(Adnkronos) - Una notte speciale attende gli amanti della musica e del divertimento adrenalinico: sabato 26 luglio, Mirabilandia festeggia il suo 33° compleanno in collaborazione con MTV e l'attesissimo DJ set di Damante, tra i più noti DJ del panorama italiano. Per celebrare questo importante traguardo, il parco prolungherà l’apertura fino all’1 di notte, offrendo ai visitatori l'occasione di vivere l’adrenalina delle attrazioni anche in notturna, in un’atmosfera completamente nuova, dove musica, luci e divertimento si fondono per dare vita a un’esperienza memorabile.
La serata si aprirà alle ore 22:00 con deejay set e show case organizzati in collaborazione con Esse Magazine: sul palco si alterneranno Dj Salif, che animerà la serata con musiche che spaziano tra hip hop e reggaeton e il cantante Abby 6ix, uno degli artisti più seguiti e rispettati della nuova scena rap italiana.
A partire dalle 23:30, dalla sua consolle, Damante animerà la notte con un mix di sonorità energiche e le sue hit più amate, trasformando Mirabilandia in una grande festa sotto le stelle.
"Far divertire e sognare i nostri ospiti è il modo più bello di festeggiare il nostro compleanno. In questi anni abbiamo accompagnato generazioni tra sorrisi, adrenalina e ricordi che durano nel tempo - commenta Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia - I bambini degli anni ’90 oggi tornano al parco con i propri figli, segno che Mirabilandia è rimasta nel cuore di molti. Continuiamo a rinnovarci per offrire esperienze capaci di coinvolgere tutti: famiglie, ragazzi e adulti, perché ognuno possa vivere il parco in modo unico e continuare a collezionare ricordi.”
“Essere al fianco di Mirabilandia in occasione del suo trentatreesimo compleanno è per noi un grande privilegio e motivo di orgoglio. Questa serata è l’occasione perfetta per festeggiare non solo il Parco divertimenti più grande d’Italia con la musica di MTV, ma anche il recente debutto di Nickelodeon Land, l’area tematica dedicata ai più piccoli, inaugurata ad aprile, che rispecchia perfettamente lo spirito di divertimento, fantasia e avventura che ci unisce” ha dichiarato Manuela Vagnetti, AdSales Director in Paramount.
L’evento è incluso nel biglietto di ingresso a Mirabilandia e sarà anche un’occasione straordinaria per godere fino a tarda notte del divertimento delle tante attrazioni e degli spettacoli in programma. A partire dalle 17.00 sarà attiva una speciale promozione con entrata al Parco – evento incluso - da soli €14,90.
(Adnkronos) - Jannik Sinner ha vinto Wimbledon 2025 e si è aggiudicato la fetta più grande del ricco montepremi messo in palio a Londra, ma quanto pagherà di tasse? Il tennista azzurro ha battuto domenica 13 luglio Carlos Alcaraz nella finale del Centre Court in quattro set, con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4, 6-4, e ha conquistato quindi il suo primo titolo ai Championships, il secondo Slam dell'anno dopo gli Australian Open vinti lo scorso gennaio.
Un'impresa che è valsa, come detto, a Sinner una buona parte money prize messo in palio da Wimbledon, che è cresciuto del 7% rispetto allo scorso anno, raggiungendo la cifra complessiva di 53,5 milioni di sterline (quasi 63 milioni di euro). Jannik però, proprio come tutti i tennisti del torneo, ha dovuto fare i conti con la tassazione inglese, ma ha potuto godere delle agevolazioni dovute alla sua residenza a Montecarlo.
Con il nuovo montepremi, i vincitori dei titoli di singolare maschile e femminile hanno ricevuto ciascuno oltre 3 milioni e mezzo di euro, con un aumento di oltre l'11% rispetto al 2024. L'accesso alla finale era già valso a Sinner quasi un milione e 800mila euro, che si è quindi intascato, grazie alla vittoria nella finale contro Alcaraz, ben 3.517.900 euro.
Questo aumento rende Wimbledon il più prezioso tra i quattro Slam, basti pensare che un posto nel tabellone principale è valso almeno 66mila sterline (circa 77mila euro), con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. Ecco tutte le cifre del nuovo prize money, uguale sia per il tabellone maschile che per quello femminile:
Primo turno: 77.400 euro
Secondo turno: 116.000 euro
Terzo turno: 178.000 euro
Ottavi: 281.400 euro
Quarti: 469.000 euro
Semifinali: 908.800 euro
Finale: 1.782.400 euro
Vincitore: 3.517.900 euro
Secondo quanto riportato da Forbes, il Regno Unito tassa i premi di Wimbledon, così come tutti i guadagni derivanti da sponsorizzazione di aziende sportive usate durante il torneo, fino al 45%. Una percentuale che comunque oscilla di caso in caso, ma con gli atleti che devono fare anche i conti con una ritenuta iniziale del 20%.
Gli oltre tre milioni e mezzo di euro ricevuti sia da Sinner che da Swiatek, vincitrice del tabellone singolare femminile, sarà tassato con un'aliquota effettiva che dovrebbe essere del 36,52% circa, con l'importo netto che arriverebbe così intorno ai 2,5 milioni. Swiatek inoltre dovrà versare un ulteriore 4% in Polonia, circa 162mila euro, mentre Sinner non sarà soggetto a ulteriore tassazione dopo aver spostato la sua residenza nel principato di Monaco, dove non è prevista l'imposta sul reddito.
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(Adnkronos) - Nessuna cessione della Lazio. In una nota, il club smentisce oggi le voci e bolla le ricostruzioni come "false".
"S.S. Lazio S.p.A. e Lazio Events S.r.l. rigettano con la massima determinazione le notizie circolate in queste ore, che riportano presunte trattative per la cessione del pacchetto di maggioranza del Club detenuto dal Presidente Claudio Lotito. Si tratta di ricostruzioni del tutto infondate, false e gravemente lesive della reputazione delle società coinvolte e dei loro rappresentanti", la secca smentita del club biancoceleste sulle ipotesi di una cessione della società.
"La diffusione di tali notizie, senza alcun riscontro concreto e basate unicamente su presunte “confidenze”, configura un vero e proprio caso di aggiotaggio informativo, finalizzato a interferire sul mercato nei confronti di una società quotata e vigilata. Tali comportamenti saranno immediatamente segnalati alla Consob e alla Procura della Repubblica, affinché vengano attivate le dovute verifiche ai sensi della normativa vigente", prosegue la nota della Lazio.
"S.S. Lazio S.p.A. e Lazio Events S.r.l. richiamano l’attenzione di tutti gli operatori dell’informazione sul massimo dovere di responsabilità e precisione, ribadendo che qualsiasi comunicazione ufficiale riguardante la governance societaria verrà divulgata esclusivamente attraverso i canali istituzionali autorizzati dalle società stesse".
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(Adnkronos) - Cresce tra i cittadini, soprattutto tra i più giovani, la consapevolezza che il futuro dell’Italia passerà da due direttrici essenziali: infrastrutture moderne e una Pubblica Amministrazione capace di decidere. È quanto emerge dalla nuova indagine Swg-EY su un campione rappresentativo della popolazione nazionale.
Dal sondaggio emerge con forza una domanda di concretezza e progettualità. Alla domanda “su quali infrastrutture dovrebbe investire l’Italia nei prossimi dieci anni?”, il 45% degli italiani indica i trasporti, il 43% l’energia (con una nuova apertura al nucleare) e il 30% nell’efficientamento della rete idrica. Non si tratta solo di priorità tecniche: si afferma una visione strategica che unisce competitività, indipendenza energetica e concretezza climatica.
Ma il vero dato di rottura riguarda la fiducia dei giovani nella trasformazione del sistema pubblico: per quanto tra gli italiani sia prevalente una visione negativa e stereotipata della Pubblica Amministrazione, i giovani tra i 18 e i 34 anni esprimono un’opinione decisamente più positiva (36% contro il 25% degli over 35). Una nuova generazione che guarda alla PA non tanto come strumento di garanzia dei diritti, quanto come fornitore di servizi efficienti e capaci di abilitare e generare valore sia a livello individuare che collettivo.
“Il titolo che ci accompagna oggi non è solo uno slogan, ma una vera e propria sfida culturale e organizzativa. In un’epoca in cui la normalità sembra spesso sinonimo di routine, di stabilità apparente, ci viene chiesto di ripensarla come terreno fertile per l’innovazione, la qualità e la crescita” - commenta Roberto Talotta, Partner Real Estate, Construction and Infrastructure Services EY Italia e Ad EY Engineering and Technical Services.
E anche sul piano delle grandi opere, i cittadini esprimono un forte bisogno di efficienza che passa innanzitutto dalla richiesta di modelli di cooperazione tra pubblico-privato sia per quanto riguarda la progettazione, realizzazione e gestione delle opere (il 55% chiede una cooperazione tra pubblico e privato contro un 27% che vorrebbe una gestione essenzialmente pubblica), sia per quanto riguarda gli organi decisionali (solo il 19% vorrebbe che la gestione delle infrastrutture si appoggiasse unicamente a consigli di amministrazione di nomina pubblica). Inoltre, il 36% è favorevole all’impiego di commissari speciali nei contesti più critici, dove la rapidità è decisiva. Se si volge lo sguardo al futuro, invece, i dati ci raccontano di una crescente consapevolezza su cosa serve per cambiare. Il 60% dei cittadini individua nella formazione del personale la prima leva per migliorare l’azione della PA, seguita dalla digitalizzazione dei processi (48%). Per i cittadini, il tempo è ormai la variabile strategica: la lentezza delle procedure non è più percepita solo come un disagio, ma come un costo collettivo che limita lo sviluppo. L’idea di uno Stato che decide e realizza non è un auspicio astratto, ma una condizione che può garantire competitività e coesione.
“Le giovani generazioni, in particolare, chiedono un deciso cambio di marcia che vada nella direzione di una maggiore efficacia e di una maggiore capacità di generare valore e crescita. Pubblica Amministrazione e Infrastrutture non sono interpretate solo come servizi per i cittadini e le imprese, ma come risorse capaci di abilitare e quindi strumenti indispensabili per la competitività e la crescita del Paese” - conclude Riccardo Grassi, Head of Research Swg.
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(Adnkronos) - ''Spero che oggi'' si raggiunga un accordo su nuove sanzioni Ue alla Russia, ''ma c'è ancora del lavoro da fare''. Così l'Alta rappresentante della politica estera dell'Unione europea Kaja Kallas. ''E' un buon segno che gli Stati Uniti abbiamo capito che la Russia non vuole la pace - ha proseguito Kallas - Speriamo che anche gli Stati Uniti adottino nuove sanzioni contro la Russia''. L'Unione europea, secondo Kallas, è ''molto vicina'' a raggiungere 'l'accordo sul 18esimo pacchetto di sanzioni alla Russia''.
Le parole di Kallas arrivano qualche ora dopo l'ultimatutm del presidente Usa Donald Trump pronto ad adottare tariffe che "colpiranno" l'economia russa se Putin non accetterà di arrivare a un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina. "Avremo delle tariffe molto severe se non abbiamo un accordo tra Ucraina e Russia in 50 giorni, del 100%, chiamiamole tariffe secondarie", ha detto il presidente Usa, parlando nello Studio Ovale accanto a Mark Rutte, dicendo che "siamo molto, molto scontenti" di Vladimir Putin.
Trump ha poi annunciato di aver concordato "un accordo molto importante", in base al quale "miliardi di dollari di equipaggiamenti militari saranno acquistati dagli Stati Uniti e destinati alla Nato. E saranno rapidamente distribuiti sul campo di battaglia". Le consegne di armi saranno complete e includeranno le batterie di missili Patriot, di cui l'Ucraina ha disperatamente bisogno per la sua difesa aerea contro il quotidiano assalto aereo russo. "È tutto: sono i Patriots. Sono tutti quanti. È una dotazione completa, con le batterie", ha detto Trump il quale si è detto ''deluso'' da Putin, ''ma non ho chiuso con lui''. .
"Trump ha lanciato un ultimatum teatrale al Cremlino'', ma ''alla Russia non interessano'' le sue dichiarazioni, ha commentato il vice presidente del Consiglio nazionale di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, su 'X'.
''Gli ucraini erano qui, gli ucraini sono qui, gli ucraini resteranno qui. E su questa terra, la vita trionfa sempre, i nostri valori prevalgono, così come il nostro spirito. Felice Festa della Repubblica, concittadini! Felice Giorno del Battesimo della Rus'-Ucraina! Gloria all'Ucraina!''. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su 'X'.
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale di previdenza (Inps) ha pubblicato il calendario ufficiale dei pagamenti dell'Assegno unico per il secondo semestre 2025 (da luglio a dicembre). Per il mese corrente, i versamenti avverranno nelle giornate di lunedì 21 e martedì 22 luglio.
I pagamenti per quanto riguarda agosto avverranno il 20 e il 21, a settembre il 22 e 23, a ottobre il 20 e il 21, a novembre il 20 e 21 e a dicembre il 17 e 19. L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio: fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni); senza limiti di età per i figli disabili. Corrisposto in base alla corrispondente fascia Isee, riguarda tutte le categorie di lavoratori: dipendenti (sia pubblici che privati); autonomi; pensionati; disoccupati; inoccupati..
Leggi tutto: Assegno unico luglio 2025, calendario pagamenti Inps fino a dicembre
(Adnkronos) - Conto alla rovescia per il concerto di Olivia Rodrigo oggi, martedì 15 luglio 2025, all'ippodromo di San Siro a Milano. E' ancora possibile acquistare dei biglietti per assistere allo spettacolo dell'artista americana, classe 2003: si parte da 80.50 euro.
Special guest della serata Wet Leg e Girl in Red. L'orario di inizio del concerto è alle 21, mentre l'apertura dei cancelli dell'Ippodromo è prevista per le 15 del pomeriggio.
L'ingresso del concerto è in via Diomede 1, a pochi passi da piazzale Lotto. Per raggiungerlo Atm consiglia di usare le linee M1, M5 o 90/91 fino a Lotto: con le metropolitane M1 o M5, scendere alla stazione di Lotto, oppure con i filobus 90 e 91 si può scendere al capolinea Lotto. Per rientrare a fine concerto: M1 da Lotto (ultimo treno per Sesto parte alle 00:23; per Rho Fieramilano alle 00:24; per Molino Dorino alle 00:43); M5 da Lotto (ultimo treno per Bignami parte alle 00:04, per San Siro Stadio alle 00:23). Le linee 90 e 91 sono invece in servizio tutta la notte. Dopo la chiusura delle metropolitane, i treni sono sostituiti dai bus notturni NM1, NM2, NM3 e NM4. Trovate orari e fermate sulla app. Mappa delle linee notturne a questa pagina.
Olivia Rodrigo è una delle più giovani e promettenti artiste internazionali salite alla ribalta nel 2021. Forte di un talento puro che si esprime attraverso liriche profonde, la giovanissima cantautrice californiana ha conquistato pubblico e critica grazie al singolo 'Drivers License' e all’album 'SOUR”' I primi passi di Olivia avvengono come spesso accade in questi casi grazie alla Disney. Dopo aver recitato solo a livello scolastico, nel 2016 decide infatti di trasferirsi a Los Angeles dopo aver ottenuto la parte di Paige Olivera nella serie televisiva della Disney – appunto – Bizaardvark.
La giovane artista cresce nel sud della California, avvicinandosi alla musica a 7 anni. L’inizio è piuttosto burrascoso e lo studio del piano, che il padre le impone, le scatena il pianto dopo ogni lezione. Ma col tempo la passione emerge con forza portandola ad imparare anche la chitarra. La scoperta della scrittura è come una rivelazione. A 12 anni trascorre gran parte della giornata a riempire di parole, appunti e annotazioni un quaderno vinto in sala giochi. L’ossessione per le liriche è talmente forte che Olivia compone ancora prima di riuscire a formare frasi coerenti. Qualsiasi argomento diventa fonte di ispirazione e i testi raccontano riflessioni interiori ed esperienze quotidiane, come la paura provocata dal perdersi in un supermercato.
Nel 2016, Olivia si trasferisce quindi con la famiglia a Los Angeles per interpretare il ruolo di Paige Olvera. È un momento chiave nella carriera dell’artista che aggiunge la recitazione al proprio bagaglio di talenti. Di lì a poco supera anche il provino più ambito che le apre le porte della serie TV High School Musical: The Musical. E nei panni di Nini Salazar-Roberts Olivia Rodrigo ha la possibilità di incidere il primo brano solista. Intitolato 'All I Want', fa parte della colonna sonora ufficiale della serie.
La svolta artistica arriva a inizio 2021. Il lancio del singolo 'Drivers License', infatti, è un vero e proprio terremoto per la scena musicale internazionale. Pubblicato a gennaio, il brano conquista pubblico e critica, scalando la classifica Top 40 Radio e posizionandosi in cima. E raggiunge la vetta anche della prestigiosa Billboard Hot 100. Senza contare che 'Drivers License' diventa la canzone più veloce di sempre a superare i 400 milioni di stream su Spotify.
Spinto da uno dei singoli più forti degli ultimi anni, il primo album in studio di Olivia Rodrigo non può che diventare esso stesso un successo. Intitolato 'SOUR', è un concentrato di influenze pop e rock anni ’90 sulle quali si intrecciano alla perfezione i testi originali di Olivia, andando a creare un mix inedito e trascinante. Amore, odio, gelosia, nostalgia: i sentimenti raccontati da Olivia prendono corpo attraverso canzoni fresche e d’impatto. Fra le più apprezzate dai fan spopola 'Deja Vu'. Uscita ad aprile 2021, debutta nella top five streaming di Billboard, dopo il primo posto conseguito da 'Drivers License' qualche mese prima.
Il suo successo viene confermato, ad aprile del 2022, dal trionfo nel corso della 64esima edizione dei Grammy Awards. 'Sour', già triplo disco di Platino e Oro in Italia, vince nella categoria di Miglior album pop, e la cantautrice si aggiudica altri due premi come Miglior nuova artista e Miglior performance pop solista per 'Drivers License', certificato Platino. Mentre 'Deja vu' è diventato disco d’Oro in Italia, e 'Good 4 u' disco di Platino, la cantautrice continua a battere record, e conta a oggi oltre 8 miliardi di stream totali.
Leggi tutto: Olivia Rodrigo oggi a Milano, chi è: biglietti e come arrivare al concerto
(Adnkronos) - L'Unione europea resta convinta che la strada migliore sulla questione dazi sia "una soluzione negoziata, che costruisca le basi per una stabilità e una cooperazione rinnovate". Lo ha ribadito il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, entrando alla riunione straordinaria del Consiglio affari esteri a Bruxelles, dove la priorità sono stati i dazi del 30% minacciati dal presidente Usa Donald Trump, "di fatto proibitivi per il commercio reciproco".
Trump dal canto suo, rispondendo a una domanda in merito, ha dichiarato: "Noi siamo sempre pronti a parlare, siamo disposti a parlare, anche con l'Europa. Infatti stanno venendo qui, vogliono parlare". Su Truth Social, ha difeso comunque le ragioni della sua politica commerciale. "Gli Stati Uniti d'America - ha scritto - sono stati derubati sul Commercio (e la Difesa) per decenni da amici e nemici, allo stesso modo. Questo è costato migliaia di miliardi di dollari e la situazione non è più sostenibile (e non lo è mai stata)!". "I Paesi - prosegue Trump - dovrebbero fermarsi e dire: 'Grazie per i tanti anni di libertà, ma sappiamo che ora dovete fare ciò che è giusto per l'America'. Dovremmo rispondere dicendo: 'Grazie per aver compreso la situazione in cui ci troviamo. Lo apprezziamo molto!'".
"Detto questo, l’attuale incertezza causata da dazi ingiustificati non può persistere indefinitamente e pertanto dobbiamo prepararci a ogni esito, incluse, se necessario, contromisure ben ponderate e proporzionate per ristabilire l’equilibrio nel nostro rapporto transatlantico", ha aggiunto Sefcovic.
"Le nostre misure di riequilibrio su acciaio e alluminio sono sospese fino all’inizio di agosto" e la Commissione ha condiviso "con gli Stati membri la proposta per la seconda lista di beni, che copre circa 72 miliardi di euro di importazioni dagli Usa. Gli Stati membri avranno ora modo di discuterne. Questo non esaurisce la nostra cassetta degli attrezzi: tutti gli strumenti restano sul tavolo", ha sottolineato il commissario Ue al Commercio.
L’Unione europea spera dunque ancora di evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma considera tutti gli strumenti. "Non vogliamo alcun tipo di guerra commerciale con gli Stati Uniti. Sarebbe devastante non solo per gli americani ma anche per l'Europa, quindi non vogliamo un’escalation. D'altra parte, però, dobbiamo anche mostrare i muscoli e credo che non dovremmo escludere nessuna possibilità. Dobbiamo prepararci a eventuali contromisure e dobbiamo rimanere aperti all’uso di tutti gli strumenti a nostra disposizione", ha detto dal canto suo Lokke Rasmussen, ministro danese degli Esteri, presidente di turno Ue.
"Dobbiamo evolverci nel metodo, mettere al primo posto e rendere molto concreto ciò che possiamo fare oggi in termini di ritorsioni, in termini di dazi sulle merci, ma anche in termini di dazi nell’ambito dello strumento anti-coercizione. Tutto deve essere messo sul tavolo oggi, tutto", ha affermato Laurent Saint-Martin, ministro delegato francese per il Commercio estero.
"In termini pratici, la situazione oggi è esattamente la stessa di giovedì o venerdì della scorsa settimana. Quindi, quello che dobbiamo fare è continuare a spingere affinché questi negoziati si concludano effettivamente in modo positivo, il che sarebbe ovviamente il risultato più vantaggioso per entrambi, cioè un accordo con gli Stati Uniti. È lì che dobbiamo arrivare. È su questo che dobbiamo concentrarci nelle prossime due settimane. Allo stesso tempo, come ha detto la presidente Ursula von der Leyen, dobbiamo prepararci per quanto riguarda le contromisure, nel caso in cui questo scenario positivo non si concretizzi all’inizio di agosto", sono state le parole di Carlos Cuerpo, ministro degli Esteri spagnolo.
Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti,ma anche la guerra in Ucraina, sono i due temi centrali della visita a Washington del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, atterrato in mattinata alla Joint Base Andrews.
Il primo incontro sarà con il segretario di Stato Marco Rubio, a cui farà seguito una tappa all’ambasciata italiana. In programma anche altri bilaterali: uno con il senatore Jim Risch, presidente della Commissione Esteri del Senato, e un altro con l’ambasciatore Jamieson Greer, rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti. Sono previsti inoltre incontri con esponenti della comunità d’affari italiana e della comunità italiana e italo-americana.
La questione dei dazi sarà al centro del colloquio con l’ambasciatore Greer. “Il mio mantra è arrivare al doppio zero: nessun dazio fra Europa e Stati Uniti. Mi rendo conto che non è semplice, ma è l’unico modo per far crescere insieme le nostre economie”, ha spiegato il ministro degli Esteri – titolare anche della delega per il Commercio estero – sottolineando che, in caso di mancato accordo, “è pronta una lista di dazi europei da 21 miliardi di euro”.
Leggi tutto: Dazi Trump, Ue per il negoziato ma prepara contromisure. Tajani a Washington
(Adnkronos) - Dall’accesso al mare, al cibo in spiaggia, dai giochi sulla battigia alla compagnia del proprio cane, quali sono i diritti dei consumatori quando si va in spiaggia? Ecco, da parte dell'Unione nazionale consumatori, alcune delle risposte alle domande più frequenti.
L’accesso al mare rientra tra i principali diritti dei consumatori in spiaggia in quanto dovrebbe essere libero e gratuito: gli stabilimenti balneari dovrebbero consentire l’accesso e transito gratuito per il raggiungimento della battigia, anche al fine della balneazione, ma alcuni gestori furbetti provano a far pagare l’accesso ai bagnanti che vogliono raggiungere la riva, o semplicemente transitare. Si tratta di un vero e proprio abuso che non tiene conto del fatto che la spiaggia è un bene pubblico, appartiene al demanio anche se è data in concessione agli stabilimenti balneari. Impedirne l’accesso o chiedere un pagamento è quindi una violazione di legge. Se si usufruisce dei servizi messi a disposizioni del lido, come per esempio ombrellone, sdraio, docce e cabina, è normale e corretto che il gestore pretenda il pagamento. Ma chi vuole semplicemente raggiungere il mare per fare un bagno passando dallo stabilimento balneare non deve pagare alcun ticket d’ingresso.
Oltre all’articolo 11 della legge n. 217 del 2011 che prevede 'il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione', la legge n. 296 del 2006 stabilisce 'l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione'. Per battigia si intende la striscia di sabbia su cui l’onda va a infrangersi. Insomma l’accesso al mare è libero e per fare un bagno non si deve pagare nulla. Se, quindi, non vi fanno passare attraverso lo stabilimento balneare per raggiungere il mare e fare il bagno o tentano di farvi pagare, chiamate direttamente i vigili e chiedetegli di intervenire sul posto, così che possano redigere un verbale.
Diverso è il discorso per ombrelloni o sdraio. La legge garantisce l’accesso ed il transito gratuito per il raggiungimento della battigia, ma è meno chiara su quello che accade se mi fermo sulla battigia o a pochi metri di distanza. Infatti, garantisce un generico diritto alla fruizione della battigia non solo ai fini della balneazione (si dice 'anche'), ma non chiarisce esattamente cosa si intenda per fruizione, se passeggiare, fermarsi o giocare a palla. Resta il fatto che anche il bagnante, come i titolari degli stabilimenti, devono fare in modo di non impedire agli altri bagnanti l’accesso al mare e il transito per il raggiungimento della battigia. Se, però, possiamo sicuramente affermare che un ombrellone o una sedia a sdraio sono certamente ingombranti e ostacolano il transito, diventa più difficile comprendere perché lo sia anche un asciugamano, magari debitamente piegato o dei vestiti ammucchiati.
Tra i diritti in spiaggia, la materia dell’accesso alla battigia è regolata anche da Regioni e Comuni. La legge n. 296 del 27 dicembre 2006, all’art. 1 comma 254, prevede che siano le Regioni a dover 'individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili' e a 'individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione'.
Come se non bastasse, poi, ci sono anche le ordinanze dei Comuni. Molte ordinanze prevedono il divieto di occupare con ombrelloni, sdraio o anche semplici teli mare, la fascia di 5 metri dalla battigia ed il divieto di permanenza in tale spazio, poiché deve rimanere a disposizione per i mezzi di soccorso. In questo caso, comunque, il divieto vale per tutti, anche per i gestori dello stabilimento, e permane anche se si paga l’ingresso.
Lasciare l’ombrellone in spiaggia assicurandosi così il posto migliore il giorno successivo è una comodità a cui molti non vogliono rinunciare tuttavia, si tratta di un’occupazione illegale del demanio pubblico. Sulla spiaggia libera, infatti, non si possono lasciare oggetti come materassini, lettini o ombrelloni per un tempo prolungato. Pena il sequestro degli oggetti da parte delle forze di polizia.
Per gli amanti dei giochi con la palla in spiaggia è sempre bene informarsi su eventuali divieti imposti in questo senso dalla Capitaneria di Porto o dal Comune. Non esiste infatti una normativa nazionale che regolamenti le partite in spiaggia con gli amici, ma a seconda della località in cui ci si trova potrebbe esserci un divieto specifico. Poste le normative locali sarebbe comunque sempre bene utilizzare il buon senso evitando di arrecare danno o disturbo agli altri bagnanti limitando quindi le gesta sportive a spiagge isolate e senza persone intorno.
Con lo stesso principio per cui è illegale lasciare l’ombrellone in spiaggia per tutta la notte non è neanche consentito tenere in piedi le installazioni di campi sportivi (da beach volley o da beach soccer ad esempio). Chiariamo che è consentito creare dei campi, ad esempio montando una rete da beach volley o creando delle porte da calcio, ma lo si può fare a patto che, una volta utilizzate, vengano smontate e il luogo venga riportato nelle condizioni iniziali. Lasciare queste installazioni per un tempo superiore rispetto a quello di gioco è anche in questo caso un’occupazione di suolo pubblico e quindi illegale. A questa regola si può derogare in caso di autorizzazione del Comune di competenza, autorizzazione che, ad esempio, hanno gli stabilimenti balneari che offrono questo genere di strutture ai loro ospiti.
Per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe non esiste una legge nazionale che regolamenta l’accesso degli animali alle spiagge libere e alle acque demaniali, pertanto, in assenza di espliciti divieti regionali, comunali o delle autorità marittime valgono le regole generali per i luoghi pubblici che prevedono che possano girare se sono tenuti al guinzaglio o se hanno la museruola. Il titolare della concessione su una spiaggia può vietare l’accesso agli animali nel proprio stabilimento balneare o, al contrario, può chiedere al Comune un’autorizzazione a consentirne la presenza. Sono sempre esclusi dalle limitazioni di accesso i cani di salvataggio e i cani guida per non vedenti.
Tra i diritti che si hanno in spiaggia, mangiare è un’attività assolutamente consentita purché si rispetti l’ambiente in cui ci si trova. Non è infatti in alcun modo vietato mangiare in spiaggia alcun genere di alimenti e benché sia poco educato lasciare poi gli avanzi del cibo in spiaggia, tale pratica non nuoce di certo all’ecosistema essendo il cibo un materiale completamente biodegradabile. È invece severamente vietato lasciare in spiaggia oggetti di plastica come piatti, che possono inquinare l’ambiente marino.
Discorso simile è quello che riguarda il portare cibo in uno stabilimento: il titolare dello stabilimento ha infatti una concessione che vale per lo spazio assegnatogli ma comunque non ha un monopolio sulla ristorazione. Quindi sia che voi vogliate consumare il cibo da clienti dello stabilimento sia che siate solo di passaggio per andare alla spiaggia libera, è piena facoltà del cittadino introdurre cibo e bevande nello stabilimento, nel rispetto del decoro della spiaggia. Insomma, non si può fare un picnic con tavola imbandita o un barbecue come se fossimo nel nostro giardino, ma certo non possono impedirci di portare un panino, una bibita o dei biscotti.
La legge vieta esplicitamente il fumo in luoghi al chiuso aperti al pubblico ma non esiste un divieto per il fumo all’aperto. Di conseguenza anche fumare al mare è consentito. Vi sono però numerose amministrazioni locali che stanno approvando delle leggi per vietare il fumo anche in spiaggia. Un’eventuale regola di questo tipo sarà comunque ben segnalata attraverso cartelli e indicazioni. E' invece sempre vietato abbandonare mozziconi di sigaretta in spiaggia.
(Adnkronos) - Oltre 350 mila persone hanno partecipato, ieri sera, a Palermo, al tradizionale Festino di Santa Rosalia, la 'Santuzza' patrona della città. Una festa terminata dopo la mezzanotte con i fuochi d'artificio. Oltre mille gli addetti alla sicurezza impegnati a proteggere il carro e a chiudere il transito di tutte le traverse del Cassaro. L'arcivescovo Corrado Lorefice ha voluto ricordare le vittime di femminicidio e in particolare Sara Campanella, la studentessa uccisa a Messina il 31 marzo da un collega di università. “Oggi vogliamo ricordare una giovane ragazza, amante della libertà, di quella libertà che non ferisce chi ci sta accanto, che non prevale sull’altro, ma di quella libertà che anzi nasce proprio dalla consapevolezza dei nostri valori, dei propri talenti, spesi al servizio degli altri. Sara Campanella, […] così scriveva “Mi amo troppo per stare con chiunque”, il suo motto che aveva scelto come biglietto da visita, un messaggio di indipendenza e autodeterminazione che ogni donna libera dovrebbe poter seguire. Sara è cresciuta in una famiglia profondamente cattolica, educata al rispetto e alla generosità, all’idea che il bene esista ed è più forte del male”, ha detto.
“Sara era una giovane donna che come Santa Rosalia credeva nella bontà della natura umana, piena di valori come il rispetto e la solidarietà verso il prossimo, sempre pronta a dare una mano a chiunque avesse bisogno”. “Ricordare Sara significa celebrare la bellezza della sua anima, la forza del suo esempio e la dolcezza della sua presenza che lasciava ovunque andasse. I suoi preziosi ideali di amore e rispetto verso sé stessi e verso gli altri sono un inno alla vita, dono prezioso che ci è stato donato e che deve essere apprezzato. Troppe donne che subiscono abusi e violenza vengono dimenticate col passare dei giorni, quando cala il silenzio su queste tragedie, ma noi non vogliamo che Sara venga dimenticata”.
"Ti affidiamo stasera tutte le giovani e i giovani vittime di violenza per mano di altri giovani, i giovani uccisi dalla droga e quelli che si sono tolti la vita, le loro famiglie torchiate dal dolore. Facci rinnegare ogni forma di violenza e rendici servitori della vita e amanti del bene e della bellezza"; ha detto ancora l'arcivescovo rivolgendosi a Santa Rosalia. "Rosalia amatissima, nostra fulgida patrona, vuoi essere voce di tutte le donne vittime di violenza e di femminicidio", conclude l'arcivescovo. Il sindaco Roberto Lagalla, come tradizione, si è affacciato dal carro gridando "Viva Palermo e Santa Rosalia". Dal pubblico si sono sentiti dei fischi. E lui ha replicato: "La libera espressione va sempre tutelata". Poco prima dell'una i tradizionali fuochi d'artificio hanno concluso le celebrazioni della notte della Santuzza di Palermo.
(Adnkronos) - Un pezzo di storia del cinema hollywoodiano va all'asta: dalla macchina da scrivere del primo film girato a Hollywood alle iconiche tavole di pietra del kolossal 'I Dieci Comandamenti'. Oggi, martedì 15 luglio, casa d'aste di Dallas Heritage Auctions apre le porte a una vendita straordinaria: la collezione personale di Cecil B. DeMille (1881-1959), il leggendario regista e produttore statunitense. Tra i pezzi più attesi ci sono due veri cimeli del cinema: la macchina da scrivere Underwood No. 5 utilizzata per 'The Squaw Man' (1914) e una coppia di tavole in granito provenienti dal set de 'I Dieci Comandamenti' (1956).
La Underwood No. 5 in asta è molto più di una macchina da scrivere: è il simbolo dell'inizio dell'era hollywoodiana. DeMille la usò per battere a macchina lo scenario di 'The Squaw Man', il suo debutto alla regia e il primo lungometraggio mai realizzato a Hollywood. Il soggetto del film, scritto di getto da DeMille e Oscar Apfel durante un viaggio in treno da New York a Los Angeles, fu inizialmente redatto a mano prima di essere trascritto sulla Underwood. Questo pezzo d’epoca, con struttura in metallo nero e dettagli dorati, apparteneva in origine alla sua dattilografa e contabile, Stella Stray, che lo cedette al regista nel dicembre del 1913. Un oggetto che racchiude non solo valore storico, ma anche un momento di svolta per l’industria del cinema.
Insieme alla macchina da scrivere, l'asta include anche una rara coppia di tavole in granito rosso ispirate a quelle maneggiate da Charlton Heston nel ruolo di Mosè in 'I Dieci Comandamenti'. Ma a differenza dei leggeri oggetti di scena, queste tavole pesano circa 14,5 kg ciascuna, e sono state realizzate in vero granito rosso proveniente dal Monte Sinai, luogo biblico dove Mosè avrebbe ricevuto la legge da Dio. Per garantire autenticità storica, DeMille consultò esperti dell’Oriental Institute dell’Università di Chicago. Il professor Ralph Marcus contribuì con una traduzione dei Dieci Comandamenti in antico alfabeto cananaico, simile a quello che si sarebbe usato all’epoca di Mosè. A completare il lotto, una teca in legno realizzata su misura, commissionata dallo stesso regista, pensata per esporre le tavole in contesti promozionali ed educativi.
(Adnkronos) - A quasi un mese dal via (era il 17 giugno) dell'incidente probatorio sull'omicidio di Chiara Poggi l'unico dato certo, tra presunte svolte e dati non scientifici, è che non c'è traccia di Andrea Sempio, il nuovo indagato per il delitto del 13 agosto 2007 a Garlasco. Gli approfondimenti sulle sessanta tracce repertate nella villetta del massacro, così come sul tappetino del bagno dove l'assassino si lava le mani, sui tamponi, o sugli alimenti consumati a colazione dai killer (secondo la nuova versione della Procura di Pavia) non portano mai all'amico del fratello della vittima.
I risultati - in attesa del responso sui due Dna maschili trovati sui frammenti delle unghie della ventiseienne - che rende difficile (al momento) per i pubblici ministeri scrivere il capo d'imputazione per il trentasettenne che avrebbe agito in concorso con Alberto Stasi (l'allora fidanzato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'uccisione della fidanzata) o con ignoti.
Le sessanta impronte trovate nella villetta di Garlasco sono risultate - all'esame dei periti - tutte negative al sangue. Non è di Sempio ed è risultata priva di sangue anche la traccia 10 - trovata sulla parte interna della porta d'ingresso - che per l'accusa avrebbe dovuto dimostrare che l'assassino esce di casa senza lavarsi le mani. Non c'è l'indagato sul tappettino del bagno - ci sono tracce ematiche della vittima e probabilmente Dna del padre (Giuseppe Poggi) -, né negli oggetti trovati nella spazzatura. Nessuna impronta sul pattume e sul fronte del Dna i risultati riportano solo alla vittima o al fidanzato Alberto Stasi che ha bevuto la bevanda con la cannuccia.
Sulla garza che raccoglie il materiale genetico nella bocca della ventiseienne, invece, c'è il Dna di un assistente del medico legale e su un altro lembo un'altra traccia dello stesso assistente mista a una traccia genetica ignota. E' la stessa genetista Denise Albani a ipotizzare quanto può essere accaduto nella sala autoptica: nella mail inviata ai consulenti spiega che chiederà "qualche specifica in più" al medico legale Dario Ballardini per capire come si è proceduto e se dunque possa essersi trattato di contaminazione, vista anche la quantità infinitesimale di Dna maschile. Ancora una volta viene esclusa la presenza dell'indagato Andrea Sempio.
Nell'incidente probatorio resta un solo punto cruciale, ma si tratta di un esame sulla carta perché i frammenti delle unghie della ventiseienne sono stati esauriti nelle analisi condotte nel processo d'appello bis contro Stasi. Le conclusioni del perito Francesco De Stefano erano state condivise da tutti: quei due Dna maschili non sono attribuibili. Ora spetterà alla genetista Albani stabilire se un aplotipo Y sia attribuibile a Sempio, come sostenuto dalla difesa di Stasi e dall'accusa.
Quanto all'impronta 33 trovata sulla parte destra delle scale dove viene gettato il corpo senza vita di Chiara Poggi non fa parte dell'incidente probatorio. Per i consulenti dei pubblici ministeri è dell'indagato, mentre per gli esperti nominati da Sempio e dai Poggi non è sua. Il 'peso' dei consulenti è identico e solo una perizia potrebbe eliminare il dubbio su un'impronta palmare che non è insanguinata, non è databile e si trova sui gradini che - per le sentenze - l'assassino non scende.
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