Giornale di OristanoNel comune di Bonarcado sorge il santuario della Madonna di Bonacatu, uno dei luoghi di culto mariani più antichi dell’isola. Una delle interpretazioni più diffuse suggerisce che il nome derivi dall’intitolazione bizantina della chiesa alla Vergine Panákhrantos, che significa “Immacolata”. Questa teoria è supportata da alcuni studiosi che evidenziano la radice greca del termine. Un’altra versione popolare racconta che la chiesa fu scoperta nel bosco da un cacciatore, il quale, entusiasta del ritrovamento, esclamò “Bonacatu”, che in sardo significa “buon ritrovamento”. Inoltre, alcuni interpretano “Bonacatu” come “Madonna della Buona Accoglienza” o “Madonna della Buona Accoglienza”, attribuendo al nome una radice latina. La sua storia affonda le radici nel VI secolo, quando costruirono una chiesetta bizantina sopra un precedente insediamento romano tardoimperiale, che a sua volta sorse su un luogo di culto nuragico. Nel 1110, il giudice di Arborea, Costantino I de Lacon-Serra, cedette il santuario ai monaci camaldolesi di San Zeno di Pisa. Successivamente, questi fondarono un monastero e una nuova chiesa, l’attuale basilica di Santa Maria, ampliando e arricchendo il sito. La struttura del santuario presenta una pianta a croce greca con abside semicircolare rivolta a nord-est. La cupola semisferica è racchiusa entro un tiburio quadrangolare con copertura piramidale. La facciata, in stile romanico, fu eretta tra il 1242 e il 1268 in conci di basalto e trachite, con decorazioni ad archetti pensili trilobati di gusto arabeggiante. All’interno, i quattro bracci della croce presentano volte a botte, con il braccio orientale che ospita una vasca risalente al precedente insediamento romano, probabilmente un edificio termale. Nel braccio sud si trova il presbiterio, chiuso da una cancellata in ferro battuto. Sull’altare maggiore è presente una terracotta policroma del XV secolo raffigurante la Madonna col Bambino, venerata col titolo di Nostra Signora di Bonacatu[1]. La devozione alla Madonna di Bonacatu è profonda e radicata nella comunità locale, così come in quella dell’Oristanese. Ogni anno, il 18 e 19 settembre, si svolgono i festeggiamenti in onore della Vergine, con una processione che attraversa le vie del paese, attirando numerosi pellegrini e fedeli da tutta la Sardegna. La festa è preceduta da una novena di preparazione, durante la quale si celebrano messe e si recita il rosario. Questi momenti di preghiera e riflessione culminano nella solenne processione del 19 settembre, giorno della festa, che rappresenta il culmine della devozione popolare. In particolare, la Madonna di Bonacatu è considerata la protettrice di Bonarcado e dell’arcidiocesi di Oristano, simbolo di speranza e di fede per la comunità: la sua figura incarna la devozione mariana della Sardegna, testimoniando secoli di storia e di amore per

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