
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha assicurato che ogni cittadino americano, ad eccezione di chi percepisce redditi elevati, riceverà un bonus di "almeno 2mila dollari" grazie ai dazi imposti sui commerci internazionali.
"Ora siamo il Paese più ricco e rispettato del mondo, quasi senza inflazione", ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth Social. "Si pagherà un dividendo di almeno 2mila dollari a persona (senza includere chi ha redditi alti) a tutti", ha aggiunto il presidente, difendendo la sua politica commerciale pochi giorni dopo che una maggioranza dei giudici della Corte Suprema ha manifestato scetticismo riguardo alla decisione da parte di Trump di ricorrere ai poteri economici di emergenza per imporre i dazi globali.
Intanto si registra un nuovo segnale distensivo nei rapporti tra Stati Uniti e Cina dopo l'incontro Trump-Xi il 30 ottobre scorso in Corea del Sud: Pechino ha confermato oggi la sospensione del divieto di esportazione verso gli Stati Uniti di gallio, germanio e antimonio, metalli rari essenziali per l'industria moderna.
Pechino aveva annunciato restrizioni su questi metalli nel dicembre 2024, nell'ambito delle normative che riguardano i beni "ad uso duale", ovvero quelli che possono essere utilizzati sia in ambito civile che militare, ad esempio per la fabbricazione di armi.
I divieti sono sospesi a partire da oggi e "fino al 27 novembre 2026", ha dichiarato il ministero del Commercio cinese in un comunicato stampa, confermando quanto preannunciato dalla Casa Bianca.

Sulla pagina Facebook, Roberto Vannacci, l'ex generale dei parà, oggi numero due della Lega di Matteo Salvini, ha deciso di riaprire il dibattito sul Ventennio, postando la sua lezione di storia del fascismo. Per Vannacci è giunto il momento di dare "ripetizioni per chi la storia l'ha studiata nei manuali del partito democratico", come si legge nel titolo del lungo post pubblicato dall'eurodeputato della Lega. Una riflessione che non passa inosservata -visto il boom di commenti che si moltiplicano- sotto le copertine di tre dei volumi che lo storico Renzo De Felice scrisse sul Fascismo ('Mussolini il rivoluzionario' e poi i due 'Mussolini il fascista' sono quelli selezionati da Vannacci). Innanzi tutto -viene ricordato dal generale nella sua lectio- "il 15 maggio 1921, Benito Mussolini viene eletto in Parlamento con i Fasci italiani di combattimento. Fu il terzo deputato più votato d’Italia". Ecco il valore dei voti e dei numeri, per riportare tutto alla realtà.
Inoltre la marcia su Roma dell'ottobre del '22 "non fu un colpo di stato ma 'poco più di una manifestazione di piazza'", scrive Vannacci citando un altro storico, Francesco Perfetti. Mussolini potè arrivare a Roma "comodamente in treno" e fu il Re a dargli il potere. Vannacci rammenta che l'esecutivo Mussolini era all'inizio una coalizione di più forze: quello nato "il 17 novembre 1922" guidato da Mussolini, fu un governo "composto non solo da fascisti, ma anche da liberali, popolari e nazionalisti" e ottenne "la fiducia della Camera dei Deputati con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti". "Il fascismo -allunga lo sguardo l'ex capo della Folgore- almeno fino alla metà degli anni Trenta, esercitò il potere attraverso gli strumenti previsti dallo Statuto Albertino, cioè all’interno dell’ordinamento giuridico del Regno d’Italia".
Non solo: "Tutte le principali leggi -dalla riforma elettorale del 1923 alle norme sul partito unico, fino alle stesse leggi del 1938- furono approvate dal Parlamento e promulgate dal Re, secondo le procedure previste dalla legge", conclude l'ex capo dei parà, citando anche l'anno delle leggi razziali. Quanto basta per scatenare il dibattito sulla sua pagina, seguita da circa mezzo milione di utenti. Alcuni apprezzano la lezione di storia, una sorta di Bignami da social del generale. Qualcuno trae spunto per puntare l'indice: "Sei peggio di Salvini...", "mi sento male a sapere che ti paghiamo lo stipendio...", "Paracul...". La maggior parte delle centinaia di post sono durissimi, attaccando frontalmente il generale. Uno posta pure foto di piazzale Loreto, altri accusano Vannacci di revisionismo ("oscenità storiche"). "Pure le leggi razziali.... vergogna", si legge ancora. Molti ricordano invece Matteotti, non citato da Vannacci. I post di chi dissente sono preponderanti, rinfacciando al generale chi i crimini della dittatura instaurata da Mussolini, chi la sua alleanza con Hitler, chi la guerra.
A dargli man forte -mentre il generale pare accerchiato- si fa notare il pronipote di Mussolini stesso, Caio Mussolini, nipote del figlio primogenito del Duce, Vittorio. "E' tutto corretto -scrive confermando la linea Vannacci- . Per quanto possa dispiacere a molti. E aggiungo che la violenza dopo la prima guerra mondiale nasce a sinistra (volevano fare 'come in Russia', con attentati, bombe, uccisioni, bastonature, 'biennio rosso' e 'grande paura'...) e che il fascismo fu una reazione a queste violenze". Poi il discendente Mussolini aggiunge qualche altro apprezzamento: "La donna si è emancipata proprio durante il fascismo". E il Duce "ha protetto Gramsci" e Amendola "non è morto dopo essere stato picchiato ma è deceduto per un tumore sette mesi dopo".
Scagiona il fondatore del fascismo anche sulla vicenda Matteotti, che in tanti hanno citato su Fb: "Mussolini con c'entrava nulla con la morte di Matteotti". Era invece un leader riconosciuto anche all'estero "sino al '36 era idolatrato all'estero (vedi film Mussolini's speaks)" e tra i fan Caio Mussolini annovera anche "la comunista" Margherita Hack che disse che 'le conquiste sociali del fascismo oggi ce le sogniamo...'. Poi l'ultimo affondo -con parole simili a quelle della chiusa di Vannacci-: "Tutte le leggi a partire da quelle 'fascistissime', anche le famigerate e odiose leggi razziali, erano approvate dal Parlamento e firmate dal re".

Sulla pagina Facebook, Roberto Vannacci, l'ex generale dei parà, oggi numero due della Lega di Matteo Salvini, ha deciso di riaprire il dibattito sul Ventennio, postando la sua lezione di storia del fascismo. Per Vannacci è giunto il momento di dare "ripetizioni per chi la storia l'ha studiata nei manuali del partito democratico", come si legge nel titolo del lungo post pubblicato dall'eurodeputato della Lega. Una riflessione che non passa inosservata - visto il boom di commenti che si moltiplicano - sotto le copertine di tre dei volumi che lo storico Renzo De Felice scrisse sul Fascismo ('Mussolini il rivoluzionario' e poi i due 'Mussolini il fascista' sono quelli selezionati da Vannacci). Innanzi tutto - viene ricordato dal generale nella sua lectio - "il 15 maggio 1921, Benito Mussolini viene eletto in Parlamento con i Fasci italiani di combattimento. Fu il terzo deputato più votato d’Italia". Ecco il valore dei voti e dei numeri, per riportare tutto alla realtà.
Inoltre la marcia su Roma dell'ottobre del '22 "non fu un colpo di stato ma 'poco più di una manifestazione di piazza'", scrive Vannacci citando un altro storico, Francesco Perfetti. Mussolini poté arrivare a Roma "comodamente in treno" e fu il Re a dargli il potere. Vannacci rammenta che l'esecutivo Mussolini era all'inizio una coalizione di più forze: quello nato "il 17 novembre 1922" guidato da Mussolini fu un governo "composto non solo da fascisti, ma anche da liberali, popolari e nazionalisti" e ottenne "la fiducia della Camera dei Deputati con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti". "Il fascismo - allunga lo sguardo l'ex capo della Folgore - almeno fino alla metà degli anni Trenta, esercitò il potere attraverso gli strumenti previsti dallo Statuto Albertino, cioè all’interno dell’ordinamento giuridico del Regno d’Italia".
Non solo: "Tutte le principali leggi - dalla riforma elettorale del 1923 alle norme sul partito unico, fino alle stesse leggi del 1938 - furono approvate dal Parlamento e promulgate dal Re, secondo le procedure previste dalla legge", conclude l'ex capo dei parà, citando anche l'anno delle leggi razziali. Quanto basta per scatenare il dibattito sulla sua pagina, seguita da circa mezzo milione di utenti. Alcuni apprezzano la lezione di storia, una sorta di Bignami da social del generale. Qualcuno trae spunto per puntare l'indice: "Sei peggio di Salvini...", "mi sento male a sapere che ti paghiamo lo stipendio...", "Paracul...". La maggior parte delle centinaia di post sono durissimi, attaccando frontalmente il generale. Uno posta pure foto di piazzale Loreto, altri accusano Vannacci di revisionismo ("oscenità storiche"). "Pure le leggi razziali.... vergogna", si legge ancora. Molti ricordano invece Matteotti, non citato da Vannacci. I post di chi dissente sono preponderanti, rinfacciando al generale chi i crimini della dittatura instaurata da Mussolini, chi la sua alleanza con Hitler, chi la guerra.
A dargli man forte - mentre il generale pare accerchiato - si fa notare il pronipote di Mussolini stesso, Caio Mussolini, nipote del figlio primogenito del Duce, Vittorio. "E' tutto corretto - scrive confermando la linea Vannacci -. Per quanto possa dispiacere a molti. E aggiungo che la violenza dopo la prima guerra mondiale nasce a sinistra (volevano fare 'come in Russia', con attentati, bombe, uccisioni, bastonature, 'biennio rosso' e 'grande paura'...) e che il fascismo fu una reazione a queste violenze". Poi il discendente Mussolini aggiunge qualche altro apprezzamento: "La donna si è emancipata proprio durante il fascismo". E il Duce "ha protetto Gramsci" e Amendola "non è morto dopo essere stato picchiato ma è deceduto per un tumore sette mesi dopo".
Scagiona il fondatore del fascismo anche sulla vicenda Matteotti, che in tanti hanno citato su Fb: "Mussolini con c'entrava nulla con la morte di Matteotti". Era invece un leader riconosciuto anche all'estero "sino al '36 era idolatrato all'estero (vedi film Mussolini's speaks)" e tra i fan Caio Mussolini annovera anche "la comunista" Margherita Hack che disse che 'le conquiste sociali del fascismo oggi ce le sogniamo...'. Poi l'ultimo affondo - con parole simili a quelle della chiusa di Vannacci -: "Tutte le leggi a partire da quelle 'fascistissime', anche le famigerate e odiose leggi razziali, erano approvate dal Parlamento e firmate dal re".
"La rivendicazione del fascismo che il vice segretario della Lega Vannacci porta avanti è qualcosa di vergognoso - commenta il senatore Pd Francesco Verducci - Un revisionismo sul fascismo falso, subdolo e inaccettabile. Vannacci non è un passante: è il numero due della Lega, a sua volta secondo partito della coalizione del governo Meloni. È imbarazzante il silenzio di Salvini sulle provocazioni fasciste di Vannacci. Se la Lega è ancora un partito antifascista, come sempre orgogliosamente dichiarato dal suo fondatore Umberto Bossi e da numerosi attuali dirigenti e parlamentari, allora intervenga e tolga a Vannacci un ruolo che è un'offesa per la nostra Repubblica, per la nostra Costituzione, per la nostra democrazia".

Una violenta aggressione in pieno centro storico a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, si è conclusa con l’arresto di un nigeriano di 36 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violenza sessuale continuata.
Subito dopo la mezzanotte del 3 novembre, l’uomo ha picchiato brutalmente la compagna convivente, sua coetanea e connazionale, colpendola ripetutamente fino a farla cadere a terra priva di sensi. La scena si è consumata a pochi passi da piazza Garibaldi, dove alcuni passanti, notando la donna incosciente sul selciato, hanno immediatamente allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Romano di Lombardia e un’équipe del 118, che ha trasportato la vittima in codice rosso all’Ospedale di Brescia. I sanitari le hanno diagnosticato un trauma cranico dovuto ai ripetuti pugni e calci ricevuti.
Nelle prime ore del mattino, una volta risvegliatasi in ospedale, la donna - dopo essere stata rassicurata dai carabinieri - ha trovato il coraggio di raccontare quanto accaduto: a ridurla in quelle condizioni era stato il suo compagno convivente, che da tempo la sottoponeva a violenze fisiche, psicologiche e sessuali, mai denunciate prima.
Raccolte le prime testimonianze, i carabinieri si sono recati presso l’abitazione della coppia, dove hanno rintracciato l’aggressore ancora presente in casa. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati il telefono della vittima, distrutto dal compagno, e un test di gravidanza positivo riconducibile a una gravidanza interrotta lo scorso gennaio a seguito di un episodio di violenza che aveva provocato un aborto spontaneo.
Accompagnata presso la stazione carabinieri di Romano di Lombardia, la donna ha formalizzato una dettagliata denuncia, riferendo di maltrattamenti quotidiani e ripetute violenze sessuali subite nel corso della convivenza.
Su disposizione del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bergamo l’uomo è stato arrestato e, dopo essere stato trattenuto in camera di sicurezza, è stato condotto presso la casa circondariale di Bergamo. L’arresto è stato convalidato dal gip, che ha disposto la custodia cautelare in carcere.

“Essere uomini è un compito impegnativo; esserlo nel 2025 lo è ancora di più. Oggi, infatti, la sfida più grande è imparare a prendersi cura di noi stessi, e farlo affidandoci agli altri. Molte delle nostre fragilità riguardano la sfera della genitorialità e dell’intimità. Questo non sorprende: per come la nostra società ci ha abituati — dal punto di vista culturale, sociale e perfino evolutivo — affidarsi, mostrare vulnerabilità, resta difficile. In questo percorso di consapevolezza, l’urologo è una figura di riferimento fondamentale. È lo specialista che si occupa delle fragilità maschili legate all’apparato urogenitale, ma anche un punto di riferimento per la salute maschile nel suo insieme. Affidarsi a lui deve diventare un gesto naturale, un atto di fiducia e di cura verso se stessi”. Lo ha detto Andrea Salonia, consigliere nazionale Società italiana di Urologia intervenendo al Congresso nazionale Siu a Sorrento che si chiude oggi 9 novembre.
“È proprio su questo messaggio che la Società Italiana di Urologia lavora ogni giorno. Quest’anno, con la nostra nuova campagna di informazione, vogliamo ribadire un concetto semplice ma importante: andare dall’urologo significa volersi bene e prendersi cura delle proprie fragilità”, conclude.

"Gli sguaiati attacchi personali di Pd e 5stelle contro il tentativo del Mic di riallocare 100 milioni inutilizzati sul Fondo cinema 2026, senza con ciò mettere in discussione le spettanze esigibili dal 2022 al 2024, prima cioè che io mi insediassi al Collegio Romano, dimostrano la stolida, crassa ignoranza di chi se ne fa portavoce. E oltretutto danneggiano la Ragioneria generale dello Stato, proiettando una luce sinistra di sospetto sulla sua vera o presunta terzietà". Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Per la capogruppo democratica in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, "il blocco del decreto che avrebbe dovuto recuperare parte dei tagli inflitti dal ministro al settore cinematografico non è un incidente tecnico, ma il sintomo di una gestione improvvisata". Manzi ha chiesto al ministro di "riferire in Parlamento sulla situazione caotica che ha determinato".
"Tagli presentati come riforme, menzogne travestite da efficienza, e infine la paralisi dei fondi destinati al cinema e all’audiovisivo. Così si riassume l’azione del ministro Giuli, segnata da superficialità gestionale e da un evidente smarrimento politico. Dietro la retorica del cambiamento, solo improvvisazione, disordine e una gestione personalistica e umorale - dichiara Manzi in una nota - Il blocco del decreto che avrebbe dovuto recuperare parte dei tagli inflitti dal ministro al settore cinematografico non è un incidente tecnico, ma il sintomo di una gestione improvvisata e per questo incapace di garantire chiarezza, tempestività e visione. Il settore culturale si trova oggi ostaggio di errori che ne compromettono la credibilità e la continuità. Giuli ha tagliato, promesso, taciuto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: immobilismo, sfiducia, e un ministero ridotto a terreno di scontro. Il Paese merita una conduzione all’altezza della sua cultura, non l’ennesima dimostrazione di inefficienza e disattenzione".
Per il deputato M5S Gaetano Amato "l’ultima imbarazzante uscita del ministro Giuli, con il balletto dei 100 milioni, pone un serio problema. Sembra il remake del film di Luigi Zampa ‘Anni ruggenti’ nel quale, scambiando per un inviato del Duce Nino Manfredi, gli abitanti del borgo del sud - denominato profeticamente ‘Insediamento Giuli’, in omaggio a un presunto ministro Giuli - spostavano delle vacche da una fattoria all’altra per mostrare un’immagine di prosperità e ordine. Ma il ministro sa di cosa parla? Non sarebbe ora di fare chiarezza sul suo effettivo ruolo per quanto riguarda il cinema? Il suo esordio da ministro fu da dispensatore di supercazzole e pensavamo che, dopo un anno, avesse smesso quello che credevamo un esercizio dialettico per coprire la sua non conoscenza. Non pensa che sarebbe ora di chiarirci qual è il suo ruolo reale?", dichiara Amato.

Nuove regole per chi viaggia con Ryanair da mercoledì 12 novembre. La compagnia aerea low cost impone l'esclusivo utilizzo del documento d'imbarco digitale, introducendo una sanzione per coloro che si presenteranno con il cartaceo. La 'multa' per i passeggeri che si presenteranno ai gate senza rispettare questa 'novità' sarà di 55 euro: potranno viaggiare comunque, ma pagando un supplemento definito dalla compagnia come 'tassa check-in'.
Come effettuare il check-in
Per viaggiare con Ryanair dunque sarà dunque necessario completare il check-in online attraverso il sito Ryanair.com o tramite l’app ufficiale prima dell’arrivo in aeroporto: tutti i passeggeri continueranno a ricevere la mail per effettuarlo online 48 e 24 ore prima della partenza.
Questa decisione ha generato un considerevole dibattito e critiche a livello europeo. Numerosi osservatori, inclusi sostenitori dei diritti dei passeggeri e associazioni che rappresentano fasce d'età avanzate, hanno manifestato preoccupazione riguardo alla potenziale natura esclusiva e discriminatoria nei confronti di individui meno avvezzi alla tecnologia o sprovvisti di smartphone.
Cosa succede se non si ha lo smartphone o sia scarico
La compagnia aerea ha dichiarato che la transizione al digitale comporterà un'"esperienza di viaggio più veloce, intelligente e verde". Qualora un passeggero non disponga di uno smartphone o di un tablet, riceverà una carta d'imbarco gratuita in aeroporto, a condizione che abbia preventivamente effettuato il check-in online prima di giungere in aeroporto.
Se un passeggero, dopo aver effettuato il check in online, smarrisce il proprio telefono o tablet (o la batteria si esaurisce) dopo i controlli di sicurezza ma prima di raggiungere il gate d'imbarco, i suoi dati saranno già registrati nel sistema della compagnia aerea e gli verrà fornita assistenza al gate.
Qualora la connettività Wi-Fi dell'aeroporto sia insufficiente o il passeggero non disponga di dati mobili, la DBP sarà comunque disponibile offline nell'applicazione Ryanair, a condizione che il check in sia stato precedentemente completato.
Napoli in campo a Bologna nel match in programma per l'undicesima giornata oggi domenica 9 novembre 2025. I campioni d'Italia cercano punti per consolidare il primo posto in classifica. Gli azzurri comandano con 22 punti. Il Bologna, con 18 punti, va a caccia di un risultato per confermarsi nelle zone alte della classifica.
Nel primo match di oggi, vittoria del Sassuolo a Bergamo contro l'Atalanta.

La Croce rossa ha ricevuto i resti di un ostaggio oggi, domenica 9 novembre. A renderlo noto è stato l'esercito israeliano. La consegna della salma è avvenuta dopo che Hamas ha annunciato ieri il ritrovamento del corpo dell'ufficiale Hadar Goldin, ucciso nella guerra di Gaza del 2014. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce rossa, il feretro di un ostaggio deceduto è stato trasferito sotto la sua custodia ed è in viaggio verso il punto di consegna alle truppe dell'IDF nella Striscia di Gaza".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva confermato che Hamas aveva annunciato la consegna per oggi dei resti di Goldin[1] "caduto in un'eroica battaglia durante l'operazione Protective Edge, undici anni fa". "Il suo corpo è stato rapito da Hamas, che si è rifiutato di restituirlo per tutto questo periodo. Durante tutti questi anni, noi dei governi di Israele abbiamo fatto grandi sforzi per riportarlo a casa. Per tutto questo tempo, la sua famiglia ha sopportato una profonda angoscia e ora saranno in grado di seppellirlo nella terra di Israele", ha affermato Netanyahu. Israele - ha poi assicurato - riporterà indietro i cinque corpi degli ostaggi rimasti.
Hamas e l'Autorità palestinese hanno intanto raggiunto un accordo al Cairo in base al quale il futuro comitato temporaneo per la gestione della Striscia di Gaza sarà guidato da un ministro dell'Autorità palestinese. Ad annunciarlo a Sky News Arabia è stato Hussein al-Sheikh, vice del presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas.
Al-Sheikh non ha invece spiegato se altre parti, Stati Uniti o Israele, abbiano accettato l'accordo. Cinque giorni fa, l'esponente di Hamas Mousa Abu Marzouk aveva anticipato ad Al Jazeera che Hamas aveva concordato con l'Autorità palestinese che un ministro in rappresentanza di quest'ultima avrebbe presieduto la commissione.
I media hanno recentemente riferito che uno dei candidati a guidare il comitato è Majed Abu Ramadan, attualmente ministro della sanità dell'Autorità Palestinese, originario di Gaza ed ex sindaco di Gaza City.
Nell'intervista Al-Sheikh annuncia anche che è stato concordato che il comitato dovrà essere composto interamente da palestinesi (e non da stranieri), e che sono necessari ulteriori "chiarimenti" riguardo alla natura della forza internazionale di stabilizzazione che dovrebbe essere dispiegata nella Striscia, in particolare riguardo alla sua composizione.

"Dopo la puntata di Domenica In, vado a fare l'intervento". Mara Venier, nel corso della puntata di Domenica In oggi 9 novembre, annuncia che dopo la trasmissione si sottoporrà ad un'operazione. "Oggi è un po' difficile per me, meglio che lo dica subito. Ho un problema alla mia maculopatia. Finita Domenica In vado a fare l'intervento. Chiedo scusa se perderò dei colpi, a volte non riesco a vedere. Meglio dirlo subito, perché nel corso della puntata potrebbero esserci piccoli incidenti e potrei chiedere aiuto", dice la conduttrice, che in passato si è sottoposta ad altri interventi per il problema.
La maculopatia è una patologia dell'occhio legata alla degenerazione della retina centrale e in particolare della macula, una sezione particolarmente ricca di fotorecettori, le cellule nervose sensibili alla luce. Se la macula è danneggiata, ci sono rilevanti conseguenze sulla visione.
In generale, si distinguono due forme di maculopatia: la maculopatia senile secca e la maculopatia senile essudativa, entrambe responsabili di danno retinico, come specifica Humanitas.
La forma secca è causata da una progressiva atrofia del tessuto; quella essudativa (umida) è dovuta alla presenza di nuovi capillari che se si rompono riversano sangue e siero sulla retina e distruggono la macula.
La maculopatia può essere trattata con farmaci. Quando la terapia non produce risultati, si procede con l'intervento. Le modalità e la tipologia dell'operazione variano in base alle caratteristiche della patologia.
(Adnkronos) - "Dopo la puntata di Domenica In, vado a fare l'intervento". Mara Venier, nel corso della puntata di Domenica In oggi 9 novembre, annuncia che dopo la trasmissione si sottoporrà ad un'operazione. "Oggi è un po' difficile per me, meglio che lo dica subito. Ho un problema alla mia maculopatia. Finita Domenica In vado a fare l'intervento. Chiedo scusa se perderò dei colpi, a volte non riesco a vedere. Meglio dirlo subito, perché nel corso della puntata potrebbero esserci piccoli incidenti e potrei chiedere aiuto", dice la conduttrice, che in passato si è sottoposta ad altri interventi per il problema.
La maculopatia è una patologia dell'occhio legata alla degenerazione della retina centrale e in particolare della macula, una sezione particolarmente ricca di fotorecettori, le cellule nervose sensibili alla luce. Se la macula è danneggiata, ci sono rilevanti conseguenze sulla visione.
In generale, si distinguono due forme di maculopatia: la maculopatia senile secca e la maculopatia senile essudativa, entrambe responsabili di danno retinico, come specifica Humanitas.
La forma secca è causata da una progressiva atrofia del tessuto; quella essudativa (umida) è dovuta alla presenza di nuovi capillari che se si rompono riversano sangue e siero sulla retina e distruggono la macula.
La maculopatia può essere trattata con farmaci. Quando la terapia non produce risultati, si procede con l'intervento. Le modalità e la tipologia dell'operazione variano in base alle caratteristiche della patologia.

Il Sassuolo vince 3-0 sul campo dell'Atalanta nel match che apre oggi 9 novembre il programma domenicale dell'undicesima giornata della Serie A. Gli emiliani salgono a 16 punti e si portano a ridosso della zona europea della classifica. L'Atalanta rimane a quota 13, lontanissima dal vertice. Rischia di complicarsi la posizione del tecnico Ivan Juric.
Il colpaccio del Sassuolo è firmato dalla doppietta di Berardi e dal gol di Pinamonti. I neroverdi aprono le marcature al 29' su rigore. Carnesecchi in uscita stende Pinamonti, Berardi non sbaglia dal dischetto: 0-1. Il raddoppio arriva in avvio di ripresa. Berardi imbuca per Pinamonti, l'attaccante si gira e fulmina Carnesecchi: 0-2 al 47'. Il sipario sul match cala virtualmente dopo poco più di un'ora. Berardi piazza il sinistro dall'interno dell'area di rigore, 0-3 e game over.

“Il tumore della mammella non è solo una malattia che colpisce la singola donna: è, a tutti gli effetti, un tumore sociale. L’esperienza di una diagnosi di tumore al seno, infatti, non riguarda soltanto chi la riceve, ma coinvolge anche la famiglia, gli amici, i colleghi, l’intera comunità che ruota attorno alla paziente”. Così all’Adnkronos Salute Alessandra Fabi, consigliera nazionale dell’Associazione nazionale oncologia medica durante la conferenza finale del 27esimo congresso nazionale Aiom che si chiude oggi.
Con 53mila nuove diagnosi ogni anno il cancro alla mammella è tumore più frequente in Italia. Per la prevenzione della neoplasia già esiste il programma di screening attraverso la mammografia biennale. Si calcola che in Italia in cinque anni sono state salvate 13.660 vite grazie alle terapie innovative e alla diagnosi precoce garantita dagli screening.
“Ogni donna che affronta la malattia porta con sé un mondo di relazioni che ne viene inevitabilmente toccato – spiega l’oncologa -. Ecco perché oggi l’oncologia non si occupa più soltanto degli aspetti clinici della cura, ma affronta anche le dimensioni sociali e psicologiche della malattia. Pensiamo, ad esempio, al ruolo sempre più centrale dei caregiver, all’importanza dell’umanizzazione delle cure, alla qualità di vita delle pazienti. Oggi si punta non solo a misurare oggettivamente gli effetti collaterali delle terapie, ma anche a raccogliere — attraverso questionari e strumenti digitali — le percezioni soggettive delle donne, così che il medico possa comprenderle e intervenire tempestivamente, anche prima della visita successiva. È questo il nuovo passo avanti dell’oncologia: sviluppare una politica di cura sociale del tumore al seno, in cui il benessere psicologico e la qualità della vita siano parte integrante del percorso terapeutico. Le donne stesse stanno contribuendo a questo cambiamento. Sempre più spesso si riuniscono in gruppi di sostegno, anche online, dove condividono esperienze, emozioni, strategie per affrontare la malattia. Proprio da queste comunità abbiamo imparato quanto sia importante dare spazio al vissuto, non solo alla cura”.
Anche all’interno dell’Aiom “l’attenzione verso questi temi è cresciuta in modo significativo – sottolinea Fabi - Nel congresso nazionale di quest’anno, diverse sessioni sono state dedicate non solo ai progressi terapeutici, ma anche all’umanizzazione delle cure e al ruolo della psiconcologia come parte integrante del trattamento”. Tuttavia, nonostante i grandi progressi scientifici, “la chemioterapia rimane un pilastro fondamentale nella cura dei tumori mammari — nei sottotipi luminali, Her2-positivi e tripli negativi – osserva Fabi -. Sappiamo oggi gestire efficacemente molte tossicità, come la neutropenia o la nausea, ma resta un effetto collaterale che continua ad avere un forte impatto sociale: la alopecia, la perdita dei capelli”.
La caduta dei capelli “non è solo un segno visibile della malattia, ma tocca profondamente l’immagine corporea e la percezione di sé. Guardarsi allo specchio e non riconoscersi può essere doloroso, così come sentirsi osservate dagli altri – spiega Fabi - È per questo che la dimensione psicologica diventa cruciale: la psiconcologia aiuta la paziente e l’oncologo a gestire insieme questa trasformazione temporanea, a ritrovare fiducia e identità anche durante la cura”. “L’alopecia ha un inizio e una fine, ma il suo significato simbolico può lasciare un segno profondo. Imparare a convivere con questa fase, a elaborarla e superarla, è parte essenziale del percorso di guarigione — non solo del corpo, ma anche dell’anima” conclude.

''Una volta che abbiamo cercato di ovviare, non per i ricchi, ma per quelli che guadagnano, diciamo così, delle cifre ragionevoli, siamo stati in qualche modo massacrati da coloro che hanno la possibilità di massacrare''. Così il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando del taglio dell'Irpef per i ceti medi previsto dalla manovra. Intervenendo in collegamento al festival dei territori industriali a Bergamo, il ministro ha aggiunto: ''Non è un problema perché noi riteniamo di essere nel giusto. Un'analisi serena e oggettiva credo che possa portare a ben diversi risultati''.
"A giudicare e valutare il comportamento degli altri si fa molto in fretta - ha continuato il ministro dopo i rilievi di Istat, Corte dei Conti e Bankitalia[1]- Assumersi la responsabilità e far quadrare il cerchio in una situazione in cui abbiamo guerre armate, guerre commerciali, situazioni di instabilità di ogni tipo, è un po' più complicato''.
Rispondendo all'accusa secondo cui il taglio dell'Ipref è per i ricchi, Giorgetti ha osservato: ''Bisogna capire cosa si intende per ricco, se ricco è colui che guadagna 45mila euro l'ordi all'anno, cioè poco più di 2mila euro netti al mese, diciamo così, Istat, Banca d'Italia e Upb hanno una concezione della vita un po'...".
''Noi siamo intervenuti sul cento medio, perché i ceti più svantaggiati sono stati negli anni scorsi attenzionati'', ha ricordato Giorgetti. ''Quindi noi abbiamo messo circa 18 miliardi l'anno scorso e le abbiamo rimessi quest'anno per i redditi inferiori a 35 mila euro, quest'anno come abbiamo sempre detto abbiamo fatto uno sforzo ulteriore e abbiamo coperto anche la fascia di redditi fino a 50 mila euro. A me sembra una logica assolutamente in fin dei conti, cioè considerando l'orizzonte pluriennale, assolutamente sensata''.
''Uno degli interventi che io mi auguro si possa migliorare durante la discussione in Parlamento, quello relativo agli iperammortamenti e ai superammortamenti, perché sono quelli che in qualche modo danno un impulso, oserei dire, quasi automatico per rinnovare, investire, migliorare'', ha detto ancora. ''Renderlo pluriennale secondo me sarebbe una bella cosa'', ha sottolineato. La possibilità di programmare gli investimenti in un arco temporale di più anni ''dà agli imprenditori un quadro di certezze nel tempo e quindi anche la capacità e la possibilità di programmare gli investimenti'', osserva il ministro. ''Se devo sbilanciarmi su questo cercheremo di trovare sicuramente una soluzione'', ha assicurato Giorgetti.

Dopo il disastro finanziario del suo ambizioso 'Megalopolis', Francis Ford Coppola si è visto costretto a separarsi da uno dei suoi rifugi più amati: una piccola isola privata in Belize, affacciata sul Mar dei Caraibi. Il regista di 'Il Padrino' e 'Apocalypse Now', 85 anni, ha venduto Coral Caye per 1,8 milioni di dollari, nel tentativo di arginare le perdite subite dal suo ultimo film, costato 120 milioni di dollari di tasca propria e capace di incassarne appena 14,4 milioni in tutto il mondo.
L'isola, un paradiso di poco più di un ettaro a circa 25 minuti di barca dalla costa, è completamente autosufficiente grazie a pannelli solari e cisterne d'acqua, ed è stata per nove anni la meta preferita del regista e della sua famiglia. "Il signor Coppola è stato molto triste nel vedere finire il suo contratto", ha raccontato Peter McLean del gruppo immobiliare Corcoran, che ha curato la vendita. "Era un luogo speciale per lui", ha aggiunto McLean secondo quanto riportato da "The Hollywood Reporter".
Il sacrificio arriva dopo una serie di cessioni forzate da parte del regista americano, che di recente aveva già venduto un orologio F.P. Journe del valore di oltre un milione di dollari[1]. Altri suoi preziosi orologi saranno messi all'asta il 6 dicembre a New York da Phillips. Coppola, da sempre legato all'idea del cinema come arte più che come affare, aveva presentato 'Megalopolis' al Festival di Cannes 2024 con parole che oggi suonano profetiche: "Il denaro non conta. Ciò che importa sono gli amici, perché un amico non ti tradirà mai. I soldi, invece, svaniscono". Pochi mesi dopo, il regista ha ammesso la sua situazione economica: "Non ho più denaro, ho investito tutto ciò che avevo - e che ho preso in prestito - in 'Megalopolis'. È praticamente sparito tutto. Forse tornerà tra 15 o 20 anni, ma ora non c'è". (di Paolo Martini)
Carlos Alcaraz contro Alex De Minaur nel match che apre le Atp Finals a Torino oggi, domenica 9 novembre 2025. Lo spagnolo e l'australiano si affrontano nell'incontro della prima giornata del Gruppo Connors. Il girone comprende anche l'azzurro Lorenzo Musetti e lo statunitense Taylor Fritz, che si sfideranno domani.
La prima giornata del torneo prevede alle 20 l'incontro tra il tedesco Alex Zverev e lo statunitense Ben Shelton, che sono inseriti nel Gruppo Borg con Jannik Sinner e Felix Auger-Aliassime. L'azzurro e il canadese si sfideranno domani sera.

Donald Trump si è addormentato nello Studio Ovale? La domanda rimbalza tra media americani e social, con l'analisi delle foto che ritraggono il presidente degli Stati Uniti alla scrivania durante un evento di giovedì.
Le foto e i video, il pisolino presidenziale
Nell'Oval Office vengono annunciati i tagli ai prezzi dei farmaci per contrastare l'obesità. Trump, 79 anni, viene immortalato prima con un'espressione poco 'brillante', poi arriva lo scatto che lo sorprende con gli occhi chiusi: una foto casuale o un cedimento del presidente? Le immagini diventano l'assist per gli oppositori di Trump, a cominciare da Gavin Newsom, governatore della California. "E' tornato Don l'assonnato", scrive Newsom. Un'onta per Trump, che per mesi ha apostrofato Joe Biden con il soprannome di 'Sleepy', addormentato.
La risposta della Casa Bianca
La Casa Bianca è corsa rapidamente ai ripari con le parole di un portavoce, Taylor Rogers, interpellato dalla Cnn. "Il presidente non stava dormendo. Anzi, ha parlato per tutto il tempo e ha risposto a numerose domande della stampa in relazione all'annuncio di una riduzione storica dei prezzi di due farmaci che aiutano gli americani che soffrono di diabete, malattie cardiache, obesità e altre patologie", dice Rogers.
"L'annuncio del presidente farà risparmiare una notevole quantità di denaro e salverà moltissime vite americane. Eppure i media progressisti, in crollo verticale, invece di raccontare i fatti diffondono spazzatura".
Trump stanco? C'è un motivo
Trump, dall'inizio del suo secondo mandato, appare regolarmente in pubblico e non si sottrae alle domande dei media. Nell'amministrazione, dal vicepresidente JD Vance alla portavoce Katerine Leavitt, tutti lodano l'energia del presidente, costantemente attivo. La stanchezza di Trump nell'evento di giovedì non sarebbe una sorpresa, né uno scandalo. Il presidente era appena rientrato da Miami, dove aveva tenuto un lungo discorso il giorno prima. E la tappa in Florida aveva fatto seguito alla missione in Estremo Oriente, con visite e incontri di altissimo livello tra Malesia, Giappone e Corea del Sud.
I dubbi sulla salute
Le giustificazioni, insomma, non mancano. Ma non mancano nemmeno i punti interrogativi sulle condizioni generali del presidente. Trump si è sottoposto ai controlli di routine al Walter Reed National Military Medical Center, la sua salute ufficialmente non desta alcuna preoccupazione. Lo stesso presidente, però, ha reso noto di essersi sottoposto recentemente ad una risonanza magnetica, senza spiegare cosa abbia reso necessario un esame così specifico.
A completare il quadro, le immagini degli ultimi mesi: Trump è apparso con tumefazioni su una mano - per la Casa Bianca provocate dalle numerose strette di mano - e con caviglie estremamente gonfie, probabilmente in conseguenza di problemi circolatori.

Alla fine, arriva la 'rivolta social' contro la classifica di Ballando con le stelle. La settima puntata dello show di Raiuno rimane un argomento di discussione online anche oggi. Il motivo? La classifica e in particolare la seconda posizione di Francesca Fialdini. La conduttrice di 'Da noi... a ruota libera' è stata la protagonista assoluta del programma fino all'infortunio al piede destro che l'ha messa k.o. prima della puntata del primo novembre.
Ieri, Fialdini è tornata a ballare con il maestro Giovanni Pernice sulle note di The show must go on dei Queen. Di fatto, un'esibizione su un piede solo. La coreografia ha stregato la giuria e ha fruttato a Fialdini metà del tesoretto. Risultato: secondo posto nella classifica di serata alle spalle della coppia Paolo Belli-Anastasia Kuzmina. Sipario? No, anzi.
Il precedente
Ballando con le stelle è il 'motore' di X il sabato sera. Stavolta, continua ad accendere le discussioni anche la domenica. Il secondo posto di Fialdini è contestato da moltissimi utenti, come conferma la quantità di messaggi: la seconda piazza di una concorrente 'che balla su un piede solo' viene contestata e spinge a mettere in discussione la regolarità della 'competizione'.
Gli 'esperti' ricordano il precedente legato a Luisella Costamagna. La giornalista vinse l'edizione 2022 'risorgendo' dopo un infortunio che la bloccò a lungo ai box. "Ma quando ballò su un piede solo prese voti bassi, non come la Fialdini", scrivono utenti che ricordano per filo e per segno cosa successe 3 anni fa[1] nello show.
Complotto!
Immancabile, a latere, la teoria del complotto che rimbalza da un profilo all'altro. Fialdini sostanzialmente è stata 'salvata', si è evitato il rischio che una delle concorrenti più quotate finisse in zona spareggio, con il rischio di un'eliminazione eccellente sabato prossimo, nella puntata del 15 novembre.
Nello show, dopo l'assenza per la tragica scomparsa del fratello, rientrerà Andrea Delogu[2]. Dopo aver saltato 2 puntate, Delogu tornerà in pista nello spareggio che coinvolgerà anche Filippo Magnini e Marcella Bella. Per i 'detective' che seguono Ballando, nessuno avrebbe voluto uno spareggio con una tra Delogu e Fialdini a rischio eliminazione.

Nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) va incluso lo screening per la diagnosi precoce del tumore del polmone nei forti fumatori, cioè la Tac spirale a basso dosaggio ogni anno. Deve essere aggiunto ai tre programmi di prevenzione secondaria già previsti nelle prestazioni garantite dal Ssn: per la neoplasia mammaria, colon-rettale e della cervice uterina. E’ la richiesta dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), dopo la recente decisione della Conferenza Stato-Regioni di approvare l’aggiornamento dei Lea.
“E’ un provvedimento che attendiamo dal 2017 e che può anche migliorare e potenziare l’assistenza sanitaria degli oltre 3,7 milioni di pazienti oncologici che vivono in Italia - sostiene Massimo Di Maio, presidente Aiom nella conferenza stampa finale del 27esimo Congresso nazionale della Società scientifica in corso a Roma -. Però va integrato, prevedendo il programma di screening per il carcinoma polmonare. Nel disegno di legge di bilancio 2026 sono previste risorse per incrementare il numero di partecipanti alla Rete italiana screening polmonare, il Programma Risp”. Il progetto, attraverso la tomografia computerizzata a basso dosaggio, intende favorire la diagnosi precoce del carcinoma al polmone. È indicato per le persone considerate a rischio: età 55-75 anni, forti fumatori (consumo medio di 15 sigarette al giorno per più di 25 anni oppure almeno 10 sigarette al giorno per più di 30 anni) o ex-forti fumatori (abitudine interrotta da meno di un decennio).
“Il programma di monitoraggio attraverso la Tac ha dimostrato indubbi benefici - prosegue Di Maio -. E’ un esame approfondito e, rispetto alla radiografia standard del torace, riduce del 20% la mortalità per carcinoma polmonare. È stato dimostrato che, in 30 anni, può prevenire oltre 36mila decessi. Inoltre, è in grado di ridurre del 5% i costi sanitari indiretti legati alla malattia e del 5,9% le spese per l’acquisto di farmaci anti-tumorali”.
“Come raccomandato nelle Linee guida Aiom uno screening annuale, mediante Tac torace, dovrebbe essere preso in considerazione come opzione di prima scelta per tutti i forti fumatori o ex forti fumatori - prosegue Massimiliano Cani, specializzando in Oncologia medica e PhD student in Translational Oncology presso l’Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano-Università di Torino -. Questo esame annuale non è ancora approvato o rimborsato dal Ssn. Ben venga quindi l’implementazione del programma Risp, ma suggeriamo alle Istituzioni di prevedere, in tutti e 21 i Sistemi sanitari locali italiani, l’esame periodico per le persone considerate a rischio. Si può così contenere l’impatto delle neoplasie polmonari che ogni anno in Italia fanno registrare oltre 44mila nuove diagnosi e più di 35mila decessi. Lo screening per il tumore polmonare risulta efficace, economicamente sostenibile e può portare vantaggi all’intero sistema”. Il tumore più frequente in Italia è quello della mammella che fa registrare ogni anno 53mila nuove diagnosi. Per la prevenzione della neoplasia già esiste il programma di screening attraverso la mammografia biennale. Si calcola che in Italia in cinque anni sono state salvate 13.660 vite grazie alla diagnosi precoce garantita dagli screening.
“Merito di questo successo è da ricercare però anche nell’innovazione terapeutica in cui l’oncologia di precisione gioca un ruolo decisivo - aggiunge Alessandra Fabi, Consigliere nazionale Aiom -. Uno dei passi avanti importanti degli ultimi 20 anni è rappresentato dai test genomici che consentono una reale personalizzazione delle cure ed evitano la somministrazione din terapie inutili. Sono esami fondamentali, infatti, sono stati inseriti nell’aggiornamento dei Lea. Vengono utilizzati nel carcinoma mammario ormonoresponsivo per stabilire, dopo l’intervento chirurgico, la necessità o meno di ricorrere solo all’ormonoterapia ed evitare così l’aggiunta di altre cure più invasive per prevenire la recidiva di malattia. Uno dei test disponibili in Italia ha dimostrato di ridurre del 48% il ricorso alla chemioterapia. A livello nazionale è stato creato nel 2020 un fondo di 20 milioni di euro per l’acquisto dei test genomici per 10mila pazienti l’anno. Ora queste risorse sono quasi terminate e secondo più recenti studi scientifici le donne che in Italia necessitano dell’esame ammontano a 13mila l’anno. Il fondo va perciò incrementato di ulteriori 5 milioni per assicurare esami che devono rientrare stabilmente nella pratica clinica. I test genomici sono in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti soprattutto perché limitano l’uso di farmaci con effetti collaterali importanti, anche a lungo termine. Hanno dimostrato un’evidente capacità di orientare in positivo le scelte terapeutiche degli oncologi e di personalizzare i trattamenti anti-tumorali. Al tempo stesso favoriscono la sostenibilità del servizio sanitario nazionale”.
“Siamo pronti a collaborare con il ministero della Salute alla stesura dei nuovi Lea - conclude Di Maio -. Aiom è già responsabile dell’aggiornamento delle Linee guida dei diversi tumori, come previsto dal Sistema nazionale Linee guida. Possiamo quindi coinvolgere i gruppi di lavoro e fornire eventuali aggiornamenti alla luce delle ultime innovazioni e raccomandazioni. Auspichiamo infine, da parte di tutte le Istituzioni, un’accelerazione dell’iter approvativo dei Lea. Il testo deve essere quanto prima approvato dalle Commissioni parlamentari competenti e poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. I Lea dovranno poi essere realmente garantiti sull’intero territorio nazionale. Sono 21 i sistemi sanitari locali attualmente attivi in Italia e già sussistono troppe differenze. Può essere questa la giusta occasione per uniformare l’assistenza e garantire a tutti i pazienti i medesimi percorsi di cura”.

Un 14enne alla guida di un auto a noleggio rubata, dopo non essersi fermato all'alt imposto dai carabinieri, ha provocato un incidente. E' accaduto a Roma, sabato pomeriggio.
Erano le 14 di ieri quando l’autovettura a noleggio, una Fiat Enjoy, non si è fermata all’alt imposto dai carabinieri impegnati in controlli alla circolazione stradale in via Tuscolana. Tentando la fuga, il ragazzino si è scontrato con un’autovettura ferma al semaforo. L'incidente non ha provocato feriti.
I carabinieri hanno raggiunto il veicolo e hanno scoperto che alla guida c'era un 14enne, nato a Roma, di origini straniere e già noto alle forze dell’ordine, che ha anche opposto resistenza.
Dagli accertamenti, l’autovettura è risultata rubata. Il 14enne è stato denunciato e affidato al tutore. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Roma Capitale per i rilievi del caso.

Big match in Serie A. Oggi, domenica 9 novembre, l'Inter ospita la Lazio a San Siro - in diretta tv e streaming - nell'undicesima giornata di campionato. I nerazzurri di Chivu sono reduci dalla vittoria di misura per 2-1 contro il Kairat Almaty in Champions League, mentre nell'ultimo turno di Serie A hanno superato con lo stesso risultato l'Hellas al Bentegodi di Verona. I biancocelesti di Sarri invece hanno vinto contro il Cagliari per 2-0 all'Olimpico.
Inter-Lazio, orario e probabili formazioni
La sfida tra Inter e Lazio è in programma oggi, domenica 9 novembre, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni:
Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Sucic, Dimarco; Lautaro, Bonny. All. Chivu
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Provstgaard, Marusic; Guendouzi, Cataldi, Basic; Isaksen, Dia, Zaccagni. All. Sarri
Inter-Lazio, dove vederla in tv
Inter-Lazio sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Dazn, visibile tramite smart tv. Il derby sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma web e sull'app di Dazn.

L'agenzia meteorologica giapponese ha emesso oggi domenica 9 novembre un'allerta tsunami dopo una scossa sismica di magnitudo 6,7 gradi della scala Richter al largo della parte nordorientale del Paese. La scossa è stata rilevata alle 17.03 locali al largo del dipartimento di Iwate, con conseguente rischio di onde di tsunami alte fino a un metro, secondo l'agenzia.
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