(Adnkronos) - Caso di meningite nel Fiorentino. La ragazza di Lastra a Signa è ora ricoverata all'ospedale Meyer del capoluogo toscano. La giovane paziente sta reagendo positivamente alla terapia contro il meningococco B, informa l'Ausl Toscana centro. Sono state predisposte le misure di profilassi per i familiari, i compagni di classe e i conoscenti della ragazza.
La meningite meningococcica è un'infezione batterica che può essere grave, ma il rischio di diffusione nella comunità è limitato ai contatti stretti del paziente, precisa l'Asl, ricordando che la vaccinazione rappresenta la strategia più efficace per prevenire la meningite meningococcica.
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(Adnkronos) - Un uomo di circa 30 anni è stato ferito a coltellate a Roma ed è stato trovato riverso a terra intorno alle 15.30 in via di Tor San Giovanni, nella zona di Fidene. Soccorso, è stato trasportato all'Umberto I in codice rosso e poi sottoposto a un intervento chirurgico. Sono in corso gli accertamenti dei poliziotti del commissariato Fidene.
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(Adnkronos) - Ancora una vittoria per Jannik Sinner agli Internazionali d'Italia 2025. Oggi, lunedì 12 maggio, il tennista azzurro ha battuto nel terzo turno l'olandese Jesper De Jong in due set con il punteggio di 6-4, 6-2. Sinner infila così il suo secondo trionfo consecutivo dal suo ritorno in campo a Roma, dopo la squalifica per il caso Clostebol che lo ha tenuto lontano dai campi per tre mesi, e vola agli ottavi di finale. Ad aspettarlo ci sarà l'argentino Francisco Cerundolo, numero 18 del mondo, e ultimo ad averlo battuto, nel 2023, proprio al Masters 1000 del Foro.
Sinner entra in campo e si prende l'ovazione a cui il Foro, in questi giorni, lo aveva abituato. E quella carica, Jannik la restituisce al campo. L'azzurro conquista subito la una palla break al primo game, De Jong la annulla a fatica. L'olandese, che ha voluto omaggiare il numero uno del mondo con una maglietta arancione 'carota', va spesso fuori giri. Il suo dritto non trova le linee e Jannik ha un'altra occasione per portarsi subito avanti, ma la risposta sembra ancora un po' 'arrugginita' da quei mesi senza tennis, e De Jong resiste. Il completo nero di Sinner si vede soprattutto a fondo campo: Jannik si muove sulla linea, varia il gioco con il dritto facendo correre l'avversario, e spingendosi raramente a rete. Tutto sembra far parte di un piano partita volto a gestire le forze, in attesa che torni il ritmo e la forma migliore. E quel piano funziona: De Jong comincia a sbagliare, il tifo del pubblico del Centrale, un po' più 'abbottonato' rispetto all'esordio con Navone, ma ancora una volta sold out per il ritorno del suo figliol prodigo, si fa più forte e Jannik piazza il break al terzo game. Poi Sinner decide che è il momento di prendersi un applauso più forte: si fa coraggio, sale a rete e appoggia una palla corta deliziosa, che strappa l'ovazione del suo pubblico. De Jong corre da una parte all'altra del campo, prova a inventarsi qualcosa, ma è sempre in ritardo. Jannik sembra essergli entrato nella testa, averlo decifrato: prima lo infila con uno splendido lungolinea di rovescio, poi lo trascina a rete e lo punisce con uno smash, prendendosi un altro break nel quinto game. Sinner sente la partita in mano, e si rilassa. Ma il tennis non concede pause, nemmeno al numero uno del mondo. E così l'azzurro subisce un controbreak che porta De Jong un passo più vicino. Un "vai Jannik!" si alza dalle tribune, il pubblico prova a fare la sua parte. Ma Sinner sembra essersi perso. L'olandese si prende altre due palle break, l'altoatesino le annulla e ne regala un'altra con un doppio fallo. La volée con cui De Jong pareggia i conti è il primo vero 'test' per Sinner dal suo ritorno. E questa prova, che per qualcuno poteva essere una doccia fredda, per lui diventa stimolo. A quei colpi che da un momento all'altro sembrano averlo abbandonato, Jannik sopperisce con la testa, la sua arma più letale. Pazienta, aspetta il suo momento, e al nono game piazza il break che decide il set, vinto 6-4. E l'esultanza che ne segue, il solito 'pugnetto' alzato verso il suo angolo, sembra nascondere qualcosa di più.
La partita di Sinner è un test costante, con sé stesso, prima che con l'avversario. Jannik prova, ricerca, sperimenta. Sembra andare a caccia di qualcosa, di tutto quello che era e che non può aver dimenticato. Ma per il definitivo ritorno sui suoi livelli ci vuole tempo, e bisogna attraversare dritti in corridoio e risposte a rete. A un certo punto persino lui, solitamente di ghiacchio, alza gli occhi al cielo lasciandosi andare a un'imprecazione sottovoce. Quando però De Jong comincia a sperarci, in apertura di secondo set, Jannik rispolvera qualcosa del 'vecchio' repertorio: un dritto in contropiede, un ace al centro e un rovescio diagonale che fa cadere a terra Jesper. Sinner si avvicina, gli chiede se è tutto ok e poi riparte. Al terzo game si prende una palla break, e la difesa di De Jong cade. L'olandese prova a cambiare outfit, sostituisce la maglia arancione con una bianca, quasi a volersi opporre al 'total black' dell'azzurro. In campo però, mentre il sole cala e il Centrale si fa più rumoroso, non è una battaglia tra luce e buio. Quando la racchetta di Jesper si impunta sulla terra del Foro, e l'olandese cade, Jannik oltrepassa la rete e lo aiuta a rialzarsi. È anche da questi particolari, che si giudica un giocatore. Ma neanche il terzo completo della serata sembra aiutare De Jong, ora anche lui in nero, che chiede un medical time out. Jesper rientra, tra gli applausi del Centrale, ma da lì in poi la resistenza dell'orange, pur sempre 93 del mondo, si fa debole. Sinner piazza un break a zero e si prende il set 6-2, volando così agli ottavi di finale. Alla fine alza il pugnetto, e sotto quel cappellino nero, qualcuno, giura di aver visto anche un sorriso. (di Simone Cesarei)
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(Adnkronos) - Un solaio è crollato in un cantiere edile mentre erano in corso i lavori di costruzione di una nuova scuola elementare a Marino, in provincia di Roma. I sei operai che stavano svolgendo il lavoro hanno fatto un volo di tre metri e sono rimasti feriti ma non in modo grave. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri della stazione di Santa Maria delle Mole e il 118 che ha trasportato i feriti in diversi ospedali. L'infortunio è avvenuto in via Fratelli Bandiera, all'angolo con via Ciro Menotti. Sono in corso gli accertamenti dei vigili del fuoco per stabilire le cause dell’accaduto.
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(Adnkronos) - "Come nelle favole", così Costanza Caracciolo descrive la sua storia d'amore con Bobo Vieri. Ospite oggi, lunedì 12 maggio, a 'La volta buona', l'ex velina ha ricordato il loro primo appuntamento definendolo "magico".
Galeotta fu una gita in vespa di notte: "Si, abbiamo fatto un tour notturno di Roma ed è stato un momento davvero bello", ha dichiarato la moglie di Bobo Vieri che ricorda, emozionata, gli inizi della relazione con l'ex calciatore.
Dopo pochi mesi, i due hanno deciso di diventare genitori: Costanza rimane incinta, ma al terzo mese di gravidanza perde il bambino. "Un dolore inspiegabile - racconta Caracciolo - e conservo un brutto ricordo perché quando uscì sui giornali la notizia io scoprì di essere rimasta nuovamente incinta, lo stesso giorno. Il tempismo è stato terribile".
Costanza e Bobo sono genitori di due figlie, Stella, nata nel 2018 e Isabel, nata nel 2020. Il 18 marzo del 2019, invece, la coppia decide di convolare a nozze ma in segreto: "Un matrimonio molto intimo, io e lui eravamo i testimoni". Costanza ha raccontato che non c'è stata alcuna proposta: "Siamo andati in comune e abbiamo scelto insieme la data, è stato veloce e a noi piace così", ha aggiunto non escludendo l'ipotesi di sposarsi un giorno in chiesa.
L'ex velina ha ricordato anche la nascita della secondogenita, Isabel, che è stata partorita durante la pandemia: "È stato un parto cesareo, Christian mi ha portata in ospedale ma non poteva entrare. L'ho videochiamato durante il parto per farlo partecipare. È stato magico, incredibile", ha aggiunto.
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(Adnkronos) - Un incendio è scoppiato nella casa del primo ministro britannico, Keir Starmer, nel nord di Londra. Lo ha riferito Sky News, precisando che l'ingresso dell'abitazione è stato danneggiato e che la polizia indaga sull'accaduto. Nessuno è rimasto ferito e la zona è stata isolata.
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(Adnkronos) - Sarebbe "stupido" rifiutare il Boeing che il Qatar gli vuole dare in regalo. E' quanto afferma Donald Trump rispondendo poco prima di partire per l'Arabia Saudita alle domande dei giornalisti sul controverso regalo da 400 milioni di dollari, il tycoon afferma di considerarlo come "un grande gesto da parte del Qatar" che lui non rifiuterebbe mai.
Per il tycoon l'attuale Air Force One "non è neanche paragonabile" agli aerei posseduti da "alcuni Paesi Arabi". Trump ha quindi ribadito che una volta lasciata la Casa Bianca il Boeing regalato, e trasformato nel nuovo Air Force One, andrebbe alla sua biblioteca presidenziale e lui non lo userà più. E al giornalista che gli faceva domande riguardo alle implicazioni etiche di un regalo di quasi mezzo miliardo di dollari da parte di un Paese straniero, Trump ha replicato che dovrebbe essere "imbarazzato" dalla sua domanda.
Ma la costituzione americana è chiara: nessuno nel governo degli Stati Uniti, presidente incluso, può ricevere un regalo personale da un capo di Stato straniero senza il consenso del Congresso. E la gestione dei doni è regolata dal Foreign Gifts and Decorations Act del 1966 e da ulteriori leggi approvate nel 1977. Ma questo non ha impedito a leader stranieri nel corso degli anni di presentarsi alla Casa Bianca con doni più o meno costosi (ma mai del valore di un Boeing da 400 milioni) e in alcuni casi sicuramente bizzarri.
Il 'Guardian' ricorda come nel 1997, il presidente Heydar Aliyev dell'Azerbaigian regalò a Bill Clinton e alla first lady Hillary un tappeto di 1,80 x 1,50 metri con i loro volti, tessuto in poche settimane, dopo aveva ricevuto un invito alla Casa Bianca. Per realizzare l'insolito omaggio dodici donne lavorarono per settimane 24 ore su 24, in turni di otto ore, per ridurre al minimo un processo che normalmente richiede mesi.
Nel 2008, il primo ministro israeliano Ehud Olmert regalò a George W. Bush una bicicletta dopo che era stato riferito che l'allora presidente non era in grado di fare jogging a causa di un infortunio al ginocchio. Curiosamente, però, in quegli anni - continua il giornale - il numero di regali del vicepresidente Dick Cheney era il doppio di quello del presidente in carica. Fra questi quattro armi da fuoco, conoscendo la passione di Cheney per la caccia. Meno raffinato sicuramente il carico di agnello crudo - quasi 140 kg - inviato dall'Argentina nel 2005, un omaggio che però - viste le rigide regole sui cibi nella Casa Bianca - quasi certamente è stato distrutto dai servizi segreti.
Negli archivi di Washington sono rintracciabili lunghi elenchi di doni presentati agli inquilini della Casa Bianca - come le quattro incisioni su rame con immagini di teatri antichi (valore 760 dollari) presentate nel 2015 da Matteo Renzi a Barack Obama - e sono tutti accompagnati dalla spiegazione che "non accettare il regalo metterebbe in imbarazzo il donatore e il governo degli Stati Uniti". Ma si tratta - quasi sempre - di presenti 'noiosi' (libri, quadri, orologi, vassoi d'argento). Nel caso del Boeing invece sarebbe l'accettazione del dono "a mettere in imbarazzo il governo degli Stati Uniti". Ma è un problema che Donald Trump non sembra considerare.
(Adnkronos) - La pancetta dei bimbi? Se è troppa, già a 10 anni il cuore rischia di ammalarsi. Uno studio danese rileva una forte associazione fra andamenti avversi del rapporto vita-altezza (un indicatore di obesità addominale) nel corso dell'infanzia e un aumento del rischio cardiometabolico e cardiovascolare a 10 anni d'età. Nel dettaglio, la nuova ricerca presentata al Congresso europeo sull'obesità (Eco) in corso fino a mercoledì 14 maggio a Malaga, in Spagna, evidenzia che i bambini con un'obesità addominale in graduale aumento dalla nascita risultano avere maggiori probabilità di mostrare segni precoci di rischio cuore, tra cui pressione sanguigna elevata e livelli più elevati di biomarcatori legati all'infiammazione sistemica e alla disfunzione metabolica, come trigliceridi, insulino-resistenza, GlycA e proteina C-reattiva ad alta sensibilità.
"Con i tassi di obesità infantile in rapido aumento in tutto il mondo, è importante capire come la cosiddetta 'obesità centrale'" o addominale "durante l'infanzia sia già collegata ai primi segni di deterioramento metabolico: pressione sanguigna elevata e biomarcatori circolanti associati a future malattie cardiometaboliche", osserva l'autore principale David Horner, dell'università di Copenaghen. Essere in una condizione di obesità da piccoli e nell'adolescenza è stato associato a malattie cardiovascolari, metaboliche, neurologiche, muscoloscheletriche e morte prematura in età adulta. In questo quadro, evidenziano gli esperti, la diagnosi precoce anche di sovrappeso nei bambini diventa importante per consentire interventi che possano prevenire conseguenze a lungo termine sulla salute.
E' noto che l'accumulo di grasso addominale profondo rappresenta un fattore di rischio maggiore per le malattie cardiovascolari e metaboliche rispetto al solo indice di massa corporea (Bmi). Il rapporto vita-altezza (che si ottiene dividendo la circonferenza della vita per l'altezza) è un indicatore di obesità centrale e un fattore predittivo chiave della salute cardiometabolica, aggiungono i ricercatori. Per esplorare il problema nell'infanzia gli autori dello studio hanno analizzato i dati di 700 bambini arruolati nel Copenhagen Prospective Studies on Asthma in Childhood, studio longitudinale di coorte madre-bambino basato sulla popolazione. I bambini sono stati seguiti durante 14 visite cliniche regolari da 1 settimana di vita fino all'età di 10 anni. Il rischio cardiometabolico del piccolo è stato ricavato da punteggi compositi (aggiustati per età e sesso) di colesterolo Hdl (il cosiddetto 'colesterolo buono'), trigliceridi (grassi nel sangue), glucosio, pressione arteriosa (aggiustata per altezza) e Homa-Ir (resistenza all'insulina).
I ricercatori hanno identificato 3 traiettorie del rapporto vita-altezza da 1 settimana a 10 anni: un gruppo di riferimento 'stabile', composto da 2 terzi dei bambini; un gruppo 'in crescita e poi in stabilizzazione' composto da circa 1 bambino su 6; un gruppo 'in lenta crescita', anch'esso circa 1 bambino su 6. Dopo aver corretto i dati per potenziali fattori confondenti, i ricercatori hanno scoperto che i bambini del gruppo 'a crescita lenta' presentavano punteggi di rischio cardiometabolico superiori di 0,79 deviazioni standard e punteggi di rischio di malattie cardiovascolari superiori di 0,53 deviazioni standard rispetto a quelli del gruppo di riferimento. Queste variazioni rappresentano un "allontanamento significativo" dal livello di rischio della popolazione di riferimento, spiegano gli esperti, e indicano un peggioramento sostanziale della salute cardiometabolica all'età di 10 anni.
Il gruppo aveva anche pressione sistolica più alta, e livelli elevati di peptide C (cosa che suggerisce una produzione eccessiva di insulina da parte dell'organismo), Homa-Ir (marcatore di insulino-resistenza associato al diabete di tipo 2 e ad altri disturbi metabolici), GlycA e proteina C-reattiva ad alta sensibilità, entrambi marcatori di infiammazione cronica correlata alle malattie cardiovascolari. Inoltre, i bambini del gruppo in questione presentavano livelli più bassi di colesterolo buono Hdl, delineando un quadro più ampio di segnali premonitori di future malattie cardiache e metaboliche. Rispetto al gruppo di riferimento, il gruppo 'in aumento e poi stabilizzato' aveva invece livelli di emoglobina glicata significativamente più bassi, a indicare un miglior controllo della glicemia, e livelli leggermente più alti di apolipoproteina B (ApoB), fattore di rischio indipendente per le malattie cardiovascolari.
Quando i ricercatori hanno considerato la quantità di grasso addominale presente nei bambini all'età di 10 anni, hanno scoperto che questo spiegava la maggior parte delle differenze di rischio per la salute tra i gruppi. "Significa - chiarisce Horner - che l'attuale livello di grasso addominale dei bambini, non solo il modo in cui si è sviluppato nel tempo, era il più forte predittore della loro salute cardiaca e metabolica. Il punto in cui un bambino arriva, la quantità di grasso addominale che ha all'età di 10 anni, è più importante di come ci è arrivato. I nostri risultati evidenziano che un elevato rapporto vita-altezza a 10 anni è un indicatore clinico chiave del rischio cardiometabolico nei bambini. E ciò rafforza l'importanza del monitoraggio dell'obesità addominale nelle cure di routine, non solo monitorando il peso, ma specificamente le misurazioni dell'obesità addominale come parte delle valutazioni standard".
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(Adnkronos) - Carlo Ancelotti sarà il prossimo allenatore del Brasile. La Confederazione calcistica brasiliana (Cbf) ha annunciato che l'allenatore italiano, uno degli allenatori di maggior successo nella storia del calcio europeo, assumerà l'incarico a partire dal 26 maggio.
La nomina era attesa, con la previsione che il tecnico avrebbe lasciato il suo incarico al Real Madrid al termine della stagione. Ancelotti inizierà nelle partite di qualificazione ai Mondiali contro Ecuador e Paraguay a giugno.
Un comunicato della Cbf ha descritto Ancelotti come "una leggenda del calcio e l'allenatore di maggior successo nella storia del calcio". Ha aggiunto: "Questo momento epocale vede l'unione di due icone: l'unico cinque volte campione del Mondo Fifa e un allenatore con un record ineguagliabile nelle competizioni d'élite europee. "La CBF esprime la sua sincera gratitudine al Real Madrid e al (presidente) Sig. Perez per la cordialità e la sportività dimostrate nell'agevolare il rilascio dell'allenatore durante il suo periodo contrattuale, consentendo a questo nuovo capitolo di iniziare all'insegna del rispetto reciproco e della cooperazione tra le squadre. La confederazione desidera inoltre ringraziare Diego Fernandes, che ha facilitato e guidato le trattative con il Sig. Ancelotti e il Real Madrid per conto della Cbf in Europa. La Cbf dà un caloroso benvenuto al Sig. Ancelotti e non vede l'ora di iniziare una nuova era di successi sotto la sua guida".
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