Contas, soddisfazione per la partecipazione alla Fiera di Sidney... 
(Adnkronos) - E' Romolo Casamonica, 63 anni, ex pugile italiano olimpionico, l'uomo arrestato dai carabinieri a Grottaferrata perché ritenuto responsabile di aver appiccato il fuoco ai materiali presenti nel cortile di un vicino lo scorso 8 agosto in via B. Gosio. Il 63enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari e denunciato insieme alla moglie e alla figlia per invasione di edifici.
Nel corso degli accertamenti dei carabinieri è stata rilevata la presenza di tracce dell'innesco che aveva scatenato l'incendio in un’area della sua abitazione. Inoltre sono stati raccolti gravi elementi indiziari sulle condotte minacciose tenute da parte del 63enne nei confronti di alcuni vicini di casa, tra cui il cittadino romeno vittima dell’incendio, con i quali aveva avuto discussioni per futili motivi.

(Adnkronos) - Le Idf hanno intimato oggi, sabato 6 settembre, agli abitanti di Gaza City di lasciare la città e di spostarsi verso una “zona umanitaria” dichiarata a sud della Striscia, in previsione di un imminente attacco di terra. "A partire da ora, e al fine di facilitare la partenza degli abitanti della città, dichiariamo la zona (costiera) di Al-Mawasi (nel sud della Striscia di Gaza) zona umanitaria”, annuncia un messaggio in arabo rivolto "agli abitanti della città di Gaza e a tutti coloro che vi si trovano" pubblicato sui social network dal colonnello Avihai Adraee, portavoce dell'esercito israeliano per il pubblico di lingua araba.
"Cogliete l'occasione per recarvi senza indugio nella zona umanitaria e unirvi alle migliaia di persone che vi si sono già andate", aggiunge il testo.
"Alla luce dell’espansione della manovra nella città di Gaza e della presa delle roccaforti di Hamas nell’ambito dell’Operazione 'Carri di Gedeone B'", le Idf hanno annunciato oggi l’istituzione di un'altra zona umanitaria a Khan Younis. "La zona umanitaria comprende infrastrutture essenziali come ospedali da campo, condotte idriche e impianti di desalinizzazione, insieme alla continua fornitura di cibo, tende, medicinali e attrezzature mediche all’area, coordinata da Cogat (l'agenza del ministero della Difesa delle attività civili nei Territori, ndr) responsabile con la comunità internazionale", fanno sapere le Idf.
Si sottolinea che lo sforzo di assistenza umanitaria per l’area e l’adattamento delle infrastrutture continueranno in modo costante in collaborazione con l’Onu e le organizzazioni internazionali, parallelamente all’espansione della manovra.
L'Onu stima che circa un milione di persone si trovino nella zona di Gaza City e mette in guardia da un “disastro” imminente in caso di espansione dell'offensiva israeliana sulla città.
E i team di Medici Senza Frontiere (Msf) che continuano a fornire assistenza medica ai feriti e cure per la malnutrizione, mentre gli ospedali sono sovraffollati, lanciano l'allarme: "Negli ultimi giorni, le forze israeliane hanno accelerato la loro campagna genocida e di pulizia etnica espandendo la loro attività militare a Gaza City. Ci sono bombardamenti di giorno e di notte, la popolazione è terrorizzata e non sa dove andare né cosa fare. Abbiamo visto interi quartieri distrutti e demoliti, senza praticamente nessun edificio rimasto in piedi - denuncia Esperanza Santos, coordinatrice delle emergenze di Msf a Gaza - Sono zone soggette a ordini di evacuazione, ma gli attacchi avvengono anche nel resto di Gaza City, dove vivono ancora centinaia di migliaia di persone".
"I nostri team stanno continuando a fornire assistenza alle persone ferite dai bombardamenti israeliani – ustionati, traumatizzati e con fratture gravi – e a coloro che soffrono di malnutrizione nelle unità di terapia intensiva materna e neonatale di Msf - continua - Gli ospedali rimasti a Gaza City sono sovraffollati. Stanno già operando oltre la loro capacità e l'eventuale evacuazione di tutti i pazienti, compresi i neonati e i malati gravi, sarebbe estremamente difficile".
Secondo Santos, "pochissime persone sono riuscite a spostarsi verso sud perché la maggior parte di loro non può permetterselo dato che i trasporti sono costosi. E anche al sud non c'è spazio per accogliere quasi un milione di persone, oltre ad essere un luogo che non è immune dagli attacchi. La popolazione non solo è confusa da messaggi contraddittori, ma è anche assediata da bombardamenti e attacchi e non vede davvero alcuna soluzione. Molti rimangono ancora a Gaza City semplicemente perché non hanno altra scelta". "L'offensiva israeliana su Gaza City deve essere fermata immediatamente", è il suo appello.
Odissea giudiziaria lunga 15 anni per una famiglia di Cagliari... 
(Adnkronos) - Un ragazzo di 25 anni all’alba di oggi, sabato 6 settembre, è stato travolto e ucciso da un’auto mentre attraversava la strada a Milano. L’incidente è avvenuto alle 5.30 all’angolo tra via Porpora e via Ingegnoli, in zona Casoretto. Portato in codice rosso in condizioni gravissime all’ospedale Policlinico, il 25enne è morto poco dopo.L’uomo al volante, un poliziotto di 26 anni, è stato portato in codice verde alla clinica Città Studi, dove verrà sottoposto ad accertamenti sanitari.
Dalle tracce rilevale durante i rilievi effettuati dalla polizia locale e dalla testimonianza di un testimone sembra che il 25enne stesse attraversando sulle strisce pedonali. L’auto che lo ha investito proveniva da piazza Gobetti e percorreva via Porpora in direzione centro città.
Leggi tutto: Milano, ragazzo di 25 anni travolto e ucciso da un'auto mentre attraversava a piedi

(Adnkronos) - "Il mondo ha bisogno dell’Europa. Per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali -quasi nuove Compagnie delle Indie- che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei Governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un videomessaggio alla 51/ma edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio.
"Le democrazie dell’Europa -ha rivendicato il Capo dello Stato- sono capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate".
"C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di Governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni. La difesa della civiltà europea -tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia– richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa. Grazie per il concorso che i partecipanti al Forum vorranno darvi".
Per Mattarella "l’Europa, con la sua unità, è la possibilità offerta per essere presenti con efficacia e per poter incidere nel mondo che cambia così rapidamente. Una grande opportunità che il nostro Paese ha saputo intravedere e concorrere a costruire, con il decisivo contributo di uno statista come Alcide De Gasperi. L’Unione ha saputo scegliere una strada completamente nuova, impensabile appena qualche anno prima, realizzando un percorso straordinario di pace e di affermazione dei diritti; mettendo in comune aspirazioni e risorse, a partire da quelle, fondamentali per la ricostruzione dopo il conflitto: il carbone e l’acciaio. In quel momento, la condizione di deserto morale e materiale, in cui il continente era stato ridotto dal nazifascismo, fu risolutiva nell’orientare scelte di alta levatura".
"Basterebbe l’animo di quei tempi difficili -ha aggiunto il Capo dello Stato- per affrontare i temi di fronte ai quali siamo oggi. Non sono accettabili esitazioni. L’Unione europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale".
"Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso".
"Come è possibile che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena la irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti", ha sottolineato il presidente della Repubblica.
Leggi tutto: Cernobbio, Mattarella: "L’Europa è necessità e responsabilità"

(Adnkronos) - Sì è aperta la camera ardente per dare l'ultimo saluto a Giorgio Armani, morto il 4 settembre scorso all’età di 91 anni. Fin dal mattino sono numerose le persone che si sono messe in fila all'esterno dell’Armani Teatro di via Bergognone, a Milano, per l’ultimo saluto allo stilista. Il feretro è giunto sul posto attorno alle 8 accolto dagli applausi. Tra i primi ad arrivare il sindaco di Milano, Beppe Sala, il presidente di Stellantis, John Elkann con la moglie, Beppe Fiorello, Gianni Petrucci di Federbasket ed Ettore Messina, il coach dell’Olimpia Basket.
Fiori bianchi e lanterne accese preparano i visitatori a entrare nella camera ardente. Dentro, il buio avvolge la sala. Un tappeto di lanterne a terra e il profumo d’incenso creano un’atmosfera quasi sacra, in un luogo dove lo stilista era solito presentare le sue collezioni che oggi appare sospeso, trasformato per l’ultimo omaggio.
La bara, semplice, in legno, è posata al centro, con un mazzo di rose bianche adagiato sopra. Dietro una lastra di alabastro con un crocifisso sopra. Alle spalle del feretro, su un maxi schermo, scorre il ritratto sorridente di Armani e il suo ultimo messaggio: “Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia”. Accanto, un picchetto d’onore di carabinieri in alta uniforme veglia in silenzio. Il gonfalone del Comune di Milano è issato a lutto.
Presenti in sala il compagno e braccio destro di Armani, Leo Dell’Orco, e tanti collaboratori di una vita, tra cui il fondatore di Yoox, Federico Marchetti, che siede nel cda della Giorgio Armani spa. All’ingresso del Teatro, dei libri neri delle firme per chi vuole lasciare un pensiero. Un addio semplice, essenziale, come l’uomo che ha cambiato per sempre il modo di vestire.
All’interno della camera ardente, che resterà aperta oggi fino alle 18 e domani di nuovo dalle 9 alle 18, risuonano in sottofondo le note di Ludovico Einaudi.
“Era una cara figura, ha fatto tanto per Milano - racconta all’AdnKronos Roberta, arrivata questa mattina assieme al suo amico Ivan - È stata una persona rigorosa e generosa. Mancherà a tutti”. Anche Ivan non ci ha pensato su due volte: “Volevo rendere omaggio a un imprenditore, un artista, genio e filantropo - afferma - che oltre ad aver fatto bene all’universo della moda e ad esportare il concetto eleganza sobrio ha fatto tanto per la città, come regalare lo spazio dell’Armani Silos, qui davanti. Vedremo il Comune di Milano cosa gli dedicherà, spero che sia un grande tributo”.
In coda sin da stamattina sono anche diversi ragazzi: “Era il re della moda - dice uno di loro - una una persona importante, non solo in passerella ma per il mondo e Milano. Ne sentiremo la mancanza e non solo per la creatività e la maestria”. Tra le rose bianche che molti dei presenti tengono in mano ci sono anche ex dipendenti e i familiari dei lavoratori dell’azienda. “Io ho lavorato per 15 anni all’ufficio stile di Armani - racconta una ex dipendente - mi ha insegnato a rispettare le proporzioni nel disegno. È stato un esempio in tutto”.
Leggi tutto: Armani, aperta camera ardente: teatro al buio e un tappeto di lanterne

(Adnkronos) - Sì è aperta la camera ardente per dare l'ultimo saluto a Giorgio Armani, morto il 4 settembre scorso all’età di 91 anni. Fin dal mattino sono numerose le persone che si sono messe in fila all'esterno dell’Armani Teatro di via Bergognone, a Milano, per l’ultimo saluto allo stilista. Il feretro è giunto sul posto attorno alle 8 accolto dagli applausi. Tra i primi ad arrivare il sindaco di Milano, Beppe Sala, il presidente di Stellantis, John Elkann con la moglie, Beppe Fiorello, Gianni Petrucci di Federbasket ed Ettore Messina, il coach dell’Olimpia Basket.
“Era una cara figura, ha fatto tanto per Milano - racconta all’AdnKronos Roberta, arrivata questa mattina assieme al suo amico Ivan - È stata una persona rigorosa e generosa. Mancherà a tutti”. Anche Ivan non ci ha pensato su due volte: “Volevo rendere omaggio a un imprenditore, un artista, genio e filantropo - afferma - che oltre ad aver fatto bene all’universo della moda e ad esportare il concetto eleganza sobrio ha fatto tanto per la città, come regalare lo spazio dell’Armani Silos, qui davanti. Vedremo il Comune di Milano cosa gli dedicherà, spero che sia un grande tributo”.
In coda sin da stamattina sono anche diversi ragazzi: “Era il re della moda - dice uno di loro - una una persona importante, non solo in passerella ma per il mondo e Milano. Ne sentiremo la mancanza e non solo per la creatività e la maestria”. Tra le rose bianche che molti dei presenti tengono in mano ci sono anche ex dipendenti e i familiari dei lavoratori dell’azienda. “Io ho lavorato per 15 anni all’ufficio stile di Armani - racconta una ex dipendente - mi ha insegnato a rispettare le proporzioni nel disegno. È stato un esempio in tutto”.
Leggi tutto: Armani, aperta camera ardente: centinaia in coda per l’ultimo saluto allo stilista

(Adnkronos) - Volodymyr Zelensky torna a respingere la proposta di Vladimir Putin di vedersi a Mosca e rilancia: "Venga lui a Kiev". In un'intervista alla tv americana Abc News, il presidente ucraino dice: "Il presidente russo può venire a Kiev, io non posso andare a Mosca mentre il mio Paese è ogni giorno sotto i missili, sotto attacco, io non posso andare nella capitale di questo terrorista".
Leggi tutto: Ucraina, Zelensky rilancia: "Io a Mosca? Venga Putin a Kiev"

(Adnkronos) - In arrivo una breve fase di caldo africano. Secondo le previsioni meteo di oggi e domani, temperature saranno di 5-6°C oltre la norma, con picchi di 37°C.
Lorenzo Tedici, meteorologobresponsabile media de iLMeteo.it, conferma che tra domenica e martedì il termometro salirà improvvisamente, con picchi che ci ricorderanno pienamente l’estate di luglio o di agosto. Torneremo indietro di almeno un mese, con 35°C diffusi in Sicilia e Sardegna, 33°C anche a Terni, 32°C a Firenze e 31 a Grosseto e Roma, tanto per citare alcune tra le città più calde.
Tornerà a fare caldo, dunque, ma per poco. Intanto, nelle prossime ore, il tempo sarà ottimo ovunque con un sabato da mare o da montagna; il cielo si presenterà azzurro e le condizioni saranno di “benessere biometeorologico”, senza afa e condizioni di disagio fisico.
Domenica, invece, le temperature inizieranno a salire in modo più importante con valori termici oltre i 32°C al Centro-Sud e tra i 27 e i 29°C al Nord: potremo cancellare la data del calendario e scriverci sopra “6 agosto”, tanto il clima ci ricorderà quello di un mese fa. In Sardegna arriveremo a toccare anche 37°C nelle zone interne con condizioni di disagio fisico per “caldo torrido”.
Come detto, però, il calore africano durerà poco, in quanto già da martedì arriveranno delle piogge. Una perturbazione atlantica porterà maltempo dal pomeriggio del 9 settembre su Liguria, Toscana e nord Sardegna, poi si estenderà dalla sera a tutte le regioni del Nord con intensi temporali.
Mercoledì 10 settembre sarà una giornata instabile con frequenti rovesci su gran parte del Nord e al Centro, mentre al Sud avremo ancora 36°C a Foggia, 35°C a Siracusa, Catania e Cosenza; anche nel barese toccheremo ancora 34°C con pieno sole.
Con lo zero termico a 4000 metri i ghiacciai continueranno a soffrire e a fondere anche a settembre, una notizia drammatica legata al Riscaldamento Globale. Non ci resta che sperare che la politica agisca contro i cambiamenti climatici, finché saremo in tempo (se lo saremo).
NEL DETTAGLIO
Sabato 6. Al Nord: bel tempo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: sole prevalente.
Domenica 7. Al Nord: bel tempo, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: soleggiato e caldo.
Lunedì 8. Al Nord: bel tempo ma con aumento delle nubi, più caldo. Al Centro: soleggiato, più caldo. Al Sud: soleggiato.
TENDENZA: piogge da martedì pomeriggio-sera specie al Centro-Nord.
Leggi tutto: Meteo, ritorna il caldo africano: tanto sole e picchi di 37°C

(Adnkronos) - Aryna Sabalenka contro Amanda Anisimova oggi 6 settembre nella finale del singolare femminile degli US Open 2025. La bielorussa numero 1 del mondo e detentrice del titolo cerca il bis contro la statunitense, testa di serie numero 8, nel match - in diretta tv e streaming - in programma nel pomeriggio di New York e nella tarda serata in Italia.
Sabalenka, 27 anni, va a caccia del quarto trionfo in un torneo dello Slam e del 21esimo titolo in assoluto. La bielorussa, oltre agli US Open 2024, in bacheca vanta 2 edizioni degli Australiano Open (2024 e 2025). Anisimova, che in carriera ha vinto 3 tornei, non ha mai trionfato in un major. La 24enne, tornata ad altissimi livelli in questa stagione, è reduce dalla finale persa a Wimbledon contro Iga Swiatek.
Le due giocatrici si incontrano per la decima volta in carriera. Anisimova conduce 6-3 nei precedenti e si è aggiudicata l'ultima sfida, andata in scena nella semifinale di Wimbledon 2025. Al Roland Garros di maggio, invece, vittoria della Sabalenka negli ottavi.
Sabalenka-Anisimova, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.
Leggi tutto: Sabalenka-Anisimova, oggi finale femminile US Open: orario e come vederla in tv

(Adnkronos) - Caso asciugamani agli Us Open 2025 per Jannik Sinner. Nel corso della semifinale contro Auger-Aliassime, durante il primo set, Jannik ha chiesto più volte al suo staff di "cambiare gli asciugamani" a disposizione. Il motivo? L'organizzazione del torneo ha fornito ai due tennisti degli asciugamani blu per la semifinale. Asciugamani inutili a detta di Sinner, perché "non asciugano" come ha ripetuto più volte il numero uno del ranking Atp durante i vari game del primo parziale.
Quindi, ecco la richiesta dello staff di Jannik anche all'arbitro e l'arrivo di una pila di asciugamani bianchi per ridare tranquillità all'azzurro. Per asciugarsi il sudore, nonostante la fatica quasi nulla del primo parziale (chiuso 6-1).
L''exploit' di Cipolla diventa un argomento che anima la nottata su X. I tweet sul tema si sprecano, tra ironie e domande. Ce n'è abbastanza per creare un nuovo supereroe: AsciugaMan.
Alla fine, la fornitura arriva a destinazione: problema risolto.
Leggi tutto: Sinner, 'caso asciugamani' agli Us Open: cos'è successo in semifinale

(Adnkronos) - "Devi essere un giocatore di poker". Ipse dixit. Nel corso del terzo set della semifinale contro Auger-Aliassime, coach Simone Vagnozzi si è rivolto così a Jannik Sinner. Un consiglio da interpretare, una strategia precisa in un frangente delicato del match. In quel momento, il numero uno al mondo era in difficoltà. Sul punteggio di un set pari, dopo un problema accusato agli addominali al termine del secondo parziale, con tanto di medical time out e intervento del fisioterapista, Sinner si è ripreso un passo per volta.
La svolta nel quinto game del terzo set. In un momento complicatissimo, con l'avversario carico e sul pezzo, Sinner è riuscito a tenere il servizio 'senza' la prima. Al termine del gioco, Sinner si è avvicinato al suo angolo per un confronto e lì è arrivata la frase della svolta di Vagnozzi, con un riferimento al gioco del poker e forse a un bluff da fare nei confronti di Auger-Aliassime. Per mostrarsi più sicuro, minando le certezze dell'avversario.
Sinner fa un cenno d'intesa. Poi parte e non si ferma, arrivando a chiudere il terzo set 6-3 in 47 minuti. Alla fine del terzo parziale, la conferma della strategia suggerita dall'angolo. Vagnozzi, affiancato da Darren Cahill, ribadisce: "Fatti vedere sempre carico da lui". Detto, fatto. In fondo, anche lo sport è questione di strategia.

(Adnkronos) - Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si affronteranno anche in finale agli Us Open. Domani, domenica 7 settembre, l'ultimo atto dello Slam americano - in diretta tv e streaming - mette di fronte il numero uno e il numero due del tennis mondiale, in una sfida che vale anche il primato del ranking Atp. Ecco l'orario del match, i precedenti tra i due e dove vederla in tv e streaming.
Fin qui sono 14 i precedenti tra i due: lo spagnolo è avanti 9-5 e quest'anno ha vinto a Roma e al Roland Garros, ma Jannik ha trionfato nella storica finale di Wimbledon. I due si sono affrontati l'ultima volta a Cincinnati, quando Sinner ha dovuto optare per il ritiro a causa di un malore. Il match inizierà non prima delle 20 ora italiana.
Sinner-Alcaraz, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.

(Adnkronos) - L'Italvolley di Julio Velasco torna in campo. Oggi, sabato 6 settembre, le campionesse olimpiche affrontano il Brasile nella semifinale dei Mondiali in Thailandia. Le azzurre arrivano dallo splendido successo contro la Polonia, mentre le brasiliane hanno battuto la Francia in tre set ai quarti. Nell'altra semifinale si affronteranno Turchia e Giappone. Ecco orario della partita e dove vederla in tv e streaming.
Il match tra Italia e Brasile inizierà alle 14:30 e sarà trasmesso in diretta televisiva e in esclusiva, oltre che in chiaro, su Rai 2. Sarà possibile seguire le azzurre anche in streaming su Rai Play e, a pagamento, su Dazn e il sito web Volleyballworld.com.
Leggi tutto: Mondiali pallavolo, oggi la semifinale Italia-Brasile: orario e dove vederla

(Adnkronos) - Sabato da non perdere per il Gp di Monza. Oggi, 6 settembre, tocca alle qualifiche del Gp d'Italia. Si riparte dal dominio di Lando Norris nelle seconde libere. Occhi puntati sulle Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, chiamati al riscatto dopo il doppio ritiro nell'ultimo fine settimana. Dalla terza sessione di libere alle qualifiche, ecco il programma di oggi del Gp di Monza, gli orari e dove vederlo in tv e streaming.
Ecco il programma di oggi, sabato 6 settembre, per il Gp di Monza di Formula 1:
Ore 12.30: F1 - Prove libere 3
Ore 16: F1 - Qualifiche
Le qualifiche del Gp d'Italia saranno trasmesse su Sky Sport F1 e in streaming su Sky Go e NOW. Il Gran Premio di Monza sarà visibile anche in chiaro su TV8, con le qualifiche e gara trasmesse in diretta al tasto 8 del telecomando.
Leggi tutto: Gp Monza, oggi le qualifiche: orario e dove vederle in tv e streaming

(Adnkronos) - “Giorgio Armani ha mostrato al mondo che l’Italia può essere grande senza rinunciare alla sua identità. È stato tradizione, eleganza, raffinatezza e sobrietà, lanciate oltre confine e diventate icona. Ci ha insegnato che lo stile non è forma ma sostanza: è la forza di restare fedeli a ciò in cui si crede, anche quando è più difficile farlo. Perché dire ‘no’ richiede più coraggio che dire ‘sì’. E questo significa anteporre la coerenza alla convenienza, e la visione di lungo termine al consenso effimero. Scelte che solo chi ha il coraggio di proteggere la propria identità è capace di prendere. Anche per questo Armani è stato un grande italiano, uno degli artefici del prestigio e dell’ammirazione di cui l’Italia gode nel mondo”. Lo scrive il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un intervento sul ‘Corriere della Sera’ in ricordo dello stilista morto giovedì.
“Le sue creazioni hanno accompagnato alcuni dei momenti più significativi della mia vita. Tra questi, la cerimonia di giuramento al Quirinale come presidente del Consiglio dei ministri, che ho affrontato indossando uno dei suoi bellissimi tailleur blu navy. Ed è una scelta che rifarei, perché -spiega la premier- in quel tailleur di Armani c’erano molti messaggi: difesa del Made in Italy, innovazione, qualità, orgoglio per la propria identità. E autorevolezza. Un’Italia che può primeggiare nel mondo. La nostra Nazione non dimenticherà il suo genio, e ciò che di straordinario ha fatto per renderla un faro indiscusso di amore e passione per la bellezza”.

(Adnkronos) - "Dobbiamo difendere gli interessi nazionali rendendoci autonomi" sul fronte delle risorse idriche in quanto "l'acqua è un bene essenziale. Per cui vanno fatti investimenti per rendere più resiliente il sistema Italia". Lo ha detto Luca Dal Fabbro, presidente di Utilitalia e di Iren, nel corso di un collegamento con Adnkronos dal forum Teha di Cernobbio, invocando un "Piano Marshall dell'acqua" che renderebbe la nostra industria "più competitiva e migliore la qualità dell'acqua" e inoltre "ridurremmo il rischio idrogeologico. Investire nell'acqua significa risparmiare, far lavorare le imprese, significa qualche punto di Pil in più. Questo governo è molto sensibile, credo che si possa fare un ragionamento efficace per portare a casa un risultato a beneficio di tutti i cittadini".
"Il Pnrr - ha ricordato - aveva allocato nel suo complesso in 6 anni circa 1 miliardo all'anno, noi dai nostri calcoli prevediamo che per mettere in sicurezza il sistema idrico italiano e rendere l'Italia un Paese autosufficiente, abbiamo bisogno di circa 6 miliardi all'anno", ha detto Dal Fabbro.
“L’idroelettrico è un bene strategico del Paese, da preservare e difendere" ha detto ancora Dal Fabbro. "Le realtà che possono gestirlo al meglio sono quelle che lo fanno da decenni, con competenza e responsabilità: le multiutility. L’accordo recente tra Francia e Commissione Europea sull’idroelettrico può rappresentare una chiave molto utile anche per l’Italia. Come accade in Francia, la difesa degli interessi nazionali deve prevalere su una liberalizzazione estrema senza controllo'', ha precisato il presidente di Utilitalia e di Iren. ''È stato trovato in Francia un compromesso che tutela sia i produttori e la sicurezza che i consumatori. Anche in Italia quindi è fondamentale che in Italia si arrivi, in accordo con il Governo e con le associazioni di settore come Utilitalia, a una soluzione sulle concessioni idroelettriche che permetta la continuità gestionale. Una continuità che ha dimostrato di essere efficiente, sicura e sostenibile nel tempo”, ha detto Dal Fabbro.
Rispondendo poi a una domanda sull'indipendenza energetica invocata per la Ue dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio d'apertura dei lavori, il presidente di Iren e di Utilitalia, Luca Dal Fabbro ha spiegato: "L'Europa importa una parte importante della propria energia dall'estero e questa dipendenza è rappresentata" da infrastrutture lungo il territorio che "devono essere capaci di portare in tempo di pace e in tempo di guerra l'energia che ci serve. Abbiamo quindi bisogno di ridondanza, di più infrastrutture di quelle che ci servono".
Leggi tutto: Dal Fabbro (Utilitalia): "Piano Marshall per rendere competitiva industria"

(Adnkronos) - Si alzano i toni tra Caracas e Washington. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha minacciato che il suo Paese è pronto a passare da "una fase politica" a "una fase di lotta armata" in caso di attacco da parte degli Stati Uniti. Una dichiarazione, ripresa dall'emittente Vtv, rilasciata nel contesto delle tensioni seguite a raid americani contro i narcotrafficanti e dopo che il dipartimento alla Difesa americano ha ordinato il dispiegamento di caccia a Porto Rico nell'ambito della lotta ai cartelli della droga promessa del presidente Donald Trump.
"Siamo attualmente in una fase politica - ha affermato Maduro - Ma se il Venezuela viene attaccato in qualsiasi modo, entreremo in una fase di lotta armata". Il presidente venezuelano ha intimato al governo degli Stati Uniti di "abbandonare i suoi piani per un cambio di regime violento nel Paese e in America Latina e nei Caraibi". Quindi, Maduro ha ammonito Washington a "rispettare la sovranità, il diritto alla pace e l'indipendenza" dei Paesi della regione.
Nei giorni scorsi 11 presunti trafficanti di droga sono stati uccisi in un attacco aereo statunitense contro una motovedetta nel Mar dei Caraibi, che secondo Washington apparteneva a un gruppo criminale legato al presidente venezuelano Nicolas Maduro. Caracas ha accusato gli Stati Uniti di "omicidi extragiudiziali", denunciando l'assenza di prove che dimostrino che le persone a bordo fossero armate o rappresentassero una minaccia imminente. Il segretario di Stato Marco Rubio ha ribadito che le operazioni continueranno: "Troveremo questi trafficanti e li faremo saltare in aria, con o senza l'aiuto dei loro governi".
La crisi è esplosa ulteriormente quando il Pentagono ha denunciato un episodio "altamente provocatorio": due jet militari venezuelani sarebbero volati vicino al cacciatorpediniere americano Uss John Dunham in acqua internazionali, in seguito a un attacco Usa contro una barca che secondo la Casa Bianca proveniva dal Venezuela e trasportava droga.
Washington ha intimato a Caracas di "non interferire" con le operazioni contro narcotraffico e terrorismo, accusando il governo Maduro di proteggere cartelli della droga. Da parte sua, Maduro ha annunciato l'attivazione della Milizia Nazionale, mobilitando nuove reclute e promettendo di trasformare il Paese in "una repubblica in armi" in caso di attacco.
L'operazione statunitense, ordinata personalmente da Trump, rientra nella nuova strategia di "guerra ai narco-terroristi" annunciata dall'amministrazione. Washington ha già raddoppiato la taglia su Maduro a 50 milioni di dollari e dispiegato navi da guerra e un sottomarino nucleare nel Mar dei Caraibi. Mentre alcuni Paesi della regione sostengono la linea dura di Trump, altri - su tutti Colombia e Venezuela - contestano la legalità dell'offensiva, sollevando dubbi su possibili violazioni del diritto internazionale.
Leggi tutto: Venezuela, Maduro avverte Trump: "Pronti a fase di lotta armata se Usa attaccano"
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