno elevato, tanto più l’export regionale è differenziato, risultando così meno sensibile a eventuali sconvolgimenti nel commercio internazionale. Diversamente, tanto più è elevata l’incidenza del valore dei primi 10 prodotti esportati sulle vendite all’estero complessive, quel territorio risulta essere più esposto alle potenziali congiunture negative del commercio internazionale.
La regione che a livello nazionale presenta l’indice di diversificazione peggiore è la Sardegna (95,6%), dove domina l’export dei prodotti derivanti della raffinazione del petrolio. Seguono il Molise (86,9%), caratterizzato da un peso particolarmente elevato della vendita dei prodotti chimici/materie plastiche e gomma, autoveicoli e prodotti da forno, e la Sicilia (85%), che presenta una forte vocazione nella raffinazione dei prodotti petroliferi. Tra le realtà territoriali del Mezzogiorno, solo la Puglia presenta un livello di diversificazione elevato (49,8%). Un dato che la colloca al terzo posto a livello nazionale tra le regioni potenzialmente meno a rischio da un’eventuale estensione dei dazi ad altri prodotti merceologici.
Ad eccezione della Puglia, le aree geografiche che, invece, potrebbero subire degli effetti negativi più contenuti di quelli previsti in capo alle regioni del Mezzogiorno sono La Lombardia (con un indice del 43%), il Veneto (46,8%), la Puglia (49,8%), il Trentino Alto Adige (51,1%), l’Emilia Romagna (53,9%) e il Piemonte (54,8%).
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(Adnkronos) - Un bacio tra le lenzuola per smentire le voci di crisi. Elodie ha pubblicato sulle sue storie Instagram lo scatto di un bacio appassionato con il fidanzato, il pilota motociclistico Andrea Iannone.
La foto arriva dopo che sul web rimbalzavano da giorni le voci di una possibile rottura come causa di un momento di nervosismo avuto dalla cantante e attrice sul palco durante il concerto di Radio 105 nei confronti di due spettatori, che forse avevano fatto qualche gestito non gradito dall'artista: "Due tipi non mi stanno tanto simpatici. Volevo litigare".
Da allora erano cominciate a circolare ricostruzioni più o meno fantasiose di una rottura con Iannone. Ora la foto che mette a tacere le dicerie. Postata nelle ore in cui Iannone è impegnato nel Gran Premio di superbike di Donington, forse anche un modo amorevole per esprimergli il suo sostegno.
Leggi tutto: Elodie, un bacio tra le lenzuola con Iannone per smentire la crisi
(Adnkronos) - Dopo circa 40 ore dalla scomparsa, è stato trovato dai volontari della protezione civile il piccolo Allen Bernard Ganao. Il bambino è stato localizzato e soccorso sulle alture di Latte, Ventimiglia, nei dintorni del camping 'Por la Mar' da cui si era allontanato e indicate dal punto evidenziato in giallo sulla mappa.
Subito affidato ai soccorsi, le sue condizioni di salute sembrano buone. Poco dopo è stato accompagnato all'unità di comando locale dove ha potuto riabbracciare la madre (VIDEO).
"Allen è stato trovato sano e salvo ed è in braccio alla sua mamma nel Centro di Comando dei Vigili del Fuoco. Grazie a tutti per il preziosissimo aiuto", ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro.
"Una gioia immensa - ha commentato il vicecomandante dei vigili del fuoco Alessandro Garibaldi - Allen sta bene e ha potuto abbracciare sua madre. È stato un momento davvero commovente".
Leggi tutto: Ventimiglia e le alture di Latte, ecco dove è stato trovato il piccolo Allen
(Adnkronos) - Emozione e applausi ai vigili del fuoco per il ritrovamento oggi del piccolo Allen, scomparso per 40 ore dal camping di Latte, a Ventimiglia, mentre si trovava in vacanza con i genitori. "Grazie ragazzi!", l'urlo che si leva dalla folla mentre un vigile del fuoco tiene in braccio il piccolo, finalmente al sicuro.
Leggi tutto: Emozione e applausi ai vigili del fuoco, il ritrovamento del piccolo Allen
(Adnkronos) - Almeno 27 palestinesi sarebbero stati uccisi a Gaza in una serie di raid aerei israeliani che hanno colpito diverse aree dell'enclave palestinese, tra cui abitazioni private e un punto di distribuzione di acqua potabile. Lo ha riferito il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmud Bassal, all'agenzia Afp.
Secondo quanto riportato da Bassal, Gaza City è stata bersaglio di numerosi bombardamenti nel corso della notte e nelle prime ore del mattino, che hanno causato la morte di otto persone, tra cui donne e bambini, e il ferimento di numerosi altri civili. Un attacco inoltre ha colpito un'abitazione nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, provocando - sempre secondo fonti della Difesa civile – "dieci martiri e diversi feriti".
Grave anche il bilancio di un raid che ha centrato un punto di distribuzione di acqua potabile in un'area adibita all'accoglienza di sfollati a ovest del campo di Nuseirat: sei le vittime, anche in questo caso tra la popolazione civile, oltre a diversi feriti. Nel sud della Striscia, infine, tre palestinesi sono stati uccisi da un raid che ha colpito una tenda di sfollati nella zona costiera di Al-Mawasi.
Leggi tutto: Gaza, ancora raid sulla Striscia: "Almeno 27 morti"
(Adnkronos) - Propaganda jihadista, riferimenti all'11 settembre 2001, apologia dello Stato Islamico e la volontà di crearne una provincia in Italia, incitamento al martirio, ma anche l'ipotesi di realizzare azioni violente contro i "miscredenti". Il tutto diffuso via social a soli 16 anni, dopo una progressiva radicalizzazione che lo aveva portato a una promessa di giuramento di fedeltà all'Isis e a cercare contatti di un referente di Daesh. Per questo la Polizia, al termine di un’articolata attività investigativa coordinata dalla procura dei minori di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti del giovanissimo cittadino iraniano, residente in provincia di Milano, ritenuto responsabile di propaganda e apologia di terrorismo e addestramento con finalità di terrorismo, aggravate dall’uso del mezzo telematico.
L’indagine, condotta dalla Sezione antiterrorismo internazionale della Digos di Milano, in stretta sinergia con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione (Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, Aisi e Aise), scaturisce dal costante monitoraggio degli ambienti radicali online, ulteriormente intensificato con il crescente aggravarsi del contesto geopolitico internazionale, finalizzato a prevenire e contrastare la diffusione di contenuti potenzialmente idonei a favorire azioni violente nonché fenomeni di auto-radicalizzazione da parte dei fruitori degli stessi.
In questo contesto, sono emersi all’attenzione diversi profili social in cui il cui titolare, che si definiva pubblicamente incubo dei grattacieli in chiaro riferimento all’11 settembre 2001, pubblicava numerosi contenuti apologetici dello Stato Islamico e di attentati di matrice jihadista nonché di addestramento e aperto incitamento al martirio, inviando ai suoi numerosi followers link diretti a siti di propaganda di Isis.
Ulteriori approfondimenti sul web, uniti a mirati servizi sul territorio, hanno consentito di ricondurre i profili individuati all’indagato: l’analisi dei siti che venivano sostituiti di frequente dal giovane per aggirare i controlli delle forze dell’ordine e il possibile oscuramento da parte della stessa piattaforma social, ha confermato come il giovane avesse progressivamente abbandonato l’originario credo religioso musulmano sciita fino ad abbracciare la causa dello Stato Islamico.
Per questa ragione il giovane, intenzionato a instaurare in Italia una Provincia dello Stato Islamico, aveva richiesto a una persona all'estero il contatto di un referente di Daesh, rendendosi disponibile a immortalarsi in un video in cui effettuava il giuramento di fedeltà a Isis. Infine, alla luce dei recenti eventi bellici che hanno interessato il suo Paese natale, l’indagato aveva iniziato a mostrare insofferenza per essere costretto a vivere nella terra dei kuffar, prospettando anche l’ipotesi di realizzare azioni violente contro i miscredenti sotto l’egida dello Stato Islamico. Proprio questa pericolosa spirale intrapresa dal 16enne ha indotto l’autorità giudiziaria titolare dell’indagine a richiedere al gip l’emissione del provvedimento restrittivo eseguito nei confronti del giovane.
(Adnkronos) - Forti temporali, vento e rischio grandinate e nubifragi. La 'fase fresca' dell'Italia si avvia la sua conclusione tra maltempo ed eventi estremi. Un 'break temporalesco' che tuttavia avrà vita breve: a partire da domani, infatti, le temperature inizieranno nuovamente a salire portando caldo e afa, frutto del ritorno dell'anticiclone africano sulla Penisola. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, domenica 13 settembre, e per i giorni a venire.
Un fronte temporalesco sospinto da correnti più fresche ed instabili irromperà quindi sull’Italia portando precipitazioni abbondanti e venti forti. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la veloce, ma insidiosa, fase di maltempo che colpirà molte delle nostre regioni con il rischio pure di grandinate e nubifragi.
Ad innescare il peggioramento del tempo, proprio nel cuore di luglio (periodo climaticamente e statisticamente più caldo e asciutto), sarà l'arrivo improvviso di correnti più fresche in quota pilotate da un ciclone presente sul Nord Atlantico che destabilizzeranno non poco l'atmosfera.
La vasta depressione, avvicinandosi al nostro Paese, richiamerà aria molto umida e calda dai quadranti meridionali, la vera energia potenziale per la genesi di eventi meteo estremi. Proprio dall'interazione tra masse d'aria diverse aumenterà il rischio di temporali particolarmente intensi in grado di persistere sulle stesse zone per molte ore, scaricando al suolo enormi quantità di pioggia anche sotto forma di nubifragio e grandinate. Le zone maggiormente a rischio saranno soprattutto Alpi, Prealpi e vicine pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e poi anche Liguria di centro e di Levante, Toscana e Lazio. Su questi ultimi settori oltre alle precipitazioni abbondanti sono previste anche fortissime raffiche di vento lungo le coste.
Avremo invece maggiori spazi soleggiati al Sud e sulla Sicilia dove si potrà godere di una bellissima giornata pienamente estiva.
Questo break temporalesco avrà vita breve. Già nel corso della prossima settimana infatti tornerà a trovarci il vasto anticiclone africano che darà il via ad una nuova ondata di caldo. L’area di alta pressione porterà in dote masse d'aria calda di matrice subtropicale che provocheranno, oltre ad una maggiore stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un'impennata delle temperature. Il caldo si farà sentire in particolare sulle pianure del Nord, sulle regioni tirreniche e sulle due Isole maggiori dove i valori termici si porteranno diffusamente oltre i 32-34°C durante le ore pomeridiane. Insomma, saremo di fronte alla tipica fiammata di calore africana.
Il mese di luglio si conferma dunque alquanto dinamico e movimentato con continui ribaltamenti di fronte tra ondate di caldo ed improvvisi break temporaleschi. Ecco servita la nuova Estate del XXI secolo.
Domenica 13: Al Nord: rischio forti temporali specie su Triveneto e Liguria. Al Centro: temporali sulle tirreniche e in Sardegna. Al Sud: soleggiato..
Lunedì 14: Al Nord: locali temporali su Alpi. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Martedì 15: Al Nord: sole e più caldo. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: torna l'Anticiclone Africano con temperature fino a 38°C
Leggi tutto: Nubifragi e temporali prima del caldo africano, le previsioni meteo
(Adnkronos) - Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, è rimasto ferito leggermente a una gamba durante uno dei raid che Israele ha condotto sulla Repubblica islamica il mese scorso. Lo riferiscono funzionari citati dall'agenzia di stampa iraniana Fars, ritenuta vicina ai Guardiani della Rivoluzione.
Secondo le fonti, lo scorso 16 giugno - quattro giorni dopo l'inizio della campagna israeliana - alcuni caccia hanno bombardato un edificio dell'Iran occidentale dove era in corso una riunione del Supremo consiglio di sicurezza nazionale. All'incontro, oltre Pezeshkian, erano presenti il presidente del Parlamento, Mohammad Bagher Ghalibaf, il capo della Magistratura, Gholam-Hossein Mohseni-Eje'i, ed altri funzionari di alto livello.
Stando alla Fars, sei bombe o missili hanno colpito l'entrata ed altri punti d'accesso dell'edificio, apparentemente nel tentativo di impedire a chi si trovava all'interno di uscire. L'energia elettrica all'edificio è stata interrotta, ma i funzionari sono riusciti a fuggire attraverso una porta di emergenza. Secondo l'agenzia di stampa, nella fuga Pezeshkian ed altri funzionari hanno riportato ferite alle gambe.
La scorsa settimana Pezeshkian ha accusato Israele di aver tentato di ucciderlo. "Ero in riunione e hanno cercato di bombardare la zona in cui si stava tenendo", ha affermato Pezeshkian in un'intervista a Tucker Carlson. Fars ha osservato che le informazioni di cui Israele ha avuto a disposizione per la pianificazione e l'esecuzione dell'attacco hanno spinto le autorità iraniane a indagare se avessero fonti privilegiate all'interno del Paese.
Leggi tutto: Iran, presidente Pezeshkian "ferito in raid israeliano a giugno"
(Adnkronos) - Un lutto profondo ha colpito il mondo della musica italiana e in particolare Gianni Morandi, che ha annunciato sui social la morte del suo storico manager e amico di lunga data, Luigi Zannoni.
"Oggi non è stata una bella giornata. È venuta a mancare una persona a me molto cara, con cui ho collaborato per circa quarant’anni, ho condiviso con lui momenti di vita e di lavoro e ha saputo sempre consigliarmi nelle scelte decisive", ha scritto Morandi sui suoi profili social.
"Tutto l’ambiente musicale e dello spettacolo conosceva Luigi Zannoni e tutti sapevano che lui era il mio principale collaboratore. Mi mancherà moltissimo. Ciao Luigi e grazie per tutto quello che hai fatto per me", ha aggiunto Morandi.
Zannoni era anche socio al 5% della Mormora Music, l’etichetta discografica fondata da Gianni Morandi e di cui l’artista detiene il restante 95%.
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(Adnkronos) - Ancora nessuna traccia di Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso da venerdì alle 19.15 dal camping 'Por la Mar' di Latte, frazione di Ventimiglia. Le squadre di ricerca hanno lavorato tutta la notte coordinate dai vigili del fuoco, battendo tutta la zona attorno al canping. Dalle 3 della scorsa notte è scattata l'allerta meteo per temporali, ma per il momento a Ventimiglia il tempo è stato clemente e non ha ostacolato le ricerche.
Proseguono nel frattempo le indagini degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti di Allen. Ieri sera è stata sequestrata l'auto dell'uomo che ha detto di averlo visto per l'ultima volta alle 19.30 di venerdì.
Il testimone ha raccontato di avere accompagnato Allen a un bivio dopo averlo sentito chiamare due volte 'papà'. Ieri pomeriggio la sua abitazione è stata perquisita, è stato deciso anche di sentirlo in caserma dove, da quanto filtra, si sarebbe contraddetto raccontando in un primo momento di avere accompagnato Allen a piedi e poi di averlo accompagnato in auto. Per il momento l'uomo non è indagato.
Da ieri sono state allertate anche le autorità della vicina Francia. I familiari hanno detto ai soccorritori che Allen non parla e risponde solo alla voce della madre, fattore che potrebbe ostacolare le ricerche.
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