
(Adnkronos) - "Valeva un candelabro...". Replica così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, uscendo dal Senato, ai giornalisti che gli domandano delle parole del presidente Ignazio La Russa, che ieri sera, mentre era alla Buvette, in compagnia dello stesso Nordio, aveva detto: "Giusta la separazione delle carriere ma forse il gioco non valeva la candela...".
"Io personalmente sono stato tra gli artefici della separazione delle funzioni, che non separava le carriere ma rendeva, com'è tutt'ora, difficile il passaggio da una carriera all'altra - ha affermato La Russa - Per cui è giusta la separazione delle carriere ma forse il gioco non valeva la candela. Mentre invece l'aspetto dei due Csm è un tentativo, vediamo se riesce, di ridurre il peso delle correnti, non so se riesce...".
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Iscrizioni a quota 120 alla gara organizzata da Ac Sassari...
In sorvolo al funerale,padre pompiere tra soccorritori incidente... 
(Adnkronos) - Alla vigilia dell ' incontro con Donald Trump a Busan, in Corea del Sud, Xi Jinping guarda al passato per affrontare la sfida commerciale con gli Stati Uniti. È quanto sostiene il New York Times, secondo cui il leader del Dragone trarrebbe ispirazione dalla figura di Lin Zexu, il funzionario imperiale che nell'800 sfidò la Gran Bretagna nel tentativo di fermare il traffico di oppio.
La resistenza di Lin, conclusasi con la sconfitta militare cinese e la cessione di Hong Kong, segna per Pechino l’inizio del cosiddetto "secolo delle umiliazioni" - il periodo "macchia" sulla gloriosa storia cinese che lo stesso Xi ha giurato di rimuovere.
Per Xi, Lin rappresenta una lezione storica: mai più negoziare da una posizione di debolezza. Agli albori della sua ascesa politica nella provincia costiera del Fujian, il futuro leader cinese teneva sulla scrivania una poesia del commissario imperiale, dedicata alla difesa dell'interesse nazionale. Oggi quel messaggio si traduce nella linea dura con cui Pechino risponde alle tariffe e alle accuse di Washington. "Trump vede la Cina come vincitrice dell'ordine mondiale moderno, mentre Xi si considera la sua vittima", spiega la storica Julia Lovell, autrice di The Opium War, sottolineando quanto sia proprio questo contrasto di prospettive a rendere fragili i negoziati.
La prima Guerra dell’oppio tra l’Impero Qing e la Gran Bretagna scoppiò nel 1939 dopo che la Cina tentò di bloccare l’importazione illegale di oppio britannico. Il protagonista di quella resistenza fu proprio Lin, commissario imperiale e alto funzionario dell’Impero Qing, incaricato dall’imperatore di reprimere il traffico di droga e ripristinare l’ordine commerciale. La sua decisione di confiscare e distruggere tonnellate di oppio straniero nei porti di Canton lo rese un simbolo d'integrità e patriottismo, ma provocò la reazione militare britannica e una sconfitta disastrosa per la Cina.
La memoria di quella guerra - l’inizio della "storia moderna" sui libri di scuola cinesi - continua a plasmare l’identità del Dragone. Nelle scuole, nei musei e persino nei ristoranti di Fuzhou, città natale di Lin Zexu, il commissario Qing è celebrato come simbolo di orgoglio nazionale e di resistenza ai soprusi stranieri. Xi ha personalmente promosso la restaurazione dei luoghi legati alla sua figura, facendone tappe di un vero e proprio "pellegrinaggio patriottico".
A poche ore dal faccia a faccia con Trump, la lezione di Lin sembra dunque più viva che mai. Come il commissario imperiale nel 1939, anche Xi appare deciso a non cedere alle pressioni occidentali. E come allora, la posta in gioco non riguarda solo il commercio e le tariffe, ma la dignità e la percezione della forza della Cina nel mondo.
Rinnovato accordo con Federfarma, obiettivo 75% di copertura... 
(Adnkronos) - L’evento organizzato oggi a Roma, all'Auditorium della Conciliazione, per gli 80 anni di Federmanager non ha rappresentato solo l’occasione per fare il punto del settore ma anche per celebrare le eccellenze industriali che rendono grande il made in Italy nel mondo. È stata inaugurata una mostra tematica, realizzata con il contributo di 25 tra le principali aziende italiane, proprio per valorizzare il ruolo della managerialità e dell’industria nello sviluppo del Paese.
Protagoniste della mostra, oltre alla storia di Federmanager, sono Ansaldo Energia, Argotec, Autostrade per l’Italia, Baker Hughes, Cellnex, Chiesi Farmaceutici, Dallara, De Cecco, Enel, Eni, Ferrari Trento, Ferrari, Ferrero, Fincantieri, illycaffè, Lazzaroni, Leonardo, Maire, Menarini Group, Piquadro, Pirelli, Rai, Stellantis, Thales Alenia Space e Tim.
L’esposizione vuole valorizzare il contributo congiunto della dirigenza e delle imprese allo sviluppo del made in Italy, alla competitività internazionale e alla trasformazione del sistema produttivo nazionale.
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(Adnkronos) - È stata presentata ufficialmente presso la Delegazione della Regione Calabria a Roma, la campagna 'Cosenza-Bolzano Food Express', iniziativa promossa dalle Camere di commercio di Cosenza e Bolzano in collaborazione con Trenitalia, volta a valorizzare le eccellenze agroalimentari, culturali e paesaggistiche dei due territori. Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, della Camera di Cosenza, Klaus Algieri, e il direttore Sales Trenitalia, Francesco Cacciapuoti. Nel mese di novembre a bordo dei treni Frecciarossa di Trenitalia (Gruppo FS) i viaggiatori potranno scoprire, attraverso una campagna pubblicitaria sui monitor, scorci, paesaggi e produzioni tipiche delle province di Cosenza e Bolzano, eccellenze del Made in Italy capaci di raccontare l’identità culturale e gastronomica dei territori.
Il presidente Klaus Algieri, aprendo la conferenza stampa, ha dichiarato: “Con il progetto 'Cosenza-Bolzano/Bolzano-Cosenza Food Express' vogliamo trasformare il viaggio in un’occasione di scoperta e valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico, culturale e agroalimentare. La collaborazione con la Camera di commercio di Bolzano e con Trenitalia ci permette di portare, per la prima volta in assoluto, le eccellenze della Calabria direttamente sui binari che collegano Sud e Nord, creando un ponte tra territori, economie e tradizioni. Un aspetto importante riguarda il turismo: nel 2024 oltre 42 mila viaggiatori da Bolzano hanno scelto la Calabria e più di 63 mila calabresi hanno visitato la provincia di Bolzano, numeri destinati a crescere grazie a questa nuova tratta. È un’iniziativa che racconta la vera essenza della nostra terra, rafforzando l’identità dei territori e la coesione del Paese”.
Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano, ha commentato: “L’iniziativa Food Express, promossa dalle Camere di commercio di Bolzano e di Cosenza, è un esempio concreto di collaborazione tra Nord e Sud, capace di trasformare le differenze territoriali in valore condiviso. Portare a bordo dei treni ad alta velocità le eccellenze dei nostri territori significa far viaggiare su un unico binario le tradizioni culinarie e culturali di Calabria e Alto Adige. Un modo per raccontare, attraverso il linguaggio del gusto, il rispetto per la biodiversità e per una produzione agro-alimentare fondata su qualità e sostenibilità”.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Francesco Cacciapuoti, direttore Sales di Trenitalia: “Con il sostegno alla campagna 'Cosenza-Bolzano Food Express' confermiamo l’impegno di Trenitalia nella valorizzazione delle bellezze enogastronomiche, turistiche e culturali del nostro Paese. Un patrimonio che non è fatto solo di sapori e prodotti, ma di saperi, tradizioni e valori tramandati da generazioni. Così come l’unicità del cibo italiano caratterizza i territori, l’eccellenza Made in Italy del Frecciarossa li unisce con connessioni sempre più veloci, efficienti e rispettose dei paesaggi attraversati”.
L’iniziativa si inserisce nel percorso avviato con l’Accordo Quadro tra i due enti del 2019 e rafforzato con l’Accordo integrativo del 2024, che ha istituzionalizzato il Symposium Nord–Sud/Sud-Nord per la crescita del Paese, evento strategico e a cadenza annuale, destinato a diventare luogo privilegiato per la formulazione di proposte programmatiche per lo sviluppo nazionale e per la riduzione delle asimmetrie socio-economiche tra Nord e Sud.
Il Food Express rappresenta quindi una naturale evoluzione di questo cammino comune, un progetto concreto, visibile, che raggiunge quotidianamente cittadini e turisti attraverso i treni ad alta velocità, rafforzando i legami tra territori e promuovendo le eccellenze italiane.

(Adnkronos) - In attesa della proposta di Digital Networks Act che la Commissione europea presenterà entro la fine del 2025, il dibattito sul futuro delle reti digitali entra in una fase decisiva. Il nuovo quadro normativo punta a rivedere l’attuale Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (Eecc), con l’obiettivo di comprendere le evoluzioni dell’ecosistema digitale, semplificare le regole e favorire l’armonizzazione tra gli Stati membri. In questo contesto l’Italia è chiamata a offrire il proprio contributo alla definizione delle politiche europee, assicurando un approccio che favorisca competitività, innovazione e certezza del diritto, e che non ostacoli la trasformazione digitale di imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni. Con questo obiettivo si terrà lunedì 3 novembre 2025, alle ore 16.30, presso il Palazzo dell’Informazione di Adnkronos in Piazza Mastai 9 a Roma, la tavola rotonda “Reti, cloud e regole: il cantiere europeo del Digital Networks Act”, organizzata in collaborazione con Open Gate Italia.
L’incontro riunirà policy maker, rappresentanti delle istituzioni, accademici e imprese per discutere come orientare le scelte nazionali in coerenza con gli obiettivi di armonizzazione europea e di competitività del mercato unico digitale. L’incontro riunirà policy maker, rappresentanti delle istituzioni, accademici e imprese per discutere come orientare le scelte nazionali in coerenza con gli obiettivi di armonizzazione europea e di competitività del mercato unico digitale.
Dopo i saluti di apertura di Silvia Compagnucci, senior consultant di Open Gate Italia, è previsto il keynote speech di Federico Eichberg, capo di gabinetto del Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit). Seguirà un intervento introduttivo di Luca Rigoni, responsabile delle relazioni istituzionali del Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, che delineerà il quadro nazionale delle politiche per la connettività e la digitalizzazione.
La tavola rotonda vedrà la partecipazione di Laura Aria, commissaria dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom); Giuseppe Bianchi, ordinario di telecomunicazioni e sicurezza delle reti all’università degli studi di Roma Tor Vergata; Stefano Cavedagna, europarlamentare, membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (Imco); Letizia Pizzi, direttore generale di Anitec Assinform. I lavori saranno moderati da Giorgio Rutelli, vicedirettore di Adnkronos.
Per informazioni e accrediti:
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(Adnkronos) - Prima il missile 'infinito', ora il drone nucleare sottomarino inarrestabile. Vladimir Putin cala assi a ripetizione, almeno sulla carta, per uscire dall'angolo e proporre l'immagine di una Russia padrona della situazione in un momento cruciale della guerra in Ucraina.
Mosca deve fare i conti con le sanzioni varate dagli Stati Uniti contro i colossi petroliferi Lukoil e Rosneft. Kiev, nel frattempo, preme sugli alleati per ricevere armi a lungo raggio e si prepara ad accogliere i Gripen, i caccia che la Svezia si appresta a fornire. In questo contesto, Putin gonfia i muscoli e evidenzia il peso 'rivoluzionario' delle ultime armi. "La Russia avrà presto nuove armi", le parole del presidente lo scorso 10 ottobre. Ed in effetti il catalogo è stato aggiornato. Gli annunci, in realtà, non scuotono granché l'Occidente, che tende a pesare i proclami del Cremlino. E' successo con l'Oreshnik, missile 'inarrestabile' testato oltre un anno fa, e capita anche ora con i nuovi prodotti.
Il Burevestnik, secondo Mosca, è un missile a propulsione nucleare capace di colpire obiettivi a 14mila chilometri di distanza. "Burevestnik ha vantaggi indiscutibili, la Russia può essere orgogliosa dei risultati di scienziati e specialisti. Il vantaggio di Burevestnik è che il reattore nucleare, con una potenza paragonabile a quello di un sottomarino atomico, è 1.000 volte più piccolo", dice Putin snocciolando dati e caratteristiche di una delle ultime creazioni dell'industria bellica.
"Il reattore nucleare installato in Burevestnik si avvia in pochi minuti e secondi. La Russia potrà applicare le tecnologie nucleari anche nell'economia nazionale", prosegue, fino ad uscire anche dall'orbita terrestre: "Le tecnologie nucleari usate in Burevestnik saranno impiegate nel programma lunare. L'elettronica utilizzata per il missile è già impiegata nei programmi spaziali", afferma, evidenziando in sostanza che "il missile è una svolta non solo per il rafforzamento della difesa della Federazione Russa, ma anche per la scienza".
Ora, alla galleria delle 'meraviglie' si aggiunge il drone sottomarino Poseidon, altro prodotto a propulsione nucleare. "La capacità del Poseidon supera significativamente quella del missile intercontinentale Sarmat", dice Putin riassumendo le potenzialità dell'ultimo arrivato, senza approfondire ulteriormente questioni tecniche. Il drone si muoverebbe ad oltre 1000 metri di profondità a velocità elevata senza essere individuato. "Non esiste alcun mezzo che lo intercetti", sentenzia il leader del Cremlino.
A completare il quadro, interviene il portavoce Dmitry Peskov. "Putin non ha osservato il test del Poseidon, ma gli è stato riferito. Ha seguito attentamente le informazioni", dice Peskov alla Tass, ribadendo che il drone sottomarino "è un passo assolutamente nuovo dal punto di vista della sicurezza della Russia". "Armi come il Poseidon vengono testate in conformità con le norme internazionali", aggiunge il portavoce.
Tra una domanda e una risposta, rispunta anche il missile Oreshnik, presentato oltre un anno fa da Mosca come un'arma capace di colpire ogni capitale europea. Anche in questo caso, a sentire la Russia, nessuna possibilità di difesa. L'Oreshnik verrà fornito alla Bielorussia: "Oreshnik permetterà alla Bielorussia di sentirsi al sicuro letteralmente da domani", dice Peskov.
Leggi tutto: Putin, un'altra super arma per la Russia: "Nessuno ferma il Poseidon"
Il delitto nel luglio del 2023 a Quartucciu, nel Cagliaritano...
Rilancio del lungomare Sant'Elia, parchi e quartieri periferici...
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(Adnkronos) - Riaperte le indagini sulla morte di Aurora Maniscalco, l'hostess palermitana di 24 anni deceduta a Vienna nella notte tra il 21 e il 22 giugno dopo essere precipitata dal terzo piano dell'appartamento in cui viveva insieme al fidanzato, Elio Bargione. "Si apre finalmente una luce. Da quattro mesi brancoliamo nel buio, adesso ci aspettiamo giustizia e che ci dicano cosa è davvero successo quella sera. Mio fratello e mia cognata da quella notte non vivono più", afferma all'Adnkronos Ninfa Maniscalco, zia di Aurora.
La Procura di Vienna ha deciso di riaprire l'inchiesta sulla morte della ragazza, inizialmente chiusa dalla Polizia locale come un caso di suicidio. Un'ipotesi a cui da subito la famiglia della giovane hostess non ha creduto. "Mia nipote era una ragazza solare, tenace, sempre pronta a rimettersi in gioco - racconta la zia -. Si era trasferita a Vienna ed era felice e gratificata dal suo lavoro, nulla lasciava presagire un gesto estremo".
I magistrati viennesi hanno accolto l'istanza presentata da Alberto Raffadale e dal collega austriaco Andrea Longo, che assistono la famiglia di Aurora. Già la Procura di Palermo aveva aperto un fascicolo, come atto dovuto, a carico del fidanzato della vittima, con lei al momento della tragedia. L'ipotesi di reato è l'istigazione al suicidio.
"E' giusto tornare a indagare sulla morte di Aurora - dice la zia -. Il caso è stato chiuso troppo frettolosamente e ci sono troppe incongruenze". A partire dalle testimonianze di due donne, madre e figlia. "I nostri avvocati sono riusciti a mettersi in contatto con loro. Secondo quanto riportato dalla Polizia austriaca negli atti le due avrebbero visto Aurora lanciarsi nel vuoto e sbattere la testa. Ai nostri avvocati, però, hanno detto cose ben diverse: la figlia di non aver visto nulla trovandosi in un'altra stanza e la madre di aver visto Aurora sospesa in volo e di aver distolto lo sguardo al momento dell'impatto".
Per la zia di Aurora nella vicenda ci sono "mille altre incongruenze", per questo "chiediamo che si indaghi, che si facciano quegli accertamenti sul posto che non sono mai stati fatti, che vengano sentiti i testimoni, anche il fidanzato di Aurora e che sia sequestrato pure il suo cellulare e l'appartamento in cui vivevano. Noi crediamo che lui abbia delle responsabilità su quanto accaduto. Mia nipote è morta nella notte tra sabato e domenica - ricorda la zia -, ma Elio (il fidanzato di Aurora, ndr) si è messo in contatto con mio fratello solo la mattina successiva, dieci ore dopo la tragedia Gli ha mandato un messaggio con il cellulare di Aurora: 'Ti devo parlare', poi gli ha detto 'Tua figlia si è lanciata dal balcone'. Cosa ha fatto in quelle dieci ore?". Dopo la tragedia, nelle settimane successive "non si è fatto più sentire, così come gli amici comuni. Nessuno si è presentato ai funerali, nessun messaggio di cordoglio, solo un silenzio tombale. Noi chiediamo che sia fatta giustizia, vogliamo sapere finalmente la verità su quella sera". (di Rossana Lo Castro)
Leggi tutto: Riaperte indagini sull'hostess morta a Vienna, la zia: "Una luce dopo mesi di buio"

(Adnkronos) - "Il sistema Volt si distingue dalle altre piattaforme di elettroporazione", una tecnica innovativa per il trattamento delle aritmie, come la fibrillazione atriale, che utilizza impulsi elettrici brevi e ad alta intensità per creare piccoli pori nelle cellule cardiache, disattivando selettivamente le aree responsabili dei battiti anomali. Questo dispositivo "è caratterizzato dal design del catetere a palloncino (balloon-in-basket), in grado di distribuire l'energia elettrica direttamente al tessuto. Dato che è un sistema chiuso, molta meno energia arriva nel sangue circolante. Questo aspetto distingue Volt dagli altri sistemi e lo rende decisamente più sicuro ed efficace". Lo ha detto Claudio Tondo, direttore Dipartimento di Aritmologia Centro cardiologico Monzino Irccs Milano, all'evento 'Una nuova era nel trattamento della fibrillazione atriale', organizzato da Abbott a Milano in occasione dell'arrivo in Italia di Volt Pfa - Pulsed field ablation, un sistema all-in-one per la diagnosi, mappatura e ablazione con campo elettrico pulsato della fibrillazione atriale.
"Un'eccessiva applicazione della tecnica dell'elettroporazione nel sangue circolante, infatti, quando il sistema è all'interno della cavità cardiaca atriale, in determinate condizioni potrebbe creare emolisi, cioè potrebbe portare a un'insufficienza renale - chiarisce Tondo - Abbiamo avuto il privilegio e la fortuna di essere tra i primi centri in Europa e in Italia ad utilizzare il nuovo sistema, confermando l'efficacia e la sicurezza della procedura. Un altro vantaggio è che l'intervento ablativo con questo sistema può durare meno di 1 ora, circa 40 -45 minuti".
"Volt - sottolinea lo specialista - rende possibile selezionare le zone dove si vuole applicare l'energia: è caratterizzato da elettrodi nella circonferenza del pallone e si possono selezionare solo quelli a contatto col tessuto, risparmiando zone che non hanno bisogno di essere trattate. La terapia deve essere ritagliata ad hoc sul paziente, come se fossimo dei sarti. Il sistema Volt consente di farlo, permettendoci di scegliere come vogliamo eseguire l'intervento in quello specifico paziente".

(Adnkronos) - "Il trattamento della fibrillazione atriale, per essere risolutivo, prevede ormai da vent'anni l'ablazione, una tecnica che consente di andare all'interno degli atri del cuore, soprattutto il sinistro, e creare delle barriere elettriche per bloccare i 'cortocircuiti' responsabili dell'aritmia. Fino a oggi lo abbiamo fatto con 2 tipi di energia: la radiofrequenza e la crioenergia. Creare delle barriere elettriche significa anche creare piccole cicatrici e ciò non è esente da rischi, per quanto questi siano minori rispetto ai rischi diretti dell'aritmia. La terapia farmacologica non è comparabile all'ablazione, quest'ultima è infatti il trattamento risolutivo più efficace in assoluto. Ora disponiamo di un altro tipo di energia, quella a campi pulsati, più selettiva rispetto alle precedenti perché in grado di targettizzare le cellule miocardiche, con minor rischio di creare danni alle strutture adiacenti al cuore". Così Gaetano Senatore, direttore della Struttura complessa di Cardiologia dell'ospedale di Ciriè di Torino, intervenendo oggi a Milano alla presentazione, organizzata da Abbott, di Volt Pfa - Pulsed field ablation, un sistema all-in-one per la diagnosi, mappatura e ablazione con campo elettrico pulsato della fibrillazione atriale.
"Questo sistema - spiega lo specialista - crea dei fori all'interno delle cellule, distruggendole, con un'efficacia sovrapponibile a quella degli altri sistemi ma con un profilo di sicurezza sicuramente migliore - Un altro aspetto importante di questa nuova fonte di energia" è che va a compensare, in parte, la problematica della disponibilità di sale operatorie perché ha "tempi di procedura molto più rapidi rispetto ai precedenti sistemi. Ciò significa che possiamo trattare più persone". I vantaggi si estendono anche al tipo di sedazione necessario per la procedura. "Questa nuova tecnologia Volt - illustra Senatore - non richiede un'anestesia generale, necessaria invece con gli altri tipi di energia. Si rende così la procedura anche più sicura, perché evita il rischio di anestesia generale".
La fibrillazione atriale "è l'aritmia più frequente, colpisce infatti più di 50 milioni di persone nel mondo - precisa il cardiologo - In Italia si stima che possano esserne colpite oltre 100mila persone ogni anno. Inoltre, è molto frequente negli anziani: colpisce il 20% delle persone over 70 con un impatto davvero importante". Il ritmo disorganizzato dell'atrio "provoca 2 tipi di problemi - descrive Senatore - Un battito disorganizzato che impedisce la contrazione delle camere cardiache provoca la formazione di trombi all'interno di queste strutture, che possono dar luogo all'ictus, se non trattati. Anche la terapia anticoagulante, che viene fatta normalmente, non garantisce il rischio zero di ictus. Il secondo problema è che il battito irregolare, nel tempo, crea lo scompenso cardiaco. Le persone con fibrillazione atriale vedono un aumento della mortalità doppio rispetto alle altre per persone che soffrono di patologie simili".
Leggi tutto: Cardiologo Senatore: "Ablazione trattamento risolutivo in fibrillazione atriale"

(Adnkronos) - "La gestione dell'epatocarcinoma nel mio centro è abbastanza semplice perché siamo organizzati in rete. Grazie alla rete oncologica campana riusciamo a vedere i pazienti in maniera multidisciplinare e questo è fondamentale soprattutto per una patologia come l'epatocarcinoma, in cui non è soltanto l'oncologo che gestisce il paziente, ma abbiamo bisogno di figure di riferimento fondamentali". Così Erika Martinelli, oncologa, professore associato all'università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli.
In questo "team multidisciplinare, per esempio - spiega - è importante l'epatologo, è fondamentale l'endocrinologo, il cardiologo per la gestione degli eventi avversi che possono essere presenti, legati all'immunoterapia. Ovviamente ci sono altre figure di riferimento, come il chirurgo, il trapiantologo e il radiologo interventista, che devono essere sempre presenti durante le riunioni multidisciplinari che noi facciamo in maniera snella perché ci riuniamo una volta a settimana online. Grazie a questa modalità via web riusciamo a discutere tutti i casi, tutti i pazienti e, grazie alla visione di ogni specialista, viene data la migliore indicazione terapeutica al paziente".
Questa modalità è importante "perché dà al paziente una visione di insieme", sottolinea Martinelli. L'approccio multidisciplinare, infatti permette di trovare "l'indicazione giusta al trattamento, nella fase iniziale, ma anche a gestire gli effetti collaterali, qualora si presentassero, perché discutiamo anche di questo con i diversi colleghi. L'oncologo nell'epatocarcinoma deve sempre lavorare a fianco all'epatologo, all'infettivologo - conclude - perché sappiamo che uno dei problemi di questi pazienti non è solo la malattia tumorale, ma anche lo scompenso epatico e, in questo, i nostri colleghi ci aiutano a supportare il paziente".
Leggi tutto: Epatocarcinoma, oncologa Martinelli 'con rete campana gestione ottimale paziente'

(Adnkronos) - Il sistema Volt "nasce per superare i limiti delle tecnologie precedenti e migliorarne le performance, portando diversi vantaggi" nel trattamento della fibrillazione atriale. "In primo luogo, infatti, si semplifica la somministrazione della terapia, offrendo la possibilità agli operatori sanitari di poter trattare più pazienti in modo rapido ed efficace. La procedura, poi, si può definire riproducibile e questo minimizza la variabilità tra operatori. Inoltre, il sistema può essere utilizzato anche senza l'anestesia generale perché ben tollerato dal paziente". Lo ha detto Pier Alessandro Giorgetti, country manager Electrophysiology division di Abbott Italia, all'evento organizzato dalla farmaceutica a Milano per presentare Volt Pfa - Pulsed field ablation.
"Abbott si conferma all'avanguardia nel trattamento delle aritmie cardiache - sottolinea Giorgetti - in particolare della fibrillazione atriale, grazie all'introduzione di sistemi medicali di ultima generazione che stanno ridefinendo gli standard dell'elettrofisiologia ad oggi. In uno scenario clinico caratterizzato da un numero crescente di pazienti affetti da fibrillazione atriale", l'azienda "risponde con una terapia evoluta: si riduce il tempo procedurale e la degenza ospedaliera, offrendo quindi la possibilità ai pazienti di poter tornare rapidamente a una vita attiva di qualità. Altresì, diamo la possibilità ai professionisti sanitari di poter lavorare con uno strumento affidabile, intuitivo e basato su una tecnologia davvero all'avanguardia".
Leggi tutto: Giorgetti (Abbott): "All'avanguardia in trattamento aritmie cardiache"
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