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Dopo omicidio Kirk massima attenzione anche in Italia, focus su rischio emulazione

11 Settembre 2025
Controlli della Polizia - (Fotogramma/Italia)

(Adnkronos) - Dopo l'omicidio di Charlie Kirk, fondatore dell'organizzazione conservatrice di giovani attivisti Turning Point Usa, ucciso a colpi d'arma da fuoco durante un evento alla Utah Valley University, fonti qualificate fanno presente che anche in Italia è ai massimi livelli l'attenzione sul fronte della sicurezza. Il rischio emulazione di lupi solitari è sempre possibile anche se non ci sono elementi indiziari di allarme che facciano supporre azioni analoghe.  

Omicidio Kirk, trovata l'arma del killer: "E' in età universitaria, ripreso in video"  

Al Viminale, con la campagna elettorale per le regionali già iniziata e l'acceso scontro politico in corso sulla crisi medio orientale, si auspica, a quanto apprende l'Adnkronos, che si abbassino i toni per evitare che la violenza verbale possa poi tramutarsi in azione. Del resto lo stesso ministro dell'Interno Matteo Piantedosi più volte ha rivolto a tutti l'invito a non alzare il livello dello scontro e a non travalicare i confini della dialettica civile.  

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Tutti pazzi per 'Il Diavolo veste Prada 2, a Milano code e look da passerella per il casting

11 Settembre 2025
Le persone in coda per il casting

(Adnkronos) - Milano, ore 15 di un giovedì qualunque. In realtà, non proprio qualunque: davanti al 142 Restaurant di Corso Cristoforo Colombo, è il primo giorno di casting per ‘Il Diavolo veste Prada 2’: la fila si snoda per decine e decine di metri, ordinata, composta e coloratissima (GUARDA IL VIDEO). Sembra quasi una scena tagliata dal primo film: un piccolo front row improvvisato in una via della città, con look da passerella, outfit ricercati e persino qualche bambino in grembo o cagnolino al guinzaglio che sembrano pronti per essere fulminati dallo sguardo di Miranda Priestly. Uomini e donne di ogni età, soprattutto over 30, come richiesto dalla produzione, qualcuno con l’aria da addetto ai lavori, qualcun altro venuto più per curiosità che per reale aspirazione.  

“Tanto cercano comparse, è giusto per farsi una passeggiata qua” commenta sorridendo un 50enne in polo bianca, con un’aria che non ha nulla del fedelissimo braccio destro di Miranda, Nigel Kipling. All’arrivo si riceve un numerino – dettaglio che rende tutto più organizzato – e si aspetta il proprio turno con pazienza. Noi abbiamo il 699. Un numero da tenere bene in mente perché dovrà essere inserito nella scheda dati da compilare prima di varcare l’ingresso del locale. Dopo aver scannerizzato il QR code e aver inserito la propria anagrafica, inclusa la taglia di giacca e pantaloni e il numero di scarpe, si attende il proprio turno per le foto. Tutto si svolge rapidamente. Nessuna ressa: solo chiacchiere, selfie per documentare la giornata e occhiate davvero molto curiose agli outfit altrui.  

In pieno stile fashion week, a sorpresa compaiono due camerieri in livrea con secchielli di ghiaccio d’argento a distribuire bottigliette d’acqua ai presenti: un piccolo gesto che strappa sorrisi e trasforma l’attesa in un momento quasi glamour. C’è chi ha fatto di questa esperienza un piccolo rituale: “Ho già provato a fare diversi provini, anche per ‘Il Gattopardo’, ma non mi hanno preso. Spero sia la volta buona” ci racconta Francesco, un aspirante comparsa, bandana nera, jeans larghi e t-shirt bianca. Mentre, più ironico, Leonardo aggiunge: “Sono qua perché oggi non avevo niente da fare”.  

Per partecipare al casting non basta essere fashion: la produzione cerca persone sopra i 30 anni e che lavorino già nel settore moda. Requisito che ha attirato commesse di boutique, stylist, Pr, modelle, giornaliste e creativi, tutti pronti a trasformarsi in volti di sfondo per il sequel del cult con Meryl Streep e Anne Hathaway. Servono duemila comparse per le riprese del film, con una maxi scena da 900 figuranti nel cuore di Brera. Riprese che si terranno nel capoluogo meneghino tra l’8 e il 16 ottobre prossimi, subito dopo la Milano Fashion Week, mentre in parallelo con le sfilate, sono previsti street casting per intercettare volti accattivanti tra il pubblico. Che lo show abbia inizio.  

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Precipita da ponteggio nell'Aquilano, morto operaio 55enne

11 Settembre 2025
Auto dei carabinieri - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Nuovo incidente mortale sul lavoro oggi giovedì 11 settembre a Vittorito, in provincia dell’Aquila, dove un operaio di 55 anni è morto, in un cantiere edile, precipitando da un ponteggio da 12 metri di altezza. Francesco Ortucci, originario di Caserta, era dipendente di una ditta aquilana impegnata nella ricostruzione post sisma. Sul posto gli operatori del 118 dell’Aquila, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Indagini dei carabinieri di Sulmona per chiarire le dinamiche della tragedia. La salma dell’operaio è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale dell’Aquila dove sarà eseguita l'autopsia disposta dalla Procura di Sulmona che ha anche aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per omicidio colposo. 

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Solidarietà, Fiocchi (Notariato): "Su lasciti solidali italiani sono tutelati dalla legge"

11 Settembre 2025
Solidarietà, Fiocchi (Notariato):

(Adnkronos) - “La legge tutela gli italiani - che intendono procedere con un lascito solidale - occorre avere fiducia in essa, nei professionisti che la applicano e nelle organizzazioni che si intende beneficiare. Infatti, la legge prevede la quota disponibile e la quota di legittima, quindi riserva una quota del proprio patrimonio ai parenti più stretti, quali il coniuge e i figli, o in assenza di figli e del coniuge anche agli ascendenti, e individua una quota disponibile che varia nel suo ammontare a seconda del numero di parenti stretti di cui si dispone nell'ambito familiare. Questa quota disponibile può essere liberamente lasciata a chiunque si voglia beneficiare. In particolare, può essere oggetto di un lascito solidale”. A dirlo all’Adnkronos Flavia Fiocchi, consigliere nazionale del Notariato con delega al Notariato per il Sociale, nel corso dell’incontro "Lascito Solidale – La bellezza che resta", organizzato dal Comitato Testamento Solidale a Roma, in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale, durante il quale sono stati presentati i risultati della ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale sotto la direzione dell’Istituto Walden Lab e in collaborazione con Vita, che ha rilevato e analizzato dati su volumi, tipologie e tendenze della raccolta fondi da lasciti testamentari nel nostro Paese. 

“Si ritiene che si possa devolvere solo quando si è ricchi, ma in realtà una piccola goccia crea tante gocce, che insieme formano l'oceano. Di conseguenza, anche una piccola somma, devoluta a un’Organizzazione Non Profit, alla Ricerca o all'assistenza dei disabili, è importante. Il lascito solidale, infatti, non è assolutamente appannaggio per ricchi, ma è per tutti - conclude Fiocchi - è un lascito che direttamente viene fatto a beneficio delle Associazioni No Profit, ma indirettamente è anche fatto ai propri familiari, a chi rimane, in quanto diventa una devoluzione della cultura del lascito”.  

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Solidarietà, Bartoli: "In quattro anni si è registrato un incremento dei lasciti solidali"

11 Settembre 2025
Solidarietà, Bartoli:

(Adnkronos) - “I dati registrati sono positivi: c'è stato un incremento sia per quanto riguarda il numero dei lasciti solidali, sia per quanto riguarda l'importo donato. Lo dimostrano i risultati di un'indagine svolta su 197 organizzazioni non profit”. E’ quanto dichiarato da Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d'Oro, all’evento "Lascito Solidale – La bellezza che resta", organizzato dal Comitato Testamento Solidale a Roma, in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati della ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale sotto la direzione dell’Istituto Walden Lab e in collaborazione con Vita, che ha rilevato e analizzato dati su volumi, tipologie e tendenze della raccolta fondi da lasciti testamentari nel nostro Paese. 

Pertanto, “sebbene vi sia incertezza dovuta alla situazione internazionale, abbiamo rilevato che ben il 77% delle nostre organizzazioni interpellate dimostrano fiducia verso il futuro e credono che ci sarà un ulteriore aumento dei lasciti solidali”, spiega Bartoli. Secondo il portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d'Oro, le prospettive future per i lasciti solidali in Italia sono positive, in quanto: “il Comitato Testamento Solidale, ormai da 12-13 anni, sta facendo un'intensa attività di comunicazione e di sensibilizzazione sul significato di lascito solidale, sulle modalità attraverso le quali può essere redatto e soprattutto sul fatto che tutti i cittadini possono essere interessati da questa modalità, che non riguarda solo chi possiede grossi patrimoni - sottolinea - Inoltre, è aumentata la percentuale delle persone che conoscono il termine lascito solidale e con essa anche la percentuale di chi ha deciso di fare un testamento o che ha detto che lo prenderà in considerazione per il futuro. E’ un successo della comunicazione”.  

Bartoli conclude, poi, con una nota positiva: “Negli ultimi tempi la nostra comunicazione è andata verso target più giovani, tra i 25 e i 35 anni, riscontrando che anche loro hanno interesse al tema e lo stanno valutando. Intanto lo conoscono, ma pensano che possa essere uno strumento da utilizzare in un futuro. Complessivamente, quindi, mi sembra che ci sia un atteggiamento di maggiore conoscenza che ci rende ancora più ottimisti”.  

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Sanità nel mirino di cyberattacchi, da C&P 5 regole salvadati

11 Settembre 2025
Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners

(Adnkronos) - Prima i casi di revenge porn, ora la scoperta di un sito che diffondeva video rubati da studi medici, centri estetici e ambulatori: la violazione della privacy è ormai una minaccia quotidiana che non risparmia neppure la sanità, dove la delicatezza dei dati trattati rende ogni incidente ancora più grave e pericoloso. Il recente caso ha riportato al centro del dibattito una verità scomoda: nessuna struttura sanitaria è al riparo. In un settore che custodisce le informazioni più intime delle persone, anche un singolo episodio può avere conseguenze devastanti sul piano legale, economico e reputazionale. La normativa europea è chiara: ospedali, cliniche e professionisti devono poter dimostrare di aver adottato tutte le misure tecniche e organizzative adeguate. Non basta dichiararsi vittime. Lo stesso Garante della Privacy lo ha ribadito richiamando gli operatori a una gestione dei dati che unisca innovazione e rigore. 

Per questo OKPrivacy, il servizio legale specializzato di Consulcesi & Partners, suggerisce le 5 regole fondamentali per difendere i dati sanitari e prevenire conseguenze disastrose: 1) Mappare i rischi - conoscere i propri sistemi e identificare vulnerabilità tecniche e procedurali; 2) Gestire correttamente i consensi - informative chiare, tracciabili e aggiornate per garantire trasparenza e legittimità; 3) Limitare e tracciare gli accessi - dati accessibili solo a chi ne ha reale necessità, con ruoli e controlli rigorosi; 4) Applicare la minimizzazione - raccogliere e conservare esclusivamente i dati indispensabili; 5) Investire nella formazione - la tecnologia è inutile se il personale non è consapevole delle proprie responsabilità. 

Per approfondimenti e strumenti pratici sulla protezione dei dati sanitari è disponibile il portale dedicato www.okprivacy.it  

"Il caso dei video rubati è un monito per tutto il settore - sottolinea Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners - La fiducia dei pazienti è fragile e va protetta con la stessa attenzione riservata alla cura clinica. La privacy non è un vincolo burocratico, ma un presidio etico e professionale, imprescindibile per chi opera in sanità". Con OKPrivacy, Consulcesi & Partners mette a disposizione di medici, farmacie, poliambulatori e cliniche un supporto integrato: dalla valutazione preliminare dei rischi alla consulenza legale specialistica, fino alla formazione mirata del personale. Un'iniziativa pensata per garantire alle strutture sanitarie una gestione a 360° della compliance privacy, rafforzando sicurezza, innovazione e fiducia. 

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Sanità nel mirino di cyberattacchi, da Consulcesi 5 regole salvadati

11 Settembre 2025
Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners

(Adnkronos) - Prima i casi di revenge porn, ora la scoperta di un sito che diffondeva video rubati da studi medici, centri estetici e ambulatori: la violazione della privacy è ormai una minaccia quotidiana che non risparmia neppure la sanità, dove la delicatezza dei dati trattati rende ogni incidente ancora più grave e pericoloso. Il recente caso ha riportato al centro del dibattito una verità scomoda: nessuna struttura sanitaria è al riparo. In un settore che custodisce le informazioni più intime delle persone, anche un singolo episodio può avere conseguenze devastanti sul piano legale, economico e reputazionale. La normativa europea è chiara: ospedali, cliniche e professionisti devono poter dimostrare di aver adottato tutte le misure tecniche e organizzative adeguate. Non basta dichiararsi vittime. Lo stesso Garante della Privacy lo ha ribadito richiamando gli operatori a una gestione dei dati che unisca innovazione e rigore. 

Per questo OKPrivacy, il servizio legale specializzato di Consulcesi & Partners, suggerisce le 5 regole fondamentali per difendere i dati sanitari e prevenire conseguenze disastrose: 1) Mappare i rischi - conoscere i propri sistemi e identificare vulnerabilità tecniche e procedurali; 2) Gestire correttamente i consensi - informative chiare, tracciabili e aggiornate per garantire trasparenza e legittimità; 3) Limitare e tracciare gli accessi - dati accessibili solo a chi ne ha reale necessità, con ruoli e controlli rigorosi; 4) Applicare la minimizzazione - raccogliere e conservare esclusivamente i dati indispensabili; 5) Investire nella formazione - la tecnologia è inutile se il personale non è consapevole delle proprie responsabilità. 

"Il caso dei video rubati è un monito per tutto il settore - sottolinea Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners - La fiducia dei pazienti è fragile e va protetta con la stessa attenzione riservata alla cura clinica. La privacy non è un vincolo burocratico, ma un presidio etico e professionale, imprescindibile per chi opera in sanità". Con OKPrivacy, Consulcesi & Partners mette a disposizione di medici, farmacie, poliambulatori e cliniche un supporto integrato: dalla valutazione preliminare dei rischi alla consulenza legale specialistica, fino alla formazione mirata del personale. Un'iniziativa pensata per garantire alle strutture sanitarie una gestione a 360° della compliance privacy, rafforzando sicurezza, innovazione e fiducia. 

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Sanchez, Gaza e il passaggio delle polemiche: "Niente bomba nucleare per fermare da soli offensiva Israele"

11 Settembre 2025

(Adnkronos) - Divampa la polemica sulle chat e sui siti internet per le parole pronunciate tre giorni fa da Pedro Sanchez, quando il premier spagnolo ha annunciato le nove misure predisposte dal suo governo per "fermare il genocidio a Gaza". La Spagna ha detto, "come sapete, non ha bombe nucleari, né portaerei o grandi riserve di petrolio, da soli non possiamo fermare l'offensiva israeliana. Ma questo non significa che smetteremo di provarci. Perché ci sono cause per cui vale la pena lottare, anche se non è solo nelle nostre mani vincerle". 

 

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Lasciti solidali, Giorda: "Importante creare dialogo con i più giovani"

11 Settembre 2025
Lasciti solidali, Giorda:

(Adnkronos) - “E’ importante e necessario - che gli adulti affrontino con i più giovani il tema della propria morte e che vi sia un dialogo tra generazioni - in quanto i bambini fin da piccoli conoscono la morte, la vedono già nei cartoni animati e hanno bisogno di normalizzare questo evento. Se l’adulto non parla con loro di queste cose si angosciano di più e crescendo viene a prodursi un blocco rispetto al pensiero della morte, che è dannoso per il loro equilibrio psichico. E’ un pensiero che, invece, va normalizzato poiché la morte è un aspetto naturale, non bello, ma va affrontato”. Sono le dichiarazioni di Jean-Luc Giorda, psicologo, psicoterapeuta, formatore e divulgatore scientifico, all’evento organizzato dal Comitato Testamento Solidale a Roma, in occasione della Giornata Internazionale del Lascito Solidale, dal titolo "Lascito Solidale – La bellezza che resta", in cui sono stati presentati i risultati della ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale sotto la direzione dell’Istituto Walden Lab e in collaborazione con Vita, che ha rilevato e analizzato dati su volumi, tipologie e tendenze della raccolta fondi da lasciti testamentari nel nostro Paese. 

“Ci sono due problemi: uno di tipo culturale, perché in Italia, a differenza dell’Estremo Oriente o dell’Europa del Nord, c'è una certa vergogna nel parlare di malattia e di morte. Pertanto, le stesse famiglie al loro interno hanno difficoltà a pensare a questi temi, a prevedere e ad organizzare un lascito in un modo socialmente accettabile - sottolinea - Il secondo problema è l'individualismo che sta crescendo nelle ultime due generazioni, per cui anche all'interno delle famiglie si tende a trattenere tutto ciò che è possibile, pensando di favorire i figli. In realtà, è affrontando questi temi a livello di società che riusciamo ad aiutare i nostri ragazzi, non mantenendo egoisticamente all'interno di un nucleo familiare ogni risorsa disponibile”. 

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Innovazione, torna Digitalmeet con 150 eventi in tutta Italia su Ia startup e futuro

11 Settembre 2025
Gianni Potti

(Adnkronos) - Dal 20 al 25 ottobre 2025 torna Digitalmeet, il più grande festival nazionale dedicato all’alfabetizzazione e alla cultura digitale: sul tavolo temi di grande attualità come Ia, salute, turismo e innovazione nei settori cardine del Paese, le startup e il futuro che ci attende (almeno nel mondo tech). L'evento è promosso dalla Fondazione Comunica presieduta da Gianni Potti. Giunta alla sua tredicesima edizione, la rassegna si conferma come un appuntamento nazionale strategico per la crescita del capitale umano e per la competitività del sistema Paese, con l’obiettivo di diffondere competenze digitali, sostenere l’innovazione e ridurre il divario che ancora separa l’Italia dalla media europea nei principali indicatori di digitalizzazione (Indice Desi). 

"L'evento Digitalmeet è nato - spiega il presidente di Fondazione Comunica, Gianni Potti - per diffondere la cultura digitale a tutti i livelli. Senza comprensione non c'è utilizzo. E l'Ia rischia così di trasformarsi in un veicolo di nuove disuguaglianze. Digitalmeet vuole essere un laboratorio diffuso dove istituzioni, imprese, università e cittadini possono condividere esperienze e strumenti per costruire insieme il futuro digitale del nostro Paese”. 

Il programma 2025 – che sarà presentato ufficialmente a Roma il 10 ottobre presso il Senato della Repubblica e anticipato da una preview il 3 ottobre presso l’Università di Padova - prevede oltre 150 appuntamenti diffusi in tutta Italia, con il contributo di più di 300 relatori tra esponenti del mondo accademico, scientifico, imprenditoriale e istituzionale. La scorsa edizione è stata seguita da oltre 130mila persone sommando presenze agli eventi e online. Digitalmeet 2025 si conferma dunque come il più importante appuntamento italiano per la cultura digitale, un luogo di dialogo tra esperti, istituzioni e cittadini per affrontare le sfide dell’innovazione. 

Alcune anticipazioni: per i più 'nerd' e per gli amanti del tech-vintage, la 64k Stunning Running o 'Sfida del Commodore 64', iniziativa che vede contrapposti i linguaggi di programmazione di oggi utilizzando l'hardware di ieri. Altro importante incontro è Startup Marathon, iniziativa promossa da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica, in collaborazione con UniCredit Start Lab e Digitalmeet che supporta e valorizza lo sviluppo delle startup. 

Digitalmeet è promosso da Fondazione Comunica con sostegno di: Considi, Caffè Diemme, Umana, Add Value, Laborability, WaYout Consulting, Infocamere, Venice Promex, Veneto Innovazione, Abbott, Open Fiber, Federmanager. Il programma completo sul sito ufficiale (in costante aggiornamento): www.digitalmeet.it e sui profili social Facebook, Instagram, LinkedIn e YouTube. Hashtag ufficiale: #digitalmeet25.  

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Sanchez e quel passaggio inquietante: "Spagna non ha armi nucleari per fermare offensiva israeliana"

11 Settembre 2025
Pedro Sanchez - Fotogramma

(Adnkronos) - "La Spagna, come sapete, non ha bombe nucleari, né portaerei o grandi riserve di petrolio, da soli non possiamo fermare l'offensiva israeliana. Ma questo non significa che smetteremo di provarci. Perché ci sono cause per cui vale la pena lottare, anche se non è solo nelle nostre mani vincerle". E' divampata la polemica sulle chat e sui siti internet per le parole pronunciate tre giorni fa da Pedro Sanchez, quando il premier spagnolo ha annunciato le nove misure predisposte dal suo governo per "fermare il genocidio a Gaza". Parole - rilanciate solo da alcuni media - che si prestano a diverse e inquietanti interpretazioni perché sembrano lasciar intendere il "rammarico" per non avere armi nucleari con cui fermare l'offensiva israeliana a Gaza.  

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Caso Almasri, Nordio: "Messo nelle mani della magistratura, silenzio obbligato"

11 Settembre 2025
Carlo Nordio - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - "Non posso fare più di tanto chiarezza rispetto a quella già fatta per una ragione molto semplice. Si tratta di una questione esclusivamente politica che si sarebbe dovuta trattare in Parlamento in termini politici. Lì avremmo detto tutto il possibile e tutto quello che poteva servire per far emergere la verità. Invece è successo che hanno voluto, non dico chi come e quando, giurisdizionalizzare la questione, cioè metterla nelle mani della magistratura". Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, fa chiarezza sul caso Almasri nel podcast ‘Un altro Pianeta’ condotto da Hoara Borselli e prodotto da Simple Communication. 

"In quel momento – spiega ancora il ministro - è scattato uno sbarramento perché c’è un segreto istruttorio e quindi non ti puoi neanche difendere e soprattutto la magistratura ha dei tempi e dei modi che non sono quelli della politica. Per cui questa giurisdizionalizzazione ha portato a una sorta di silenzio obbligato da parte nostra e anche a una sorta di rispetto verso la stessa magistratura per cui non si possono fare delle critiche che invece si sarebbero potute fare benissimo in Parlamento nei confronti di chi ti accusa delle peggiori nefandezze. La devoluzione alla magistratura di questa competenza è disciplinata dalla legge e dalla Costituzione. Il primo step stava alla procura della Repubblica, il secondo al tribunale dei ministri, il terzo è il Parlamento. E questo non lo dice una legge ordinaria, ma la Costituzione, che è una fonte primaria”. 

Per Nordio "inoltre la cosiddetta garanzia o immunità che viene data al ministro non è data ad personam e non ha niente a che vedere con quella di un tempo a cui si poteva anche rinunciare, per cui si diceva che bisognava difendersi nel processo e non dal processo. Questa situazione è completamente diversa perché la garanzia dalla legge costituzionale è data alla carica, non è rinunciabile e l’argomento su cui deve decidere il Parlamento per legge è, naturalmente se in ipotesi esiste il reato e nel caso anche esista se è stato commesso nell’interesse dello stato o nell’interesse proprio. Nel primo caso l’azione penale è improcedibile, non si può andare avanti. Tutte le chiacchiere che si stanno facendo sul fatto di dover rinunciare all’immunità sono tutte balle perché non si conosce la legge costituzionale". "Aver giurisdizionalizzaziato questa situazione ha devoluto alla magistratura la prima fase ma la seconda fase sarà del Parlamento che è sovrano e alla fine avrà l’ultima parola", conclude il Guardasigilli. 

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Usa, Pro Vita & Famiglia: "Sgomento, anche in Italia clima anti-pro vita nel silenzio sinistra"

11 Settembre 2025
Usa, Pro Vita & Famiglia:

(Adnkronos) - Pro Vita & Famiglia Onlus esprime "sgomento e dolore per l’assassinio di Charlie Kirk negli Stati Uniti, figura di primo piano nella difesa della vita, della famiglia e della libertà educativa, valori che ha testimoniato in prima persona anche come marito e padre di due figli. La sua morte non è solo una tragedia personale e familiare, ma rappresenta anche un punto di svolta drammatico di un clima di odio e di intimidazione crescente contro chi, in tutto il mondo, si impegna pubblicamente per la tutela della dignità umana dal concepimento, per la famiglia come fondamento della società e per il diritto dei genitori a educare i propri figli senza ingerenze ideologiche". 

"In Italia questo clima è alimentato da anni da media, partiti e organizzazioni di sinistra tramite fake news e calunnie, come dimostrano i ripetuti attacchi alla sede nazionale di Pro Vita & Famiglia a Roma, le scritte minacciose sui muri in molte città, gli insulti e le offese sui social, il boicottaggio violento di conferenze e convegni - continua Pro Vita & Famiglia Onlus - Tutti questi episodi non sono mai stati condannati apertamente dai partiti di sinistra italiani, che non hanno mai espresso nemmeno alcuna forma di solidarietà". 

“Non possiamo più sottovalutare questo clima persecutorio – dichiara Pro Vita & Famiglia – perché chi semina odio e disumanizzazione contro chi difende la vita e la famiglia finisce per generare episodi drammatici come quello accaduto in America”. Pro Vita & Famiglia rivolge dunque un appello al governo italiano, "affinché prenda sul serio questa emergenza e metta finalmente in agenda la protezione dei cittadini e delle associazioni pro vita e pro famiglia che, pacificamente e democraticamente, portano avanti battaglie fondamentali per il futuro del nostro Paese". 

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Solidarietà, lasciti testamentari: le crisi mondiali fanno vacillare propensione italiana

11 Settembre 2025
Solidarietà, lasciti testamentari: le crisi mondiali fanno vacillare propensione italiana

(Adnkronos) - Il senso di precarietà di questo momento storico sta mettendo alla prova l’attitudine degli italiani verso il lascito solidale, che non arretra ma conosce una battuta d’arresto dopo anni di progressiva crescita. Una crescita sostanziale attestata dai dati degli enti del Terzo Settore degli ultimi 5 anni. Sono linee di tendenza tracciate dall’inedita ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale sotto la direzione dell’Istituto Walden Lab e in collaborazione con Vita. Lo studio è stato condotto tra giugno e luglio 2025 su due target paralleli: da un lato gli italiani dai 25 anni in su, dall’altro un campione di 197 Organizzazioni Non Profit che operano in Italia, con l’obiettivo di rilevare e analizzare dati su volumi, tipologie e tendenze della raccolta fondi da lasciti testamentari nel nostro Paese. I risultati sono stati presentati questa mattina a Roma, in un incontro che ha visto la presenza di Rossano Bartoli, Portavoce Comitato Testamento Solidale e Presidente Lega del Filo d’Oro; Flavia Fiocchi, Consigliere nazionale del Notariato con Delega al Notariato per il Sociale; Paolo Anselmi, Presidente WaldenLab; Anna Rita Longo, Esperta di linguaggio, Docente di “Media, divulgazione della scienza, giornalismo scientifico” (Università del Salento), divulgatrice scientifica; Jean-Luc Giorda, Psicologo, Psicoterapeuta, Formatore e Divulgatore scientifico. 

La ricerca sugli italiani rivela una leggera flessione nella propensione verso i lasciti solidali, fenomeno che sembra riflettere un più ampio deterioramento della fiducia nel futuro. I dati mostrano infatti una diminuzione dal 18% al 15% della propensione a fare testamento, mentre si registra una crescita significativa (+5 punti percentuali) del pregiudizio secondo cui i lasciti riguarderebbero solo "chi è ricco o ha molte proprietà". Parallelamente, cala leggermente la percentuale di coloro che si dichiarano orientati al lascito "certamente" (dal 5% al 4%) o "probabilmente" (dal 17% al 15%), mentre rimane stabile al 3% la quota di over 50 che ha già previsto un lascito testamentario. Una battuta d'arresto collegata al peggioramento della percezione collettiva riguardo alle sfide future - dalla crisi climatica alle guerre e alle crescenti diseguaglianze sociali: gli italiani non vogliono prendere impegni a lungo termine che possano “sottrarre risorse al futuro dei miei eredi” (39%) e togliere un paracadute alla “precarietà lavorativa dei miei figli/nipoti” (1 su 4). Interessante per contro come rimanga invariata al 68% la percentuale di chi coinvolgerebbe i familiari nella decisione del lascito, confermando l'importanza del dialogo intergenerazionale in queste scelte di solidarietà. 

"Questi dati ci restituiscono un quadro di comprensibile preoccupazione per il futuro – commenta Flavia Fiocchi, Consigliere nazionale del Notariato con delega al Notariato per il Sociale - ma vogliamo rassicurare gli italiani su un aspetto fondamentale: fare un lascito solidale non significa in alcun modo mettere a rischio i diritti dei propri familiari. La legge italiana tutela, infatti, rigorosamente la quota legittima degli eredi, cioè quella porzione di patrimonio che spetta per legge ai familiari più stretti. Il lascito solidale può essere disposto quindi nei limiti della quota disponibile, cioè’ di quella parte del patrimonio di cui ciascuno può liberamente disporre senza intaccare minimamente le tutele previste per coniuge, figli o, in mancanza, genitori. È anche importante sfatare il pregiudizio, evidenziato dalla nostra ricerca, secondo cui i lasciti sono di appannaggio solo di chi possiede grandi patrimoni: anche un piccolo gesto può fare la differenza e rappresentare un atto di generosità verso le future generazioni. Il nostro impegno come Notariato, al fianco del Comitato Testamento Solidale, è proprio quello di fornire informazioni chiare e trasparenti, accompagnando i cittadini in scelte consapevoli che concilino la responsabilità verso i propri cari con la solidarietà verso chi ha più bisogno". 

Tra il 2020 e il 2024, il settore dei lasciti solidali mostra una chiara tendenza positiva: cresce di 12 punti la percentuale di ONP che hanno ricevuto un numero di lasciti compreso tra 1 e 5 (dal 39% del 2020 al 51% del 2024); cresce di 3 punti la percentuale di ONP che hanno ricevuto un numero di lasciti compreso tra 6 e 30 (dal 16% del 2020 al 19% del 2024) ed anche (dal 6% all’8%) di chi ne ha ricevuti più di 30; la percentuale di ONP che non hanno ricevuto nessun lascito cala di ben 16 punti, passando dal 39% del 2020 al 23% del 2024; contestualmente, cresce anche il peso percentuale dei lasciti sul totale delle raccolte fondi che quasi raddoppia passando dall’8% del 2020 al 14% del 2024. E guardando al futuro, la previsione risulta ancor più positiva: il 76% prevede un aumento (certo o probabile), solo il 3% una diminuzione. 

I lasciti in denaro o in beni mobili rappresentano circa i tre quarti di quelli ricevuti dalle organizzazioni, una tendenza che rimane sostanzialmente stabile negli ultimi anni. Altrettanto netta è la prevalenza dei lasciti liberi nell’utilizzo (87%) - che rappresentano un atto di fiducia nella mission generale delle organizzazioni destinatarie - rispetto ai lasciti vincolati a specifici progetti (13%). 

"I dati della nostra ricerca confermano una tendenza molto incoraggiante, che contrasta con le preoccupazioni emerse dall'indagine sulla popolazione generale. – spiega Rossano Bartoli, Portavoce del Comitato Testamento Solidale e Presidente della Lega del Filo d’oro - Durante il periodo pandemico e post-pandemico, dal 2020 al 2024, abbiamo assistito a una vera e propria crescita del fenomeno dei lasciti solidali: questo ci dice che il lascito solidale si sta diffondendo capillarmente nel tessuto del Non Profit italiano. Ancora più rilevante è il dato economico: il peso dei lasciti sul totale delle raccolte fondi è quasi raddoppiato, dimostrando che si tratta di una forma di sostegno sempre più strategica per la sostenibilità delle nostre organizzazioni”. 

 

Tra le Onp che dichiarano di aver ricevuto almeno un lascito nell’ultimo quinquennio: crescono significativamente le Organizzazioni con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro (dal 16% del 2020 al 20% del 2024); restano sostanziale stabili quelle con un fatturato compreso tra 1 e 10 milioni di euro (rappresentavano il 33% nel 2020 e il 34% nel 2024); diminuiscono significativamente le ONP con un fatturato inferiore al milione di euro (dal 51% del 2020 al 45% del 2024). Queste tendenze indicano che si viene rafforzando la relazione tra dimensione economica dell’organizzazione e capacità di attrarre lasciti. Ma non dimentichiamo che le piccole organizzazioni restano comunque il segmento maggioritario tra le ONP destinatarie di lasciti, seppure non più la maggioranza assoluta come sono state fino al 2020. 

La maggioranza delle Onp che hanno partecipato all’indagine (55%) non ha mai realizzato in passato una campagna per la promozione dei lasciti. E per chi invece l’ha fatto, è decisione recente o molto recente: solo per una minoranza (17%) l’anno di avvio della prima campagna si colloca prima del 2010; per quasi la metà (47%) tra il 2010 e il 2020; per oltre un terzo (36%) negli ultimi 5 anni (dopo il 2020). Evidente è la correlazione con la dimensione economica dell’organizzazione e con la disponibilità di uno staff dedicato: ha fatto comunicazione sui lasciti solo il 22% delle Onp con meno di 1 milione di fatturato, il 51% di chi ha un fatturato compreso tra 1 milione e 10 milioni e l’83% di chi ha un fatturato superiore ai 10 milioni e dispone di uno staff dedicato. Tra le Onp che non hanno mai attivato una campagna, i motivi prevalenti risiedono infatti nella mancanza di risorse e di competenze: manca una figura dedicata (49%), competenze specifiche (36%), strumenti adeguati (29%), capacità di affrontare gli aspetti legali e fiscali del lascito (19%). Ma a questi motivi si affianca – con minor peso ma comunque rilevante – la mancanza di «cultura» e di interesse sul tema dei lasciti: il tema non è ancora percepito come una priorità (31%), mancano le richieste (21%), è un investimento di lungo termine difficile da sostenere (10%). 

"Le previsioni per il futuro, con il 76% delle Onp che si aspetta un ulteriore incremento, ci dicono che, nonostante le incertezze del momento, gli italiani hanno saputo trasformare l'esperienza della pandemia in una maggiore consapevolezza dell'importanza della solidarietà per le generazioni future. - conclude Bartoli - Assistiamo a un cambio generazionale importante: le nuove generazioni di anziani sono più informate, più consapevoli delle problematiche sociali e ambientali, e hanno sviluppato una maggiore familiarità con il mondo del non profit attraverso decenni di volontariato e donazioni. Inoltre, il crescente impegno delle organizzazioni Non Profit nel comunicare correttamente le opportunità offerte dal lascito solidale, sfatando pregiudizi e timori infondati, sta creando le basi per una crescita strutturale del settore". 

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Cagliari, Belotti pronto per l'esordio dal 1'

11 Settembre 2025
© ANSA/EPAOut Luvumbo. Ritorno in extremis di Mina, col Parma ci sarà...

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Venezia, coppia di turisti ebrei aggrediti al grido di 'Free Palestine'

11 Settembre 2025
Auto della Polizia

(Adnkronos) - Una coppia di turisti americani di religione ebraica è stata aggredita in Strada Nuova a Venezia la notte tra il 7 e l'8 settembre scorsi. Secondo la stampa locale moglie e marito sarebbero stati avvicinati da dieci uomini con un rottweiler e colpiti con schiaffi e cocci di bottiglia lanciati addosso alla donna al grido di 'Free Palestine'.  

La Polizia ha identificato tre nordafricani. Due sono stati espulsi (uno è stato accompagnato al cpr mentre l'altro alla frontiera) per la pericolosità sociale e la condizione di irregolarità mentre nei confronti del terzo è stata emessa la misura del foglio di via obbligatorio. Sono in corso le indagini.  

“Ho appreso con profondo disappunto e indignazione la notizia dell’aggressione subita da una coppia di turisti ebrei a Venezia, da parte di un gruppo di stranieri che con rapidità sono stati assicurati alla Giustizia ed espulsi dal nostro territorio. In una città come Venezia, che da secoli è simbolo di incontro tra culture, religioni e popoli, questo episodio appare come un oltraggio alla dignità umana, un atto discriminatorio che tradisce la storia stessa della città, la sua vocazione al dialogo, alla pace e ai ponti tra comunità”. E' il commento del presidente del Veneto Luca Zaia  

“Non è accettabile che chi visita Venezia, chi qui cerca bellezza e cultura, diventi vittima di odio religioso, di intolleranza, di violenza gratuita. Venezia è città del dialogo, della pace, della convivenza civile: dobbiamo respingere con fermezza ogni comportamento che nega questi valori. Qui non c’è spazio per la violenza e la discriminazione razziale o religiosa: Venezia e il Veneto sono luoghi aperti, accoglienti, ponte tra mondi e non un confine che separa: a dirlo sono la nostra bandiera, unica al mondo a portare la parola ‘pace’, e una storia millenaria di dialogo e di apertura culturale”, conclude.  

"L’aggressione antisemita a Venezia è inaccettabile, e la violenza va condannata sempre. I terribili crimini di Netanyahu e del suo governo di cui siamo testimoni a Gaza – e che ogni giorno denunciamo con fermezza e che vanno fermati - non possono e non devono mai diventare la giustificazione per un odio indiscriminato verso un intero popolo o un intero paese. La popolazione di un Paese non è colpevole delle scelte scellerate del proprio governo. E meno che mai lo sono i cittadini che non devono temere per la propria incolumità mentre fanno cose del tutto normali". Così Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito democratico del Veneto, commenta l’aggressione avvenuta a Venezia ai danni di una coppia di turisti ebrei, insultati, minacciati e aggrediti fisicamente da un gruppo di dieci uomini. 

"È un episodio grave, che chiama tutti a un’assunzione di responsabilità. La violenza va condannata ovunque, in ogni sua forma, e l’antisemitismo non può trovare spazio in nessuna democrazia degna di questo nome. Noi vigileremo sempre sull’antisemitismo. Esprimo solidarietà alle vittime e confido che si faccia presto piena luce sull’accaduto, individuando e punendo i responsabili. Venezia è città di accoglienza e di pace, e deve continuare a esserlo, sempre", conclude. 

"Dopo i vigliacchi fatti di Venezia antisemiti, nel prossimo Ufficio di presidenza, chiederemo di svolgere una seduta della commissione a Venezia. Un modo per portare la nostra solidarietà ma anche per ribadire che nella nostra Nazione non c’è posto per chi odia per motivi religiosi o di altro tipo". Lo dichiarano in una nota i senatori Lucio Malan, Carmela Bucalo, Ester Mieli, Marco Scurria, Raffaele Speranzon e Giulio Terzi, componenti di Fratelli d’Italia della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, commentando l'aggressione avvenuta a Venezia ai danni di una coppia di turisti ebrei, insultati, minacciati e aggrediti fisicamente da un gruppo di dieci uomini. 

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Bce lascia i tassi fermi, prevista crescita in rialzo per l'Eurozona

11 Settembre 2025
La sede della Bce - (Afp)

(Adnkronos) - Nessuna sorpresa da Francoforte. Il Consiglio direttivo della Bce ha infatti deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento: rispettivamente al 2% quello sui depositi presso la banca centrale, al 2,15% quello sulle operazioni di rifinanziamento principali e al 2,40% quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale. Comunicando la decisione del Consiglio l’Eurotower ricorda che l’inflazione si attesta attualmente intorno all’obiettivo di medio termine del 2% e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo resta pressoché invariata. 

Le nuove stime degli esperti della Bce prevedono una revisione al rialzo del Pil Eurozona per il 2025. Infatti secondo le nuove proiezioni quest'anno l'economia dovrebbe crescere dell’1,2%, con una revisione al rialzo di 0,3 punti rispetto allo 0,9% atteso a giugno. La crescita prevista per il 2026 risulta ora lievemente inferiore, all’1,0%, mentre per il 2027 resta invariata, all’1,3%.Quanto all'inflazione le nuove proiezioni tracciano un quadro simile a quello presentato a giugno con una inflazione complessiva in media al 2,1% nel 2025, all’1,7% nel 2026 e all’1,9% nel 2027. Quella 'core' invece, ovvero al netto della componente energetica e alimentare, si porterebbe in media al 2,4% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e all’1,8% nel 2027.  

E' stata "unanime" la decisione adottata dal Consiglio direttivo della Bce di lasciare i tassi fermi perché "il processo di disinflazione è finito" ma "rimaniamo in una buona posizione", afferma la presidente della Bce Christine Lagarde nella conferenza stampa che segue la riunione del Consiglio Direttivo, sottolineando che "l'inflazione è là dove volevamo che fosse, anche nell'outlook di medio termine, l'economia dell'Eurozona è resiliente e il mercato del lavoro sta bene". Tuttavia, precisa, nelle scelte di politica monetaria "non siamo su percorso predefinito, decideremo in ogni riunione basandoci sui dati". 

"I dazi più alti" legati alle politiche degli Usa "e il rafforzamento dell'euro rallenteranno la crescita per il resto dell'anno, ma i loro effetti sulla crescita dovrebbero attenuarsi il prossimo anno", ha detto ancora, aggiungendo che il recente accordo sulle tariffe Usa-Ue "ha ridotto le incertezze, anche se il suo impatto diventerà chiaro con il passare del tempo". Per il Consiglio - ha sottolineato - "è cruciale rafforzare 

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Quarantuno italiani tra i migliori ospedali specialistici del mondo, ecco la classifica Newsweek

11 Settembre 2025
Ospedale Bambino Gesù di Roma - Fotogramma

(Adnkronos) - Sventolano 41 bandiere tricolore nella classifica 'World's Best Specialized Hospital 2026', elaborata dal settimanale 'Newsweek' in collaborazione con la società di ricerca Statista. La maggioranza schiacciante di queste strutture è in regioni del Nord Italia, figura poi una quota del Centro, mentre a Napoli si trovano le uniche due strutture del Sud. Il ranking raccoglie a livello mondiale i principali ospedali specializzati in 12 ambiti medici. Al suo interno si trovano i primi 300 ospedali per cardiologia e oncologia, la top 250 in pediatria, e poi i primi 150 ospedali per cardiochirurgia, endocrinologia, gastroenterologia, pneumologia e ortopedia, e la top 125 per neurochirurgia e urologia. La classifica per neurologia e per ostetricia e ginecologia è stata incrementata di 25 ospedali, raggiungendo rispettivamente quota 150 e 125 strutture.  

Gli ospedali specializzati, spiegano da Newsweek nel presentare il ranking, "stanno registrando una crescita esplosiva, poiché i pazienti cercano medici che forniscano cure avanzate e mirate. Che si tratti di combattere una malattia rara o di un intervento chirurgico di precisione per una lesione complessa, queste strutture sono una scelta popolare per chi necessita di competenze specifiche". I dati parlano chiaro: "Il mercato globale degli ospedali specializzati valeva circa 74,87 miliardi di dollari nel 2023, e si prevede che questa cifra raggiungerà quota 176,53 miliardi di dollari entro il 2032", più del doppio in meno di 10 anni.  

Cosa racconta questa classifica (stilata sulla base di una survey online mondiale condotta da maggio a luglio 2025, utilizzando raccomandazioni di professionisti medici, dati di accreditamento e certificazioni, e un sondaggio di Statista)?  

Per quanto riguarda l'Italia, emerge prima di tutto questo sbilanciamento sul Nord Italia, che ha molte strutture in ranking, e l'assenza delle regioni più a Sud del Paese. La regione tricolore più rappresentata è la Lombardia, saldamente in testa per numero di ospedali inclusi nella classifica - 16 - e la città in cui si concentrano è Milano e provincia, se si escludono 2 ospedali a Pavia e 1 a Bergamo. Seguono il Lazio, con 8 ospedali tutti di base a Roma, e il Piemonte con 4 (3 a Torino e 1 a Candiolo). Veneto e Toscana possono vantare rispettivamente 3 ospedali nel ranking (i veneti sono 2 a Padova e 1 a Venezia, i toscani 2 a Firenze e 1 a Pisa). Due strutture in classifica per Emilia Romagna (entrambe a Bologna) e Campania (Napoli), e infine Liguria (Genova), Friuli (Trieste) e Marche (Pesaro) contribuiscono ognuna con 1 ospedale.  

L'Italia ha dentro il ranking più strutture anche rispetto a Paesi molto estesi. Ma perde il confronto con i vicini: Francia (66 ospedali in classifica), Germania (59) e Regno unito (53) vantano infatti numeri più alti. Mentre la Spagna è alle spalle del Belpaese (con 28 strutture). Il Paese con il record di ospedali inclusi in classifica è l'America: in tutto, infatti, 173 strutture si trovano negli States. 

Entrando nel merito di ciascuna specialità, emerge per esempio che in chirurgia cardiaca, ambito in cui spicca la Mayo Clinic di Rochester (Minnesota, Usa), la prima struttura italiana è il Centro cardiologico Monzino di Milano (24esimo, seguito al 33esimo posto da un'altra realtà milanese, il San Raffaele-Gruppo San Donato, e dal Sant'Orsola Malpighi di Bologna al 47esimo). E così in cardiologia, dove incontriamo al primo posto lo statunitense Cleveland Clinic-Sydell and Arnold Miller Family Heart, Vascular & Thoracic Institute e primo centro italiano sempre il Monzino al 14esimo posto (secondo l'ospedale San Raffaele Gruppo San Donato al 23esimo posto e terzo il Policlinico universitario Gemelli di Roma al 34esimo).  

In endocrinologia torna prima la Mayo Clinic e il primo ospedale italiano è il Gemelli al 34esimo posto, seguito dal San Raffaele al 36 e dall'Azienda ospedaliero universitaria Pisana al 49. Immutato ancora una volta il primo posto per i migliori ospedali specializzati in gastroenterologia (Mayo Clinic); la prima struttura italiana in questo campo è decima e si tratta del Gemelli, mentre la seconda è l'Humanitas di Rozzano al 37esimo posto (terza Padova al 51esimo). In neurologia brilla nuovamente la Mayo Clinic e l'Irccs neurologico Besta di Milano è il primo ospedale italiano, al 14esimo posto del ranking globale per la disciplina, seguito dal Gemelli al 31esimo posto e dal San Raffaele al 45. Anche in neurochirurgia spicca il Besta al 17esimo posto (prima Mayo clinic), e a seguire figurano il Niguarda di Milano (57esimo) e il Gemelli (109). Podio italiano per ostetricia e ginecologia, nel senso che al terzo posto del ranking globale per disciplina si classifica il Gemelli, preceduto da 2 strutture americane: Johns Hopkins Hospital al primo posto e Cleveland Clinic al secondo. Il secondo ospedale italiano è 22esimo (il Niguarda) e il terzo figura al 61esimo posto (l'Istituto Giannina Gaslini di Genova). In oncologia riecco al primo posto la Mayo Clinic, mentre la prima realtà italiana è l'Irccs Ieo di Milano all'11esimo posto, seguito dall'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano al 27esimo e dal Gemelli al 29esimo.  

Per ortopedia resta fermo il primo gradino del podio (Mayo) e il primo centro italiano è all'11esimo posto - l'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna - seguito al 41esimo posto dall'ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano e all'87esimo dal Gemelli. Primo posto canadese in pediatria (Hospital for Sick Children di Toronto) e l'ospedale italiano più alto nel ranking è il Bambino Gesù di Roma al sesto posto, seguito dal Gaslini al 32esimo e da ospedali Riuniti Marche Nord - presidio San Salvatore Centro di Pesaro al 36. Per la pneumologia il primo ospedale è la Mayo Clinic e il centro italiano più alto nel ranking è il Gemelli, seguito dal San Camillo Forlanini al 51esimo e dal Sant'Orsola Malpighi all'87. Chiude l'elenco delle specialità l'urologia (prima la Cleveland Clinic), dove il primo ospedale italiano in ranking è l'azienda ospedale università di Padova - ospedale di Sant'Antonio, seguito dal San Raffaele (48esimo) e dal Gemelli (80). "Questi ospedali - conclude Newsweek - offrono le migliori cure specialistiche, definendo lo standard di eccellenza globale. Ci auguriamo che l'elenco aiuti" le persone "a trovare le giuste opzioni terapeutiche quando affrontano patologie rare o complesse". 

 

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Roma, la promessa di Gualtieri: "Entro 5 anni potremo fare il bagno nel Tevere"

11 Settembre 2025
Il fiume Tevere - Ipa

(Adnkronos) - Rendere il Tevere balneabile entro 5 anni. E' questo il piano del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Abbiamo già rilevato che è un obiettivo assolutamente realizzabile", dice il primo cittadino a margine della visita al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka in occasione dell'Italian Week che si tiene fino al 14 settembre. "Abbiamo già istituito un gruppo di lavoro, che a breve sarà interistituzionale. Ho già parlato personalmente con il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin e con il presidente del Lazio Francesco Rocca: insieme a Governo e Regione il tavolo lavorerà sugli investimenti necessari. L'obiettivo è di poter fare il bagno nel Tevere entro 5 anni", sottolinea.  

Costi? "Li stiamo stimando", risponde Gualtieri specificando che rispetto a quelli sostenuti da Parigi dovrebbero essere inferiori, in quanto la capitale francese "era partita da un livello di inquinamento maggiore, a Roma ci sono alcune zone in cui in alcuni giorni il Tevere sarebbe già balneabile, ma per avere una balneabilità piena anche del tratto a valle dell'Aniene sono necessari interventi. Alcuni sono già partiti, la polizia di Città metropolitana di Roma sta realizzando uno screening di tutti gli scarichi sull'Aniene, fuori dal territorio di Roma Capitale, che sono tra le principali cause della non balneabilità. Abbiamo individuato - prosegue - le quattro azioni necessarie, adesso con l'aiuto della comunità scientifica-tecnologica e le istituzioni faremo una quantificazione e un cronoprogramma. Ma dai primi lavori avviati, è un obiettivo assolutamente alla nostra portata". 

"Intanto segnalo che i parchi d'affaccio stanno avendo un grande successo", continua Gualtieri convinto che vada recuperata la dimensione marittimo-fluviale di Roma per farne una sua identità specifica.  

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Commerci dell'antica Sardegna ricostruiti da statuette in bronzo

11 Settembre 2025
Bronzetti - RIPRODUZIONE RISERVATAGrazie all'analisi chimica di 48 manufatti del I millennio a.C....

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Junior Cally sposa Margherita: "Sei la canzone più bella che abbia mai scritto"

11 Settembre 2025
Junior Cally - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Dopo quattro anni di relazione Antonio Signore, in arte Junior Cally, ha detto 'sì' alla compagna Margherita. I due si sono sposati il 6 settembre in una location da favola, circondati da amici e parenti.  

A renderlo noto, lo stesso rapper romano che sui social ha condiviso foto e video del ricevimento, accompagnati da una dedica speciale per la sua Margherita: "So quanto vorresti rivedermi sul palco a cantare. So quanto ci tieni al mio sogno, forse più tu che io. Non so se arriverà mai. Mi hai insegnato che non tutto dipende da noi. Spero di potercela fare per te, per noi. Per il momento mi godo questa giornata con te, questo matrimonio che ai miei occhi è il concerto più bello della mia vita. Con te e il nostro amore, che è la canzone più bella che io abbia mai scritto. Ti amo", ha scritto a corredo degli scatti.  

Un amore nato nel lavoro - Margherita lavorava nel suo management - e cresciuto lontano dai riflettori. Una persona che lo ha riportato alla realtà, e lo ha riavvicinato alla passione per la musica. A Vanity Fair, il rapper romano aveva ricordato il momento della proposta: "Ho preso l’anello sei mesi prima. Ho capito che è facile fare una manifestazione in grande ma Margherita è l’opposto di me, non vuole apparire, le piacciono le cose semplici, così ho chiesto la mano prima a suo padre che si è commosso". 

 

Il matrimonio arriva dopo un periodo complesso per il rapper, anni segnati da un crollo personale seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo 2020 poi dalla pandemia e infine da un allontanamento dalla musica. Oggi è diventato maestro di padel, ha un circolo insieme a Diletta Leotta, Alessandro Borghese, Max Giusti e Gabriele Corsi, e ha raggiunto il numero 220 del ranking italiano.  

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Pietro Genuardi, la moglie lo ricorda a La volta buona: "Era il mio vero amore"

11 Settembre 2025
Pietro Genuardi - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - "13 anni meravigliosi", così Linda Ascierto ricorda, ospite oggi a La volta buona, il marito Pietro Genuardi, attore de 'Il paradiso delle signore' morto lo scorso 14 marzo all'età di 62 anni a causa di una grave malattia del sangue.  

"13 anni più belli della mia vita, sono passati troppo in fretta. Non abbiamo avuto il tempo necessario per fare tutto quello che dovevamo fare, però credo sono stata una persona fortunata. Ho incontrato l'amore della mia vita, e sono stata fortunata per aver incontrato il mio vero amore. Pietro è stato il mio vero amore", queste le parole di Linda nel salotto di Caterina Balivo. 

 

La moglie Linda ha voluto ricordare con gioia il marito anche il giorno dei funerali: "Vogliamo celebrare Pietro col sorriso con cui se n'è andato, vorrei che oggi fosse una festa". E ancora: "Non mi rimprovero nulla perché gli sono stato accanto sempre, tutti i giorni gli ho detto che lo amavo, lo sapeva benissimo e lo ancora adesso. Ho vissuto l'amore più grande che si potesse vivere, è l'unica gioia che mi rimane insieme a tutti i suoi ricordi" 

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