(Adnkronos) - Dopo il disco verde all'articolo 4 che introduce l'Alta corte disciplinare per i magistrati, l'aula del Senato ha approvato anche gli articoli 5- 6- 7- 8 del ddl di riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere. Con il via libera all'articolo 8 sono stati approvati tutti gli articoli della riforma costituzionale. Le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento sono previsti, secondo quanto deciso dalla capigruppo, martedì 22 luglio.
(Adnkronos) - Fedez ha una nuova fiamma? Il rapper di Rozzano ha condiviso sui social la foto di una donna, senza postarne però il volto. A rivelare il suo nome è stato Chi. Secondo il magazine di Alfonso Signorini la ragazza sarebbe proprio Giulia Honegger, giovane stilista che vive a Milano.
Dopo l’immagine condivisa da Fedez sui social, in cui si vede una donna sdraiata, con il volto coperto, il settimanale ha svelato nuovi dettagli. Giulia e il rapper sono stati beccati dai paparazzi in vacanza a Marina di Pietrasanta, nel nuovo stabilimento balneare di Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei migliori amici di Fedez.
Dopo una cena insieme, i due sono stati a pranzo nel ristorante della spiaggia. Come si legge su Chi, Fedez è stato fotografato anche a Milano con Giulia, “dove è andato a prenderla di sera con la sua Ferrari Roma Spider”. Nessun bacio 'rubato', tuttavia, confermerebbe la relazione tra i due.
Con la presunta liason con Giulia Honegger, sono state archiviate definitivamente le voci del flirt tra Fedez e Clara, che si erano fatte insistenti dopo la recente collaborazione musicale con la hit ‘Scelte stupide’. Tra i due infatti ci sarebbe solo un rapporto professionale, come chiarito dalla stessa Clara. "No. Sono single, e non da molto", ha dichiarato recentemente la cantante, rispondendo senza esitazioni alla domanda su un presunto legame con Fedez.
Leggi tutto: Giulia Honegger è la nuova fiamma di Fedez? La foto social e la vacanza insieme
(Adnkronos) - Una mutazione genetica a rischio di morte improvvisa è stata scoperta nella popolazione di Caposele, un paesino di poco più di 3.200 anime in provincia di Avellino. Per circa 2 anni la località campana è stata un laboratorio a cielo aperto, teatro di un programma di screening che ha coinvolto 234 abitanti appartenenti a un unico albero genealogico. L'analisi ha permesso di individuare nel gene Lmna una mutazione "mai descritta prima", battezzata c.208del, "associata a una forma grave di cardiomiopatia e a manifestazioni neuromuscolari più lievi, ma clinicamente rilevanti", descrivono gli autori dello studio pubblicato sul 'Journal of the American College of Cardiology Advances (Jacc): Heart Failure'. A firmare il lavoro un gruppo di genetisti, cardiologi e neurologi dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano. Gli scienziati hanno identificato 30 portatori della nuova mutazione (pari al 12,8% del campione esaminato), di cui il 100% presentava anomalie cardiache in molti casi non note e quindi non trattate, e circa il 43% segni di coinvolgimento neuromuscolare.
La storia dello studio-rivelazione comincia nel 2021, quando una giovane donna si presenta al San Raffaele nell'ambulatorio del cardiologo e aritmologo Simone Sala, riferendo alcuni episodi di alterazione lieve del ritmo cardiaco. A preoccupare il medico è però la lunga storia familiare di morti improvvise riportate dalla paziente: parenti giovani, apparentemente sani, colpiti da arresti cardiaci senza spiegazione. "Mi si accese così una lampadina - racconta lo specialista - Non era solo un'aritmia: c'era qualcosa che sembrava ricorrere nella famiglia di questa paziente, e questo qualcosa andava capito in fretta". Dalle caratteristiche delle alterazioni cardiache della giovane, Sala sospetta una forma di laminopatia. Le laminopatie sono malattie causate da mutazioni del gene Lmna, che si manifestano con sintomi molto diversi, tra cui appunto anomalie cardiache e neuromuscolari. Grazie all'intuizione del cardiologo, sulla paziente scatta dunque l'indagine genetica che conferma l'ipotesi: la giovane è portatrice di una mutazione del gene Lmna, ma nuova, sconosciuta prima d'allora. La 'paziente 0' era stata trovata.
Dal suo caso è partita una campagna di screening genetico-clinico iniziata nel 2022 e conclusa nel giugno 2024, portata avanti grazie alla straordinaria partecipazione della comunità civile e medica locale, spiegano dal San Raffaele. Sette gli specialisti dell'ospedale 'registi' del maxi-progetto, guidati da Sala in collaborazione con Stefano Previtali, neurologo dell'Irccs e associato all'università Vita-Salute San Raffaele, e con Chiara Di Resta, docente dell'ateneo e ricercatrice dell'Unità di Genomica per la diagnosi delle patologie umane del San Raffaele. "In alcuni soggetti" portatori della mutazione diagnosticati grazie allo studio, riporta l'ospedale, "la diagnosi precoce ha consentito interventi tempestivi salvavita, come l'impianto di un defibrillatore o l'indicazione al trapianto di cuore".
Leggi tutto: Mutazione genetica a rischio di morte improvvisa scoperta in un paesino campano
(Adnkronos) - Un nuovo studio pubblicato su Nature descrive l'estrazione e il sequenziamento di antiche proteine dello smalto da un dente di rinoceronte fossilizzato risalente dai 21 ai 24 milioni di anni fa, nel Miocene inferiore, ritrovato nell'Alto Artico canadese. Questa impresa estende di ben dieci volte la scala temporale delle sequenze proteiche recuperabili, dando preziose informazioni sull'evoluzione rispetto al più antico DNA conosciuto.
Il progetto è stato guidato dal Ryan Sinclair Paterson e diretto da Enrico Cappellini, entrambi dell’Università di Copenaghen. All’interno di questo progetto hanno lavorato Gabriele Scorrano dell’Università di Roma Tor Vergata, Raffaele Sardella di Sapienza Università di Roma e Luca Bellucci del Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Firenze.
Il team di ricerca italiano in particolare ha fornito e analizzato un esemplare di dente di rinoceronte di circa 400.000 anni fa, proveniente dal sito di Fontana Ranuccio, località in provincia di Frosinone molto importante per l’archeo-paleontologia poiché vi sono stati rinvenuti alcuni tra i più antichi reperti in Italia del genere Homo, insieme a una ricca fauna.
Il reperto del rinoceronte ‘ciociaro’ quindi è stato determinante per lo studio delle sequenze proteiche e ha funzionato da riferimento intermedio tra i campioni più recenti di età medioevale e quello molto più antico canadese analizzato in questo studio, offrendo un confronto diretto su come le proteine antiche si conservino nel tempo.
Così commenta la scoperta Gabriele Scorrano docente di Antropologia presso il dipartimento di Biologia dell'università di Roma Tor Vergata, autore con gli altri dello studio pubblicato su Nature: “È stato entusiasmante partecipare a questa ricerca e spingere i limiti dell’analisi delle proteine antiche. Il mio contributo si è concentrato sull’analisi del reperto italiano proveniente da Fontana Ranuccio. Dimostrare che è possibile estrarre biomolecole da reperti così antichi e da contesti climatici sfavorevoli apre nuove prospettive: potremmo finalmente analizzare materiali finora esclusi per timore di danneggiarli inutilmente”. “Mi auguro che questo lavoro possa contribuire a stimolare una riflessione sulle opportunità di valorizzare reperti che potrebbero rivelarsi fondamentali per approfondire la storia evolutiva della nostra specie” ha concluso Scorrano.
Questa ricerca segna quindi un momento cruciale per la paleoproteomica, lo studio delle proteine antiche. Sebbene alcune proteine antiche siano state trovate in fossili del Miocene medio-superiore (circa 10 milioni di anni fa), l'ottenimento di sequenze sufficientemente dettagliate per ricostruzioni robuste delle relazioni evolutive era prima limitato a campioni non più vecchi di 4 milioni di anni. Questo nuovo studio amplia e di molto la finestra temporale, dimostrando come le proteine abbiano uno straordinario potenziale di conservarsi su vaste scale temporali geologiche nelle giuste condizioni.
Leggi tutto: Proteine di oltre 20 milioni di anni fa rivoluzionano gli studi evoluzionistici
(Adnkronos) - Un arresto improvviso in carreggiata nord dell'A1 sarebbe stata all'origine del tragico incidente avvenuto ieri, martedì 15 luglio, in una galleria nel tratto toscano dell'autostrada tra Firenzuola e Badia. Secondo una prima ricostruzione, una Fiat Panda si sarebbe fermata bruscamente lungo la corsia, per motivi ancora da chiarire. Pochi istanti dopo, un tir che sopraggiungeva non è riuscito a evitare l'impatto e ha travolto l'auto, distruggendola.
Il bilancio è drammatico: tre persone sono morte sul colpo. Si tratta di Mauro Visconti, 69 anni, ex dipendente comunale originario di Verbania, sua moglie Zoila Nydia Basulto Albuquerque, 65 anni, nata in Perù e operatrice socio-sanitaria a Verbania, e la figlia Stefany Carla, 39 anni, anche lei nata in Perù. Tutti risiedevano a Gravellona Toce, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
A bordo della Fiat Panda c'erano anche Silvana Visconti, 37 anni, altra figlia di Mauro e Zoila, che era alla guida, e sua figlia di 5 anni. Entrambe sono sopravvissute ma sono in condizioni gravissime. Sono ricoverate rispettivamente presso il trauma center dell'ospedale di Careggi, a Firenze e l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Nell'impatto è morto anche il cane di famiglia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Firenze, sono in corso per chiarire le cause dell'arresto improvviso del veicolo in un tratto ad alta velocità.
Leggi tutto: Incidente A1, auto travolta da tir in una galleria: distrutta una famiglia
(Adnkronos) - Sale l'inflazione a giugno 2025. Secondo quanto comunica l'Itat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su maggio e dell’1,7% rispetto a giugno 2024 (da +1,6% registrato nel mese precedente). Aumentano lievemente sia il tasso di crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (+2,8% da +2,7%) sia l’inflazione di fondo (+2,0% dal +1,9% di maggio, commenta l'Istat.
L'aumento soprattutto per effetto dell’accelerazione tendenziale dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+4,2% da +3,5%). Nel comparto energetico si amplia la flessione dei prezzi (-2,1% da -2,0%) a seguito della forte decelerazione di quelli della componente regolamentata (+22,6% da +29,3%).
La dinamica tendenziale dell’indice generale risente prevalentemente dell’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +3,5% a +4,2%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,6% a +2,9%), oltre che dell’attenuarsi della flessione dei prezzi dei Beni durevoli (da -1,1% a -0,8%). Decelerano, invece, i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +29,3% a +22,6%). Nel mese di giugno l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera (da +1,9% a +2,0%), mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile (a +2,1%). La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si accentua lievemente (da +0,8% a +0,9%), come anche quella dei servizi (da +2,6% a +2,7%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni resta invariato rispetto al mese precedente e pari a +1,8 punti percentuali. Il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumenta (da +2,7% a +2,8%), come quello dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,5% a +2,0%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%), dei Beni alimentari lavorati (+0,3%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,3%); sono in diminuzione su base mensile i prezzi dei Beni energetici regolamentati (-3,0%) e non regolamentati (-0,7%) e quelli dei Beni alimentari non lavorati (-0,4%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,4% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su maggio e dell’1,5% su giugno 2024. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta di 0,2% su maggio e dell’1,8% rispetto a giugno 2024 (da +1,7% di maggio); la stima preliminare era +1,7%. Nel secondo trimestre 2025 i prezzi al consumo, misurati dall’IPCA, evidenziano aumenti più elevati per le famiglie con bassi livelli di spesa (+2,0%) e relativamente più contenuti per quelle con livelli di spesa elevati (+1,8%).
I dati definitivi dell’Istat sui prezzi al dettaglio confermano la stangata che si sta abbattendo sulle vacanze estive degli italiani, afferma il Codacons, commentando i numeri sull'inflazione. A giugno i prezzi registrano un aumento medio del +1,7% su anno che, in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a +559 euro annui per la famiglia “tipo”, +761 euro per un nucleo con due figli.
Tuttavia, nonostante un tasso generale di inflazione sotto controllo, tutte le voci legate al turismo hanno registrato a giugno una decisa crescita, che segue il trend al rialzo iniziato già nel mese di maggio: i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, a giugno rincarano del +38,7% su anno, le tariffe dei traghetti del +19,6%, quelle dei Servizi ricreativi e sportivi (piscine, stabilimenti, palestre, parchi divertimento, ecc.) del +7,7%, i prezzi dei Pacchetti vacanza nazionali del +8,7%. Gli alberghi rincarano del +2,9% su anno, i villaggi vacanza del +3,6%, mentre i listini di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +5,9%. Aumentano anche musei e monumenti storici: +4% su anno, ristoranti (+3%), bar (+3,8%), gelaterie (+3,8%).
Come emerso dai vari monitoraggi Codacons relativi all’andamento delle tariffe turistiche, i listini del settore stanno registrando aumenti sostenuti, ora certificati anche dall’Istat – denuncia l’associazione – Rincari che appaiono del tutto ingiustificati, e che comporteranno un sensibile aggravio di spesa a carico dei cittadini che si sposteranno per trascorrere giorni di villeggiatura fuori casa nel periodo estivo, realizzando una stangata sulle vacanze egli italiani.
La corsa dei prezzi dei generi alimentari traina l’inflazione, con i listini di cibi e bevande analcoliche che a giugno salgono del +3,5% su anno, pari ad un aggravio di spesa da +320 euro annui per una famiglia con due figli solo per la voce alimentazione, denuncia Assoutenti, citando i dati odierni dell’Istat.
“I listini dei generi alimentari continuano a crescere in Italia, al punto che quelli non lavoratori segnano un incremento del +4,2% su anno – spiega il presidente Gabriele Melluso - Alcuni prodotti continuano a registrare rincari astronomici: il burro aumenta del +19,7% sul 2024, il caffè del 24,8%, il cioccolato del 12,9%, il cacao del 21,3%. Ma a giugno salgono anche formaggi e latticini (+6,3%), uova (+7,2%), frutta fresca (+7,2% col record degli agrumi, +15,8%, pesche e nettarine +13,5%), pomodori +7,4%, gelati +4,6%
“Un trend quello dei rialzi alimentari che prosegue oramai da mesi, e che sta peggiorando con l’aumento della domanda per i beni tipici dell’estate. Chiediamo al governo di prestare la massima attenzione all’andamento dei prezzi nel comparto, perché si tratta di spese primarie di cui le famiglie non possono fare a meno, e che incidono pesantemente sui bilanci degli italiani” – conclude Melluso.
"Dati pessimi! A preoccupare è il continuo rialzo delle spese obbligate, beni alimentari e carrello della spesa, che non accennano a invertire la loro rotta. Il carrello passa da 2,7 di maggio a 2,8 di giugno, i Prodotti alimentari e bevande analcoliche da 3,2 a 3,5. Insomma, aumenti che di mese in mese non sembrano astronomici, ma che sommati determinano una stangata sempre maggiore per le famiglie, specie per le fasce meno abbienti, trattandosi di spese non rinviabili" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sull'inflazione.
"Tradotto in termini di aumento del costo della vita, significa che se l'inflazione a 1,7% comporta, per una coppia con due figli, un rialzo complessivo della spesa pari a 630 euro, di questi ben 337 se ne vanno solo per il carrello della spesa, 320 euro per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche rincarati del 3,5%. Una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 569 euro, 283 euro sono per cibo e bevande, 301 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media, per una famiglia sono 453 euro complessivi, 221 per mangiare e bere, 234 per il carrello" conclude Dona.
Leggi tutto: Inflazione, a giugno sale all'1,7%: carrello spesa +2,8%
(Adnkronos) - Il Cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, presidente onorario della società Bolaffi, è morto nella notte all'età di 89 anni a Torino. L'annuncio della scomparsa "con immenso dolore" è stato dato con un comunicato dalla stessa Bolaffi che vanta una storia ultrasecolare nei beni rifugio da collezione.
Terza generazione della famiglia alla guida dell'azienda dagli anni Sessanta fino al 2013, Alberto Bolaffi ha contribuito in modo determinante alla crescita e all'affermazione di Bolaffi Spa, valorizzando la tradizione, iniziata con suo nonno nel lontano 1890, e dando al commercio filatelico un ulteriore, grande impulso a livello nazionale e internazionale.
Da 130 anni la famiglia Bolaffi diffonde il piacere di collezionare con serietà e passione in Italia e nel mondo. La filatelia era agli albori e il giovane Alberto Bolaffi ebbe un'intuizione: abbandonare il commercio di biciclette e puntare sui francobolli. Nel 1893 aprì il primo negozio a Torino, in via Cavour. Da quell'intuizione sarebbe nata un'azienda destinata a fare storia. Una storia che porta ancora il suo nome.
Il figlio del fondatore, Giulio Bolaffi, uno dei filatelisti più importanti di sempre, tanto da essere celebrato da un francobollo italiano, nel 1923 all'attività commerciale affiancò con successo quella editoriale. Sviluppò innovativi criteri di catalogazione e quotazione dei francobolli e intuì il valore dei documenti postali come testimonianza scritta delle grandi imprese dell'umanità.
Nel 1955 Alberto Bolaffi entrò da manager nella società guidata dal padre. Interprete del cambiamento dei consumi collezionistici e culturali degli anni Sessanta, amplia l'attività ad ambiti allora inediti: nel 1986 fonda il Collector Club, il settore di vendita per corrispondenza, e nel 1990 la casa d'aste. Nel 2000 apre la strada alla filografia, il collezionismo di documenti che percorrono la storia della parola scritta. Nel 2012 Giulio Filippo Bolaffi, figlio di Alberto e nipote di Giulio, diventa amministratore delegato: il mercato cambia e l'azienda si trasforma. Nasce Bolaffi Metalli Preziosi che tratta la compravendita di oro di borsa e propone lingotti marchiati Bolaff; viene riorganizzata la rete commerciale. La casa d’'aste si apre a nuovi settori: vini pregiati, gioielli, arte moderna e contemporanea, memorabilia, vintage tecnologico, auto e moto da collezione. Nel 2020 nasce Bolaffi per gli Immobili.
Leggi tutto: Morto Alberto Bolaffi, il presidente onorario della storica casa d’aste aveva 89 anni
(Adnkronos) - Ancora due incidente mortali sul lavoro. A Roma un 61enne è morto mentre effettuava dei lavori di manutenzione elettrica a degli stabili di via Etruria. La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara, sembra che l'uomo sia caduto dal camion da dove stava lavorando da solo. L'infortunio è accaduto nella serata di ieri e l'uomo è stato trovato a terra da un condomino di passaggio, supino e in una pozza di sangue. Trasportato in codice rosso all'Ospedale San Giovanni, il 61enne è deceduto poco dopo per i gravi traumi riportati. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono intervenuti gli agenti del Distretto San Giovanni e autoradio del Commissariato Celio.
La seconda vittima in una cascina dell’alessandrino, dove un agricoltore 43enne titolare dell’azienda agricola sarebbe stato travolto da due rotoballe che stava scaricando da un rimorchio a causa della pendenza del terreno. Inutili i tentativi di salvarlo dei sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dello Spresal per gli accertamenti sull’accaduto.
(Adnkronos) - La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica. Per Tancredi e un imprenditore i domiciliari, mentre per gli altri del carcere. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso.
Leggi tutto: Urbanistica a Milano, pm chiede arresto di un assessore del Comune
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