(Adnkronos) - La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, e Manfredi Catella, l’immobiliarista fondatore di Coima, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica.
Le richieste di arresto (due domiciliari e quattro in carcere) riguardano Tancredi, appartenenti all'Amministrazione comunale, progettisti e imprenditori nel campo dell’urbanistica. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso.
Catella insieme alle altre cinque persone sarà sentito la prossima settimana dal giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini.
La richiesta di sei arresti e di una ventina di acquisizioni e perquisizioni nel campo dell’urbanistica è legata - si legge nella nota della Procura di Milano - a un “fenomeno legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia” che ha assunto “dimensioni di rilievo notevolissimo”, tant'è che le indagini, coordinate dalla Procura ed eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano, “hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all'adozione di misure cautelari personali” si legge nel comunicato della procura guidata da Marcello Viola.
(Adnkronos) - Nel 2021 cantava di un cuore spezzato, di tradimenti e della paura di non essere abbastanza. Da ‘Drivers License’, il brano che l’ha resa famosa, Olivia Rodrigo, di strada ne ha fatta. E oggi, all’età di 22 anni, non potrebbe essere più fiera e orgogliosa di se stessa. Lo dimostrano gli occhi con cui più volte la cantante statunitense ha ringraziato il suo pubblico italiano.
Dopo 3 anni, ieri, martedì 15 luglio, è tornata da quella che Olivia considera la ‘fan base’ più rumorosa tra le tappe di un tour che attraversa diversi paesi. Ma dalla sua ultima visita in Italia tutto è cambiato. Olivia Rodrigo ha fatto decollare la sua carriera, percorso nuove strade e sfornato altre hit. La sua musica ha raggiunto ogni angolo d’Italia e quindi il suo ritorno a Milano richiedeva una location adeguata. Più grande, più rumorosa. L’Ippodromo Snai San Siro si è fatto cornice di un concerto che i 27mila fan, accorsi per lei, non dimenticheranno facilmente.
Non è un caso che i suoi show somiglino tanto a una seduta terapeutica. L’uro liberatorio che parte dal palco e percorrere i fili d’erba dell’Ippodromo attraversa le anime dei presenti e risuona nella calda notte meneghina. Rodrigo invita a guardarsi dentro, a liberarsi delle proprie paure e a sprigionare tutta l’energia in quello che è un atto di rinascita. Proprio come accaduto a lei, quando dalle ceneri di un cuore infranto ne è emerso l’album, ‘Sour’, che ha cambiato la sua vita.
Ma il suo concerto è anche altro. Una canzone dopo l’altra, Olivia tiene il palco con una performance da rockstar. Un po’ diavolo e un po’ angelo. Si muove tra balletti sexy e brani cantanti al pianoforte. Quello di Olivia è uno show a 360 gradi, capace di far saltare e di commuovere. Con un filo conduttore: il viola. Ognuno dei presenti porta infatti un indumento di colore viola, un dress code che non si vede spesso e che è diventato vero e proprio marchio di fabbrica della giovane cantautrice statunitense.
Rodrigo ricerca un rapporto diretto con i fan. Li saluta, li guarda negli occhi e gli stringe la mano. E in risposta riceve una coreografia da brividi, quando lei intona ‘Lacy’ loro alzano dei cartoncini bianchi al cielo e le fanno leggere una frase che Olivia conosce bene: ‘You're made of angel dust’, ovvero ‘Sei fatta di polvere d’angelo’. Appunto, un po’ angelo e un po’ diavolo. (di Marica Di Giovanni)
(Adnkronos) - Dalla ricerca condotta da Swg-Ey “emergono visioni molto diverse tra la popolazione, che guarda a un percorso molto vicino, chiede strade, servizi idrici, ad esempio, ma fatica ad avere una visione di lungo periodo, e la nuova classe dirigente, che, invece, si porta sul lungo periodo e chiede energia, stabilità, cybersicurezza. La tensione tra quella che è l'esigenza della popolazione e quello che è il bisogno espresso dai nuovi leader è un elemento chiave per l'Italia del futuro”. Commenta così Riccardo Grassi, head of research Swg, l’indagine condotta dall’azienda di ricerche di mercato e dalla rete di servizi professionali Ey, presentata all’evento ‘La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza’, promosso a Roma da Orizzonte Italia, Kratesis e dalla stessa Swg. La ricerca ha voluto porre l’accento su infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione e ha evidenziato “una grossa sfiducia nei confronti della Pa e la necessità di recuperare non tanto un consenso, quanto una capacità di leggerla come propositiva e generativa”, sottolinea Grassi.
Dall’indagine emerge una crescente consapevolezza tra i cittadini, soprattutto tra i più giovani, che il futuro del Paese passerà da una Pubblica Amministrazione capace di decidere e da infrastrutture moderne.
“Da questo punto di vista le infrastrutture possono essere un grande volano. Un grande strumento per aumentare la fiducia dell'opinione pubblica nel Paese e nella sua crescita”, conclude l’head of research di Swg.
(Adnkronos) - “Il settore del cemento e del calcestruzzo rimane un driver fondamentale per la crescita dei Paesi e soprattutto dell’Italia. Stiamo vedendo diversi progetti che si stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale”. Lo afferma Stefano Gallini, amministratore delegato Heidelberg Materials Italia Cementi Spa all’incontro 'La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza', promosso da Orizzonte Italia, Kratesis e Swg, a Roma. Durante l’evento è stata presentata una nuova indagine di Swg-EY relativa a infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione.
“Stiamo per affrontare delle sfide importanti: quella della sostenibilità, ma soprattutto quella della decarbonizzazione, che richiede un dialogo profondo con le autorità, ma soprattutto un supporto affinché progetti di grande portata possano essere portati a compimento. È necessario avere il supporto, le approvazioni e soprattutto avere i fondi, che oggi non tutte le aziende della filiera possono avere”, conclude Gallini.
(Adnkronos) - “Ci sono 4 elementi” che la Pubblica Amministrazione può adottare per trasformare la gestione ordinaria in un’opera di eccellenza “la digitalizzazione, la formazione del personale, i Kpi (Key Performance Indicator), quindi la valutazione della performance degli stessi, e la collaborazione pubblico privato. Riguardo a quest’ultima bisognerebbe utilizzare maggiormente lo strumento del project financing, sia in ambito infrastrutturale sia in quello immobiliare”. Queste le parole di Roberto Talotta, partner Real Estate, Construction and Infrastructure EY-Parthenon Italia, in occasione dell’evento 'La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza', promosso da Orizzonte Italia, Kratesis e Swg a Roma, nel corso del quale è stata presentata una nuova indagine di Swg-EY relativa a infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione.
Nel corso del suo intervento, Talotta ha citato le grandi sfide europee: innovazione, decarbonizzazione e difesa e anche l'urgenza di investimenti infrastrutturali, spiegando come si concilia questa visione con le difficoltà attuali del sistema educativo e occupazionale italiano, in particolare per i più giovani: “La percentuale di giovani che non riescono ad arrivare ad un grado di maturità scolastica e ad inserirsi in un mondo del lavoro così competitivo è molto alta. Di conseguenza, è necessario lavorare utilizzando tutti gli strumenti che permettano di abbassare tale percentuale di giovani che non solo non cercano un lavoro, ma che sono anche disoccupati. Siamo secondi solo alla Romania”, conclude Talotta.
(Adnkronos) - “Si può e si deve realizzare l'eolico offshore galleggiante in Italia e il Paese dovrebbe investire in questa tecnologia perché c'è bisogno di energia. Oggi l’Italia consuma circa 300 terawattora (TWh) l'anno e arriverà al 2040 a oltre 400mila e nel 2050 a 500mila”. E’ quanto affermato da Riccardo Toto, direttore generale Renexia Spa all’evento 'La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza', promosso da Orizzonte Italia, Kratesis e Swg, a Roma. Nel corso dell’incontro è stata presentata una nuova indagine di Swg-Ey relativa a infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione.
“E’ giusto fare energia dove non si reca disturbo alla popolazione. Inoltre, se farla alla largo permette anche di fare degli investimenti in Italia è assolutamente giusto farla. In particolare, l'eolico offshore è un comparto che può valere fino a 60 miliardi di euro, con un valore aggiunto sull'economia italiana di oltre 48 miliardi di euro. Quindi, bisogna farla: è energia pulita e porta le bollette ad essere meno pesanti per i cittadini italiani”, conclude Toto.
(Adnkronos) - Punta la ragazza in compagnia delle amiche e investe tutte: 20enne arrestato in provincia di Napoli. L'episodio è avvenuto ad Acerra.
Una ragazza di 19 anni stava trascorrendo una serata con le proprie amiche nella casa comunale di via Palatucci, quando il 20enne si sarebbe avvicinato alla ragazza e l'avrebbe schiaffeggiata.
Il giovane, un operaio incensurato di Acerra, non si era arreso alla fine della relazione tra i due, durata 9 mesi e conclusasi ormai da 5. Mesi di maltrattamenti, che la vittima non avrebbe mai denunciato, scegliendo di lasciarlo per la sua ossessiva gelosia.
La 19enne, secondo la ricostruzione, ha tentato di fuggire verso l'auto delle amiche, mentre il suo ex a bordo dello scooter le ha puntate e si è schiantato contro di loro. Tutte finite in ospedale con lesioni lievi, dopo l'episodio la vittima si è presentata in caserma per denunciare i fatti, fornendo anche foto e dettagli su precedenti episodi di violenza subiti e mai denunciati. I Carabinieri hanno avviato le indagini e chiarito la dinamica degli eventi raccogliendo diversi elementi in danno del 20enne che è stato rintracciato e arrestato. Il ragazzo è nel carcere di Poggioreale, deve rispondere di atti persecutori, maltrattamenti, lesioni e percosse.
Leggi tutto: Napoli, investe ex e amiche con lo scooter: arrestato 20enne
(Adnkronos) - Sono almeno 20 i palestinesi che sono stati uccisi nelle prime ore di oggi dai raid aerei di Israele contro la Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente al-Jazeera Arabic.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha intanto autorizzato il proseguimento delle segnalazioni degli attacchi dei miliziani Houthi alle navi mercantili che transitano nel Mar Rosso. Il voto è stato autorizzato da 12 dei 15 membri del Consiglio di sicurezza Onu mentre Russia, Cina e Algeria si sono astenute opponendosi agli attacchi americani contro lo Yemen definiti contro la sua sovranità.
La risoluzione, sponsorizzata da Stati Uniti e Grecia, estende fino al 15 gennaio 2026 l'obbligo per il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di presentare al Consiglio di sicurezza relazioni mensili sugli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. L'ambasciatrice statunitense ad interim Dorothy Shea ha affermato che la risoluzione riconosce la necessità di una vigilanza continua "contro la minaccia terroristica degli Houthi sostenuta dall'Iran".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal canto suo ospiterà questa sera il primo ministro del Qatar Muhammad bin Abdulrahman al-Thani alla Casa Bianca. Lo conferma la Casa Bianca. Al centro dei colloqui, come scrive Axios, i negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi.
Le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno condotto anche un raid aereo contro l'aeroporto di Thaala, nei pressi di Sweida, città a maggioranza drusa nel sud della Siria teatro di scontri settari. Lo scrive il quotidiano libanese Al Mayadeen secondo il quale ci sarebbero vittime tra le forze del governo di Damasco.
I militari inviati dal governo di Damasco a Sweida, città a maggioranza drusa nel sud della Siria, devono ritirarsi e i raid aerei delle Forze di difesa israeliane (Idf) continueranno fino a quando non lo faranno, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz in una nota. "Il regime siriano deve lasciare in pace i drusi a Sweida e ritirare le sue forze. Come abbiamo chiarito e avvertito, Israele non abbandonerà i drusi in Siria e applicherà la politica di smilitarizzazione che abbiamo deciso", ha affermato Katz. "Le Idf continueranno a colpire le forze del regime finché non si ritireranno dalla zona e presto intensificheranno la loro risposta contro il regime se il messaggio non verrà recepito", ha aggiunto.
Intanto è salito ad almeno 248 morti il bilancio degli scontri settari nella città a maggioranza drusa di Sweida, riferiscono gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, nel bilancio delle vittime figurano 92 membri della minoranza drusa, di cui 28 civili. Gli attivisti precisano che 21 sono stati "uccisi in esecuzioni sommarie da parte delle forze governative".
Secondo l'Osservatorio sono stati uccisi almeno 138 membri delle forze di sicurezza siriane, insieme a 18 combattenti beduini alleati.
(Adnkronos) - L'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui i sistemi missilistici Patriot sono stati inviati già all'Ucraina fa tirare un sospiro di sollievo all'Ucraina, sottoposta a continui bombardamenti notturni russi. Nelle ultime settimane il presidente Volodymyr Zelensky ha ripetutamente richiesto l'intervento dei Patriots, mentre Mosca invia un numero record di droni e missili.
Ecco cosa sappiamo dell'avanzato sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti:
I Patriots, acronimo di Phased Array Tracking Radar for Intercept on Target, sono il principale sistema di difesa missilistica dell'esercito americano.
Hanno dimostrato il loro valore più di recente il mese scorso, quando hanno contribuito ad abbattere 13 dei 14 missili iraniani lanciati contro la base aerea di Al Udeid dell'aeronautica militare statunitense in Qatar.
Le ultime versioni degli intercettori Patriot sono in grado di colpire missili balistici a corto raggio, missili da crociera e droni in arrivo ad altitudini fino a 15 chilometri (9,3 miglia) e a distanze fino a 35 chilometri.
Gli analisti affermano che questo consente a una singola batteria Patriot di coprire un'area compresa tra 100 e 200 chilometri quadrati, a seconda del numero di lanciatori presenti nella batteria, della topografia locale e di altre condizioni. Non si tratta di un'area molto estesa in un Paese delle dimensioni dell'Ucraina, con una superficie totale di oltre 603.000 chilometri. Da qui la necessità per Kiev di dotare i suoi veicoli di numerose nuove batterie Patriot.
Una batteria è composta da sei-otto lanciamissili, ciascuno in grado di trasportare fino a 16 intercettori, insieme a un radar phased array, una stazione di controllo, una stazione di generazione di energia, il tutto montato su camion e rimorchi.
Secondo i rapporti militari statunitensi, a una batteria Patriot sono assegnate circa 90 persone, ma solo tre soldati nel centro di comando e controllo possono utilizzarla in situazioni di combattimento.
Secondo il Center for Strategic and International Studies (CSIS), una batteria Patriot è costosa: l'installazione completa di lanciatori, radar e missili intercettori costa più di un miliardo di dollari.
Secondo un rapporto del CSIS, un singolo intercettore può arrivare a costare fino a 4 milioni di dollari, il che rende problematico il suo utilizzo contro i droni russi economici, che possono arrivare a costare anche solo 50.000 dollari, soprattutto considerando che la Russia invia centinaia di droni ogni notte nei recenti attacchi all'Ucraina.
Per quanto riguarda l'ultimo trasferimento, i funzionari statunitensi hanno affermato che i Patriots potrebbero raggiungere l'Ucraina più rapidamente se fossero trasferiti dagli alleati europei della Nato all'Ucraina, per poi essere sostituiti da sistemi acquistati dagli Stati Uniti.
Secondo il “Military Balance 2025” dell’International Institute for Strategic Studies, sei alleati della Nato (Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Romania e Spagna) dispongono di batterie Patriot nei loro arsenali.
C'è preoccupazione, sia all'interno che all'esterno dell'esercito, che le scorte degli US Patriot possano essere troppo esigue. "È il nostro elemento di forza più sollecitato", ha dichiarato il generale James Mingus, vice capo di stato maggiore dell'esercito, durante un dialogo al CSIS all'inizio di questo mese.
Mingus ha sottolineato che l'unità Patriot in Qatar, che ha contribuito a difendere la base aerea di Al Udeid, è stata dispiegata in Medio Oriente per 500 giorni, affermando che si tratta di un "elemento di forza molto stressato".
L'Ucraina ha dichiarato di aver bisogno di 10 nuove batterie Patriot per proteggersi dal crescente attacco di missili e droni da parte della Russia.
Secondo il gruppo di monitoraggio delle armi con sede nel Regno Unito Action on Armed Violence, Kiev ha già ricevuto sei batterie Patriot pienamente operative: due dagli Stati Uniti, due dalla Germania, una dalla Romania e una fornita congiuntamente da Germania e Paesi Bassi.
Gli analisti sostengono che i Patriots da soli non possono porre fine all'invasione russa dell'Ucraina. Wesley Clark, generale in pensione dell'esercito americano ed ex comandante supremo della Nato, ha dichiarato lunedì a Lynda Kinkade della Cnn che, affinché il pacchetto di armi abbia un effetto reale sul campo di battaglia, dovrebbe includere più dei semplici sistemi di difesa aerea.
"Se si vuole davvero fermare tutto questo, bisogna colpire la Russia e in profondità", ha detto Clark. "Bisogna colpire l'arciere, non le frecce che arrivano".
Leggi tutto: Missili Patriot, cosa sono e perché l'Ucraina ne ha così tanto bisogno
(Adnkronos) - L'amministrazione Trump non pubblicherà i rapporti sui cambiamenti climatici sul sito web della Nasa. Il Presidente americano, rivela Nbc News, ha adottato un'altra misura per rendere più difficile il reperimento di valutazioni scientifiche, obbligatorie per legge, su come il cambiamento climatico stia mettendo in pericolo la nazione e la sua popolazione.
Il rapporto più recente, pubblicato nel 2023, aveva rilevato rischi per sicurezza, salute e i mezzi di sussistenza delle persone, specialmente delle comunità minoritarie, come i nativi americani, più esposte a rischi sproporzionati. Ma all'inizio di luglio i siti web ufficiali del governo che affrontavano valutazioni climatiche nazionali sono stati oscurati. La Casa Bianca aveva dichiarato che la Nasa avrebbe pubblicato i rapporti per ottemperare a una legge del 1990 ma, ieri, ha poi annunciato di aver abbandonato quei piani. "La Nasa non ha alcun obbligo legale di ospitare i dati di globalchange.gov", ha dichiarato Bethany Stevens, ufficio stampa Nasa. "Ciò significa che nessun dato proveniente dalla valutazione o dall'ufficio scientifico governativo che ha coordinato il lavoro sarà disponibile alla Nasa", ha aggiunto.
"Questo documento è stato scritto per il popolo americano, pagato dai contribuenti, e contiene informazioni vitali di cui abbiamo bisogno per proteggerci in un clima che cambia, come dimostrano in modo così tragico e chiaro i disastri che continuano ad aumentare", ha affermato a Nbc News Katharine Hayhoe, climatologa della Texas Tech. John Holdren, ex consigliere scientifico della Casa Bianca guidata da Obama e climatologo ha accusato l'amministrazione Trump di aver mentito apertamente e da tempo: "Aveva intenzione di censurare o insabbiare i resoconti".
Leggi tutto: La Casa Bianca non pubblicherà più il rapporto sui cambiamenti climatici
(Adnkronos) - E' in corso un'eruzione nella catena vulcanica di Sundhnukur, in Islanda, per la nona volta dal 2023 e la dodicesima dal 2021. Gli agenti di polizia hanno deciso di evacuare gli abitanti del villaggio di Grindavik dopo che a Svartsengi, nella penisola di Reykjavik, sono state registrate oltre 130 scosse sismiche. Evacuati anche i turisti che si trovavano nel campeggio di Grindavik e quelli che erano nella Laguna Blu.
Gli esperti dell'ufficio meteorologico islandese sono in viaggio per ispezionare l'eruzione con un elicottero della guardia costiera, riporta Visir. Al momento la situazione non è considerata pericolosa. Minney Sigurdardottir dell'ufficio meteorologico islandese ha dichiarato a Rub che gli unici problemi potrebbero derivare da una eruzione prolungata che potrebbe portare le colate laviche a danneggiare la città di Grindavík.
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