(Adnkronos) - Una scossa di terremoto di magnitudo 7.3 è stata registrata oggi al largo dell'Alaska. Subito è scattato l'allarme tsunami. Lo riferisce il Servizio geologico statunitense.
L'epicentro della scossa è stato localizzato a circa 87 chilometri a sud della città isolana di Sand Point, con una profondità di 20,1 chilometri. Le autorità hanno emesso un allarme tsunami per l'Alaska meridionale e la penisola dell'Alaska.
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(Adnkronos) - L'Italia di Soncin si qualifica per le semifinali degli Europei femminili 2025. Le azzurre si sono imposte 2-1 sulla Norvegia nei quarti di finale grazie alla doppietta di capitan Cristiana Girelli al 61esimo gol in azzurro. Alle norvegesi non è bastato il gol di Hegerberg che ha sbagliato anche un calcio di rigore.
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(Adnkronos) - La Corte d'Assise di Cosenza ha condannato a 17 anni di reclusione Tiziana Mirabelli, 49 anni, rea confessa dell'omicidio del vicino di casa, Rocco Gioffrè, pensionato di 75 anni. La donna uccise l'anziano con circa 40 coltellate il 14 febbraio 2023 e occultò il cadavere in casa per alcuni giorni, prima di costituirsi ai carabinieri.
La pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Maria Luigia D'Andrea, aveva invocato nei confronti dell'imputata la pena dell'ergastolo, sottolineando che l'omicidio sia stato compiuto al fine di rubare il denaro che l'anziano custodiva in casa. Mirabelli, che ha sempre sostenuto di aver agito per difendersi da un tentativo di violenza sessuale, era accusata dei reati di omicidio aggravato, rapina aggravata e tentato occultamento di cadavere.
Oggi la Corte, dopo diverse ore di camera di consiglio, ha escluso le aggravanti ipotizzate in relazione all'omicidio, ha riqualificato i reati di "rapina aggravata" e "tentato occultamento di cadavere" in "furto aggravato" e "occultamento di cadavere consumato" e ha applicato la diminuente per la scelta del rito abbreviato, escludendo il nesso teleologico tra l'omicidio e la rapina.
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(Adnkronos) - È stato arrestato questo pomeriggio a Milano per l’omicidio della compagna 39enne, Ramona Rinaldi, Daniele Re, di 33 anni. La donna nel febbraio scorso era stata trovata impiccata nel bagno della casa in cui la coppia viveva a Veniano, in provincia di Como.
Per i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, che indagano coordinati dalla procura di Como, il suicidio della 39enne fu simulato dal compagno. Il 33enne, arrestato oggi in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Como, risponde di omicidio aggravato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
Le indagini, infatti, avrebbero permesso di ricostruire “anche - riferiscono i carabinieri in una nota - una serie di maltrattamenti posti in essere con condotte persecutorie e vessatorie reiterate nel tempo” a danno della donna. Re è stato portato nel carcere di Milano San Vittore, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
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(Adnkronos) - "Abbiamo buone notizie su Gaza". Così il presidente Usa Donald Trump durante un evento alla Casa Bianca, senza fornire dettagli, riporta il Times of Israel. La testata evidenzia che oggi un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta negli sforzi di mediazione hanno riferito che si è aperta una finestra per raggiungere un accordo entro pochi giorni, dopo che Tel Aviv ha accettato di ridurre significativamente le proprie forze dalla Striscia durante la tregua di 60 giorni attualmente in discussione.
Venti palestinesi sono intanto morti oggi nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti nel sud della Striscia di Gaza. A confermarlo l'organizzazione americana Gaza Humanitarian Foundation (Ghf). Fonti mediche palestinesi avevano denunciato l'uccisione di venti persone mentre aspettavano aiuti vicino a Khan Yunis.
Secondo la Ghf 19 persone sono state calpestate e una è stata accoltellata durante una rivolta "guidata dagli agitatori tra la folla". In una nota l'organizzazione parla di "fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini".
Da quando ha iniziato la distribuzione di pacchi alimentari alla fine di maggio, è la prima volta che la Ghf riferisce di aver individuato diverse armi da fuoco tra la folla, una delle quali è stata confiscata. La nota parla di un lavoratore americano che è stato minacciato con un'arma da fuoco da un membro della folla.
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(Adnkronos) - Vasco Rossi "felice per Ultimo. Ogni record è fatto per essere battuto. Largo ai giovani. Ti voglio bene Niccolò". Così il Blasco sui social a un giorno dal traguardo del cantautore romano, che ha venduto 250mila biglietti in tre ore per il mega raduno a Tor Vergata a Roma, atteso per il 4 luglio 2026, superando così il recordman Rossi, che aveva raggiunto i 225mila spettatori con il Modena Park del primo luglio 2017.
Ad appena 29 anni, Ultimo vanta già 42 stadi nel suo palmarès, per un totale di biglietti venduti in carriera che sale a oltre 2 milioni, senza contare i 6 album inediti che dal 2017 ad oggi gli sono valsi 84 dischi di platino, 18 dischi d'oro, un totale di oltre 7 milioni di copie vendute, con oltre 3,5 miliardi di streaming su Spotify.
Ultimo, dunque, non ha più rivali in Italia. Per trovare chi totalizza un numero di spettatori paganti più alto bisogna guardare all'estero, in Croazia, dove il cantante croato Marko Perković, in arte Thompson, qualche giorno fa ha raggiunto il record di 500mila spettatori a Zagabria.
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(Adnkronos) - Cinque anni e sei mesi di carcere all'ex ministro dell'Interno Vincenzo Scotti, oggi 92enne, per il caso delle lauree facili alla Link Campus University di Roma, fondatore dell'università privata. Stessa pena per l'allora direttore generale dell'ateneo Pasquale Russo e l'ex rettore Claudio Roveda. È la sentenza del Tribunale di Firenze, che ha chiuso il primo grado del processo per falso e associazione a delinquere a carico del vertice della Link Campus.
Secondo l'accusa della Procura fiorentina, rappresentata dal pubblico ministero Christine Von Borries, tra il 2016 e il 2018 fu messo in piedi un sistema illecito per far ottenere titoli di studio a decine di agenti di polizia, iscritti tramite il sindacato Siulp, senza sostenere esami regolari. Le prove sarebbero state svolte in sedi improvvisate, con domande fornite in anticipo o copiate da internet, e verbalizzate a posteriori dai docenti. In alcuni casi, gli studenti non avrebbero frequentato i corsi né avevano contatti con i professori.
Il Tribunale poi inflitto 5 anni e 2 mesi al docente Stefano Mustica, 3 anni e 1 mese ad Andrea Pisaniello e 2 anni e 2 mesi ad Alessandro Pisaniello e a Felice Romano, segretario generale del Siulp. Per Scotti, Russo e Roveda è stata disposta anche l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Sono stati assolti Carlo Cotticelli e Luca Fattorini dall'accusa di falso. Assoluzione per alcuni episodi di falso anche per Pisaniello, Romano, Scotti e Mustica. Le motivazioni saranno depositate dal Tribunale entro 90 giorni ma i difensori degli imputati hanno già preannunciato ricorso.
Al centro dell'inchiesta, una convenzione tra la Link Campus e la Fondazione Sicurezza e Libertà, presieduta da Romano, che indirizzava gli agenti verso corsi di laurea in scienze della politica e studi strategici. Secondo la Procura, alcuni studenti, versando 600 euro alla Fondazione, avrebbero acceduto direttamente al secondo anno, inviando un elaborato via email senza aver mai frequentato lezioni né sostenuto esami.
Gli esami sarebbero state simulati in sedi esterne all'ateneo, come il mercato ortofrutticolo Mercafir di Firenze. I docenti avrebbero firmato verbali di esami mai svolti, anche per materie che non avevano insegnato. Da qui le accuse: falso ideologico, falso materiale e associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di atti pubblici.
L'inchiesta, coordinata dalla pm Christine Von Borries, era iniziata nel 2018. Dopo l'udienza preliminare, 9 indagati erano stati rinviati a giudizio, 53 prosciolti e 7 assolti con rito abbreviato. Nel maggio scorso, la Corte d'appello di Firenze ha confermato le assoluzioni e proscioglimenti per studenti e docenti dell'ateneo privato. I giudici hanno rigettato il ricorso della Procura contro le sentenze di primo grado di assoluzione.
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(Adnkronos) - Nessun dietrofront sui vitalizi, la Camera ha infatti respinto oggi il ricorso di circa 800 ex deputati.
Il Collegio di Appello della Camera dei deputati hainfatti esaminato l'appello relativo alla sentenza di primo grado sul cosiddetto 'taglio ai vitalizi', confermando l’impianto complessivo della delibera n. 14 del 2018. La decisione è stata assunta dall' organismo composto dai deputati Ylenja Lucaselli, Ingrid Bisa, Marco Lacarra, Pietro Pittalis e Vittoria Baldino.
Sono state inoltre confermate le misure di mitigazione già introdotte dall’Ufficio di Presidenza della scorsa Legislatura, in attuazione di sentenze parziali adottate dagli organi di tutela di quella Legislatura. L'attuale situazione complessiva riguardante il ricalcolo dei vitalizi e le relative misure di mitigazione rimane quindi invariata.
"Abbiamo ottenuto un risultato importante su una storica battaglia del M5s, abbiamo salvato il taglio dei vitalizi voluto dal M5s. Ricordate la delibera del presidente Fico del 2018? Ebbene, 1400 ex deputati volevano rimettersi in tasca i vitalizi. Eravamo presenti nel collegio di appello di Montecitorio e abbiamo respinto questa richiesta: questo dimostra la bontà di questa battaglia, sul piano etico, morale ma anche giuridico", il commento di Giuseppe Conte in un video sui social.
"Fateci caso, quando il M5s non può decidere i privilegi ritornano, come successo al Senato che ha ripristinato i vitalizi e noi non eravamo nel collegio che decideva. E cosi non siamo al governo, ed è cosi che è possibile che aumentino gli stipendi di ministri e sottosegretari mentre tuti gli italiani si impoveriscono. Quando non siamo al governo le cose cambiano, ma in peggio", rimarca il leader del M5S.
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(Adnkronos) - Dopo una giornata di raid israeliani sulla Siria, il Segretario di Stato Usa Marco Rubio ha annunciato che tutte le parti coinvolte nei conflitti in corso nel Paese hanno concordato delle misure per porre fine alle violenze entro la fine della giornata.
"Abbiamo concordato passi specifici che metteranno fine a questa situazione inquietante e terrificante già questa notte", ha scritto in un post su X.
"Chiediamo al governo siriano di ritirare in maniera efficace le proprie forze militari per permettere a tutte le parti di ridurre l’escalation e trovare una soluzione". Questa la richiesta che era arrivata poco prima dagli Usa, affidata alla portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Tammy Bruce, riferendosi alla zona sensibile nel sud del Paese dove negli ultimi giorni si sono registrati raid israeliani, giustificati da Tel Aviv come una mossa in difesa della minoranza drusa.
Le forze israeliane in giornata hanno colpito anche il quartier generale dell’esercito e un edificio vicino al palazzo presidenziale a Damasco, che ha definito i raid una "pericolosa escalation" e stretto un accordo di cessate il fuoco con la minoranza drusa.
La Siria "accoglie con favore gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti e dalle parti arabe" per "risolvere pacificamente la crisi attuale", ha dichiarato intanto il ministero degli Esteri siriano in un comunicato, stando alla Bbc. L'ente si dice pronto a "cooperare con tutte le parti interessate che mirano alla distensione e alla stabilità".
Secondo una fonte del ministero dell’Interno siriano, sarebbero intanto stati sferrati nuovi attacchi nei pressi di Damasco, dopo i precedenti raid nella capitale che, secondo le autorità, hanno causato tre morti e oltre 30 feriti.
L’ultimo bombardamento avrebbe colpito "i dintorni dell’aeroporto militare di Mazzeh", in una zona dove si trovano depositi di munizioni, ha riferito la fonte all’Adp, chiedendo l’anonimato perché non autorizzata a parlare con i media.
Dopo la giornata di raid, arriva quindi la dichiarazione del capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. "I comandanti e i soldati stanno agendo con responsabilità, moderazione e buon senso" nell'ambito delle operazioni, ha detto durante una visita al confine con la Siria, sulle alture del Golan occupate da Israele.
Leggi tutto: Raid Israele in Siria, Rubio: "Concordati passi specifici per stop violenze"
(Adnkronos) - L’esercito siriano "ha iniziato a ritirarsi dalla città di Sweida in attuazione dei termini dell’accordo adottato, dopo aver concluso le operazioni di rastrellamento della città alla ricerca di gruppi fuorilegge". È quanto si legge in un comunicato del ministero della Difesa siriano, che tuttavia non fa menzione del ritiro di altre forze di sicurezza governative dispiegate nella città a maggioranza drusa, teatro di scontri violenti con le forze governative negli scorsi giorni fino al raggiungimento di un cessate il fuoco tra le forze dell'esercito e i leader della minoranza del corso della giornata di oggi.
In serata gli Stati Uniti avevano chiesto il ritiro delle forze siriane dalle aree più sensibili, con il segretario di Stato Marco Rubio che aveva alluso a "passi specifici" concordati "che metteranno fine a questa situazione inquietante e terrificante già questa notte". Nelle stesse ore il ministro degli Esteri siriano ha fatto sapere di aver "accolto con favore" gli sforzi Usa.
Dopo una giornata di raid israeliani sulla Siria, il Segretario di Stato Usa aveva annunciato su X che tutte le parti coinvolte nei conflitti in corso nel Paese avrebbero concordato delle misure per porre fine alle violenze entro la fine della giornata.
"Chiediamo al governo siriano di ritirare in maniera efficace le proprie forze militari per permettere a tutte le parti di ridurre l’escalation e trovare una soluzione", la richiesta che era intanto arrivata poco prima dell'annuncio dagli Usa, affidata allaportavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Tammy Bruce, riferendosi alla zona sensibile nel sud del Paese dove negli ultimi giorni si sono registrati raid israeliani, giustificati da Tel Aviv come una mossa in difesa della minoranza drusa.
Le forze israeliane in giornata hanno colpito anche il quartier generale dell’esercito e un edificio vicino al palazzo presidenziale a Damasco, che ha definito i raid una "pericolosa escalation" e stretto un accordo di cessate il fuoco con la minoranza drusa.
Secondo una fonte del ministero dell’Interno siriano, sarebbero intanto stati sferrati nuovi attacchi nei pressi di Damasco, dopo i precedenti raid nella capitale che, secondo le autorità, hanno causato tre morti e oltre 30 feriti.
L’ultimo bombardamento avrebbe colpito "i dintorni dell’aeroporto militare di Mazzeh", in una zona dove si trovano depositi di munizioni, ha riferito la fonte all’Adp, chiedendo l’anonimato perché non autorizzata a parlare con i media.
Dopo la giornata di raid, arriva quindi la dichiarazione del capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. "I comandanti e i soldati stanno agendo con responsabilità, moderazione e buon senso" nell'ambito delle operazioni, ha detto durante una visita al confine con la Siria, sulle alture del Golan occupate da Israele.
(Adnkronos) - "Mia madre è affetta da demenza e non sa più chi sono. Non sa più dove si trova. Mio padre è affetto dal Parkinson e non può uscire di casa". È "uno strano posto in cui trovarsi, questo posto in cui ci troviamo, a 51 anni, è molto strano essere adulti". "Non sono pronto per questo". E' il commovente racconto del cantante Robbie Williams che, durante un concerto in Germania, ha aperto per un attimo una finestra sulla sua vita personale, condividendo con i fan la sofferenza nel vedere le persone a lui più care stare male.
Parlando della mamma Janet, oggi 84enne, secondo quanto riporta 'The Sun', la popstar ha rivelato la patologia di cui soffre la donna e l'impatto che sta avendo sulle loro vite. Poi citando il padre Peter, che si è ammalato di Parkinson, si è lasciato andare ai ricordi: "Cantava con me ogni sera sul palco, usciva, rubava la scena, era affascinante, poi se ne andava nel backstage per un bicchiere di vino rosso. Ora non può più uscire di casa". Anche la suocera di Williams, Gwen Field, è malata: ha il lupus, il Parkinson e il cancro, ha detto il cantante, "è una donna coraggiosissima e sta lottando, lottando, lottando".
Leggi tutto: Robbie Williams e lo sfogo sulla malattia dei genitori: "Non sono pronto per questo"
(Adnkronos) - "E' sempre in ritardo, è stato sempre in ritardo, è un terribile capo della Fed, per fortuna possiamo cambiarlo tra circa otto mesi". Così Donald Trump, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, è tornato a scagliarsi contro Jerome Powell, aggiungendo però "è altamente improbabile" un suo licenziamento. Le dichiarazioni del presidente arrivano dopo che i media hanno rivelato che lui avrebbe detto ad un gruppo di repubblicani di essere pronto a licenziare Powell.
"Sta facendo un lavoro pessimo, ci sta facendo perdere un sacco di soldi, ma no, non voglio parlare di questo", ha detto a chi gli chiedeva conferma del progetto di allontanare il capo della Fed, che lui ha nominato nel 2017 durante il suo primo mandato alla Casa Bianca. Confermato da Joe Biden nel 2022, Powell terminerà il suo secondo mandato il prossimo maggio.
Intanto sono ormai quasi quotidiani gli attacchi di Trump al capo della Federal Reserve che si rifiuta di tagliare i tassi di interesse, come lui continua a chiedere.
Una recente decisione della Corte Suprema indica che il presidente, che nomina il presidente della Fed ogni quattro anni insieme ai due vice presidenti, non ha il potere di revocare il mandato a suo piacimento. Nonostante questo l'ipotesi di una mossa in questo senso da parte di Trump circolava da tempo, mentre lo stesso Powell ha detto che un suo licenziamento "non è permesso dalla legge". Nessun presidente ha mai cercato di fare una cosa del genere, anche se non sono mancate in passato critiche da pare degli inquilini della Casa Bianca delle scelte del capo della banca centrale Usa.
Leggi tutto: Trump contro Powell: "Terribile capo Fed, ma suo licenziamento improbabile"
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