(Adnkronos) - Gianluca Vago, direttore del Dipartimento di Oncologia ed emato-oncologia (Dipo) dell'università degli Studi di Milano e presidente del Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia, è stato eletto presidente del Cluster lombardo scienze della vita per il triennio 2025-2028. Il cluster è la comunità regionale dedicata alle scienze della vita, che riunisce realtà pubbliche e private - dal mondo della ricerca, dell'industria e della sanità - attive in ogni ambito delle Life Science: diagnostica, terapie avanzate, farmaceutica, dispositivi medici e tecnologie applicate alla salute, ricorda una nota. Al cluster, espressione della collaborazione pubblico-privato che rende la Lombardia un polo di eccellenza per la ricerca e l'innovazione, aderiscono oltre 100 organizzazioni dei settori Salute, Life Science, High Tech.
In Lombardia operano oltre 7mila ricercatori distribuiti in 40 centri di ricerca (19 Irccs). A questi si aggiungono 332.171 studenti (il 17,4% del totale nazionale) all'interno di una rete formativa di più di 15 università. "La specializzazione della Lombardia nelle scienze della vita - sottolinea Vago - è sostenuta da un sistema formativo e di ricerca competitivo a livello globale, grazie a università, Ets specializzati, centri di ricerca e centri di formazione biomedica. La regione vanta una forte competitività, garantita dalla capacità del sistema di sviluppare progetti di avanguardia, come ad esempio nell'area della genetica e della genomica. Qui sono nate alcune delle ricerche e delle terapie d'avanguardia come la prima terapia genica approvata in Europa e la prima terapia a base di cellule staminali".
Sul territorio lombardo - ricorda ancora la nota - sono attive 262 aziende di produzione farmaceutica (pari al 34% del totale nazionale) che contribuiscono a rendere la Lombardia il primo polo farmaceutico in Italia per concentrazione di imprese. Sul territorio si concentrano più di 25.830 addetti (circa 36,9% del totale nazionale nel settore). Inoltre, se si considerano gli investimenti delle imprese farmaceutiche sul fronte della ricerca e dello sviluppo, la Lombardia è prima in Italia per risorse investite, pari a 560 milioni di euro nel 2023. Sul piano produttivo e commerciale, l'industria farmaceutica lombarda genera il 20% dell'export di farmaci registrato nel nostro Paese, per un valore di 9,8 miliardi di euro. L'attività d'impresa genera un valore aggiunto di poco più del 2,5% del Pil nazionale.
"E' necessario potenziare ancora di più una filiera già strategica per lo sviluppo regionale e nazionale, rafforzando il più possibile i progetti di rete, ad alto contenuto di innovazione, pur tenendo conto delle specificità delle singole istituzioni e imprese - evidenzia Vago - Il cluster può rappresentare uno strumento utile in questa direzione, in particolare per la valorizzazione dei prodotti della ricerca scientifica e perché ambiti diversi dialoghino quotidianamente tra loro, creando occasioni di crescita e di investimento per le migliori idee, sottraendole da normative e procedure a volte ancora bizantine e inutilmente ridondanti. In questo momento storico - aggiunge - serve uno sforzo ancora maggiore di collaborazione con tutte le realtà, regionali e nazionali, che agiscono in questa stessa direzione. Semplicemente, non abbiamo alternative per restare competitivi sul mercato internazionale".
Gianluca Vago, già vicepresidente nel precedente mandato, succede a Gabriele Pelissero, che ha guidato l'associazione negli ultimi 6 anni. Il Consiglio direttivo del Cluster lombardo scienze della vita ha eletto come vicepresidente Enrico Felice Gherlone (rettore università Vita-Salute San Raffaele di Milano), rappresentante per gli Irccs privati, che contribuirà al raccordo tra ecosistema regionale e nazionale, dalla salute alla ricerca, fino alle politiche per la filiera. Il presidente e il vicepresidente saranno accompagnati nel mandato 2025-2028 da una squadra di ulteriori 11 consiglieri, espressione di tutte le categorie rappresentate dall'organizzazione.
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(Adnkronos) - C'è un filo sottile che lega i neonati e le persone anziane colpite da malattia di Alzheimer: entrambi, secondo un nuovo studio, hanno alti livelli di una proteina nel sangue, la tau fosforilata 217, che è considerata un biomarcatore della malattia che ruba i ricordi. Sembra un paradosso, ma gli scienziati dell'università di Göteborg, in Svezia, che firmano la ricerca pubblicata su 'Brain Communications' hanno osservato che i livelli plasmatici di proteina tau fosforilata 217 erano significativamente più elevati nei bebè rispetto alle persone sane di qualsiasi fascia d'età e superavano persino i livelli osservati nei pazienti con Alzheimer. Ma poi dall'analisi longitudinale dei neonati pretermine è emerso che questi livelli sierici di tau fosforilata 217 calano nei primi mesi di vita dei piccoli, avvicinandosi ai livelli osservati nei giovani, mentre al contrario i livelli alti di tau217 rilevati nelle persone più anziane, quando presenti, sono associati alla malattia di Alzheimer.
La spiegazione di questa inaspettata caratteristica biologica in comune fra piccolissimi e anziani, ai due estremi dell'arco della vita? Secondo i ricercatori dell'ateneo svedese, guidati dal primo autore Fernando Gonzalez-Ortiz e dall'autore senior Kaj Blennow, l'aumento dei livelli plasmatici di p-tau217 nei neonati sembra riflettere un meccanismo completamente diverso rispetto ai malati di Alzheimer, e del tutto sano. Precedenti ricerche, basate in gran parte su modelli animali, avevano suggerito il ruolo della proteina tau fosforilata nello sviluppo cerebrale precoce. Questa è la prima volta che vengono misurate direttamente le concentrazioni di p-tau217 nel sangue di neonati umani, aprendo la strada a una comprensione più chiara del suo ruolo nello sviluppo.
E "qui la cosa si fa affascinante - evidenziano gli esperti - Mentre nella malattia di Alzheimer la p-tau217 è associata all'aggregazione della proteina tau in aggregati dannosi chiamati grovigli, che si ritiene causino la degradazione delle cellule cerebrali e il conseguente declino cognitivo, nei neonati questo aumento di tau sembra supportare un sano sviluppo cerebrale, aiutando i neuroni a crescere e a formare nuove connessioni con altri neuroni, plasmando così la struttura del cervello giovane.
Nello studio internazionale che ha coinvolto Svezia, Spagna e Australia, i ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di oltre 460 persone, tra cui neonati sani, neonati prematuri, giovani adulti, anziani e persone con diagnosi di Alzheimer. E hanno scoperto appunto che i neonati presentavano i livelli più elevati di p-tau217, superiori anche a quelli riscontrati nelle persone con Alzheimer. Questi livelli erano particolarmente alti nei neonati prematuri e hanno iniziato a diminuire nei primi mesi di vita, per poi stabilizzarsi ai livelli degli adulti. Lo studio ha inoltre rivelato che, sia nei neonati sani che in quelli prematuri, i livelli di p-tau217 erano strettamente correlati alla precocità della nascita. Più precoce era la nascita, maggiori erano i livelli di questa proteina, suggerendo un ruolo nel supportare la rapida crescita del cervello in condizioni di sviluppo difficili.
Le implicazioni di questa scoperta potrebbero andare anche oltre. Dalla ricerca arriva "l'indizio che un tempo il nostro cervello potesse avere una protezione integrata contro gli effetti dannosi della tau - ragionano gli autori - tanto che i neonati possono tollerare, e persino trarre beneficio, da alti livelli di tau fosforilata" senza innescare i tipi di danni osservati nell'Alzheimer. "Crediamo - afferma Gonzalez-Ortiz - che comprendere come funziona questa protezione naturale, e perché la perdiamo con l'età, possa aprire la strada a nuovi trattamenti. Se riuscissimo a capire come il cervello dei neonati tiene sotto controllo la proteina tau, un giorno potremmo imitare questi processi per rallentare o addirittura arrestare sul nascere l'Alzheimer". Tra l'altro, viene ricordato, la proteina p-tau217 plasmatica ha recentemente ricevuto l'approvazione della Fda statunitense per l'uso nella diagnosi del morbo di Alzheimer, rendendola uno strumento sempre più importante in ambito clinico.
E gli scienziati evidenziano la necessità di comprendere anche il meccanismo dell'aumento di p-tau217, soprattutto per interpretarlo come un risultato nella ricerca clinica ed epidemiologica e nello sviluppo di farmaci. Questo studio indica che le placche amiloidi potrebbero non essere il fattore principale dell'aumento di p-tau217, si legge nella nota dell'ateneo sui risultati dello studio. In definitiva, concludono gli esperti, mentre un aumento di p-tau217 è un segnale di pericolo nei cervelli più anziani, nei neonati potrebbe essere un elemento vitale per la costruzione del cervello. La stessa molecola, due ruoli radicalmente diversi: uno nella costruzione del cervello, l'altro nel suo declino, concludono gli esperti.
(Adnkronos) - "Stiamo mettendo mano a una giornata sulle malattie rare: vorremmo dare vita agli Stati generali delle malattie rare in Italia e poi declinare il tutto a livello europeo per scambiare le best practice a livello internazionale, ma soprattutto per mettere in connessione le reti europee e pensare ad un approccio multisistemico coordinato a livello europeo". Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, intervenendo oggi a Roma all'evento 'Transizione dall'età pediatrica all'età adulta nelle malattie neurologiche croniche', promosso in Senato - Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquiro da Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama.
"Parliamo di patologie che hanno tra i 5 e i 30 bambini per stato - ha ricordato il sottosegretario - quindi avere la possibilità di confrontarsi con una statistica più estesa a livello europeo potrebbe portare un valore aggiunto alla comunità scientifica in termini statistici".
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(Adnkronos) - HiddenApp è una nuova applicazione di messaggistica che si propone di garantire la privacy degli utenti senza raccogliere dati personali. La piattaforma è stata presentata a Roma, nel corso di un evento al ristorante Passione Carpaccio, con gli interventi del giornalista Federico Vespa e del direttore di Hidden, Emanuele MangiaPia.
Secondo i promotori, HiddenApp si distingue perché non richiede informazioni come email, numero di telefono o accesso alla rubrica, non conserva messaggi e cancella ogni contenuto dopo 15 minuti. L’app, disponibile su Apple Store, Google Play e sul sito ufficiale www.myhidden.uk, utilizza una tecnologia definita di derivazione militare che non prevede l’uso di cloud o database centralizzati.
“Le nostre informazioni personali sono sempre più esposte e la privacy è minacciata. Anche con app note e diffuse capita, troppo spesso, che si verifichino violazioni dei dati”, ha dichiarato Vespa, che ha raccontato un episodio personale di compromissione della sicurezza. “Hidden, invece, tutela le informazioni: tutto quello che è scritto scompare e non rimane neanche a Hidden. Queste funzionalità possono essere utili anche per le forze dell’ordine”.
MangiaPia ha illustrato le caratteristiche tecniche dell’app: “Blocca qualsiasi screenshot o registrazione dello schermo, le conversazioni non possono essere lette. Non esiste profilazione, non si aggancia alla rubrica, non comunica con il dispositivo. Tutto resta all’interno dell’app. Le notifiche push non mostrano anteprime per ridurre i rischi di furto dei dati. Gli utenti rimangono anonimi”.
Durante la presentazione è stato mostrato un video con un test comparativo su un dispositivo sotto attacco informatico: secondo i realizzatori, HiddenApp è risultata l’unica a non rivelare alcun dato in condizioni critiche.
Il progetto si inserisce nel dibattito sull’uso dei dati personali da parte dei servizi digitali e propone un modello di comunicazione che riduce al minimo la raccolta di informazioni sugli utenti.
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(Adnkronos) - L’alta gioielleria è sempre in evoluzione e Vicenzaoro September è la tappa obbligata per scoprire come materia e forma del gioiello parlino linguaggi contemporanei. Dal 5 al 9 settembre, nel quartiere fieristico della città veneta, il salone di Italian Exhibition Group, ancora una volta sold-out, mostrerà come i classici dell’arte orafa sappiano rinnovarsi nelle collezioni di Maria De Toni e i pavé di diamanti firmati Palmiero prendano le forme della natura. Oppure come titanio e diamanti diano forma a gioielli statement senza peso nelle creazioni di Giovanni Ferraris; quali vertici possa raggiungere la lavorazione minuziosa del corallo o i cammei che rompono con la tradizione, con il tocco di De Simone Fratelli.
E ancora: la capacità di reinventare la perla in chiave contemporanea di Yana Nesper; il glamour italiano che si rinnova in volumi e tagli audaci nelle collezioni Marina B; pietre e madreperla su materiali innovativi come la fibra di carbonio disegnati da Maison J'OR. Creazioni che uniscono arte, cultura e sperimentazione, per dare nuove risposte al mercato d’alta gamma e nuove emozioni a chi le indosserà.
Nella proposta di Ieg, l’alto di gamma emerge in tutta la creatività, sfumature e capacità di innovare con cui i grandi brand italiani e internazionali realizzano oggi il gioiello. Il made in Italy sarà rappresentato da Roberto Coin con l’eleganza intramontabile delle sue collezioni, Damiani con la maestria orafa e il design raffinato che ne definiscono lo stile distintivo, Crivelli con gli eleganti ricami di pietre delle sue ultime creazioni, Fope con le sue creazioni minimal ma ricercate, lussuose e confortevoli al tempo stesso, Roberto Demeglio e l’evoluzione tecnica e la versatilità che lo contraddistingue. Immancabili le maison, Annamaria Cammilli e la riconoscibile tridimensionalità e sinuosità delle sue creazioni, Leo Pizzo e la personale visione e rappresentazione della natura e dell’arte, Nanis con la sua gioielleria che riprende la sinuosità e l'equilibrata 'rotondità' della natura e infine Serafino Consoli e il carattere trasformativo delle sue produzioni esclusive.
Identità culturale e tanta innovazione anche per le maison di alta gioielleria europee e internazionali presenti a Vicenzaoro September come le tedesche Schreiner Fine Jewellery e Diamond Group, le britanniche Fabergé e Yoko London. E ancora: la greca Etho Maria e la spagnola Carrera Y Carrera. Fuori dall’Europa, troviamo invece la casa australiana Autore. Tra le new entry dell’edizione di settembre di Vicenzaoro: Piranesi brand milanese con sede a New York e il ritorno di Recarlo; le francesi Morganne Bello, Statement Paris e D1928.
Nella community 'Icon', The Design Room è lo spazio dedicato ai designer di alta gioielleria che reinterpretano il gioiello con creazioni uniche ed esclusive. Tra i talenti più attesi: Alessio Boschi e le sue creazioni che mescolano cultura, storia e architettura, Mike Joseph e il design leggero delle forme geometriche tempestate di diamanti, Antonini Milano per gli amanti delle linee pure ma strutturate, e infine Karen Suen che fa dialogare glam e tradizione della gioielleria classica. Lo stesso Boschi e Alessia Crivelli sono i mentori del progetto 'The 8', voluto da Ieg per valorizzare i nuovi talenti italiani e internazionali della gioielleria. I designer scelti per quest’anno provengono da istituti come Ied, Tads - Tarì Design School, e dal Master in Storia, Design e Marketing del Gioiello di Arezzo, sono Emma Calce, Lal Dal Monte, Enrico Valenza e 512 Lab, cioè Carolina Lazzaro e Cristiano Di Iorio.
A conferma della sua vocazione di show dei trend, l’edizione settembrina del salone di Ieg vedrà il lancio in anteprima mondiale della nuova edizione del Trendbook 2027+, curato da Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente sulla gioielleria contemporanea di Ieg. Sempre nel quartiere fieristico di Vicenza, in concomitanza con Vicenzaoro si tiene VO Vintage, il marketplace aperto al pubblico dedicato all’orologeria e alla gioielleria vintage di pregio.
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(Adnkronos) - Tempo di amichevoli per Juventus, Milan, Roma, Como, Fiorentina e non solo - in diretta tv e streaming. Le squadre di Serie A hanno iniziato a preparare la nuova stagione di Serie A 2025/2026, che partirà il 23 agosto, con le 20 squadre alla caccia del Napoli campione d'Italia. I ritiri delle formazioni italiane, iniziati da pochi giorni, saranno arricchiti da sfide dal sapore internazionali, molto più di un semplice 'calcio d'agosto', utili agli allenatori per avere informazioni e indicazioni fondamentali
A inaugurare la stagione di amichevoli estive sarà il Como di Fabregas che incontrerà il Lille il 18 luglio, poi scenderà in campo il 26 luglio la Roma di Gasperini contro il Kaiserslautern in Germania. I primi appuntamenti del Milan, con il ritorno di Massimiliano Allegri alla guida della squadra, sono previsti invece per il 23 luglio contro l’Arsenal e il 26 luglio contro il Liverpool.
Agosto si aprirà con la Roma di scena a Lens il 2 del mese, mentre il 3 agosto sarà la volta del primo appuntamento per la Fiorentina contro il Leicester. Il weekend del 9 agosto promette spettacolo: in campo il Milan contro il Leeds a Dublino e ancora la Fiorentina, impegnata contro il Manchester United. Il giorno dopo, i rossoneri proseguiranno la tournée sfidando il Chelsea a Londra, mentre la Juventus sarà impegnata, per la sua prima sfida, in un'amichevole di grande richiamo internazionale contro il Borussia Dortmund.
Le amichevoli delle big di Serie A saranno trasmesse in diretta televisiva e in esclusiva su Dazn. Le partite saranno visibili sia tramite smart tv, che in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
Leggi tutto: Milan, Juventus e Roma, è tempo di amichevoli. Il calendario e dove vederle in tv
(Adnkronos) - Soffriva probabilmente di depressione il pilota indiano Sumeet Sabharwal, 56 anni, comandante del Boeing 787 Dreamliner di Air India diretto a Londra che è precipitato lo scorso 12 giugno ad Ahmedabad, poco dopo il decollo, uccidendo 260 persone tra cui 241 a bordo mentre un solo passeggero è sopravvissuto. Sabharwal, che al momento della tragedia aveva all'attivo più di 15mila ore di volo, negli ultimi anni si era preso un congedo per motivi di salute mentale, ha riportato il Telegraph. E' quanto emerge dalle indagini che stanno conducendo le autorità indiane dopo che la scatola nera ha rivelato l'ultimo dialogo tra Sabharwal e il copilota che aveva oltre 3.400 ore di esperienza. ''Perché hai spento i motori? No, non l'ho fatto io'', si sente dalle registrazioni recuperate.
"Ho sentito diversi piloti di Air India che mi hanno detto che soffriva di depressione e problemi di salute mentale", ha affermato Mohan Ranganathan, uno dei massimi esperti indiani di sicurezza aerea. "Negli ultimi tre o quattro anni si era preso una pausa dal volo. Aveva preso un congedo per malattia'', ha aggiunto. Secondo il Telegraph, Sabharwal aveva anche preso un congedo per lutto in seguito alla morte della madre nel 2022 e di recente aveva valutato l'idea di andare in pensione per prendersi cura del padre anziano.
A settembre dello scorso anno il pilota si era sottoposto a una visita medica e aveva ricevuto l'autorizzazione a tornare al lavoro, ha affermato Ranganathan.
Secondo un rapporto preliminare sulla tragedia, l'interruttore di spegnimento del carburante del motore del jet era stato attivato appena tre secondi dopo il decollo causando una perdita di spinta che ha portato allo schianto. Il velivolo in sé, quindi, non aveva alcun problema di malfunzionamento e gli investigatori stanno ora cercando di capire se gli interruttori siano stati spenti accidentalmente o intenzionalmente e se sia stato tentato un reset per gestire una situazione di emergenza.
Gli interruttori sono normalmente accesi durante il volo e non è chiaro come o perché siano stati spenti. In ogni caso lo spegnimento degli interruttori può spiegare perché il generatore di emergenza del jet, noto come turbina ad aria compressa (Rat), si sarebbe attivato pochi istanti prima che l'aereo precipitasse vicino a un ostello per studenti di medicina. L'incidente è stato il primo mortale che ha coinvolto il Dreamliner della Boeing.
(Adnkronos) - A poco più di un anno dal suo debutto negli Stati Uniti, Barberino’s, la catena di barbershop che sta rivoluzionando la professione del barbiere, celebra risultati oltre le aspettative. Con un solo punto vendita attivo a New York al 520 di Madison Avenue, il brand ha superato il milione di dollari di ricavi sul mercato americano, contribuendo per quasi il 20% al fatturato globale dell'azienda, pari a oltre 5 milioni di euro nel 2024. I numeri confermano la solidità di un modello di business retail esperienziale e scalabile nel settore del grooming maschile di lusso, capace di attrarre e fidelizzare una clientela esigente in una delle città più competitive al mondo quale è New York, dimostrando anche oltreoceano il forte appeal della formula di Barberino's, che unisce l'eleganza e la maestria della barberia tradizionale italiana a un'esperienza di lusso.
Sulla scia di questi risultati, Barberino's annuncia la chiusura di un aumento di capitale da 1,2 milioni di dollari, finalizzato a espandere rapidamente la propria presenza sul mercato americano nei prossimi 12 mesi. L’azienda ha messo insieme un 'dream team' di veterani di successo del settore, tra cui Eric e Myriam Malka, co-fondatori del franchise The Art of Shaving, che per primi avevano investito nel lancio di Barberino's negli Stati Uniti nel 2024, hanno riaffermato la loro fiducia nel progetto.
A loro si aggiunge un nuovo investitore strategico di calibro internazionale: Saujet Holdings, la società di investimenti di Thomas Saujet, fondatore di International Cosmetics & Perfumes, Inc. (Icp), azienda boutique leader nel settore per brand di nicchia e top talent, che commercializza e distribuisce prodotti di lusso per clienti di livello nelle Americhe. Icp gestisce marchi prestigiosi tra cui The House of Creed e Mizensir.
"Siamo orgogliosi di collaborare con Barberino's, un brand di alto livello che tramanda l'eredità italiana del bello e del fatto bene. In Saujet Holdings, cerchiamo aziende che definiscono l'eccellenza nel settore del lifestyle di lusso, e Barberino's rappresenta esattamente il brand in linea con i nostri valori”, ha dichiarato Thomas Saujet. Eric Malka ha aggiunto: “Michele e Niccolò hanno costruito un grande brand di lusso in un settore che io e Myriam conosciamo molto bene. Siamo entusiasti di sostenere due grandi fondatori che hanno dimostrato di saper attuare la strategia del brand con eccellenza. Questo investimento si inserisce perfettamente nella missione di Sbi (Strategic Brand Investments), che è quella di sostenere la nuova generazione di fondatori unendo capitale e competenza operativa per costruire brand iconici”.
Grazie al round da 1,2 milioni di dollari, Barberino's pianifica di espandersi negli Usa lungo tre direttrici strategiche, pensate per creare un ecosistema integrato e scalabile. Il cuore pulsante della strategia resterà l'espansione retail, con l'apertura di nuovi flagship store - già nel prossimo autunno - concepiti non solo come punti vendita, ma come veri e propri hub esperienziali per costruire una solida community. Un passo concreto è già stato compiuto con la firma di un contratto di locazione per una prestigiosa sede all'interno del Rockefeller Center. A questo seguirà l'inaugurazione di due ulteriori store: uno sempre a New York, a Grand Central Station, dove sono già in corso interlocuzioni avanzate, e l'altro in una seconda città strategica degli Stati Uniti.
Parallelamente, per estendere la portata del brand al di fuori degli store monomarca, verrà sviluppato il canale wholesale attraverso la costruzione di una rete di distribuzione con partner retail premium. A completare la strategia sarà il fronte digitale: verrà infatti lanciata una piattaforma e-commerce proprietaria per il mercato americano. Il canale, permetterà di creare una relazione diretta e continuativa con i clienti, portando l'esperienza Barberino's direttamente nelle case degli americani.
“Gli Stati Uniti presentano un mercato con grandi potenzialità di crescita perché privi di un brand di riferimento nel settore del grooming di lusso. Noi puntiamo a colmare questo vuoto, portando un marchio capace di offrire non solo servizi ed esperienze di eccellenza, ma anche un’identità nella quale ritrovarsi”, spiega Michele Callegari, Ceo di Barberino’s.
"Il round di finanziamento - aggunge - conferma che Barberino's non è solo un brand, ma una piattaforma internazionale capace di attrarre capitali e profili di altissimo livello sia in Italia che negli Stati Uniti. L'ingresso di un investitore del calibro di Thomas Saujet rappresenta per noi un tassello strategico fondamentale: la sua profonda esperienza nel mondo del lusso porterà un valore enorme per elevare ulteriormente il brand. Gestire un marchio di nicchia con un retail esperienziale richiede infatti competenze altamente specializzate tra cui la capacità di creare esperienze su misura capaci di generare un legame emotivo con le persone”.
Si rafforza così la storia tra Barberino’s e gli Usa, che ha radici molto profonde: era il 1910 quando Giovanni Callegari, bisnonno di Michele Callegari, lasciò l’Italia alla volta degli Stati Uniti, dove trovò lavoro come barbiere e, grazie alla sua maestria, divenne presto famoso con il nome 'Barberino'. È proprio in omaggio all’eredità di Giovanni Callegari che lo stesso stile, la stessa qualità e la stessa attenzione ai dettagli vengono oggi riproposti con il marchio Barberino’s, realizzando un sogno che unisce due Paesi e due generazioni.
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(Adnkronos) - Ha convinto la ex fidanzata a vedersi per un’ultima volta, l’ha sequestrata in casa per 12 ore, violentandola e picchiandola. È successo nella notte tra domenica e lunedì a Milano, in zona viale Umbria.
La vittima, una donna italiana di 45 anni, aveva deciso di interrompere dopo circa sei mesi la relazione con l’uomo, un 33enne con precedenti. Lui a quel punto ha cominciato a tempestarla di telefonate, a cui lei non ha risposto. Alla fine, domenica sera, all’ennesima richiesta di un incontro chiarificatore, ha accettato.
L’uomo si è presentato in serata in casa della ex, minacciandola con un cacciavite si è fatto consegnare le chiavi e ha bloccato la porta con una sedia. Nella notte l’ha violentata e percossa, procurandole escoriazioni al collo. Infine al mattino, sotto effetto di stupefacenti, il 33enne si è addormentato. Così la vittima è riuscita a recuperare il telefono e a chiamare il 112.
I sanitari del 118 e i carabinieri del nucleo radiomobile sono entrati nell’appartamento verso le 13 di ieri. La donna è stata portata alla clinica Mangiagalli, mentre l’ex fidanzato, che ancora dormiva, è stato arrestato per sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni personali e portato nel carcere di San Vittore.
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(Adnkronos) - Un capo d'imputazione troppo generico e un processo che si allunga e su cui rischia di incombere la prescrizione. Non mancano i colpi di scena nell'ultima udienza del processo Visibilia che vede tra gli imputati anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè accusata di falso in bilancio. Il Tribunale di Milano ha ritenuto "fondata" l'eccezione sul capo di imputazione troppo generico per Visibilia srl in liquidazione rimandando quindi alla Procura per una nuova formulazione dell'accusa "meno carente".
Un'uscita di scena da questo processo che vede scendere a 16 gli imputati, mentre i pubblici ministeri dovranno riformulare le accuse e ripassare da un'udienza preliminare. Per i 16 imputati, invece, il processo proseguirà il prossimo 16 settembre, un rinvio - per decidere sulle parti civili - che 'irrita' la Procura che sottolinea come su questo procedimento c'è il "rischio prescrizione".
In poco più di un'ora di udienza c'è giusto il tempo per il Tribunale di Milano di tornare su un capo d'imputazione già rimodulato dalla pubblica accusa, ma non in modo sufficiente per la società che dovrebbe rispondere per la 231 sulla responsabilità degli enti. E di fronte a una sezione che cambierà due giudici a settembre, il collegio presieduto da Giuseppe Cernuto decide di prendere tempo e di non decidere sulla richiesta dell'avvocato Federico Cecconi - che rappresenta alcuni degli imputati - di estromettere le tre parti civili, perché "i soci di minoranza non hanno avuto nessun danno diretto" condizione per l'ammissibilità.
Ma sul rinvio interviene la pm Marina Gravina che chiede che "la questione sia decisa in data odierna o prima dell'estate anche nell'interesse della giustizia e della ragionevole durata del processo che rischia con questi ritmi di andare troppo in là" con il pericolo di incorrere nella "prescrizione" visto che in alcuni casi il falso in bilancio riguarda il 2016.
Una richiesta che non viene accolta. Il presidente del collegio ricorda che è il capo d'imputazione scritto in modo troppo vago ad avere avuto effetti in aula e ricorda che "questa fase va sviluppata in maniera ragionata" e che "il Tribunale ha anche altro da fare e non solo questo processo". Il ritorno in aula è atteso per il 16 settembre prossimo.
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(Adnkronos) - Mediamond cresce ancora a Roma. La concessionaria pubblicitaria del Gruppo Mediaset, in partnership con Pubbli Roma, incrementa la sua presenza nella Capitale, valorizzando un'area metropolitana che conta 4,2 milioni di abitanti e accoglie ogni anno circa 35 milioni di visitatori da tutto il mondo: dal 1 settembre, l'offerta viene ampliata con tre nuovi circuiti di impianti digitali, collocati lungo le arterie urbane e nei principali snodi della città, che si aggiungono alla presenza già attiva degli impianti OOH Transit presso la stazione di Roma Ostiense.
Il piano prevede 80 nuovi schermi digitali pensati per raggiungere in modo efficace cittadini, pendolari e turisti. Gli investimenti si concentrano su formati di grande impatto in aree centrali e ad alta percorrenza, come i quartieri Flaminio e Prati, la stazione Termini, le principali direttrici d’accesso e la zona EUR, strategica per il target business, oltre a vie ad alta pedonabilità e viabilità come Appia e Tuscolana.
Questa espansione sembra confermare come il presidio dell’Out Of Home sia considerato un tassello strategico nella visione complessiva del Gruppo Mediaset, sempre più orientata a integrare in modo sinergico canali fisici e digitali per offrire valore ai brand in contesti ad alta esposizione. Prima a Milano e ora anche a Roma. "Negli ultimi due anni abbiamo costruito un network solido e ad alto valore aggiunto, con impianti analogici e digitali posizionati in zone strategiche del capoluogo meneghino. Oggi siamo orgogliosi di annunciare l’estensione del network OOH a Roma con impianti digitali ad alto impatto. In questo modo offriamo ai nostri clienti una copertura capillare nelle due principali aree metropolitane italiane, per massimizzare la visibilità e l’efficacia delle loro campagne”, commenta Nicola Lussana, amministratore delegato di Mediamond.
L’ampliamento dell’offerta OOH consente alle aziende di pianificare campagne integrate sulle due città italiane più rilevanti per il business, rafforzare la brand awareness, affermare il proprio posizionamento e sfruttare appieno le potenzialità della pianificazione outdoor, raggiungendo un pubblico sempre più vasto e profilato. “I dati di crescita del mercato pubblicitario Out Of Home mostrano la forte identità del mezzo, la cui anima digitale è sempre più conosciuta e apprezzata dai brand. L’OOH è ormai un asset fondamentale all’interno dei piani media poiché, grazie alla sua capacità di generare visibilità e memorabilità, favorisce in modo considerevole il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione”, prosegue Lussana.
Oberdan Zuccaroli, amministratore unico di Pubbli Roma (società attiva dal 1991 nel settore delle affissioni pubblicitarie nella Capitale) aggiunge: “Siamo entusiasti di avviare questa partnership commerciale con un Gruppo importante come Mediaset, contraddistinto da una forte visione tecnologica e internazionale. È l’inizio di una collaborazione solida e duratura, che ci vedrà protagonisti nel mercato DOOH nei prossimi anni. Insieme a Mediamond condividiamo l’obiettivo di rafforzare la presenza digitale e valorizzare al meglio il nostro patrimonio cittadino”, conclude Zuccaroli.
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