(Adnkronos) - Oltre agli autovelox, le zone con limite di velocità a 30 chilometri all'ora: per chi vive a Roma il rientro dalle ferie e l'autunno si annunciano incandescenti, dopo la scelta da parte dell'assessorato alla Mobilità guidato da Eugenio Patané di imporre limiti di velocità stringenti in 52 strade, già individuate, della Capitale.
Dal conto è esclusa l'area Ztl del Centro storico, che tra novembre e dicembre vedrà entrare in vigore i nuovi limiti. Fra le vie già ufficialmente identificate (ne mancherebbero meno di una decina da confermare), praticamente tutti i municipi saranno coinvolti in questo nuovo piano del Campidoglio: nel Municipio II a venire integralmente 'colpite' dal limite del 30 all'ora sono via Reggio Calabria, via del Castro Laurenziano e via di Villa Ada, mentre nel IV i nuovi limiti entreranno in vigore su via Filippo Meda e via Recanati.
Nel Municipio V la scure dei 30 chilometri orari si abbatterà invece su via di Villa Serventi, via del Pigneto (all'altezza del civico 104, da circonvallazione Casilina a Via Castruccio Castracane), viale Agosta, via dei Gelsi, via delle Robinie, via Achille Vertunni. Anche il VII Municipio sarà oggetto di molte zone 30: viale dei Consoli, viale San Giovanni Bosco, via Giuseppe Salvioli, via Amantea, via Casignana, via Gasperina, via Genzano e piazza di Villa Fiorelli.
Due gli interventi invece nell'VIII Municipio, a via dell'Arcadia e a via Andrea Di Bonaiuto (dove è già in vigore il limite), mentre nel XII sono ben 7 le vie già interessate dalle nuove velocità massime: via Giacinto Carini, via Guido Guinizelli, Largo Alfredo Oriani, via Alessandro Crivelli, via Giovanni de Calvi, via Ludovica Albertoni e via Luigi Zambarelli. Nel Municipio XIII sottoposte ai 30 chilometri orari poi via della Cellulosa e via della Madonna del Riposo, nel XIV via Pietro Gasparri, piazza Giovenale, via Pietro Maffi e via Pasquale II. Infine, nel municipio XV il nuovo regolamento sarà in vigore su via San Godenzo.
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(Adnkronos) - Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione dei dirigenti promosso da Confindustria e Federmanager, è da sempre impegnato nella ricerca sui temi della cultura manageriale d’impresa, e nella promozione dello sviluppo sostenibile e inclusivo, anche per favorire la crescita di nuove generazioni di manager. Nell’ambito di questo impegno, ha istituito il Premio Giuseppe Taliercio, con l’obiettivo di promuovere tra i giovani il ricordo della figura e dei valori del manager a cui la Fondazione è intitolata, e per sostenere la ricerca sulle grandi trasformazioni che interesseranno l’economia e l’imprenditorialità.
Il Premio, giunto quest’anno alla quinta edizione, prevede l’assegnazione di tre premi (ciascuno del valore di 3 mila euro) per tesi di laurea magistrale sul ruolo del management e della formazione manageriale e si rivolge a laureati di età inferiore o uguale a 29 anni che abbiano discusso, tra il 02.10.2024 e il 31/10/2025, presso qualsiasi ateneo italiano, una tesi per il conseguimento di una Laurea magistrale, con una votazione non inferiore a 105/110. Il titolo dovrà essere conseguito, entro la data di presentazione delle candidature, in uno dei seguenti ambiti disciplinari: economia, sociologia, giurisprudenza, scienze politiche, psicologia, scienze della formazione, ingegneria, statistica, marketing, comunicazione.
“Il Premio conferma l’impegno del Fondo nel promuovere la cultura manageriale d’impresa come elemento imprescindibile di crescita per il Paese, trasmettendo, al tempo stesso, l’eredità di Giuseppe Taliercio alle nuove generazioni di manager –spiega il presidente di Fondirigenti Marco Bodini - a conferma di quanto sia importante, per il nostro Paese, investire in competenze per avere dirigenti competenti, responsabili e capaci di innovare”.
Le tesi dovranno avere per oggetto le competenze manageriali e il ruolo del management in una o più delle seguenti macroaree tematiche relative alla gestione d’impresa, per le quali si indicano, a titolo esemplificativo, alcune possibili declinazioni di contenuto.Innovazione e transizione digitale: transizione digitale: management e gestione delle tecnologie emergenti (ia, iot, blockchain, ...); applicazione dei principi di gestione agile e lean nelle aziende; gestione dati e sicurezza: big data e analisi dei dati, cybersecurity.
Leadership, cambiamento e governance: leadership in tempi di crisi e strategie di resilienza organizzativa; gestione del cambiamento; governance ed etica: buone pratiche di governance; trasparenza e accountability.
Sostenibilità, benessere organizzativo e hr: sostenibilità ambientale, sociale ed economica e csr: modelli di business responsabile; esg e reportistica non finanziaria; benessere organizzativo, strategie e approcci; smart working e lavoro agile; d&i, strategie e buone pratiche; formazione manageriale e hr, nuove tecniche formative e knowledge management, talent attraction e retention.
Finanza, marketing e comunicazione: gestione finanziaria e rapporti con gli intermediari finanziari, fintech e finanza sostenibile, fusioni e acquisizioni per le pmi, normative internazionali, export e dogane; marketing digitale e omnicanale, social e new media, brand management e reputazione aziendale.
Sarà possibile candidarsi da oggi 3 settembre al 31 ottobre 2025 seguendo le informazioni sulle modalità di partecipazione indicate nel Regolamento. Gli esiti della selezione, con l'individuazione dei vincitori e l'assegnazione dei premi, verranno pubblicati sul sito www.fondirigenti.it entro il mese di dicembre 2025. Tutte le informazioni sul Premio sono a disposizione nella pagina dedicata sul sito di Fondirigenti.
Leggi tutto: Fondirigenti, al via 5° edizione del premio di laurea 'Giuseppe Taliercio'
(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale dedicata alla lotta contro la Distrofia muscolare di Duchenne (DmD), che si celebra il 7 settembre, Italfarmaco annuncia l’avvio della campagna di sensibilizzazione "Con tutta la forza che ho. Le sfide di normalità dei ragazzi Duchenne", realizzata con il patrocinio di Parent Project aps, per far conoscere i bisogni dei bambini e ragazzi che vivono con questa malattia neuromuscolare rara e progressiva, che colpisce a livello globale circa 1 su 5.050 nati maschi e provoca un progressivo indebolimento di tutti i muscoli, inclusi quello cardiaco e quelli respiratori. Una miniserie in 6 episodi andrà in onda sul canale YouTube dedicato alla campagna, per raccontare le sfide di Misha (12 anni), Jacopo (22 anni) e Samuele (13 anni). Insieme a loro ci sono amici, famiglia, maestre e compagni di classe, l’allenatore e la squadra di calcio, ma soprattutto dei tutor d’eccezione: il gruppo musicale dei Finley, che con la loro energia hanno accompagnato i 3 protagonisti in un racconto di forza e determinazione, quella dei sogni che vanno oltre la malattia.
La diagnosi - riporta una nota - avviene in Italia intorno ai 3 anni e mezzo di età e i bambini e ragazzi con DmD affrontano ogni giorno, con tutta la forza che hanno, sfide di normalità dalla scuola, allo sport, alla vita sociale. "La distrofia muscolare di Duchenne è una delle forme più comuni e gravi di distrofia muscolare pediatrica. Questa malattia ereditaria interessa prevalentemente il sesso maschile ed è causata da mutazioni del gene DmD, che impediscono la produzione di distrofina funzionale, causando un progressivo danno alle fibre muscolari - spiega Eugenio Mercuri, direttore dell'Unità operativa di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Agostino Gemelli presso l’Università Cattolica di Roma - Con il progredire della malattia, i bambini e ragazzi perdono la capacità di camminare e intervengono problematiche cardiache e respiratorie. A oggi non esistono farmaci in grado di curare in via definitiva la malattia, ma possiamo contare su terapie in grado di ritardare la progressione della malattia, con un impatto positivo atteso sulla qualità di vita dei giovani pazienti e delle loro famiglie".
L’ascolto, l’inclusione, ma anche gli ostacoli architettonici, sociali, burocratici e culturali, che vivono ogni giorno i ragazzi Duchenne sono al centro della serie, che sviluppa una fotografia autentica dei bisogni di una comunità di giovani italiani e delle loro famiglie spesso ancora inascoltati. "Nella giornata in cui tutto il mondo celebra la lotta alla DmD - commenta Cristina Picciolo, Direttrice generale di Parent Project aps - abbiamo voluto sostenere questa campagna di informazione per alzare una voce che possa essere ascoltata e far conoscere in modo autentico le sfide di normalità dei ragazzi Duchenne, che non si sentono supereroi, non chiedono pietismo, ma vogliono essere bambini, ragazzi giovani come tutti gli altri, con le stesse opportunità, le stesse passioni e una quotidianità fatta di scuola, sport, socialità, viaggi e tanto altro. Le famiglie italiane che vivono con la DmD hanno bisogno di ricerca scientifica, nuove risposte terapeutiche, ma anche di una società in grado di fare rete intorno ai bisogni dei pazienti come Misha, Jacopo e Samuele, i protagonisti della serie, per garantire loro una vita di qualità".
Un racconto che prenderà vita, episodio dopo episodio, su YouTube e che ha coinvolto i Finley, gruppo musicale punk-rock simbolo degli anni 2000, tornati recentemente live con un nuovo singolo. Pedro, Ka, Dani e Ivan hanno affiancato i 3 protagonisti, in veste di speciali tutor, e hanno vissuto da vicino i tanti ostacoli che rendono spesso insormontabili le sfide di normalità dei ragazzi Duchenne: "Conoscere i tre protagonisti Misha, Jacopo e Samuele è stata per noi una bellissima avventura. Siamo stati tutor ma soprattutto abbiamo fatto il tifo per loro, per vedere realizzate le loro sfide di normalità e per celebrare con loro l’importanza dei momenti quotidiani che rendono bella la vita. Andare al parco con i compagni di classe, allenarsi con la propria squadra, andare all’università, sembrano cose semplici, scontate, per tanti giovani addirittura noiose, invece per i bambini e ragazzi Duchenne sono sfide e noi facciamo il tifo per loro, con tutta la forza che abbiamo".
"Come azienda abbiamo voluto con forza questa campagna di sensibilizzazione, per supportare la comunità italiana Duchenne nel fare sentire la propria voce e i propri bisogni, mettendo in primo piano la quotidianità dei pazienti e delle loro famiglie - conclude Alessandra Baroni, MD Cluster Medical Director Rare Disease Italfarmaco – Il nostro impegno va oltre la ricerca medico-scientifica e lo sviluppo di soluzioni terapeutiche, perché siamo convinti che per rispondere ai bisogni di chi affronta la distrofia muscolare di Duchenne serva innovazione, ma anche una rete di consapevolezza, supporto e impegno collettivo e ci auguriamo che questa campagna possa dare un contributo in questa direzione".
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(Adnkronos) - Coniugare alta formazione scientifica e aggiornamento professionale, offrire ai giovani ginecologi opportunità di apprendimento pratico e ai professionisti più esperti un confronto sulle tecnologie più avanzate oggi disponibili. E' questo l'obiettivo del 19esimo congresso nazionale della Società italiana di endoscopia ginecologica (Segi), un momento di crescita, condivisione e prospettiva per il futuro della ginecologia mininvasiva in programma a Verona dal 9 al 12 settembre presso l’Università degli Studi di Verona, presieduto dal prof. Massimo Piergiuseppe Franchi e con il coordinamento scientifico del prof. Stefano Uccella.
Il Congresso, patrocinato dalle principali società scientifiche nazionali e internazionali, rappresenta un punto di riferimento per la comunità ginecologica italiana ed europea, con un programma di altissimo livello dedicato alle più recenti innovazioni in chirurgia mininvasiva, alla robotica, all’isteroscopia e alla diagnostica avanzata. Ad aprire i lavori saranno i corsi precongressuali, che si terranno presso l’Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento, l’Iclo Teaching and Research Center e l’Università degli Studi di Verona – Polo Zanotto.
Le attività formative includeranno sessioni teorico-pratiche di anatomia chirurgica, chirurgia robot-assistita, ecografia ginecologica e risk management in isteroscopia, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti sia ai giovani ginecologi in formazione sia ai professionisti già esperti. Nei giorni congressuali, i partecipanti assisteranno a: - interventi chirurgici in diretta dai maggiori centri di riferimento italiani, con discussione interattiva in aula; - letture magistrali su tematiche di frontiera quali l’intelligenza artificiale, la chirurgia fetale e il trapianto d’utero; - dibattiti clinici con confronto tra maggiori esperti sugli approcci chirurgici e terapeutici nelle patologie ginecologiche.
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(Adnkronos) - Il 'burnout' è uno stato di esaurimento fisico, emotivo e mentale che insorge quando ci si sente sopraffatti e incapaci di far fronte alle richieste. Nei caregiver - i familiari che assistono i propri cari non autosufficienti, disabili o con una malattia cronica - questa condizione può manifestarsi dopo mesi o anni di assistenza continua, specialmente se non si ha la possibilità di prendersi delle pause. Nella maggior parte dei casi si tratta di figli o coniugi che si occupano quotidianamente di un parente, spesso per lunghi periodi e senza un compenso economico. "In Italia, secondo l’Istat, si stimano oltre 7 milioni di caregiver familiari. Il loro ruolo è prezioso per il benessere della persona assistita e per l’intero sistema sanitario. Tuttavia, proprio questa responsabilità costante, spesso svolta in solitudine, può diventare fonte di stress e disagio". Lo sottolinea il sito anti-bufale della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) 'Dottore ma è vero che...?' in un approfondimento dedicato.
La sindrome da burnout comprende: stanchezza cronica; disturbi del sonno; ansia; irritabilità; senso di colpa; isolamento sociale; nei casi più gravi, depressione. Chi sono i soggetti più a rischio? "Sono più esposti al rischio di burnout i caregiver che si identificano completamente con il ruolo di assistenza, trascurando la propria vita personale e sociale. In particolare, le donne oltre i 60 anni - precisano gli esperti - che assistono a tempo pieno il coniuge in fase avanzata di malattia rappresentano la categoria più vulnerabile. Spesso non ricevono supporti esterni, hanno problemi di salute e vivono situazioni familiari complesse. Anche le figlie con molte responsabilità, che non convivono con il malato ma se ne occupano regolarmente, possono sperimentare un forte stress".
Come si può prevenire il burnout? "Per prevenire il burnout è importante riconoscere i propri limiti e non trascurare il proprio benessere. Parlare con una persona fidata aiuta sicuramente a condividere lo stress ma in caso di sintomi molto impattanti è importante rivolgersi a uno specialista - consigliano gli specialisti - In generale, non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto: suddividere i compiti e stabilire una routine sostenibile rende più gestibile l’impegno. È utile informarsi sulla malattia del proprio caro per affrontare meglio le difficoltà e accettare che, a volte, potrebbe servire un supporto esterno. Infine, non dimenticare di prendersi del tempo per sé stessi, alimentarsi bene e riconoscere anche i sentimenti negativi, senza colpevolizzarsi".
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(Adnkronos) - Il progetto di velaterapia 'Velando', promosso dal ministero per le Disabilità, è pronto a salpare da Palermo. La Lega Navale Italiana è ente capofila dell’iniziativa in collaborazione con la Federazione Italiana Vela e diversi enti del terzo settore. Lunedì 8 settembre alle ore 10 verrà presentata nella sede della Sezione Lni di Palermo al molo Trapezoidale una delle attività del progetto 'Velando' che vede la sinergia tra Lega Navale Italiana e Istituto Ortopedico Rizzoli.
Dall'8 al 12 settembre - riporta una nota - i giovani pazienti seguiti dagli esperti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli guidati da Luca Sangiorgi, direttore della struttura complessa Malattie rare scheletriche, con il supporto dei soci della Lega Navale di Palermo e delle Sezioni Lni della Sicilia occidentale, saranno impegnati in una crociera a tappe che toccherà i porti di Castellammare del Golfo e Trapani, con rientro a Palermo. Obiettivo dell’attività denominata 'Pronti a salpare 2' è la valutazione dell’impatto dell’attività velica per il benessere di pazienti con malattie rare scheletriche e la promozione dell’inclusione sociale attraverso la pratica della vela. La navigazione sarà effettuata a bordo di Our Dream, la prima delle "barche della legalità" della Lega Navale Italiana accessibile alle persone con disabilità motorie. Si tratta di un Jeanneau Sun Odyssey 53, confiscato alla criminalità organizzata per traffico internazionale di stupefacenti e affidato dallo Stato alla Sezione palermitana della Lni per lo svolgimento di attività di pubblico interesse legate al mare. Nell'ambito della campagna "Mare di Legalità", l'imbarcazione è stata intitolata ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e viene impiegata oggi in numerosi progetti sociali, tra cui 'Velando'.
L’evento di presentazione sarà aperto dai saluti del presidente della Lega Navale di Palermo, Nicola Vitello e dal messaggio del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Interverranno sul progetto il Vicepresidente della Lega Navale Italiana, l’ammiraglio Luciano Magnanelli, il professor Luca Sangiorgi dell’IOR e Giuseppe Tisci, consigliere nazionale LNI, presidente VII Zona FIV e skipper di Our Dream e porteranno la loro testimonianza i ragazzi che faranno parte dell’equipaggio. Alle ore 12 Our Dream mollerà gli ormeggi dalla Cala per l’avvio delle attività.
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(Adnkronos) - Travolta e investita da un camion. È accaduto poco fa a Domodossola, nel Verbano Cusio Ossola. Per cause ancora in corso di accertamento, un camion ha investito una donna sulla settantina.
Sul luogo dell'incidente sono giunti i sanitari del 118 ma ogni tentativo di salvare la donna sono risultati vani, la vittima è morta sul posto. Presenti anche le forze dell’ordine per i rilievi dell’accaduto.
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(Adnkronos) - Cistite, vaginite e uretrite, sono tutte compagne ben poco piacevoli per le donne. Ancora di più se rischiano di rovinarti le ferie estive così come la fine delle vacanze. "Colpa di caldo, sole, sale, sabbia, lettini di plastica e indumenti sintetici a lungo bagnati, come il costume, che possono creare modifiche al Ph vaginale". Lo afferma all'Adnkronos Salute Vito Trojano, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo).
Queste infezioni dell'apparato uro-genitale "colpiscono il 30 per cento delle donne che hanno trascorso le vacanze al mare - spiega Trojano - in particolare a soffrirne sono le donne in età fertile, quindi ancora con un regolare ciclo mestruale. I sintomi sono secchezza vaginale, arrossamento, prurito e disturbi urinari".
Anche l'uso di tamponi assorbenti interni "una volta bagnati - aggiunge l'esperto - possono diventare fonte di irritazione e di possibili irritazioni vaginali" che si possono trattare "con alcuni accorgimenti. Bastano 3/4 lavande vaginali all’acido borico che contribuisce a mantenere il fisiologico Ph vaginale e detergenti esterni anallergici a Ph neutro" oltre "a bere molta acqua". Tuttavia, "se i sintomi persistono, è bene consultare uno specialista" conclude.
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(Adnkronos) - Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha stretto la mano al presidente del Parlamento sudcoreano U Won-sik prima di partecipare alla parata militare a Pechino per commemorare gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Lo riporta l'agenzia di stampa sudcoreana Newsis precisando che, durante la parata, i due erano però seduti lontani. "Secondo le informazioni fornite dall'ufficio del presidente della Camera, Woo Won-sik e Kim Jong-un si sono salutati prima della parata. Sono saliti insieme sugli spalti di Piazza Tienanmen, ma durante la parata si sono seduti su lati opposti", ha riferito Newsis.
Secondo l'agenzia, il presidente del parlamento di Seul è anche riuscito a comunicare brevemente con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping. Wu Won-sik ha chiesto a Putin di "mostrare interesse per oltre le 130 aziende sudcoreane che operano in Russia", ha riferito Newsis. Wu Won-sik ha invitato il presidente cinese Xi Jinping a partecipare al vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) che si terrà nella città sudcoreana di Gyeongju dal 31 ottobre al primo novembre.
Leggi tutto: Kim e la stretta di mano al presidente del Parlamento sudcoreano, il racconto
(Adnkronos) - Torna in campo l'Italvolley. Oggi, mercoledì 3 settembre, la Nazionale del ct Julio Velasco affronta a Bangkok la Polonia, nei quarti di finale dei Mondiali di pallavolo in Thailandia. Le campionesse olimpiche sono chiamate a confermare il momento d'oro, dopo i successi nella rassegna contro Slovacchia, Cuba, Belgio e Germania (agli ottavi di finale). Ecco orario della partita e dove vederla in tv e streaming.
La sfida tra Italia e Polonia, valida per i quarti dei Mondiali di pallavolo femminile 2025, è in programma oggi, mercoledì 3 settembre, alle 15:30. Il match sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva, oltre che in chiaro, su Rai 2. Sarà possibile seguire le azzurre anche in streaming su Rai Play e, a pagamento, su Dazn e il sito web Volleyballworld.com.
Leggi tutto: Mondiali pallavolo, oggi Italia-Polonia ai quarti: orario e dove vederla
(Adnkronos) - Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Kim Jong-un incontra Vladimir Putin a Pechino in un faccia a faccia di un'ora e mezza come rendono noto i media russi. Dopo la chiacchierata, lo staff del leader di Pyongyang si dedica alle grandi pulizie: via ogni traccia.
Il leader nordcoreano e il presidente russo sono sbarcati nella capitale cinese su invito del presidente Xi Jinping per assistere alla Parata della Vittoria. L'evento ha offerto l'occasione per un bilaterale, con dichiarazioni pubbliche davanti ai media. Putin, in particolare, ha ringraziato la Corea del Nord per il contributo nella guerra (Video) che la Russia sta conducendo contro l'Ucraina.
Online rimbalzano le immagini relative al 'post'. Quando Kim e Putin lasciano la sala, sulla scena intervengono i membri dello staff ristretto del leader nordcoreano. La sedia utilizzata da Kim viene accuratamente pulita, in particolare sui braccioli. Il bicchiere utilizzato per bere viene portato via: l'obiettivo è cancellare qualsiasi traccia, scongiurando magari la possibilità che il Dna dell'illustre ospite venga prelevato.
Recentemente, precauzioni simili sarebbero state utilizzate dalla Russia in occasione del vertice tra Putin e Donald Trump in Alaska. Lo staff del presidente russo si sarebbe attivato per evitare che feci e residui biologici rimanessero 'a disposizione' ad Anchorage.
Leggi tutto: Kim incontra Putin a Pechino, poi 'cancella' le tracce
(Adnkronos) - Pasticcino, il suo vero nome è Luigi Montanini, negli anni ’70 è stato un pasticciere con radici nelle cucine di Modena che si ritrovò, per puro caso, a cucinare per il mondo della Formula 1. Con due fornelli, una manciata di pentole e una confezione di pasta Barilla, Pasticcino ha creato qualcosa di più grande del cibo stesso. Ha creato momenti di calma, calore e unione. In un mondo definito dalla rivalità, ha portato il sapore della famiglia. Questa storia vera è il cuore della nuova campagna globale di Barilla, Come in Famiglia.
"In Barilla - afferma Ilaria Lodigiani, chief category and marketing officer di Barilla - abbiamo sempre creduto che la pasta sia molto più che cibo: è un modo per creare vicinanza, ovunque ci si trovi. Abbiamo scelto di aprire la nostra nuova campagna con la storia di Pasticcino non solo perché è un aneddoto affascinante, ma perché è una parte vera dell'italianità. Una storia che dimostra come il cibo, anche in un luogo inaspettato come il paddock della Formula 1, possa trasformare gli sconosciuti in una famiglia. Riflette qualcosa di profondamente radicato nella nostra cultura e nello scopo di Barilla da quasi 150 anni".
Agli albori della Formula 1, non esisteva la tradizione dell’hospitality. Solo asfalto, tensione e qualche panino freddo. Finché Pasticcino non iniziò a servire piatti di pasta calda sui cofani delle auto e sui tavoli pieghevoli, dando da mangiare a tutti, dai meccanici alle leggende della pista. Meccanici, ingegneri, persino piloti: venivano tutti. Non solo per il cibo, ma anche per le sensazioni. Tra una gara e l'altra, si sedevano, parlavano e ridevano. Per qualche minuto la competizione era svanita. Rimaneva qualcosa di profondamente umano: la vicinanza.
"La Formula 1 - spiega afferma Paolo Barilla, vice presidente del Gruppo Barilla ed ex pilota di F1 - è sempre stata un mondo di rivalità e competizione. Ma al di là di questo, c'è spazio per l'amicizia. Piloti, meccanici, ingegneri si sedevano e condividevano un pasto. Era il cibo a creare quei momenti di connessione. Un semplice piatto di pasta che faceva sentire le persone a casa, anche lontano da essa".
Catapultato nel mondo dei Gran Premi nel 1979 senza parlare una parola di inglese o di spagnolo, Pasticcino ha improvvisato. Cucinava per chiunque avesse fame e bisogno di compagnia, usando quello che aveva e servendolo dove poteva. Alcuni pasti venivano consumati sui cofani delle auto, altri su sedie pieghevoli, ma non importava. Era la ricetta italiana per condividere quel senso di famiglia: pochi e semplici ingredienti, cucinati con cura e condivisi senza clamore. La sua storia è più di un bell’aneddoto: è un capitolo poco conosciuto della storia culturale italiana, dove due icone nazionali, la pasta e la Formula 1, si incrociano nel modo più umano.
"Venivano da me come se stessero arrivando a casa della madre. Si sedevano. Per un po', la pista, la rivalità, la competizione, tutto era scomparso. E tutto ciò che contava era un piatto di pasta e le risate di un momento condiviso", ricorda Pasticcino.
Leggi tutto: Barilla, la storia dimenticata di Pasticcino il primo cuoco della Formula 1
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