(Adnkronos) - Crollo della Torre dei Conti, si cerca di far luce sulle cause che hanno provocato il cedimento. "Sarà oggetto di varie valutazioni tecniche, di periti, e immagino che anche il tribunale farà la sua parte, come è giusto che sia" dice all'Adnkronos l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio. "Aspettiamo solo i rilievi tecnici oggettivi per capirlo e capire le reali condizioni della Torre che, a vista, comunque, appaiono molto precarie: ma anche questo ce lo faremo dire dagli ingegneri strutturisti, dagli architetti, da chi conosce bene quel cantiere, per capire come metterlo in sicurezza". Per sicurezza, prosegue l'assessore alla Cultura, "è stato sgomberato il palazzo accanto (alla Torre): anche lì ha operato Roma Capitale con i servizi sociali a disposizione dei cittadini. Insomma, mi pare che c'è stata una reazione corale a un evento non previsto e ancora adesso si opera per raggiungere gli obiettivi e in primis salvare la vita a questa persona".
La Torre, ricorda Smeriglio, "era chiusa dal 2006 ed era necessario un intervento di messa in sicurezza e di riqualificazione per rimetterla nella disponibilità dei cittadini. Adesso, le indicazioni su cosa dovremmo farne le riceveremo nei prossimi giorni insieme ai tecnici, a chi ci dirà cosa possiamo fare concretamente e come riprendere poi successivamente, dopo immagino il naturale sequestro dell'area, i lavori. In queste prime ore però abbiamo affrontato un'emergenza e lo abbiamo fatto tutti insieme: è stato importante essere là a testimoniare la vicinanza agli operatori da parte del sindaco Roberto Gualtieri, del ministro della Cultura Alessandro Giuli, mia personale, del presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone, del prefetto di Roma Lamberto Giannini, che ha svolto un ruolo fondamentale anche di comunicazione. Si sta operando nel migliore dei modi, anche coinvolgendo Acea e ditte private, Autostrade per l'Italia e tutti coloro che potranno dare una mano per mettere a disposizione i mezzi per tentare di arrivare il prima possibile all'operaio che ancora si trova sotto le macerie".
Il restauro della Torre dei Conti, prosegue l'assessore, è "l'aspetto che va rivendicato: il lavoro - coerente e coordinato tra il comune e il governo - di rifacimento complessivo di tutta l'area centrale tra i Fori Imperiali, l'area intorno al Celio, l'area intorno al Circo Massimo, un progetto ambizioso che prevede 113 interventi". Quello in Largo Corrado Ricci, prosegue Smeriglio "era uno dei più grandi, con un finanziamento di quasi 7 milioni di euro per rigenerare, rendere ancora più fruibile, non solo ai turisti, anche ai cittadini romani, la Torre dei Conti: il nostro progetto era quello di mettere lì un'aula studio, pubblica e gratuita, un polo culturale come abbiamo fatto sul Celio e mettere a disposizione dei nostri ragazzi e ragazze anche luoghi molto belli, di pregio, di tutta la città. Questa opera di riqualificazione dell'area Sacra, dell'area più importante della città di Roma tra Piazza Venezia, Colosseo e il Circo Massimo rimane l'obiettivo".
Per l'amministrazione, comunque, spiega Smeriglio, in questo momento è fondamentale "mettere in sicurezza l'area, che è un'area di pregio, in cui passano centinaia di migliaia di turisti, di cittadini romani, in cui vivono le persone, in cui ci sono ristoranti, attività. Per farlo, ci sarà bisogno di una perizia che ci spieghi lo stato dell'arte. Da domani ragioneremo sui rilievi tecnici: in questo momento speriamo di tirare fuori l'operaio, e tutti gli sforzi e tutti i ringraziamenti vanno ai vigili di fuoco che stanno operando in condizioni difficilissime e che, dopo il primo crollo, hanno operato in maniera egregia per mettere al sicuro gli operai che erano rimasti all'interno. Poi purtroppo il secondo crollo ha compromesso il recupero immediato del quarto operaio".
Lep, affitti, banche, tasse e sanità: allarmi e richieste delle associazioni al Senato sulla manovra

(Adnkronos) - Dall'allarme sui Lep agli strali per il rialzo delle tasse sugli affitti brevi, dalla richiesta di alleggerire il fisco sui professionisti alla scarsa attenzione per le politiche green. E' una miscellanea di richieste, rilievi e proposte quella che è emersa oggi alla prima giornata di audizioni sulla manovra. Ben 26 auditi, tra associazioni, consigli di categoria, fondazioni in rappresentanza di svariate categorie, dal cinema alle banche, dagli affittuari alla sanità privata e le famiglie, solo per citarne alcuni, e una suora, Anna Monia Alfieri, membro dell’Unione Superiore Maggiori d'Italia (Usmi).
ABI: MISURE COLPIRANNO ANCHE ISTITUTI PICCOLI - "L'impatto" del contributo delle banche previsto nella manovra "sarà su tutte le banche: è in funzione delle dimensioni ma colpirà tutte le banche in tutte le sue composizioni", affermano i rappresentanti Abi durante l'audizione, quantificando "il maggior gettito" che deriva dal contributo per il quadriennio 2026-2029 a circa 9,6 miliardi di euro. Un costo che tra gli altri oneri comporta anche un mancato impiego della liquidità che se fosse stata investita in titoli di stato "avrebbe generato ricavi finanziari per circa 800 milioni di euro (fine orizzonte 2030)", si rileva.
AFFITTI BREVI, PER FIMAA RIALZO TASSA DISCRIMINATORIO - L’aumento al 26% della cedolare secca sulle locazioni brevi è "irragionevole e fortemente discriminatoria, poiché penalizza in modo diretto l’intera categoria dei mediatori immobiliari, e colpisce proprio coloro che garantiscono la trasparenza e la regolarità del mercato", sottolinea Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario di Fimaa Italia-Confcommercio, in audizione sul ddl Bilancio. "L’aumento della cedolare secca - ha spiegato Pezzetta, - rischia di produrre effetti contrari agli obiettivi sperati, generando un impatto negativo sui conti pubblici e incentivando l’evasione invece di contrastarla".
ALLARME LEP DA SVIMEZ - "La previsione di nuovi Lep sociali prevalentemente senza copertura e con un chiaro richiamo agli effettivi beneficiari rischia una cristallizzazione della spesa storica e quindi dei divari", avverte lo Svimez in audizione.
RISCHIO DEFINANZIAMENTO SANITA' PER GIMBE - La Fondazione Gimbe mette in guardia contro il rischio di "definanziamento strutturale" della sanità pubblica. "A fronte di miliardi sbandierati in valore assoluto, la sanità pubblica ha perso in quattro anni l’equivalente di una legge di bilancio, mentre per cittadini e Regioni crescono liste di attesa, spesa privata e diseguaglianze di accesso", affermano i rappresentanti della Fondazione.
CONFPROFESSIONI CHIEDE PIU' CORAGGIO SU FISCO - La manovra è "equilibrata" ma serve "un po' più coraggio" per alzare la platea del taglio Irpef ed in particolare affrontare il "problema di fondo" non risolto dell'equità orizzontale "perché lavoratori autonomi pagano più tasse dei dipendenti: ogni euro di imposta al dipendente, per il professionista sono 4 euro", denunciano i rappresentanti di Confprofessioni davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
FOCUS SU EMERGENZE SOCIALI PER FORUM TERZO SETTORE - Gli orientamenti della manovra sono "comprensibili e accettabili" ma serve maggiore attenzione "ad alcune emergenze sociali, in particolare al contrasto delle disuguaglianze, all'investimento sulla coesione sociale", sollecita il forum del terzo settore.
WWF CHIEDE INVERSIONE ROTTA SU GREEN - "Come Wwf siamo convinti che sia necessaria l'inversione di rotta per costruire un'economia della transizione, della sicurezza climatica e della tutela della biodiversità. Inversione che purtroppo, dobbiamo dirlo, non troviamo in questa manovra che, al contrario, continua quasi ad ignorare la crisi climatica e ambientale e taglia fondi per la protezione del territorio e della natura".

(Adnkronos) - Cresce solo Fratelli d'Italia, gli inseguitori calano. E' il quadro del sondaggio Swg per il Tg La7 che fotografa le intenzioni di voto oggi, in caso di elezioni il 3 novembre 2025. Fratelli d'Italia guadagna lo 0,2% e sale al 31,4%.
Il partito guidato da Giorgia Meloni aumenta il vantaggio sul Pd di Elly Schlein, che cede lo 0,1% e scende al 21,9%. Passo indietro anche del Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,2% e ora vale il 12,6%. Ai piedi del podio, stabile la Lega all'8,2% mentre Forza Italia lascia sul terreno lo 0,1% e scivola all'8%. Giù anche Verdi e Sinistra (-0,2%), ora accreditati del 6,6%.
Staccate Azione (3,1%), Italia viva (2,5%), +Europa (1,7%) e Noi Moderati (1%). Le altre liste, nel complesso, valgono il 3%. Non si esprime il 31% del campione.
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Incidente lungo la provinciale 65... 
(Adnkronos) - Daniele De Rossi potrebbe diventare a breve il nuovo allenatore del Genoa. Ripartire sulla panchina lasciata libera da Patrick Viera può rilanciare la 'nuova' carriera di DDR, bruscamente interrotta dall'esonero incomprensibile alla Roma della scorsa stagione e fino a oggi sospesa in attesa dell'occasione giusta.
Se tutto dovesse andare in porto, come sembra, sarà il campo a dire se l'allenatore romano e romanista sarà in grado di conquistare la salvezza, che vorrebbe dire permanenza al Grifone e, anche una nuova prospettiva di crescita sul piano personale. A sostenerlo nella nuova avventura ci sarebbero ovviamente i tifosi rossoblù, che vogliono una svolta dopo un avvio di stagione difficilissimo, e che sono pronti ad accoglierlo e accompagnarlo nella sua seconda esperienza su una panchina di Serie A.
Ma a tifare 'a distanza' per il Genoa ci sarebbe anche una buona parte del tifo romanista, quella che non ha ancora digerito la brusca separazione dalla propria bandiera. De Rossi è stato per anni in campo 'capitan futuro', in attesa di ereditare la fascia da Francesco Totti. Prima è stato un vice fidato, poi ha messo la fascia al braccio praticamente fino alla fine della carriera (considerandone l'esperienza al Boca Juniors un'appendice) dopo l'addio al calcio del suo capitano. Da allenatore della 'sua' Roma non ha avuto il tempo di fare quello che avrebbe voluto, per una rottura con l'allora Ad della Roma, Lina Soulouku, poi 'defenestrata' subito dopo il 'suo' frettoloso e improvviso esonero. Il presidente Dan Friedkin, già nel momento della separazione, ha detto chiaramente che, prima o poi, sarebbe tornato ad allenare la Roma.
Daniele De Rossi viene percepito come 'mister futuro', in attesa di riprendere il testimone da Gianpiero Gasperini, che sta convincendo la piazza con i risultati. Chi tifa Roma, tifa l'allenatore che c'è alla Roma e Gasperini si sta candidando a rimanere fino a quando ne avrà la forza (dei risultati) e la voglia. De Rossi dovrà fare bene a Genova e chissà in quale altra piazza ma Roma lo aspetta e, se potesse parlare con una sola voce, oggi direbbe: "in bocca al lupo, mister". (Di Fabio Insenga)
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Appello del sindacato contro dimensionamento anno 2026/27...
I furti a Sassari e Ossi, dove è stato bloccato dai militari... 
(Adnkronos) - Un passo avanti nella tutela della sicurezza dei lavoratori, ma anche un banco di prova per le imprese e per la filiera degli appalti. Il decreto Sicurezza sul lavoro 2025, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 28 ottobre, rappresenta una svolta nel modo in cui il Paese affronta il tema della prevenzione e della responsabilità nei luoghi di lavoro. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la cultura della sicurezza, intervenendo su tre fronti principali: inasprimento delle sanzioni, maggiore tracciabilità dei lavoratori e ampliamento degli obblighi di valutazione e prevenzione, anche sul piano psicosociale.
Il provvedimento interviene in un contesto ancora segnato da un numero troppo elevato di infortuni gravi e mortali. Da qui, la scelta del governo di puntare su strumenti digitali di controllo, patente a crediti e badge di identificazione, in un sistema che mira non solo a punire, ma soprattutto a prevenire e responsabilizzare. Le modifiche al D.Lgs. 81/08 - il Testo Unico sulla sicurezza - introducono infatti nuovi obblighi per imprese, committenti e subappaltatori, ma anche incentivi per chi dimostra un impegno concreto in materia di sicurezza e formazione.
Come spiega Valentina Pepe, avvocato, partner dello studio legale Pepe & Associati, “il nuovo decreto introduce misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nell’ottica di un rafforzamento della cultura della sicurezza, di un incremento della prevenzione e della riduzione degli infortuni in ogni ambito lavorativo". "Il decreto Sicurezza - specifica - introduce, tra l’altro, una serie di modifiche al meccanismo della ‘patente a crediti’ nei cantieri, intervenendo sull’art. 27 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico Sicurezza) che disciplina la materia, come già modificato dal decreto-legge del 2 marzo 2024, n. 192. A decorrere dal 1° ottobre 2024, come noto, sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. La patente è dotata di un punteggio iniziale di trenta crediti e consente di operare nei cantieri temporanei o mobili con una dotazione pari o superiore a quindici crediti”.
Tra le novità principali del decreto Sicurezza, l’inasprimento delle sanzioni per chi opera nei cantieri senza la 'patente a crediti', con l’importo massimo che passa da 6.000 a 12.000 euro, ferma restando la previsione relativa all’esclusione per un periodo di sei mesi dalla partecipazione ai lavori pubblici di cui al codice dei contratti pubblici. Il decreto, spiega ancora Pepe, “oltre ai ‘provvedimenti definitivi’ già contemplati della norma, prevede ora che, per le violazioni relative al lavoro irregolare, la decurtazione dei crediti si applichi automaticamente al momento della notifica del verbale di accertamento da parte degli organi di vigilanza, anche avvalendosi delle informazioni contenute nel Portale nazionale del sommerso (Pns), migliorando così l’efficacia e la tempestività dei controlli”.
In caso di infortuni gravi, mortali o con esiti invalidanti permanenti, inoltre, il decreto prevede che le Procure trasmettano tempestivamente all’Inl tutte le informazioni necessarie per adottare il provvedimento, basandosi sugli elementi oggettivi e soggettivi contenuti nei verbali dei pubblici ufficiali intervenuti sul luogo e nelle immediatezze del sinistro, al fine di supportare l’azione degli ispettori. “L’inasprimento delle misure di controllo e sanzionatorie in tema di ‘patente a crediti’ introdotte dal decreto Sicurezza 2025 - osserva Pepe - dimostrano la crescente attenzione delle istituzioni non solo in materia di sicurezza, ma anche rispetto ai fenomeni di lavoro irregolare e all’istituto del subappalto che, negli ultimi anni, è stato ampiamente strumentalizzato nell’ottica della riduzione dei costi del lavoro e dell’eluzione delle normative di tutela”.
Sul piano organizzativo, il decreto richiede alle imprese una revisione profonda dei propri sistemi di controllo. Secondo Andrea Puccio, avvocato, founding partner dello studio legale Puccio Penalisti Associati, “il potenziamento dei controlli ispettivi, specie per i soggetti che operano in regime di subappalto, imporrà certamente alle imprese una più rigorosa attenzione all’organizzazione della sicurezza e alla tracciabilità delle responsabilità lungo la filiera”. Un obbligo che, però, può diventare anche un’opportunità. “D’altra parte - precisa - si tratta di una misura coerente con l'obiettivo dichiarato del decreto, che mira a rafforzare ulteriormente la prevenzione, così da ridurre la frequenza degli infortuni sul lavoro. L’auspicio è, dunque, quello di rendere la conformità un elemento strutturale della gestione aziendale; in questo senso, il decreto prevede anche meccanismi di incentivazione economica, che legano la performance in materia di sicurezza ai costi contributivi delle imprese, tramite la revisione delle aliquote Inail”.
Dal punto di vista delle aziende, il nuovo impianto normativo segna un cambiamento profondo nel modo di gestire la sicurezza operativa. Come afferma Marius Neagu, fondatore di Macos Srl, “il nuovo decreto Sicurezza lavoro 2025 rappresenta un cambio di passo significativo in materia di controllo e tracciabilità dei lavoratori nei cantieri, introducendo l’obbligo del badge digitale di riconoscimento per tutti, inclusi i lavoratori di ditte subappaltatrici”.
Un obbligo che, se disatteso, non grava più solo sul singolo subappaltatore: “Nel caso in cui un subappaltatore non rispetti l’obbligo del badge digitale - prosegue Neagu - la responsabilità ricade anche sull’impresa appaltatrice, che è tenuta a garantire la regolarità dei flussi di accesso e la corretta identificazione di tutto il personale operante in cantiere. In assenza di tali verifiche, l’appaltatore può essere ritenuto corresponsabile e incorrere in sanzioni amministrative, sospensione delle attività e, nei casi più gravi, interdizione temporanea dai lavori. È dunque fondamentale che le imprese strutturino un sistema di controllo interno rigoroso, con protocolli di verifica preventiva e monitoraggio costante dei soggetti coinvolti nella filiera”.
Per Macos, già da tempo certificata Iso 9001 (qualità), Iso 45001 (sicurezza sul lavoro), con attestazione Soa Og1 classe 8 - illimitata, Rating di Legalità Agcm e che ha adottato un Modello organizzativo 231, “il badge digitale non è soltanto un adempimento tecnico, ma uno strumento che rafforza la cultura della sicurezza e della trasparenza". "Ci auguriamo che la sua introduzione favorisca una maggiore tracciabilità delle presenze e un più efficace coordinamento tra imprese, subappaltatori e istituzioni di controllo, promuovendo un modello di cantiere realmente sicuro e sostenibile”, avverte Marius Neagu.
Ma il decreto Sicurezza non guarda solo ai cantieri. Come sottolinea Giulietta Bergamaschi, avvocato e managing partner dello studio legale Lexellent, “le molestie e le violenze sono un rischio da prevenire a tutti gli effetti nel contesto della sicurezza sul lavoro, lo erano a seguito della ratifica della Convenzione Ilo n. 190 e lo sono adesso a maggior ragione grazie alle precisazioni contenute nel recente decreto che coordina il testo del D. Lgs. 81/08 con le disposizioni normative".
"In sintesi, la legge - spiega - riconosce che la dignità della persona è un fattore di rischio che deve essere tutelato con la stessa serietà con cui si prevengono gli infortuni fisici. L'obbligo di includere specificamente queste fattispecie di rischio nel Documento di valutazione dei rischi (Dvr) rende ancor più evidente che si tratta di un preciso obbligo normativo e legale per il datore di lavoro. Le aziende non potranno più limitarsi a intervenire dopo un evento, ma dovranno adottare un approccio proattivo di identificazione, misurazione e implementazione di misure preventive specifiche (ad esempio, codici di condotta, canali di segnalazione riservati, formazione mirata)".
"L'aggiornamento delle procedure per la gestione dello stress lavoro-correlato per includere anche le molestie è particolarmente significativo. Questa integrazione cementa il concetto che il benessere psicologico è parte integrante della salute e sicurezza sul lavoro, come stabilito dal Testo Unico. Queste novità spingono le organizzazioni a una maturità culturale che va oltre il mero adempimento. La prevenzione efficace richiede un vero cambiamento culturale, promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso e la formazione di tutte le figure aziendali, inclusi preposti, dirigenti e lavoratori”, conclude.

(Adnkronos) - Iva Zanicchi tra Mina, le tasse e 'Ok il prezzo è giusto' a Belve domani su Rai2. La cantante è ospite di Francesca Fagnani nella seconda puntata del programma, in onda alle 21.20 di martedì 4 novembre.
L'Aquila di Ligonchio parla di Mina soffermandosi in particolare sulla rivalità con La Tigre di Cremona. "Non potevi essere rivale di Mina. È un mito perché si è ritirata nel momento giusto, ma è rimasta: ogni anni fa uscire un disco, la tv tutte le sere e anche il mattino manda suoi filmati. Non si fa più vedere e le consiglio caldamente di rimanere a Lugano perché se torna finisce il mito. Tu rimani lì, non ti muovere!", afferma Zanicchi. Alla domanda se sia stata invidiosa, la cantante risponde: "Invidia no, a volte ho provato rabbia".
Botta e risposta, poi, su alcuni 'guai col fisco'. "Le tasse - rivela Zanicchi - le ho sempre pagate, ma alcune persone che consideravo come genitori mi hanno fregato. Per seppellire tutto, ma sono fiera, ho dato tutto quello che avevo, in più ho chiesto alle banche, ho pagato un conto così salato: 7miliardi e 500milioni" spiega.
"Quelle però sono tasse, avrà guadagnato parecchio" insiste Fagnani. "Guadagnavo, ma per 2 anni non mi hanno pagato l’Iva". "Ma l’Iva è una restituzione, ha pagato il dovuto non in più" incalza Fagnani. "Volevo donare me stessa ma non l’hanno accettato", dice Zanicchi rispondendo con una battuta.
Fagnani chiede inoltre: "Le fa piacere che 'Ok il prezzo è giusto' tornerà in Rai nel 2026?". La risposta: "Come può esistere 'OK' senza Zanicchi?" dice la cantante, che poi lancia il suo anatema. "Ricordate: se fate 'OK' senza di me sarà un flop tremendo". "Saranno contenti i dirigenti" chiosa con un sorriso Fagnani. Zanicchi parla infine del famoso sketch in cui era ipnotizzata da un mago e che si concludeva con la sua 'impellenza di fare la pipì' dietro a un divano. "Era tutto finto?" chiede Fagnani. "Una grande attrice, ho convinto tutti", la sua confessione. Il dialogo si chiede con un botta e risposta fulminante. "Chi è meglio di lei?" domanda Fagnani. "Alla fine la migliore di tutti sono io" risponde Zanicchi. E nello studio di Belve torna, ancora una speciale sorpresa, Maria De Filippi.
Leggi tutto: Belve, Iva Zanicchi ospite seconda puntata tra Mina e i guai col fisco

(Adnkronos) - Condannato a 17 anni di reclusione l'ex fidanzato 16enne di Aurora Tila, la 13enne morta a Piacenza il 25 ottobre del 2024, dopo essere precipitata da un balcone al settimo piano dell'edificio in cui viveva con la sua famiglia. La decisione è del Tribunale per i minorenni di Bologna. Per il ragazzo, imputato di omicidio pluriaggravato, il pm Simone Purgato aveva chiesto 20 anni e 8 mesi di reclusione, mentre la difesa l’assoluzione. Il processo si è svolto con rito abbreviato.
“Secondo la mia cliente è stata fatta giustizia – spiega Anna Ferraris, legale della madre della vittima, Morena Corbellini – Certo non potrà più riavere la figlia però giustizia è stata fatta”.
Il 25 ottobre 2024 la 13enne Aurora Tila era precipitata dal balcone al settimo piano del palazzo in cui viveva a Piacenza con la sorella e la madre. Secondo l’accusa, sarebbe stato il giovane, all’epoca 15enne, a spingerla e a colpirle le mani dopo che si era aggrappata alla ringhiera, mentre, per la difesa del ragazzo, si sarebbe trattato di un gesto volontario o di un incidente.
Leggi tutto: Omicidio Aurora Tila, condanna a 17 anni per ex fidanzato 16enne

(Adnkronos) - "È successo tutto in pochi secondi. Una nube enorme, ci ha avvolto mentre i calcinacci cadevano giù. Ho pensato subito a uscire da quell’inferno. Ho notato una canna dell’acqua da un balcone, pensavo di calarmi fuori con quella e invece mi hanno salvato i vigili del fuoco e due colleghi". A parlare all’Adnkronos è un operaio che preferisce rimanere anonimo.
Scampato al crollo di questa mattina nella torre di Largo Corrado Ricci, dove lavora con i colleghi coinvolti insieme a lui nel crollo e con un’altra ditta edile, ora è nel piazzale davanti alla torre per assistere alle operazioni dei vigili del fuoco impegnati a portare in salvo anche l’ultimo degli operai intrappolato da ore sotto le macerie. “Ho avuto paura, certo - dice - ma ora siamo qui tutti per il nostro collega e amico”. (di Silvia Mancinelli)

(Adnkronos) - Nel corso di una cerimonia tenutasi al National Health Committee a Pechino, Sabino Iliceto, direttore della School of Health della Lum - Libera Università Mediterranea e direttore scientifico del Centro Cuore del Mater Dei Hospital, ha donato alla Commissione Sanità della Repubblica Popolare Cinese un programma educazionale digitale che affronta tutto lo spettro dell'ecocardiografia.
"L'ecocardiografia è l'indagine diagnostica più importante e diffusa in cardiologia - afferma Iliceto - e contrariamente da quanto accade nel mondo occidentale, in Cina viene effettuata nelle istituzioni radiologiche e non in quelle cardiologiche. Il National Health Committee cinese è divenuto consapevole di questa erronea impostazione clinica e ha deciso di far sì che la migrazione dell'attività ecocardiografica dalle radiologie alle cardiologie si completi obbligatoriamente entro il prossimo quadriennio, identificando nel programma educazionale digitale che ho realizzato con il patrocinio dell'università Lum lo strumento educazionale ideale da utilizzare su scala nazionale al fine di implementare le conoscenze dei cardiologi cinesi in ambito ecocardiografico".
Si tratta di una sorta di enciclopedia digitale arricchita dall'intelligenza artificiale, composta da 50 lezioni accessibili via web corredate da un preziosissimo patrimonio di immagini diagnostiche, che darà ai cardiologi cinesi l'opportunità di diventare autosufficienti nel gestire la più importante e diffusa delle metodiche diagnostiche cardiologiche. "Senza dubbio - conclude Iliceto - è un importante riconoscimento per la medicina italiana e in particolare per l'università Lum".
Leggi tutto: Università, Lum dona a cardiologi cinesi programma educazionale su ecocardiografia

(Adnkronos) - Era stato finanziato con quasi 7 milioni di euro l'intervento di restauro della Torre dei Conti di Largo Corrado Ricci a Roma crollata in parte oggi: per gli interventi infatti, relativi al punto 26 della 'Missione 1 - C3 Turismo e Cultura - 4.3 Caput Mundi: Next Generation Eu' del Piano nazionale di ripresa e resilienza erano stati previsti 6,9 milioni di euro, ponendo questa opera fra le più costose del programma Caput Mundi che vede come soggetto attuatore Roma Capitale.
Lo scorso 13 agosto il sindaco Roberto Gualtieri sui suoi social aveva condiviso un video dei lavori in corso: "Al Largo Corrado Ricci, nel cuore dei Fori Imperiali, è in corso la rimozione dello storico impianto di carburanti. Un’operazione particolarmente delicata - scriveva Gualtieri - poiché situata proprio sopra i resti del Tempio della Pace, costruito dall’imperatore Vespasiano. Parallelamente proseguono gli scavi nel Giardino di Largo Corrado Ricci e il restauro della Torre dei Conti, destinata a diventare un centro culturale con aule studio e una terrazza panoramica. Tutti gli interventi, finanziati con fondi del Pnrr, rientrano nel progetto CarMe per la riqualificazione dell’intera area archeologica centrale. Roma si rigenera e continua a regalare bellezza". Nel video il sindaco poi sottolineava come "anche la Torre dei Conti, medievale, è in corso di restauro e diventerà un bellissimo centro culturale con aule studio per i giovani e una stupenda terrazza panoramica".
Ma la lunga vicenda relativa agli scavi e ai lavori di Largo Corrado Ricci, fra il Colosseo e l'Altare della Patria, può essere fatta risalire addirittura al secolo scorso: questo infatti emerge dalla "manifestazione di interesse per l’individuazione di organismi da invitare alla successiva procedura negoziata (...) per l’affidamento dello scavo archeologico nel settore nord orientale del Foro della Pace, corrispondente all’area pedonale sistemata a giardino in Largo Corrado Ricci" e pubblicata il 19 maggio 2021 (cinque mesi prima dell'insediamento dell'attuale giunta guidata da Roberto Gualtieri, ndr) dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Nelle premesse del documento infatti, si legge che, fra il 1998 e il 2000 la stessa la Sovrintendenza "ha effettuato scavi archeologici nei Fori Imperiali mettendo in luce, tra le altre cose, anche parte del settore nordoccidentale del Foro della Pace, al confine con il Foro Romano". Successivamente, "nel 2005-2006 e poi nel 2015, con i fondi di Roma Capitale, ha realizzato altri sondaggi archeologici nell’area della piazza del Foro della Pace e lungo la fossa di spoliazione del muro perimetrale nord del complesso monumentale(...); negli anni 2014-2016 è stato realizzato un intervento di anastilosi di sette colonne in granito rosa di Assuan del portico occidentale che ha contribuito notevolmente alla conoscenza dell’alzato architettonico del monumento". Tanto che, "si intende realizzare uno scavo archeologico in quest’area di Largo Corrado Ricci". L'importo totale per i lavori era in totale di 484.623,26 euro, di cui 40.366,28 euro netti quali "Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso".
Deliberati i nuovi incarichi professionali ai dirigenti sanitari... 
(Adnkronos) - Conclusa la chirurgia e avviata la terapia adiuvante per il tumore al seno in fase iniziale, molte donne entrano in una fase di cura molto particolare: il tumore è stato rimosso, l'obiettivo ora è impedire che si ripresenti. Ma questo passaggio è spesso uno dei momenti psicologicamente più complessi. Si vive tra sollievo e timore, tra progettualità e incertezza. E si devono continuare cure - le terapie adiuvanti - che richiedono adattamento, gestione degli effetti collaterali, riorganizzazione della quotidianità: dalla famiglia al lavoro, fino alla sfera relazionale. "Della paura della recidiva si parla poco, è uno dei bisogni meno considerati e meno riconosciuti", sottolinea Anna Costantini, past president e consigliere nazionale Sipo, Società italiana di psiconcologia, in un articolo pubblicato pubblicato su 'E' tempo di vita’ (etempodivita.it), progetto editoriale promosso da Novartis.
Il timore della ricomparsa della malattia attraversa "tutti i pazienti oncologici", osserva la psiconcologa, come una sorta di "spada di Damocle": una minaccia ancora percepita anche quando le prospettive cliniche sono molto favorevoli. "La paura può essere lieve, moderata o addirittura severa - spiega Costantini - E quando diventa grave può condizionare scelte, relazioni, qualità di vita. Per questo va intercettata e trattata". Secondo l'esperta, la diagnosi oncologica "apre sempre una crisi di senso, un riorientamento dell'intera prospettiva esistenziale. Si attraversano shock, paura, tentativi di ritrovare un baricentro e, poi, la ricerca di aiuto". E' qui che lo psiconcologo può intervenire offrendo uno spazio protetto per osservare e gestire le proprie reazioni.
Un ruolo importante nel recupero, specialmente dopo la fine dei trattamenti attivi per un tumore al seno e l'inizio della terapia adiuvante, è svolto dall'attività fisica . "Durante il movimento aumenta il Bdnf, fattore neurotrofico cerebrale che favorisce la sopravvivenza dei neuroni - illustra la psiconcologa - e vengono rilasciate serotonina e dopamina, con effetti positivi sul tono dell'umore. L'esercizio fa bene all'assetto ormonale, al sistema immunitario e può aiutare nelle forme lievi di depressione".
Tra i temi rimasti ancora zone d'ombra c'è anche la sessualità. "In letteratura vengono chiamati 'suoni del silenzio' - evidenzia Costantini - perché né i medici chiedono, né i pazienti parlano. Ma una consulenza sessuologica e, se necessario, una terapia sessuale può consentire di individuare le difficoltà, comprenderne le cause e recuperare una sessualità soddisfacente e piena". La quotidianità, però, è raramente lineare. L'esperta parla di un "prima e dopo" che porta cambiamenti nel rapporto con gli amici, con i colleghi, e nella percezione di sé. "Alcune persone provano pudore, si ritirano, non si sentono comprese. E' essenziale poter esprimere le proprie emozioni", avverte Costantini. Del resto, anche gli altri possono trovarsi smarriti: "Gli amici soffrono, spesso non sanno cosa dire e può capitare che si allontanino" anche per l'incapacità di affrontare "con autenticità una malattia che fa paura".
Un percorso psicologico adeguato può incidere anche sul proseguimento delle cure nel lungo periodo, favorendo un migliore benessere psicosociale e sostenendo la motivazione terapeutica. Molto dipende dalla qualità delle relazioni precedenti. Il suggerimento finale della psiconcologa è chiaro: per chi ha avuto la malattia si possono "aiutare gli amici a comprendere" il proprio stato, se desidera mantenere la relazione. "Oppure si può scegliere di lasciar andare chi non riesce a esserci davvero". L'articolo completo e altri approfondimenti sono disponibili nel sito etempodivita.it.
Leggi tutto: Tumori, psiconcologa: "nel cancro al seno iniziale più attenzione a paura recidiva"

(Adnkronos) - La Fiorentina è al lavoro per trovare un accordo con Stefano Pioli per una separazione consensuale che sia il più indolore possibile dal punto di vista economico. Parallelamente, si intensificano le valutazioni sul suo possibile sostituto, con diversi profili al vaglio della società. Tra i nomi sul tavolo c’è quello di Paolo Vanoli, ex tecnico di Venezia e Torino, da tempo considerato un’opzione credibile per la panchina gigliata. Ma nelle ultime ore è tornata a circolare con forza anche la candidatura di Roberto Mancini, un nome dal peso specifico importante sia per il curriculum sia per il legame con Firenze.
L’ex ct azzurro, allenatore della Fiorentina nella stagione 2001/02, quando portò in bacheca l’ultima Coppa Italia del club, avrebbe dato una prima apertura di massima al progetto gigliato. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa, ma la sensazione è che la Fiorentina voglia chiudere la questione in tempi rapidi, per dare stabilità all’ambiente e programmare con chiarezza il futuro. Sullo sfondo restano le ipotesi di un ritorno di Raffaele Palladino, ancora sotto contratto, o l'arrivo di Thiago Motta, che potrebbe rilanciarsi dopo l'esperienza negativa sulla panchina della Juventus. .
Leggi tutto: Fiorentina, Pioli al capolinea: si lavora per la risoluzione. I viola pensano a Mancini

(Adnkronos) - Questa mattina un 64enne è morto in un’azienda di materiale edile a San Giorgio Piacentino (Piacenza). L’uomo, un cliente, stava caricando del materiale su un proprio mezzo quando è stato investito da un muletto. I tentativi di rianimazione da parte da parte del 118 sono stati vani. Sul posto anche il personale di Medicina del Lavoro dell’Ausl di Piacenza e i carabinieri.
Leggi tutto: Travolto da muletto in un'azienda del piacentino, muore 64enne

(Adnkronos) - È tornato a casa già da alcuni giorni l’uomo che un paio di settimane fa era stato colpito in pieno volto dal corno di una capra. Un brutto incidente che aveva provocato la perforazione del bulbo oculare e lo sfondamento della base cranica. Giunto al Policlinico universitario di Messina, l'uomo è stato sottoposto a un primo delicato intervento multidisciplinare che ha visto in azione Nino Germanò e Giovanni Raffa per la parte neurochirurgica e Alessandro Meduri e Felicia Ferreri per l’occhio. In prima battuta è stato necessario un intervento neurochirurgico per riparare lo sfondamento della base cranica e ricostruire le membrane che avvolgono il cervello. Più articolata l’azione sull’occhio che ha richiesto in fase acuta un primo intervento per ricucire il bulbo perforato e una seconda operazione a distanza di una settimana.
Dopo aver scongiurato il pericolo di infezioni cerebrali, infatti, è stato necessario ritornare in sala per la ricostruzione della retina, completamente lacerata. Un intervento complesso, durato otto ore, durante il quale la retina è stata riattaccata in vitrectomia, iniettando olio di silicone all’interno del bulbo oculare. Dal controllo effettuato a distanza di una settimana la base cranica è stata perfettamente riparata e la retina risulta nella posizione corretta per l’anatomia dell’occhio e il paziente ricomincia a vedere.
"Un esempio di buona sanità - sottolinea il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito - che valorizza l’attività e l’impegno delle unità operative complesse di Neurochirurgia e di Oftalmologia del Policlinico. Eventi traumatici come questo sono la dimostrazione evidente dell’importante ruolo che un’Azienda ospedaliera universitaria riveste per la collettività. Poter contare su molteplici professionalità e specialità consente di offrire ai nostri cittadini trattamenti spesso salva vita. Un plauso - conclude - ai nostri professionisti per l’impegno quotidiano costante e un augurio di guarigione piena per questo giovane paziente".
Leggi tutto: Corno di una capra gli perfora occhio e cranio, uomo salvato a Messina

(Adnkronos) - Il mese di novembre è tradizionalmente dedicato alla sensibilizzazione e all'awareness sul tumore della prostata, la neoplasia più frequente tra gli uomini. La Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs di Roma ha fatto il punto della situazione rispetto alle novità in ambito chirurgico con Bernardo Rocco, professore ordinario di Urologia dell'università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della Uoc di Urologia del Gemelli.
Quali sono i campanelli d'allarme che dovrebbero portare un uomo dall'urologo? "I sintomi del tumore della prostata possono essere aspecifici e confusi con quelli dell'ipertrofia prostatica benigna; ma in ogni caso è buona regola sottoporsi a visite di controllo periodiche, a partire dai 50 anni, soprattutto se in famiglia ci sono stati altri casi di questo tumore - risponde Rocco - I sintomi ai quali prestare attenzione sono: necessità di urinare di frequente (soprattutto la notte), difficoltà a trattenere la pipì o al contrario ad iniziare la minzione, presentare un flusso di urina ridotto o che si interrompe, presenza di sangue nelle urine (o nel seme), dolore durante la minzione (o l'eiaculazione) o dolore a livello della parte bassa della schiena, delle anche o delle cosce".
Come prevenire il tumore della prostata? "A livello di igiene di vita, le misure sono le stesse consigliate per la prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari e di altri tumori: consumare una dieta equilibrata e ricca di frutta e verdure (in particolare pomodori, broccoli e cavolfiori), povera di grassi animali, carni rosse e cibi processati; consumare alimenti ricchi di vitamina D, esporsi al sole una decina di minuti al giorno - suggerisce Rocco - e se necessario correggere i deficit con l'assunzione di supplementi; fare esercizio fisico costante (almeno mezz'ora, per la maggior parte dei giorni della settimana), mantenere il peso forma (il sovrappeso e l'obesità possono aumentare il rischio di questo tumore), non fumare (o smettere), consumare alcol con molta moderazione. Purtroppo, non è possibile intervenire su fattori di rischio impattanti quali l'età, l'appartenenza ad alcuni gruppi etnici (gli afro-americani sono più a rischio), la genetica".
Quali sono le novità in ambito diagnostico per questa neoplasia e in cosa consiste lo screening? "Molto importante è sottoporsi con regolarità al dosaggio ematico del Psa - spiega il direttore della Uoc di Urologia di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma - e alla visita urologica a partire dai 50 anni (ma anche prima, a partire dai 40-45 anni, se in famiglia ci sono stati casi di tumore della prostata). Se il livello del Psa è elevato (da 4 a 10 ng/dl è considerato bordeline, mentre sopra i 10 ng/ml la possibilità di avere un tumore della prostata secondo l'American Cancer Society è di oltre il 50%) e l'esplorazione rettale della prostata risulta sospetta, il medico prescriverà ulteriori esami (ripetere un secondo Psa, effettuare una risonanza magnetica della prostata, sottoporsi ad una biopsia prostatica)".
Le novità sul fronte della diagnosi radiologica "vengono da un recente studio ('Prime' diagnostic clinical trial) pubblicato su 'Jama', che ha evidenziato la non inferiorità della Rmn biparametrica rispetto a quella multiparametrica (che consta di 3 sequenze e prevede la somministrazione di mezzo di contrasto) nell'individuare un cancro della prostata. Questo consente di risparmiare sui tempi di esecuzione dell'esame (che si ridurrebbero da 30-40 minuti a 15-20) e permette di evitare la somministrazione del mezzo di contrasto (il gadolinio per la Rmn), che richiede la presenza di un medico. Di certo la diagnosi precoce è un salvavita e ha riscritto la storia di questa neoplasia; oggi oltre il 90% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi", sottolinea l'urologo.
Quali novità ci sono state sul fronte del trattamento chirurgico? "La grande rivoluzione degli ultimi 20 anni è stata la chirurgia robotica - ricorda lo specialista - Studi osservazionali e prospettici (non randomizzati) evidenziano che questa ha un impatto significativo nel ridurre la mortalità correlata al tumore, rispetto alla chirurgia tradizionale. Ma non solo. Enorme - osserva - è anche l'impatto sulla qualità di vita del paziente, grazie ad una maggior precisione e ad una minore invasività: dolore post-operatorio ridotto, tempi di recupero più rapidi per quanto riguarda la continenza urinaria e la funzione sessuale, degenza ospedaliera più breve. Il tutto con un'efficacia oncologica paragonabile a quella della chirurgia tradizionale. Altre novità riguardano ambiti di malattia più avanzata e le terapie sistemiche (le più recenti riguardano il trattamento con radioligandi) di cui si occupano gli oncologi e radioterapisti".
Quali piattaforme robotiche si utilizzano al Gemelli? "Siamo uno dei centri che in questo momento ha disposizione ben tre piattaforme robotiche (da Vinci, Hugo Medtronic e Toumai) di ultima generazione; ma altre sono di prossimo arrivo. Questo ci consente di personalizzare al massimo il trattamento e ci permette di essere in prima linea sulla ricerca e lo sviluppo dell'avanzamento tecnologico, nonché di essere partner clinici dei principali gruppi mondiali per quanto riguarda la tecnologia e i device", evidenzia Rocco.
Lo specialista è arrivato al Gemelli da circa 1 anno. E "in quest'anno - rimarca - abbiamo più che raddoppiato il numero di procedure relative alla diagnosi e alla cura del tumore prostatico (+116% di prostatectomie radicali per tumore)".
Quali altri novità ci sono state in questi mesi nella presa in carico delle persone con tumore della prostata al Gemelli? "Insieme agli altri professionisti che si occupano del trattamento di questo tumore (oncologi, radioterapisti) - conclude Rocco - qui al Gemelli abbiamo formalizzato e certificato un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta) per la diagnosi e il trattamento del tumore prostatico".
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