
(Adnkronos) - È morto in un tragico incidente in Italia Felix Baumgartner, base jumper e paracadutista austriaco di 56 anni. Baumgartner, noto per il suo salto dalla stratosfera, era in vacanza nelle Marche e, durante un lancio con il parapendio, verosimilmente è stato colto da un malore ed è precipitato in una struttura ricettiva di Porto Sant'Elpidio, in provincia di Fermo. Nell'impatto ha urtato una ragazza, una animatrice del villaggio turistico che è rimasta ferita lievemente. Sul posto il personale sanitario e le forze dell'ordine.
"Saluti vacanze volanti da Fermo Italia. Dove vai in vacanza quest'anno?", aveva scritto Felix Baumgartner su Facebook pochi giorni fa.
Leggi tutto: Malore durante volo con parapendio, muore base jumper Felix Baumgartner

(Adnkronos) - È morto in un tragico incidente in Italia Felix Baumgartner, base jumper e paracadutista austriaco di 56 anni. Baumgartner, noto per il suo salto dalla stratosfera, era in vacanza nelle Marche e, durante un lancio con il parapendio, verosimilmente è stato colto da un malore ed è precipitato in una struttura ricettiva di Porto Sant'Elpidio, in provincia di Fermo. Nell'impatto ha urtato una ragazza, un'animatrice del villaggio turistico che è rimasta ferita lievemente. Sul posto il personale sanitario e le forze dell'ordine.
"Saluti vacanze volanti da Fermo Italia. Dove vai in vacanza quest'anno?", aveva scritto Felix Baumgartner su Facebook pochi giorni fa.
"Una tragica fatalità che ci addolora. Esprimo tristezza per l'evento che ha colpito Felix Baumgartner, il base jumper e paracadutista più famoso al mondo, mentre era in vacanza nel nostro territorio. Tutta la comunità si stringe attorno ai suoi familiari", dice all'Adnkronos Massimiliano Ciarpella, sindaco di Porto Sant'Elpidio, spiegando che si tiene costantemente in contatto, in queste ore, sia con lo staff della struttura ricettiva dove è caduto il parapendio, sia con i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente "al momento ancora poco chiara: probabilmente è stato un malore, ma non è esclusa l'ipotesi di un problema meccanico o di una manovra di emergenza".
Dopo l'incidente, "mi sono subito messo in contatto con la struttura ricettiva anche per avere informazioni sulle condizioni dell'animatrice del villaggio turistico urtata nell'impatto: dopo gli accertamenti del caso, mi è stato riferito che non ha nulla di grave", ha aggiunto il sindaco.
Una vita all'insegna dell'adrenalina quella di Felix Baumgartner. Nato a Salisburgo, in Austria, il 20 aprile del 1969, Baumgartner è soprattutto noto per il Red Bull Stratos, il progetto che lo ha portato, il 14 ottobre del 2012, a lanciarsi dallo spazio, a 38.969,4 metri di altezza, e conquistare tre record mondiali: quello dell'altezza massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, quello relativo all'altezza maggiore di un lancio da pallone aerostatico e, infine, quello della velocità massima raggiunta da un uomo in caduta libera, di ben 1.357,6 chilometri orari.
La carriera di Baumgartner però comincia giovanissimo, quando inizia a lanciarsi con il paracadute a soli 16 anni. Nel 1988 avvia la collaborazione con il brand Redbull, diventandone presto e per lungo tempo l'atleta più famoso. Dagli anni '90 poi si cimenta anche nel base jumping, il lanciarsi nel vuoto da grattacieli, rilievi naturali, ponti. E anche qui conquista diversi primati e 14 record del mondo: l'austriaco infatti è, nel 1999, il primo a lanciarsi dalle Petronas Tower di Kuala Lumpur, in Malesia, e dalla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in Brasile. Nel 2004 si lancia dal viadotto di Millau, in Francia, e, nel 2006, dal grattacielo Turning Torso in Svezia. Poi nel 2007 Baumgartner si lancia per primo dalla Taipei 101, che gli costerà il divieto di ingresso nel Paese. Nel 2003 poi diventa il primo uomo ad attraversare in volo con una wingsuit il canale della Manica.
Dopo l'impresa Stratos, Baumgartner inizia a effettuare voli commerciali con gli elicotteri e con aerei acrobatici, con cui coniuga il suo impegno per il sociale: ambassador di Wings 4 Life, fondazione per la ricerca sulle lesioni al midollo spinale, stava sviluppando una sua fondazione, Fly 4 Life. Nel 2014 spazio anche per la sua altra passione, l'automobilismo: partecipa con la squadra Audi race experience, a bordo di una R8, alla 24 ore del Nurburgring, piazzandosi con il suo team in nona posizione.
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(Adnkronos) - "A casa. Dimissioni". Fischi e urla dal pubblico. Un'opposizione non coesa e una Giunta in difficoltà. Così si è aperta la seduta odierna del Consiglio comunale milanese, alla luce degli ultimi sviluppi dell'inchiesta sull'urbanistica.
Nella giornata di ieri, 16 luglio, la Procura di Milano ha avanzato la richiesta di arresto per sei persone. Nella lista dei nominativi spiccano quelli dell'assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, e dell'immobiliarista Manfredi Catella, presidente di Coima, per entrambi sono stati chiesti i domiciliari. Indagati anche due ex componenti della Commissione per il paesaggio di Palazzo Marino, Giuseppe Marinoni e Alessandro Scandurra; oltre all'architetto Federico Pella e al costruttore Andrea Bezzicchieri. Le accuse avanzate sono corruzione e falso, induzione indebita a dare o promettere utilità. "Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l'amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata” ha affermato ieri in una nota il sindaco Giuseppe Sala. Sindaco che risulta ora indagato nel nuovo filone d'inchiesta per le ipotesi di 'false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone’ per la riconferma di Marinoni come presidente della Commissione Paesaggio e 'concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità' nell'ambito del progetto del Pirellino.
Prima della riunione dell'Aula prevista per oggi, esponenti dei gruppi di Lega e Fratelli d'Italia hanno protestato fuori Palazzo Marino, chiedendo a gran voce le dimissioni del primo cittadino. Assenti le rappresentanze di Forza Italia e Noi Moderati. Gli azzurri, infatti, hanno ribadito il loro garantismo. "Siamo diversi - ha fatto sapere il segretario regionale del partito in Lombardia, Alessandro Sorte - Non siamo quelli delle piazze con monetine o cappi in mano. Forza Italia è e sarà sempre una forza garantista, non chiederemo mai le dimissioni basandoci solo su un avviso di garanzia". Posizione tenuta anche da Luca Bernardo, capogruppo azzurro in Comune, e dell'esponente di FI in Giunta regionale e assessore al Territorio e sistemi verdi, Gianluca Comazzi, che ha ribadito la posizione garantista del partito: "La magistratura farà il suo lavoro. Non chiediamo le dimissioni del sindaco Sala, ma lo sfidiamo politicamente sui temi che contano davvero per i cittadini". Una posizione in netta dissonanza con le richieste degli altri gruppi di minoranza a Palazzo Marino.
L'eurodeputata del Carroccio Silvia Sardone accusa il primo cittadino di non voler apparire pubblicamente davanti ai cittadini dopo le recenti svolte nell'inchiesta: "È scandaloso quanto emerge e il sindaco non ritiene di dover scendere per spiegare ai cittadini quanto accaduto - ha attaccato -. Milano è bloccata, chiunque abbia una pratica all'ufficio urbanistica non ha risposte". Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale è stato più diretto, sostenendo la necessità di dimissioni sia del primo cittadino che del resto della Giunta. "Riteniamo che ora siano imprescindibili" ha affermato davanti ai giornalisti e ai cittadini presenti nel pomeriggio davanti le porte di Palazzo Marino.
Nel corso della seduta, consiglieri leghisti e di Fratelli d'Italia hanno interrotto per qualche minuto la discussione esponendo cartelli dove chiedevano le dimissioni del primo cittadino. "Prima di chiedere le dimissioni, chiediamoci su che basi stiamo dando un giudizio etico e politico sull'operato della Giunta" ha detto la vicepresidente di Azione, Giulia Pastorella, dopo la dimostrazione a sostegno dell'esecutivo comunale. Un'uscita accolta dai fischi dei cittadini presenti in Aula. Fischi e urla che hanno accompagnato anche la dichiarazione della capogruppo del Pd, Beatrice Uguccioni: "Rigettiamo la narrazione tossica e del fare politica emerso in questi giorni. Il Gruppo del Partito Democratico esprime sostegno al sindaco Sala che ha scoperto dai giornali di essere indagato". "Siamo certi della sua integrità personale e della sua onestà amministrativa - ha rimarcato . Come Gruppo abbiamo il massimo rispetto del lavoro della magistratura, consapevoli che, per chi è garantista, ciò che conta sono le sentenze". Il sostegno è giunto anche da parte del capogruppo dem in Consiglio regionale ed ex candidato a presidente di Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, secondo cui il primo cittadino e la Giunta debbano "proseguire il proprio mandato operando per il bene della città".
Giuseppe Sala, riferirà in Aula consiliare il prossimo lunedì.

(Adnkronos) - "I casi umani di West Nile individuati a Latina fanno rumore perché sono fra i primi dell'anno e perché sono stati segnalati come autoctoni nella regione Lazio. Però questo virus, come indicano i vari rapporti dell'Istituto superiore di sanità (Iss), anche dello scorso anno, oltre ad essere altamente presente ed endemico nel Nord Italia, soprattutto nella fascia della Pianura Padana, circola anche nel Sud Italia, in particolar modo negli animali: negli uccelli, che sono l'ospite principale, e nelle zanzare. E ci sono stati anche dei casi confermati in passato in altre Regioni del Centro-Sud". A tracciare il quadro all'Adnkronos Salute è Sara Epis, professore associato di parassitologia all'università degli Studi di Milano e nel direttivo della Società Italiana di Parassitologia.
Il virus West Nile, spiega l'esperta, "viene trasmesso infatti dalle zanzare che definiamo 'notturne', la Culex pipiens in particolar modo. Zanzare che circolano anche nel Centro-Sud. In queste aree, poi, abbiamo visto uccelli positivi al virus e gli uccelli sono il principale 'serbatoio' del patogeno. Insomma, la presenza di casi umani autoctoni non stupisce". Di casi ce ne saranno altri, mentre ci inoltriamo nella stagione tipica di West Nile. "Di sicuro li avremo nel Nord Italia, dove già sono state registrate le prime infezioni nel mese di giugno, soprattutto nel Nord-Est. Per dare un numero, l'anno scorso ci sono stati in Italia più di 450 casi confermati di West Nile, con anche decessi. Più o meno negli ultimi anni il dato si aggira sempre intorno a 400 casi diagnosticati, con un picco concentrato nei mesi di luglio e soprattutto agosto, con a seguire la coda di settembre".
L'uomo che 'ospite' è per questo virus? "Il West Nile è fondamentalmente mantenuto in natura dalla trasmissione da parte della zanzara infetta e dagli uccelli, che sono il reservoir - chiarisce la parassitologa - Quindi queste zanzare, che sono 'ornitofile', pungono gli uccelli, però possono pungere accidentalmente anche l'uomo e gli equidi, dunque i cavalli in particolare. Però sia gli equidi che l'uomo sono ospiti accidentali a fondo cieco. Nell'uomo il virus non raggiunge concentrazioni ematiche sufficientemente elevate da permettere l'infezione di altre zanzare attraverso la puntura, impedendo così il mantenimento del ciclo di trasmissione. Il ciclo del West Nile si mantiene grazie alle zanzare, che fungono da vettori e amplificatori, e agli uccelli, che rappresentano il principale serbatoio del virus".
Come tendenza, osserva Epis, "negli anni si è visto un aumento dei casi di arbovirosi, perché c'è probabilmente in corso un'espansione, tant'è che ci sono i piani di monitoraggio per queste arbovirosi, incluso il West Nile e l'Usutu virus. Cosa lo sta determinando? Sicuramente il cambiamento climatico sta aiutando questo processo, favorendo una presenza sempre più stabile delle zanzare. Temperature più alte e inverni miti favoriscono la sopravvivenza delle zanzare vettori (in particolare Culex pipiens) e ne accelerano il ciclo riproduttivo, aumentando le popolazioni e prolungando la stagione di trasmissione. E probabilmente sta contribuendo anche il ruolo degli uccelli, la loro presenza anche più in ambienti di città. Ma i fattori che potrebbero aiutare questo trend potrebbero essere veramente tanti".
Come proteggersi? "Stando attenti, durante le ore notturne, a usare repellenti, abbigliamento adeguato con maniche lunghe, evitando quindi l'esposizione ad eventuali punture nelle zone dove sappiamo che il virus circola", conclude.
Leggi tutto: West Nile, l'esperta: "Il virus 'viaggia' sulla zanzara Culex e circola anche al Sud"

(Adnkronos) - L’assessore del Comune di Palermo Fabrizio Ferrandelli è rimasto vittima di un'aggressione avvenuta all'esterno di un bar di via Alloro, nel centro storico della città. Ferrandelli è intervenuto per difendere il proprietario di un bar aggredito da alcuni clienti al momento di pagare il conto. Una rissa scatenata da una discussione sembra sorta al momento di pagare il conto. Ferrandelli ha assistito alla scena ed è intervenuto per difendere il commerciante aggredito, riportando anche lui delle contusioni.
Leggi tutto: Palermo, interviene per difendere un commerciante: aggredito l'assessore Ferrandelli

(Adnkronos) - "Un atto di generosità e speranza" spunta da una tragedia recente. Tra la notte del 16 e la mattinata del 17 luglio, gli specialisti dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze hanno completato le procedure per la donazione degli organi della piccola Summer Visconti, la bambina di 4 anni vittima dell'incidente avvenuto il 15 luglio all’interno di una galleria dell’autostrada A1 nel territorio di Barberino del Mugello (Firenze). Tutto è stato possibile grazie al consenso del giudice tutelare del Tribunale di Firenze.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l'auto su cui viaggiava la famiglia di Gravellona Toce (Verbania) – mamma, papà, nonni, zia e Summer – si è fermata all'interno della galleria sull’A1, probabilmente a causa di un problema tecnico. Un autocarro che sopraggiungeva ha centrato il veicolo con violenza, uccidendo sul colpo il nonno Mauro Visconti, 69 anni, la nonna Nydia Zoila, 65, e la zia Carla Stephany Visconti, 39 anni. La piccola Summer, inizialmente estratta viva dai vigili del fuoco e trasportata in elicottero al Meyer, ha lottato per la vita per oltre 24 ore ma è deceduta nel pomeriggio del 16 luglio all’ospedale pediatrico.
Le equipe mediche del Meyer, in stretto coordinamento con i servizi sanitari regionali e con il Tribunale – grazie all’autorizzazione rilasciata dal giudice tutelare – hanno avviato le procedure necessarie per la donazione. Questo atto, pur nel dolore, può diventare seme di speranza: gli organi della piccola potranno potenzialmente salvare altri bambini, diventando un simbolo di amore in un momento così tragico. La madre di Summer, Silvana Visconti, 37 anni, è sempre ricoverata in condizioni gravi al policlinico Careggi di Firenze.
Leggi tutto: Bambina muore in incidente su A1, donati gli organi

(Adnkronos) - "Un atto di generosità e speranza" spunta da una tragedia recente. Tra la notte del 16 e la mattinata del 17 luglio, gli specialisti dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze hanno completato le procedure per la donazione degli organi della piccola Summer Visconti, la bambina di 4 anni vittima dell'incidente avvenuto il 15 luglio all’interno di una galleria dell’autostrada A1 nel territorio di Barberino del Mugello (Firenze). Tutto è stato possibile grazie al consenso del giudice tutelare del Tribunale di Firenze.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, l'auto su cui viaggiava la famiglia di Gravellona Toce (Verbania) – mamma, papà, nonni, zia e Summer – si è fermata all'interno della galleria sull’A1, probabilmente a causa di un problema tecnico. Un autocarro che sopraggiungeva ha centrato il veicolo con violenza, uccidendo sul colpo il nonno Mauro Visconti, 69 anni, la nonna Nydia Zoila, 65, e la zia Carla Stephany Visconti, 39 anni. La piccola Summer, inizialmente estratta viva dai vigili del fuoco e trasportata in elicottero al Meyer, ha lottato per la vita per oltre 24 ore ma è deceduta nel pomeriggio del 16 luglio all’ospedale pediatrico.
Le equipe mediche del Meyer, in stretto coordinamento con i servizi sanitari regionali e con il Tribunale – grazie all’autorizzazione rilasciata dal giudice tutelare – hanno avviato le procedure necessarie per la donazione. Questo atto, pur nel dolore, può diventare seme di speranza: gli organi della piccola potranno potenzialmente salvare altri bambini, diventando un simbolo di amore in un momento così tragico. La madre di Summer, Silvana Visconti, 37 anni, è sempre ricoverata in condizioni gravi al policlinico Careggi di Firenze.
Leggi tutto: Bambina morta dopo incidente su A1, donati gli organi



(Adnkronos) - “L'Europa e l'Italia non possono competere pensando di stabilire regole sulla cybersecurity, sulla protezione dei dati personali, sull'intelligenza artificiale. L'abitudine che abbiamo a normare per settori verticali è molto complessa, sia per la pubblica amministrazione che per il tessuto di piccole e medie imprese che devono adeguarsi. Approccio olistico significa che uno strumento di intelligenza artificiale per una piccola e media impresa deve essere protetto dal punto di vista cyber, deve rispettare i principi di protezione dei dati personali e dare competitività, utilità, trasparenza”. Lo ha detto Mario Nobile, direttore generale dell'Agenzia per l’Italia Digitale, intervenuto alla conferenza 'Cybersecurity & AI: Orizzonti strategici e impatti verticali' presso il Senato della Repubblica.
“I data center, che sono un tema strategico, aiutano a diminuire le emissioni climalteranti dei settori come l'agricoltura, l'industria o i trasporti perché, a fronte di un consumo energetico nel data center migliaia di agricoltori, di piccole e medie imprese manifatturiere, di persone che si spostano con il loro veicolo, possono ottimizzare la loro impronta ecologica", aggiunge.
"E' importante che l'Italia, che in questo momento non ha un numero di data center sufficiente, affronti questa sfida non pensando soltanto al consumo energetico, ma al valore che il data center può dare al territorio in cui è ubicato e all'intera nazione", conclude.
Leggi tutto: Cybersecurity: Nobile (Agid), 'servono regole integrate per Ia, privacy e sicurezza'

(Adnkronos) - Stop ai botti di Capodanno a Roma: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio. "Il divieto di possedere e utilizzare i fuochi d’artificio, nel periodo compreso tra il 1° dicembre e il 31 gennaio, su tutto il territorio comunale, è definitivo grazie all’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della delibera che va a modificare il Regolamento di Polizia Urbana", spiegano in una nota congiunta Riccardo Corbucci e Giammarco Palmieri, presidenti della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica e Ambiente.
"Sulla scia di quanto fatto da altri comuni italiani, che hanno vietato l'uso di petardi e botti attraverso le disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia urbana, abbiamo ritenuto importante presentare queste modifiche affinché anche Roma Capitale superasse il sistema delle ordinanze fatte ogni anno dal Sindaco, per tutelare la sicurezza pubblica, l’ambiente, il benessere degli animali e il patrimonio artistico e culturale di Roma. L’accensione di fuochi pirotecnici aumenta non solo il rischio di incidenti che coinvolgono persone, animali e cose ma anche l’emissione di agenti inquinanti che contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria. È un atto di civiltà - concludono Corbucci e Palmieri - che risponde alle tante richieste di cittadini e associazioni che da anni si battono per un Capodanno e festeggiamenti più sicuri e rispettosi".
"Ottima notizia l’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della modifica al regolamento della Polizia municipale di Roma Capitale, che vieta i botti dal 1° dicembre al 31 gennaio - commenta in una nota Patrizia Prestipino, garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale - Si tratta di una misura che va nel segno della civiltà, del rispetto dell’ambiente e degli animali, che mette al centro la salute e la sicurezza pubblica e che va incontro a una sensibilità sempre più diffusa nei cittadini, come dimostra il sondaggio condotto dalla Lav e dalla Doxa lo scorso dicembre, secondo il quale il 94% degli italiani è contrario all’uso dei botti per i festeggiamenti di Capodanno".
"Finalmente - prosegue la garante - non sarà più necessario ricorrere alle ordinanze adottate nei giorni a ridosso di Capodanno, per forza di cose difficilmente applicabili, e si va invece nella direzione di un cambio di mentalità e di cultura, con una modifica strutturale che impegnerà anche il corpo della Polizia municipale a dotarsi delle risorse necessarie ai controlli e ai sequestri".
"Anche come prima firmataria in Parlamento di una proposta di legge per il divieto dei botti di Capodanno a livello nazionale - prosegue Prestipino - voglio ringraziare di cuore il sindaco Roberto Gualtieri, il consigliere Riccardo Corbucci e tutta l’Assemblea Capitolina, che dopo l’approvazione della mozione per il superamento dell’uso degli animali nei circhi, dà un altro importantissimo segnale di vicinanza a un tema, quello del rispetto degli animali e dell’ambiente, che dà la misura della civiltà di una comunità".
Leggi tutto: Roma, stop ai botti di Capodanno: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio

(Adnkronos) - "Rigettiamo con forza la narrazione tossica e profondamente sbagliata di questi giorni". Il gruppo consiliare del Partito democratico esprime il suo sostegno a Beppe Sala, indagato a Milano nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulla gestione dell'urbanistica attraverso una nota ufficiale.
"Il sindaco ha scoperto di essere indagato dai giornali. Noi siamo certi dell’integrità personale e dell’onestà amministrativa di Sala. Chi cerca di evocare fantasmi da Prima Repubblica per costruire un racconto di corruzione diffusa dimostra malafede, irresponsabilità e scarso amore per la nostra città". Il comunicato continua così: "Come gruppo abbiamo il massimo rispetto per il lavoro della magistratura, consapevoli però che, per chi è garantista, ciò che conta sono le sentenze, che non si scrivono sui giornali o sui social". Il testo prosegue concentrando il focus su Milano: "Grazie all'impegno di tutta la coalizione in questi anni, Milano è cresciuta, lo ha fatto anche grazie alla visione e alla determinazione di Beppe Sala, che ha guidato questa trasformazione con capacità e spirito pubblico. Una città che, anche nell’ultimo bilancio in discussione in questi giorni, investe in cultura, mobilità sostenibile, politiche ambientali e coesione sociale". Sui problemi della città, il gruppo spiega che "la crescita di Milano ha posto sfide complesse comuni alle grandi metropoli globali, lo sappiamo bene: gentrificazione, disagio giovanile, disuguaglianze, percezione di insicurezza. Non abbiamo mai negato i problemi, li abbiamo affrontati con responsabilità e concretezza. Come Partito democratico abbiamo sempre lavorato per contrastare questi fenomeni, mettendo in campo politiche sociali, strumenti di inclusione, sostegno alle fasce più fragili. Lo abbiamo fatto anche quando era necessario far sentire la nostra voce in modo autonomo e costruttivo. Ma sempre dalla stessa parte: quella di chi vuole una città più giusta, non di chi si limita a strumentalizzarla". Conclude la nota: "Il Partito democratico da tempo ha aperto un dibattito con la città per individuare un rinnovato progetto di città che ci accompagni nei prossimi anni, aperti a discutere sul piano politico dei problemi che alcune scelte hanno portato, senza sconti. Un dibattito politico, appunto, che deve restare dentro questo alveo. Con la consapevolezza però che una forza come il Pd ha la responsabilità e il dovere di continuare a costruire il futuro della città. Con più forza, con più coraggio, e con la stessa determinazione di sempre. Al servizio di Milano".
Leggi tutto: Inchiesta urbanistica Milano, gruppo Pd: "Noi con Sala, rigettiamo narrazione tossica"

(Adnkronos) - Tadej Pogacar domina la 12esima tappa del Tour de France, con partenza da Auch e arrivo a Hautacam dopo 180 km, una frazione con 3850 metri di dislivello: 4 gran premi della montagna, uno di quarta categoria, uno di prima, uno di seconda e la salita finale di hors catégorie. Lo sloveno del team Uae Emirates si impone in solitaria con 2'10" sul danese Jonas Vingegaard (Visma lease a bike) e 2'23" sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull-Bora Hansgrohe). Pogacar torna anche in possesso della maglia gialla di leader della classifica generale, dove guida con un vantaggio di 3'31" su Vingegaard e 4'45" sul belga Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Domani è in programma una cronometro individuale di 11 km da Loudenvielle a Peyragudes.
Leggi tutto: Tour de France, Pogacar domina 12esima tappa e torna in maglia gialla


(Adnkronos) - Ossa umane sono state rinvenute in un terreno in via La Monachina a Roma. Lo scheletro è stato trovato tra le sterpaglie nel corso di alcuni lavori di bonifica. Sul posto i poliziotti del commissariato Aurelio. Il Pm ha disposto il sequestro delle ossa e le analisi della scientifica. Lo scheletro è stata portato nel reparto di medicina legale al Gemelli. L'area dove sono state rinvenute le ossa è stata sequestrata.
Leggi tutto: Roma, trovate ossa umane in terreno a La Monachina

(Adnkronos) - Le Atp Finals restano a Torino. Ad annunciare la notizia oggi, giovedì 17 luglio, è stato il presidente della Fitp Angelo Binaghi: "La notizia, sebbene non sia completamente soddisfacente per il sindaco Lo Russo, è che sono stato autorizzato dalle Atp a dire che, se rimangono in Italia, anche nel 2026 le Nitto Atp Finals si disputeranno a Torino", ha detto in occasione della presentazione del masterplan dell’edizione 2025 della kermesse che si è svolta nel capoluogo piemontese.
"È un momento incredibile per tutti gli italiani, per me un po’ meno. Ci sono una serie di problemi che è quasi normale accadano, di cui è giusto io mi faccia carico. Speriamo di risolverli velocemente, in modo tale da poter continuare a far sognare gli italiani anche nel medio lungo periodo. Da parte nostra c’è disponibilità per tenerle in Italia, che non è banale. Poi affronteremo tutti gli altri problemi", ha spiegato Binaghi.
"Ce la metteremo tutta. Si parla di problemi amministrativi che noi dobbiamo affrontare per cercare di dare continuità a questo meraviglioso periodo del tennis italiano. Vogliamo continuare a far sognare gli italiani, però i problemi non li ha solo Sinner in campo, nel nostro piccolo ogni tanto anche noi ne dobbiamo affrontare", ha continuato Binaghi, "dispiace che questo sia successo nel momento più bello della storia del tennis italiano. Voi ve lo state godendo, io un po' meno".
Leggi tutto: Finals a Torino anche nel 2026, l'annuncio del presidente Fitp Binaghi

(Adnkronos) - La Coca-Cola sembra aver accolto la proposta di Donald Trump. La misteriosa ricetta della bevanda gasata cambia. Al posto dello sciroppo di mais, ad alto contenuto di fruttosio, sarà usato quello di canna, ha reso noto il presidente americano che è notoriamente un grande consumatore della Diet Coke.
"Ho iniziato a parlare all'azienda dell'uso di vero zucchero di canna nella Coca-Cola negli Usa e hanno accettato di sostituirlo", ha scritto il presidente americano su Truth, ringraziando i vertici della multinazionale. "E' un passo molto positivo da parte loro. Vedrete. Sarà solo migliore". L'azienda ha ringraziato a sua volta Trump in un comunicato in cui non conferma il cambio di ingredienti, ma sottolinea "l'entusiasmo del presidente per il nostro iconico brand Coca-Cola" e anticipa che presto offrirà "nuovi dettagli sulle nuove offerte innovative nella gamma dei prodotti offerti".
Lo zucchero di canna viene già impiegato nella bevanda distribuita in Paesi come il Canada e il Messico, dove il prodotto è noto come MexiCoke, distribuito ora anche in alcune zone del Texas. Ma negli Usa è ancora lo sciroppo a dare sapore al soft drink. Era stato il segretario alla Salute, Robert Kennedy, a denunciare l'impiego di sciroppo di mais a cui ha ricondotto parte delle cause dell'epidemia di obesità. La Coca-Cola ha iniziato a usare lo sciroppo di mais nei suoi prodotti nel 1980 in seguito a un aumento del costo dello zucchero.
Leggi tutto: Trump dice di aver convinto Coca-Cola a usare zucchero canna al posto di sciroppo mais

(Adnkronos) - Nel Lazio si sono registrati nella provincia di Latina i primi 2 casi autoctoni di infezione da virus West Nile, e altri 2 casi - sempre nella stessa area geografica - sono in corso di accertamento. La Regione, impegnata per la sorveglianza e il monitoraggio del focolaio, ricorda gli elementi fondamentali sull'infezione, i sintomi e la prevenzione. Ecco cosa serve sapere.
E' una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l'uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all'alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
La maggior parte delle persone infette non ne mostra nessuno. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta disturbi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell'età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
Consulta il tuo medico se presenti febbre superiore 38,5°C, dolori muscolari e alle articolazioni, cefalea, confusione, eruzione cutanea. La misura più efficace per proteggersi dal virus è quella di ridurre al minimo il rischio di essere punti da zanzare, raccomanda la Regione Lazio.
Usare repellenti cutanei per uso topico e insetticidi per uso domestico ed esterno; esporsi all'aperto solo con abbigliamento adeguato (indumenti di colore chiaro, pantaloni e maniche lunghe); evitare l'esposizione non protetta durante le ore a maggiore rischio (alba e tramonto).
Leggi tutto: Infezione da West Nile: cos'è la malattia, sintomi e raccomandazioni

(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio della Repubblica Ceca. Venerdì 18 lugllio inizia il weekend del Gp di Brno, dodicesima prova della stagione - in diretta tv e streaming. Si riparte dal successo in Germania, al Sachsenring, di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Mondiale Piloti con 344 punti davanti al fratello Alex (261) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (197). Ecco il programma del weekend, gli orari e dove vedere prove libere, qualifiche, sprint e gara a Brno.
Ecco il programma del Gp della Repubblica Ceca, sul circuito di Brno, da venerdì 18 luglio a domenica 20 luglio:
Venerdì 18 luglio
10.45 Prove Libere 1
Sabato 19 luglio
10.10 Prove Libere 2
10.50 Qualifiche (Q1)
11.15 Qualifiche (Q2)
15 Gara Sprint
Domenica 20 luglio
14 Gara
Tutti gli appuntamenti del Gran Premio di Repubblica Ceca di MotoGp saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport. In chiaro su TV8 saranno visibili in diretta qualifiche e la gara Sprint, mentre la gara sarà trasmessa in differita a partire dalle ore 17.05. La MotoGp si potrà seguire anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW, oltre che, per gli appuntamenti disponibili, sulla piattaforma web di TV8.
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(Adnkronos) - "Tutti i Paesi del mondo in meno di 60 secondi". Una vera e propria esibizione da palcoscenico, quella di Frank Matano durante la conferenza stampa della nuova edizione di Italia’s Got Talent , che si è tenuta oggi, giovedì 17 luglio, a Milano.
Il comico e giudice del talent show ha sorpreso tutti recitando a memoria, e senza mai perdere lucidità, l’elenco completo di tutti i Paesi del mondo... in meno di un minuto. Un talento che, a suo dire, lo farebbe entrare di diritto come concorrente dello show di cui lui stesso è giudice. L’intera sala ha fatto il tifo per Matano, culminando in un’ovazione collettiva al momento della conclusione del suo ‘numero’ impeccabile.
A incitarlo, il nuovo volto della giuria Alessandro Cattelan, che al contrario di Matano, ha ironizzato sulla difficoltà di trovare un proprio talento: "Mi addormento sempre e comunque, quando voglio e ovunque mi trovi. E sono invisibile ai sensori dei rubinetti", ha scherzato.
Non sono mancati siparietti anche dagli altri giudici. Elettra Lamborghini ha raccontato con orgoglio: "Sono la regina dell’idropulitrice. Mio marito (Afrojack, ndr) lo sa bene: l’unico momento in cui non rispondo ai messaggi è quando pulisco. Devo essere impeccabile."
Mara Maionchi ha invece rivendicato il suo talento per il burraco: "Ho giocato con partner vecchissime che mi fanno sembrare una ragazzina".

(Adnkronos) - "Da ieri i guerriglieri senza nome del cyberspazio hanno un volto, un’identità e un indirizzo, anche all’interno dei nostri confini. L’operazione Eastwood che ha smantellato la rete hacker filorussa NoName057(16), responsabile di centinaia di attacchi informatici in Europa contro i sostenitori della causa Ucraina, è infatti un colpo ben assestato a uno strumento di cyberwarfare del Cremlino e al contempo un messaggio importante a tutti coloro che, per denaro o per simpatia, finora hanno pensato di poter agire nell’anonimato garantito dalle chat Telegram in cui vengono diramati da Mosca gli ordini di sabotaggio alle infrastrutture digitali occidentali. La folla digitale dietro cui si nascondevano i militanti occidentali della guerra ibrida orchestrata dai comandi russi si è improvvisamente diradata, lasciando scoperto chi finora agiva con la sicurezza di non lasciare traccia". A dirlo è Pierguido Iezzi, direttore Cybersecurity di Maticmind.
"La presenza di infiltrati all’interno di NoName057(16), che fa emergere le avanzate capacità investigative e cyber-offensive dei corpi di polizia postale europei, dimostra quanto le campagne di hacktivismo fondate su community distribuite e l’ingaggio di volontari siano estremamente vulnerabili a penetrazioni, monitoraggio e azioni sotto copertura. Nelle ultime settimane - prosegue Iezzi - i segnali sono stati ripetuti, con l’arresto di diversi cittadini britannici responsabili di atti di sabotaggio fisico contro infrastrutture civili nel Regno Unito ingaggiati dal Gru tramite Telegram, ma ora c’è un elemento in più che non si può trascurare: tra i soggetti identificati vi sono anche cittadini italiani. Questo conferma quanto la minaccia sia ormai endogena e radicata nel nostro tessuto digitale, non più solo importata dall’esterno. Tutto questo avviene all’interno di una vera e propria 'bolla tattico-militare' digitale: un ambiente operativo parallelo dove civili e volontari vengono arruolati, coordinati e attivati da centri di comando remoti, con regole e obiettivi tipicamente militari. Il rischio concreto è che questa bolla sia già radicata nel nostro tessuto digitale e pronta a essere riattivata a seconda degli sviluppi geopolitici. Sul piano strategico, l’operazione Eastwood non si limita a rispondere a un’ondata di attacchi, ma dimostra esplicitamente la capacità cyber-offensiva degli Stati europei e dei partner alleati. Il messaggio è forte, chiaro e diretto: oggi esiste una capacità reale di colpire, infiltrare e neutralizzare le infrastrutture e i network degli avversari, e chiunque scelga di partecipare a campagne cyber ostili deve mettere in conto il rischio concreto di essere identificato e perseguito. È deterrenza, nella sua forma più brutale. Una dichiarazione d’intenti: non staremo a guardare, anzi, abbiamo l’arsenale, fisico e digitale, per mettere in campo la rappresaglia o, in casi più estremi, colpire al di fuori dei confini".
"A livello operativo, l’operazione ridisegna i confini del possibile: con un solo colpo di mano viene neutralizzata una botnet ostile, si chiudono server in 19 Paesi, si sequestrano asset digitali, vengono identificati diversi simpatizzanti. In questo modo viene seriamente compromesso l’intero modello operativo dei gruppi hacktivisti filorussi e non solo, che ora dovranno rivedere profondamente la loro percezione di sicurezza e anonimato. Accanto alla capacità cyber-offensiva dimostrata, per contrastare la 'bolla tattico-militare' ostile diventa tuttavia indispensabile l’adozione di una logica analoga anche sul fronte difensivo. Urge predisporre una Defensive Bubble, sia a livello nazionale che europeo, per garantire la protezione degli asset importanti ed essenziali, come richiesto dalla Nis2. In questo scenario, le aziende di interesse nazionale non sono più soltanto possibili bersagli, ma diventano infrastrutture strategiche, pilastri di resilienza e continuità operativa. Il loro ruolo evolve: da semplici destinatari delle norme a veri abilitatori di ecosistemi digitali protetti, in cui sicurezza, innovazione e resilienza sono integrate in modo nativo. Gli operatori digitali di settore assumono un nuovo ruolo. Sono chiamati oggi a progettare, mantenere e difendere queste nuove “bolle difensive”, divenendo parte attiva e imprescindibile dell’architettura digitale in ottica di difesa nazionale ed europea. Il vero potere oggi - conclude Iezzi - si gioca nella capacità di costruire, gestire e difendere questi spazi digitali: chi crea e controlla la propria bolla informativa decide regole, accessi e, di fatto, il proprio futuro".
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