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Farmaceutica, Landazabal (Gsk): "Governance fondamentale per competitività"

05 Settembre 2025
Farmaceutica, Landazabal (Gsk):

(Adnkronos) - "La filiera farmaceutica è un pilastro fondamentale e strategico che contribuisce alla crescita economica del Paese e all'export. E questo" è possibile "grazie a un'industria che deve essere" e rimanere "competitiva. Per questo abbiamo bisogno di una legge quadro: in Italia è fondamentale per garantire" la produttività economica, ma anche consentire "la ricerca e lo sviluppo" di farmaci innovativi. Così Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di Gsk Italia, intervenendo oggi al Forum Ambrosetti di Cernobbio (Como). "L'Italia - ha osservato - è un Paese che invecchia" ed è importante, per invecchiare in salute, "nell'ambito della prevenzione, che quella vaccinale diventi disponibile a tutti i cittadini e che la libera scelta sia una realtà per tutti gli italiani e per tutti i vaccini. Crediamo sia fondamentale che l'Italia crei una strategia di Life Science che promuova e garantisca le aziende per essere competitive e", allo stesso tempo, favorisca "l'investimento da parte di aziende estere nel territorio italiano".  

L'accordo trovato tra Europa e gli Stati Uniti sui dazi al 15% nella farmaceutica "aiuta a stabilizzare un livello di incertezza che avevamo - ha affermato Landazabal - Chiaramente non è una soluzione, per questo abbiamo bisogno di una legge quadro e di una strategia di Life science che ci aiuti a rimanere competitivi in un contesto globale. Gsk è un'azienda di capitale estero con una presenza importante sul territorio, con impianti produttivi sia a Parma che a Rosina (Siena). La farmaceutica è un investimento ad alto rischio, per questo - ha sottolineato - abbiamo bisogno del sopporto strategico di meccanismi che premino e non che penalizzino il nostro settore. Questo è fondamentale per garantire che" come farmaceutica "continuiamo a trovare soluzioni che" siano rese "disponibili alla popolazione italiana" negli stessi tempi con cui sono accessibili "agli altri cittadini europei". Questo è possibile con "una governance che supporti la farmaceutica e veda il settore, e la salute, non come una spesa ma come un investimento". La competitività è infatti messa a dura prova non solo dai "nuovi dazi americani al 15%, ma anche da un costo energetico in Italia 4 volte superiore rispetto ad altri Paesi europei. Serve una governance - ha ribadito Landazabal - per garantire investimenti in Italia in grado di sviluppare soluzioni innovative da esportare, ma anche un accesso rapido" alle novità terapeutiche. 

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Sal Da Vinci: "A Napoli sarà un enorme show, farò cantare anche Bonolis"

05 Settembre 2025
Sal Da Vinci

(Adnkronos) - Il suo brano dei record 'Rossetto e Caffè' sta per debuttare anche in francese, e nei suoi sogni più prossimi c'è il festival di Sanremo. Sono le due 'chicche' che un Sal Da Vinci in stato di grazia regala in anteprima all'Adnkronos, intercettato a Napoli dove sta facendo le prove della vigilia per il grandissimo show di domani, sabato 6 settembre, in Piazza del Plebiscito. "Per la prima volta porto uno show così grande in una piazza importantissima come il Plebiscito, ho impiegato quasi 50 anni per suonare a due passi a piedi da dove abitavo da ragazzo. Un'emozione grandissima", dice. E' emozionato e carico, Sal, per quella che si preannuncia come una grande festa che resterà negli annali dei concerti nella celebre piazza partenopea. Domani sera sul palco una formazione orchestrale di 45 musicisti diretta dal Maestro Adriano Pennino e un corpo di ballo guidato da Ilir Shaqiri daranno vita a uno spettacolo che unisce musica, danza e suggestioni visive, ripercorrendo le tappe più significative della carriera dell’artista. 

"Sarà qualcosa di inaspettato, il finale lo farà il pubblico -rivela Sal Da Vinci. Che nell'evento, che andrà in onda su Canale 5 entro fine settembre, sarà contornato da nomi altisonanti della scena musicale e televisiva: Renato Zero, Gigi D’Alessio, Stefano De Martino, Serena Brancale, Raf, Fausto Leali, Clementino, Francesco Da Vinci, Federica Abbate, Martina Stella, Fabio Esposito e - forse il nome più sorprendente- Paolo Bonolis. "Paolo canterà -dice subito sorridendo l'artista partenopeo- lo metterò in condizioni di cantare e sarà un bellissimo incontro quello con lui" , spiega Sal, perché con Bonolis "ho avuto la possibilità di salire per la prima volta sul palco di Sanremo, quindi gli ho chiesto di essere presente perché io devo anche a lui il fatto di avermi fatto conoscere al grande pubblico". 

Un evento con il quale Sal Da Vinci festeggia 50 anni di carriera e 40 di professione 'musicale'. "Ho iniziato nel 1976 con mio padre facendo una commedia in una forma di spettacolo popolare, che era la sceneggiata -ricorda- che all'epoca andava per maggiore, poi un bel giorno ho iniziato a strimpellare: prima a suonare la batteria, poi il pianoforte e man mano che facevo questo scoprii di avere una voce". Oggi, con 'Rossetto e Caffè', il brano dei record che con oltre 30 milioni di streaming su Spotify e oltre 50 milioni di visualizzazioni su YouTube lo ha fatto scoprire anche ai più giovani, lui resta l'artista semplice e vero che è sempre stato. "'Rossetto e Caffé' "si canta ovunque, mi arrivano video dal Canada, agli Stati Uniti all'Egitto all'Australia, si annuncia un evergreen e questo mi fa enormemente piacere -spiega- però Sal Da Vinci non è solo questo, ha un cammino di cadute più cadute che risalite, fatto di tanta gavetta. Io racconto le storie nostre, le storie che mi hanno accompagnato, e soprattutto porto il sentimento sul palco, senza filtri. Non nascondo nulla e vado fiero delle mie rughe".  

Insomma, molti sogni nel cassetto ormai sono fuori dal cassetto, ma Sal Da Vinci qualcosa ancora la vorrebbe: "La mia carriera è già un miracolo per me, è già una cosa per cui ringraziare il Signore -scandisce all'Adnkronos- ma sicuramente uno dei sogni è ritornare al festival di Sanremo come concorrente. L'ho fatto l'anno scorso grazie ai The Kolors, ma ritornare dopo un po' di anni come concorrente in gara sarebbe bello". Da Vinci rivela di non avere ancora mandato un brano al direttore artistico Carlo Conti, ma "se il buon Dio aprendo la finestra di casa fa entrare quattro note al mio pianoforte, vediamo, se avrò da presentare una canzone all'altezza del festival la proporrò a Carlo". 

Ma per adesso, il pensiero e la concentrazione sono per il grande live napoletano. "Sul palco con me ci saranno tanti amici che hanno condiviso qualcosa del mio percorso, vengono proprio come amici, come se li avessi invitati al mio matrimonio perché li voglio vicino". Infine, un pensiero ai suoi conterranei: "I napoletani mi hanno sempre accompagnato, anche nei momenti difficili, nelle cadute, mi hanno sempre sostenuto e oggi gioiscono insieme a me, e questa è anche la loro vittoria. Io sono nato come uno scugnizzo di un quartiere a due passi da piazza del Plebiscito, e oggi con me indossano gli stessi vestiti per festeggiarmi: per me, il tutto esaurito è veramente un regalo che mi emoziona nel profondo". (di Ilaria Floris) 

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Ue multa Google per 2,95 miliardi per abusi su pubblicità on line

05 Settembre 2025
Sede di Google - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - La Commissione Europea ha multato Google per 2,95 miliardi di euro. La multinazionale californiana, secondo l'esecutivo Ue, avrebbe violato le norme antitrust europee distorcendo la concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie (adtech). Secondo la Commissione, Google avrebbe favorito i propri servizi tecnologici per posizionare la pubblicità online, a scapito dei fornitori concorrenti, degli inserzionisti e degli editori online.  

La Commissione ha quindi ordinato a Google di porre fine a queste pratiche e di attuare misure per rimediare ai suoi "conflitti di interesse intrinseci" lungo la catena di fornitura dell'adtech. Google ha 60 giorni di tempo per informare la Commissione su come intende procedere. 

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Dinner show con Veronica Perseo a Palazzo Tirso di Cagliari

05 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATACena spettacolo immersiva ambientata nell'antica Grecia...

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Bellocchio dirigerà un film su Sergio Marchionne: "La storia di un 'vincitore tragico'"

05 Settembre 2025
Bellocchio dirigerà un film su Sergio Marchionne:

(Adnkronos) - Si intitola 'Falcon' il nuovo film per il cinema sul quale Marco Bellocchio è al lavoro, incentrato sulla vita di Sergio Marchionne. Il progetto, scritto da Marco Bellocchio con Ludovica Rampoldi, Andrea di Stefano, Stefano Rulli e con la partecipazione di Oliviero Del Papa, sarà prodotto da Simone Gattoni per Kavac Film, Mattia Mor per Emotion Network e Rai Cinema. Le riprese sono previste per il 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada. 

"Mi piace l’idea (perché c’è ancora tanto da fare, siamo solo agli inizi) – dice Marco Bellocchio - di raccontare un italiano, Sergio Marchionne, che sfida in America due giganti, GM e Chrysler e vince". "Non si fa assoggettare, non si fa schiacciare, la sua genialità, il suo coraggio e la sua spietatezza manageriale salvano la Fiat che, come dicevano gli esperti, era 'tecnicamente fallita'. Risorge non solo con lui ma con la partecipazione attiva del giovanissimo 'maggiore azionista' e di tutta la famiglia. Mi piace raccontare di un vincitore che ritornato in patria è accolto da alcune istituzioni italiane di sinistra, di centro e di destra con ostilità. Un 'vincitore tragico' si potrebbe definire alla fine della storia", conclude il regista. 

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Piero Pelù: "Non sono una rockstar". A Venezia il documentario 'Rumore dentro'

05 Settembre 2025
Piero Pelù - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - "Non ho un buon feeling con le rockstar e con lo star system in generale. È una finzione nella finzione, creata probabilmente dal mondo anglosassone per allontanare sempre di più le persone dalla realtà" e oggi, più di prima, "abbiamo bisogno di storie vere". A parlare è Piero Pelù che all'Adnkronos racconta 'Piero Pelù. Rumore dentro' (titolo internazionale: 'Noise Inside. Don't call me a Rock Star') presentato in anteprima fuori concorso all'82esima Mostra del cinema di Venezia.  

Un racconto intimo diretto dal regista Francesco Fei su un capitolo cruciale nella vita dell’icona del rock italiano. In seguito a un incidente del 2022 che gli ha causato un danno uditivo permanente e una forte depressione, Piero Pelù ha trasformato questa pausa forzata in un percorso di rinascita. Il docufilm 'Rumore Dentro' documenta questo viaggio interiore, strutturato come un road movie spirituale durante un pellegrinaggio in Camargue, che diventa l'occasione per scrivere un nuovo album e riflettere sui suoi 40 anni di carriera.  

Questo racconto, spiega Pelù, "è uno spaccato di realtà. Francesco è stato molto bravo a entrare nella mia vita in punta di piedi, mimetizzandosi in ogni momento, senza imporsi mai e senza gravare sull'intimità delle altre persone Tutto quello che vedete è assolutamente spontaneo, come se lui non ci fosse. E questo è ciò che un grande documentarista sa fare". Francesco Fei, che si è affermato come regista realizzando numerosi videoclip per alcuni tra i più importanti musicisti italiani, tra cui anche i Litfiba, dice: "Ho avuto la fortuna di farli con grandi artisti in un momento storico in cui il videoclip era visto anche come un oggetto espressivo. Ma rimaneva un prodotto commerciale, estetico, per la diffusione di un brano. Quando lavori su un progetto come questo con Piero, vai a raccontare una storia umana". E aggiunge: "Adesso mi interessano le storie, non la fuffa di cui siamo pieni, anche se è più faticoso a livello produttivo, raccontare storie umane vere". 

Ed è proprio questa urgenza di ancorarsi alla realtà che spinge Pelù a prendere posizione, come ha fatto anche al Lido mostrando la bandiera della pace e poi quella della Palestina: "Attraverso i maledetti cellulari ci possono arrivare immagini vere di quello che sta succedendo in Palestina, in Cisgiordania o a Gaza. Purtroppo, quasi nulla ci arriva dal Sudan o dal Congo, che sono altre guerre terribili, mentre molto ci arriva dall'Ucraina". "Queste immagini non filtrate - conclude - ci raccontano una realtà molto diversa da quella che la maggior parte dei mass media vuole raccontarci, perché le propagande sono agguerrite e sempre pronte a distorcere la realtà. E invece noi siamo qui, con un documentario, proprio perché ci piace essere ancorati alla realtà delle cose". Il documentario musicale arriverà nei cinema italiani il 10, l’11 e il 12 novembre. 

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Cernobbio, la diretta dell'Adnkronos dal Forum Ambrosetti

05 Settembre 2025
Cernobbio, la diretta dell

(Adnkronos) - Dopo il videocollegamento del presidente ucraino Volodymir Zelensky e l'intervento introduttivo di Valerio De Molli, di The European House - Ambrosetti, proseguono a Cernobbio i lavori della 51esima edizione del Forum Ambrosetti, intitolata 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive'. Evento tradizionale a villa d'Este, coperto dall'Adnkronos. 

SEGUI LA DIRETTA ADNKRONOS DAL FORUM AMBROSETTI DALLE 17.30  

Prima di tutto il grazie all'Italia, poi parla subito del piano che l'Ucraina sta preparando per fermare la Russia. "Grazie dell'invito e grazie dell'attenzione che prestate all'Ucraina, al nostro popolo, noi apprezziamo moltissimo il fatto che il popolo italiano supporti il nostro popolo", ha detto Zelensky, aprendo il suo intervento in videoconferenza. "Anche se la Russia sta cercando di portare avanti questa guerra, stiamo costruendo un sistema di sicurezza: naturalmente non posso condividere tutti i dettagli, ci sono dati sensibili di natura militare, ma ci stiamo preparando a livello terrestre, marittimo e aereo, lavorando con un piano che consentirà di fermare la Russia, farà sì che la Russia abbia meno possibilità di continuare con questa guerra", ha quindi affermato. "Lo strumento principale della Russia è quello di uccidere i civili, ecco perché stiamo lavorando con i nostri partner per migliorare i nostri sistemi di difesa, per impedire alla Russia di attaccare. Questo li costringerà a firmare un accordo di pace". 

"Le imprese non sono allarmate: la fiducia sull'attuale governo di Giorgia Meloni è molto alta, ma anche l'apprezzamento internazionale: gli investitori lo misurano con lo spread e la Francia è diventata più rischiosa dell'Italia". Così Valerio De Molli, aggiungendo: "Non credo che gli imprenditori abbiano bisogno di soldi o finanziamenti, gli imprenditori hanno bisogno di certezza del diritto e di semplificazione: la richiesta che esce dalle imprese qua a Cernobbio è questa". 

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Zoppas (Ice): "Vicenzaoro punto di riferimento globale per il settore"

05 Settembre 2025
Zoppas (Ice):

(Adnkronos) - "Vicenzaoro è un’eccellenza nel mondo e negli anni si è sviluppata ed è diventata un punto di riferimento globale per questo settore, in cui siamo leader mondiali. Noi lavoriamo insieme a Vicenzaoro per selezionare gli incoming più adatti alle realtà italiane”. Lo ha detto Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia, nella giornata inaugurale di Vicenzaoro September 2025, il salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria firmato Italian Exhibition Group - Ieg, in programma dal 5 al 9 settembre nel quartiere fieristico di Vicenza. "Il settore ha visto una situazione anomala e atipica dal 2021 in poi - spiega - sia per quanto riguarda le questioni post covid che per la situazione normativa in Turchia che ha sfalsato un po' tutto il sistema. C'è infatti stata una grande fiammata di acquisti da parte della Turchia, per ragioni interne, e questo fenomeno, naturalmente, adesso sta leggermente rientrando. Siamo arrivati a 15 miliardi e mezzo di fatturato all'export in questo settore: un numero molto importante, pari a quasi il 50% in più rispetto agli anni passati. Oggi sta leggermente rientrando ma non è tornato ancora ai livelli originali".  

"Oltre al calo dell’export che riguarda la Turchia, calano anche gli Stati Uniti - aggiunge Zoppas - e bisogna capire anche quanto è dovuto alla problematica dei dazi e quale sarà il risultato vero sul mercato. Siamo qui a guardare quello che succederà, sperando che il Made in Italy abbia una tenuta forte". In questo contesto "noi dobbiamo essere parte delle infrastrutture per la crescita e lo sviluppo del Made in Italy, così come viene fatto con la diplomazia della crescita, voluta molto dal ministro Tajani e quindi dal ministero degli Affari esteri del governo. Il lavoro di squadra che facciamo come Sace, Simest e Cassa depositi e prestiti - sottolinea - permette di contribuire a realtà come questa, portando i clienti a contatto con le nostre imprese e, nella fase di internazionalizzazione, portiamo anche le imprese all'estero a trovare i clienti". 

Sui nuovi mercati a cui il comparto può rivolgersi per compensare le difficoltà legate ai dazi Usa, Zoppas spiega che "senza mai perdere l’attenzione sugli Stati Uniti, perché sono e rimangono un mercato strategico per il Made in Italy, altri sbocchi sono: il Sudamerica; l'Oriente, che ha una situazione in crescita nel breve termine che può aiutare molto; e tutta la parte africana che, col piano Mattei che viene portato avanti con molta incisività da parte del premier Giorgia Meloni, dà sicuramente uno sbocco futuro importante. I dati dell'export - conclude il presidente di Ice - dicono che nel 2024 siamo arrivati a fare 15 miliardi e mezzo di risultato, con una crescita del 40% rispetto al 2023. Una crescita che è però viziata dalla situazione turca. I primi cinque mesi del 2025 hanno evidenziato una leggera riduzione, sulla quale incidono soprattutto Turchia e Stati Uniti".  

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Piaserico (Confindustria Federorafi): "Operatori guardano a Emirati Arabi e Corea"

05 Settembre 2025
Piaserico (Confindustria Federorafi):

(Adnkronos) - "Penso che gli operatori siano ormai abituati a pensare che l'instabilità, di cui parliamo dall'epoca della pandemia, sia una nuova normalità. Sono pronti ad affrontare sfide continue sempre più imprevedibili. Dai conflitti ai dazi, è un continuo cercare di superare tutte le difficoltà". Così Claudia Piaserico, presidente di Confindustria Federorafi, intervenendo alla prima giornata di lavori di Vicenzaoro September 2025, il salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria firmato Italian Exhibition Group, in programma dal 5 al 9 settembre nel quartiere fieristico di Vicenza. "Le manifestazioni di Las Vegas dello scorso anno non hanno fatto altro che confermare che il made in Italy esprime delle skills di qualità, di innovazione, di affidabilità, di stabilità e di reputation che possono contrastare anche il maggior dazio - precisa Piaserico - Nel frattempo, c’è stata ovviamente una reazione degli operatori, che hanno scelto di investire verso altri mercati. Se viene preclusa una strada, si cercano le alternative. Abbiamo infatti registrato un segno positivo sugli Emirati Arabi, che negli scorsi anni tendevano ad essere un po' più in sofferenza, e sui mercati asiatici, soprattutto in Corea, un Paese piccolo ma che oggi esprime i trend del lusso molto più del Giappone".  

"I dati negativi dell’export registrati nei primi cinque mesi del 2025 dal settore rispecchiano anche la flessione delle esportazioni verso la Turchia - prosegue Piaserico - Quello turco è un fenomeno che per noi risulta assolutamente anomalo. L'anno scorso abbiamo registrato un incremento pari quasi al +300% dell'esportazione verso questo il mercato. È stata una sorpresa perché la Turchia ha sempre rappresentato per noi un partner di business importante, soprattutto per il mercato unbranded, ma senza poter mai ambire a conquistare i primi tre posti. Lo scorso anno, a causa di una situazione economica interna piuttosto problematica, ossia ad un'inflazione incalzante e a una situazione di difficoltà, è iniziata la classica corsa all'oro, bene rifugio che in ogni momento di instabilità torna ad essere protagonista".  

“Il governo Erdogan ha di conseguenza imposto una tassazione del 20% sulla materia prima - aggiunge la presidente di Confindustria Federorafi - e, dunque, l'operatore orafo ha trovato un escamotage per poter ovviare a questo problema cominciando ad importare semilavorato, soprattutto dal distretto Aretino in Italia, che ha determinato un incremento straordinario del dato export nei confronti del Paese turco. Come ogni situazione anomala, nasce e poi flette e, in qualche modo, va a scomparire". Rispetto ai dazi Usa invece, Piaserico spiega "non siamo ancora in grado di comprendere veramente qual è la portata del loro impatto, perché lo stiamo avvertendo nella fase di sell-in e non lo stiamo ancora verificando nella fase di sell-out. Vedremo nei prossimi mesi, naturalmente, che cosa succederà".  

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Al via Vicenzaoro September, Ermeti (Ieg), 'edizione record per buyers ospitati'

05 Settembre 2025
Al via Vicenzaoro September, Ermeti (Ieg),

(Adnkronos) - Al via oggi Vicenzaoro September. L’evento internazionale dedicato alla gioielleria, oreficeria e orologeria contemporanea di Italian Exhibition Group si è aperto con il saluto inviato dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia che ha sottolineato la centralità del distretto orafo berico per la crescita del territorio e di Vicenzaoro per lo sviluppo dell’intero comparto: "E’ l’occasione per fare sintesi intorno allo stato di salute del settore, creare nuove reti di contatti e dialogare su temi impellenti come lo sono l’intelligenza artificiale e le nuove dinamiche commerciali". 

Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: "Vicenzaoro da oltre 70 anni rappresenta uno degli eventi più significativi della filiera. Il comparto orafo gioielliero e orologiero ha chiuso il 2024 con risultati incoraggianti dimostrando resilienza. Avete registrato un aumento di fatturato del 4,4%, l’export, toccando livelli storici con un valore di 13,7miliardi di euro. Il 2025 si è aperto con segnali di rallentamento dovuti soprattutto all’incertezza generata dai dazi Usa. È tempo di lavorare per cercare sbocchi alternativi a quello statunitense, mercato da integrare e non sostituire per consolidare la nostra posizione internazionale". 

Alla cerimonia di apertura, condotta dal direttore de Il Giornale di Vicenza Marino Smiderle sono intervenuti il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin, il presidente di Federorafi Confindustria Claudia Piaserico, il presidente Ice Agenzia Matteo Zoppas, il vice direttore generale per la promozione del sistema paese e direttore centrale per l’internazionalizzazione economica del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Fabrizio Lobasso, e l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Veneto Roberto Marcato. 

Fino a martedì 9, il salone b2b di Italian Exhibition Group accoglie 1.200 brand da 30 Paesi, con una marcata partecipazione internazionale (40%) e buyer ospitati da 62 nazioni grazie al programma di incoming di Ice Agenzia e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Lo show dei trend si caratterizza quest’anno anche per le oltre 30 ore di eventi di approfondimento dedicati a tendenze, export, intelligenza artificiale e formazione, e la presentazione della International Fine Jewellery Academy. 

A Vicenzaoro September tante le novità di prodotto: cangianti pavè prendono le forme della natura, e poi l’uso del titanio assieme ai diamanti oppure corallo rosa, zaffiri rosa e gialli assieme a brillanti. E ancora pietre e madreperla su materiali innovativi come la fibra di carbonio; sino alla catena “perfetta” ispirata alla serie di Fibonacci e a un filo di perle composto in nove anni di ricerca del calibro perfetto, perla dopo perla. In contemporanea a Vicenzaoro, fino a lunedì 8 settembre, c’è VO Vintage: appassionati, esperti e collezionisti di orologi e gioielli vintage hanno la possibilità di scoprire creazioni rare, autentici tesori del passato così come icone del secondo polso (Hall 8.1, ingresso gratuito su www.vintage.com). Oltre 40 espositori selezionati per una mostra mercato che propone anche una ricca agenda di talk ed eventi. 

Dalle 11 l’evento Strategie e modelli di successo per il mondo della gioielleria in Cina. Focus sul mercato del dragone al quale si guarda come opportunità straordinaria ma complessa per l'alta gioielleria italiana e le strategie commerciali da adottare. In contemporanea, va in scena The Quantum Age: Jewellery and the Convergence of Cultural Transformations. Il talk di Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio indipendente di Vicenzaoro by IEG diretto da Paola De Luca, affronta il tema del gioiello come artefatto culturale e tecnologico, linguaggio multidimensionale, simbolico, modulare, emozionale grazie all’apporto di importanti ospiti internazionali. Dalle 14, Il futuro delle rotte dell’export: dati, tendenze e strumenti per internazionalizzare curato da club degli orafi. Durante il convegno, i risultati di un sondaggio sulle strategie di internazionalizzazione e l'attrazione della clientela estera nel comparto orafo, le tendenze emergenti e le azioni già introdotte dalle aziende per rispondere alle nuove dinamiche geo-economiche; inoltre, gli strumenti messi in campo da Ice Agenzia a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. Dalle 16.30, si parlerà di Made in Italy, venduto nel Regno Unito: valorizzare la provenienza e l’artigianalità per aumentare le vendite. 

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Scontro frontale in provincia di Pavia, un morto e due feriti sulla Ss756

05 Settembre 2025
Incidente - Fotogramma

(Adnkronos) - Un uomo è morto in un incidente stradale avvenuto a Sannazzaro De' Burgondi, in provincia di Pavia. Secondo una prima ricostruzione, si è trattato di uno scontro frontale tra un’auto e un camper lungo la strada statale 756. Entrambi i mezzi si sono ribaltati. La vittima era al volante della vettura, a bordo della quale viaggiava anche una donna di 35 anni, trasportata in elisoccorso all’ospedale Niguarda, in codice rosso per traumi multipli.  

Il conducente del camper, 56 anni, è stato trasportato in codice giallo al San Matteo di Pavia. Sul posto sono intervenuti automedica, auto infermieristica, due ambulanze, vigili del fuoco e carabinieri. 

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Vaiolo scimmie, Oms: "Mpox non è più un'emergenza internazionale"

05 Settembre 2025
Tedros Adhanom Ghebreyesus - Ipa

(Adnkronos) - Mpox non è più un'emergenza sanitaria di interesse internazionale (Pheic). Lo ha decreto l'Organizzazione mondiale della sanità. "Più di 1 anno fa - ha ricordato il direttore generale dell'agenzia Onu per la salute, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto briefing con la stampa - avevo dichiarato un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale per la diffusione del virus in Africa, su consiglio di un Comitato di emergenza convocato ai sensi del Regolamento sanitario internazionale. Da allora, il Comitato di emergenza si è riunito ogni 3 mesi per valutare l'epidemia". Gli esperti si sono riuniti di nuovo ieri e "mi hanno comunicato che, a loro avviso, la situazione non rappresenta più un'emergenza sanitaria internazionale. Ho accettato questo consiglio".  

Il virus Mpox rimane un'emergenza di salute pubblica nel continente africano. Lo ha deciso e ufficializzato ieri Africa Cdc, cioè i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Mentre a livello globale oggi l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di revocare la dichiarazione di emergenza sanitaria di interesse internazionale (Pheic). L'Africa è stata l'epicentro di questa nuova ondata epidemica di Mpox e l'Emergency Consultative Group, pool di esperti che ha il compito di fornire un parere al direttore generale di Africa Cdc, ha sollecitato che l'emergenza sanitaria pubblica per la sicurezza continentale (Phecs) rimanga in vigore. 

Riunitosi il 2 settembre scorso per esaminare l'andamento dell'epidemia e valutare se lo stato di emergenza dovesse essere revocato, il gruppo ha concluso che il mantenimento della dichiarazione è essenziale per preservare la volontà politica di combattere il virus, mobilitare risorse e mantenere i Paesi in stato di massima allerta. Gli esperti hanno avvertito infatti che la revoca prematura dello stato di emergenza potrebbe innescare un atteggiamento di noncuranza, ridurre i finanziamenti e aumentare il rischio di una recrudescenza. 

La raccomandazione è stata formulata in seguito a un'analisi della situazione relativa a Mpox. I casi confermati settimanali sono diminuiti del 52% tra le settimane 17-22 e le settimane 27-32 del 2025. Tuttavia, ha ricordato il gruppo, si sono verificate impennate in Ghana, Liberia, Kenya, Zambia e Tanzania, con nuove introduzioni del virus segnalate in Malawi, Etiopia, Senegal, Togo, Gambia e Mozambico. L'Etiopia e la Repubblica Centrafricana hanno riportato decessi infantili, mentre diversi Paesi - tra cui Sierra Leone, Congo, Malawi, Zambia, Kenya, Repubblica Centrafricana, Etiopia, Sudafrica e Camerun - hanno continuato a registrare tassi di mortalità superiori all'1% (tasso che a livello continentale si è attestato allo 0,5%). 

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Studio Teha-Amazon: Spagna attira 60% in più investimenti rispetto a Italia

05 Settembre 2025
Studio Teha-Amazon: Spagna attira 60% in più investimenti rispetto a Italia

(Adnkronos) - Tra il 2015 e il 2024 la Spagna ha attratto 304 miliardi di euro di Investimenti diretti esteri, a fronte dei 191 miliardi registrati dall’Italia. E' quanto emerge da un nuovo studio realizzato da Amazon e Teha che evidenzia una significativa divergenza nei flussi di investimenti diretti esteri (Ide) tra Spagna e Italia. La ricerca individua i principali fattori alla base di questo divario di 113 miliardi di euro e suggerisce azioni di policy concrete per accrescere l’attrattività degli investimenti in entrambi i Paesi. La ricerca beneficia dei contributi di un prestigioso Comitato Scientifico composto da Enrico Letta (Dean della Ie School of Politics, Economics and Global Affairs presso Ie University di Madrid; presidente del Jacques Delors Institut; già presidente del Consiglio dei Ministri italiano), Carlo Altomonte (Associate Dean della Sda Bocconi), Patricia Gabaldón (professoressa di Economia e direttrice Accademica del corso di laurea in Economia presso Ie University) e Jordi Sevilla (Economista, Context Director e responsabile della Intelligence Unit presso Llyc; già Ministro della Pubblica Amministrazione in Spagna; già Presidente di Red Eléctrica de España - Ree). 

L’analisi mostra che gli 856 progetti greenfield realizzati in Spagna fino al 2024 hanno generato 72.416 nuovi posti di lavoro nello stesso periodo, mentre i 303 progetti avviati in Italia hanno creato 40.006 posti di lavoro. Un divario particolarmente significativo, considerando le basi economiche simili e la vicinanza culturale dei due Paesi.“La nostra analisi dimostra che attrarre investimenti internazionali richiede un approccio sistemico e di ampio respiro” ha dichiarato Valerio de Molli, Ceo di Teha.  

“I dati evidenziano chiaramente che garantire certezza giuridica, digitalizzare la pubblica amministrazione e armonizzare la regolamentazione tra le diverse regioni non sono riforme astratte - hanno un impatto diretto sulla capacità di un Paese di attrarre e trattenere capitali internazionali. I Paesi che offrono agli investitori tempi certi, procedure chiare e interfacce digitali efficienti dimostrano sistematicamente migliori performance in termini di Ide”. 

"In qualità di uno dei principali investitori in entrambi i mercati, con oltre 25 miliardi investiti in Italia e 20 in Spagna nell'ultimo decennio, Amazon ha potuto osservare direttamente i punti di forza e le sfide di ciascun Paese" ha dichiarato Giorgio Busnelli, Country Manager di Amazon Italia. "Questa ricerca mostra che, sebbene l'Italia offra eccellenti capacità manifatturiere e un grande potenziale di innovazione, fattori strutturali come la complessità burocratica, l'elevato cuneo fiscale e una minore partecipazione al mercato del lavoro ne condizionano la capacità di attrarre capitali internazionali con la stessa rapidità della Spagna." Lo studio evidenzia alcune differenze chiave tra i due Paesi, a partire dall'efficienza giudiziaria: i tribunali spagnoli risolvono le controversie civili e commerciali molto più rapidamente rispetto a quelli italiani (275 giorni contro 527), con un processo di appello semplificato e l’immediata esecutività delle sentenze di primo grado, garantendo una maggiore certezza legale agli investitori. 

Quadro regolatorio: le regioni spagnole ottengono punteggi più alti in termini di qualità regolatoria (misurata dall’European Quality of Government Index). Al tempo stesso, la maggiore centralizzazione italiana consente procedure d’impresa leggermente più rapide, con le Pmi che dedicano 26,1 ore al mese agli adempimenti amministrativi contro le 27,7 della Spagna. Infrastrutture e costi: la Spagna offre migliori servizi pubblici digitali e migliori servizi digitali transfrontalieri secondo l’European Quality of Government Index. Le imprese spagnole beneficiano inoltre di costi dell’elettricità più bassi (166,6 euro/MWh contro i 252,9 euro/MWh in Italia). Mercato del lavoro: il tasso di partecipazione alla forza lavoro, vale a dire il rapporto tra forze lavoro e la popolazione in età lavorativa, in Spagna si attesta all’80,2% contro il 71,7% dell’Italia. Questo significa che in Spagna una percentuale maggiore della popolazione in età lavorativa è attivamente presente nel mercato del lavoro rispetto all'Italia, con una differenza di 8,5 punti percentuali. 

Produttività: La produttività del lavoro in Spagna è aumentata del +3,2%, mentre l’Italia ha registrato un calo del -2,6%, evidenziando come le buone performance del mercato del lavoro italiano non si siano pienamente tradotte in crescita economica. Formazione: Entrambi i Paesi investono meno del 5% del pil nell’istruzione e restano al di sotto della media Ue per la spesa pro capite nell’istruzione terziaria, indebolendo qualità e competitività. Il primo Paese nell’Unione Europea (la Svezia) investe il 7,1% del proprio Pil. Cuneo fiscale: nel 2023 il cuneo fiscale in Italia ha raggiunto il 45,1% dei costi del lavoro, contro il 40,2% della Spagna, principalmente a causa di un’imposta sul reddito delle persone fisiche più elevata in Italia. Questo divario ha effetti anche sui salari reali: tra il 2000 e il 2023 in Italia i salari reali sono diminuiti del 3,3%, mentre in Spagna sono aumentati del 4,9%. Nonostante aliquote nominali simili, la struttura fiscale più semplice e un onere del lavoro più leggero rendono la Spagna un ambiente più competitivo per gli investitori internazionali. Tassazione: Una differenza significativa riguarda la gestione dei rapporti con i contribuenti: in Italia anche errori fiscali minori o non fraudolenti possono comportare conseguenze penali. In base al Decreto Legislativo 74/2000, reati come omessa dichiarazione, dichiarazioni inesatte oltre soglie basse o discrepanze nel transfer pricing possono essere perseguiti anche in assenza di dolo. Al contrario, in Spagna la responsabilità penale scatta solo quando sono provati sia l’intento fraudolento sia un’imposta non versata superiore a 120.000 euro all’anno. 

La ricerca propone cinque raccomandazioni chiave per i decisori politici, Modernizzazione amministrativa: avviare una trasformazione digitale completa dei servizi pubblici, con piattaforme digitali unificate per le procedure d’impresa e protocolli standardizzati tra le regioni. Prevedibilità normativa: per rendere il sistema più competitivo è fondamentale che il quadro legale e regolatorio offra prevedibilità, affinché le multinazionali abbiano non solo incentivi a investire, ma anche la certezza che i loro investimenti siano protetti. Armonizzazione e semplificazione legislativa: serve ridurre la burocrazia e semplificare le regole all’interno dell’Unione Europea per rendere il mercato unico più competitivo. Un quadro regolatorio più chiaro e uniforme permetterebbe alle Pmi di crescere oltre i confini nazionali, liberando risorse oggi assorbite dalla complessità amministrativa e creando nuove opportunità di innovazione ed export. Sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione: rafforzare i legami tra istituzioni di ricerca e industria attraverso incentivi mirati alla collaborazione in R&S, con un focus sulle tecnologie emergenti. Attrazione di talenti: creare condizioni più favorevoli per i talenti internazionali attraverso procedure di visto semplificate, programmi di supporto alle comunità d’affari internazionali e iniziative per rafforzare le competenze digitali della forza lavoro. 

Questa ricerca sottolinea come un Mercato Unico più solido e una più profonda collaborazione europea siano essenziali per la nostra prosperità collettiva. Armonizzando le normative, semplificando le procedure e collaborando in modo più efficace oltre i confini, possiamo creare un contesto più attrattivo per gli investimenti in tutta Europa. La strada da seguire è chiara: il rafforzamento del nostro Mercato Unico deve restare una priorità strategica per garantire la competitività di lungo periodo dell’Europa nell’economia globale. 

“Quello che emerge da questa ricerca è anche la fondamentale necessità di una collaborazione tra i due paesi, tra Spagna e Italia”, conclude Enrico Letta, Dean della Ie School of Politics, Economics and Global Affairs presso la Ie University di Madrid e Advisor della ricerca. “Vi è infatti grande complementarità e ognuno può facilmente trarre vantaggio da una maggiore cooperazione”. 

Leggi tutto: Studio Teha-Amazon: Spagna attira 60% in più investimenti rispetto a Italia

Ecovacs, la robotica del futuro tra partnership e innovazione

05 Settembre 2025
Ecovacs, la robotica del futuro tra partnership e innovazione

(Adnkronos) - Ecovacs, leader nel settore della robotica di servizio, si presenta a Ifa 2025 non solo per lanciare nuovi prodotti, ma per delineare una visione più ampia e strategica del futuro della smart home. L'azienda consolida la sua leadership nel mercato multi-categoria, ponendo l'accento su un'innovazione che nasce dalle reali esigenze dei consumatori e su un approccio proattivo alla tecnologia. 

David Cheng Qian, Vicepresidente di Ecovacs Group, ha illustrato la filosofia del Gruppo, che va oltre il semplice lancio di dispositivi. "Guidati dalla nostra missione ‘Robotics for All’, continuiamo a lanciare tecnologie e prodotti che migliorano realmente la vita delle persone", ha dichiarato. "Crediamo che le smart home del futuro debbano offrire servizi proattivi, con una tecnologia ‘invisibile’. Grazie alla nostra solida supply chain, continueremo a sviluppare innovazioni tecnologiche per garantire che ‘Ciò che solo Ecovacs può fare’ si traduca in valore reale e duraturo per i nostri clienti." 

La strategia di Ecovacs si manifesta attraverso due direttrici principali: l'espansione in nuove categorie di robot di servizio e la creazione di partnership strategiche. Tra le principali novità, l'azienda ha presentato Ultramarine, il suo primo robot pulitore per piscine, a testimonianza della sua ambizione di dominare il mercato della robotica multi-scenario. A rafforzare questa visione, è stata annunciata una collaborazione strategica con BSH per sviluppare un robot aspirapolvere e lavapavimenti integrato, un'iniziativa che mira a definire una categoria completamente nuova nel settore. 

Parallelamente, l'azienda continua a investire massicciamente nella ricerca e nello sviluppo, con un budget di circa 123 milioni di dollari nel 2024, e nella propria filiera produttiva, con un nuovo stabilimento in costruzione da 27,8 milioni di dollari. Questa solida base di proprietà intellettuale e tecnologica permette a Ecovacs di sostenere la crescita non solo del suo prodotto di punta, il Deebot, ma anche di altri successi globali come il robot lavavetri Winbot e il tagliaerba Goat, che nel 2024 hanno visto una crescita significativa. 

Il Deebot X11, presentato a IFA, incarna perfettamente la visione aziendale di una tecnologia al servizio dell'uomo. Le sue innovazioni, come la tecnologia PowerBoost che garantisce una pulizia ininterrotta e il gestore domestico Agent Yiko con integrazione Llm, non si limitano a migliorare le performance, ma puntano a un'autonomia e a un'intelligenza di livello superiore.  

Questo impegno per la qualità e la sicurezza è stato riconosciuto da prestigiose certificazioni, come la "Diamond" Level loT Security Verification di UL Solutions e le certificazioni Tüv Rheinland per Deebot e Goat, a garanzia della protezione dei dati degli utenti. 

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Digitale, A2A e Teha: i data center possono spingere il Pil del 15%

05 Settembre 2025
Digitale, A2A e Teha: i data center possono spingere il Pil del 15%

(Adnkronos) - Sono i pilastri della transizione digitale. E possono trasformarsi da consumatori di energia in alleati per la crescita sostenibile dell'Italia. Così i data center sono in grado di creare fino a 150mila nuovi posti di lavoro, e di contribuire all'aumento annuale del Pil nazionale fino al 15%. È quanto emerge dal position paper "L'Italia dei data center" realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A, presentato oggi al Forum di Cernobbio. Lo studio sottolinea come il settore stia crescendo rapidamente in Italia, tredicesima a livello globale con 168 strutture. La Lombardia in particolare sta emergendo come polo strategico, Milano concentra il 46% della potenza nazionale, superando città come Madrid e Zurigo.  

Per garantire che questo sviluppo sia sostenibile, il rapporto identifica quattro leve strategiche: il recupero del calore di scarto, che potrebbe alimentare il teleriscaldamento di circa 800.000 famiglie e tagliare 2 milioni di tonnellate di Co2; l'uso di aree dismesse per i nuovi impianti ; l'impiego di Power purchase agreements per coprire fino al 74% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili e la valorizzazione dei rifiuti elettronici (Raee), che potrebbe generare 133 milioni di euro all'anno. L'applicazione integrata di queste leve in uno scenario di pieno sviluppo consentirebbe un risparmio complessivo di 5,7 milioni di tonnellate di Co2 l'anno, pari alle emissioni di 1,7 milioni di cittadini, e un beneficio economico di circa 1,7 miliardi di euro. Benefici sistemici che andrebbero ad aggiungersi al contributo di circa 55 miliardi di euro al Pil nazionale stimato per il settore. 

Roberto Tasca, presidente di A2A, sottolinea che i data center sono "infrastrutture strategiche in grado di diventare motori di sviluppo se gestiti con una visione chiara e con responsabilità". Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, aggiunge di voler contribuire a creare un modello di innovazione e sostenibilità "perché questi hub, se ben integrati, possono dare un valido contributo alla decarbonizzazione delle città". Anche Lorenzo Tavazzi, senior partner di Teha, ha ribadito l'importanza di una pianificazione strategica integrata per sbloccare il pieno valore del settore, che entro il 2030 potrebbe superare i 200 miliardi di euro. 

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Turchi arrestati alla festa di Santa Rosa a Viterbo, esclusa la pista del terrorismo

05 Settembre 2025
La polizia tra i vicoli di Viterbo

(Adnkronos) - Esclusa la pista del terrorismo nel caso dei due turchi trovati in possesso di armi e arrestati in un B&B nel centro di Viterbo nel giorno della festa della Macchina di Santa Rosa.  

Dalle indagini non è emerso nessun elemento che possa far pensare che i due arrestati stessero preparando un attentato alla macchina di Santa Rosa: la pista terrorismo, quindi, cade definitivamente come ipotesi al vaglio.  

Rilasciati anche i cinque turchi portati ieri sera in questura per accertamenti dopo essere stati segnalati e individuati in un b&b di Montefiascone. Si tratta di immigrati regolari sul territorio italiano: due sono richiedenti asilo mentre gli altri tre sono in possesso di permesso di soggiorno. Anche loro dagli accertamenti non sono risultati collegati in alcun modo con il mondo del terrorismo. 

L'indagine, che riguarda il traffico di armi e la criminalità organizzata, prosegue e potrebbe ora passare alla Dda di Roma. Al momento infatti l’accusa nei confronti dei due arrestati resta quella di detenzione illegale di armi ma fra le piste seguite dagli inquirenti c’è anche un possibile legame con il boss della criminalità turca Baris Boyun, arrestato nel maggio dello scorso anno a Vetralla, a pochi chilometri da Viterbo, dove si era stabilito e per il quale la Turchia chiede l’estradizione. Esclusa la pista terroristica, resta aperta invece la possibilità di un collegamento con la criminalità organizzata turca così come quella di un blitz armato per tentare di far evadere Boyun.  

 

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La Coca Cola di Bill Gates e l'elicottero di Gianni Agnelli, le curiosità dal Forum di Cernobbio

05 Settembre 2025
Gianni Agnelli e Bill Gates - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Nato da un'idea condivisa su un treno tra Verona e Milano in una sera di nebbia del novembre 1974 tra Alfredo Ambrosetti e Umberto Colombo, il Forum di Cernobbio che porta il nome del suo fondatore giunge alla sua 51esima edizione. Ed in oltre mezzo secolo di storia non sono mancati aneddoti memorabili e curiosità, davanti un parterre che negli anni è cresciuto notevolmente. Il tutto nel rigoroso rispetto del 'rito' della Chatham rule. 

BILL GATES LO STACANOVISTA. Tra gli episodi memorabili raccontati dai veterani del forum ne spicca uno su Bill Gates. Come ceo di Microsoft, partecipò a due edizioni del workshop, nel 1995 e nel 1996. In occasione della sua prima partecipazione proiettò in sala la foto di uno smartphone. A tal proposito si racconta che arrivato alle 2 di notte da Praga, senza aver cenato, invece di accettare un invito a sedersi a tavola chiese di lavorare alla sua presentazione fino alle 4 del mattino, bevendo una Coca-Cola ghiacciata. 

AGNELLI IN ELICOTTERO. Gianni Agnelli, principale azionista e amministratore al vertice della Fiat, nonché senatore a vita, è stato una presenza assidua al Forum dal 1981 al 2001. Gli habitués ricordano i suoi arrivi in elicottero al simposio sul lago di Como. 

FUTURO PAPA RATZINGER. il Santo Padre Benedetto XVI venne a Villa D'Este nel 2001, quando era ancora il cardinale Ratzinger, per una riflessione sui valori che devono guidare il mondo economico.  

DONNE AL WORKSHOP. Marisa Bellisario, in qualità di amministratore delegato di Italtel, nel 1983, è la prima donna a partecipare al workshop con un intervento sul futuro delle telecomunicazioni. Lei ed Enrica Pinetti, direttore Generale di Media Trade, sono state le uniche due donne tra i partecipanti fino al 1985. 

ARAFAT, PERES, GORBACIOV E KISSINGER. Negli anni il forum si è distinto per aver accolto partecipanti internazionali, oltre a ministri ed ex ministri, premier ed ex premier dei governi italiani passati e presenti. Al workshop ha partecipato, tra gli altri, l'ultimo presidente dell'Urss Michail Gorbačëv, nel 1997, in qualità di Presidente della Fondazione non-governativa per gli studi socio-economici e politici; nel settembre 1999, un anno esatto prima della seconda intifada, a Cernobbio l'allora presidente dell'Autorità palestinese Yasser Arafat e Shimon Peres, in quegli anni ministro per la Cooperazione regionale di Israele, si strinsero la mano a Villa d'Este per la prima volta dopo il crollo degli accordi di Oslo. Henry Alfred Kissinger, già segretario di Stato Usa, prese parte al 27° Forum di Cernobbio.  

PARTECIPANTI. Alla prima edizione del forum nel luglio del 1975, sempre a Villa d'Este, parteciparono 14 persone. Da li il numero è salito arrivando ai 102 del 1980 e agli oltre 200 in media negli ultimi anni. Oggi i partecipanti che seguono i lavori nella Sala Impero sono limitati a 250, per motivi di spazio.  

CHATHAM RULE. Sin dalla sua nascita il workshop si tiene nel rispetto della 'Chatham House Rule', la regola delle porte chiuse. A tutti i partecipanti è consentito utilizzare liberamente le informazioni senza però citare la fonte. (di Luana Cimino) 

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