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Sostenibilità, Henkel accelera l’impegno per il clima con la roadmap Net-Zero

19 Maggio 2025
Sostenibilità, Henkel accelera l’impegno per il clima con la roadmap Net-Zero

(Adnkronos) - Prendendo come riferimento il 2017, nel 2024 Henkel ha ridotto del 64% le emissioni di CO2 per tonnellata di prodotto e aumentato del 47% l’acquisto di energia da fonti rinnovabili. L’azienda ha inoltre ridotto del 23% il consumo di acqua e del 39% i rifiuti generati per tonnellata di prodotto rispetto al 2010. Nel Rapporto Sviluppo Sostenibile 2024, Henkel documenta i progressi compiuti nell’ultimo anno nella salvaguardia del clima, nella promozione dell’economia circolare e nella sostenibilità sociale. Arrivato alla 33ma edizione, da quest'anno il Rapporto presenta i risultati allineandosi ai requisiti della nuova direttiva dell'Unione Europea in materia di rendicontazione dello sviluppo sostenibile (Corporate Sustainability Reporting Directive, Csrd) e dei relativi standard europei (European Sustainability Reporting Standards, Esrs).  

E con la roadmap Net-Zero, Henkel ha esteso il proprio impegno per il clima definendo obiettivi ancora più ambiziosi per ciò che riguarda il contenimento delle emissioni. Entro il 2045, Henkel intende ridurre del 90% le emissioni Ghg (Greenhouse Gas) assolute Scope 1, 2 e 3, avendo il 2021 come anno di riferimento. Nel percorso verso le zero emissioni nette, l’azienda ha fissato due obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2030, ovvero la riduzione delle emissioni Ghg assolute Scope 1 e 2 del 42% e delle emissioni Ghg assolute Scope 3 del 30%. Rispetto al 2021, nel 2024 Henkel ha già ridotto del 20% le emissioni Ghg Scope 1, 2 e 3. Tutti i nuovi obiettivi sono validati dalla Science Based Targets initiative (Sbti) e sono in linea con i traguardi definiti dagli Accordi di Parigi per il contrasto dei cambiamenti climatici. 

“La roadmap Net-Zero ci pone in prima linea nella trasformazione oggi indispensabile per fronteggiare la crisi climatica, consapevoli della responsabilità che abbiamo come azienda e del ruolo che ognuno di noi può giocare - ha spiegato Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di Henkel Italia - L’Italia sta dando un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi globali di Henkel. Stiamo lavorando alla transizione energetica dei siti produttivi e all’ottimizzazione della logistica. Continuiamo a migliorare i prodotti e il loro packaging perché abbiano un impatto ambientale sempre più contenuto. Coinvolgeremo in modo ancora più attivo partner, fornitori e clienti perché il cambiamento possa estendersi a tutta la catena del valore”. 

Fortemente impegnata nella promozione dell’economia circolare, negli ultimi anni Henkel ha investito molto nella progettazione sostenibile delle confezioni dei prodotti ed è arrivata ad avere l’89% di packaging riciclabile, portando al 25% la quota media di plastica riciclata negli imballaggi dei prodotti destinati ai consumatori finali. L’obiettivo è arrivare al 30% entro la fine del 2025, tenendo conto che molte referenze hanno già oggi packaging al 100% in materiale riciclato.  

La parità di genere è uno dei caposaldi dell’impegno di Henkel in tema di responsabilità sociale. La presenza femminile è aumentata in tutte le funzioni e aree dell’azienda, portando la quota di donne nel management al 42% a livello globale e al 40% in Italia. Nel dicembre 2024 Henkel Italia ha ottenuto la certificazione Uni Pdr 125:2022 quale dimostrazione tangibile della capacità di costruire un ambiente di lavoro orientato all’equità e le pari opportunità, che possa favorire e valorizzare la partecipazione delle donne.  

L’impegno per la parità di genere si traduce anche in una serie di iniziative per incoraggiare la genitorialità condivisa. Introdotto nel 2024, il congedo parentale neutro è stato accolto molto favorevolmente dai dipendenti Henkel, che possono beneficiare di otto settimane di astensione dal lavoro retribuite al 100%, indipendentemente dal genere e dallo stato famigliare. A livello globale, sono aumentati del 30% gli uomini e del 35% le donne che hanno usufruito del programma. In Italia, sono stati 12 i neopapà che hanno colto questa opportunità. 

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C&P su ferie non godute, 250 condanne in primi 4 mesi risarcimenti per oltre 2 mln euro

19 Maggio 2025
C&P su ferie non godute, 250 condanne in primi 4 mesi risarcimenti per oltre 2 mln euro

(Adnkronos) - I primi mesi del 2025 si chiudono con un bilancio pesantissimo per la Pubblica amministrazione: 250 sentenze di condanna depositate dalle sezioni lavoro di tribunali e Corti d’Appello italiane in tema di monetizzazione delle ferie non godute, con una percentuale di accoglimento delle richieste dei lavoratori prossima al 100% ed una rapidità di giudizio davvero sintomatica del carattere di serialità assunto dalla questione. Secondo i dati raccolti da Consulcesi & Partners, network legale da anni attivo nella difesa dei diritti dei dipendenti pubblici, sono stati riconosciuti circa 1.500.000 euro di indennizzi per ferie non fruite, a cui si sommano oltre 500.000 euro di spese legali rimborsate alle parti vittoriose. Un conto che supera il 2 milioni di euro in appena 4 mesi e qualche giorno di maggio. 

Le categorie più coinvolte sono gli insegnanti precari, seguiti dai dirigenti medici e funzionari degli enti pubblici, ma nell’ambito del lavoro in Sanità si registrano i risarcimenti più importanti: emblematico il caso di un direttore di Uoc che, al momento delle dimissioni volontarie, aveva maturato oltre 300 giorni di ferie arretrate, che l’azienda non intendeva monetizzargli. Il tribunale ha seguito l’interpretazione comunitaria dell’art. 5, comma 8, del D.L. 95/2012, per cui non avendo l’azienda fornito la prova a suo carico, l’ha condannata al pagamento di quasi 70.000,00 euro a titolo di indennizzo. 

Ancora più vasta la platea di docenti precari che hanno ottenuto giustizia dopo anni di supplenze a termine, senza la possibilità di fruire delle ferie maturate. Le pronunce fanno leva sul recente orientamento della Corte di Cassazione (n. 16715/2024), che ha chiarito come non sia possibile considerare automaticamente in ferie i docenti tra il termine delle lezioni e il 30 giugno, in assenza di invito formale da parte del datore di lavoro. In diversi casi, i giudici hanno riconosciuto risarcimenti fino a 14.500 euro per singolo docente, oltre alla refusione integrale delle spese di lite. 

“E' l’ennesima conferma - spiegano da Consulcesi & Partners - di una battaglia legale che portiamo avanti da quasi un decennio: quella per il rispetto dei diritti fondamentali ed intangibili dei lavoratori pubblici. Le ferie non sono una concessione, ma un diritto irrinunciabile. E quando questo viene violato, ancorché per motivi organizzativi dell’Azienda, la legge nazionale non può vietare la monetizzazione alla cessazione del rapporto di lavoro. Il dipendente pubblico ha diritto al controvalore economico delle ferie arretrate”. 

I legali C&P ricordano che il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute può essere fatto valere anche se il dipendente è già in pensione da anni, oppure lavora presso altra struttura, in quanto la prescrizione è decennale e decorre dalla fine del rapporto di lavoro. 

Chi ritiene di non aver usufruito delle ferie maturate può far esaminare la propria situazione attraverso la documentazione relativa alle buste paga e ai cedolini ferie. In caso di assenza di questi documenti, è possibile richiederli formalmente all’amministrazione di appartenenza mediante un’istanza di accesso agli atti. Secondo i legali di Consulcesi & Partners, numerosi lavoratori, anche a distanza di anni dalla cessazione del rapporto di lavoro, possono ancora far valere i propri diritti e ottenere un risarcimento economico. 

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As Roma, Klopp è (ancora) una suggestione ma Friedkin cerca un 'colpo'

19 Maggio 2025
Juegen Klopp

(Adnkronos) - Jurgen Klopp è il nome che fa sognare i tifosi. E sicuramente è un nome che Dan Friedkin vorrebbe vedere sulla panchina della Roma. "Sarebbe una scelta tutta sua, che romperebbe gli schemi e riporterebbe l'entusiasmo incontrollabile che seguì l'annuncio di Josè Mourinho. Non so se ci riuscirà ma ho pochi dubbi sul fatto che ci stia provando...", dice all'Adnkronos una fonte americana che conosce da vicino gli affari della famiglia Friedkin ma che non si occupa dei dossier legati al calcio.  

La stessa fonte, una decina di giorni fa, aveva invitato a non sottovalutare la tentazione di Dan Friedkin di tornare a sorprendere con l'ingaggio di un top allenatore, fuori dalla lista dei profili 'raggiungibili' messa a punto da Ranieri e Ghisolfi.  

Quello di Klopp è veramente un nome possibile o è solo una suggestione? Per portarlo all'ombra del Colosseo servono disponibilità economica, perché sicuramente l'ingaggio sarebbe proporzionale alla storia e al prestigio dell'allenatore, e un progetto che possa convincere l'allenatore tedesco a tornare sul campo, rinunciando alla sua nuova vita da super manager del calcio di Red Bull, una dimensione diversa e stimolante ma che può scontare la nostalgia sempre in agguato per l'adrenalina della partita. 

Il primo aspetto è nella disponibilità di Friedkin, pure considerando che non può spendere quello che vuole per la Roma per le regole e i vincoli di gestione del club. Il secondo dipende, ovviamente, dalle scelte personali di Klopp e anche dalla garanzie tecniche e 'industriali' che la As Roma è in grado di mettere sul tavolo.  

Klopp alla Roma, per ora, è ancora una suggestione. Ma, si assicura, "non è un'opzione impossibile". (Di Fabio Insenga) 

 

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Joe Biden e il cancro alla prostata, cos'è e come si cura

19 Maggio 2025
Joe Biden - Afp

(Adnkronos) - Il tumore della prostata, cancro diagnosticato anche all'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è la forma più frequente di neoplasia tra gli over 50. Nel nostro Paese colpisce un uomo su 8. Nel solo 2024, in Italia, sono stati stimati 40.192 nuovi casi, secondo i dati di Aiom e Airtum, raccolti nel volume 'I Numeri del cancro in Italia 2024' che evidenziano anche la costante crescita della sopravvivenza dei pazienti italiani, attestata al 91% a 5 anni dalla diagnosi.  

Questo tumore si sviluppa nella prostata, una piccola ghiandola a forma di noce che si trova nel bacino degli uomini. La probabilità di avere un tumore alla prostata aumenta con l’aumentare dell’età, dei livelli di alcuni ormoni (come il testosterone). Ma a incidere sono anche la storia familiare, i fattori genetici, l'obesità, il fumo, l'eccessivo consumo di carni rosse, alimenti trasformati e latticini ad alto contenuto di grassi.  

Nella fase iniziale il carcinoma della prostata non è in genere accompagnato da sintomi, ma con il progredire della malattia possono comparire diminuzione della potenza del getto urinario, urgenza o aumento della necessità di urinare più volte durante il giorno, anche di notte, presenza di sangue nelle urine (ematuria) e dolore perineale. Nelle fasi più avanzate della malattia, essendo lo scheletro la prima sede di metastatizzazione (come nel caso dell'ex inquilino della Casa Bianca), è caratteristico lo sviluppo di dolore osseo.  

Nei pazienti con tumore alla prostata localizzato possono essere proposti trattamenti locali come la chirurgia e la radioterapia: queste opzioni terapeutiche dovrebbero essere valutate a livello multidisciplinare e discusse con il paziente alla luce delle possibili conseguenze.  

Nei pazienti a basso rischio può essere presa in considerazione l'opzione della sorveglianza attiva che consente di evitare il trattamento locale fino a quando la malattia lo permette. La forma più aggressiva - spiegano dall'Associazione italiana oncologia medica - è quella di Stadio IV in cui il cancro ha aggredito anche organi circostanti come ossa linfonodi fegato e polmoni. L’aggressività della malattia è misurata con punteggio di Gleason, quelle più aggressive hanno punteggio 8-10.  

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A Roma Congresso 'Emergenza-Rianimazione', simulazioni e manichini 'hi-tech'

19 Maggio 2025
A Roma Congresso

(Adnkronos) - Si terrà il 18 e 19 giugno al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma, il Congresso nazionale teorico-pratico 'Emergenza e rianimazione', ideato e diretto da Fausto D’Agostino, medico anestesista-rianimatore e fondatore del Centro Formazione Medica (Cfm). L’evento, accreditato con 15 crediti Ecm, si distingue nel panorama formativo nazionale per l’approccio integrato tra teoria, pratica e innovazione. Il programma si articola in due giornate: la prima sarà dedicata a sessioni scientifiche, tavole rotonde e relazioni cliniche, mentre la seconda si concentrerà esclusivamente sulla simulazione pratica ad alta fedeltà, rendendo il congresso un’occasione unica per l’aggiornamento professionale degli operatori dell’emergenza sanitaria. 

Simulazione avanzata e manichini di ultima generazione. "Punto di forza del congresso è l’impiego di manichini intelligenti di ultima generazione, in grado di riprodurre fedelmente condizioni cliniche critiche come arresto cardiaco, trauma grave, shock settico, crisi respiratorie e molto altro. Grazie alla presenza di skill station dinamiche, i partecipanti avranno la possibilità di cimentarsi in scenari realistici, con feedback immediati e supporto da parte di tutor esperti - sottolineano gli organizzatori - I manichini sono programmabili per simulare parametri vitali in tempo reale, risposte farmacologiche, alterazioni neurologiche e perfino interazioni verbali, offrendo un’esperienza formativa immersiva e tecnologicamente avanzata. Questo approccio, ispirato ai modelli della formazione aerospaziale, consente di affinare competenze critiche in un contesto controllato ma estremamente realistico". 

Alla guida scientifica del congresso c’è Fausto D’Agostino, da anni impegnato nella modernizzazione della formazione medica attraverso la simulazione clinica. La sua visione è chiara: “Formare significa preparare i professionisti alla realtà. E oggi la realtà si può simulare, studiare e affrontare prima che accada davvero". Sotto la sua direzione, il Cfm è diventato un punto di riferimento nazionale per la didattica innovativa nel settore dell’emergenza-urgenza, con un focus specifico sulla medicina pratica, la multidisciplinarietà e la centralità del paziente. 

Ospiti istituzionali. L’apertura del congresso vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, tra cui il ministro della Salute Orazio Schillaci, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, introdotti dal giornalista Rai Gerardo D’Amico. 

I relatori del congresso sono esperti del settore e professori universitari: presidente onorario del Congresso è il professor Vito Marco Ranieri, professore Ordinario di Anestesia e Rianimazione presso l’Università di Bari. Sarà presente anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, tra i principali riferimenti nazionali in ambito sanitario e scientifico.  

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Festival delle Regioni, gli appuntamenti della Sardegna

19 Maggio 2025
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Todde domani, oggi tavoli tematici con Motzo, Portas e Laconi
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Salvati sei cagnolini abbandonati sul ciglio della strada

19 Maggio 2025
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Trovati da un passante a Cagliari e affidati alla polizia
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Todde, 'rafforzare il ruolo delle Regioni in Italia e in Europa'

19 Maggio 2025
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Governatrice sarda a Venezia per il Festival delle Regioni
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La Sardegna seconda in Italia nelle gare della Croce Rossa

19 Maggio 2025
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In campo con sei ragazzi dell'istituto Scano Bacaredda
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Autonomia, Mattarella: "Leale collaborazione nei limiti competenze fissate da Costituzione"

19 Maggio 2025
Autonomia, Mattarella:

(Adnkronos) - "Nell'esercizio delle loro attribuzioni i diversi livelli di governo hanno la necessità di coltivare un rapporto tra di loro, al fine di gestire le intersezioni, talvolta intense, tra le rispettive competenze. La gestione delle molteplici forme di intreccio nel riparto delle competenze, in particolare tra Regioni e Stato, riveste un'importanza fondamentale per il buon esercizio dei rispettivi compiti nell'interesse dei cittadini. La Corte costituzionale, al fine di orientare tali rapporti, ha da tempo enunciato il principio della leale collaborazione. Affinchè l'ordinamento della Repubblica funzioni è indispensabile che Regioni e Stato collaborino proficuamente, nei limiti delle competenze proprie stabilite dalla Costituzione o dalle leggi". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Venezia al Festivale delle Regioni e delle Province autonome. 

"Questo vale -ha puntualizzato il Capo dello Stato- per i diversi livelli di governo ma anche nei rapporti tra i poteri. Lo stesso presidente della Repubblica, pur nella particolare specificità del suo ruolo, è tenuto ad adottare come metodo quello della leale collaborazione".  

"L'autonomia comporta il riconoscimento di determinate competenze da esercitare nei limiti stabiliti dal dettato costituzionale e al riparo da sconfinamenti altrui". Con la riforma del Titolo quinto della Costituzione "sono state contestualmente aumentate, in misura rilevante, le competenze legislative delle Regioni. Il principio autonomista, presente sin dall'origine tra quelli fondamentali della nostra Costituzione, ha avuto in tal modo -ha sottolineato il Capo dello Stato- una più ampia attuazione. Il nuovo riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni ha richiesto del tempo per assestarsi: nella fase iniziale si è manifestato una tasso elevato di conflittualità, comprensibile, che la Corte costituzionale, con la sua giurisprudenza, ha, tuttavia, con il tempo ricondotto a livelli fisiologici, assicurando stabilità allo svolgimento delle funzioni tra i diversi livelli territoriali di governo". 

"L'autonomia ha trovato in questo modo una adeguata valorizzazione ed è risultato evidente come essa si dimostri efficace e vantaggiosa per la collettività particolarmente quando comporta l'esercizio di funzioni e competenze secondo una ragionevole applicazione dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione. Termini questi -ha concluso Mattarella- che come sappiamo la nostra Costituzione impiega con riferimento alle funzioni amministrative, ma che costituiscono criteri validi anche con riferimento all'articolazione di quelle legislative". 

"Senza la pratica della leale collaborazione diviene impossibile tutelare interessi fondamentali della collettività. Basti pensare alla materia sanitaria e a come, particolarmente in quest’ambito, il concorso di Stato e Regioni nel perseguire i medesimi obiettivi risulti essenziale, perché l’esercizio delle rispettive competenze ha un solo fine, doverosamente comune: il diritto alla salute dei cittadini". Per il sistema sanitario, "soggetto a una dinamica di costi crescenti, accanto al problema delle risorse, che sussiste, con alterne vicende, dal biennio 2088 / 2009, si pongono esigenze di razionalizzazione e di riqualificazione per migliorare i servizi offerti ai cittadini. Una strategia unitaria e la collaborazione tra istituzioni sono necessarie per superare intollerabili divari tra i diversi sistemi sanitari regionali e garantire una copertura universale e un accesso uniforme alle prestazioni sull’intero territorio della nostra Repubblica, obiettivi irrinunciabili di un Servizio sanitario nazionale". 

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Roma, precipita dalla finestra mentre monta zanzariera: morto 59enne

19 Maggio 2025
Ambulanza - Fotogramma

(Adnkronos) - Un uomo di 59 anni è morto dopo essere precipitato da una finestra della sua abitazione a lungotevere Testaccio, a Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Roma Aventino e della compagnia Roma Centro. Dai primi accertamenti sembrerebbe che si sia trattato di un incidente mentre l'uomo stava montando una zanzariera.  

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Panatta: "A Parigi sarà ancora Sinner-Alcaraz, sono di un livello superiore"

19 Maggio 2025
Adriano Panatta - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - "In vista di Parigi considero Sinner e Alcaraz un livello superiore a tutti gli altri. Penso ci sia un grande divario tra loro due e gli altri. In questo contesto Musetti può inserirsi. Zverev invece non lo vedo, Tsitsipas si è perso e Medvedev non si esprime più a grandi livelli. Dipende molto dal tabellone e dagli incroci ma prevedo una finale come quella di Roma". Così Adriano Panatta, ex tennista, ha commentato all'Adnkronos l'avvicinamento al Roland Garros di giugno.  

Panatta ha poi parlato degli Internazionali di Roma e di come "Sinner abbia avuto tre mesi di sosta forzata dove ha subito una grande ingiustizia. Arrivare in finale è stato un ottimo risultato. Alcaraz sulla terra è il più forte di tutti, lo ha ammesso lo stesso Jannik. Sinner invece lo è sul cemento. Ora se la giocheranno loro due al Roland Garros e mi auguro sarà un'altra storia. Finale di ieri? Nel primo set erano molto tesi, sono stati pochi i colpi buoni. Poi dopo la vittoria del primo set Alcaraz si è rilassato e ha espresso un buon tennis portando a casa il match. I due set point un rimpianto per l'italiano? I set point persi sono sempre un rimpianto ma può capitare di lasciarseli sfuggire, è nella logica delle cose".  

"Paolini è straordinaria, l'intelligenza tattica è la sua migliore dote. E' anche una lottatrice che non molla una palla e si è meritata ampiamente di vincere il torneo sia in doppio che in singolo", ha poi detto commentando la vittoria di Jasmine Paolini agli Internazionali di Roma nel singolo e nel doppio con Sara Errani. 

"Sinner ha fatto un gran torneo visto lo stop di tre mesi. Va detto che si è fermato dall'attività agonistica, ma si è comunque preparato al meglio per il torneo. Restare fuori dall'agonismo però non aiuta e ci vuole un po' per ambientarsi nuovamente. Il bilancio è positivo, ha giocato un bel torneo e fatto vedere un buonissimo tennis in particolare contro Ruud. Roma è un torneo importante e lui l'ha disputato al meglio. La finale? Aver sprecato due set point non significa che se fossero andati bene avrebbe vinto Sinner. A vincere è stato Alcaraz. Il giocatore che gioca meglio adesso e che sulla terra è il più forte di tutti", dice quindi Corrado Barazzutti, allenatore di tennis ed ex tennista n.7 del mondo, all'Adnkronos sugli Internazionali di Roma terminati ieri al Foro Italico.  

Il tecnico ha poi guardato avanti facendo un elenco dei suoi favoriti per il Roland Garros: "Sinner e Musetti per l'Italia, Alcaraz e altri giocatori come Ruud, che sulla terra ha sempre fatto bene, sono tra i favoriti alla vittoria del torneo. Ci sono poi molti punti interrogativi come Medvedev o Djokovic ma ritengo che questi 4 siano i maggiori favoriti ad arrivare in fondo", ha continuato. 

"La coppia Errani-Paolini? Sara è stata una singolarista tra le più forti del mondo ma è sicuramente tra le giocatrici migliori della storia, insieme alle Williams, nel doppio. Jasmine è una fuoriclasse, anche in coppia con Errani. Stanno emergendo le sue grandi qualità di giocatrice e campionessa che servono per vincere un torneo come Roma sia in singolo che in doppio. Paolini è tra le più forti del mondo in questo momento e merita tutti i riconoscimenti possibili. E' bravissima e sta giocando un tennis stellare", ha aggiunto l'ex tennista. 

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Tramonta mito influencer, per giovani meglio medico o insegnante

19 Maggio 2025
Un medico - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Effetto Ferragni o no, nell'immaginario dei giovani il mito dell'influencer scivola al 4° posto in favore di mestieri molto meno glamour ma decisamente più alla portata di mano. Secondo una ricerca del magazine di adv e marketing Spot and web, realizzata su un campione di 650 ragazzi di entrambi i sessi tra i 19 e i 28 anni, in testa alla top 10 dei mestieri 'da sogno' più desiderati c'è quello di medico, forse anche a causa dell'abbattimento della soglia d'ingresso alla facoltà di Medicina introdotto recentemente dal governo, con il 19% delle preferenze; segue l'insegnante (17% delle preferenze) che, pur con tutte le sue problematiche - non ultima quella della paga poco concorrenziale con i Paesi del resto Europa - resta pur sempre una garanzia di posto fisso. 

In terza posizione si piazza lo 007 digitale, più nello specifico l'esperto di cybersecurity (15%), tra i più gettonati visto che gli attacchi hacker sono sempre più comuni e che, secondo un recente studio realizzato da Aipsa con The European House Ambrosetti, un'azienda su quattro in Italia è alla ricerca di consulenti esperti in sicurezza informatica, domanda peraltro in continua crescita. Solo quarti, come dicevamo, gli influencer / creator, che comunque mantengono un buon 13% delle preferenze. Al quinto posto si rimane nell'ambito digitale con un altro settore che ora va per la maggiore, quello dell'Intelligenza Artificiale: l'11% degli intervistati vorrebbe infatti fare l'IA engineer, ovvero professionisti che progettano e costruiscono sistemi di Intelligenza Artificiale, sia software che hardware, con uno stipendio fino a 6mila euro al mese. Sulla spinta della ripresa del turismo, sesta piazza per i consulenti di viaggio, coloro che pianificano le vacanze alla gente, con l'8%. Settimo posto per il tecnico di impianti fotovoltaici (7%), trainato dalla svolta green degli ultimi anni. Ottava posizione per il gestore retail, figura professionale che opera nella vendita al dettaglio e nell'assistenza ai clienti (4%), seguito dallo specialista in marketing e comunicazione col 2% e dall'autista di mezzi pubblici (1%).  

Sul boom degli esperti in cybersecurity, interviene Matteo Adjimi, presidente del cda di Argo, azienda italiana lche opera nel settore dell'intelligence e della sicurezza informatica specializzata in consulenze strategiche per imprese: "Notizie recenti come il blackout in Spagna e Portogallo o il caso Paragon o ancora i numerosi attacchi hacker subiti con sempre maggior frequenza da aziende e istituzioni, non solo stanno risvegliando l'interesse dell'opinione pubblica ma anche dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La sicurezza informatica oggi è sempre più centrale ed è tema di interesse nazionale che merita un occhio di riguardo da parte sia dei media che delle agenzie che offrono impieghi. Non va sottovalutato nemmeno il valore degli stipendi, dato che si parla di retribuzioni base che sfiorano i 40.000 euro all'anno".  

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